L’OPINIONE / Giusy Iemma: Occhiuto spieghi quali sono gli intenti per hub di Lamezia

di GIUSY IEMMA – Il governatore Occhiuto, direttamente dalla Bit di Milano, ha annunciato che presto saranno attivati nuovi voli sugli scali calabresi ed entro un anno si arriverà a quota un milione di passeggeri. Ben vengano l’impegno e le dichiarazioni di intenti su un settore cruciale, come quello dei trasporti, per la valorizzazione turistica della Calabria e per ridurre le distanze che separano il nostro territorio dal resto d’Italia e d’Europa.

Un’iniezione di fiducia che speriamo sia legata, al contempo, ad una programmazione mirata e capillare che tenga conto dell’esigenza primaria di rafforzare l’offerta complessiva di servizi, salvaguardando al contempo funzioni e presidi che si sono consolidati nel tempo e rappresentano riferimenti insostituibili per un ampio bacino di utenti. La notizia delle nuove rotte di prossima apertura a Reggio Calabria non può che fare bene alla mobilità calabrese nel suo complesso, se inserita in un quadro di interventi in grado di non penalizzare quello che è il principale hub regionale, Lamezia Terme, che per la sua storicità, le caratteristiche logistiche, i numeri di visitatori e di movimenti che registra, costituisce lo snodo strategico centrale per la regione.

In un contesto di crescita diffusa e davanti ad un significativo trend di recupero che riguarda i principali aeroporti in tutta Italia, non ci si può permettere di far perdere il passo allo scalo che serve tutta l’area centrale della Calabria. E questo può essere garantito solo da un piano di investimenti razionale ed equilibrato che accompagni le scelte politiche, nel rispetto dei territori e di quanto essi producono. Se Reggio esulta da una parte, a Lamezia cresce la preoccupazione per un paventato taglio dei servizi, per il rischio di licenziamenti del personale e per l’aumento dei costi che gli operatori sono costretti a subire.

Dal governatore Occhiuto attendiamo di sapere, quindi, quali siano gli intendimenti per l’intero comparto aeroportuale calabrese, auspicando che non siano le esigenze contingenti della politica a dettare la linea dello sviluppo della Regione. (gi)

[Giusy Iemma è vicesindaca di Catanzaro]

Da Ryanair e EasyJet proposte 16 nuove rotte nazionali e internazionali da e per la Calabria

Da Ryanair e EasyJet proposte 16 nuove rotte aeree nazionali e internazionali da e per la Calabria. È quanto ha annunciato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sottolineando come la Calabria «si appresta ad essere in controtendenza rispetto al resto del Paese», mentre alcune compagnie aeree, «soprattutto low cost, hanno minacciato di ridurre le tratte da e per l’Italia e la loro presenza in determinati aeroporti italiani».

«Rappresentiamo una Regione relativamente nuova – ha spiegato – dal punto di vista turistico, soprattutto internazionale, negli ultimi due anni abbiamo fatto un grande sforzo per promuovere il nostro territorio e le nostre bellezze, e dunque veniamo percepiti come appetibili dai vettori più importanti d’Europa».

«Il mio viaggio a Bruxelles di una decina di giorni fa è stato fondamentale e propedeutico a grandi novità che avremo nelle prossime settimane», ha detto ancora il governatore, spiegando come Ryanair, in particolare, abbia proposto 12 nuove rotte da e per la Calabria: 5 nazionali e 7 internazionali. Ben 8 di queste rotte riguardano l’aeroporto ‘Tito Minniti’ di Reggio Calabria e, allo stesso tempo EasyJet ha proposto 4 nuove rotte internazionali da e per la Calabria.

«È questo l’esito della manifestazione di interesse – ha proseguito – che la Regione ha fatto nelle scorse settimane: l’ultima iniziativa di questo tipo, nel 2018, andò deserta. A queste manifestazioni di interesse seguirà adesso una fase tecnica, con adempimenti amministrativi e soprattutto con la pubblicazione dei bandi».

«Se tutto andrà bene avremo, entro la prossima stagione estiva 2024, 16 nuove rotte da e per la Calabria: 5 nazionali e 11 internazionali – ha concluso –. Parallelamente continuerà il lavoro che la Sacal sta portando avanti per ammodernare e rendere più attrattivi i nostri tre aeroporti.
Vogliamo continuare a crescere, e gli scali calabresi devono rappresentare sempre più il biglietto da visita per coloro che vengono a visitare la nostra splendida Regione». (rcz)

Sacal: Positivi i dati del traffico aereo nel mese di agosto

Nel mese di agosto, il sistema aeroportuale calabrese ha registrato un aumento del 9%, pari a 376.710 passeggeri totali rispetto ai 346.982 dello stesso periodo del 2022. È quanto ha reso noto la Sacal, sottolineando che si tratta di un segnale positivo per l’intero sistema.

Nello specifico, l’Aeroporto dello Stretto registra 27.779 passeggeri (contro i 19.525 del 2022 stesso mese) e una percentuale del 37% mentre 672 sono i movimenti (404 ad agosto dello scorso anno) con un +23%. A Reggio Calabria il maggior numero di passeggeri registrati, 1131, si è avuto giorno 5 agosto, mentre nelle altre giornate i viaggiatori sono stati tra i 700 e i 900.

Notevole incremento registra Crotone, che tra i tre aeroporti è quello che nel mese di agosto, rispetto all’analogo periodo del 2022, è cresciuto maggiormente: 52% per quanto riguarda il totale passeggeri (in + out) e 45% il totale voli transitati, che tradotti in numeri assoluti diventano 27.188 e 176 gli aeromobili assistiti in arrivo e partenza. Il giorno di maggior affluenza è stato giorno 12 agosto in cui i viaggiatori registrati allo scalo pitagorico sono stati 1333, stesso numero sfiorato di poco nei giorni 5, 19 e 26.

Ottima performace anche per l’aeroporto di Lamezia Terme. L’analisi dei dati di traffico dello scalo nel mese di agosto segna significativi numeri: 321.743 i passeggeri totali (contro i 309.541 del 2022) e un incremento percentuale del 4% e 2.797 i movimenti aerei (2.725 nel 2022) con un incremento del 3%. L’affluenza maggiore si è avuta, anche per l’aeroporto lametino, giorno 12 agosto in cui sono transitati 13.820 passeggeri (84 i movimenti), in tutti gli altri giorni il traffico ha oscillato tra i 9.000 e i 12.000 transiti. In forte ripresa a Lamezia anche il traffico internazionale, che nel solo mese di agosto si attesta su 109.739 passeggeri con un incremento del 12% rispetto ad agosto 2022 quando i passeggeri transitati furono 97.835. (rcz)

PORTI E AEROPORTI, QUANTO POTENZIALE
SPRECATO PER SVILUPPO DELLA CALABRIA

di FRANCESCO COSTANTINOLa Calabria, pur essendo una regione prevalentemente montuosa, come già segnalato parlando della mobilità stradale, è circondata dal mare lungo le coste Jonica e Tirrenica per uno sviluppo di circa 740 Km. 

Sembrerebbe dunque vocata all’accoglienza di un consistente sistema portuale e invece così non è.

I porti di maggior rilievo sono localizzati a Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Gioia Tauro, Vibo Valentia, Crotone e Corigliano. 

Il porto di Gioia Tauro, in particolare, si caratterizza come infrastruttura di livello internazionale.  Situato nel cuore del Mediterraneo, punto d’incontro fra le rotte marittime Est-Ovest e il corridoio 1 trans-europeo Helsinki – La Valletta; è il più grande terminal per il transhipment presente in Italia e uno dei più importanti hub del traffico container nel bacino del Mediterraneo.

L’infrastruttura è classificata di categoria II – classe I  ed è dotata d’infrastrutture e mezzi di banchina che consentono di accogliere le navi transoceaniche in transito nel Mediterraneo e di movimentare qualsiasi categoria merceologica. 

Il porto di Reggio Calabria è un porto di categoria II, classe II e per quel che attiene la definizione delle reti trans europee per i trasporti è incluso nella rete globale (Tent-T Comprehensive). Si caratterizza per la funzione di trasporto passeggeri associato a quello delle merci su convogli gommati ed è dotato di una modesta darsena per accogliere naviglio da diporto.

Il porto di Villa San Giovanni  è un porto di categoria II, classe II e rappresenta il principale nodo di collegamento marittimo tra la Calabria e la Sicilia, consentendo l’attracco delle navi traghetto operative nello Stretto di Messina per il trasporto di persone, veicoli gommati, commerciali e non, e convogli ferroviari.

Il porto di Vibo Valentia è un porto di categoria II, classe II, caratterizzato da una doppia funzione: commerciale e turistica. Esso è interessato da discreti flussi commerciali strettamente connessi alle attività produttive ed agli insediamenti industriali presenti sul territorio della provincia vibonese

Il porto di Crotone è il porto turistico calabrese con la maggiore dotazione di posti barca.  È un porto di categoria II, classe II ed è costituito da due bacini distinti, non comunicanti tra di loro. Il minore, situato nella zona est/sud-est della città, più antico, è denominato Porto Vecchio; il principale, situato nella zona nord della città, è denominato Porto Nuovo.

Il porto Vecchio, presenta destinazione prevalentemente diportistica e peschereccia a servizio della locale marineria. In ambito portuale è inoltre in esercizio un cantiere navale attrezzato per la costruzione di piccole unità di legno e per la riparazione e manutenzione di imbarcazioni da diporto.

Il porto Nuovo si caratterizza per la presenza al largo di piattaforme per la produzione di idrocarburi, collegate tra loro ed alla costa da condotte sottomarine. 

Il porto di Corigliano è un porto di categoria II, classe II con due darsene. Situato nell’omonimo golfo, è stato interamente ricavato scavando la linea di costa ed è dedicato soprattutto all’attività peschereccia registrando la presenza di un mercato ittico tra i più importanti del meridione.  Sono previsti ampi sbocchi verso una sua evoluzione anche come porto turistico.

Sono poi dislocate lungo le coste calabre altre strutture portuali e/o darsene o approdi, con utilizzazione prevalentemente orientata al turismo ma anche mista ad attività peschereccia e/o commerciale. 

In particolare la localizzazione delle anzidette strutture riguarda i centri di Diamante, Belvedere Marittima, Cetraro, San Lucido, Amantea, Pizzo, Tropea, Palmi, Bagnara, Scilla Saline Joniche, Roccella Jonica, Badolato, Catanzaro Lido, Le Castella, Cirò Marina, Cariati, Sibari.

Con riguardo alle densità di infrastrutture portuali la Calabria registra una distanza media tra un porto e il successivo pari a circa 49 Km risultando pertanto, contrariamente al contesto naturale, tra le meno presidiate d’Italia.  Ancor più sconfortante si presenta la situazione se si considera il numero di posti barca per chilometro di costa pari 6,3 posti/Km a fronte di una media nazionale di 20,5 posti/Km.

Alla luce dei dati statistici segnalati si conferma il ritardo della Calabria rispetto al resto d’Italia e si evidenziano, per converso, gli ampi margini di potenzialità di sviluppo in ragione della centralità del territorio regionale rispetto ai flussi di traffico marittimo che interessano il bacino del Mediterraneo sia in direzione Est-Ovest che in direzione Nord-Sud.

Una notazione a parte riguarda il porto di Gioia Tauro che aspetta di diventare un formidabile nodo intermodale integrato funzionalmente con l’area della Piana, soprattutto ora che è stato finalmente realizzato il gateway ferroviario ed è stata finalmente attivata formalmente la ZES.

È difficile accettare che l’imponente retroporto nonostante ricada nella ZES rimanga inspiegabilmente e sostanzialmente inutilizzato. 

Per quanto riguarda la mobilità aerea, non tutti gli aeroporti d’interesse nazionale risultano inseriti nelle reti TEN-T, e tra questi alcuni sono inseriti nel “core network” (Bergamo Orio al Serio, Bologna, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino, Torino, Veneziaed altri nel  “comprehensive network” perché registrato oltre 1 milioni di passeggeri annui (Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Pisa, Roma Ciampino, Trapani, Treviso, Verona) o perché, pur presentando volumi di traffico passeggeri annui inferiore al milione di passeggeri, superano la soglia di 500 mila passeggeri annui e sono in possesso di caratteristiche quali l’unicità regionale o la collocazione in territori di scarsa accessibilità indispensabili per la continuità territoriale (Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste, Lampedusa, Pantelleria)

Dunque dei tre aeroporti calabresi, attualmente gestiti dalla SACAl sia l’aeroporto di Lamezia che quello dello Stretto fanno parte della rete “comprehensive network”, mentre l’aeroporto di Crotone ne resta escluso.

L’aeroporto di Reggio Calabria presenta un’offerta instabile oltreché inadatta a coprire i servizi minimi essenziali per le esigenze della vasta comunità dell’area dello stretto e da qualche anno registra un  traffico passeggeri, oltreché un numero di voli e di rotte, in costante diminuzione.

Le conseguenze più immediate risultano quelle collegate all’isolamento di un’area strategica quale quella dello Stretto, ed alla privazione del diritto alla mobilità e alla crescita economica della stessa area.

Quel che recentemente è emerso in ragione della prevalenza dell’interesse privato su quello pubblico, sostanziatosi con l’acquisizione illegittima della maggioranza delle quote azionarie della Sacal da parte dei privati, impone un cambio sostanziale della governance che non escluda la creazione di nuovi organismi di gestione.

Purtroppo, soprattutto per l’aeroporto dello Stretto, si perpetua una mancanza di strategie di sviluppo da parte della Regione e delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina, accompagnata da una conclamata scarsa autorevolezza della rappresentanza politica  locale sulla scena nazionale.

Emerge infatti la modestia delle politiche finalizzate ad ampliare il bacino d’utenza  migliorando l’accessibilità al servizio.

Prima della crisi collegata al Covid-19 la squilibrata governance della Sacal aveva creato le condizioni per privilegiare il solo aeroporto di Lamezia con un trend di crescita trainato anche dall’apertura di rotte internazionali e charter collegati al turismo.

Per Crotone l’apparente crescita del traffico passeggeri risultava collegata soprattutto ad un trend positivo estivo ed alla presenza sullo scalo della compagnia Ryanair  che aveva attivato anche un volo su Norimberga.

Attualmente anche questa struttura aeroportuale appare disattenzionata e a rischio chiusura.

Quel che appare più insopportabile, in un quadro generale di mobilità negata ai calabresi tutti, é che i cittadini dell’area dello Stretto possano essere privati di un diritto fondamentale quale quello alla mobilità, e che quando questo viene concesso debba essere pagato a prezzi insostenibili. 

Un pegno aggiuntivo che deve essere rifiutato così come deve essere rivendicato il diritto non comprimibile al collegamento con giusta frequenza ed orario, soprattutto con gli scali di Roma e Milano e senza trascurare le rotte più frequentate con gli altri aeroporti nazionali.

L’attuale condizione di arretratezza e di sottosviluppo in termini di mobilità territoriale dei calabresi ha radici storiche molto lontane e bisogna ammettere che molte sono le cause concorrenti. 

Non averle eliminate in 160 anni di stato unitario è un errore imperdonabile da addebitare in egual misura sia alle popolazioni dei territori che le subiscono, sia a quelle che apparentemente ne traggono beneficio, e sono la risultante di una visione miope dello sviluppo che impedisce all’intera nazione di sfruttare le enormi potenzialità di cui sarebbe possibile per tutti giovarsi per vivere in una nazione più forte perché finalmente unità e coesa. (fc)

Sacal: È un luglio da record per gli aeroporti calabresi

È stato un vero e proprio luglio da record, per gli aeroporti calabresi, che registrano 389.459 passeggeri, e cioè circa il 12% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Lo ha reso noto la Sacal, la società che gestisce gli scali calabresi.

 A confermare il trend positivo di crescita del sistema aeroportuale anche i fattori di riempimento degli aeromobili (load factor). 

Un incoraggiante segnale positivo, di continua crescita, arriva dunque dai dati di traffico del mese di luglio dai tre aeroporti calabresi: l’aeroporto Sant’Anna di Crotone ha registrato 23.067, il 28% in più rispetto al 2022 quando i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 18.081; a Lamezia Terme, invece, sono stati 334.313 mentre, nello stesso arco temporale dell’anno passato, i passeggeri transitati sono stati  307.863, con una percentuale incrementata del 9%; aumentano del 37% rispetto al 2022 stesso mese, i passeggeri atterrati e decollati dal Tito Minniti di Reggio Calabria, in valore assoluto 32.079 quelli del 2023 e 20.035 dello scorso anno. Aumentano anche i movimenti aeromobili nel mese appena trascorso: lo scalo di Crotone registra 138 aerei movimentati, Lamezia Terme 3.057 e Reggio Calabria 1070, con incremento percentuale rispetto all’anno 2022 dell’11%, dei due aeroporti di Crotone e Lamezia Terme e 23% dello scalo di Reggio Calabria. Numeri e percentuali interessanti se si tiene conto del fatto che il mese di luglio è stato caratterizzato da scioperi e cancellazioni di voli.

Infine, degni di nota sono i fattori di riempimento degli aeromobili, i load factor – il rapporto tra i passeggeri trasportati e posti offerti – che hanno raggiunto la media dell’84% sull’intero sistema aeroportuale calabrese, di cui l’87% a Crotone, l’85% a Lamezia, e il 79% a Reggio Calabria. (rcz)

Sacal approva bilancio di esercizio 2022

L’Assemblea ordinaria dei soci di Sacal ha approvato il bilancio di esercizio 2022, che è complessivamente pari al 73,316%. All’assemblea hanno partecipato Regione Calabria, Fincalabra spa, Comune di Lamezia Terme, Camera di commercio di Cosenza.

Il bilancio, sottoposto all’esame ed approvato all’unanimità, ha evidenziato una perdita d’esercizio pari a Euro -2.484.775, ma è importante sottolineare che nel corso dell’esercizio 2022 la perdita operativa attesa era di Euro -5.500.760, ridotta grazie alle azioni correttive intraprese nel secondo semestre dell’anno. 

Lo stanziamento per fondo rischi, in particolare per la insolvenza della compagnia Blue air, l’aumento dei costi energetici durante il 2022, i costi per incentivi al traffico aereo legati alla stipula di contratti da parte del precedente organo amministrativo e le difficoltà ad attrarre vettori affidabili sugli scali di Reggio Calabria e Crotone, non hanno consentito di ridurre ulteriormente la perdita. 

Nonostante ciò, va comunque detto che il bilancio riflette il lavoro svolto nell’ultimo anno da Sacal spa, che dopo la variazione della compagine sociale e l’acquisizione del capitale di controllo riconducibile alla Regione Calabria, ha raggiunto risultati significativi mantenendo e rilanciando l’impegno e gli sforzi compiuti per assicurare l’apertura di tutti e tre gli aeroporti calabresi.

Sacal spa ha, inoltre, svolto un ruolo attivo nella promozione turistica della Calabria, collaborando con la Regione Calabria e le istituzioni locali e partecipando a importanti eventi e fiere del settore. L’obiettivo è stato quello di attrarre un numero sempre maggiore di turisti e aumentare l’accessibilità della regione attraverso i suoi aeroporti.

C’è da evidenziare come il traffico passeggeri nazionale nel 2022 sia raddoppiato rispetto al 2021, registrando 164,6 milioni di passeggeri, rispetto agli 80,7 milioni del 2021.

Nel corso del 2022, la Società ha affrontato diverse sfide, riuscendo ad ottenere importanti successi. Tra i passaggi chiave vi è da evidenziare il fatto che, in un clima di maturità delle relazioni industriali, si è verificata per la prima volta l’approvazione di un accordo di secondo livello sottoscritto dai sindacati ed approvato dalla maggioranza assoluta dei lavoratori della società. 

Dopo un attento processo di diagnosi strategica sono state previste le azioni destinate a rendere duraturo lo sviluppo dell’azienda nel medio termine.

In particolare, è stato previsto il cronoprogramma di realizzazioni infrastrutturali, caratterizzato dall’autonomia energetica e dalla sostenibilità ambientale ed un piano di attrazione ed incentivazione di nuovi vettori aerei sia su Reggio Calabria che su Crotone e Lamezia Terme.

Sacal è consapevole della portata strategica che le tre infrastrutture aeroportuali, con la concreta e fondamentale leva finanziaria della Regione Calabria, Azionista di riferimento, e l’impegno di tutti i dipendenti, determineranno sul sistema economico di tutta la regione. (rcz)

Franchini (Sacal): Gli aeroporti della Calabria come volano di sviluppo economico della regione

Gli aeroporti della Calabria come volano di sviluppo economico della regione. È questo l’obiettivo dichiarato da Marco Franchini, amministratore unico della Sacal, in una intervista al Corriere della Calabria.

Il quadro delle azioni da fare in futuro negli scali calabresi sono ben chiare per l’amministratore unico: «mettere a bando e magari completare nei prossimi tre anni del mio mandato, la maggior parte delle infrastrutture programmate. Inoltre puntiamo a raddoppiare i collegamenti aerei» ha detto Franchini, spiegando che «ho trovato un bilancio con una perdita nel 2022 di oltre un milione di euro, difficoltà da un punto di vista dei processi organizzativi interni, scarsa qualità dei servizi erogati ai passeggeri, infrastrutture fatiscenti e collegamenti intermodali inesistenti».

«A fronte di tutto ciò – ha detto al Corriere della Calabria – è risultato fondamentale e indispensabile il supporto della Regione che ha contribuito con 6 milioni di euro per compensare le perdite dovute alla pandemia e ha stanziato circa 30 milioni di euro per gli oneri di servizio pubblico per gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria. Un provvedimento teso a distribuire valore su tutto il territorio calabrese. La felice intuizione di istituire un sistema aeroportuale regionale può costituire l’indispensabile base di accessibilità di un territorio con peculiarità diversificate, che può assurgere a un ruolo di protagonista nel panorama delle scelte turistiche esperienziali. Una caratteristica ultimamente molto ricercata dai passeggeri».

Spazio, poi, ai tre scali, partendo da Lamezia e dai progetti dell’aerostazione e della zona a traffico limitato. Su questo punto, Franchini ha riferito di aver condiviso i primi progetti con Enac, «con cui abbiamo instaurato un proficuo e costruttivo rapporto», mentre per quanto riguarda il collegamento ferroviario, «ci stiamo orientando verso l’individuazione di un percorso viabilistico che possa ridurre al minimo il tempo del transfer».

Aeroporto di Reggio. Sul Tito Minniti, Franchini ha detto che «è stato resettato il parco progetti e ottenute le necessarie autorizzazioni da parte di Enac, abbiamo consegnato i lavori per gli interventi per la sicurezza del volo per il controllo del traffico aereo e pubblicato il bando per il nuovo sistema di smistamento bagagli (BHS)».

«A breve, sarò bandito l’adeguamento dell’aerostazione passeggeri con la riqualifica degli impianti e l’ampliamento della sala imbarchi della struttura», mentre per l’amministratore unico di Sacal «appare molto più molto più concreta l’istituzione di un collegamento tra il porto di Reggio ed il “Tito Minniti”; tra la città di Messina, l’area tirrenica della Sicilia e le isole Eolie ed il porto di Reggio».

Franchini, poi, ha ribadito che il Sant’Anna di Crotone «è una parte del territorio molto importante soprattutto per l’attrattività turistica della stagione estiva» e che «il nostro impegno è rivolto all’adeguamento degli interventi per la sicurezza del volo dello scalo. Inoltre per la sua collocazione geografica e le favorevoli condizioni meteo del “Sant’Anna” puntiamo a concentrare qui attività industriali e manutentive aeronautiche, oltre a farne la base del Sud Italia per tutti gli interventi di Protezione Civile». (rrm)

Il presidente Occhiuto aggiorna su Sorical, aeroporti, incendi, depurazione e sanità

È inarrestabile l’attività del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per sistemare le tante criticità della Calabria. Tantissimi i campi in cui opera: dalla sanità alle infrastrutture, fino ad arrivare alla depurazione alla Sorical e, proprio quest’ultima, è uscita dalla liquidazione dopo 10 anni.

Lo ha reso noto il governatore in un lungo video in cui aggiorna i calabresi sulla sua attività, spiegando che è stata convocata in seduta straordinaria l’assemblea dei soci di Sorical, con socio unico la Regione, che ha deliberato l’uscita dallo stato di liquidazione della società su proposta del commissario liquidatore, Cataldo Calabretta.

All’assemblea, per conto della Regione, ha partecipato il capo di gabinetto, Luciano Vigna. Presenti i componenti del collegio sindacale e lo stesso Calabretta, che ha presieduto l’assemblea.

«Nella relazione il commissario liquidatore – si legge in una nota della Regione –  posto che ci sono le condizioni di continuità aziendale, ha proposto l’uscita dalla liquidazione e la remissione in bonis della Società con una gestione completamente pubblica, finalizzata al rilancio degli investimenti nel settore idrico. L’uscita dallo stato di liquidazione volontaria rientra nel percorso di pubblicizzazione sostenuto dal presidente Roberto Occhiuto ed è propedeutica alla predisposizione e all’affidamento in house di tutto il servizio idrico integrato nella Regione Calabria».

«Il socio Regione – conclude la nota – ha accolto la proposta del commissario e ha deliberato per l’uscita dalla liquidazione che, come previsto dalla legge, sarà efficace al termine dei 60 giorni a partire da oggi».

Per il Governatore si tratta di una gigantesca notizia, «quella di aver posto oggi fuori dalla liquidazione, dopo dieci anni, Sorical, la società regionale che si occupa degli acquedotti e dei grandi adduttori. È una questione sulla quale abbiamo lavorato per mesi, con la società multinazionale francese che abbiamo fatto uscire dalla società, con un fondo governativo tedesco, e infine siamo riusciti a porre Sorical fuori dalla liquidazione. Quindi, il nostro sistema idrico potrà essere governato da una società che non è più in liquidazione e che potrà attrarre così le risorse del Pnrr che sono necessarie al sistema regionale».

Sulla questione rifiuti, Occhiuto ha riferito che i rifiuti non saranno più spediti all’estero.

«Sui rifiuti, vi ricordate? – ha detto Occhiuto –. Ogni anno in Calabria ad agosto, per le strade, insieme ai turisti, c’erano i rifiuti. Facevamo una figura meschina, e tra l’altro i calabresi spendevano 320 euro a tonnellata per migliaia di tonnellate che venivano inviate, ogni settimana, dalla Calabria in Svezia, o in Norvegia, perché non si riusciva a smaltirli».

«Abbiamo riformato il sistema dell’ambiente e dell’idrico, facendo una legge, quella contestatissima in Consiglio regionale – ha proseguito –. L’abbiamo fatta lo stesso e oggi tutti i Comuni sanno come smaltire i rifiuti. Non stiamo spedendo un solo chilo di rifiuti fuori dalla Calabria. Ora tutte le amministrazioni comunali sanno dove smaltire i rifiuti. C’è qualche problema in qualche Comune, che evidentemente è indietro con i pagamenti con la società di raccolta dei rifiuti, ma non abbiamo i rifiuti per strada come ogni anno d’estate».

Sul tema della depurazione e mare pulito, Occhiuto ha riferito che sono state risolte il 60% delle criticità, mentre per quanto riguarda il reclutamento dei medici, il governatore ha ribadito che si sta lavorando al reclutamento dei medici, che è un problema nazionale. Infatti, ha spiegato Occhiuto, le Regioni stanno cercando di stipulare accordi anche con l’estero per far venire medici in Italia, e che «anche io ci sto provando, spero di avere qualche risultato nelle prossime settimane».

«Ma, il problema della sanità, è un problema sopratutto di personale sanitario e para-sanitario che nella nostra regionale manca. ma sono convinto che risolveremo anche questo problema, come abbiamo risolto tutti gli altri problemi. Ci vuole forse più tempo e più pazienza. Ci vuole certo tanto lavoro, ma sono abituato a lavorare», ha chiosato Occhiuto. (rcz)

 

Sanità, Sorical e Pnrr, Occhiuto fa il punto della situazione sui dossier

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha fatto il punto della situazione sui tanti dossier che sta seguendo, tra cui la questione Sacal, Sorical, sanità e emergenza profughi.

Proprio sulla questione Sacal, il Governatore ha reso noto che il volo A/R Reggio Calabria-Milano – che nei piani della compagnia Ita doveva essere soppresso dal 24 marzo – sarà garantito, «se non dal 24 marzo, nei giorni a seguire»

Sempre sul tema degli aeroporti, il Governatore ha ribadito il suo interesse nei confronti degli scali di Reggio Calabria e Crotone, in quanto «è importante – ha spiegato Occhiuto – che questi scali abbiano una loro vocazione».

«Per Reggio – ha spiegato ancora – stiamo lavorando anche nella direzione di rimuovere le limitazioni che impediscono alle compagnie low cost di volare su Reggio».

Spazio poi alla Sanità: «ho scoperto, nei giorni scorsi – ha detto – che ci sono alcuni medici che sono prossimi alla pensione e che non vorrebbero andare in pensione ma restare in servizio. Ho detto ai miei dirigenti “se noi abbiamo bisogno di medici perché non trattenere quelli che vogliono rimanere”. Allora ho fatto fare una circolare ai commissari per dire che i medici che vogliono restare in servizio possono farlo fintantoché non avremo altri medici per sostituirli».

Occhiuto, poi, ha detto di essersi accertato «sullo stato di relazione del Piano Operativo, che è il programma per la sanità» e ha ricordato che «abbiamo aperto tre ospedali che dovranno essere aperti anche dopo l’emergenza», che è stato fatto il Piano dei presidi di assistenza territoriale, che sono in totale 91 e che è stato fatto «nei termini».

«Una volta tanto il governo ha dovuto prolungare i termini per altre Regioni che non erano pronte, la Calabria invece aveva inviato tutte le schede relative a questo investimento del Pnrr» ha detto ancora Occhiuto.

Sul debito Sanitario, il presidente della Regione ha spiegato che ci saranno delle novità, e che «abbiamo messi su una procedura per accertare il debito nella sanità entro il 31 dicembre 2022» e che «faremo un gruppo di lavoro all’interno del Dipartimento e altri gruppi di lavoro, coadiuvati anche dalla Guardia di Finanza grazie un emendamento che riuscii a far passare nel Decreto Fiscale, nelle diverse aziende sanitarie per accertare la quantità del debito, come non è mai stato fatto in dodici anni di commissariamento».

Al lavoro, poi, per trovare la copertura «per prorogare i contratti per il personale medico, paramedico e amministrativo che ha lavorato nei centri vaccinali» e che «sto trovando risorse anche per stabilizzare chi ha titolo a essere stabilizzato dopo aver offerto il proprio contributo nell’emergenza».

A seguire, il Governatore ha parlato della questione Sorical e della vicenda dell’Autorità Idrica Calabria, di cui «me ne occuperò nei prossimi giorni», in quanto è «inaccettabile».

Occhiuto ha ricordato di aver detto «sì all’assemblea dei sindaci che volevano utilizzare una società da loro costituita, Cosenza Acqua poi chiamata Calabria Acqua, per gestire la distribuzione dell’acqua, ho detto sì perché c’era un bando, React Eu, al quale potevano partecipare solo le Regioni che avevano un soggetto attuatore, altrimenti avremmo perso delle risorse. Sapete com’è andata a finire? Abbiamo perso lo stesso le risorse perché l’Autorità idrica non è riuscita a fare bene il progetto. È una cosa inaccettabile».

Su Sorical, invece, Occhiuto ha ricordato che «c’è una trattativa col socio privato questa multinazionale francese alla quale abbiamo chiesto di andare via e eccedendo tutte le quote a 1 euro. Ci sono banche tedesche che hanno ignorato le quote di questa multinazionale che non vorrebbero consentirlo» e che «ho detto loro che entro 15 giorni devono dirci qual è la loro opinione rispetto a questa vicenda perché sull’idrico noi dobbiamo avere una società che si occupi sia delle grandi adduzioni sia della rete di distribuzione dell’acqua sia del ciclo integrato, perché stiamo perdendo tante occasioni per ammodernare il nostro sistema idrico anche con fondi del Pnrr e questo la regione non se lo può consentire».

Occhiuto, poi, ha annunciato di aver denunciato che «c’è 1 miliardo e 100 milioni di risorse che vanno ancora rendicontate e ho chiesto ai direttori generali di darmi il quadro delle risorse che vanno riprogrammate», anche perché altrimenti «le perdiamo».  Infatti, «stanno arrivando le prime schede, e sto valutando anche queste perché ho chiesto al governo di poter riprogrammare le risorse che non si riescono a spendere entro il 31 dicembre e potrebbero andare perdute su qualche opera strategica, di cui la Calabria ha grande necessità».

Sull’emergenza rifugiati Ucraini che scappano dalla guerra, Occhiuto ha riferito di essere stato nominato commissari «così come ha fatto per le altre regioni per gestire questa fase di emergenza» e ha ricordato che la Regione ha fatto delle delibere «per ospitare queste persone che scappano dalla guerra nei nostri borghi e anche per le spese di prima necessità».

«Ci sono assessori che sono in continuo contatto con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile per coordinare tutti questi sforzi».

«Mi sono anche – ha proseguito – di iniziative per favorire il microcredito per i disoccupati e per le microaziende. Stiamo preparando una delibera in questa direzione. Del Programma operativo dei fondi comunitari 21-27, su questo dossier siamo avanti rispetto ad altre regioni».

Sulla depurazione, il Governatore ha dichiarato che «la Calabria dovrebbe depurare 134.000 tonnellate all’anno di fanghi – che poi sono quelli che inquinano il mare se non depurati – ma ne depura soltanto 34.000. Anche questo è inaccettabile». (rcz)

Aeroporti, Cannizzaro (FI): Con mio emendamento a Reggio rivoluzioniamo tutto

Il deputato di Forza ItaliaFrancesco Cannizzaro, ha espresso soddisfazione per la “ripresa”, da parte della Regione, della Sacal, ribadendo che «il presidente Occhiuto lo aveva detto pochi giorni dopo il suo insediamento… e l’ha fatto!».

Secondo il parlamentare reggino, «Tanto chiacchiericcio, sterili dibattiti e inutili task-force… questo è stato in grado di fare la sinistra in merito all’Aeroporto di ReggioCalabria in 6 anni di Regione con Oliverio e 8 di Comune con Falcomatà, senza mai affrontare realmente il problema che loro stessi hanno provocato. Io invece oggi più che mai non solo confermo ciò che ho sempre detto – sostiene il deputato di Forza Italia – ma rilancio, perché metteremo in pratica quello che nessuno ha mai fatto: riammodernamento totale e messa in sicurezza dell’aerostazione; abbattimento delle limitazioni; coinvolgimento di altri vettori; rafforzamento dei voli principali con ITA»

E ancora, «ruolo di prim’ordine nella strategia di collegamenti regionali e oltre lo Stretto; reinserimento del personale ex Alitalia di Reggio Calabria. Dateci tempo e fiducia, e saranno questi i risultati” spiega determinato l’On. Cannizzaro, rivolgendosi ai reggini, per poi dare anche una stoccata a chi storce il muso davanti a queste affermazioni: “a chi spesso tira in ballo i 25 milioni di euro del mio emendamento, voglio solo dire che a breve saranno l’unico, fondamentale sostentamento per rivoluzionare, una volta per tutte, l’Aeroporto dello Stretto».

«E a chi mi ricorderà – ha proseguito – che sono passati 2 anni, etc. etc, voglio solo ricordare quattro basilari elementi che hanno caratterizzato questo lasso di tempo: 2 ondate di pandemia, 2 elezioni regionali in 18 mesi, crisi Alitalia e passaggio a Ita caos Sacal».

«Il resto è noia. E il tempo è galantuomo…» ha concluso Francesco Cannizzaro. (rp)