Al direttore del MArRC Malacrino il premio Satyrion per l’Archeologia

Prestigioso riconoscimento per Carmelo Malacrino, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, che è stato insignito del Premio Internazionale Satyrion per l’Archeologia.

Il premio, è stato conferito al Castello Muscettola di Leporano, nei pressi di Taranto, ed è stato assegnato anche al direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Luigi La Rocca.

La manifestazione, promossa dalla Proloco e dal Comune di Leporano, giunta alla sua 23esima edizione, vede nell’autorevole Comitato Scientifico anche la presenza della Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva degl’Innocenti, e della Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, Barbara Davidde. Nella motivazione del Premio si legge: «Carmelo Malacrino ha saputo coniugare in modo esemplare la gestione con lo studio, la didattica e l’inclusione, la conservazione e la valorizzazione, l’innovazione, la comunità e l’internazionalizzazione, facendo diventare il Museo di Reggio Calabria un modello di riferimento di come il patrimonio culturale della Magna Grecia possa creare senso di appartenenza, identità e crescita». 

Per il Direttore del MArRC è stato un momento di grande emozione: «Sono particolarmente onorato per questo riconoscimento, con il quale la Puglia, una regione splendida e in continua crescita, rinnova l’attenzione verso il nostro Museo dopo il Premio “Zeus di Ugento” di qualche anno».

«Il MArRC, che ho avuto l’onore di riaprire al pubblico nel 2016 – ha proseguito – è oggi una realtà consolidata, non solo quale grande attrattore turistico, ma anche come polo culturale inclusivo e dinamico per tutto il territorio. Ricevere questo Premio Internazionale nel Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace conferma il percorso svolto dal Museo di coinvolgimento interistituzionale, un progetto che, tra i vari risultati, ha permesso di riunire tutti i principali musei dell’Italia meridionale nella grande mostra “L’età degli Eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace”».

«Sento di condividere questo premio – ha concluso Malacrino – con tutto lo staff che in questi anni si è impegnato per rendere il MArRC un luogo della cultura accogliente, efficiente e sicuro: dal personale amministrativo, tecnico e di vigilanza ai tanti giovani che hanno svolto un’indimenticabile esperienza di formazione, a chi infine ci ha sopportati nella comunicazione istituzionale. Una squadra straordinaria, che sarà capace di proiettare il nostro Museo su un futuro scenario sempre più internazionale». 

Negli stessi giorni la “Casa dei Bronzi” ha riscosso grande successo in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, con l’evento promosso dalla Regione Calabria sulla magnifica terrazza panoramica e con la tavola rotonda organizzata dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Quasi 2000 presenze nelle due giornate di sabato e domenica. (rrm)

Al Museo dei Bronzi stasera MagnaGrecàntico con Daniele Castrizio e Fulvio Cama

Stasera al Museo Archeologico Nazionale di Reggio, per gli appuntamenti de Le Notti d’estate al MAaRc lo spettacolo di Daniele Castrizione e il musicantore Fulvio Cama Magnagregàntico. Musica e immagini per raccontare in modo originale (e piacevolissimo) per il pubblico la storia dei Bronzi

La serata fa parte dell’intenso programma di eventi per celebrare il Cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi nel mare di Riace. In queste settimane decine di migliaia di visitatori hanno voluto ammirare e rendere omaggio a questi due capolavori della grande bronzistica greca del V secolo a.C., simboli della cultura di tutto il territorio. Molteplici le iniziative proposte dal MArRC tra conferenze, concerti e ben quattro diverse mostre temporanee, offerte senza alcun sovrapprezzo sul normale biglietto d’ingresso. 

Tra queste sta riscuotendo successo la grande esposizione inaugurata venerdì 12 agosto, nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, dal titolo L’età degli Eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace: un tributo di tutti i principali Musei dell’Italia meridionale e della Calabria alle due statue che rendono celebre il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria in tutto il mondo.

Stasera, giovedì 18 agosto, torneranno gli appuntamenti delle Notti d’Estate al MArRC, con un evento promosso in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Proprio i Bronzi di Riace saranno protagonisti della serata con Magnagrecàntico, un racconto con musica e immagini ideato dal prof. Daniele Castrizio e dal musicantore Fulvio Cama.

«Una Notte d’Estate che il Museo dedica tutta ai Bronzi di Riace – commenta il direttore Carmelo Malacrino. Una storia tra ipotesi e suoni evocativi per celebrare gli Eroi venuti dal mare a cinquant’anni dal loro ritrovamento. Ringrazio Daniele Castrizio, componente del Comitato Scientifico del Museo, e gli altri narratori di questo affascinante racconto, che certamente coinvolgerà tutto il pubblico presente. Ringrazio anche il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presieduto da Rosita Loreley Borruto, per la continua collaborazione, volta alla promozione di una cultura inclusiva».

Magnagrecàntico è a metà strada tra uno spettacolo e una conferenza multimediale, nell’ottica della public history, la divulgazione scientifica aperta a tutti i tipi di pubblico e a tutte le età anagrafiche, che riesce a coniugare assieme diverse discipline. Oltre a Cama e a Castrizio, che ne cura il racconto storico-archeologico, saranno presenti il grafico Saverio Autellitano e Dario Zema alle percussioni. 

Spiega il prof. Castrizio: «Attraverso le canzoni appositamente composte, la narrazione video e le spiegazioni scientificamente corrette, si approfondirà in modo piacevole la storia dei Bronzi di Riace a 50 anni dalla loro scoperta, cercando di chiarirne la provenienza, la paternità artistica, l’identificazione dei soggetti rappresentati, il contesto storico, il loro significato morale e politico, il restauro a Roma, il viaggio verso Costantinopoli, interrotto da un incidente ancora non compreso completamente».

«Sarà un viaggio culturale e didascalico che metterà in scena la storia dei Bronzi di Riace» conclude Rosita Loreley Borruto, Presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, che introdurrà lo spettacolo. (rrc)

A Bruna Siviglia per le iniziative sulla legalità il Premio Bronzi di Riace

Meritato riconoscimento a Bruna Siviglia per l’impegno e le tante iniziative intraprese e condotte con successo a difesa della legalità: le è stato assegnato il Premio Bronzi di Riace «quale portavoce attiva di legalità, anche oltre i confini della città di Reggio Calabria».

Il Premio è stato conferito nel corsos di una cerimonia al Museo Archeologico di Reggio. Tra le motivazioni, l’impegno costante profuso in progetti sulla legalità, giustizia e impegno culturale, sia a livello territoriale che nazionale; la costante presenza sul territorio, con l’intento di aiutare i giovani mutare modo di agire e di pensare; la sensibilizzazione alla costruzione di legami e senso di collettività educati in seno alla cultura, all arte ed alla conoscenza del patrimonio artistico e culturale, anche grazie a progetti di partecipazione attiva svolti in collaborazione con il MArRC.

La presidente e fondatrice dell’associazione Biesse, Bruna Siviglia, ha affermato di essere “onorata per aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento nel cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi. Ringrazio di vero cuore il Direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, e tutta la commissione scientifica – ha proseguito – per aver voluto conferire alla sottoscritta questo importante premio. È stata una serata ricca di emozione anche perché a consegnarmi il prestigioso riconoscimento è stato il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, il Colonnello Marco Guerrini – ha concluso Bruna Siviglia -, da sempre sensibile e attento al mondo dei giovani e alla divulgazione dei valori di legalità e giustizia”.

Gli altri premi che sono stati assegnati dal Comitato scientifico presieduto dal direttore del Museo Carmelo Malacrino sono andati al Dott. Roberto Sottile, critico d’arte e curatore; Prof. Gianfranco Micheli, restauratore dei Bronzi di Riace, Università degli Studi Roma Tre; Dott. Fabrizio Sudano, Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio e Segretario regionale MiC ad interim; Prof. Felice Costabile, docente di Diritto Romano all’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Prof.ssa Angela Pontrandolfo, direttore del Laboratorio di Archeologia ‘Mario Napoli’ dell’Università di Salerno; alla memoria del Dott. Sebastiano Tusa, assessore ai Beni culturali per la Regione Sicilia; Prof. Giorgio Rocco, ordinario di Storia dell’Architettura antica al Politecnico di Bari; alla memoria del Prof. Gioacchino Francesco La Torre, professore ordinario di Archeologia Classica; ed Ermanno Arslan, Storico, Numismatico e Archeologo.

Nel corso della serata hanno ricevuto una Menzione speciale per le sinergie e la collaborazione culturale: l’Associazione Calabria Spagna, nella persona di Rosa Italia Fontana Presidente; il Comune di Riace, nella persona di Antonio Trifoli Sindaco; la CONPAIT (Confederazione Pasticceri Italiani) nella persona di Angelo Musolino Presidente; l’Istituto Professionale Alberghiero Turistico di Villa San Giovanni, nella persona della Prof.ssa Carmela Ciappina Dirigente; l’Ufficio Sociale per i Minorenni di Reggio Calabria (USSM-RC) Tribunali Minori Reggio Calabria, nella persona di Rosa Maria Morbegno.

«In un anno così importante, a qualche giorno dall’anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, questo Premio ha una grande valenza – dichiara Carmelo Malacrino, direttore del MArRC – Si tratta di un riconoscimento prestigioso a tutti coloro che si fanno tessitori di rapporti e di crescita reciproca mediante la cultura, la tutela e le sinergie messe in campo ogni giorno, dimostrando, con le proprie competenze, il proprio impegno nei confronti della valorizzazione del nostro patrimonio. Anche con questa manifestazione il Museo Archeologico conferma il suo carattere inclusivo, che unisce visitatori e cittadini in un’esperienza stimolante». (rrc)

Metrocity alla Bit: i Bronzi e l’offerta archeologica e culturale

Un grande padiglione espositivo, di grande suggestione. A questa edizione della Bit la Calabria vuole attrarre attenzione e conquistare buyers e tour operator.  Anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria è presente e l’occasione del 50° del ritrovamento dei Bronzi aiuta non poco a suscitare interesse. 

Secondo il Sindaco metropolitano ff Carmelo Versace «La presenza, qui oggi, della Città metropolitana, suggella un lavoro certosino che è stato condotto in questi mesi dall’Ente, nel quadro della proficua sinergia avviata con gli altri attori istituzionali del territorio, con l’obiettivo di presentare, nell’anno che celebra i Bronzi di Riace, una proposta turistica di alto livello, in grado cioè di abbracciare tutti i siti e gli attrattori del contesto metropolitano». 

Alla conferenza Storia e miti nella Città metropolitana di Reggio Calabria nell’anno del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace”, hanno presenziato il Sindaco f.f. di Reggio Calabria Paolo Brunetti e l’assessore alla Cultura Irene Calabrò, il Consigliere metropolitano Delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana e l’on. Alfonso Pecoraro Scanio. 

«La Bit – ha detto Versace – è un’occasione irrinunciabile per il territorio metropolitano, non solo per il prestigio e la rilevanza che tale appuntamento riveste, ma anche perché questo evento consente di rafforzare la rete di relazioni che istituzioni e attori sociali sono chiamati a sviluppare in sede locale e nazionale». 

Sin dalle prime ore di avvio delle attività, lo stand della Città metropolitana ha fatto registrare una significativa presenza da parte di tanti visitatori, «segno evidente – ha concluso il Sindaco metropolitano f.f. – della rinnovata attenzione e dell’interesse autentico che si sta generando nei confronti del nostro patrimonio, delle nostre bellezze e dell’intero sistema di ospitalità metropolitano». 

Per il Comune di Reggio Calabria essere presenti in questa vetrina così importante, rappresenta un bel segnale di ripartenza «in un anno che tutti noi avvertiamo con particolare emozione e orgoglio, – ha affermato il sindaco ff Brunetti – perché si celebrano le opere d’arte che da sempre identificano la nostra città ovunque nel mondo. Reggio però, non è solo Bronzi di Riace, ma un contesto attrattivo, ospitale e ricco di bellezza. Naturalmente il Cinquantesimo dei Bronzi rappresenta un fattore di spinta notevole, che ci consente di amplificare i messaggi che stiamo mandando a livello nazionale. E devo dire che i primi riscontri già registrati qui a Milano, sono estremamente incoraggianti. Stiamo incontrando, infatti, tante persone fortemente interessate all’offerta che la nostra città e in generale il territorio metropolitano, sono in grado di offrire».

Federalberghi Calabria, guidata dal Presidente Fabrizio D’Agostino, afferma che, aspettandosi una stagione estiva straordinaria, «la Calabria è pronta ad abbracciare i vari turismi, quello del mare, della cultura, delle terme, dei borghi, della montagna, dell’enogastronomia. In un momento difficilissimo per la pandemia e per la guerra i nostri operatori sono pronti ad accogliere i turisti».  

Federalberghi Calabria è presente in fiera con il direttore Francesco Perino con i Presidenti provinciali di Cosenza Giancarlo Formica e di Reggio Calabria Maurizio Baggetta. Verranno affrontati con gli albergatori il “nuovo turismo”, ossia le piattaforme di business per incoming e outgoing e marketplace di incontro domanda-offerta italiane e internazionali. (rrc)

Bronzi in tv su Geo: il bel racconto del direttore Carmelo Malacrino

È stato molto bravo ed efficace il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio arch. Carmelo Malacrino nella sua diretta con Geo, l’apprezzata trasmissione di Rai3 condotta da Sveva Sagramola. Un bel racconto sugli Eroi venuti dal mare, vanto e orgoglio del Museo reggino, testimonianza straordinaria dell’arte classica del V secolo a.C., tra le pochissime sculture arrivate intatte ai nostri giorni, messaggeri della civiltà millenaria della Magna Grecia.

Il direttore Malacrino non ha mai nascosto l’entusiasmo che guida il suo lavoro, con l’instancabile passione del ricercatore e del divulgatore che mette la propria competenza al servizio di tutti: non è stata, quella in diretta tv, una lezione noiosa di storia dell’arte, al contrario il suo è stato un magnifico racconto intessuto di curiosità e di dettagli che funzionano a stuzzicare interesse e curiosità.

Reggio ha un tesoro ancora pressoché sconosciuto al resto del mondo: servono, però, molte più trasmissioni come quella della Sagramola, le cui finalità divulgative raggiungono sempre un invidiabile successo, serve una narrazione, competente e “pulita” come quella offerta ieri dal direttore Malacrino, ma serve anche l’impegno di amministratori e forze politiche perché si possa costruire un turismo di cultura con il traino dei Bronzi. L’arch. Malacrino non nasconde, giustamente, l’orgoglio di custodire il Museo delle meraviglie della Magna Grecia (e non solo ci sono straordinarie testimonianze dell’antichità e delle ere geologiche che hanno lasciato segni indelebili): quando la pandemia lo permetterà – dovrà impegnarsi a raccontare la storia dei Bronzi e del Museo (che dirige in maniera eccellente) a tutto il mondo. E dovrà contare sul sostegno concreto della Regione, degli amministratori locali, dello stesso ministero del Turismo perché attraverso i Bronzi possa essere veicolato il messaggio del mediterraneo culla della civiltà del mondo moderno.

Fino ad oggi si è data scarsa importanza all’attrazione che i due Bronzi di Calabria (Riace è solo il luogo del ritrovamento) riuscirebbero a suscitare con un’adeguata campagna di comunicazione a respiro mondiale. Nel 2022 saranno 50 anni che i Bronzi vennero scoperti nelle acque dello Jonio: oggi meritano di diventare patrimonio dell’umanità. L’Unesco dovrebbe metterli sotto la propria tutela: sarebbe il giusto riconoscimento a un tesoro che il mondo merita di scoprire e condividere. Con la coinvolgente passione del direttore Malacrino – si può dire, senza sbagliare – non sarà un’impresa ardua. Grazie, direttore. (s)

L’assemblea dei Presidenti regionali: insieme per la sfida delle politiche di coesione

29 ottobre 2018 – Soddisfazione tra i Presidenti dei Consigli regionali di tutt’Italia riuniti a Reggio per l’assemblea plenaria per la comune intesa raggiunta sulla sfida delle politiche di coesione. Il presidente Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale della Calabria, che ha ospitato l’assemblea ha voluto sottolineare l’unità d’intenti «a tutela delle esigenze e degli interessi delle comunità regionali, secondo il profilo rigorosamente istituzionale che ci appartiene».
Irto, introducendo i lavori della plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali e delle Province autonome ha detto «Siamo soddisfatti del ruolo, del dinamismo, della visione che, tutti assieme, stiamo dimostrando di avere nella Conferenza«. Un organismo che «si sta dimostrando una ‘best practice’ in termini di dialogo e collaborazione interistituzionale. Ci attendono sfide delicate – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – a cominciare da quella della nuova politica di coesione. Credo che assumere una posizione comune, pure in questo ambito, sia lo strumento più forte per far sentire la voce non solo delle Assemblee legislative, ma anche e soprattutto dei territori e delle comunità che rappresentiamo»
Aprendo i lavori del seminario “Politiche di coesione e PAC post 2020“, il presidente Irto ha detto che «Il futuro delle politiche di coesione – con le prospettive, i rischi, le preoccupazioni, ma anche le opportunità e le speranze – è da tempo al centro del lavoro della nostra Conferenza. Non potrebbe essere diversamente, perché l’Europa è la nostra radice, il nostro presente e il nostro futuro».
«Il confronto tra le Regioni, la Commissione e le altre istituzioni europee riguarda strettamente le prospettive di sviluppo delle comunità regionali e delle aree urbane che, a nostro avviso, non sono garantite dall’impostazione data al Quadro finanziario pluriennale, alla politica di coesione e alla politica agricola comune per il settennato 2021-2027 – ha aggiunto Irto -. E stamattina la Plenaria ha adottato un ordine del giorno proprio su questi temi, ribadendo, nel preambolo politico che ho fortemente voluto, la nostra inderogabile collocazione europeista».
«Riteniamo sbagliata – ha aggiunto Irto – la riduzione del bilancio della politica di coesione, della politica agricola comune e dei programmi di cooperazione territoriale. Consideriamo poco lungimirante la scelta del principio della flessibilità del bilancio e difficilmente attuabile la revisione del bilancio di metà periodo, considerata la natura degli investimenti strutturali che sono, per definizione, oggetto di una programmazione di medio-lungo periodo; così come la pensiamo diversamente sulle modifiche ai termini di rendicontazione della spesa certificata, che aumenteranno il disimpegno delle risorse ma difficilmente accelereranno i processi. Auspichiamo inoltre indicazioni più puntuali e approfondite sulla condizionalità relativa al rispetto dello Stato di diritto che, così com’è, risulta generica e oscura».


Secondo il presidente del Consiglio regionale, «una preoccupazione di fondo è quella che attiene alla riduzione della quota di cofinanziamento. Da presidente del Consiglio di una regione del Sud, considero questo scenario, unito alle attuali modalità di allocazione delle risorse del bilancio nazionale, potenzialmente esiziale per alcune realtà del Mezzogiorno come la nostra. L’indebolimento delle politiche di coesione e della politica agricola comune – ha continuato il presidente Irto – non rafforzerà le prerogative delle istituzioni centrali europee; semmai, aumenterà le spinte centrifughe, rallenterà i processi di recupero del ritardo di sviluppo e metterà in discussione il raggiungimento di obiettivi fondamentali per il futuro dell’ambiente, che ci stanno particolarmente a cuore, come quelli fissati nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi».
«In queste condizioni – ha incalzato Irto – si rischia di avere non più un’Europa di serie A e una di serie B, ma un’Europa di A, una di B e, purtroppo, anche una di serie C. Nella quale, fatalmente, rischieremmo di veder scivolare le nostre regioni, nonostante tutti gli sforzi che stiamo compiendo. Mi domando, allora, che fine abbia fatto il sogno dell’Europa con cui siamo cresciuti: l’Europa dei giovani, della pace e della cooperazione, preconizzata nel Manifesto di Ventotene; un’Europa senza frontiere, moderna e orientata allo sviluppo sostenibile, ma soprattutto ispirata ai principi di eguaglianza, libertà, giustizia e solidarietà. Oggi, l’impostazione che viene data alla nuova politica di coesione e alla politica agricola comune ci espone al rischio di sconfessare i principi e valori fondanti della nostra identità europea, favorendo le spinte alla disgregazione dell’Unione che rifiutiamo e che purtroppo continuano a farsi sentire, nonostante il radicato sentimento di appartenenza all’Europa che, recentemente, anche i cittadini della Gran Bretagna hanno manifestato con forza».
«È una strada, quella della disgregazione, che non intendiamo percorrere. Vogliamo che continui a vivere il sogno di un’Europa che ha il proprio cervello a Bruxelles, ma il cui cuore pulsa qui: nelle regioni, nelle città metropolitane, nelle realtà periferiche, dove un ponte, una strada, un progetto di integrazione sociale, un aiuto all’agricoltura danno la concreta e quotidiana percezione del nostro status di cittadini europei. Per far vivere questa Europa, è necessario continuare a far battere il cuore dei territori. È una battaglia nella quale continueremo a impegnarci quotidianamente – ha concluso il presidente Irto – consapevoli del fatto che dal suo buon esito dipende il futuro di tutti noi». Il bilancio dell’assemblea plenaria dei Presidente dei Consigli regionali italiani è, dunque, largamente positivo.

Agli ospiti della Plenaria è stata offerta domenica una visita al Museo Archeologico Nazionale di Reggio. A guidare la delegazione sono stati il presidente dell’Assemblea legislativa calabrese, Nicola Irto, e la coordinatrice della Conferenza, Rosa D’Amelio, che presiede il Consiglio della Campania. Presenti, oltre ai rappresentanti dei Parlamenti regionali, i relatori del convegno sul futuro della politica di coesione e della politica agricola comune. Il direttore del MarRC, Carmelo Malacrino, ha fatto gli onori di casa ed è stato la guida d’eccezione del gruppo che ha avuto modo di visitare sia la mostra temporanea recentemente inaugurata, sia i quattro livelli di esposizione permanente. I rappresentanti delle Assise sono rimasti affascinati dalle inestimabili testimonianze dell’arte magnogreca conservate nel Museo, fino al momento in cui hanno fatto ingresso nella sala che ospita i Bronzi di Riace, la cui eccezionale bellezza che ha lasciato tutti letteralmente senza fiato.
«Ringrazio il direttore Malacrino per l’ospitalità e la professionalità con cui ci ha accompagnati alla scoperta delle radici della nostra identità storica, artistica e culturale. Credo non esistesse migliore biglietto da visita per il nostro territorio da presentare ai colleghi provenienti dalle altre regioni italiane», ha commentato il presidente Irto. (rrc)

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REGGIO – Il convegno Grecia, Magna Grecia, Europa

22 settembre – In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, oggi a Reggio Calabria e domani a Bova, l’Associazione Bova Life, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con l’Ambasciata Greca in Italia, e con il coordinamento scientifico del Professore Louis Godart, organizza il convegno internazionale dal titolo “Grecia, Magna Grecia, Europa”, per rendere omaggio alle radici greche e magno greche dell’Europa e ai suoi valori fondanti.
Con il Professore Louis Godart, archeologo e filologo di fama mondiale, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e già Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico presso la Presidenza della Repubblica Italiana, saranno presenti l’Ambasciatrice Greca in Italia, Tasia Athanasiou, e illustri accademici e studiosi italiani e greci.

L’incontro di oggi a Reggio al Museo Archeologico Nazionale:
Ore 15:30 | Apertura dei lavori, moderati dal giornalista Giorgio Neri dell’Ansa, con i saluti di:
• Luca Micheletta | Segretario Generale, Associazione culturale Bova Life
• Nicola Irto | Presidente del Consiglio Regionale della Calabria
• Pierpaolo Zavettieri | Sindaco di Roghudi (Area Grecanica della Calabria)
• Tasia Athanasiou | Ambasciatrice della Repubblica Ellenica in Italia
• Carmelo Malacrino | Direttore del Museo Archeologico di Reggio Calabria
Ore 16:30
• Katerina P. Dellaporta | Direttrice del Museo bizantino e cristiano di Atene – “La cultura Bizantina attraverso il Museo Bizantino e Cristiano di Atene”
Ore 17:00
• Louis Godart – Accademia Nazionale dei Lincei – “Dalla Grecia alla Magna Grecia: i valori della classicità”.
Ore 17:30
• Filippo Avilia | Iulm Università di Milano – “La navigazione in Magna Grecia: tra navi e geoarcheologia. Nuovi dati sul porto dell’antica Parthenope”.
Seguirà dibattito e Visita del Museo.

L’incontro di domani a Bova, Calabria, Spazio Cultura (via Rimembranze):
Ore 10:00 | Saluti di:
• Luca Micheletta | Segretario Generale dell’Associazione culturale Bova Life
• Santo Casile | Sindaco di Bova
• Tasia Athanasiou | Ambasciatore della Repubblica Ellenica in Italia
Ore 10:30 Apertura dei lavori:
• Louis Godart | Accademia Nazionale dei Lincei
Ore 11:00
• Pasquale Amato | Università per stranieri di Reggio Calabria
“Le pòleis calabresi della Magna Grecia e il loro prezioso contributo alla cultura del Mondo Ellenico”.
Ore 11:30
• Giuseppe Caridi | Università degli studi di Messina – “Calabria e Mezzogiorno dalla fine dell’età bizantina alla dominazione spagnola”.
Seguirà dibattito e Visita del Borgo Antico.
Modera il giornalista Giorgio Neri dell’Ansa.  (rrc)

REGGIO: MUSEO RECORD, OLTRE 5000 PRESENZE IN DUE GIORNI

5 settembre – Oltre cinquemila visitatori in due giorni al Museo dei Bronzi di reggio. È stato proprio un fine settimana emozionante, questo d’inizio settembre, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, denso di appuntamenti straordinari, con ospiti d’eccezione e un’affluenza speciale di visitatori. Sono stati 2328, sabato 1 settembre, e 2.789 domenica 2 settembre. «Oltre 5mila grazie, 5117, per la precisione – dicono al MArRC – ai nostri ospiti e ai nostri partner nel programma di valorizzazione del patrimonio culturale museale e calabrese attraverso l’organizzazione di eventi nelle Notti d’Estate al MArRC, che hanno suscitato, nell’edizione 2018, un particolare interesse e una significativa partecipazione del pubblico». Non ultima la partecipazione del regista e attore Michele Placido che ha presenziato al MArRC durante il Bergamotto Art Festival e ha voluto visitare e scoprire le straordinarie ricchezze del Museo.
Il prossimo appuntamento sulla fantastica terrazza sotto le stelle è per domani, giovedì 6 settembre, alle ore 21.00, con la conversazione “Il birdwatching, occasione di turismo naturalistico per l’area dello Stretto”.
Dopo i saluti del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino,  parleranno: il direttore del Parco Nazionale dell’Aspromonte Sergio Tralongo; il vicepresidente dell’EPNA Domenico Creazzo; il console del Touring Club Italiano di Reggio Calabria Francesco Zuccarello Cimino. L’evento, nell’ambito del progetto “Natura e Cultura” promosso in collaborazione tra il Museo e il Parco dell’Aspromonte, è nel programma delle iniziative nel calendario del 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale, per la valorizzazione della natura, di flora e fauna, come beni culturali e paesaggistici.
«Prosegue la fertile collaborazione con il Parco dell’Aspromonte per il progetto avviato su un’idea condivisa con il professore Giuseppe Bombino», dichiara il direttore del MArRC Malacrino. «Il progetto “Natura e Cultura” rientra quest’anno tra le attività di valorizzazione del patrimonio naturalistico calabrese al fine di promuovere e tutelare questo eccezionale paesaggio».
«Il Birdwatching e il turismo naturalistico in generale sono in forte incremento negli ultimi anni anche in Italia», afferma Creazzo. «Sono sempre più numerosi i naturalisti dilettanti e i semplici appassionati che programmano le loro vacanze nei siti dove la biodiversità può offrire spettacoli di questa portata. Anche in questa prospettiva, dunque, si inquadrano le iniziative che il Parco vuole condividere con il territorio per valorizzare a fini turistici un’attività dal forte richiamo scientifico».
«Abbiamo un patrimonio naturalistico immenso, nell’area dello Stretto, che è uno dei tre punti di passaggio dei flussi migratori di uccelli nel Mediterraneo, insieme agli Stretti del Bosforo e di Gibilterra», dichiara Zuccarello Cimino. «Basta passeggiare sul lungomare e alzare lo sguardo in alto per accorgersi di una fauna volatile straordinaria. In tutto il mondo è praticato il Birdwatching, l’osservazione del volo degli uccelli, come hobby turistico. In Italia, e soprattutto al Sud, è tutto da scoprire e da sviluppare. Ogni tanto – racconta – mi prendono per pazzo nel vedermi con il binocolo in spiaggia. Poi mostro le foto e restano tutti incantati».

REGGIO: UN GRANDE SUCCESSO IL PRIMO BERGAMOTTO ART FESTIVAL

4 settembre – Si è conclusa con successo, a Reggio, la prima edizione del Bergamotto Art Festival, promossa dalla Fondazione Giuseppe Marino col patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Un evento che dimostra come l’agrume principe di Reggio possa ispirare iniziative culturali che convogliano attenzione e interesse sulla Città: Il Bergamotto di Reggio Calabria protagonista, per far parlare le voci del Sud, per raccontare le bellezze del Mezzogiorno, per esaltare la vivacità culturale di una città, di una Calabria, che vive e ha tantissimo da offrire. Un successo non scontato, ma meritato e conquistato grazie all’impegno di una Fondazione (quella intitolata a Giuseppe Marino, indimenticabile uomo di cultura di Reggio) che crede convitamente nella valorizzazione del territorio attraverso i suoi protagonisti.
«Il nostro è un bilancio assolutamente positivo – ha dichiarato Antonio Marino, presidente della Fondazione Marino – per le risposte significative e importanti che Reggio e la sua provincia hanno inteso riservare agli eventi proposti al Bergamotto Art Festival». «Siamo a lavoro per la seconda edizione – ha proseguito il presidente Antonio Marino – dentro la quale continueranno a convivere, come in questa edizione è accaduto, in particolar modo per la Calabria, la Puglia e la Campania, le tante e bellissime voci del Sud. La nostra visione è sempre quella di operare per la valorizzazione del nostro territorio, partendo dalle essenze del Bergamotto, che ci rende unici nel mondo, del gelsomino e degli agrumi, che nel passato hanno costituito risorse e, che ad oggi, sono dimenticate».

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L’evento conclusivo del Bergamotto Art Festival si è svolto nella Sala Orsi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, diretto da Carmelo Malacrino, con l’incontro dal titolo “I luoghi dell’abbandono: appunti di geografia sentimentale” a cura di Vito Teti, professore ordinario di Antropologia presso l’Unical.
L’antropologo, nel corso dell’incontro, ha dialogato con Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, che ha parlato della necessità di “recuperare la memoria storica e di coltivare la restanza come valore dinamico, come atto di amore e di passione di un popolo che sceglie di rimanere per cambiare ciò che non va, per vibere e non per aspettare che le case cadano, e per attendere passivamente”.
La conversazione, inoltre, è stata arricchita dalle letture di alcuni brani a cura degli studenti del Laboratorio Teatrale del Liceo Classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria e dell’attrice Giusy Loschiavo.

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L’attrice calabrese Giusy Loschiavo

Presente l’attore e cantante Beppe Barra, che ha interpretato il brano “La casa del tempo”, tratto dal racconto “I sette palombelli” e il racconto “La vecchia scorticata”, trattti da “Lo scunto de li cunti” di Gambattista Basile.
L’attore, a fine evento, è stato omaggiato con “La bergamotta”, una creazione di carta pesta ispirata all’oro verde di Reggio dell’artista reggina Elena Iacopino.
Nel corso della serata, l’Arena dello Stretto ha ospitato l’esibizione dell’artista Maurizio Ferrieri, con la partecipazione dei ballerini Noemi Bellifemmine e Giorgio Jackson, l’incurisione dei trampolieri Morks, che sono arrivati a Reggio direttamente dalla Repubblica di Pallonia, e l’intro “Dove il mare ascolta” con la danza di Francesco Loschiavo e l’interpretazione a cura di Giusy Loschiavo di un brano tratto dal volume “Novecento” di Alessandro Baricco, accompagnato dal violino di Lino Cannavacciuolo.

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La modella Silvia Santoro nella performance di Body Painting di Weronique Art ispirato al bergamotto

Ancora, lo show hip hop, soul, funk con “Reggio electro night”, animato con il body painting ispirato al bergamotto di Weronique Art e la modella Silvia Santoro, che ha sfilato sul palco con il corpo dipinto in modo magistrale.
Sul palco dell’Arena, infine, si sono esibiti i DNApoli e Luis Rodriguez. Il Lungomare Falcomatà, infine, è stato protagonista del teatro di strada e delle arti del fuoco del duo Mana Performing Arts. Suggestiva, l’opera in 3D, ispirata al bergamotto, realizzata a Piazza Italia, dallo street artist Gennaro Troia.
Grande successo, infine, anche per la mostra fotografica di Gianfranco Ferraro, ospitata all’interno di Palazzo San Giorgio, e curata da Sandro Iovine e con le musiche originali di Paolo Del Vecchio in sottofondo. (rrc)

REGGIO: PROFUMO DI BERGAMOTTO AL MUSEO ARCHEOLOGICO

31 agosto – Da oggi al Museo Archeologico Nazionale di Reggio una tre giorni al profumo di bergamotto: lo spazio di piazza Paolo Orsi ospiterà, infatti, per tre giorni, dalle ore 18.00 alle 19.30, gli Incontri letterari del prestigioso Bergamotto Art Festival, promossi dalla Fondazione Marino.
Il primo appuntamento è stasera con “Narratori e Narrazioni calabresi”. Gli scrittori Giuseppe Aloe, Gioacchino Criaco, Domenico Dara ed Eliana Iorfida dialogheranno con Lionella Maria Morano in un confronto sugli stili e le forme del raccontare il Sud e la Calabria. Nello stesso contesto, i ragazzi del laboratorio teatrale del Liceo Classico “Tommaso Campanella” leggeranno una selezione di brani.
Il secondo appuntamento sarà domani con le “Incursioni nel mondo antico” di Valerio Massimo Manfredi. Prevista anche la partecipazione straordinaria di Michele Placido, che leggerà brani di classici letterari. Dal meraviglioso peregrinare di Ulisse al sovrumano sogno di potere di Alessandro Magno, fino alla grandezza di pensiero e di azione politica di Giulio Cesare, attraverso le invenzioni tecnologiche dell’antichità, gli eventi che portarono alla nascita e alla diffusione dell’Impero Romano, i perigliosi movimenti dei cartaginesi fino ai confini del mondo, per arrivare ai nostri giorni, al ritrovamento dei maestosi Bronzi di Riace, saranno “le tappe” del viaggio del tempo guidato dal noto e apprezzato intellettuale e storico divulgatore Valerio Massimo Manfredi, con il prezioso contributo di Michele Placido.
Ultimo appuntamento sarà domenica con “I luoghi dell’abbandono: appunti di geografia sentimentale”, dell’antropologo Vito Teti, professore ordinario all’Università della Calabria, a colloquio con Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, e con la partecipazione straordinaria di Beppe Barra, che leggerà favole di Giambattista Basile, dal fondamentale “Cunto de li cunti”. I ragazzi del laboratorio teatrale del Liceo Classico “Tommaso Campanella” leggeranno brani dagli scritti di Vito Teti.
Il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, che aprirà gli incontri nelle tre giornate insieme al presidente della Fondazione Marino e di Sveva Edizioni, Antonio Marino, ha così commentato questa iniziativa: «Siamo soddisfatti di ospitare le manifestazioni promosse dalla Fondazione Marino e Sveva Edizioni. Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sta diventando sempre più un luogo inclusivo e dinamico, rappresentazione dell’identità culturale di questo territorio e di tutta la regione
«Il Bergamotto Art Festival nasce intitolato all’“oro verde” della Calabria per promuovere la ricchezza del patrimonio di cultura e di tradizioni del territorio reggino», dichiara Marino. «Il nostro desiderio era già dall’anno scorso di avviare una collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, simbolo per eccellenza e custode della ricchezza di storia, di arte e di produzione nella regione, e con il direttore Carmelo Malacrino, che ha reso questo luogo emozionante della cultura ancora più vivace e vitale».
Domani, inoltre, per l’apertura straordinaria delle Notti d’Estate al MArRC, con biglietto speciale a soli 3 euro con ingresso dalle 20.00 alle 23.00, un altro “gustoso” appuntamento attenderà gli ospiti del Museo, per il programma “…rEstate al MArRC!”, sulla splendida terrazza sullo Stretto. A partire dalle ore 20.30, in collaborazione con Costa Viola Gourmet, il MArRC proporrà il Simposio “Colori e sapori della Costa Viola sulle tracce di Ulisse”.
Interverranno: gli storici Daniele Castrizio, docente all’Università degli Studi di Messina e componente del Comitato Scientifico del Museo, e Pasquale Amato, docente all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e responsabile della Sezione Storia del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, partner del MArRC per la valorizzazione; lo scrittore e ricercatore storico Natale Zappalà e lo scrittore e tecnologo alimentare Angelo Paolillo.
Il Simposio prevederà un momento conviviale a cura di grandi maestri Chef, con un menu di degustazione di piatti tipici “a tema”, ispirati ai poemi omerici e alla tradizione alimentare in Magna Grecia, per un viaggio dei sensi alla riscoperta di antichi sapori e saperi.
L’evento si colloca nel calendario per le celebrazioni dell’Anno del Cibo Italiano istituito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Turismo e nella programmazione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale dichiarato dal Parlamento Europeo con il Consiglio dell’Unione Europea.
In attesa della grande Festa patronale che avrà inizio la prossima settimana, domenica 2 settembre si potrà visitare gratuitamente il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso 19.30). (rrc)