L’OPINIONE / Giusy Iemma: Serve battaglia congiunta tra istituzioni contro ogni forma di violenza

di GIUSY IEMMA – In occasione della giornata contro il bullismo e cyberbullismo, non riesco a porre una riflessione solo nelle vesti di amministratrice di Catanzaro, ma sento il bisogno di farlo anche come madre e cittadina impegnata nella lotta per un futuro migliore per le nostre giovani generazioni. Il bullismo è una piaga sociale che mina l’integrità e il benessere dei nostri adolescenti e giovani, creando un profondo disagio che spesso si trasforma in ferite incancellabili, come il caso di Davide Ferrero ci ha dimostrato. Alla sua famiglia vorrei dedicare un pensiero e la solidarietà per un evento tragico che, a 18 mesi dall’accaduto, continua a scuoterci.

In questo giorno di riflessione, è fondamentale riconoscere che la responsabilità di contrastare il bullismo e il disagio giovanile non ricade su un singolo individuo o entità, ma è una responsabilità collettiva che ci coinvolge tutti. È imperativo che ogni livello della società, dalle famiglie alle scuole, dalle istituzioni religiose ai servizi sociali, si unisca in un fronte comune per affrontare questa sfida con determinazione e impegno concreto.
Come amministrazione comunale, dobbiamo impegnarci a promuovere iniziative ed educare la nostra comunità sull’importanza della legalità, della prevenzione e del sostegno alle vittime del bullismo. Tuttavia, la nostra azione da sola non è sufficiente. È necessario che ogni famiglia, ogni scuola, ogni presidio educativo e ogni organizzazione giovanile diventi un baluardo contro il bullismo, fornendo un ambiente sicuro e supportivo in cui ogni giovane possa crescere e svilupparsi in modo sano e sereno.
Dobbiamo assumerci la responsabilità collettiva di guidare una generazione di adolescenti e giovani verso un futuro in cui il rispetto reciproco e l’empatia siano i pilastri della nostra convivenza. Insieme, possiamo fare la differenza. Insieme, possiamo garantire che nessun giovane debba mai sentirsi solo, incompreso o minacciato. (gi)
[Giusy Iemma è vicesindaca di Catanzaro]

Al Piria di Rosarno si è dato “Uno schiaffo al bullismo”

di CATERINA RESTUCCIASempre spunti di riflessione sensibili alla giovane utenza affrontati e discussi nell’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore R. Piria di Rosarno.

Grazie all’impegno costante sul campo della dirigente scolastica prof.ssa Mariarosaria Russo e al coordinamento dei docenti dello stesso istituto: Prof.ssa Violi, responsabile dell’organizzazione dell’evento, Prof. Roberto Bonarrigo, docente di Educazione Fisica e figura portante dell’indirizzo “Sportivo” e la Prof.ssa Cettina Cocolo, docente di Religione e referente per il Bullismo si è tenuto l’incontro “Diamo uno schiaffo al Bullismo”.

Il convegno ha coinvolto tutte le classi dalle prime alle terze, fascia di maggiore sensibilità e di maggiore rischio al fenomeno del Bullismo.

Gli studenti, resi partecipi attivamente dopo le brevi relazioni tecniche delle dott.sse Mariacristina Fiorani ed Emanuela Gagliostro, psicologhe e psicoterapeute, hanno anche potuto intervallare il programma grazie ai brevi, ma efficaci flash comici dello showman Pasquale Caprì.

Il programma, curato ed organizzato dall’agenzia “Andrea Cogliandro Eventi”, aveva previsto le presenze della nota Miss Mondo Calabria 2021 – 2022 Maria Pulella, del giornalista Domenico Latino, assenti all’evento per motivazioni personali di salute, che hanno impedito l’ adesione in presenza ed in loco.

«Mi complimento con il vostro Istituto, che da anni cura con singolare attenzione la tematica scottante del bullismo», si esprime così la Prof.ssa Sofia Ciappina psicologa e psicoterapeuta, docente di Psicologia Sociale presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che con vera maestria coinvolge l’intero giovane uditorio. Con chiaro e semplice metodo e ragionamento deduttivi la Prof.ssa Ciappina ha saputo stuzzicare la curiosità vivace dei ragazzi e far loro cogliere gli elementi essenziali del fenomeno, che da piccoli abusi può raggiungere apici di carattere addirittura penale. 

E non sono mancate neppure le vive testimonianze degli stessi docenti, in particolar modo il ricordo di un giovane studente di tempi passati ed oggi docente di Educazione Fisica, Prof. Bonarrigo, che ha colto un momento di conversazione aperta con gli studenti, narrando di episodi remoti di attacchi verbali sgradevoli, di tentativi di emarginazione, tutti oggi caratteri, è emerso decisamente dal suo spontaneo intervento, della problematica che prende il moderno nome di bullismo. (cr)

Bullismo, Versace (Metrocity RC): Fenomeni gravi da non sottovalutare

Il bullismo e il cyberbullismo sono «fenomeni gravi da non sottovalutare, serve l’impegno di tutti». È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, nel corso del convegno Prevenzione e contrasto al fenomeno e del cyberbullismo, organizzato dall’Istituto “Boccioni-Fermi” dal Lions Club Città del Mediterraneo.

«Bullismo e Cyberbullismo – ha detto Versace – sono fenomeni che presentano specificità proprie, ma le conseguenze per le vittime sono spesso identiche e possono assumere le dimensioni più drammatiche. Dunque, ognuno di noi deve impegnarsi per contrastare ed arrestare pratiche totalmente sconnesse dal vivere civile. Bene fanno il Lions e “Idea Giovani” ad approfondire ed indagare questi temi, benissimo fa la scuola a tenere alta la guardia rispetto ad un problema che investe direttamente i ragazzi nel pieno della loro crescita. Solo insieme si possono costruire percorsi per evitare pericoli che, con l’avvento delle tecnologie, sono aumentati a dismisura».

«Bisogna certamente sostenere le vittime – ha continuato il sindaco facente funzioni – che non devono mai sentirsi sole lungo una strada che ha sempre e comunque una via d’uscita. Allo stesso tempo, gli educatori, le famiglie e le istituzioni hanno il compito di far comprendere ai bulli o ai cyberbulli la pericolosità dei loro gesti e di comportamenti che appartengono a persone fragili, con una bassa autostima ed una totale mancanza di empatia».

«Il fenomeno è complesso e, al tempo stesso, fortemente presente nella nostra società», ha proseguito Versace rimarcando «l’importanza di non abbassare mai la guardia rispetto a situazioni e sofferenze che esistono e sono più vicine di quanto ognuno di noi possa immaginare». Per dar manforte a questa tesi, il sindaco metropolitano facente funzioni ha preso spunto da una recente indagine dell’Ong internazionale “Bullismo Senza frontiere: «Sono ben 18.900 casi gravi di bullismo e cyberbullismo in Italia, tra il 2021 e il 2022, e nessuna regione è immune».

«Ai ragazzi ed alle ragazze – ha concluso Carmelo Versace – dico di aprirsi, di parlare con un adulto, con un insegnante o un genitore. Bisogna superare la vergogna o la paura, ci si deve sentire liberi di essere così come si è al di là di ogni prepotenza o sopraffazione. Non si è soli di fronte ai problemi. La vita è una e va vissuta nel migliore dei modi. Niente e nessuno può sentirsi in diritto di rovinare la nostra armonia e la nostra esistenza». (rrc)

L’IC Carolei Dipignano “Rendano-Valentini” contro bullismo, cyberbullismo e violenza di genere

L’Istituto Comprensivo Carolei – Dipignano “Rendano- Valentini” ha ribadito il suo no al bullismo, al cyberbullismo e alla violenza di genere. E lo ha fatto attraverso l’evento Il bullismo non è uno scherzo… è un reato.

Una manifestazione per sensibilizzare gli studenti sull’importanza di combattere il bullismo e la violenza. Il nome è quello del progetto presentato da Gianluca Lumare, presidente dell’Associazione “Educando Peter Pan – Uisp Solidarietà”, che ha coinvolto gli studenti delle classi della Scuola secondaria in un momento di riflessione ed approfondimento su tematiche toccano da vicino la vita scolastica e sociale dei ragazzi.

Quale luogo migliore della Scuola per svolgere azioni di sensibilizzazione e prevenzione? È infatti dagli stessi studenti coinvolti che può e deve nascere una nuova mentalità, un nuovo modo di vedere e rapportarsi all’altro mettendo al bando ogni genere di violenza. Nel corso dell’iniziativa si è discusso di bullismo e cyberbullismo, violenza di genere e altre devianze dell’età evolutiva. Tematiche che hanno delle implicazioni sia dal punto di vista psicologico, sia dal punto di vista giuridico, configurandosi come veri e proprio reati che portano conseguenze sia per chi li subisce che per chi li mette in atto.

Le riflessioni hanno suscitato la viva e spontanea partecipazione degli studenti, che hanno presentato le proprie domande agli esperti intervenuti dimostrando come iniziative di questo genere riescano a parlare direttamente ai principali soggetti coinvolti. Il presidente Lumare ha sottolineato la riuscita dell’iniziativa ed ha apprezzato la cura con cui è stata organizzata. I ragazzi avevano infatti già avviato la discussione sui temi trattati già nelle singole classi, preparando storie, poesie, cartelloni ed altri elaborati presentati durante la mattinata.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla referente dell’iniziativa, Angela Salvia, e dal Dirigente scolastico dell’Istituto, Domenico De Luca, che ha ringraziato Gianluca Lumare per aver trattato con incisività, chiarezza e competenza argomenti essenziali per la crescita di ciascuno e per dare risposte, non sempre facili, alle richieste di aiuto ed attenzione. La Scuola conferma dunque il suo impegno in prima linea nel processo di educazione e formazione, non limitandosi all’ambito strettamente didattico ma assolvendo quella che è la sua missione principale: formare la persona umana nel senso più ampio del termine. (rcs)

A Longobucco un convegno su bullismo e cyberbullismo

di ANTONIO LOIACONO – «Non è grande chi ha bisogno di farti sentire piccolo!».

É il monito che dal 13/02/2023, ufficialmente, riecheggia nel Comune di Longobucco, nella vallata dell’Altopiano Silano.

Un ammonimento riportato su una targhetta, “adagiata” su una panchina gialla installata nel Comune silano, ad opera dell’ associazione Vesca di Longobucco, e più precisamente da Giuseppe De Marco, socio del sodalizio, contro tutte le violenze di genere e che promuove la cultura della parità e la tutela dei diritti dei più indifesi, degli emarginati e dei minori, spesso vittime dei loro stessi coetanei.
In altre parole, un simbolo concreto per rompere il velo dell’indifferenza ma anche un luogo di ritrovo, di aggregazione, che porti i giovani e gli adulti a riflettere: unica nella zona!

La panchina gialla, è stata propedeutica al convegno-dibattito Le parole fanno male più delle botte, organizzato dall’alacre Vesca (Volontari dell’Economia Sociale, Culturale e Ambientale), in occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo celebratasi il 07/02/2023 ma che, per motivi climatici, è stata spostata al 13 febbraio scorso presso il Museo comunale, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su di un tema importante e, purtroppo, attuale!

Il convegno, affronta subito l’argomento con la proiezione di un video (Cyberbullismo…le parole fanno più male delle botte) e viene moderato dall’avvocato Luigina Diletto (segretaria – tesoriere dell’associazione), la quale introduce i lavori, spiegando che il titolo dell’importante momento è tratto dalle parole di Carolina Picchio indirizzate al padre ed appuntate su un foglio, prima di lanciarsi nel vuoto, a 15 anni, la notte del 5 gennaio 2013.

La tragedia di Carolina accese i riflettori su un fenomeno in preoccupante crescita tanto che la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato ed il Presidente della Repubblica ha promulgato, una legge, la n° 71 del 29 maggio 2017 che tutela le vittime da ogni tipo di vessazione che, se realizzata con costanza, può essere una forma di bullismo e se perpetrata con gli strumenti telematici, diventa cyberbullismo. Il documento porta la firma di Elena Ferrara, senatrice Pd ed ex insegnante di Carolina alle scuole medie di Oleggio.

I saluti istituzionali del sindaco di Longobucco ospite del convegno, dott. Giovanni Pirillo, sono la giusta “prefazione” ai lavori dell’incontro, al quale hanno partecipato le classi secondarie di I e di II grado delle scuole di Longobucco, accompagnate dalla Professoressa Maria Brunetti. vicaria dell’Istituto Comprensivo di Longobucco e dal Professore Mario La Pietra dell’Ipsia del centro silano il quale ha detto: «Il bullismo è tenuto costantemente sotto controllo da parte nostra nella scuola. Per ovvie ragioni, il cyberbullismo è meno monitorato non avendo la possibilità di stare sulla rete per vedere cosa succede a riguardo ma, riusciamo comunque a “restare sul pezzo”. La nostra è una società che non si ferma mai, accompagnata da continue innovazioni tecnologiche, ma priva di una analisi critica da parte dei ragazzi, soprattutto! Se non ci fermiamo rischiamo di sottovalutare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo».

Si entra nel vivo del dibattito con l’avv. Patrizia Straface, presidente dell’Associazione Mani in Alto (con sede in Corigliano-Rossano), che ha parlato dell’impegno della sua associazione riguardo a questo fenomeno nonché della presenza dell’associazione medesima attraverso iniziative all’interno delle scuole, allo scopo di sensibilizzare i ragazzi sulla specifica tematica.

«La rete è una opportunità per i ragazzi ma può rappresentare anche un inciampo per loro e non solo» è stato l’incipit della presidente Straface, che ha ricordato la data del 7 febbraio 2023 «nella quale ricorre il Safer Internet Day, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete. L’iniziativa, istituita e promossa dalla Commissione Europea, è un’importante occasione per stimolare le riflessioni non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro».

L’onorevole Valentina D’Orso, membro della Camera dei Deputati, in videoconferenza, ha sottolineato l’importanza della giornata: «I fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sono diventati una piaga nella nostra società – sottolinea la D’Orso –. Abbiamo dati da brividi: quasi il 70 per cento degli studenti intervistati, avverte di essere potenziali bersagli del bullo. Gli atti di bullismo sono molto precoci oggigiorno e quello che manca è la comunicazione tra i soggetti che si devono occupare di questi fenomeni. Dobbiamo fare rete ed informare il più possibile».

L’avvocato Francesco Russo, ha poi trattato il tema dal punto di vista giuridico-penale.

«L’attività di oggi – afferma Russo – entra perfettamente nello spirito della legge 71 del 2017 che prevede opere di informazione e sensibilizzazione».

La psicologa, dottoressa Nadia Russo, ha quindi esortato gli studenti presenti a non sentirsi soli, invitandoli a parlare se si è vittime di bullismo o di cyberbullismo, rivolgendosi ai centri di ascolto presenti nei nostri comuni. «Quello che riscontro è il senso di sfiducia a smarrimento nelle giovani generazioni -è l’inizio della dottoressa- Dobbiamo imparare a dire più spesso “grazie”, a chiederci “chi voglio essere e cosa voglio fare” domani».

Presente la Stazione Carabinieri di Longobucco con il loro comandante, Mariateresa Lettieri e con il carabiniere Sabatino i quali hanno regalato alle classi quinte delle scuole secondarie, il romanzo-fumetto “Le stelle di Dora – Le sfide del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa” sulla vita dell’alto Ufficiale assassinato dalla mafia!

Infine, il presidente dell’associazione Vesca, avv. Pino Flotta, il quale si è dichiarato «soddisfatto del lavoro eseguito dal sodalizio. Sono convinto che il messaggio di oggi sia arrivato; soprattutto ai ragazzi presenti! Ci auguriamo che i fenomeni legati al bullismo ed al cyberbullismo non si verifichino più e che il pensiero dantesco si realizzi nei termini pensati dal sommo poeta: Considerate la vostra semenza, fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza». (al)

Cyberbullismo, il sindaco di Caloveto Mazza: Sensibilizzare a uso consapevole del web

«Sensibilizzare ad un uso consapevole del web e mettere in guardia, soprattutto i giovanissimi utenti ed internauti, da ogni forma di bullismo o cyberbullismo». È quanto ha dichiarato il sindaco di Caloveto, Umberto Mazza, intervenendo in video-collegamento al convegno interregionale Toscana – Calabria dal titolo Dove nessuno posa lo sguardo, promosso dalla Misericordia di Subbiano ed ospitato nei giorno scorsi dall’aula magna dell’Istituto Buonarroti-Fossombroni di Arezzo.

Un fenomeno, quello del bullismo e del cyberbullismo che per il primo cittadino «assumono contorni sempre più preoccupanti, è un percorso che come istituzioni, continuiamo a portare avanti, dal basso, insieme alle scuole, alle comunità educanti e alle famiglie, convinti che la formazione e la cultura rappresentino la migliore risposta ad ogni comportamento di prepotenza».

All’evento che ha visto lo scambio di testimonianze ed esperienze tra gli studenti calabresi e toscani e gli interventi di esperti come psicoterapeuti, dietisti e Garante della disabilità, insieme al primo cittadino di Caloveto, sono intervenuti i colleghi sindaci di Paludi Stefano Graziano, di Cropalati Luigi Lettieri, il Dirigente dell’Istituto Comprensivo Cinzia d’Amico ed il Senatore Ernesto Rapani(rcs)

Approvare in fretta la legge regionale contro bullismo e cyberbullismo

Iniziativa del Movimento Forense di Crotone, presieduto dall’avv. Salvatore Rocca, per sollecitare l’approvazione della legge regionale contro il Bullismo e Cyberbullismo redatta da Frank Mario Santacroce. Il Movimento Forense di Crotone, confidando nella sensibilità della Presidente Santelli, auspica che il nuovo Consiglio regionale possa approvare in tempi brevi la proposta di legge regionale in materia di “prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo” approvata da tutto il comitato.

Frank Mario Santacroce e Salvatore Rocca
Frank Mario Santacroce e Salvatore Rocca

Il testo presentato ha la funzione importante di colmare un vero e proprio vuoto legislativo rispetto a problemi di nuova e crescente evidenziazione sociale, ancora spesso non sufficientemente conosciuti dagli stessi operatori della formazione, dell’educazione e dell’istruzione.
La proposta, prendendo le mosse dall’intenso lavoro di seminari e convegni svolto dal Corecom insieme al Movimento Forense, segue a una fortunata campagna di sensibilizzazione che ha raccolto l’unanime consenso dei professionisti, degli insegnanti e degli istituti coinvolti.
Si tratta di un passaggio di grande significato, che punta alla conoscenza, alle competenze, alla prevenzione. E, in linea con lo spirito che anima tutte le iniziative culturali del Movimento, alla tutela dei diritti. La bozza di legge è composta da 11 articoli individua anche la composizione di un tavolo tecnico permanente e lo stanziamento di fondi per la realizzazione di progetti sull’educazione al web nelle scuole calabresi.  (zc)