CARIATI – Successo per la Giornata Europea del Gelato Artigianale

Si è celebrata, a Cariati, la giornata Europea del Gelato Artigianale, con una iniziativa organizzata dall’Associazione Calabria Excellent Ets, coinvolgendo tutti i bambini dell’asilo e delle scuole elementari e medie dell’Istituto Comprensivo di Cariati.

Un viaggio on the road in tutti i plessi scolastici (“M. Venneri”, “G. Di Napoli” e “V. Emanuele”). Oltra all’Ing. Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione Calabria Excellent ETS, presenti il Dirigente Scolastico prof. Alessandro Turano, il Sindaco di Cariati, Filomena Greco, il Maestro Gelatiere Luigi Fortino, il senatore Ernesto Rapani e, collegato a distanza, il Presidente di Artglace (Confederazione delle Associazioni dei Gelatieri Artigiani Europei), Domenico Belmonte.

A tutti i bambini è stato distribuito un flyer a colori fronte retro stampato da Gra Fila. Su frontale si è promossa la Giornata Europea del Gelato Artigianale mentre sul retro sono stati riportati i benefici del gelato artigianale. Inoltre, sul retro è stata disposta un’area ritagliabile con un bonus omaggio per tutti i bambini delle scuole di Cariati per un gelato artigianale valido in una delle tre sedi delle gelaterie Fortino di Cariati (CS) e Cirò Marina (KR).

Il Sindaco di Cariati Filomena Greco nel suo intervento ha precisato «che oggi è una giornata importante perché parliamo di alimentazione sana».

Il Senatore Ernesto Rapani, che sente molto il tema tanto è vero che è in Calabria l’unico ad aver lanciato sul suo sito web una petizione per il “No-Nutriscore”, ha rivolto l’appello «difendere i nostri prodotti italiani e la nostra cultura alimentare sana e genuina» il Dirigente Scolastico prof. Alessandro Turano ha voluto far rilevare «l’importanza dell’artigianalità dei prodotti», il Presidente di Artglace Domenico Belmonte ha ricordato che quest’anno «si celebra l’undicesimo Gelato Day» precisando che «il gelato artigianale è l’unico alimento ad essere stato istituzionalizzato dal Parlamento Europeo».

Il pluripremiato Maestro Gelatiere Luigi Fortino, nel ricordare che il padre Leonardo era gelatiere ed oggi lo sono anche i figli Leonardo, Benedetto e Andrea, ha affermato che «il gelato è il prodotto preferito dai bambini» e, per questa ragione, si è detto «felice di festeggiare il Gelato Day con tutti i bambini delle scuole di Cariati».

Infine l’ing. Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione Calabria Excellent ETS ha svolto un’azione mirata all’educazione alimentare ed ha illustrato ai bambini i benefici e le proprietà del gelato artigianale.

Per l’undicesima edizione della Giornata Europea del Gelato Artigianale tutte le gelaterie d’Europa che aderiscono al Gelato DAY hanno realizzato il Gusto dell’Anno: l’Apfelstrudel, che omaggia un dolce tipico della tradizione dell’Austria. La ricetta ufficiale, prevede un gelato a base bianca con polpa di mela e una leggera aromatizzazione con rum e olio di limone, cui si aggiunge una spolverata di cannella, uva sultanina, infine il pan grattato.

Anche l’Antica Gelateria Fortino ha aderito ed oggi nella sua vetrina è presente il Gelato Artigianale all’Apfestrudel personalizzata, dal Maestro Gelatiere Luigi Fortino, con la polvere di pura radice di liquirizia dell’azienda Romano. (rcs)

Strage di Cutro, il sindaco di Cariati Greco: Senza Ue, conteremo solo i morti

«È necessario che l’Unione Europea garantisca aiuti, nonché seri controlli, nei e dai paesi d’origine di queste vere e proprie tratte». È quanto ha dichiarato il sindaco di Cariati, Filomena Greco, nel corso della Santa Messa in ricordo della vittime del naufragio di Cutro, promosso dalla Fondazione Migrantes, Arcidiocesi di Rossano-Cariati, Iis Cariati, l’istituto comprensivo e la Cooperativa sociale Agorà Kroton.

«Il flusso migratorio ha già registrato in questi primi mesi del 2023 oltre 20 mila arrivi (più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo del 2022 e 323 morti e dispersi). Cosa possiamo, noi, di fronte a tutto questo?», ha chiesto il primo cittadino, sottolineando come «possiamo parlare di politiche dell’inclusione e dell’integrazione quanto vogliamo, essere accoglienti, come del resto lo siamo, ma senza soluzioni dall’alto continueremo a contare morti e ad essere solo terra di naufragi».

«Poco una regione povera come la nostra – ha aggiunto – può offrire ai tanti migranti che con gli occhi e il cuore pieno di speranza per un futuro migliore si imbarcano su natanti fatiscenti e pericolosi per raggiungere le nostre coste. Possiamo solo accoglierli con il calore e l’affetto che contraddistingue il nostro popolo e con il ricordo dei nostri nonni emigrati per le Americhe anche loro per avere e dare ai loro figli un futuro migliore».

«Ma se non cambia la politica europea – ha chiosato Greco – se non si capisce che occorre, che è necessario aiutare queste donne e questi uomini, che è necessario dare loro i mezzi e gli strumenti per costruire un futuro degno di essere vissuto si alimenterà sempre più il contrasto di povertà».

«Difficilmente – ha detto la sindaca – dimenticheremo le immagini di quella domenica mattina: quella distesa di corpi senza vita rilasciati alla terra da un mare in tempesta che continua a tenere a sé ancora 11 dispersi. Non dimenticheremo le tante bare bianche ospitate nel Palamilone di Crotone, senza un nome e senza un’identità. Così come non dimenticheremo di quanta solidarietà, tra tutte le difficoltà del caso, quel territorio e quella comunità siano stati capaci».

«Il 14 marzo insieme a centinaia di cittadini provenienti da tutta Italia – ha continuato – ed a tantissimi sindaci ed istituzioni ero presente alla commemorazione silenziosa di Cutro. Vedere gli occhi spenti, tristi pieni di paura per il futuro dei superstiti e dei famigliari di quanto non ce l’hanno fatta è stato straziante».

«Abbiamo sentito – ha proseguito – insieme la forza ma anche la solitudine che un piccolo comune di provincia, ha potuto avvertire di fronte ad una tragedia simile; tragedia che neanche una regione che combatte tra mille emergenze, ma allo stesso modo, per allargare l’orizzonte, neanche una nazione, da sola può sperimentare sulla propria pelle. Mancano risorse per contrastare questi numeri epocali».

Inoltre, nel corso della cerimonia, è stato annunciato che il pezzo di legno appartenuto al barcone disintegratosi a 100 metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro lo scorso 26 febbraio e che sarà lasciato in mostra per un mese nella Cattedrale e poi esposto nel MUMAM, il Museo delle Migrazioni. (rcs)

CARIATI (CS) – Avis, in un anno 350 donazioni

A Cariati, in un anno, sono state fatte 350 donazioni del sangue.  È quanto ha reso noto Damiano Montesano, presidente dell’Avis di Cariati, nel corso dell’assemblea annuale per illustrare i risultati del 2022 ed i progetti di questo nuovo anno appena iniziato.

Su tutti, il numero delle sacche raccolte: 348 in 24 campagne di donazione, 346 di sangue intero e 2 di plasma. Gli iscritti per l’anno 2023 sono 189 di cui 174 donatori effettivi. 123 sono maschi e 51 femmine. Si contano, inoltre 15 soci collaboratori. La maggior parte dei donatori è di sesso maschile ed è compresa nella fascia di età tra i 35 ed i 55 anni.

«Da questo dato – ha sottolineato il presidente dell’attivissimo sodalizio cariatese – emerge la necessità di sensibilizzare fasce d’età comprese tra i 18 ai 25 anni e tra i 26 ed i 35 anni, potenziali donatori che potrebbero assicurare la vita dell’Avis negli anni futuri».

«Il canale privilegiato per promuovere questo percorso – ha spiegato Montesanto – dovrebbe essere la scuola. Fino a dieci anni fa c’era una risposta molto buona da parte delle comunità educanti, ma negli ultimi anni questa disponibilità si è abbassata. Forse perché è diminuita la presenza degli alunni e poi perché è venuta meno la sensibilità al tema. La scuola nel suo complesso dovrebbe mettere in conto questo aspetto che fa parte dell’educazione civica, del cittadino».

Si diventa donatore periodico dalla seconda donazione in poi. La cadenza della donazione è ogni 3 mesi per gli uomini e le donne in menopausa e 6 mesi per le donne in età fertile. Si può donare fino ai 65 anni, anche 70 se le condizioni di salute sono buone, a partire dal 18esimo anno di età.

Tra marzo e aprile, inoltre, farà tappa nelle scuole di Cariati il progetto Sto bene… con Avis. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i più giovani alla cultura della donazione. (rcs)

A Cariati, Longobucco e a Campora S. Giovanni arriva Amedeo Fusco

di ANTONIO LOIACONOCariati, Longobucco e Campora San Giovanni: sono questi i centri calabresi che abbracceranno Amedeo Fusco e la sua Frida, in giro per l’Italia con la Conferenza-Spettacolo Amedeo Fusco, racconta Frida Kahlo (Campora San Giovanni e Longobucco per la prima volta, mentre a Cariati si tratta della terza replica), una “piece” in cui Fusco racconta, come solo lui sa fare, i ritagli salienti della vita della grande pittrice messicana.

Amedeo Fusco il navigato pescatore che butta le reti nelle quali gli spettatori restano piacevolmente “imbrigliati”, sempre affascinati dal pathos che il nostro artista riesce a creare!

Le sue ultime performance, a Roma, Trieste, Gela, Marina di Ragusa; hanno perpetuato il successo iniziato nel 2022, ormai noto in Italia anche grazie all’eccezionale eco dei media che si stanno interessando all’artista ed alla sua opera.

Attendiamo il “Narrattore” dell’arte il 9 marzo prossimo a Cariati, dalle ore 18,30, presso l’Aula Magma dell’ITI “G. Mazzone”; giorno 11 marzo lo vedremo a Longobucco, presso il Museo degli Antichi Mestieri ed il 12 Marzo a Campora San Giovanni (Amantea), presso il Nuovo Vecchio Mulino e poi… via, si riparte per altre nuove ed emozionanti avventure: alla conquista dei cuori della gente! (al)

Il sindaco di Cariati Greco chiede un incontro a Salvini: Portare avanti progetto originario della SS 106

«Portare avanti l’idea originaria di realizzazione della nuova SS 106». È quanto ha chiesto il sindaco di Cariati, Filomena Greco, in una lettera inviata al vicepresidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini.

Ma non solo questo: «non vogliamo – si legge – l’allargamento della 106 esistente ma una nuova strada a 4 corsie a monte che possa dare respiro anche alle popolazioni montane e mantenere il tratto esistente per gli spostamenti slow, come avviene per esempio in Liguria. Collocare la nuova strada in collina, lontana dalle aree produttive agricole e turistiche/archeologiche. Non si può tornare indietro rispetto agli investimenti fatti in questi anni. In alcuni punti del tracciato della 106, come nel caso di Cariati, vi è la concreta impossibilità di procedere al suo allargamento».

Per accelerare la realizzazione del progetto il Consiglio Comunale di Cariati ha approvato la deroga alla procedura di dibattito pubblico per il tratto tra l’aeroporto Pitagora di Crotone e Sibari all’innesto SS 534 nel comune di Cassano allo Jonio, ma solo ed esclusivamente così come previsto nel progetto del megalotto 9: con una strada di tipo B (due carreggiate e 4 corsie, con spartitraffico centrale).

«Con la sua cittadella fortificata bizantina, tra i marcatori identitari della Calabria, Cariati rappresenta una destinazione tra le più attrattive e turisticamente competitivi della regione – ha sottolineato il primo cittadino – raggiungibile però o percorrendo la Strada Statale 106, viaggiando alla velocità media inferiore ai 50 Km/h, oppure per mezzo della linea ferroviari percorsa da vecchie littorine diesel in quanto non ancora elettrificata».

«Certo – ha proseguito la Greco – abbiamo anche un porto e quindi il mare ma, diciamo che, anche questo per motivi di insabbiamento e di erosione costiera non consente una utilizzazione piena per la mobilità. È facile intuire i disagi e le difficoltà che i cittadini sono costretti ad affrontare giornalmente. Ciò agevola lo spopolamento e la riduzione del Pil regionale, costruito quest’ultimo sul turismo e sui prodotti di eccellenza che nel primo caso difficilmente riescono a raggiungerci e nel secondo difficilmente riescono ad uscire per raggiungere i mercati nazionale ed internazionale con le conseguenze economiche e sociali che Lei sicuramente riuscirà ad immaginare».

«Quali progetti si stanno portando avanti per la realizzazione dell’importante nuova SS 106?», è l’interrogativo posto al Ministro Salvini.

«Quanto richiesto dal territorio –  ha detto ancora la sindaca – è la realizzazione del progetto che sta alla base del Magalotto 9. Questa volontà è stata espressa più volte e negli anni dalle varie amministrazioni che si sono succedute, con delibere di Consiglio Comunale. Questo significa che nonostante i sindaci non vengano tenuti in debita considerazione, questa è la volontà del territorio».

«La valenza progettuale del tracciato a monte – ha concluso la Greco – è stata vagliata e apprezzata fin dall’origine. Per raggiungere un tale obiettivo molte risorse sono state spese direttamente ed indirettamente, in quanto la programmazione futura dei territori si sono basate considerando la futura SS 106 posta a monte». (rcs)

CARIATI (CS) – Il sindaco Greco: Bene avviso sostegno attività ricettive

Il sindaco di Cariati, Filomena Greco, ha invitato gli operatori ad aderire alla misura destinata a sostenere gli investimenti nelle strutture turistiche calabresi per favorirne il riposizionamento competitivo, attraverso la qualificazione dell’offerta, l’introduzione di innovazioni di prodotto, di processo, organizzative, digitali e promo-commerciali.

«Sostegno alle imprese ricettive regionali – ha detto il primo cittadino – l’avviso promosso dal Dipartimento turismo, marketing territoriale e mobilità della Regione Calabria può rappresentare un’opportunità importante per le esperienze imprenditoriali che operano nel turismo e contribuire a perfezionare e far crescere la destinazione Cariati».

L’obiettivo è quello di intervenire sulla qualificazione e sul potenziamento dell’offerta ricettiva attraverso il miglioramento degli standard e dei servizi turistici; sul sostegno all’innovazione di processo e di prodotto e alla digitalizzazione delle imprese turistiche, con particolare riferimento all’informatizzazione dei servizi ricettivi.

È di 3 milioni di euro l’ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento a valere sul Por Calabria Fesr-Fse 2014-2020. Possono beneficiare delle agevolazioni previste dall’avviso le Piccole o Medie Imprese (Pmi), operanti come esercizi ricettivi, anche sotto forma di consorzi o società consortili e reti di imprese. (rcs)

A Cariati un murales dedicato a Jole Santelli

A Cariati sarà realizzato un murales per ricordare Jole Santelli, la prima presidente donna della Regione Calabria. Un murales che sarà realizzato nella piazza storica della città, contestualizzata con alcuni dei più importanti Marcatori Identitari Distintivi (Mid) della Calabria e per continuare a diffondere i contenuti e le ambizioni della sua visione di cambiamento della Calabria.

L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Filomena Greco, ha dato atto di indirizzo agli uffici comunali per la realizzazione di un’opera di street art dedicata alla prima donna Presidente della Regione Calabria.

Si tratta di una iniziativa condivisa con la famiglia Santelli che, oltre ad affidare alle nuove generazioni la memoria e la conoscenza di Jole Santelli, vuole valorizzare la destinazione turistica come strumento di comunicazione creativo di messaggi culturali e sociali.

«Uno dei messaggi più forti, evocativi e distintivi lasciati nel breve periodo di vita terrena e politica dalla nostra amata ed indimenticabile prima Presidente donna della Calabria – ha spiegato il sindaco Greco – è stato senza ombra di dubbio l’aggancio appassionato al patrimonio identitario distintivo della Calabria come chiave di lettura di una nuova narrazione della nostra terra, più orgogliosa, coraggiosa e sorridente. Ha lasciato in eredità ai calabresi un preziosissimo messaggio di metodo: continuare a scioccare ed a normalizzare questa terra, anche continuando a preferire, cosi come faceva lei, la tarantella al jazz; la valorizzazione della Calabria inedita ed inesplorata, rispetto ai suoi cliché tanto positivi quanto negativi».

«È questa entusiastica visione della Calabria – ha concluso – da cui trae origine il progetto regionale sui Marcatori Identitari Distintivi che si fonda l’intenzione di voler dedicare all’immagine storica ed insuperata della Presidente, un’opera di street art». (rcs)

LETTERA APERTA / Filomena Greco: Intervenire con urgenza su dissesto idrogeologico

di FILOMENA GRECO – Dissesti e pre-dissesti finanziari, bisogna adeguare la normativa di gestione alle decisioni della Corte Costituzionale che ha affrontato il problema delle disuguaglianze tra territori ed il ruolo della finanza pubblica in un quadro di autonomia differenziale. Le crisi finanziarie degli enti non sempre sono imputabili a cattiva amministrazione, ma sono in alcuni casi sono conseguenza diretta delle difficoltà economiche e sociali del territorio.

Ma anche nel caso in cui esse siano imputabili a passate amministrazioni non è giusto che a pagarne le conseguenze siano le amministrazioni virtuose che succedono e soprattutto che ne paghino per anni i danni le comunità, per impossibilità sia di ottenere i servizi essenziali che di programmare da parte dell’Ente la rinascita dei territori. Per tutte queste ragioni è diventato improcrastinabile un intervento forte del Governo, per sanare i dissesti in atto e per scongiurare il rischio di nuovi default e del formarsi di dissesti infiniti.

Mentre il dibattito nazionale sembra dover necessariamente avvitarsi adesso attorno all’autonomia differenziata vi sono aree del Paese che, nella cornice della reale disuguaglianza e disunione economica tra Nord e Sud, rischiano ormai di implodere definitivamente sia dal punto di vista della tenuta finanziaria della sua rete istituzionale locale, sia della sopravvivenza degli stessi livelli minimi ed essenziali di prestazioni e servizi.

La situazione complessiva delle finanze degli enti locali calabresi, fotografia di un problema strutturale di povertà diffusa più che organizzativo-gestionale o addirittura ragionieristico come spesso passa sui media e nell’opinione pubblica dovrebbe far saltare letteralmente dalla sedia i vertici dello Stato e del Governo per tutti gli effetti a catena che potrebbero derivare dal fallimento finale di ogni garanzia dell’Istituzione pubblica e del connesso patto sociale con le cittadinanze.

Non ci sono allo stato casi analoghi al dramma che stanno vivendo i comuni calabresi rispetto alle patologie croniche finanziarie e contabili. Così come è stato chiaramente definito da analisti ed esperti del settore, l’architettura delle autonomie locali della Calabria giace in uno stato di perenne agonia.

Prima in assoluto in base i dati contenuti nel “V Rapporto Ca’ Foscari sui Comuni”, in Italia per comuni (200 su 404) in stato di pre-dissesto e dissesto (con 203 procedure) e tentativi di riequilibrio (89 procedure in 77 comuni di cui 12 per la seconda volta), molti andati a male; con tre dei cinque capoluoghi di provincia in dissesto e pre-dissesto (altro record negativo nazionale); con il 28,9% dei dissesti che dal 2017 al 2021 hanno interessato tutti i comuni italiani e con 21 enti sciolti e commissariati per infiltrazioni criminali al 2020 rispetto al 95% di quelli che riguardano le altre quattro regioni del Sud, la Calabria delle autonomie rappresenta oggi l’icona plastica della questione meridionale nella più grave ed inaccettabile delle sue declinazioni dalla formale proclamazione dell’Unità d’Italia ad oggi.

In uno scenario così drammatico e complicato, senza possibilità di riscattare il nostro futuro o di avviare ed accompagnare investimenti per rilanciare lo sviluppo dei nostri territori con l’incancrenitasi tendenza diffusa all’evasione dei tributi (Calabria prima per evasione Imu al 42,3% rispetto alla media del 30% nazionale), con gli effetti negativi prodotti dal blocco prima e dal rallentamento poi delle nuove assunzioni (con connesso aumento dell’età media dei dipendenti) specialmente negli enti che non riescono a dimostrare una prospettica sostenibilità di bilancio, come amministratori locali di enti in un vero e proprio circolo vizioso, ereditato e non più gestibile con gli strumenti e le norme vigenti, non possiamo fare altro che attendere di esser stritolati in dissesti e pre-dissesti infiniti a catena, con elevatissimo rischio contagio e depressione economica territoriale.

Detta situazione è stata ulteriormente aggravata negli ultimi anni dalla pandemia che ha colpito l’itero pianeta prima e dalla guerra in Ucraina poi, dalla conseguente chiusura di molte delle poche attività presenti sul territorio. Tutto ciò ha comportato un ulteriore e drammatico impoverimento del tessuto economico e sociale facendo ulteriormente diminuire il gettito fiscale nelle casse comunali.

Senza un intervento straordinario dello Stato invocato dalla stessa Corte Costituzionale nel 2020 con aiuti finanziari destinati a risolvere il problema e non con artifici contabili che fino ad oggi lo hanno soltanto rinviato ed ingigantito, con gli strumenti e gli istituti giuridici vecchi, poco armonizzati con la stessa riforma della contabilità e documentatamente inefficaci, senza risorse umane e soprattutto altamente professionalizzate rispetto a queste crisi finanziarie derivanti da decenni di gestioni e mancato sviluppo, tutti i sindaci di questa terra sempre più spopolata, povera e abbandonata dai suoi stessi figli non hanno più alcuna concreta possibilità di gestire quella stessa ordinaria amministrazione che residua come il più basso ed ultimo livello di fiducia nello Stato e nei poteri pubblici. (fg)

[Filomena Greco è sindaco di Cariati]

Il presidente Occhiuto: Gli ospedali di Trebisacce, Cariati e Praia saranno riaperti

«Gli Ospedali di Trebisacce, Cariati e Praia a Mare saranno definitivamente riaperti. Furono erroneamente chiusi». È quanto ha annunciato il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, nel corso del programma Piazza Pulita su La7 condotto da Corrado Formigli.

Nel corso del programma, è stato mandato un servizio in cui, accanto alla Calabria Straordinaria andata in scena a Milano con la suggestiva pista di pattinaggio, si vede il disastro della sanità. Nello specifico, si vede la Casa della Salute di Mesoraca: 5 milioni e mezzo di euro stanziati e già appaltati. Due operai che lavorano in una struttura di quattro piani, da 3 anni, che non è completa anzi, è praticamente ferma alle fondamenta. Pietro Ferrazza, del Comitato Ospedale di Mesoraca, fa vedere alle telecamere di Piazza Pulita strumenti fermi o uno studio odontoiatrico fermo per mancanza di materiale, fermo da novembre.

Poi, c’è una sola ambulanza che copre un bacino di utenza tra dai 30 ai 50 mila pazienti, con 89.213 km fatti in soli 15 mesi. E se qualcuno si sente male, deve andare a Crotone. Le telecamere, poi, passano al Pronto Soccorso dell’Annunziata di Cosenza, dove «si entra come se nulla fosse. Le porte non sono allarmate».

I pazienti attendono, per giorni, prima di essere visitati. Stesso destino per i familiari, tra rassegnazione e rabbia in attesa di sapere dei familiari.

«Ma secondo te, un’azienda come l’Ospedale di Cosenza, come fa ad accollarsi tutta la Provincia se hanno chiuso tutti i presidi ospedalieri che erano in periferia? Un ospedale che porta 300 posti letto, più o meno, adesso sono ridotti a 150. Con due medici e due infermieri, che fai?», chiede una dipendente alle telecamere.

L’ex consigliere regionale, Graziano Di Natale, nel servizio ha denunciato come «arrivano i soldi per i servizi sanitari e non li spendiamo (251 milioni), ma la cosa che fa accapponare la pelle è che tra l’acquisto di una risonanza magnetica e il suo collaudo passano 9 anni».

«Di questa somma, 170 milioni – ha denunciato ancora Di Natale – non è stata ancora trasferita alle Asp e alle Aziende Ospedaliere. Significa che non abbiamo speso i soldi che il Governo che ci ha dato».

Le telecamere, poi, si sono spostate sui medici cubani, chiamati a dare una mano alla disastrata sanità calabrese. E proprio uno di loro dice «mai avremmo pensato che uno dei Paesi più sviluppati del mondo, potesse avere un problema come questo con la sanità pubblica. È la prima volta che prestiamo servizio come medici in Europa».

E alcuni di loro presteranno servizio all’Ospedale di Polistena, dove c’è la più grave carenza di medici. E proprio il Primario, ha raccontato via telefono (ha avuto un malore) che ha cinque medici ammalati, di cui una è stata ricoverata a Reggio Calabria perché a Polistena non c’è l’emodinamica.

Franco Moschella, primario del PS di Polistena, racconta ai microfoni che l’Ospedale funziona, ma che c’è una grave carenza di personale: «io dovrei avere un organico di 15 medici. In questo momento ne ho otto».

Insomma, una regione devastata a livello sanitario, con 18 ospedali che devono essere riaperti. Tra questi, l’Ospedale di Praia a Mare. Lì è tutto ancora imballato.

E, intanto, la Calabria è in sofferenza di posti letto: sono 8,6 contro i 14 ogni 100 mila abitanti come stabilito dalla legge.

«Mi assumo tutte le responsabilità – ha commentato Occhiuto in trasmissione – di quello che ho fatto e eventualmente di quello che non sono riuscito a fare in questo anno di commissariamento sotto la mia gestione. Il servizio che avete mandato in onda descrive un disastro che si è prodotto in 12 anni precedenti di commissariamento, nel quale il Governo ha gestito la sanità della Calabria. E ha mandato commissari, il più delle volte senza capacità di organizzare il sistema sanitario. C’è una sentenza della Corte Costituzionale che dice che a nulla serve il commissariamento della sanità se, poi, il Governo non mette nella condizione i commissari di avere i poteri per risollevare questo sistema».

«In 12 anni di commissariamento, i commissari – ha spiegato – dovevano fare due cose migliorare la qualità delle prestazioni e fare la ricognizione del debito. Non sono riusciti a farlo. Io in un anno soltanto ho riconciliato i conti, ho dimostrato che abbiamo un avanzo di amministrazione, sto facendo l’accertamento, con la Guardia del Finanza, e ho dimostrato che non c’è nemmeno questo debito mostruoso, perché è in linea con la maggior parte del Centro Sud. Non è una buona notizia, perché significa che il motore della sanità è spento».

«In un anno abbiamo assunto 1400 persone a tempo indeterminato – ha ricordato – altre 700 a tempo determinato».

Formigli, poi, parla di un fatto: La Calabria, oggi, è la serie C d’Italia dal punto di vista sanitario. Fatto confermato dal Governatore: «dal punto di vista sanitario è anche peggio della serie C, nonostante o medici straordinari».

Tornando alla questione degli ospedali chiusi (18 da Scopelliti), Occhiuto ha parlato dell’errore di non sostituire gli spedali con presidi di assistenza sanitaria.

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Trebisacce, Alex Aurelio: «Siamo consapevoli che attraverso la visione, la determinazione e l’azione quotidiana dimostrata dal Presidente nella sua difficile e coraggiosa funzione di Commissario alla sanità, il riconoscimento e la fruizione dei diritti fondamentali delle popolazioni, su tutti quello alla salute, potranno essere presto garantiti su tutto il territorio calabrese, frenando lo spreco di risorse pubbliche, arginando l’emigrazione sanitaria e diventando, anzi, regione attrattiva di buona sanità per medici e pazienti». (rrm)

CARIATI (CS) – Da Regione 25 mila euro per l’Ambito Sociale Territoriale

Sono 25 mila euro la somma stanziata dalla Regione e destinata all’Ambito Sociale Territoriale di Cariati, comune capofila da destinare alle persone con Disturbi dello Spettro Autistico (Dsa).

L’obiettivo della misura è quello di favorire l’inclusione, la socializzazione ed il miglioramento della qualità della vita delle persone con bisogni speciali e abbattere il costo di frequenza dei servizi per le famiglie a basso reddito.

Lo ha reso noto la sindaca Filomena Greco, esprimendo soddisfazione, insieme all’assessore alle politiche sociali Rosaria Bianco, per questo ulteriore tassello che va ad aggiungersi alla serie di iniziative messe in campo nel sociale dall’Ambito.

Le famiglie potranno candidarsi ad ottenere le risorse per le spese relative ai servizi che applicano metodi educativi/comportamentali riconosciuti dall’Istituto Superiore di Sanità, entro il 20 febbraio. Le spese sono imputabili sia al 2022 che al 2023 per un importo massimo di 5 mila euro annui.

Per richiedere l’accesso al contributo bisogna essere residente in uno dei comuni componenti l’Ambito Territoriale di Cariati (Bocchigliero, Campana, Cariati, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli, Terravecchia); avere un ISEE (del nucleo familiare) inferiore o pari a 30 mila euro; avere una certificazione di diagnosi di disturbo dello spettro autistico rilasciata da una struttura pubblica.

Nel caso di più persone nello stesso nucleo familiare aventi diritto al contributo, è possibile presentare istanza per ciascuno di essi.

Le domande potranno essere presentate a mano, al protocollo del Comune di Cariati o a mezzo Pec scrivendo al protocollo.cariati@asmepec.it. Modulistica e avviso completo sono disponibili su tutti i siti istituzionale dei comuni dell’ambito. (rcs)