Simet, Baldino (M5S): Da Salvini e Staine una triste sceneggiata elettorale a danno di 33 lavoratori

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha evidenziato come «quello che si sta consumando attorno alla vicenda Simet sembrerebbe essere solo una tristissima sceneggiata politica che vede come attori non protagonisti il ministro Salvini e l’assessore Staine».

«Solo pochi giorni fa, infatti – ha ricordato – hanno annunciato il perfezionamento di un accordo tra Simet e Ferrovie dello Stato che arriva all’esito di una intricata vicenda economica che ha visto la società partecipata dallo Stato in un primo momento ritirarsi da un accordo di partnership precedentemente concluso con l’azienda, con gravi conseguenze per l’azienda stessa ma soprattutto per i lavoratori. Questi ultimi, i veri protagonisti della vicenda, sono quelli che più di tutti ne hanno pagato le spese, perdendo il posto di lavoro e dovendo intraprendere una dura battaglia legale per veder riconosciuti i propri diritti».

«Ora, secondo gli annunci e le note celebrative – ha continuato – il nuovo accordo raggiunto avrebbe dovuto “preservare e salvaguardare tutti i posti di lavoro”, in realtà però si tratterebbe dei 46 lavoratori ancora in forza presso l’azienda, mentre i 33 lavoratori licenziati, alcuni in attesa di sentenza dal giudice del lavoro, resterebbero esclusi dall’accordo di cessione da Simet a Busitalia Rail Services S.r.l. del ramo d’azienda relativo al trasporto passeggeri su gomma sulla lunga distanza e del relativo piano occupazionale. A loro – rimarca Baldino – resterebbero le vane speranze e i vuoti annunci. Una circostanza che fa il paio con la decisione di lasciare fuori dai tavoli di concertazione la rappresentanza sindacale dei lavoratori licenziati che solo il prossimo 21 novembre, cioè a cose fatte, sarà informata dei termini e della natura dell’accordo».

«Una storia di ingiustizia sociale e di agnelli sacrificali – ha concluso – che auspicavamo si concludesse diversamente confidando nel buon nome dell’azienda e nella serietà di una classe politica che invece ancora una volta ha scelto di voltare le spalle ai lavoratori». (rp)

Decreto Mezzogiorno, Cannizzaro (FI): Fondamentale per crescita del Meridione

Il deputato di FI, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «la Zes unica per tutto il Mezzogiorno è la dimostrazione plastica di quanto interesse questo Governo rivolga al Sud».

«Solo i governi di Centrodestra, quelli di Berlusconi in primis, hanno posto davvero attenzione alla parte di Paese che tutti gli altri invece hanno usato esclusivamente come serbatoio di voti o come slogan per le campagne elettorali», ha detto il parlamentare, nel corso della discussione in aula sulla fiducia al Governo rispetto al Decreto Mezzogiorno, esprimendo voto favorevole al provvedimento.

«Una volta arrivati al governo, tutti i partiti e movimenti politici hanno dimenticato il Sud – ha detto il deputato reggino – mentre questo Governo, la coalizione di CentroDestra, sta facendo interventi mirati con ricadute sul breve e sul lungo periodo, non palliativi privi di senso come quelli degli esecutivi precedenti. E colgo l’occasione per ribadire quanta importanza abbia l’avvio delle procedure per la realizzazione del ponte sullo Stretto, grande intuizione di Silvio Berlusconi, opera che avrà una ricaduta occupazionale straordinaria su tutto il Sud, che permetterà di realizzare anche nelle nostre regioni l’alta velocità e l’alta capacità, con annesso il potenziamento dell’attività dei nostri porti; su tutti, soprattutto quelli che rappresentano l’hub principale nel Mediterraneo: Augusta in Sicilia e Gioia Tauro in Calabria, vere e proprie porte per l’Europa, in punti strategici e determinanti, con un potenziale incredibile, che ovviamente va sviluppato e reso concreto. Ed è proprio a questo che mira il Governo Meloni con interventi come Zes unica e Ponte sullo Stretto».

«Pertanto, sono molto orgoglioso di intervenire a nome del gruppo di Forza Italia su questo argomento – ha evidenziato Cannizzaro in Aula Montecitorio – e ci riteniamo molto soddisfatti del provvedimento sulla ZES unica, eccezionale intuizione del Ministro per la Coesione territoriale Raffaele Fitto, a ragion veduta sostenuta da tutto il governo, in particolare dal Premier Giorgia Meloni, che ne ha colto le potenzialità, e dal nostro leader Antonio Tajani, che ha messo al centro dell’agenda politica di Forza Italia questo provvedimento, ritenendolo funzionale alla crescita del Sud».

«Una Zes unica era un progetto impensabile negli anni passati – ha rimarcato il parlamentare azzurro – invece noi ci stiamo riuscendo, coinvolgendo le amministrazioni regionali, che non verranno marginalizzate come millanta qualcuno, anzi avranno una centralità straordinaria. Questo governo darà vita ad una piattaforma che vedrà la digitalizzazione di tutti i processi amministrativi, sburocratizzando un sistema lento, superato, che scoraggiava le aziende ad investire; d’ora in poi invece le realtà del territorio saranno incentivate anche da agevolazioni fiscali come il credito d’imposta in compensazione».

«Le aziende che avranno un’unità all’interno delle ZES potranno utilizzare anche dei fondi per l’acquisto di terreni, di macchinari, di immobili esistenti o di nuova costruzione. Da deputato, da membro di questa Assemblea, da dirigente di partito, ma, ancor prima, da calabrese e uomo del Sud – ha concluso Francesco Cannizzaro – posso solo dire di essere molto orgoglioso di questo provvedimento; motivo per cui Forza Italia ha espresso con gioia il suo convinto si a questo decreto». (rp)

Orrico (M5S): Intervenga Sangiuliano per la Biblioteca Civica di Cosenza

«La Biblioteca Civica di Cosenza, chiusa da tre anni, rimasta con un solo impiegato in funzione di ausiliario, con debiti verso lo Stato e verso ex dipendenti e fornitori, merita un altro destino ed un altro futuro rispetto all’oblio in cui versa». È quanto ha dichiarato la deputata del M5S, Anna Laura Orrico, chiedendo l’intervento del ministro Gennaro Sangiuliano.

«Ecco perché – ha detto Orrico – ho raccolto l’appello del presidente dell’Accademia cosentina Antonio D’Elia, che è anche presidente del Consiglio di amministrazione della Biblioteca, ed ho depositato una interrogazione parlamentare rivolta la ministro della Cultura Sangiuliano per capire che intenzioni abbiano in via del Collegio Romano. Purtroppo, le richieste d’intervento del professor D’Elia rivolte al ministro sono ancora rimaste senza risposta. Il presidente della Civica, infatti, per assicurarne la sopravvivenza, chiedeva che quest’ultima passasse al ministero della Cultura con due vincoli: che il patrimonio, per salvaguardare l’identità culturale della città di Cosenza, rimanga allocato sempre presso la storica sede e che il ministero affronti il debito verso lo Stato facendolo azzerare».

«Durante la scorsa legislatura – ha continuato l’esponente pentastellata – sia da deputata che da sottosegretaria ai Beni culturali mi ero molto interessata al destino dell’istituto culturale. Sia con la definizione di un protocollo fra l’allora Mibact, il Demanio, la Provincia ed il Comune di Cosenza volto a rilanciare le attività culturali e museali del complesso monumentale di Santa Chiara, sia con il reperimento di risorse (oltre 50 mila euro) per il restauro dei ventotto corali membranacei miniati risalenti al XVI secolo, di eccezionale valore e rarità, di proprietà della Civica. Senza contare che proprio la sede che ospita la biblioteca è oggetto di cospicui interventi (per l’ammontare di 5 milioni di euro) del Cis Cosenza stipulato quando facevo parte della squadra di governo del Conte II».

«Ritengo che – ha concluso Anna Laura Orrico – di fronte la salvaguardia di un patrimonio storico e culturale così importante non solo per Cosenza quanto per la Calabria ed il sud, sia necessario pensare non solo ad una collaborazione istituzionale ad ogni livello ma anche a misure straordinarie che assicurino non solo la sopravvivenza bensì il rilancio della Biblioteca Civica». (rp)

Tirocinanti, Orrico (M5S): Politica risolva precarietà

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha evidenziato come «chiunque abbia responsabilità istituzionali, a tutti i livelli, di maggioranza soprattutto, deve prodigarsi per giungere a dei risultati concreti visto che esistono margini di manovra» per risolvere l’emergenza dei tirocinanti calabresi.

«Abbiamo ad esempio – ha detto Orrico – i 347 vincitori di concorso del comparto Miur, relativi al bando di reclutamento per 1956 tirocinanti, che, dopo mesi di ritardi e di silenzi, senza alcun sostentamento economico dunque impossibilitati dal far fronte alle primarie esigenze personali e familiari, dopo che anche io avevo presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro Giuseppe Valditara per chiedere chiarezza, proprio oggi, ricevono comunicazioni inerenti la presa di servizio presso le istituzioni scolastiche».

«Ma è anche notizia di queste ore – ha aggiunto – la protesta di fronte la Prefettura della città di Cosenza volta a dar voce ai 276 tirocinanti ministeriali calabresi considerati ‘non idonei’ che chiedono, attraverso il Decreto Sud, una opportunità di inserimento in un percorso serio di immissione nel mondo del lavoro».

«Purtroppo – ha continuato l’esponente pentastellata –, in questi mesi, come opposizione e come M5S abbiamo presentato degli emendamenti in questo senso che sono stati bocciati, come lo sono stati quelli dei parlamentari calabresi di maggioranza. Ecco perché è arrivato il momento delle risposte da parte del governo».

«Insomma – ha concluso Anna Laura Orrico – c’è tutto un magma di incertezza e precarietà che riguarda centinaia di tirocinanti, che certa politica ha contribuito a creare e che ora la politica deve risolvere, in un momento in cui, fra l’altro, le cinture di protezione sociale del Paese sono state spezzate dal governo Meloni». (rp)

GRANDE EREDITÀ DELLA PRESIDENTE JOLE
QUANTA CALABRIA NELLA SUA BREVE VITA

Si respirava tanta aria di Calabria ieri pomeriggio nella nuova Aula dei Gruppi parlamentari di Montecitorio, nel ricordo dell’indimenticata Jole Santelli. Commemorata  a tre anni dalla scomparsa con la pubblicazione, a cura della Camera, dei suoi scritti e suoi discorsi da parlamentare.

Sono già passati tre anni da quella orribile mattina del 15 ottobre 2020, quando si diffuse la notizia della morte della Presidente Jole. Da tutta la Calabria ci fu un grande, sincero e autentico cordoglio comune. In molti sapevano del male che l’aveva aggredita, ma, fedele al suo stile di vita, aveva affrontato con determinazione la gravità della malattia, lavorando fino all’ultimo momento della sua esistenza.

Per presentare la pubblicazione degli scritti e dei discorsi, alla Camera, moderati dalla giornalista Giancarla Rondinelli (che aveva cordialissimi rapporti di amicizia e affetto con la Santelli) si sono alternati il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il presidente emerito della Camera Luciano Violante e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.

È stata una commemorazione sobria, che sarebbe piaciuta alla Santelli. È stata ricordata, soprattutto da Antonio Tajani, la sua determinazione e  la sua grande passione politica, che aveva al centro la Calabria, la sua terra. Il suo slogan, da quando era entrata nella politica attiva da deputata prima, da sottosegretaria poi, e infine, da Presidente della Regione, la prima donna a guidare la Giunta, è sempre stato: «Bast a lacrime! La Calabria si deve risvegliare». E se Violante ha sottolineato come da deputata la Santelli avesse saputo coniugare territorio e amore per il Paese, superando le tentazioni di localismo piagnone, il ministro Tajani ha ricordato il suo carattere schietto e disinvolto. Aveva il culto della sua terra – ha evidenziato Tajani –: quando fu pronto un video sulla Calabria insistette perché lo vedessi con lei diverse volte. Era entusiasta come una bambina felice perché vedeva i colori della sua terra, ne annusava i sapori e voleva che le stesse suggestioni venissero condivise da chiunque non conosceva la Calabria o ne aveva un’immagine distorta.

Una donna forte che anche davanti alla sfida più grande – ha detto Tajani – quella che l’avrebbe sconfitta, non si è tirata indietro per offrire la sua capacità, le sue competenze, la sua passione al servizio della Calabria.

Le persone forti – ha detto il ministro Tajani – sono quelle che hanno paura ma la paura la vincono: Jole Santelli era tutto questo. «Riflettere sui suoi scritti sarà certamente utile, non solo per i suoi compagni di partito ma anche per chiunque sia interessato alla politica. Credo che arricchisca ognuno di noi. Era una donna che si batteva per quello in cui credeva e lo faceva sempre con il sorriso.

«Jole sapeva essere una persona divertente, era donna di parte e delle istituzioni. Riusciva a essere contemporaneamente tutte queste cose. Ed era apprezzata e rispettata anche dagli avversari politici. Questo è il miglior riconoscimento».

Il sottosgeretario Mantovano, che ha portato il saluto della Presidente Giorgia Meloni, parlando della Santelli ha insistito sulla sua preparazione e la sua determinazione.

«Questi due elementi – ha detto Mantovano – hanno attraversato la sua breve, vita, metà della quale al servizio delle istituzioni, e si ritrovano costantemente nei suoi discorsi che mostrano una sorprendente attualità». Mantovano ha ricordatoo quando Jole Santelli decise di dimettersi da sottosegretario al Lavoro del governo Letta a seguito della decisione di Forza Italia di togliere l’appoggio, mentre altri suoi colleghi restarono nell’esecutivo e fondarono un altro partito. «Lungi da me sindacare scelte fatte da altri, ma permettetemi di dire che ho molto apprezzato la sua scelta»

Il Presidente emerito della Camera Luciano Violante, oggi presidente della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, ha riferito, su sollecitazione di Giancarla Rondinelli, delle sue frequenti conversazioni con la Santelli, nel  rispetto di due diverse posizioni politiche.

«La cosa di cui abbiamo parlato spesso – ha detto Violante – è la questione meridionale, di questo meccanismo di rappresentanza politica che piange in Calabria e ride a Roma, cioè di un parlamentare meridionale che non si impegna per lo sviluppo della regione ma si limita a fare da mediatore puramente e semplicemente tra il lamento meridionale e le risorse nazionali. Lei questo lo contestava profondamente». La giustizia era l’altro tema di cui discutevamo – ha proseguito il presidente emerito della Camera – «e ci trovavamo perfettamente d’accordo sul tema della terzietà del magistrato». Violante ha poi voluto sottolineare l’attaccamento della Santelli con la sua terra: «È molto difficile essere parlamentare del territorio e parlamentare nazionale, molti fanno una scelta, lei faceva le due cose insieme. Caso rarissimo».

Il suo impegno politico degli anni parlamentari è testimoniato da questo libro, ma il suo impegno da Presidente è una grande eredità lasciata alla Calabria. Una terra che rispecchia molto il suo carattere: forte, determinata, mai doma. Il suo lascito è nell’aver indicato che «si può fare» purché ci sia volontà politica e grande determinazione, senza condizionamenti o favoritismi, ma con l’obiettivo di centrare il percorso di crescita che la Calabria ha davanti. Un percorso che troppi ostacoli esterni (a cominciare dalla burocrazia tiranna) rendono difficile per chiunque. Non lo sarebbe stato per la Presidente Jole, che ha tracciato un solco preciso per i suoi successori. «La Calabria ce la può fare, ce la farà!».

Alla cerimonia, oltre alle sorelle di Jole, Roberta e Paola Santelli, hanno preso parte tra gli altri, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, la presidente di Azione Mara Carfagna, grande amica di Jole, i deputati calabresi Francesco Cannizzaro e Giuseppe Mangialavori, l’ex sottosegretario Mario Tassone, la deputata Matilde Siracusano, il Presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio ammiraglio Andrea Agostinelli, il quale ha voluto partecipare all’evento di commemorazione della Santelli «quale segnale doveroso verso una Presidente che tanto ha fatto per il porto di Gioia Tauro e per l’intero territorio regionale». Tra gli altri ospiti, il prefetto Gianni De Gennaro, l’ex sottosegretario Pino Soriero e l’ex deputato Maurizio D’Ettore. (rrm)

ArpaCal, Baldino (M5S): Da Occhiuto collezione di figuracce per la Calabria

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha evidenziato come «la grave misura cautelare coinvolgente Carlo Maria Medaglia che soli pochissimi giorni fa era stato individuato quale neo commissario di Arpacal rappresenta l’ennesima pagina triste per la Calabria intera».

«Non è infatti la prima vicenda giudiziaria – ha ricordato – che coinvolge questa legislatura regionale e che vede Occhiuto ormai collezionare brutte figuracce. Peccato che a pagarne le spese non sia lui o la sua giunta ma la Calabria e la sua immagine. La nostra regione merita scelte ben ponderate e non dettate da logiche di partito cui appartiene il Presidente di turno».

«Non possiamo permetterci tali scivoloni – ha proseguito – perché siamo da troppo tempo in attesa di uno scatto in avanti soprattutto sul tema della reputazione. La vicenda ha del clamoroso tanto più se si considera la funziona fondamentale che Arpacal svolge per la nostra regione, per la salute di tutti i calabresi e della nostra economia».

«Auguro in ogni caso a Carlo Maria Medaglia di chiarire presto ogni addebito contestatogli – ha concluso – e di uscire indenne dalla triste vicenda giudiziaria, ma la responsabilità politica è ben chiara e su questo il mio augurio è che la Calabria possa presto e definitivamente voltare pagina». (rp)

Orrico, Scutellà e Iaria (M5S): Governo salvaguardi Porto di Gioia Tauro

I deputati del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Antonino Iaria, hanno annunciato di aver presentato un emendamento sulla «la legge di delegazione europea per chiedere al governo Meloni una deroga alla tassazione sul porto di Gioia Tauro».

«Quello di Gioia Tauro – hanno ribadito – è il principale porto di trasbordo italiano, l’unico ad accogliere le cosiddette navi madre container ed è dunque necessario che il governo si adoperi in ogni modo per salvaguardarlo. Il Movimento 5 stelle, nei governi Conte, si è molto speso per questa infrastruttura strategica, e nevralgica, per il Paese riuscendo a rilanciarlo».

«Ora il sistema di tassazione europeo sulle emissioni inquinanti delle grandi navi – hanno spiegato – andrà a penalizzare proprio i porti del nostro continente con in prima fila lo scalo calabrese e comprensibile è la preoccupazione dell’autorità portuale, dei lavoratori e dei sindacati che temono gli effetti devastanti di un provvedimento assolutamente discriminatorio».

«È, inoltre importante – hanno continuato gli esponenti pentastellati – che anche la Regione Calabria, col presidente Occhiuto, faccia sentire forte la propria voce davanti al governo. Al di là delle appartenenze non ci si può tirare indietro rispetto alla tutela di un asset fondamentale per il futuro sviluppo della nostra terra».

«Il pericolo che il porto di Gioia Tauro rischi di collassare con le nuove regole – hanno concluso i pentastellati – è davvero concreto considerati i tempi di applicazione richiesti, ovvero il 2024. E Roma non può rimanere inerte e sorda di fronte ad una problematica di respiro nazionale come questa». (rp)

Mangialavori (FI): Mit ha erogato finanziamento per progetto dei Comuni del Vibonese

Il deputato di Fi, Giuseppe Mangialavori, ha reso noto che «il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha erogato il primo acconto per finanziare i progetti di tutti i 50 Comuni della provincia di Vibo Valentia, beneficiari di quei fondi per i quali ho lavorato e fatto in modo che venissero destinati al nostro territorio».

«L’acconto è relativo alla prima annualità – ha spiegato – e coprirà quindi i progetti degli enti che rientrano nell’annualità medesima. Le somme sono state versate alla Regione Calabria in qualità di ente attuatore degli interventi».

«I Comuni interessati, quindi – ha proseguito – verranno presto contattati dalla Regione per la stipula delle convenzioni e l’erogazione delle prime tranche. Ricordo che il finanziamento totale previsto è di 36 milioni di euro nel triennio 2023-2025, 12 per ogni anno».

«Vibo Valentia e l’intera provincia – ha concluso il parlamentare di Forza Italia – meritano la giusta attenzione da parte del Governo, e questo provvedimento è la conferma che i risultati si ottengono soltanto in un modo: lavorando seriamente. E facendo parlare i fatti». (rp)

Contratto Servizio Rai, Orrico (M5S) presenza emendamento per rafforzare ruolo sedi a favore delle minoranze

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha annunciato di aver presentato un emendamento «sui pareri del nuovo Contratto di servizio della Rai volto a rafforzare il ruolo della stessa nel promuovere e mettere in campo, attraverso le sedi regionali, adeguate iniziative per tutelare le minoranze linguistiche a prescindere dagli accordi stipulati con le Regioni».

«L’intenzione – dice Orrico – è quella di ribaltare lo schema ripetutosi periodicamente nel quale, nel corso degli anni, si è indebolita la funzione di stimolo delle sedi Rai poiché si è delegato alle Regioni il ruolo di occuparsi delle minoranze linguistiche attraverso degli accordi. In sostanza, fino ad oggi, in mancanza di un apposito accordo era impossibile per le sedi Rai regionali, pensiamo a quella calabrese, mandare in onda il prezioso archivio che possiede sulle minoranze linguistiche. Purtroppo, nel tempo, c’è stata una scarsa volontà politica, non ultima quella del governatore Occhiuto, a stringere questi accordi e preservare la cultura e le tradizioni delle minoranze della nostra regione estromesse così dal palinsesto del servizio pubblico».

«Eppure – continua l’esponente pentastellata – è la nostra stessa Costituzione, all’art.6, che esprime la necessità di tutelare questi importanti segmenti della nostra storia e della nostra tradizione rappresentati dalle comunità minoritarie riconosciute per legge. Col mio emendamento – conclude Anna Laura Orrico –, che mi auguro sia condiviso anche dai colleghi di maggioranza, a prescindere dalla volontà o meno delle Regioni di raggiungere accordi, si affida alla Rai un ruolo principale nel valorizzare le minoranze linguistiche attraverso le sedi regionali». (rp)

Orrico (M5S): Sia garantito diritto allo studio in tutte le aree interne

Sia garantito il diritto allo studio a San Luca come a Decollatura ed in ogni comune delle aree interne e marginali calabresi. Non prevalgano logiche economiche né campanilistiche, a discapito della qualità dell’istruzione». È l’appello che la deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha rivolto alla vicepresidente della Regione, Giusi Princi, in merito al dimensionamento scolastico.

«Il taglio indiscriminato che il governo Meloni ha effettuato sul numero degli istituti scolastici – ha denunciato – con l’ormai tristemente conosciuto dimensionamento scolastico ha già determinato le prime conseguenze negative in Calabria: incertezza, mancanza di dirigenti in contesti sociali fragili, competizione tra sindaci e comuni».

«Nella nostra regione – ha spiegato Orrico –, solo nel 2024, saranno soppresse 79 autonomie scolastiche, cioè 79 scuole vedranno privarsi di dirigenti scolastici e personale amministrativo, diventando dei gusci vuoti, riempiti ancora per poco dagli studenti e dai docenti che dovranno affrontare un anno scolastico avendo i riferimenti dirigenziali presenti a scuola a giorni alterni».

«Ad esempio – ha detto ancora – nell’area interna del Reventino, dove il reddito medio pro capite è di 15mila euro, l’incidenza degli studenti svantaggiati è del 3,4 per cento e le infrastrutture viarie sono carenti come il trasporto pubblico, l’Istituto comprensivo Costanzo, che ha 400 studenti, molti dei quali pendolari provenienti dai paesi limitrofi, rischia di essere accorpato a scuole più grandi del centro urbano più vicino, con la perdita di tutto il personale amministrativo e le conseguenze che ne deriveranno sulla qualità dell’organizzazione ed efficienza amministrativa e didattica».

«A peggiorare il quadro – ha proseguito – la contesa tra sindaci per evitare l’accorpamento facendo valere il proprio peso politico, perché la Regione Calabria ha preferito delegare alle Province e ai Comuni la scelta di quale scuole tagliare e quale no».

«Allo stesso tempo – ha concluso – il dimensionamento ha impedito l’immissione in ruolo di nuovi dirigenti scolastici: per quest’anno, infatti, la scuola di San Luca, piccola comunità nota alle cronache, purtroppo, non potrà avere un proprio dirigente scolastico ma dovrà accontentarsi di un reggente. Anche in questa circostanza a pagarne le conseguenze saranno gli studenti e le famiglie, il personale scolastico e un’intera comunità che avrebbe bisogno di maggiore attenzione da parte dello Stato». (rp)