LETTERA APERTA / Filomena Greco: Intervenire con urgenza su dissesto idrogeologico

di FILOMENA GRECO – Dissesti e pre-dissesti finanziari, bisogna adeguare la normativa di gestione alle decisioni della Corte Costituzionale che ha affrontato il problema delle disuguaglianze tra territori ed il ruolo della finanza pubblica in un quadro di autonomia differenziale. Le crisi finanziarie degli enti non sempre sono imputabili a cattiva amministrazione, ma sono in alcuni casi sono conseguenza diretta delle difficoltà economiche e sociali del territorio.

Ma anche nel caso in cui esse siano imputabili a passate amministrazioni non è giusto che a pagarne le conseguenze siano le amministrazioni virtuose che succedono e soprattutto che ne paghino per anni i danni le comunità, per impossibilità sia di ottenere i servizi essenziali che di programmare da parte dell’Ente la rinascita dei territori. Per tutte queste ragioni è diventato improcrastinabile un intervento forte del Governo, per sanare i dissesti in atto e per scongiurare il rischio di nuovi default e del formarsi di dissesti infiniti.

Mentre il dibattito nazionale sembra dover necessariamente avvitarsi adesso attorno all’autonomia differenziata vi sono aree del Paese che, nella cornice della reale disuguaglianza e disunione economica tra Nord e Sud, rischiano ormai di implodere definitivamente sia dal punto di vista della tenuta finanziaria della sua rete istituzionale locale, sia della sopravvivenza degli stessi livelli minimi ed essenziali di prestazioni e servizi.

La situazione complessiva delle finanze degli enti locali calabresi, fotografia di un problema strutturale di povertà diffusa più che organizzativo-gestionale o addirittura ragionieristico come spesso passa sui media e nell’opinione pubblica dovrebbe far saltare letteralmente dalla sedia i vertici dello Stato e del Governo per tutti gli effetti a catena che potrebbero derivare dal fallimento finale di ogni garanzia dell’Istituzione pubblica e del connesso patto sociale con le cittadinanze.

Non ci sono allo stato casi analoghi al dramma che stanno vivendo i comuni calabresi rispetto alle patologie croniche finanziarie e contabili. Così come è stato chiaramente definito da analisti ed esperti del settore, l’architettura delle autonomie locali della Calabria giace in uno stato di perenne agonia.

Prima in assoluto in base i dati contenuti nel “V Rapporto Ca’ Foscari sui Comuni”, in Italia per comuni (200 su 404) in stato di pre-dissesto e dissesto (con 203 procedure) e tentativi di riequilibrio (89 procedure in 77 comuni di cui 12 per la seconda volta), molti andati a male; con tre dei cinque capoluoghi di provincia in dissesto e pre-dissesto (altro record negativo nazionale); con il 28,9% dei dissesti che dal 2017 al 2021 hanno interessato tutti i comuni italiani e con 21 enti sciolti e commissariati per infiltrazioni criminali al 2020 rispetto al 95% di quelli che riguardano le altre quattro regioni del Sud, la Calabria delle autonomie rappresenta oggi l’icona plastica della questione meridionale nella più grave ed inaccettabile delle sue declinazioni dalla formale proclamazione dell’Unità d’Italia ad oggi.

In uno scenario così drammatico e complicato, senza possibilità di riscattare il nostro futuro o di avviare ed accompagnare investimenti per rilanciare lo sviluppo dei nostri territori con l’incancrenitasi tendenza diffusa all’evasione dei tributi (Calabria prima per evasione Imu al 42,3% rispetto alla media del 30% nazionale), con gli effetti negativi prodotti dal blocco prima e dal rallentamento poi delle nuove assunzioni (con connesso aumento dell’età media dei dipendenti) specialmente negli enti che non riescono a dimostrare una prospettica sostenibilità di bilancio, come amministratori locali di enti in un vero e proprio circolo vizioso, ereditato e non più gestibile con gli strumenti e le norme vigenti, non possiamo fare altro che attendere di esser stritolati in dissesti e pre-dissesti infiniti a catena, con elevatissimo rischio contagio e depressione economica territoriale.

Detta situazione è stata ulteriormente aggravata negli ultimi anni dalla pandemia che ha colpito l’itero pianeta prima e dalla guerra in Ucraina poi, dalla conseguente chiusura di molte delle poche attività presenti sul territorio. Tutto ciò ha comportato un ulteriore e drammatico impoverimento del tessuto economico e sociale facendo ulteriormente diminuire il gettito fiscale nelle casse comunali.

Senza un intervento straordinario dello Stato invocato dalla stessa Corte Costituzionale nel 2020 con aiuti finanziari destinati a risolvere il problema e non con artifici contabili che fino ad oggi lo hanno soltanto rinviato ed ingigantito, con gli strumenti e gli istituti giuridici vecchi, poco armonizzati con la stessa riforma della contabilità e documentatamente inefficaci, senza risorse umane e soprattutto altamente professionalizzate rispetto a queste crisi finanziarie derivanti da decenni di gestioni e mancato sviluppo, tutti i sindaci di questa terra sempre più spopolata, povera e abbandonata dai suoi stessi figli non hanno più alcuna concreta possibilità di gestire quella stessa ordinaria amministrazione che residua come il più basso ed ultimo livello di fiducia nello Stato e nei poteri pubblici. (fg)

[Filomena Greco è sindaco di Cariati]

Il presidente Occhiuto: Gli ospedali di Trebisacce, Cariati e Praia saranno riaperti

«Gli Ospedali di Trebisacce, Cariati e Praia a Mare saranno definitivamente riaperti. Furono erroneamente chiusi». È quanto ha annunciato il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, nel corso del programma Piazza Pulita su La7 condotto da Corrado Formigli.

Nel corso del programma, è stato mandato un servizio in cui, accanto alla Calabria Straordinaria andata in scena a Milano con la suggestiva pista di pattinaggio, si vede il disastro della sanità. Nello specifico, si vede la Casa della Salute di Mesoraca: 5 milioni e mezzo di euro stanziati e già appaltati. Due operai che lavorano in una struttura di quattro piani, da 3 anni, che non è completa anzi, è praticamente ferma alle fondamenta. Pietro Ferrazza, del Comitato Ospedale di Mesoraca, fa vedere alle telecamere di Piazza Pulita strumenti fermi o uno studio odontoiatrico fermo per mancanza di materiale, fermo da novembre.

Poi, c’è una sola ambulanza che copre un bacino di utenza tra dai 30 ai 50 mila pazienti, con 89.213 km fatti in soli 15 mesi. E se qualcuno si sente male, deve andare a Crotone. Le telecamere, poi, passano al Pronto Soccorso dell’Annunziata di Cosenza, dove «si entra come se nulla fosse. Le porte non sono allarmate».

I pazienti attendono, per giorni, prima di essere visitati. Stesso destino per i familiari, tra rassegnazione e rabbia in attesa di sapere dei familiari.

«Ma secondo te, un’azienda come l’Ospedale di Cosenza, come fa ad accollarsi tutta la Provincia se hanno chiuso tutti i presidi ospedalieri che erano in periferia? Un ospedale che porta 300 posti letto, più o meno, adesso sono ridotti a 150. Con due medici e due infermieri, che fai?», chiede una dipendente alle telecamere.

L’ex consigliere regionale, Graziano Di Natale, nel servizio ha denunciato come «arrivano i soldi per i servizi sanitari e non li spendiamo (251 milioni), ma la cosa che fa accapponare la pelle è che tra l’acquisto di una risonanza magnetica e il suo collaudo passano 9 anni».

«Di questa somma, 170 milioni – ha denunciato ancora Di Natale – non è stata ancora trasferita alle Asp e alle Aziende Ospedaliere. Significa che non abbiamo speso i soldi che il Governo che ci ha dato».

Le telecamere, poi, si sono spostate sui medici cubani, chiamati a dare una mano alla disastrata sanità calabrese. E proprio uno di loro dice «mai avremmo pensato che uno dei Paesi più sviluppati del mondo, potesse avere un problema come questo con la sanità pubblica. È la prima volta che prestiamo servizio come medici in Europa».

E alcuni di loro presteranno servizio all’Ospedale di Polistena, dove c’è la più grave carenza di medici. E proprio il Primario, ha raccontato via telefono (ha avuto un malore) che ha cinque medici ammalati, di cui una è stata ricoverata a Reggio Calabria perché a Polistena non c’è l’emodinamica.

Franco Moschella, primario del PS di Polistena, racconta ai microfoni che l’Ospedale funziona, ma che c’è una grave carenza di personale: «io dovrei avere un organico di 15 medici. In questo momento ne ho otto».

Insomma, una regione devastata a livello sanitario, con 18 ospedali che devono essere riaperti. Tra questi, l’Ospedale di Praia a Mare. Lì è tutto ancora imballato.

E, intanto, la Calabria è in sofferenza di posti letto: sono 8,6 contro i 14 ogni 100 mila abitanti come stabilito dalla legge.

«Mi assumo tutte le responsabilità – ha commentato Occhiuto in trasmissione – di quello che ho fatto e eventualmente di quello che non sono riuscito a fare in questo anno di commissariamento sotto la mia gestione. Il servizio che avete mandato in onda descrive un disastro che si è prodotto in 12 anni precedenti di commissariamento, nel quale il Governo ha gestito la sanità della Calabria. E ha mandato commissari, il più delle volte senza capacità di organizzare il sistema sanitario. C’è una sentenza della Corte Costituzionale che dice che a nulla serve il commissariamento della sanità se, poi, il Governo non mette nella condizione i commissari di avere i poteri per risollevare questo sistema».

«In 12 anni di commissariamento, i commissari – ha spiegato – dovevano fare due cose migliorare la qualità delle prestazioni e fare la ricognizione del debito. Non sono riusciti a farlo. Io in un anno soltanto ho riconciliato i conti, ho dimostrato che abbiamo un avanzo di amministrazione, sto facendo l’accertamento, con la Guardia del Finanza, e ho dimostrato che non c’è nemmeno questo debito mostruoso, perché è in linea con la maggior parte del Centro Sud. Non è una buona notizia, perché significa che il motore della sanità è spento».

«In un anno abbiamo assunto 1400 persone a tempo indeterminato – ha ricordato – altre 700 a tempo determinato».

Formigli, poi, parla di un fatto: La Calabria, oggi, è la serie C d’Italia dal punto di vista sanitario. Fatto confermato dal Governatore: «dal punto di vista sanitario è anche peggio della serie C, nonostante o medici straordinari».

Tornando alla questione degli ospedali chiusi (18 da Scopelliti), Occhiuto ha parlato dell’errore di non sostituire gli spedali con presidi di assistenza sanitaria.

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Trebisacce, Alex Aurelio: «Siamo consapevoli che attraverso la visione, la determinazione e l’azione quotidiana dimostrata dal Presidente nella sua difficile e coraggiosa funzione di Commissario alla sanità, il riconoscimento e la fruizione dei diritti fondamentali delle popolazioni, su tutti quello alla salute, potranno essere presto garantiti su tutto il territorio calabrese, frenando lo spreco di risorse pubbliche, arginando l’emigrazione sanitaria e diventando, anzi, regione attrattiva di buona sanità per medici e pazienti». (rrm)

CARIATI (CS) – Da Regione 25 mila euro per l’Ambito Sociale Territoriale

Sono 25 mila euro la somma stanziata dalla Regione e destinata all’Ambito Sociale Territoriale di Cariati, comune capofila da destinare alle persone con Disturbi dello Spettro Autistico (Dsa).

L’obiettivo della misura è quello di favorire l’inclusione, la socializzazione ed il miglioramento della qualità della vita delle persone con bisogni speciali e abbattere il costo di frequenza dei servizi per le famiglie a basso reddito.

Lo ha reso noto la sindaca Filomena Greco, esprimendo soddisfazione, insieme all’assessore alle politiche sociali Rosaria Bianco, per questo ulteriore tassello che va ad aggiungersi alla serie di iniziative messe in campo nel sociale dall’Ambito.

Le famiglie potranno candidarsi ad ottenere le risorse per le spese relative ai servizi che applicano metodi educativi/comportamentali riconosciuti dall’Istituto Superiore di Sanità, entro il 20 febbraio. Le spese sono imputabili sia al 2022 che al 2023 per un importo massimo di 5 mila euro annui.

Per richiedere l’accesso al contributo bisogna essere residente in uno dei comuni componenti l’Ambito Territoriale di Cariati (Bocchigliero, Campana, Cariati, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli, Terravecchia); avere un ISEE (del nucleo familiare) inferiore o pari a 30 mila euro; avere una certificazione di diagnosi di disturbo dello spettro autistico rilasciata da una struttura pubblica.

Nel caso di più persone nello stesso nucleo familiare aventi diritto al contributo, è possibile presentare istanza per ciascuno di essi.

Le domande potranno essere presentate a mano, al protocollo del Comune di Cariati o a mezzo Pec scrivendo al protocollo.cariati@asmepec.it. Modulistica e avviso completo sono disponibili su tutti i siti istituzionale dei comuni dell’ambito. (rcs)

CARIATI (CS) – Si presenta il libro “Cariati nel Novecento tra cronaca e storia”

Domani pomeriggio, a Cariati, alle 17.30, nella Sala Convegni di Palazzo Chiriaci, si presenta il libro Cariati nel Novecento tra cronaca e storia di Franco Liguori.

Coordinati da Assunta Scorpiniti, responsabile del Mumam, dopo gli indirizzi di saluto del sindaco Filomena Greco interverranno Giuseppe Ferraro, direttore dell’Istituto Risorgimento Cosenza e membro del Comitato scientifico dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea (ICSAIC), gli ex sindaci di Cariati, Antonio Latanza, già preside del Liceo scientifico e Damiano Montesanto, già docente dello stesso istituto d’istruzione e Don Giuseppe De Simone, Vicario episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi Rossano – Cariati.

«Promuovere la conoscenza della storia locale – ha dichiarato la sindaca Greco – significa riappropriarsi delle proprie radici e della propria identità e contribuire, con maggiore consapevolezza, a costruire opportunità di sviluppo. Senza il preziosissimo lavoro di studio e ricerca di storici come Franco Liguori, questo percorso destinato ad affidare la memoria di quello che siamo stati alle future generazioni, risulterebbe più difficile».

Il Novecento a Cariati, in tutti i suoi aspetti, politico-amministrativo, economico, sociale, ecclesiastico-religioso, culturale. Corredato da foto dell’epoca, in bianco e nero, il volume, di 470 pagine, si suddivide quattro parti, corrispondenti a quattro fasi della storia locale del XX secolo: dagli inizi del secolo al 1922 (parte I); dall’avvento del Fascismo alla Liberazione (1945 – parte II); dalle elezioni comunali del 1946 ai primi anni Sessanta (parte III; dalle elezioni amministrative del 1966 al Duemila (parte IV).  Seguono 5 capitoli di approfondimenti: 1) Formazione e sviluppo della Marina; 2) Storia dell’emigrazione cariatese; 3) La Chiesa di Cariati nel Novecento (vescovi, sacerdoti, storia del Seminario, feste religiose); 4) Cenni storici del Liceo Scientifico di Cariati; 5) I Cariatesi del Novecento che hanno dato lustro al paese. (rcs)

CARIATI – Sopralluogo tecnico per piattaforma dell’elisoccorso

Nei giorni scorsi, a Cariati, è stato fatto un sopralluogo dal Gruppo Tecnico di lavoro per il Servizio Elisoccorso Regionale. L’ispezione, fatta su richiesta dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Filomena Greco, è stata fatta per verificare la possibilità di realizzare una piattaforma per l’atterraggio, nelle immediate vicinanze del presidio ospedaliero, per azzerare gli attuali tempi di percorrenza necessari per raggiungere il Vittorio Cosentino dal Porto, attuale sito indicato come elisuperficie, bypassando il traffico cittadino sulla SS 106.

Ad accompagnare il coordinatore del Gruppo, Pasquale Gagliardi, insieme agli infermieri del SUEM 118 dell’Asp di Cosenza, Luisa Pisano e Sandro Ganzino, è stato il consigliere Gianpasquale Nigro Imperiale e lo stesso sindaco Filomena Greco che, aveva sollecitato Asp e Regione Calabria per la realizzazione dell’intervento.

L’Ente ha partecipato all’avviso pubblico dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, per la realizzazione dell’elisoccorso risultando idonea al finanziamento dell’Unione Europea – Next Generation EU per un importo di 200 mila euro. (rcs)

La sindaca di Cariati Greco: entro il 2025 la Casa della Salute

Entro il 2025 «dovrebbe essere realizzata una Casa della Salute a Cariati». È quanto ha reso noto la sindaca della città, Filomena Greco, a seguito delle comunicazioni da parte dell’Asp di Cosenza in merito alla richiesta di chiarimenti sulla riapertura dell’Ospedale Vittorio Cosentino.

«Si sta procedendo – ha spiegato la sindaca – all’installazione della Tac; nell’ambito dei fondi Pnrr (Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero) sono stati destinati al presidio ospedaliero due ecografi multidisciplinari di alta gamma, all’interno del Piano di Sviluppo e Coesione, Cariati è stato individuato quale sede di Ospedale di Comunità con la possibilità di ospitare da 20 a 40 posti letto».

La Sindaca ha colto l’occasione per ringraziare il Presidente Roberto Occhiuto dell’attenzione costante riservata alla garanzia del fondamentale diritto alla salute anche e soprattutto di questo territorio, esprimendo altresì l’auspicio che il Governatore possa fare massima chiarezza sui tempi di modifica al Dca 64 con il reinserimento dell’ospedale di Cariati nella rete ospedaliera, sui tempi per la riapertura dell’ospedale con tutti i reparti pre chiusura e in merito alle paventate interferenze ed agli eventuali ostruzionismi che da questo territorio starebbero tentando di frenare la riapertura dell’Ospedale pubblico.

«Tutti gli altri obiettivi che pur danno una risposta per la sanità territoriale – ha sottolineato la sindaca Greco – non corrisponderebbero all’esigenza che da ormai un decennio questa comunità conferma senza distinzioni, senza se e senza ma: riaprire l’Ospedale di Cariati con tutti i reparti pre 2010».

«Siamo fiduciosi – ha aggiunto – del fatto che la Giunta Regionale stia lavorando bene e stia andando nella giusta direzione per garantire ai cittadini di questo territorio servizi assistenziali di qualità, mettendo fine a tutti questi anni di disagi e viaggi della speranza. Fin quando, tuttavia, non leggeremo a chiari lettere che c’è conferma sulla riapertura dell’Ospedale di Cariati così come era prima della sua chiusura la preoccupazione ed anche l’ansia di questa terra resteranno immutate». (rcs)

CARIATI (CS) – Il Rotary Club Terra Brettia presenta campagna su patologia cerebrovascolare

Questa sera, a Cariati, alle 19.30, al Poliambulatorio Vascolab, il Rotary Club Terra Brettia presenta la campagna di sensibilizzazione sulla patologia cerebrovascolare.

Finanziato dal Distretto Rotary 2102, il progetto che prevede giornate di prevenzione a partire dal sabato 21 gennaio, alle ore 9,30, nello stesso Poliambulatorio, interesserà anche i comuni di Scala Coeli, Campana, Acri, Santa Severina e Corigliano-Rossano. Ictus ischemico ed emorragie intracerebrali e subaracnoidee, tra le patologie cerebrovascolari più frequenti, si possono prevenire solo attraverso corretti e sani stili di vita, con una corretta alimentazione e mettendo al bando fumo ed abuso di alcool.

All’evento di presentazione interverranno il presidente del Rotary Club Cariati Terra Brettia, Vanna Straface, il Governatore del Distretto 2102 Gianni Policastri, il sindaco Filomena Greco, il responsabile del progetto Tommaso Spina, il presidente del Rotary Club Cariati TB 23/24 Sinibaldo Iemboli e Nicola Cosentino, medico specialista in cardiologia.

Elaborato dal Club Cariati Terra Brettia, nel corso delle giornate di prevenzione parteciperanno la District Trainer D2102 Maria Rita Acciardi, i presidenti del club di Acri, Rocco Le Pera, di Corigliano-Rossano Sybaris, Francesco Lasso, di Rossano-Bisantium, Pasquale Catalano, di Santa Severina Francesca Giovinazzi e di Cariati TB Giovanni Spina(rcs)

CARIATI (CS) – Il sindaco Greco ha incontrato le equipe multidisciplinari del Fondo Povertà 2020 e del Prins

Il sindaco di Cariati, Filomena Greco, insieme all’assessore alle Politiche Sociali, Rosaria Bianco, ha le equipe multidisciplinari del Fondo Povertà 2020 e del Prins, progetti dell’Ambito Territoriale Sociale, che avevano richiesto l’incontro.

«Orientare uno sguardo di comunità e promuovere il protagonismo e la partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita della città, creando un ponte generazionale tra il passato e le opportunità del futuro. Era e resta, questa, la bussola che ispira le attività che intendiamo continuare a promuovere nel sociale», ha spiegato il primo cittadino.

Alla luce del passaggio di consegne tra Bruno Morise Guarascio e Francesca Forciniti, neo responsabile dell’Area Servizi alla Persona, ai quali il Primo Cittadino ha destinato parole di apprezzamento per quanto è stato fatto e quanto si continuerà a fare, sono state ripercorse le diverse tappe che hanno visto l’Ambito Territoriale Sociale, protagonista di un nuovo modello di welfare, a misura di cittadino.

Nel corso del momento di confronto e condivisione degli obiettivi da raggiungere e delle sfide da affrontare nei prossimi mesi del nuovo anno appena iniziato i professionisti hanno voluto consegnare al Primo Cittadino una targa per attestare l’apprezzamento per il lavoro portato avanti.

«Vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine – si legge – per essere stata sin dal primo momento della sua carica istituzionale, una donna di grande umanità oltre che di immensa umiltà, contraddistinta da un’infinita sensibilità rispetto alle problematiche sociali emergenti nel nostro territorio. Un riconoscimento per essere stata la promotrice della progettazione nel sociale, dall’attuazione del piano di zona, alla valorizzazione dei servizi socio – assistenziali, potenziando e rafforzando i servizi sociali del nostro Comune e dei paesi dell’ambito territoriale».

«Manifestiamo un grande apprezzamento ed un’infinita riconoscenza – si legge ancora – per l’attenzione dimostrata verso le esigenze della comunità locale, trovando spesso le giuste soluzioni ai problemi che si sono palesati. Oltre alle grandi doti politiche per aver saputo amministrare la macchina comunale in maniera egregia, e non solo, ha dimostrato di saper affrontare i problemi sociali e le criticità della nostra città, portando a casa importanti risultati».

«Avendo ben chiaro il quadro della situazione e la mappa dei bisogni che questa comunità esprimeva – ha aggiunto il sindaco – nell’attività amministrativa abbiamo cercato di puntare tutto sul sociale. Probabilmente si tratta di una scelta non facilmente comprensibile e, anche se questa Amministrazione ha ottenuto moltissimi finanziamenti nei lavori pubblici che sicuramente nei prossimi anni cambieranno il volto di Cariati e lo renderanno più accogliente e vivibile, questa rappresenta la più grande soddisfazione».

«Voi siete la parte più importante di questo percorso perché possiamo avere tutte le infrastrutture del mondo ma se non abbiamo le donne e gli uomini che portano in giro il cuore – ha detto rivolgendosi ai professionisti – tutto è vano. La nostra società ha da tempo preso una brutta piega soprattutto nel coinvolgimento dei giovani nello spirito di comunità e partecipazione attiva, insieme possiamo invertire la rotta e renderli protagonisti» (rcs)

Tavernise (M5S): Dopo numerosi solleciti i primi risultati per l’Ospedale di Cariati

«Dopo un anno di solleciti, finalmente, i primi tangibili risultati». È quanto ha dichiarato il consigliere regionale del M5SDavide Tavernise, a seguito del sopralluogo all’Ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati.

«Abbiamo visto gli ecografi nel laboratorio di cardiologia – ha spiegato –  l’ecografo arrivato nel reparto di radiologia, abbiamo visto i lavori propedeutici all’installazione della tac. Per la prima volta ci sarà una tac all’ospedale di Cariati, che potrà dare ossigeno all’ospedale di Rossano dimezzando così le liste d’attesa».

«Tra un mese arriverà il mammografo – ha annunciato –. Mi farò portavoce, anche di questa vertenza, perché vengano adeguati i locali».

«Sul Vittorio Cosentino – ha continauto – c’è un lavoro certosino votato alla concretezza. Perché la riapertura di questo ospedale rappresenta la mamma di tutte le battaglie. E il Vittorio Cosentino verrà riaperto, perché inserito nel piano operativo regionale, che prevede tra l’altro anche la riapertura degli ospedali di Praia a Mare e di Trebisacce, come ospedali di zona disagiata».

«Positivo, dunque, il riscontro tra i locali dell’ospedale Vittorio Cosentino – ha concluso –. Non mancano, certo, le iniziative che occorre ancora portare avanti. Per esempio un punto rete nelle stanze che ospitano la strumentazione tecnologica al fine degli adeguati collegamenti, ma a Cariati, finalmente, si vedono spiragli di luce: il punto di primo intervento diventerà pronto soccorso». (rcs)

Il sindaco di Cariati Greco: Ribaltare gli stereotipi della Calabria partendo dalle Scuole

Il sindaco di Cariati, Filomena Greco, ha evidenziato la necessità di «ribaltare e scollare quelle etichette che, per troppo tempo, ci sono state cucite addosso e promuovere la conoscenza della nostra storia e del nostro patrimonio culturale».

Un’azione che, per il primo cittadino «significa costruire il futuro di questa terra e formare cittadini consapevoli di quella che è una vera e propria dote: l’identità e lo spirito dei luoghi. Favorire la riappropriazione da parte dei residenti dei propri territori attraverso la promozione dei marcatori identitari distintivi (MID) per riscrivere in chiave turistico-esperienziale l’immagine più bella e competitiva della nostra terra nel mondo. – Tutte le iniziative che favoriscono questi percorsi, dalla letteratura all’arte, sono da accogliere con favore e da promuovere nelle scuole».

Il sindaco Greco, infatti, è intervenuto nell’ambito della rassegna Incontriamoci al Museo, ospitata dal Mumam, il Museo Civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni, all’evento di presentazione del libro La Calabria delle Meraviglie di Arcangelo Badolati, scrittore, giornalista e caposervizio della Gazzetta del Sud.

A dialogare con l’Autore è stata la responsabile del Museo, Assunta Scorpiniti, stimolando i suoi interventi sulle parti salienti del volume e, soprattutto, sul percorso che lo ha portato da giornalista studioso di fenomeni criminali alla scrittura di un libro completamente diverso che va oltre la percezione comune, spesso falsata dal pregiudizio, che si ha della nostra terra e ci racconta un’altra Calabria. Pagine del volume sono state lette dal poeta Alessio Baratta e inframmezzate dalle canzoni di Rossella Marino.

L’incontro con Badolati segue a quello con il Vescovo Luigi Renzo e la psicologa Cecilia Gioia; all’evento interculturale La stella dei Magi, al reading letterario-musicale Il mare che porta; all’incontro con l’attrice rivelazione dell’anno Lina Siciliano, cariatese, protagonista del film Una femmina di Francesco Costabile(rcs)