Nisticò: appello per la plasmaterapia attraverso gli italiani e i calabresi nel mondo

Un allarme a livello internazionale è stato lanciato dall’insigne farmacologo Pino Nisticò – ex Presidente della Regione Calabria  e già membro dell’Agenzia Europea del Farmaco – a favore della plasmaterapia attraverso la rete degli italiani e dei calabresi nel mondo. «Nei giorni scorsi – afferma Nisticò – ho inviato un appello al Governo italiano e alle Regioni per chiedere le risorse necessarie per incentivare e potenziare la pratica dell’infusione di plasma iperimmune in centri adeguatamente attrezzati in tutte le regioni sul modello del San Matteo di Pavia e della rete ospedaliera collegata. Infatti, sono rimasto particolarmente impressionato dai risultati riportati anche sulla prestigiosa rivista scientifica Nature secondo cui la maggior parte dei 52 pazienti affetti da Covid, trattati con plasma iperimmune dal prof. Cesare Perotti, direttore del servizio di Immunoematologia del San Matteo di Pavia e dal prof. Giuseppe De Donno bravissimo pneumologo di origini calabresi che opera Mantova, sono stati salvati da morte sicura».

Il prof. Giuseppe De Donno
Il prof. Giuseppe De Donno, pneumologo a Mantova: la madre del chirurgo è di Catanzaro

«È naturale – sostiene Nisticò – che si tratta di uno studio clinico sperimentale ancora su un piccolo numero di pazienti, ma non si capisce perché ancora il Governo, l’Aifa e l’Istituto Superiore di Sanità non abbiano approvato e lanciato uno studio clinico controllato più ampio, coinvolgendo una rete di centri, i più qualificati, che esistono nelle varie regioni! Anzi, addirittura, in alcune regioni come le Marche il Comitato etico regionale, per ragioni io penso meramente formali, sta impedendo in questi giorni l’impiego di plasma iperimmune per salvare la vita di pazienti gravi.

«Oggi voglio lanciare questo stesso grido di allarme a tutto il mondo attraverso la rete dei consultori della Regione Calabria e delle associazioni degli italiani e dei calabresi che vivono fuori del nostro Paese, nonché attraverso medici e scienziati di origine calabrese o italiana ivi presenti. Così, per esempio, i nostri conterranei possono coinvolgere in questa sacrosanta battaglia il prof. Anthony Fauci a New York, di origine siciliana, ed autorevolissimo consulente scientifico di Donald Trump; inoltre, il governatore di New York, Andrew J. Cuomo, l’on. Charlie Gargano, ex ministro dell’Economia dello Stato di New York, il calabrese Frank Guarini, già consulente di Bill e Hillary Clinton e tanti altri professori universitari e ospedalieri di origine italiana.

Un altro esempio è rappresentato dalla rete di scienziati illustri a noi vicini in Inghilterra, come il prof. Salvador Moncada, che per le sue scoperte (prostaciclina e nitrossido) avrebbe meritato il Premio Nobel, il prof. Luigi Camporota, allievo dei proff. Serafino Marsico e Mino Pelaia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, che ha salvato la vita del premier britannico Boris Johnson, il prof. Enzo Libri, direttore della Farmacologia Clinica dell’Imperial College, il prof. Giuseppe Rosano, direttore della Cardiologia dell’Università St. George di Londra, ecc. Infine, sarà possibile fare altrettanto in altri Paesi dove esiste una rete prodigiosa di scienziati di origine italiana e di associazioni di calabresi come in Australia (l’ing. Vincenzo Daniele consultore per la Regione Calabria), in Canada (on. Basilio Giordano), in Argentina (on. Mario Borghese, il prof. Lino Potenza, il prof. Riccardo Galimberti, il dott. Enzo Rapisarda) e in tutti i Paesi dell’Europa dove ci sono comunità di calabresi molto attive».

Nisticò sfata una falsa informazione: «Non è vero che il plasma iperimmune non si trovi perché da un lato c’è la tipica generosità dei pazienti guariti, ma anche attraverso la rete mirabile dei centri Avis il plasma iperimmune può essere prelevato da portatori sani e da soggetti che abbiano avuto lievi sintomi influenzali da coronavirus».

«Il messaggio è, pertanto, chiaro, cioè fare pressione sui governi in tutti i Paesi per attivare il numero più ampio possibile di centri ospedalieri per l’infusione di plasma iperimmune, seguendo il protocollo italiano dei proff. De Donno e Perotti che si sta dimostrando molto valido nel salvare la vita di pazienti gravi affetti da Covid-19».

«Il messaggio si può estendere anche alla necessità di avviare nel più breve tempo possibile i primi clinical trials per valutare l’efficacia e la sicurezza di anticorpi monoclonali anticoronavirus come quelli già esistenti dello scienziato italiano Pierpaolo Pandolfi dell’Harvard School of Medicine di Boston, in collaborazione con il prof. Giuseppe Novelli, già Rettore dell’Università di Tor Vergata e genetista di alto prestigio».

«Perché – conclude il prof. Nisticò – ho voluto lanciare questo grido d’allarme? Perché devo confessare che la notte stento a prendere sonno pensando alle migliaia di morti da Covid in Italia e nel mondo, quando si dispone di uno strumento antico, ma prezioso come il plasma (iperimmune) e pensando purtroppo anche alla lentezza burocratica delle Agenzie regolatorie, come di recente ho scritto al prof. Guido Rasi dell’Università di Roma e validissimo direttore esecutivo dell’European Medicines Agency di Amsterdam». (rrm)

Nicola Carè (Italia Viva): azione anticrisi di Camere di commercio Italiane all’estero

Adeguate azioni on line sono state attivate dalla rete delle Camere di commercio italiane all’estero, che vantano una radicata presenza in 56 Paesi e relazioni costanti  con oltre 70 mila imprese ogni anno. Ne dà notizia il deputato di Italia Viva Nicola Carè, che sottolinea come le Camere di Commercio Italiane all’estero siano strumenti essenziali per vincere la crisi Covid-19, che sta mettendo a dura prova ogni settore economico nazionale.

«Questi essenziali servizi  – afferma l’on. Carè, eletto nella circoscrizione estera Africa Asia Oceania Antartide – si affiancano alle tradizionali attività di contatto con le comunità d’affari nel mondo. Si tratta di utilizzare questa grossa crisi come opportunità, dando vita ad un approccio nuovo, di smart-personalization, che va sostenuto e soprattutto diffuso. Grande preoccupazione desta proprio il made in Italy, in particolare il comparto relativo alle piccole e  medie imprese, che hanno bisogno oggi più che mai di un’assistenza continuativa all’estero poiché spesso meno competenti nell’uso  dei servizi digitali».

«Per questi motivi – ha proseguito il deputato di Italia Viva –  ho presentato con l’on. Ungaro un emendamento specifico al Decreto Legge “Liquidità” relativo al suo articolo 13 proprio per supportare l’azione della rete delle CCIE. Si tratta di un programma straordinario di interventi per 8 milioni di Euro, integrativo di quelli già in corso, per garantire servizi ulteriori, come attività di informazione per l’emergenza del CoVid19, di business matching, di assistenza e di supporto on line alle PMI, nonché formazione rivolta alle comunità di affari attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali. Costantemente coinvolto in Parlamento e di più come membro di Italia Viva, per potenziare queste preziose risorse di cui il Sistema Italia ha estremo bisogno». (rp)

Il consigliere regionale Pitaro: i calabresi nel mondo una forza imprescindibile

«I calabresi nel mondo sono una forza economica e culturale imprescindibile per ogni progettualità di sviluppo della Calabria. A  nessuno sfugge l’utilità (a parte l’affettività e il discorso sulle  radici) per la Calabria di avere, specialmente in questa congiuntura drammatica,  rapporti sistematici con le centinaia di ‘Calabrie’ della diaspora che rappresentano i nostri ambasciatori in Italia e nel mondo globalizzato»: lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro (Gruppo misto), che aggiunge: «I calabresi fuori regione sono ‘la torre ferma che non crolla giammai la cima per soffiar di vento’. Gli unici su cui la Calabria può contare veramente per internazionalizzare le sue politiche e per  mettere a valore il suo patrimonio ambientale, storico ed artistico. È evidente che i tagli nel bilancio della Regione, come segnala la Federazione italiana dei circoli calabresi, sono frutto di disattenzione a cui sicuramente la Presidente on. Jole Santelli vorrà rimediare».

Conclude Pitaro: «Non tutto nel passato su questo fronte è andato nel verso giusto ed occorre un cambio di passo, ma se non vogliamo metterci il futuro alle spalle, si lavori per irrobustire non per sfilacciare fino alla dispersione, la Consulta per l’Emigrazione a cui riconoscere un ruolo strategico per creare o potenziare gli scambi culturali ed economici fra la Calabria e le varie aree del mondo». (rrc)

Calabresi nel mondo: una lettera aperta alla presidente Santelli dai circoli italiani

Il presidente dell’Associazione CalabroLombarda Salvatore Tolomeo, profondo conoscitore della realtà dei calabresi nel mondo, ha indirizzato, attraverso Calabria.Live una lettera aperta alla Presidente Santelli.

Le scrivo in rappresentanza delle Associazioni Calabresi in Italia aderenti alla Federazione Italiana Circoli Calabresi che presiedo e quale ex Esperto della Consulta Regionale Calabresi nel Mondo.

Da decenni ci auspicavamo una svolta storica in Regione che ponesse fine ad una costante alternanza politica sempre con una guida al maschile, quasi sempre inefficace alla luce dei risultati negativi acquisiti. Ciò è finalmente avvenuto e noi confidiamo che sia iniziato un percorso di crescita sociale ed economica per la Calabria.

Durante la Sua campagna elettorale, Le ricordo, ha preso l’impegno di valorizzare con atti concreti l’azione delle Associazioni di Calabresi in Italia e nel Mondo aggregando la Consulta Dipartimento operativo per una utile sinergia istituzionale.

Lo siamo stati e saremo ancor di più pronti a collaborare per ogni circostanza che impegna la Regione Calabria in Italia e all’Estero, purché coinvolti attivamente e anticipatamente.

In questo spirito, Le avevamo segnalato la nostra iniziativa di poter disciplinare i giovani calabresi universitari e lavoratori precari che intendevano rientrare in Calabria. Avevamo acquisito la disponibilità di convogli Trenitalia dedicati e l’esecuzione di test preventivi prima della partenza per aver la sicurezza dell’immunità. La “patente di immunità” come lei l’ha considerata. Purtroppo non abbiamo avuto riscontri.

Consci del periodo di difficoltà anche di comunicazione, Le confermiamo la nostra collaborazione se richiesta anche nella fase di elaborazione del bando per l’assegnazione di contributi a chi si trova in disagio fuori Regione.

Parimenti riteniamo di poter contribuire alla programmazione della nuova Consulta Emigrazione (da costituire entro 30 giorni dal Suo insediamento secondo la legge 8/2018 in tempi normali) e della quale Lei stessa ne è Presidente con possibilità di delega ad un Consigliere.

Siamo emigrati, in alcuni milioni fuori della Calabria, ma il nostro animo è sempre quello di renderci utili alla crescita sociale ed economica della nostra terra. Con l’augurio di buon lavoro, i nostri più cordiali saluti.

Salvatore Tolomeo

                    Presidente Federazione Italiana Circoli Calabresi

Delusione e amarezza tra i giovani di Milano per il mancato rientro in Calabria

L’Associazione Calabro-Lombarda, presieduta da Salvatore Tolomeo, ha raccolto la delusione e i malumori di tanti giovani bloccati a Milano e in Lombardia e di fatto impossibilitati a rientrare in Calabria.

Cresce – secondo Tolomeo – il solco tra la Calabria e i suoi figli che vivono lontano: «L’enorme clamore mediatico che in questi ultimi giorni ha creato il diniego a tornare in Calabria ai ragazzi calabresi rimasti al Nord senza poter frequentare le Università, senza lavoro precario, senza soldi e le elevate spese da affrontare, mentre le famiglie in Calabria vivono in uno stato di preoccupazione ai limiti della sopportazione, sta inesorabilmente creando un distacco tra la Calabria e i suoi emigrati sia pure occasionali».

Il presidente dell’Associazione Tolomeo tira in ballo lo scrittore di Africo: «Gioacchino Criaco, intellettuale di alto spessore, anch’egli calabrese a Milano, dopo aver inutilmente lanciato appelli per consentire il rientro dei ragazzi in Calabria, ha chiaramente indicato chi non vuole il rientro: la politica calabrese!

E c’è assolutamente da credergli se la Regione, pur di non farli tornare, stanzia 3 milioni di euro per sostenerli nelle spese di mantenimento al Nord».

Tolomeo sottolinea che erano già state avviate procedure per il rientro sicuro: «E pensare – dice – che la  Federazione Italiana Circoli Calabresi, già dal 16 marzo aveva individuato una soluzione per un rientro regolare, controllato e sicuro per i ragazzi tramite un coordinamento Regione Calabria – Consultore Emigrazione della Calabria».

«Ci si chiede ora – dichiara Tolomeo – se queste migliaia di persone (circa 2.000 secondo la Presidente Santelli) avranno in futuro lo stesso amore per la loro terra come lo hanno avuto finora o, semmai, serberanno un risentimento nei confronti di chi li ha respinti a prescindere senza la cognizione che fossero sani ma ritenendoli sicuri contagiati senza prove per il solo fatto che provenivano dal Nord.

Se questo non auspicabile rancore si confermerà, caleranno al Nord i consumi agroalimentari di prodotti calabresi, i turisti del passa parola dal Nord verso la Calabria, il disprezzo per la politica calabrese come reazione.

Il tutto mentre si assistono a paragoni che accentuano il malumore dei ragazzi bloccati:

– il ministro Di Maio si autoelogia per aver fatto rientrare, con voli di stato, 4.500 italiani dall’estero, anche da zone di focolaio Covid-19;

– i mezzi pubblici a Milano circolano con a bordo passeggeri muniti di mascherina e pertanto considerati

– molte aziende del Nord sono rimaste operative e altre stanno riaprendo solamente con tampone preventivo e uso mascherine. Al lavoro anche con mezzi pubblici.

Ci sono le condizioni per una mobilitazione in sicurezza e rispettare e norme anche in Calabria. (zc)

Calabresi nel mondo: la consulta regionale delle comunità all’estero riunita a Catanzaro

Calabresi nel mondo: si è aperta stamane la seduta plenaria della Consulta regionale dei Calabresi all’estero, che concluderà i suoi lavori domani. Un appuntamento importante, insieme occasione operativa e confronto, nella Sala Oro della Cittadella regionale, protagonista l’organo consultivo e propositivo presieduto dal presidente della Regione e composto, tra l’altro, da 30 cittadini calabresi e 15 giovani, tutti residenti all’estero.

«Nel corso di questi anni c’è stato un rapporto molto più intenso tra la Calabria e i suoi figli nel mondo – ha affermato il presidente Mario Oliverio nel suo messaggio di benvenuto ai partecipanti – e ciò è stato fatto attraverso la Consulta, ma anche per il tramite della presenza della Regione nei paesi dove lavorate, dove vi siete insediati con le vostre famiglie. La presenza dei calabresi all’estero è una grande risorsa a cui la Regione deve guardare con attenzione, ma verso cui la Regione stessa deve saper sempre di più in futuro intensificare le relazioni. Questo – ha sottolineato ancora – non è solo un dovere di carattere etico, per consolidare i rapporti sul piano umano, ma è utile  per determinare condizioni di crescita, di sviluppo, di collocazione in un sistema di relazioni che ormai è un dato da cui non si può prescindere. Avete saputo conquistare posizioni di prestigio, di rispetto, rilevanti sia nelle istituzioni che nell’economia e nel tessuto sociale laddove vivete: è la prova che i calabresi dove hanno applicato la loro intelligenza, le loro competenze e la loro intraprendenza,  dove sono stati messi alla prova o dove si sono messi alla prova, hanno saputo dare risultati e conseguire obiettivi di primo piano. Nel corso di questi anni – ha ribadito il presidente della Regione –  abbiamo cercato di intensificare i rapporti e ciò ha contribuito a determinare risultati degni di essere citati: ad esempio sulla linea della internazionalizzazione della Calabria, sulla quale abbiamo investito, siamo stati presenti ad appuntamenti ed occasioni di rilievo in vari continenti, e abbiamo avuto ritorni sul piano del turismo. Oggi la Calabria cresce in modo progressivo: per le presenze, abbiamo realizzato il record nel 2017 e nel 2018 abbiamo avuto ulteriori incrementi a due cifre, mentre per quest’anno si profila un nuovo consistente aumento. Al riguardo sono due i dati che più emergono: l’allargamento della stagionalità  e una presenza internazionale  raddoppiata. Circostanze che si devono anche agli investimenti che abbiamo realizzato per rendere meglio accessibile la Calabria. Oggi l’aeroporto di Lamezia Terme è collegato con scali extra-nazionali in un numero notevolmente superiore al passato: nel 2014 era solo 9 o 10 i collegamenti, oggi sono circa 70. Anche gli altri aeroporti cominciano a collegarsi perché abbiamo costituito la società unica per la gestione unitaria. Non solo: aver investito nella internazionalizzazione ha consentito, per quanto riguarda ad esempio il settore agroalimentare, di incrementare le esportazioni, nelle quali un peso importante lo ha il pacchetto dei prodotti agroalimentari».

Italiani nel mondo
Il presidente Mario Oliverio saluta i componenti della Consulta regionale dei Calabresi nel Mondo

«Aprire la Calabria ad un vasto sistema di relazioni – ha detto ancora Oliverio – significa costruire il futuro perché la nostra terra deve fare leva sulle nostre risorse. Abbiamo imboccato questa strada, un percorso in c’è qualcosa che si muove, e con fermento. Il vostro è stato un apporto importante. I problemi che abbiamo dovuto affrontare, la limitazione delle risorse, ci hanno messo nelle condizioni di non poter realizzare tutto quello che avremmo voluto ma abbiamo imboccato comunque una strada giusta. Questa strada credo debba proiettarci nel futuro, guardando soprattutto ai nostri giovani che ne sono la parte essenziale. Vi dico grazie poiché siete un grande punto di riferimento. Attraverso voi abbiamo tenuto e consolidato il filo dei rapporti con le nostre comunità. La Calabria è una, tutti i calabresi che vivono qui e che sono nel mondo sono figli di questa terra. Una terra di cui dobbiamo essere orgogliosi e che dobbiamo sentire la necessità di servire, ognuno con il proprio piccolo contributo. Perché con il contributo di ognuno di noi la Calabria può crescere e può guardare al futuro con fiducia».

«Un grazie va al presidente Oliverio per aver investito nella Consulta, ai consultori che secondo uno spirito volontaristico svolgono un ruolo importante a supporto della Regione per la politica che riguarda i calabresi nel mondo, agli uffici, a quanti hanno contribuito e collaborato per riuscire a cambiare quella che era una tendenza negativa nell’ottica del rispetto dell’identità dei calabresi nel mondo» ha rimarcato il consigliere regionale delegato all’emigrazione Orlandino Greco che ha tracciato l’azione della Consulta nel periodo dal 2016 al 2019, per fare il bilancio dell’esperienza dalla quale trarre spunti per il futuro. «Sono stati tanti i progetti di cui oggi parliamo – ha affermato – dalla legge 8 in materia di relazioni tra Regione, i calabresi nel mondo e loro comunità da noi fatta per la prima volta, progetti che hanno privilegiato la meritocrazia,  sugli scambi culturali, destinati ai giovani come i corsi di lingua italiana, l’aver incentivato il turismo di ritorno attraverso una legge regionale che contribuisce per le spese di viaggio, fuori dal periodo luglio/agosto».

Altri interventi di saluto sono venuti dalla dirigente del Settore Affari generali ed Istituzionali del Dipartimento Presidenza, Gina Aquino, e dal deputato eletto nella circoscrizione estera, Nicola Carè. A chiudere la prima parte della due giorni della Consulta sono stati la relazione su Calabresi nel mondo e Regione Calabria: le strategie del nuovo rapporto interattivo di Toni Galati, vicepresidente della Consulta e presidente del Comitato direttivo, e quindi un focus sul ruolo dei calabresi nel mondo nell’economia globale con i contributi dei presidenti della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, della sezione Turismo di Unindustria Calabria, Demetrio Metallo, e dell’UNPLI Calabria,  Filippo Antonio Capellupo

I lavori della Consulta, nel pomeriggio,  dopo un saluto di Anna Barcellini e l’intervento del dirigente generale del dipartimento Urbanistica e Beni Culturali Domanico Schiava sul progetto della Regione riguardante i Borghi, hanno tra l’altro riferito sul corso di lingua e cultura italiana con il docente dell’Università della Calabria Luciano Romito e la testimonianza dei ragazzi che hanno frequentato le lezioni. In chiusura della prima giornata,  i risultati della ricerca Esperienza dei Calabresi all’Estero, condotta dal docente Unical Carlo De Rose ed un approfondimento sulle radici dell’emigrazione del prof. Giuseppe Sommario dell’Università Cattolica. Per domani,  la ripresa dei lavori è fissata alle ore 9,30, sempre nella Sala Oro della Cittadella regionale con “ Il Piano annuale degli interventi. Presentazione della proposta della Giunta Regionale: obiettivi, modalità di attuazione e piano di riparto delle risorse” dettagliato dalla dirigente Gina Aquino, per poi proseguire per l’intera giornata con riunione della Consulta, del comitato direttivo su argomenti specifici, relazioni dei consultori. (rcz)

Profumo di bergamotto sui Viola: il gioiosano Rocco Commisso sì è comprato la Fiorentina

«Chiamatemi Rocco»: mr. Commisso, uno dei più brillanti business-man del mondo (è a capo di MediaCom, colosso USA delle telecomunicazioni) si è subito presentato così ai tifosi viola, dopo aver siglato l’acquisto della Fiorentina dai Della Valle. Originario di Gioiosa Jonica (dove ha trascorso i suoi primi 12 anni, prima di raggiungere il padre negli Stati Uniti nel 1956) ha confessato di essere innamorato di Firenze (e chi non lo è?), tanto che il colore viola gli sarà sempre più congeniale, ma da inguaribile calabrese non può fare a meno di amare la sua indimenticabile terra.

Ricchissimo, ma con la semplicità innata di chi ha saputo da solo costruirsi una vita di successi, Rocco Commisso è molto orgoglioso della sua italianità, ma soprattutto delle sue origini calabresi. È l’esempio del calabrese di talento che, lontano dalla sua terra, riesce a raggiungere un ruolo da protagonista, facendosi apprezzare e stimare: sia nel campo delle istituzioni, che degli affari, della politica e dell’impresa, della scienza che dello spettacolo. Sono tantissimi i calabresi illustri nel mondo (il libro La Calabria nel cuore di Peppino Accroglianò e Santo Strati ne ha individuati e segnalati quasi mille), ma mr. Commisso («chiamatemi Rocco») è quello che ci rende particolarmente fieri della sua genuina calabresità, che emerge – orgogliosamente – “ovunque nel mondo”.

Rocco  Commisso, tra le tante passioni, non nasconde quella del calcio: ha giocato da giovane, mantenendosi con le borse di studio riservate ai campioni, fino a levarsi lo sfizio di comprare nel 2017 i New York Cosmos, la squadra americana più conosciuta al mondo. Lo scorso anno aveva anche tentato di acquistare il Milan, ma l’offerta dei cinesi ha prevalso. L’occasione dei Della Valle, decisi a disimpegnarsi dal calcio, non se la poteva fare scappare. Così, con la spilletta viola sulla giacca, può, divertito, affermare di essere “fiorentino oggi”.

Ma Rocco – ci scusi mr. Commisso – non è di Firenze nè di New York, è un calabrese nel mondo che ricalca il senso più  bello del suo essere soprattutto “italiano”. Perché la Calabria è l’Italia e questo nostro meraviglioso Paese, contrariamente a quello che pensa qualche imbecille, sa e vuole essere orgoglioso di questa terra di migranti che ha riempito il mondo di grandi uomini e grandi donne che hanno lasciato e continuano a lasciare il segno.

Per questo dobbiamo dire ancor di più grazie a Rocco. Il profumo di bergamotto di Reggio Calabria che avvolgerà, inevitabilmente, la squadra viola, con un tocco di gelsomino della jonica, segnerà un nuovo successo d’un calabrese. Uno dei tanti, sparsi in ogni angolo della terra, uno di noi. (s)

A Bruxelles festa calabrese per il Cirò, i salumi e il Bergamotto di Reggio Calabria

A Bruxelles molta attenzione e grande successo di pubblico per il convegno Il Bergamotto: un frutto ibrido e misterioso e il vino di Cirò nettare degli dei, finalizzato alla conoscenza ed alla valorizzazione del Bergamotto di Reggio Calabria, del vino Cirò ma anche della ‘nduja, dei salumi di maiale nero di Calabria e del turismo in generale targato made in Calabria che si è tenuto il 16 maggio presso il Palazzo delle Regioni in Rond Point Schuman 14.

L’evento internazionale, organizzato dalle Associazioni Profumi e Sapori della Calabria e Calabresi in Europa, ha consentito di far conoscere a tutti i partecipanti le peculiarità di alcuni prodotti tipici calabresi come le eccellenti bevande al Bergamotto di Reggio Calabria dell’azienda Branca Group, il vino Cirò dell’azienda vinicola “Cav. Antonio Malena” ed i prodotti di eccellenza del Salumificio Rosso. La Calabria, a Bruxellesha avuto anche un intermezzo di arte e cultura con una mostra della pittrice Angiolina Marchese.

Bruxelles Festa della Calabria

I lavori sono stati introdotti dal dott. Giuseppe Branca di Branca Group, un’azienda specializzata in bevande a base di puro succo di Bergamotto di Reggio Calabria; a seguire il magistrale intervento del prof. Mauro Miceli, Docente Aggregato di Scienze di Laboratorio Biomediche Polo Biomedico – Università di Firenze che ha affascinato il numeroso pubblico intervenuto; molto coinvolgente anche l’intervento di Pasquale Malena proprietario dell’azienda vinicola “Cav. Antonio Malena” come anche quello di Totò Rosso proprietario del Salumificio Rosso che ha esposto le numerose qualità del maiale nero di Calabria; infine la pittrice Angiolina Marchese ha illustrato alcune sue opere che sono state proiettate sullo schermo.

A suggellare il successo del convegno vi sono stati gli interventi dei rappresentanti degli Enti Organizzatori: Franca Berenice Vilardo e Giuseppe Amoruso, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione Calabresi in Europa di Bruxelles e Francesco Serratore Presidente dell’Associazione Profumi e Sapori della Calabria di Roma.                                                                                     

A conclusione dei lavori al numeroso pubblico è stata offerta una raffinata degustazione di prodotti tipici calabresi offerti dai rappresentanti delle aziende intervenute al Convegno.

A Bruxelles, dunque, è stata presente la Calabria che cresce e che diffonde cultura, sapori e saperi della nostra regione e questo convegno internazionale, ampiamente riuscito,  mostra un intelligente modo di veicolare la conoscenza delle tipicità calabresi in tutto il mondo. Da ripetere e imitare anche nelle altre capitali europee. (rrm)

Il vicepresidente calabrese di Amazon Grandinetti pensa a Conflenti e tifa Napoli

Suo nonno, originario di Conflenti (CZ) emigrò – come ama raccontare – con la valigia di cartone: lui è Russell Grandinetti, vicepresidente di Amazon, calabrese “di ritorno” che ama la terra d’origine e tifa Napoli. Così in una garbata e divertente intervista oggi sul Corriere dello Sport a firma di Massimo Basile. La spiegazione la dà lo stesso Grandinetti: la madre è napoletana, naturale questa passione calcistica per la maglia azzurra.

Russell Grandinetti

Russell Grandinetti viene di tanto in tanto in Calabria. In Amazon affianca il grande boss Jeff Bezos e ha qualche progetto che coinvolgerà la terra dei suoi avi. Forse nascerà Amazon City, nella valle del Reventino, proprio a Conflenti che si trova esattamente nel centro della Calabria. È un progetto che dovrebbe puntare sul turismo rurale, sulle tradizioni popolari e la musica, sul rilancio dell’artigianato locale. Per il calcio apprezziamo la sua sincera devozione per il Napoli, sul piano dei progetti futuri ci piacerebbe che insieme con lui tanti calabresi fossero “Felici & Conflenti”. (s)

Crescita e sviluppo con la cultura e l’orgoglio. Il nostro impegno per i calabresi nel mondo

Da due anni Calabria.Live è un punto di riferimento importante per i calabresi: informa sulle iniziative culturali nella regione; valorizza risorse e competenze che, spesso, vengono trascurate, o, peggio, ignorate; mette in evidenza i calabresi che si fanno notare, in qualunque parte del mondo. È la mission di questo quotidiano nato con l’idea di stuzzicare e far emergere – ove necessario – l’orgoglio dei calabresi per la propria terra perché la Calabria è una terra che genera e produce eccellenza, ma della Calabria i grandi quotidiani, le tv, la stampa nazionale, si occupano solo quando – disgraziatamente – ci sono fatti di sangue, grandi retate di mafia e ‘ndrangheta, episodi di malaffare. Da calabresi noi non ci stiamo, non accettiamo tutto ciò. La nostra è una terra difficile, dove emergere e realizzarsi è più arduo che altrove, ma ci sono realtà professionali, industriali, scientifiche, tecnologiche, culturali, che occorre far conoscere al di là dei confini regionali. Calabria.Live ci prova, quotidianamente, dando spazio a chi opera, degnamente e spesso senza clamori, per la crescita e lo sviluppo di questo territorio (che sono possibili) segnalando iniziative, successi imprenditoriali, attività culturali, conquiste in campo medico-scientifico, scoperte archeologiche e valorizzazione dell’ambiente e dei suoi beni artistici, paesaggistici, culturali.
L’obiettivo che ci prefissavamo – scusate l’immodestia – è pienamente riuscito, ma siamo appena all’inizio: vogliamo valorizzare il territorio (e coinvolgeremo i primi cittadini e gli amministratori locali) per farlo scoprire anche ai calabresi, vogliamo far emergere le belle realtà musicali della regione, che meritano di avere una platea molto più vasta di quella regionale, vogliamo mettere in evidenza l’appassionata attività di centinaia, forse migliaia, di piccole associazioni culturali che – con grande fatica e spesso col solo aiuto e le risorse di chi le anima – riescono a realizzare grandi iniziative, anche di alto valore.
La cultura è la strada maestra per la crescita e lo sviluppo del territorio: se c’è cultura il malaffare non trova il terreno dove attecchire, se i giovani hanno stimoli ad avvicinarsi alla cultura, se si riesce a far capire loro il valore della conoscenza, difficilmente le sirene dei facili guadagni della ‘ndrangheta e della delinquenza, potranno attrarli. Occorre moltiplicare gli sforzi, aumentare le iniziative che mettano a contatto i ragazzi, i giovani calabresi con uomini che della cultura hanno fatto una scelta di vita. Diventano un esempio importante le attività di circoli e associazioni per far venire voglia di cultura ai nostri giovani: basti pensare alle meritorie iniziative che da 50 anni a questa parte porta avanti il Circolo Rhegium Julii a Reggio che ha fatto venire per incontrare i giovani premi Nobel e autori di altissimo livello, o il Circolo Placanica a Catanzaro, il Premio Sila, il Premio Caccuri e tanti altri ancora.
C’è un grande fermento culturale in tutta la regione che esprime la grande voglia di cultura dei calabresi: l’opera lirica (a Reggio) ha conquistato platee di giovani; la musica leggera ha visto sui palchi calabresi artisti di livello internazionale; il cinema – grazie anche all’importante lavoro della Calabria Film Commission – sta vivendo un intenso momento di interesse e partecipazione; ii teatri vedono sale piene e i grandi protagonisti della scena scoprono un pubblico eccezionale e una terra accogliente e meravigliosa.
Noi di Calabria.Live abbiamo cominciato due anni fa a raccontare tutto questo e cercheremo di continuare a farlo perché ci crediamo, utilizzando a pieno competenze, professionalità e passione.
Quando esponevamo l’idea di fare un quotidiano senza cronaca nera chi ci ascoltava manifestava ampi dubbi: si può fare un quotidiano culturale che abbia come riferimento l’orgoglio calabrese? La risposta ce l’hanno data le centinaia di migliaia di contatti che hanno mostrato di apprezzare il nostro lavoro. Abbiamo iniziato con Facebook (proponendo un quotidiano ogni giorno in sei edizioni); da sei mesi è attivo questo sito (da oggi rinnovato) che anche i tantissimi calabresi sparsi in ogni parte del mondo mostrano di apprezzare, ma l’informazione – di cultura e società della Calabria e sulla Calabria – utilizza tutti i mezzi tecnologici e i media disponibili: siamo su Instagram, Twitter, e saremo sui nuovi e futuri social per promuovere e valorizzare la nostra terra.
Con l’orgoglio di parlare a tutti (calabresi e non) della Calabria e della sua gente, della sua storia millenaria, delle sue inestimabili ricchezze artistiche, culturali e del paesaggio: qualunque cosa in positivo riguardi la Calabria la troverete qui, se vorrete continuare a seguirci. Questo è Calabria.Live, il quotidiano dell’orgoglio e della cultura calabrese. (s)

Nella foto, il direttore Santo Strati con il poeta Adonis al Premio Rhegium Julii