ALTOMONTE (CS) – La mostra “The body is body”

S’inaugura, sabato 2 luglio, ad Altomonte, alle 18, a Torre Pallotta, si apre The body is Body – Art exhibition Codici Naturali 2022, a cura di Amalia De Bernardis.

La mostra “_the body is Body_” rientra nel cartellone del Festival Euromediterraneo di Altomonte 2022, iniziativa fortemente voluta dal sindaco Gianpietro Coppola con il supporto dell’assessore alle Attività Culturali Elvira Berlingieri, dell’assessore alle Pari Opportunità Emilia Romeo, dell’assessore al Turismo Mario Pancaro e della direzione artistica del Festival. 

Sono 17 infatti, gli artisti in mostra, performance, installazioni, scoperte: un percorso visivo con protagonista lo studio totale del corpo (animale, anatomico, contemporaneo, sensoriale, amoroso, vegetale, politico, sociale, onirico, antropologico, performativo, occulto, sacro e non solo) per sviluppare lungo questa traiettoria – o, meglio, lungo questi tratti – quei “Codici naturali”.

Espongono Regina Josè GalindoPenzo+FioreLoredana LongoTiziana PersIsabella PersGiovanni GaggiaManuela MaccoMaria & AndreaBarbara Fragogna, Maria Luigia Gioffrè,

Nicola Guastamacchia, Roberta Toscano, Matteo Lucca, Vadis Bertaglia, Annalisa Pascai Saiu. Focus New Code:  Luca Olivieri, Annalisa Pascai Saiu Con Giorgio Bianchi Vittoria Mazzonis. Focus Dance Code: Francesca Cola, Dario La Stella. Focus Theater Code: Marco Luciano_teatro Nucleo.

Dal 2 luglio l’ultima sala espositiva della Torre Pallotta si trasformerà in una  Performance Area, un’incubatrice che ospiterà le azioni di: Andrea Amaducci 2 Luglio Ore 18.30 – Sale, Manuela Macco; 3 Luglio Ore 18.30 – The Site Specific, Maria Luigia Gioffrè; 5 Luglio Ore 18.30 – Pangea, Penzo + Fiore 7 Luglio Ore 18.30 – Silence.

Più che un’esposizione, l’evento vuol essere infatti una esperienza immersiva nelle arti visive offrendo ai visitatori la possibilità di coltivare il dubbio, il metodo, il dialogo. A cominciare dall’uso e dall’analisi del corpo che muove il mondo e si muove nel mondo.

Nella sinossi della curatrice De Bernardis, a sua volta artista e performer, si legge infatti che «Tutto somiglia al corpo ed il corpo somiglia ad ogni cosa. Leggere, sapere, orientare, decodificare. Dal falso al vero tutto non lo si può dire, tentare per lo spirito e nel sonno, un flusso organico. Intuire, alimentare, innamorare. Incontrar l’analogia col senso estinto, con radice e muso, pinna e chioma. Ambientare, proteggere, procedere. E poi. Poi, di là da tutto evolversi ritmo, farsi giardino, confondere ciglia con panorama, tenendo a mente che le scienze umane, quando ben tradotte, paiono poesie. Custodire». 

In sintesi – precisa ancora Amalia De Bernardis – «the body is Body non è una mostra d’arte visiva verticale. the body is Body è un esperimento espositivo, un esperimento teorico, corpo in movimento. the body is Body è un processo».

Un processo individuale che si allarga al corale, un esperimento performativo intenso che vede una collettiva d’autore che spazia dal rassicurante al provocatorio, come sa essere il corpo che ingloba, si espande, sanguina, accoglie, rifiuta.  (rcs)

 

ALTOMONTE (CS) – A maggio la Gran Festa del Pane

Dal 19 al 22 maggio, ad Altomonte, è in programma la Gran Festa del Pane, organizzata dagli Assessorati al Turismo, Agricoltura e Cultura.

La manifestazione, giunta alla 14esima edizione, dal titolo Il pane, il vino e l’Olio: economia e cultura della dieta mediterranea, prevede degustazioni, mostre, forni accesi, performance di grandi artisti del cibo, convegni e musica. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Il reading del libro di Matteo Dalena

Domani pomeriggio, ad Altomonte, alle 17, al Museo Civico, il reading del libro Quel garofano spezzato – Paolo Cappello, muratore antifascista di Matteo Dalena.

Il reading, organizzato in collaborazione con l’Anpi, la casa editrice Le pecore nere e con l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, nell’ambito del Festival Euromediterraneo, vedrà protagonisti Matteo Dalena e Maria Pia Iannuzzi, che leggeranno passi del libro sulle note di Rodolfo Capoderosa.

Parteciperanno all’evento il sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola, l’assessore alla cultura e all’istruzione Elvira Berlingieri, Domenico Bloise direttore del Museo civico e Maria Cristina Esposito, vicepresidente Anpi provinciale di Cosenza sezione “Paolo Cappello”.

“Quel garofano spezzato” è ambientato in una provincia dell’Italia fascista il delitto di un muratore socialista scuote gli animi e infiamma la piazza. La morte di Paolo Cappello, avvenuta a Cosenza il 21 settembre del 1924, è uno di quei foschi fatti che nemmeno il crollo del regime fascista e il successivo avvento della democrazia riuscirono a chiarire. Tre gradi di giudizio non furono sufficienti ad assicurare alla giustizia i responsabili. Trascorsi 96 anni l’omicidio di Paolo Cappello rimane ancora impunito. Nel 1944 all’operaio ucciso venne intitolata la vecchia piazza “Michele Bianchi”, dov’era ubicata la Casa littoria che recava il nome del gerarca di origini calabresi. Con i metodi propri della storia criminale, della storia sociale e della microstoria Matteo Dalena cerca di far luce sugli itinerari di vita di uno dei tanti “figli di ignoti”, allevato nel quartiere popolare della Massa e cresciuto nei bassi di una città ebbra di vino e vendetta. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Festival Euromediterraneo, lo spettacolo musicale di artisti calabresi

Domani pomeriggio, ad Altomonte, alle 18.30, al Palazzo Municipale, è in programma lo spettacolo musicale di artisti calabresi in collaborazione con l’Associazione Sing Swing.

L’evento rientra nell’ambito del Festival Euromediterraneo Altomonte, organizzato dal Comune.

Inoltre, previsto un omaggio alla giornata dell’amore, con la partecipazione del duo Sara Rotella (voce) e Carlo Manna (tastiera). (rcs)

 

ALTOMONTE (CS) – Successo per il primo incontro del Festival Euromediterraneo

Successo, ad Altomonte, per il primo incontro del Festival Euromediterraneo, che si è aperto con la presentazione del libro Gli omini dei tetti nella città della luce di Marialuigia Campolongo e dell’illustratrice Margherita Mari.

Presenti anche il direttore del Museo Domenico Bloise, all’editore della Casa editrice Le Pecore nere Editore, Maria Pina Iannuzzi, con la quale sono promossi anche gli altri incontri e la docente e poetessa Lia Grisolia. I protagonisti sono stati i bambini.

Obiettivo dell’incontro, educare alla lettura e promuovere la cultura del libro, strumento e veicolo alla base di un rituale senza tempo capace di far stringere un patto intergenerazionale tra nonni e nipoti. Promuovere la fruizione del Museo Civico non come semplice spazio espositivo e statico, ma come luogo vivo, di aggregazione, di confronto e crescita.

«Oggi – ha detto la Berlingieri – è internet che allevia le solitudini di tanti giovani. Come scrive Raffaele Simone, è ormai il tempo dell’homo videns. L’uomo di quest’epoca ha più amichevolezza con i messaggi audio, video e digitali che con il testo scritto ed alla sequenzialità ha sostituito la simultaneità, incorporando un ritmo veloce e incalzante in luogo di quello, più lento, che caratterizzava la nostra generazione. Vedere i nostri figli sempre in rete ed ossessivamente connessi ci preoccupa, ma forse non dovrebbe».
«Si tratta solo – ha aggiunto – del modo in cui oggi si manifesta la difficoltà a costruire relazioni tipica dell’età adolescenziale, amplificata dalle infinite possibilità offerte da internet. Accusare la scuola di non far leggere, di aver fatto perdere questa sana abitudine ai ragazzi e di non riuscire a coinvolgerli significa, come al solito, trovare il capro espiatorio di una situazione determinata da fattori esogeni, in questo caso l’evoluzione tecnologica».
«Non si torna indietro – ha continuato la Berlingieri – ma è pur vero che si può recuperare per altra via ciò che ormai appare come un reperto archeologico. Ritrovare il rapporto con la lingua madre attraverso il contatto (anche fisico) con il libro, visto non come altro da sé ma come parte integrante del proprio mondo, può essere la strada privilegiata per ridare corpo ad un’abitudine sana e costruttiva. Ad una competenza che non solo gli adulti desiderano non vada perduta, ma che anche i ragazzi stessi sanno valorizzare: spesso basta un suggerimento, un’osservazione su un testo, perché essi si incuriosiscano e chiedano di più. A maggior ragione, quindi, la lettura potrebbe diventare dimensione importante della loro vita: alternativa ma non sostitutiva della rete».
I prossimi appuntamenti in calendario si terranno alle ore 17,30 di domenica 5 dicembre, con il reading letterario tratto dal libro Quel garofano spezzato di Matteo Dalena che sarà presente all’incontro; e alle ore 17,30 di sabato 11, con la presentazione del libro Cartesio ti odio iperbolicamente, che vedrà la partecipazione dell’autore Tullio Cesario, in arte Noah. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – L’evento “Nella frontiera tra il Vivere e il Morire, Io sono Libera”

Si intitola Nella frontiera tra il Vivere e il Morire, Io sono Libera l’evento organizzato dall’Associazione Le Rose di Gerico per domani, ad Altomonte, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di San Marco Argentano e l’Amministrazione Comunale di Altomonte, in occasione della Giornata internazionale sulla violenza contro le donne.

Per l’occasione, si ascolterà la testimonianza di Lidia Vivoli, che, dopo essere “scampata” all’atroce violenza dell’ex compagno, porta avanti una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e non solo, raccontando la sua esperienza per mandare un messaggio chiaro: ribellarsi alla violenza. Due gli appuntamenti: alle 11, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “I.T.C.G.-L.C.” di San Marco Argentano, e alle 17, presso il Salone Razetti del Museo Civico di Altomonte.

Interverranno Federica Candelise, Avvocato matrimonialista e penalista della famiglia; Elisa Stella, Psicoterapeuta e Criminologa; Antonella Iannoccaro, Presidente dell’Associazione “Le Rose di Gerico”; Virginia Mariotti, Sindaco di San Marco Argentano; Gianpietro Coppola, Sindaco di Altomonte; Giancarlo Florio, Dirigente scolastico presso l’IIS “I.T.C.G.-L.C.” di San Marco Argentano.

San Marco Argentano l’evento sarà moderato dall’Assessore alle Pari Opportunità, Fenisia Di Cianni, mentre ad Altomonte l’incontro sarà moderato dalla giornalista Stefania Postorivo(rcs)

ALTOMONTE (CS) – Lunedì Edorardo Siravo in “Prometeo da Eschilo”

Lunedì 23 agosto, ad Altomonte, alle 21.30, al Teatro Belluscio, in scena Edoardo Siravo in Prometeo da Eschilo.

L’evento rientra nell’ambito del cartellone Summer Contest, che anticipa l’Altomonte Festival Euromediterraneo 2021.

Lo spettacolo, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi, è con Ruben RigilloSilvia SiravoGabriella Casali e Alessandro D’Ambrosi.

Dopo la rivolta di Zeus contro il padre Crono e la guerra che ne segue, Zeus si insidia al potere e annienta i suoi oppositori. Prometeo, per aver donato il fuoco agli uomini, subisce la sua collera e viene incatenato ai confini della terra nella regione della Scizia e il suo fegato sarà divorato in eterno da un’aquila famelica. Il dramma mette in scena Prometeo di fronte a diversi personaggi divini senza mai presentare un confronto diretto tra Zeus e il Titano. La Centralità di Prometeo in tutta l’opera è costante: un ribelle contro Zeus e i nuovi Dei che piegano ogni cosa alla loro volontà.

Il protagonista appare, così, portatore di un valore che non può non suscitare simpatia nello spettatore: la solidarietà verso agli uomini e la volontà di aiutarli a progredire facendo loro conoscere il fuoco. Prometeo è un eroe confinato in un sistema di valori arcaici, dove l’ambizione a quel “di più” è considerata un atto intollerabile di superbia e tracotanza. (rcs)

Parte da Altomonte il più esteso progetto di “Distretto del Cibo”

Si intitola Le Valli di Plinio il più esteso progetto di Distretto del Cibo, che parte da Altomonte e che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo eco-sostenibile dei territori attraverso la ricerca e la valorizzazione dei minimi comun denominatori e la messa in rete dei marcatori identitari distintivi custoditi nei borghi che si concentrano nella vasta area compresa tra il Pollino, la costiera tirrenica cosentina e le due importanti vie d’acqua delle centrali valli del Crati e dell’Esaro.

La sede fisica del Distretto del Cibo sarà proprio il Museo dell’Alimentazione Mediterranea, sito nel Palazzo Battaglia di Altomonte.

È quanto fa sapere il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola, informando che sono già più di 20 le amministrazioni comunali che, insieme a tante realtà del mondo dell’associazionismo, culturale ed accademico, hanno aderito alla proposta di costituzione del progetto presentato nei giorni scorsi nella Città d’Arte.

«La nascita del Distretto del Cibo, se riconosciuto dalla Regione – ha detto il sindaco – darà vita ad una realtà sovracomunale che si potrà legittimamente candidare ad essere ricettore di finanziamenti e piani di sviluppo che possano riguardare non solo le produzioni agricole e le trasformazioni agroalimentari, ma anche lo sviluppo rurale in generale, il turismo, la promozione dei beni culturali e il rilancio delle attività produttive».

«Le amministrazioni comunali – ha concluso – rivestiranno il ruolo di facilitatori, mentre la governance degli strumenti di sviluppo sarà affidata agli imprenditori, alle associazioni di categoria, ai gruppi finanziari e bancari, insomma al mondo dell’impresa e dell’economia. Ecco perché chiamiamo a raccolta tutti gli imprenditori e le aziende di questo vasto territorio, in quanto le opportunità che si creeranno con la successiva partecipazione al bando nazionale sui Distretti del Cibo, che già oggi vanta un’importante dotazione, andranno tutti a vantaggio dell’economia locale».

Il filo conduttore è rappresentato dalla figura di Plinio il Vecchio, geografo, naturalista, scrittore e storico romano, instancabile e curioso viaggiatore del I secolo d.C. e attento cronista dei luoghi attraversati e delle esperienze vissute che, rima di morire a Stabia durante la terribile eruzione del Vesuvio del 79 d.c., passò e raccontò nella sua Naturalis Historia di questi territori.

L’idea portante del progetto è, dunque, quella di mettere in rete i tanti attrattori presenti sul territorio, dalle aree di valenza naturalistica ed ambientale, a quelle archeologiche, dai monumenti storico-artistici alle bellezze dei centri storici, dalle terme alle produzioni tipiche dei territori coinvolti, autentici e ricchissimi giacimenti di risorse agroalimentari ed enogastronomiche di assoluta valenza che, tutte insieme, possono trovare nel costituendo Distretto del Cibo un nuovo e importante strumento di crescita, sviluppo e promozione, nonché di ulteriore valorizzazione dei marcatori identitari e distintivi, sia dal punto di vista delle produzioni agricole, delle trasformazioni agroalimentari, della valorizzazione delle tipicità, sia per giungere ad una maggiore tutela e valorizzazione dell’ambito rurale, che storicamente è sempre stato il cuore e il motore della vita di questi territori.

Ad oggi, insieme ad Altomonte, hanno aderito i comuni di San SostiAcquaformosa, San Donato di NineaFirmoSan Lorenzo del ValloSpezzano AlbaneseMalvitoSanta Caterina AlbaneseRoggiano GravinaSan Marco ArgentanoFagnano CastelloMongrassanoCervicatiCerzetoTorano CastelloBisignanoSan Martino di FinitaRoseCetraroSan BasileLungroGuardia Piemontese e Paola.

Hanno espresso interesse per l’iniziativa, insieme ai Consorzi di produzione e tutela e alle associazioni di categoria, il Gal Valle del Crati, l’Arsac e l’Università della Calabria con l’Osservatorio dello Sviluppo rurale(rcs)

Altomonte aderisce all’Associazione Nazionale delle Città del SS Crocefisso

Altomonte ha aderito all’Associazione Nazionale delle Città del SS Crocefisso, guidata dal presidente e sindaco di Gravina di Puglia, comune capofila, Alessio Valente. diventando una delle 44 Città del Crocefisso.

Costituita nel 2011, l’Associazione ha lo scopo di avvicinare e coinvolgere le città accomunate dal culto del S.S. Crocifisso. La stessa realizza e sostiene iniziative tese alla conoscenza e alla diffusione del culto mediante la realizzazione di convegni, studi e meeting; momenti di preghiera ed aggregazione di fedeli; la costruzione di una rete tra le città aderenti che faciliti l’interscambio culturale e turistico-religioso.

Con l’adesione all’Associazione, la città punta a rafforzare l’immagine della Città d’Arte come destinazione turistica fruibile 365 giorni l’anno, valorizzando l’identità culturale e religiosa custodita nel patrimonio artistico e monumentale. Favorire collaborazione e sinergia con le esperienze territoriali ed extraregionali che condividono strategie ed obiettivi di crescita sostenibile.

È quanto fa sapere il Sindaco Gianpietro Coppola, informando con il consigliere comunale delegato ai rapporti con il culto Giuseppe Capparelli, che la Giunta Municipale ha approvato nei giorni scorsi l’adesione della Città d’Arte alla prestigiosa rete di esperienze distribuite per tutto lo Stivale.
L’ingresso di Altomonte nell’importante sodalizio è stata suggerita dalla presenza sul territorio comunale, in contrada denominata appunto Cappella, di una piccola cappella edificata nei pressi dell’antico Oratorio di San Oppido, poi andato distrutto e che custodisce al suo interno una Croce in legno sagomato dipinto con la figura del Cristo Crocifisso, da sempre venerato dai passanti. Il toponimo di Cappella ricade su quella zona già nel 1480, anno in cui la piccola cappella risultava esistente in un antico inventario delle chiese cittadine. (rcs)

ALTOMONTE (CS) – Il progetto letterario “Dedicato a te… Mamma”

Si intitola Dedicato a te… Mamma, il progetto letterario per le Scuole e i cittadini di Altomonte promosso dal Comune in occasione della Festa della Mamma.

L’obiettivo è quello di raccogliere una serie di racconti, lettere, poesie incentrate sulla figura della mamma: «un tributo doveroso – si legge nella locandina del progetto – per una figura così importante: Donna, Madre, Pilastro e spesso anche Padre, impegnata in mille lavori, tra casa, famiglia e, spesso, carriera».

Possono partecipare al progetto gli alunni di tutte le Scuole di ogni ordine e grado e tutti i cittadini di Altomonte con una composizione propria e inedita – in dialetto o in lingua italiana da consegnare entro il 31 maggio. Sono ammesse poesie, favole, lettere, dediche e racconti.

I partecipanti, poi, saranno coinvolti dal Comune, tra giugno e settembre, in un evento appositamente organizzato, nel rispetto delle norme anti covid-19 per la presentazione di tutti gli elaborati. (rcs)