CATANZARO LANCIA LA SUA SFIDA: ESSERE
LA CAPITALE DELL’ARTE CONTEMPORANEA

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Catanzaro vuole diventare la Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea. Una sfida, quella lanciata dal sindaco Nicola Fiorita, che rappresenta un grande valore per il capoluogo di Provincia e per tutta la Calabria, spesso sede di importantissimi eventi artistici di livello internazionale, oltre che essere terra di artisti conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

Basti pensare al Materia Festival che viene organizzato ogni anno a Tropea – e che quest’anno partirà a giugno a Soverato e poi a settembre a Tropea – all’Altrove Festival che, ogni estate, anima le vie di Catanzaro con la sua street art, oltre alla presenza di «tre assi nella manica», come ha detto il sindaco Fiorita, ossia: «la Città di Mimmo Rotella, che dell’arte contemporanea è stato uno dei protagonisti indiscussi sulla scena mondiale, il Parco internazionale della scultura – il museo a cielo aperto del Parco della Biodiversità così ricco di opere contemporanea – e la presenza di una prestigiosa Accademia delle Belle Arti».

«Non sarà facile salire sul podio – ha detto il primo cittadino – perché ci saranno altre candidature autorevoli, ma credo che Catanzaro meriti questo riconoscimento che porterebbe non solo onore e gloria, ma anche sostanziosi finanziamenti economici da parte del Ministero».

Ma non è solo questo: Se Catanzaro riuscisse a vincere questa ambiziosa sfida, la Calabria deterrebbe un importante record: Quello di avere due città, che sono Capitali” della Cultura e dell’Arte Contemporanea.

Per questo il sindaco ha già avviato le interlocuzioni con la Provincia, l’Accademia di Belle Arti e la Fondazione Rotella, con cui ci metteremo subito al lavoro per predisporre un progetto serio che possa portare all’attribuzione del titolo.

«Punteremo, ovviamente – ha detto – sulla figura del maestro Rotella, esponente di movimenti artistici internazionali come i Nouveaux réalistes, la Mec-art e i suoi celebri décollages. Sarà notevole l’apporto del Parco Internazionale della Scultura, intuizione di Michele Traversa, che propone opere di artisti del calibro di Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Michelangelo Pistoletto, Daniel Buren e tanti altri ancora. Ma penseremo anche ad un’idea originale per realizzare una grande “residenza” in grado di ospitare artisti da tutto il mondo, privilegio che il Ministero assegnerà alla città vincente».

«Attendiamo la pubblicazione del bando e poi ci tufferemo in questa bella ed esaltante avventura», ha concluso il primo cittadino.

Quella di Catanzaro Capitale dell’Arte Contemporanea «è una sfida stimolante», per il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Virgilio Piccari, accogliendo «con vivo entusiasmo l’intenzione del sindaco Fiorita di includerci tra gli attrattori artistico-culturali della città capaci di catalizzare l’attenzione su Catanzaro nel percorso che porterà alla scelta della città italiana fulcro dell’arte contemporanea per il prossimo anno».

«È per noi motivo d’orgoglio e certificazione della qualità del lavoro svolto dai docenti e dagli studenti dell’Accademia nell’aprirsi al territorio e nel promuovere lo stesso attraverso una produzione artistica varia e apprezzata», ha detto Piccari, ricordando come «l’Accademia è impegnata da tempo nella “contaminazione artistica” del territorio calabrese».

La proposta di Fiorita, infatti, giunge a pochi giorni dall’approvazione, da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, del progetto “Perfoming”, finanziato con 3,7mln di euro a valere sui fondi del Pnrr, che vedrà l’Aba Catanzaro guidare undici tra Accademie, Università e Conservatori nazionali: «Siamo in continua crescita – ha aggiunto Piccari –, non solo nei numeri degli iscritti (che aumentano sempre di più, di anno in anno), ma anche nella qualità delle proposte progettuali, nella capacità di relazionarci con Enti e Istituzioni prestigiose, nella credibilità sotto il profilo della capacità di produrre arte e di formare i nostri iscritti: queste competenze, che affiniamo giorno dopo giorno, sono frutto dell’incessante e quotidiano lavoro di una squadra di docenti entusiasti, di un comparto amministrativo capace, di tanti studenti in gamba».

«Saremo ben lieti di mettere a disposizione della città il nostro know-how anche nella sfida – ha concluso – per portare Catanzaro a essere la capitale dell’arte contemporanea per il 2025».

Quella di Catanzaro, dunque, è sicuramente una bella sfida e che, se vinta, porterà ovviamente degli importanti benefici non solo alla città ma anche alla regione, in termini di turismo e di immagine. Per raggiungere l’obiettivo, tuttavia, è necessario che si creino delle importanti sinergie istituzionali, capaci di realizzare quel progetto che Fiorita ha auspicato porti al tanto atteso traguardo.

Sicuramente, il sostegno della Regione sarà fondamentale in questo percorso in cui la Calabria, ancora una volta, si mette in gioco per mostrare all’Italia non solo le sue bellezze e il suo inestimabile patrimonio artistico, culturale, archeologico ed enogastronomico, ma anche la sua continua voglia crescere e migliorare, per un futuro migliore per i suoi figli. (ams)

LAMEZIA TERME (CZ) – Domenica proiezione del film “Drive my car” per “Cinema in biblioteca”

È in programma per domenica prossima (21 aprile 2024 alle 18) nella sala polivalente del Chiostro di San Domenico la proiezione del film “Drive my car” di Ryusuke Hamaguchi con Hidetoshi Nishijima, Toko Miura, Reika Kirishima, Park Yurim, Jin Daeyeon, Sonya Yuan, Satoko Abe.

Si tratta del terzo appuntamento della rassegna “Cinema in Biblioteca” ideata e promossa dall’associazione culturale Una per la proiezione dei film stranieri in lingua originale. “Cinema in Biblioteca” rientra nel progetto Lamezia Youth Library, proposto dal Sistema Bibliotecario Lametino e sostenuto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Gli altri partner sono: Chiostro Caffè Letterario, Associazione Lucky Friends, Civico Trame e Cooperativa Inrete. Per l’associazione Una la rassegna dei film in lingua originale è una iniziativa ormai consolidata, un appuntamento atteso non solo dai lametini ma dai cinefili che, ad ogni proiezione, arrivano da tutta la regione.

Una manifestazione, giunta all’undicesima edizione, che si è meritatamente ritagliata un suo spazio nel panorama culturale regionale.

Drive my car è un gioco di specchi tra vita, lavoro drammaturgico, dolore della perdita, Cechov e multilinguismo. Il film del regista giapponese Ryusuke Hamaguchi riesce ad amalgamare tutti questi elementi con rigore e sottigliezza, raccontando un punto di svolta nella vita dell’attore e regista Yusuke (Hidetoshi Nishijima) che dirige uno sperimentale “Zio Vanja” ad Hiroshima. Premiatissimo nel mondo (Premio per la sceneggiatura a Cannes, Bafta, Aacta, vari premi dell’Accademia giapponese, Fipresci a San Sebastián, Santa Barbara Film Festival), il film ha ricevuto il Golden Globe e l’Oscar come miglior film straniero. (rcz)

Con Ande Catanzaro opinioni a confronto sull’autonomia differenziata

Si è discusso di Premierato e Autonomia differenziata: pesi e contrappesi, nel corso dell’incontro studio svoltosi alla Camera di commercio di Catanzaro, organizzato dall’Associazione Nazionale Donne Elettrici  – Ande, presieduta dall’avvocato Roberta Porcelli, con la Camera di Commercio CZ-KR-VV e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro.

Il Presidente della Camera di Commercio, dott. Pietro Falbo, ha definito necessaria la discussione perché la stagione delle riforme non finisce mai nel nostro Paese, mettendo in rilievo che bisogna stare dalla parte delle imprese e delle famiglie assicurando uguale assistenza.
Per il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Vincenzo Agosto, il premierato elimina alcune importanti prerogative del Presidente della Repubblica, mentre «con l’autonomia differenziata si va verso una visione non globale della nazione».
La presidente Ande Porcelli ha messo in rilievo il ruolo dell’associazione politica ma non partitica, e l’ottima riuscita delle iniziative finora messe in cantiere.
«Le  riforme – ha puntualizzato Roberta Porcelli – occupano la scena politica e potrebbero avere un impatto importante sul nostro vivere civile. L’Ande, già a febbraio dello scorso anno ha sviscerato, in un pubblico dibattito, il tema dell’autonomia differenziata da un punto di vista giuridico, economico e sociale. Ora vogliamo riprendere il discorso sull’autonomia differenziata da dove lo abbiamo lasciato, analizzando di nuovo il testo della legge nelle parti nel frattempo oggetto di modifica; vogliamo  soffermarci sugli effetti che sortirebbe tale riforma sul nostro sistema costituzionale, se passasse anche la  riforma sul premierato».
«L’autonomia differenziata – ha aggiunto – è forse il “do ut des” per ottenere la riforma sul premierato. Il premierato, e quindi l’elezione a suffragio universale del primo ministro, può considerarsi il necessario contrappeso al sistema previsto dalla riforma Calderoli, che rafforza il potere dei presidenti di regione? Sicuramente se dovessero passare insieme le riforme del premierato e dell’autonomia differenziata, al di là della condivisibilità dei contenuti, ci troveremmo in un altro sistema costituzionale».
Il professore di Diritto costituzionale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Andrea Lollo, ha subito sottolineato che c’è un filo rosso che lega le due riforme, analizzando, in maniera approfondita, punto per punto tutte le conseguenze e i risvolti che si determinerebbero sotto vari profili. Nella sua accurata relazione tecnica, ha parlato di «esaltazione del capo» e di indebolimento del Parlamento, di princìpi di eguaglianza negletti, del rischio di «meno Parlamento e più esecutivo». E, infine, del rischio di un «capo attorniato da una schiera di cortigiani».
È stato, invece, un intervento politico quello dell’on. Agazio Libero, già Presidente della Regione Calabria, ex ministro. Del premierato ha detto che l’unico Paese che lo ha introdotto è stato Israele, «che poi è dovuto scappare a gambe levate». Ha posto il problema di come verrebbe esautorato il ruolo del Presidente della Repubblica, rimarcando come il nostro Paese sia  molto diviso da sempre.
«Se viene approvato – ha puntualizzato Loiero – al Sud vivremmo in un’Italia minore, senza unità».
L’on. Mario Tassone, già viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, a chiusura dei lavori ha spiegato che «non è una riforma, stiamo ribaltando la Costituzione. Il Parlamento è diroccato, non c’è sovranità popolare, non c’è un Parlamento libero, il livello in generale della politica si è abbassato».
Tassone ha poi inviato tutti il 10 maggio prossimo, alle Casa delle culture, per un convegno sul tema con Pierino Amato e Valerio Donato.
Collegata da Roma, la prof.ssa Marisa Fagà, Presidente Ande nazionale, che come tutti si è congratulata con Roberta Porcelli per le sue capacità organizzative.
«Le iniziative più significative – ha detto – partono dall’ Ande di Catanzaro». Ha, quindi, augurato che ci siano ripensamenti sulle cosiddette riforme. In programma anche l’intervento della parlamentare della Lega, Simona Loizzo presente.
Ha moderato i lavori Giuseppe Soluri, Presidente dell’ Ordine dei giornalisti della Calabria, che ha introdotto le tematiche di particolare interesse e presentato ciascun relatore, sintetizzando il senso di ogni intervento. Infine, Soluri ha informato i presenti sulle prime notizie diffuse dopo la riunione del Consiglio regionale, che ha approvato a maggioranza un documento proposto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Azzurri insieme ad Azione in cui «ritiene che sia necessario attivarsi, per quanto di competenza, e a vigilare con estrema attenzione, affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale, assicurando la possibilità di fare intese, ai sensi dell’art. 116 della Costituzione, solo a seguito del preventivo finanziamento integrale di tutti i livelli essenziali delle prestazioni in tutte le regioni». (rcz)

CATANZARO – Gestione illecita di rifiuti e inquinamento, sequestro di polizia locale e Guardia costiera

Gestione illecita di rifiuti ed inquinamento delle acque superficiali e del suolo: questa l’ipotesi di reato contestata a seguito di un intervento della Polizia locale, in un quartiere a sud della città, a seguito del quale si è proceduto al sequestro penale dell’area.

L’operazione, con la supervisione del comandante Vincenzo Ruocco, è stata effettuata dal nucleo di Polizia ambientale, diretto dal Tenente Colonnello Salvatore Tarantino, e dall’ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera di Soverato, diretto dal Tenente di Vascello, Leo Spina.

Nello specifico, i rilievi e le verifiche svolti sul posto hanno permesso di accertare la presenza di rifiuti speciali pericolosi su un area scoperta, di circa mille metri quadri, su terreno naturale, privo di impermeabilizzazione ed esposto al rischio di dilavamento delle acque meteoriche.

Nella stessa area, in assenza di sistemi per lo smaltimento, e nelle adiacenze di civili abitazioni, i rifiuti risultavano depositati in maniera incontrollata, alcuni dei quali etichettati come nocivi-tossici ed infiammabili, miscelati tra di loro, derivanti dall’attività di demolizione e costruzione. A seguito di quanto accertato, ravvisate le ipotesi di reato di cui al Decreto Legislativo n. 152/2006, il trasgressore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. (rcz)

CATANZARO – Borse di studio istituite dall’Unione nazionale mutilati per servizio

Scade il prossimo 30 aprile il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando per concorrere all’assegnazione di sei borse di studio istituite dall’Unione Nazionale Mutilati per Servizio, Sezione Provinciale di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, in memoria dello storico Presidente dell’Unione Filippo Continolo. L’iniziativa si propone di sostenere economicamente gli invalidi per servizio e i loro figli durante il corso degli studi.

Le borse di studio istituite sono: due di euro 500 ciascuna per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado; due di 700 ciascuna per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado; due da euro 1.000 per il conseguimento della laurea breve o specialistica.

Requisiti di Ammissione: Per poter partecipare al concorso, gli studenti devono essere invalidi per servizio o figli di invalidi per servizio. Per gli studenti delle scuole secondarie, devono essere stati ammessi all’anno successivo o aver conseguito il diploma al termine dell’anno scolastico 2022-2023. Per gli studenti universitari, devono aver conseguito il diploma di laurea entro il 28.2.2024.

La domanda, utilizzando il modello allegato, va presentata direttamente alla Sezione Provinciale dell’Unms di Catanzaro o inviata tramite pec (catanzarounms@postacert.it) entro il 30.04.2024, corredata della documentazione richiesta.

La commissione sarà composta dal Presidente Nazionale Unms (o suo delegato), due rappresentanti delle Forze Armate, un dirigente scolastico e un dirigente delle Scuole Paritarie. La consegna delle borse di studio avverrà durante la Celebrazione della Giornata dell’Invalido per Servizio in ottobre 2024 a Catanzaro. (rcz)

L’OPINIONE / Franco Cimino: «Giovino, la palestra all’aperto e la cementificazione ignorata»

di FRANCO CIMINO – Chi l’avesse pensato, chi ideato, chi l’avesse progettato, chi finanziato, chi avviato, chi l’abbia poi eseguito, il progetto della palestra all’aperto in quel di Giovino, tutti hanno fatto molto bene. Il lavoro è bello. Utile. Prezioso. “Cu pocu ha, caru tena”. Diceva mio padre dal detto antico. E questo, mentre è “ caru” non è davvero “ pocu”.

Non è un dono, ché chi governa non regala ciò che è chiamato a fare. E i cittadini non ricevono regali, ma solo servizi che essi pagano e a cui hanno diritto. Pagano due volte, con le tasse e con il voto. C’è invece da osservare che tutto di quel che viene realizzato dai governi, ai diversi livelli, giunge sempre tardi. E spesso come ridotto atto riparatore di vecchie ingiustizie e presenti inganni.

Epperò, quando un’opera viene realizzata va accolta con “gioia” portando rispetto a chi e a quanti, magari in continuità amministrativa, l’hanno realizzata. Le speculazioni politiche e le polemiche speciose, fanno male. Alla gente. E alle istituzioni. C’è sempre modo e tempo per attaccare chi governa. L’opposizione, quando lo fosse davvero, fa sempre bene ad opporsi agli errori e alle inerzie dichi vince le elezioni

Gli argomenti, ovunque, non mancheranno. Quindi apprezzamento, il mio, per il Sindaco e quanti, tra assessori e dirigenti, ditta e operai, e quel ristretto numero di generosi volontari che a Marina hanno seguito, vigilando e suggerendo, i lavori. La palestra all’aperto ha anche diversi altri significati.

Educa tutti, giovani e non, uomini e donne, gruppi e famiglie. E, soprattutto, gli anziani cosiddetti. Li educa alla cura del proprio corpo e al rivotò della mente. E senza dispendio di tempo, di energie, di soldi. Recupera, inoltre, un concetto tanto dimenticato che neppure nelle aule scolastiche viene trattato. Ed è che ciò che è pubblico deve restare pubblico. Perché è di tutti. Di ciascuno e di tutti. Poi, ci sarebbe da intendersi sul concetto di “pubblico”. Ma questo tema ci porterebbe lontano.

Mi limito, pertanto, a una estrema ma essenziale sintesi. Pubblico é ciò che risulta fondamentale alla vita della persona. E delle persone insieme. La Bellezza, in ogni sua declinazione, lo è. Anche quale primo diritto dell’essere umano. Ma la Libertà, viene prima, mi si obietterebbe. No, perché non è un diritto essendo parte della vita. É connaturata all’uomo, che nasce con lei, Libertà. La Bellezza è tutto ciò che è stato creato, da Dio o da chi volete, intorno e per l’uomo. Quindi, traducendo dalla lingua dei padri e delle madri più lontani, la Natura con l’intero suo armamentario é Bellezza. Pertanto, appartiene a tutti e a ciascuno. Il diritto a goderne è il metodo per applicarlo. Trascrivendo dal mio cuore antico, nulla deve frapporsi fra gli occhi e il cielo, fra gli occhi e il mare, fra gli occhi e i prati, le foreste, i boschi. Le pinete.

Chi opera all’incontrario o solo diversamente, commette un crimine contro l’umanità intera. L’altro significato dell’opera realizzata in queste settimane, consiste nell’atto esplicito e consequenziale di restituire la pineta di Giovino ai cittadini, legittimi proprietari senza pretesa del possesso. C’è un però, che ritorna dalle mie antiche lunghe intense solitarie battaglie, il cui grido prima di avvertimento, poi di protesta infine di dolore, non è stato ascoltato. Da alcuno mai! Ed è che si accarezza Giovino, in quella parte più visibile, dopo che essa è stata per anni massacrata. Colate incalcolabili di cemento l’hanno distrutta, una gran parte sottraendola all’uso e l’altra alla bellezza coprendola alla vista. Il mio sogno di bambino, trasformatosi poi in progetto politico, era che in uno spazio di gran lunga inferiore a quello cementificato vi sorgessero tanti piccoli armoniosi impianti sportivi. Davvero un parco olimpico aperto.

Accanto all’attuale liceo, che pure non avrei allocato lì, tante altre scuole di ogni ordine e grado e quella desiderabile facoltà universitaria delle Scienze del mare. Più avanti, nella tanto ancora discussa “area Giovino”, ancora bloccata nelle contraddizioni politiche (vedremo che dirà il nuovo strumento urbanistico), tutto quel che, nel rispetto dei precedenti principi, della diversa e diversifica ospitalità turistico-alberghiera consentirebbe. Giovino, la vera Giovino, la pineta nella cui profondità avevi paura di immergerti, solo pochi anni fa, non esiste più. É stata di fatto cancellata. Da questa grave responsabilità, nessuno può ritrarsi. Da questa grave colpa nessuno può considerarsi innocente. Politica e cittadinanza insieme. Istituzioni sorde e intellettuali muti. Tutti insieme in questo campo recintato da incultura e irresponsabilità, su cui cresce l’erba amara della speculazione e degli interessi selvaggi. In questa Giovino é rimasto un piccolo spazio ancora.

Spero lo salvino quell’esercito di bambini e quei vecchietti che ci vanno quotidianamente a fare le partite di pallone, sognando, i primi, di diventare Iemmello e i secondi di ritornare a pensarsi Sivori o Rivera, Mazzola e Giggirriva. Il resto appartiene alla Poltica quando e se vorrà, con coraggio e intelligenza, operare, pur nella situazione data, per un piano di razionalizzazione dell’aerea, che almeno restituisca un po’ di armonia estetica e di movimento per l’accesso al lungomare, alla spiaggia e al mare. Che sono di tutti. (fc)

CATANZARO – Merazzi (Csv Calabria Centro Cz Kr Vv): «Al centro del Psc il bene comune»

Per la prima volta nella storia urbanistica di Catanzaro, Il Centro Servizi al Volontariato (Csv Calabria Centro Cz Kr Vv) e il Forum del Terzo Settore Catanzaro-Soverato, hanno richiesto e ottenuto l’inserimento delle tematiche sociali all’interno del documento preliminare di Piano Strutturale Comunale (Psc).

Secondo il presidente del Csv Guglielmo Merazzi «la fase preliminare del Psc, conclusa da pochi giorni, ha indubbiamente rappresentato un momento di ampia consultazione, voluta dall’amministrazione comunale, aperta al mondo delle professioni, dell’associazionismo, dell’imprenditoria, delle istituzioni e, lo rileviamo con grande soddisfazione, al mondo del volontariato e del terzo settore. E’ per la prima volta infatti che a Catanzaro, ma crediamo anche altrove, il volontariato e il Terzo settore offrono alla città il proprio contributo, elaborato in un apposito documento insieme all’Università Magna Graecia facoltà di Sociologia e con la partecipazione anche di esperti in materia energetica».

«Csv e Terzo Settore – precisa il presidente Merazzi – esprimono così una propria visione della società civile e dei suoi bisogni nel contesto cittadino. Ritengo doveroso mettere in evidenza, oltre all’ampio coinvolgimento raggiunto, che il preliminare ha rilevato il frastagliamento urbano della città che ha determinato e determina gravi limiti ostativi allo sviluppo della comunità, e ha quindi indotto molti esperti di pianificazione urbana ad indicare una via di “ammagliamento” e di ricucitura cittadina, attraverso una nuova visione di mobilità per rompere l’emarginazione di vari quartieri e abbattere il senso di abbandono e di degrado. Tuttavia, sono convinto che occorra anche e forse prioritariamente andare oltre il perimetro urbano e avviare una programmazione aperta al territorio circostante, superare l’isolamento della città anche in funzione del rafforzamento del suo ruolo direzionale utile all’intera regione e idoneo ad affermare, definitivamente, la prerogativa di capoluogo della Calabria».

Il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, rimarca pubblicamente il grande apporto fornito dal Centro Servizi al Volontario e dal Terzo Settore con le osservazioni al preliminare del Piano strutturale comunale di Catanzaro, e sottolinea l’importanza fondamentale della “visione” mirata a superare i confini del capoluogo, che deve necessariamente sapersi relazionare e collegare con tutti gli altri centri urbani.

Secondo Guglielmo Merazzi, un’altra considerazione è che «finalmente in materia di urbanizzazione si coniugano, insieme agli interessi economici dell’imprenditoria, in particolare dei “costruttori”, gli interessi sociali che mettono al centro del disegno urbanistico l’uomo, la qualità della vita e, in una parola, il bene comune.
Posso affermare – sono sempre le parole del presidente Csv Guglielmo Merazzi – che il nostro contributo presentato all’amministrazione comunale, ha posto le premesse per un vero impatto sociale nelle azioni di riordino del territorio e della relativa trasformazione urbana. Penso ancora che quanto noi proponiamo può rappresentare l’avvio in concreto di un metodo politico di partecipazione democratica dal basso, che coinvolge il cittadino, secondo il principio della cittadinanza attiva. Il Piano strutturale comunale dal titolo “Ridisegnare la città” si arricchisce così di proposte concrete e innovative, atte a garantire uno sviluppo equo, inclusivo e partecipativo. Resta rilevante il principio di integrare le decisioni urbanistiche con quelle legate alla sostenibilità sociale. Entrando nel merito della proposta, rilevo che i diversi ambiti, tra cui la promozione della mobilità sostenibile, la valorizzazione degli spazi pubblici, la transizione verso fonti energetiche rinnovabili, la tutela e la gestione dei beni comuni, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la facilitazione pedonale per gli ipovedenti e l’accesso universale ai servizi socio sanitari, offrono finalmente una visione integrata e sostenibile dello sviluppo, favorendo la creazione di una città più vivibile».

«Il Psc “Ridisegnare la città” – conclude il presidente della Csv Calabria Centro Guglielmo Merazzi – si configura, così, come uno strumento fondamentale per promuovere una governance sociale informata, trasparente e orientata ai bisogni reali della comunità, dove ogni cittadino possa godere di un ambiente urbano di qualità e di servizi accessibili a tutti, prioritariamente quelli sociali e sanitari finalmente integrati». (rcz)

CATANZARO – Barberio: «Il quartiere Lido si rifà il look per l’estate»

«Il quartiere marinaro inizia a rifarsi il look, in anticipo rispetto alla stagione estiva, con i primi lavori in corso d’opera che stanno interessando il verde pubblico nell’area del lungomare».

Lo afferma il consigliere comunale Antonio Barberio evidenziando «l’impegno avviato da parte dell’amministrazione comunale, nello specifico del settore igiene e ambiente con l’assessore Giorgio Arcuri, nella manutenzione specialmente degli alberi e delle aiuole che circondano il lungomare. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla potatura delle palme, un’operazione che non si faceva da tanto tempo e che consentirà di restituire piena salute agli arbusti ornamentali. Piccoli gesti che, nelle maglie di una sempre complicata gestione di tutte le problematiche che riguardano la manutenzione ordinaria in città, denotano una sensibilità concreta in tema di ambiente e di decoro urbano che diventa ancora più rilevante quando messa in pratica nell’area della città a maggiore vocazione turistica».

«Ma – continua – questa non è l’unica novità attesa per le prossime settimane: sarà, infatti, implementata l’illuminazione pubblica in una parte del lungomare e, nell’ottica di rendere l’immagine del quartiere sempre più gradevole, è prevista, anche la decorazione artistica delle principali rotatorie di accesso e uscita del quartiere. Una novità che regalerà, sicuramente, un bell’impatto visivo a tutti coloro che transiteranno per Lido». (rcz)

CICALA (CZ) – La CasaPaese lancia le sue magliette per il crowdfunding

Associazioni, scuole, studi medici, vivai, imprese edili, ristoranti: sono soltanto alcune delle realtà di ogni angolo della Calabria e non solo che hanno risposto subito all’appello lanciato da CasaPaese, la residenza innovativa che, nel piccolo borgo di Cicala – Dementia Friendly Community riconosciuta dalla Federazione Italiana Alzheimer – assicura quotidianamente protezione, libertà e dignità alle persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative.

È sempre più in crescita il numero di persone che, rinnovando il sostegno e la vicinanza alla realtà presieduta da Elena Sodano, stanno contribuendo alla nuova operazione di solidarietà promossa dal 6 aprile, in occasione del primo compleanno di CasaPaese.

#chidonavincesempre è l’hashtag che accompagna la nuova raccolta fondi (https://www.gofundme.com/f/casa-paese-cicala-chidonavincesempre) lanciata per rendere gli spazi esterni accoglienti e funzionali come il resto della struttura che ricrea al suo interno le attività del paese, tra cui il bar, la trattoria, il cinema, il fruttivendolo, l’ufficio postale e il tabacchino.

È diventato anche il motto riportato sulle magliette appositamente realizzate – attualmente già alla seconda ristampa – per essere donate a chi offre il proprio contributo. È possibile richiederle inviando una mail a chidonavincesempre@associazioneragi.org.

L’obiettivo è realizzare piccoli viali alberati in cui passeggiare, che conducono a un giardino in cui, tra aiuole fiorite, alberi da frutto e area giochi, gli ospiti potranno godersi momenti di relax insieme ai parenti e agli amici a quattro zampe.

Grande supporto è giunto anche dalla Fidasc Calabria (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia), rappresentata dal presidente Francesco Citriniti, che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’associazione Ra.Gi. per sostenere le attività di CasaPaese.

“Sono onorato di poter contribuire insieme a tutta la famiglia Fidasc Calabria a questo progetto e alle iniziative lodevoli promosse dall’associazione Ra.Gi., mostrando ancora una volta come il mondo dello sport volge lo sguardo anche al sociale” dichiara spiegando che, in ogni manifestazione Fidasc in Calabria, saranno esposte le casette collettive per la raccolta di offerte libere a sostegno della realizzazione dell’area esterna della residenza.

«Il nostro motto è uniti si vince sempre. Siamo pronti ad accogliere tante altre proposte di sostegno, certi che anche questa volta vinceremo per garantire spazi sempre più confortevoli ai nostri ospiti», commenta la presidente Sodano ricordando che è possibile partecipare alla raccolta fondi sino al 31 maggio. (rcz)

CATANZARO – Al Politeama “Ballata per piccole iene”

In scena domani, alle 18 e alle 21, al Teatro Politeama di Catanzaro, lo spettacolo Ballata per piccole iene, un atto unico unico sulla violenza di genere tratto dal libro “Amori malvagi” prodotto da Confine Incerto e con Anna Macrì.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito della rete dei Teatri Pro.Sa – Professionisti Spettacolo Associati, è una performance di teatro e j’accuse feroce contro il sistema che crea vittima e carnefice in un gioco imposto di ruoli senza via d’uscita se non l’amputazione di una parte di se stesse, una ulteriore violenza all’anima, per una sopravvivenza in un mondo che odia e manda ancora al rogo le donne. La donna che viene rappresentata nello spettacolo non ha nome, età, ruolo sociale, etnia, è tutte le donne che percorrono contro la loro volontà il percorso che un mondo di maschi mostra loro.

È la voce di tutte le donne, poiché la violenza ha un suo “linguaggio” codificato che tutte impariamo in un modo o nell’altro e prima o poi nella vita. “Ballata per piccole iene” è la rappresentazione del male senza veli e senza pietismi. È denudare il dolore senza lacrime, senza misericordia, perché se ne prenda atto coscientemente. È svelare una realtà che nessuno vuole guardare, nella sua completezza, dicotomia, dualità, che punta il dito su mancanze oggettive nel sistema su cui regge la società. Non soltanto, per la prima volta, forse, affronta la violenza dei figli sulle madri, forse il dolore più atroce e insostenibile per una donna che si trova ancora una volta a dover percorrere il calvario del silenzio per amore.

Sempre a firma di Confine incerto, venerdì 19 aprile – matinèe alle 11 e in pomeridiana alle 18 – andrà in scena nella Chiesa di Santa Caterina a Gasperina Dietro il Sud, di e con Emanuela Bianchi.

Un lavoro che nasce dall’esigenza di confrontarsi con una problematica storica del nostro territorio: l’emigrazione, con il vissuto emotivo che accompagna tutti i migranti del mondo. La necessità di conoscenza, di lavoro, di gratificazione, di affetto, di riscatto, di coraggio, la saudaji, la nostalgia intesa come passione del ritorno, la necessità di raccontare. Storie narrate da chi è già partito e mai più tornato e da chi invece ha deciso di narrare la “restanza” benché tanto legata al viaggio lontano dei cari. (rcz)