L’OPINIONE / Santo Biondo: Occorrono 1,4 mld per il personale sanitario in Case e Ospedali di Comunità

di SANTO BIONDO – Sulla medicina territoriale, il Governo continua a tenere nascosto il tema delle risorse economiche. In risposta alla pubblicazione, di qualche giorno fa, del nostro report sulla Missione 6 del Pnrr, Agenas ufficializza le linee di indirizzo per l’attuazione del modello organizzativo delle Case di Comunità e Ospedali, omettendo però, ancora una volta, di quantificare le risorse economiche necessarie per le assunzioni di personale sanitario da adibire al funzionamento delle Case e Ospedali di Comunità.

Il nostro lavoro di analisi ha evidenziato che, a tale scopo, occorrono circa 1,4 miliardi da destinare al personale del comparto (infermieri, infermieri di comunità, Oss e personale di supporto) al quale si dovrà aggiungere il finanziamento per i medici. Una somma molto lontana da quanto stanziato dal Governo con legge dello Stato (considerato che il Pnrr non consente di finanziare assunzioni), che si attesta invece a 250 milioni di euro per il 2025 e 250 milioni di euro per il 2026. Una cifra che, se confermata, andrebbe purtroppo a sancire il fallimento della Missione 6 Salute.

Inoltre, la previsione dell’infermiere di famiglia o di comunità ha costituito un’innovazione importante, ma i dati oggi ci dicono che nonostante il DM77 ne richieda 25/30 mila in servizio, in Italia se ne contano a malapena 3000.

Senza alcuna assunzione di nuovo personale, il rischio potrebbe essere quello di creare la figura dell’IFoC attraverso un travaso di personale sanitario dall’area ospedaliera all’area territoriale. Ciò è in totale contrapposizione con l’obiettivo sbandierato dal Governo di voler abbattere le liste d’attesa nella Sanità. Con la recente pubblicazione del report abbiamo già ampiamente rappresentato che la specifica Missione 6 Salute manca di dati e di informazioni circa la sua fase d’attuazione.

Sulla realizzazione della medicina di prossimità, dunque, il Governo continua, ostinatamente, a somministrare una cura che è sbagliata e che, se protratta, andrà a ridimensionare anche i grandi proclami che lo stesso Governo sta facendo in ordine alle riforme sulla disabilità e sulla non autosufficienza. (sb)

[Santo Biondo è segretario confederale Uil]

ISOLA CAPO RIZZUTO – Consegnate chiavi per realizzare nuovo Centro Sanitario

Sono state consegnate, nei giorni scorsi, le chiavi dell’edificio comunale a Isola Capo Rizzuto per realizzare il nuovo centro sanitaria.  

Il sindaco Maria Grazia Vittimberga, accompagnata dal Presidente del Consiglio Luigi Rizzo e dall’Assessore Davide Loprete, ha infatti aperto le porte all’equipe di progettisiti che si è aggiudicata i lavori di progettazione della nuova Casa della Comunità.

Si tratta di un progetto finanziato con fondi Pnrr, con un investimento di 1,4 milioni di euro: sarà realizzato in cooperazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, grazie anche alla collaborazione con la Provincia di Crotone, nella persona del consigliere Raffaele Gareri e con la Regione Calabria.

Nello specifico si tratta di un Poliambulatorio dotato di medici specialisti, tra cui: pediatri, logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione ma anche infermieri di famiglia, una figura di fondamentale importanza per le famiglie con all’interno persone con disabilità. Ci sarà inoltre la presenza di laboratori analisi, radiologia e altri servizi sanitari. Il progetto vedrà alcuni interventi di ristrutturazione anche al già esistente Polo Sanitario “Suggesaro”, con l’obiettivo di farlo diventare un unico grande centro che possa dare più risposte possibili alle esigenze dei cittadini. (rkr)