L’OPINIONE / Francesco Napoli: La crisi del settore automotive tra sfide e opportunità

di FRANCESCO NAPOLI – Tra la transizione verso la mobilità elettrica, la carenza di semiconduttori, e l’aumento dei costi delle materie prime, l’industria si trova a dover ripensare i propri modelli di business. Mantenere la produzione di motori endotermici può essere una strategia per affrontare la crisi della componentistica nel breve termine, offrendo tempo al settore per adattarsi alla transizione verso la mobilità sostenibile; potrebbe aiutare a mantenere i posti di lavoro nei settori automotive e della componentistica che sono ancora fortemente legati alla produzione di motore a combustione interna.

Le sfide principali: Transizione Ecologica: La spinta verso veicoli elettrici richiede investimenti massicci in R&D, ma non tutti i player del settore sono pronti. Supply Chain Disruptions: La carenza di semiconduttori ha rallentato la produzione globale, con impatti significativi sulle linee produttive. – Crescita dei Costi:L’incremento dei prezzi delle materie prime sta comprimendo i margini di profitto, costringendo le aziende a rivedere i listini prezzi e le strategie di mercato.

Le opportunità: Innovazione: Le crisi possono stimolare l’innovazione. Investire in nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e i sistemi di guida autonoma, potrebbe diventare la chiave per uscire da questa situazione più forti. Riposizionamento Strategico: Le aziende hanno l’opportunità di ripensare la loro presenza nei mercati globali, magari diversificando l’offerta e esplorando nuovi segmenti di mercato. Collaborazioni e Partnership: In momenti di crisi, alleanze strategiche possono fornire la forza necessaria per affrontare le sfide comuni e condividere risorse per superare le difficoltà.

Il Futuro: La crisi del settore automotive è un segnale di quanto velocemente l’industria debba adattarsi a un mondo in rapida evoluzione. Solo le aziende che sapranno essere agili, innovative e resilienti riusciranno a prosperare. (fn)

[Francesco Napoli è presidente di Confapi Calabria]

Napoli (Confapi): Governo promuova azioni per regolamentare ingresso lavoratori stranieri

«Riteniamo che il Governo Italiano dovrebbe sviluppare e promuovere azioni e politiche, anche in collaborazione con il mondo associativo, volte a regolamentare l’ingresso di lavoratori stranieri con procedure semplificate seppur sempre controllate e rispondenti ai fabbisogni effettivi del mercato del lavoro». È quanto ha detto Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi e presidente di Confapi Calabria, nel corso dell’incontro svoltosi a Palazzo Chigi sul tema delle eventuali modifiche alla disciplina dell’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia.

«Su questo aspetto, evidenziamo che nel settore industriale e manifatturiero che Confapi rappresenta, emergono principalmente i seguenti fabbisogni professionali e formativi: metalmeccanico, edile, agricolo, turismo e ristorazione e trasporti», ha detto ancora Napoli, ricordando l’importanza del ruolo centrale della Piccola e media industria che da sempre è abituata a collaborare con gli interlocutori esteri per una crescita comune. Tra le criticità principali rappresentate da Confapi al Governo la selezione e formazione all’estero per l’inserimento di manodopera professionale in Italia.

«La nostra proposta – ha spiegato Napoli – prevede l’autorizzazione di progetti anche per meno di venti candidati, come attualmente previsto, che abbia profili professionali differenti. Inoltre sarebbe fondamentale ridurre l’iter attuale di sei-otto mesi e dare invece la possibilità di richiedere il nulla osta per il candidato dopo l’attestazione del livello linguistico (e non solo alla fine del percorso formativo)».

«Il percorso formativo sui restanti moduli successivi potrebbe così continuare in parallelo al processo di concessione del nulla osta. In questo modo – ha concluso – si verrebbe incontro alle Pmi che hanno bisogno urgente di personale».

VIAGGI D’ISTRUZIONE, CI SONO OPERATORI
ABUSIVI CHE DANNEGGIANO LE IMPRESE

di GIOVANNI GIORDANO – Conclusa la stagione dei consueti viaggi di istruzione – in cui le agenzie di viaggio concorrono attraverso uno specifico iter selettivo, fatto di lunghe pratiche e autorizzazioni varie, dove tanta è la responsabilità, sia dal punto di vista organizzativo che economico – si scopre un contesto infestato dalla presenza di alcuni operatori abusivi.

Le istituzioni dovrebbero agire urgentemente con interventi massicci a tutela delle imprese in regola, con controlli più serrati sugli abusivi, proprio come accade per le agenzie di viaggi regolari, estremamente controllate – e aggiungiamo in qualche caso vessate – nonostante la stragrande maggioranza sia in linea con ogni obbligo amministrativo, compresa la tassa per la licenza regionale più volte stigmatizzata. Constatiamo che gli operatori dei viaggi di istruzione sono attenzionati ad ogni partenza dei gruppi scolastici dalle autorità preposte che, pur facendo il proprio giusto dovere, alle volte sembrano proprio esagerare andando alla ricerca di qualsiasi inezia tecnica, mentre un mondo di sommerso, di abusivi, di “pirati” dei viaggi continua ad aggirarsi indisturbato.
Veri e propri venditori di pacchetti turistici senza regolare licenza e regolare codice Ateco (7911), che vendono servizi anche alle scuole. Quest’ultime inconsapevoli di commettere un illecito. Ma ciò non esonera la pubblica amministrazione dalla responsabilità: ci sono “illustri” – fortunatamente pochi – istituti scolastici che non controllano i requisiti degli operatori a cui richiedono la fornitura di servizi, rispetto ad un mondo della Scuola attento e scrupoloso a non intessere rapporti con vecchi e nuovi avventurieri dei viaggi.
Tra i casi verificatisi si potrebbe far riferimento a quello dello scorso anno in provincia di Reggio Calabria: protagonisti ignari studenti di un istituto scolastico, finiti sulle pagine dei giornali perché truffati con una “crociera” venduta da un abusivo, invitato “regolarmente” dalla scuola ad organizzare il loro viaggio d’istruzione.
Siamo sicuri che sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Calabria intera non si stiano verificando altri episodi simili nell’ambito dei viaggi di istruzione? Noi di Confapi e Maavi continuiamo a puntare i riflettori verso questi episodi.
E cosa dire dei noleggiatori di pullman? Hanno tutti la regolare licenza di noleggio con conducente (Ncc)? Andrebbe accertato che le compagnie di pullman di linea – che per tale attività percepiscono contributi pubblici – non si dedichino anche alle attività di noleggio con conducente senza gli opportuni adempimenti. Pratica, questa, che ci risulta accadere pur non essendo consentita e che quindi penalizza le imprese legalmente autorizzate al noleggio.
Confapi Turismo Calabria e Maavi chiedono – a gran voce – urgenti interventi, duri e mirati, da parte delle istituzioni verso tutti gli operatori abusivi del settore dei viaggi che inquinano il buon operato delle imprese legali e corrette. Alla fine, tutto ciò non tutela l’utente finale. (gg)
[Giovanni Giordano è Vicepresidente Nazionale Confapi Turismo e Cultura, presidente Confapi Turismo e Cultura Calabria e delegato Regionale Maavi  (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane]

Franco Napoli (Confapi) al Quirinale: Grazie Presidente

di PINO NANO – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il Presidente della Confapi, Confederazione italiana piccola e media industria privata, Cristian Camisa, accompagnato dal vice presidente Franco Napoli, che in Calabria è diventato ormai uno dei punti di riferimento.

Della delegazione Confapi facevano parte anche il presidente emerito, Maurizio Casasco, il secondo vicepresidente, Corrado Maria Alberto, il Presidente dei Saggi, Filiberto Martinetto e il direttore della Comunicazione e Relazioni Istituzionali, Annalisa Guidotti. L’occasione è servita per presentare al Capo dello Stato il bilancio di un anno di impegno civile al servizio del Paese.

Non sono mancati i riferimenti al Sud del Paese e alla Calabria. 

Il vice presidente Francesco Napoli, nel corso del suo intervento, ha manifestato al Capo dello Stato, “l’importante percorso di crescita e di legalità che le Pmi stanno portando avanti grazie all’accordo con l’Arma dei Carabinieri che ha contaminato tutto il sistema nazionale e al quale si associa l’istituzione della Cabina di Regia per l’applicazione del Protocollo di legalità siglato con il Ministero degli interni. Dalla Confederazione della piccola e media industria privata, un segnale importante, dunque, per il rafforzamento della democrazia che contribuisce ad avvicinare lo Stato al mondo produttivo, cuore dell’economia italiana”. 

Per il Vice Presidente Franco Napoli un’occasione ideale per ricordare anche i dieci anni di vita della Confapi calabrese, e che in dieci anni di impegno quotidiano è diventata una delle realtà pulsanti del sistema produttivo ed economico regionale.

«Ho avuto l’onore di trasferire di persona al Presidente Mattarella – dice invece il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – la straordinaria considerazione e fiducia che il nostro mondo ripone nella Sua persona e nel Suo ruolo, insieme all’orgoglio di rappresentare la piccola e media industria privata, costituita da imprenditori innamorati del loro lavoro che quotidianamente portano avanti con i loro dipendenti e che, anche nei momenti più duri, non hanno mai ceduto all’esternalizzazione delle produzioni, garantendo così la crescita e il benessere sociale ed economico del nostro Paese».M

«ai come in questo momento – ha aggiunto – la flessibilità delle nostre imprese costituisce un grande valore per il sistema Paese che finalmente tutti stanno riconoscendo. Questa visita rappresenta infatti un segnale importantissimo di attenzione. Un colloquio prezioso che ci restituisce ancor più forza nel perseguire il nostro impegno quotidiano per la crescita e il lavoro».

A volte basta davvero molto poco per portare i problemi reali del Paese a “casa del Presidente”, che è poi la casa degli Italiani. Ben vengano dunque questi incontri a cui Mattarella ci ha ormai abituato quotidianamente. (pn)

 

Confapi alla conferenza “Calabria Straordinaria: il futuro del turismo”

Confapi ha partecipato alla conferenza “Calabria Straordinaria: il futuro del turismo” tenutasi alla Cittadella regionale di Germaneto, a Catanzaro.

A rappresentare Confapi all’evento Giovanni Giordano, presidente Filiera turismo di Confapi Calabria. Un comparto quello del turismo, che merita uno sforzo congiunto e condiviso, in quanto pilastro dello sviluppo economico e culturale.

Francesco Napoli, vicepresidente Confapi, è da tempo impegnato per diffondere la cultura della legalità che, nello specifico, non è solo una questione giuridica o etica ma anche socio economica. Non garantire la legalità, significa mettere in crisi l’intero tessuto economico. La credibilità delle istituzioni è inevitabilmente messa in discussione.

Giovanni Giordano, alla luce della drammatica vicenda di Firenze, è intervenuto con forza per sottolineare che «legalità e sicurezza sono elementi chiave per attrarre investimenti nella nostra regione. Una scelta di campo necessaria per il rilancio dell’immagine della nostra regione soprattutto agli occhi dei tanti visitatori esteri».

E la Confapi è impegnata su più fronti per garantire la cultura della legalità che è alla base della crescita delle nostre imprese. Negli ultimi tre anni, sulla scia del Protocollo d’Intesa siglato con l’Arma dei carabinieri, si sono svolti eventi formativi e formativi per accompagnare le imprese in un percorso sano di crescita e da ultimo la Confederazione è impegnata nelle attività previste dal Protocollo di legalità siglato con il Ministero degli Interni per garantire la tracciabilità dei fornitori.

Un impegno costante, quindi, propedeutico allo sviluppo della nostra economia e alla tutela delle realtà imprenditoriali virtuose. (rcz)

L’OPINIONE / Giovanni Giordano: Senza vero rinascimento del Mezzogiorno non rinasce l’Italia

di GIOVANNI GIORDANODefinitivamente archiviata la lunga estate e finalmente aperte le porte alla stagione invernale, è opportuno, per noi di Confapi e Maavi, fare qualche considerazione. Il primo dato rilevante è che il settore turistico non solo è in vita, ma gode anche di ottima salute!

Il trend dei primi sette mesi dell’anno è stato straordinario, salvo poi avere una significativa frenata, da agosto in poi, a causa di tristi eventi climatici seguiti da un’inflazione record, dal caro voli e dalla complicata questione del personale mancante. Un nodo, quest’ultimo che in alta stagione ha fatto fibrillare non poco l’intero settore. Stranamente sono stati gli stranieri i veri protagonisti della stagione estiva passata, trainando la ripresa del turismo e colmando – in un certo senso – il divario negativo dei flussi domestici orientati, invece, verso mete turistiche meno costose rispetto all’Italia. Le presenze straniere nei mesi tra giugno e agosto hanno raggiunto cifre ragguardevoli confermando l’Italia, e non solo il Sud, come meta ricercata dai turisti di tutto il mondo. Bando comunque a facili trionfalismi, resta indispensabile, ancor di più, un approccio pragmatico per capire cosa non ha funzionato e cosa fare per far ripartire al meglio la macchina turistica non ancora settata ai livelli pre-pandemici.

A nostro avviso vogliamo evidenziare – fra i tanti – tre punti essenziali da eseguire: un tavolo operativo di concertazione e programmazione permanente, sia a livello regionale che nazionale e con la presenza opportuna di tutte le rappresentanze del settore; ripensare tutto lo sviluppo dell’Italia e soprattutto del Sud in ottica turistica. Promuovere le professioni vecchie e nuove del turismo, definendo i ruoli specifici di ciascuno e rivedendo i contratti dei lavoratori del turismo in una prospettiva di miglioramento e di adeguamento agli standard europei, per rendere anche più appetibili le stesse professioni.

Nello stesso tempo, non si può non alleggerire fiscalmente le imprese del settore e in particolari quelle stagionali soffocate da una esagerata e asfissiante pressione fiscale. Questi aspetti tecnici non sono dati secondari per la crescita turistica del nostro Paese. Essere una terra unica per bellezza, come confermato di recente al Forum Internazionale del Turismo di Baveno, non è più sufficiente, anche se oltre tale dato si aggiunge il fatto che il nostro Paese è tra quelli in cui tutti vorrebbero abitare. Le condizioni bioclimatiche sono uniche al mondo per effetto di una straordinaria biodiversità rappresentata per esempio da 7000 differenti vegetali, 58000 specie di animali, 1800 vitigni, 997 tipi di mele, 140 tipi di grano. L’Italia possiede il 70% del patrimonio artistico e culturale, il rimanente 30% è sparso nel resto del pianeta. In poche parole, ci troviamo in un paradiso unico e sembriamo non accorgercene, dimostrando scarso apprezzamento e rispetto verso il nostro Paese. A questo si aggiunge la condizione claudicante in cui imperversa sempre il Meridione e in particolare la Calabria. Se da una parte il Pnrr ci viene in soccorso dall’altra sta a noi non sprecare questa ultima occasione.  

La presenza della Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Métsola, nelle aree del Sud, può essere un segno di vicinanza e di una volontà politica verso le regioni più in difficoltà. 

È da qui che deve partire il cambio di rotta, con un Mezzogiorno d’Italia finalmente risanato da una cultura spesso arcaica, recuperato da una esasperata differenza infrastrutturale e definitivamente unificato al resto del Paese, superati gli sterili antagonismi.

Senza un visibile rinascimento del Mezzogiorno non ci potrà essere un completo rinascimento dell’Italia.

È il momento di costruire un nuovo futuro per tutti. Custodire la nostra terra è il primo gradino tangibile della volontà di contribuire per parte nostra anche alla custodia dell’umanità e – di conseguenza – dell’intero creato. Voltare pagina è imperativo. (gg)

[Giovanni Giordano è Vicepresidente Nazionale Confapi Turismo e Cultura, Presidente Confapi Turismo e Cultura Calabria e Delegato Regionale MAAVI  (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane]

Calabria Digital Summit, Napoli (Confapi) relatore alla Cittadella regionale

Francesco Napoli, Presidente di Confapi Calabria e Vicepresidente nazionale di Confapi, ha partecipato, in qualità di relatore, al Calabria Digital Summit che si è svolto ieri mattina presso la Cittadella regionale.

Ha esposto il percorso che la Confederazione della piccola e media industria privata sta svolgendo rispetto ad un tema che negli ultimi anni è diventato di estrema importanza: la tutela delle Pmi dagli attacchi Cyber, partendo proprio da un’analisi attenta delle vulnerabilità a cui sono esposte.

Il 77% di tutti gli attacchi informatici colpisce proprio le piccole e medie imprese. Spesso, per ragioni di budget e assenza di personale specializzato, le Pmi non assegnano le risorse necessarie alla sicurezza informatica e finiscono per diventare l’anello debole del sistema.

La Confapi si è, pertanto, attivata affrontando il problema con un approccio olistico: dalla formazione, con eventi sulla Cybersecurity previsti in calendario sulla scia del Protocollo di legalità sottoscritto con l’Arma dei Carabinieri, ai processi e agli strumenti di cui le imprese devono dotarsi per aumentare il grado di sicurezza informatica. (rcz)

“Sicurezza sui luoghi di lavoro” e “Caporalato”, Confapi e carabinieri rinnovano la collaborazione

Sulla scia del protocollo di intesa sottoscritto nel giugno 2021 e alla luce del successo dell’iniziativa e dei riscontri ottenuti a livello delle organizzazioni territoriali, Confapi e Arma dei carabinieri hanno rinnovato la proficua collaborazione con un addendum che prevede lo svolgimento di due ulteriori seminari formativi e informativi sui temi della “Sicurezza sui luoghi di lavoro” e “Caporalato”. Responsabile nazionale per l’applicazione è stato nominato, questa mattina, Francesco Napoli, Vicepresidente nazionale di Confapi.

E la Calabria dimostra di essere laboratorio di legalità e buone pratiche. Si è svolto infatti, questo pomeriggio, il primo incontro in Italia sulla “Sicurezza sui luoghi di lavoro” presso la sede regionale di Confapi Calabria.

Dopo i saluti del Tenente colonnello Roberto Di Costanzo e del Direttore della Confapi Calabria Pasquale Mazzuca, hanno relazionato sul tema, i massimi esperti in materia: Anna Rita Lofrano responsabile ufficio Affari Istituzionali della Direzione Generale dell’Inail, il Maresciallo Capo Luigi Antonio Tuttavilla che ha trattato l’argomento sotto l’aspetto operativo e il Maggiore dei Carabinieri Walter Zinzi in servizio all’Ufficio Logistico del Comando Legione Calabria che si è occupato della parte tecnico-normativa. (rcz)

Pnrr, Napoli (Confapi): Preoccupati per il cronoprogramma al 2027

Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi e presidente di Confapi Calabria, ha espresso preoccupazione per il cronoprogramma al 2027 del Pnrr, «tenendo presente che la scadenza è perentoria».

In audizione sul Dl di attuazione del Pnrr alla commissione Bilancio del Senato, ha ribadito che il Pnrr «è un’opportunità unica e irripetibile per modernizzare il sistema paese e per sburocratizzare e efficientare la macchina pubblica, ma non possiamo però più indugiare nella realizzazione delle opere strategiche previste dal piano né ritardare le riforme fondamentali per superare il gap che ci separa tuttora dalle altre economie eropee».

«Auspichiamo, quindi – ha continuato – una maggiore attenzione nelle prossime fasi evitando rallentamenti che potrebbero vanificare quanto di buono fatto finora, considerando che ci sono oltre 40 miliardi di euro di affidamenti da perfezionare entro dicembre 2023. Ben vengano gli interventi semplificativi e di razionalizzazione delle procedure di affidamento dei progetti contenute nel provvedimento in esame. Condividiamo anche il rafforzamento delle dotazioni degli organismi di verifica delle varie fasi progettuali».

«Come Confapi – ha concluso Napoli – ci aspettiamo di far parte della cabina di regia in quanto voglia continuare a fornire un proficuo contributo all’attuazione del Pnrr». (rmm)

Napoli (Confapi): Tagliare accise nei primi 4 mesi del 2023 e poi ridurle o eliminarle

Il vicepresidente di Confapi e presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli, ha ribadito la necessità di tagliare le accise nei primi quattro mesi del 2023, auspicando, poi, che «ridotte o strutturalmente eliminate», in quanto «paghiamo per eventi lontanissimi».

Napoli, nel corso della sua audizione in Commissione Attività produttive della Camera sul dl Trasparenza dei prezzi dei carburanti, ha ricordato che «gli aiuti messi in campo dal governo nel 2022 – riporta l’Ansa – per calmierare i prezzi dei carburanti attraverso la riduzione dell’aliquota dell’accisa sulla benzina e sul gasolio hanno dato un supporto concreto alle nostre aziende».

«Andrebbe, quindi – ha proseguito – prevista una riduzione delle accise e delle imposte sul valore aggiunto relativo ad alcuni carburanti. Da tempo registriamo prezzi troppo elevati dei carburanti “a causa dell’ammontare delle accise che hanno ancora una incidenza troppo elevata sul costo di benzina e gasolio».

Rispetto al garante per la sorveglianza dei prezzi «siamo favorevoli ad un monitoraggio più incisivo – ha concluso – che possa anche prevenire alcune distorsioni sull’andamento dei costi dei prodotti energetici e delle materie prime, ma è opportuno valutare di far partecipare come membri permanenti i rappresentanti delle associazioni di categoria». (rrm)