Confartigianato Imprese Calabria: Sbloccare e rifinanziato Fondo per sviluppo e competitività delle imprese calabresi

Confartigianato Imprese Calabria, in una lettera indirizzata al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, all’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Fausto Orsomarso e al direttore del Dipartimento Roberto Cosentino e al presidente di Fincalabra, Carmelo Savino, ha chiesto che il Fondo regionale per lo sviluppo e la competitività delle imprese artigiane calabresi «sia sbloccato e rifinanziato per non interrompere le possibilità di crescita del comparto».

«Sono, ormai  – si legge nella lettera – diversi mesi che segnaliamo l’estrema difficoltà nella quale si stanno venendo a trovare le tante imprese artigiane calabresi per i gravi ritardi registrati sul fondo regionale a loro riservato. Ad oggi, nonostante le tante rassicurazioni verbali ricevute, nessun concreto risultato è stato prodotto. Sono circa un centinaio le aziende che attendono, ormai da tempo, l’erogazione del contributo al quale, è bene ricordare, si può accedere solo dopo aver integralmente realizzato l’investimento attraverso il ricorso ad un finanziamento bancario. Stiamo parlando di un contributo in conto capitale a fondo perduto nella misura del 65% dell’investimento realizzato ed ammissibile».

«Un fondo pensato – continua la lettera – per essere snello ed efficace e rispondere in tempi celeri – 60 giorni dalla richiesta, così prevede il regolamento del fondo – alle esigenze di liquidità e di investimento delle imprese artigiane, ma che nella realtà è stato disattenzionato, con ritardi nelle erogazioni da parte della regione Calabria che oggi sfiorano i 12 mesi. Alcune imprese sono in attesa di ricevere il contributo dal mese di giugno dello scorso anno perché il riesame dell’esito istruttorio svolto dal soggetto gestore Fincalabra non è stato ancora preso in esame dalla regione Calabria; per altre, addirittura, vengono fatti scadere i termini di validità delle verifiche di regolarità contributiva ed antimafia – ripetute anche tre volte sulla stessa azienda – obbligatorie per poter procedere alla successiva erogazione del contributo».

Per Confartigianato Imprese Calabria si tratta di «una situazione assurda ed incomprensibile per le imprese. Eppure, quando la politica ha voluto, la macchina burocratica regionale ha dato risposte in tempi anche ragionevolmente veloci. Ed in questo particolare momento storico ci rendiamo conto di quanto sia importante una risposta immediata, che sul fondo è mancata.  Sono moltissime le telefonate che in questi giorni la nostra associazione sta ricevendo da parte degli operatori del settore, preoccupati per il loro futuro (a breve riprenderanno i rimborsi dei finanziamenti sospesi), con la richiesta di chiarimenti sull’operatività del fondo che oggi rischia di avere un effetto boomerang, trovandosi nella pratica fortemente limitato da una erogazione a singhiozzo. È per questo che le imprese stanno anche valutando, permanendo l’attuale stato di inerzia, eventuali azioni di risarcimento danni che speriamo siano evitate».

«Chiediamo, dunque, alla Regione – continua la lettera – una immediata e chiara risposta, con tempi certi di definizione delle procedure. Vogliamo, infine, ricordare che questo fondo – che rappresenta l’unico strumento finanziario messo a disposizione delle imprese artigiane negli ultimi 11 anni – sostiene i programmi di crescita reali tanto auspicati da questa giunta regionale, consentendo alle imprese di poter avviare un rinnovamento aziendale per competere sui mercati. Lo strumento esiste, non dobbiamo inventare nulla. Occorre solo farlo funzionare».

«A conferma, vi sono i dati – conclude la lettera –. L’80% delle risorse disponibili (complessivamente 5 milioni di euro) sono già impegnati (non erogati) dalle richieste delle aziende per investimenti realizzati, concreti e tangibili.  E’ per questo che ribadiamo, come già fatto, l’importanza che il fondo sia rifinanziato per non interrompere le possibilità di crescita del comparto». (rcz)

Confartigianato Imprese Calabria sollecita la Regione per erogazione di contributi per le imprese artigiane

Confartigianato Imprese Calabria ha sollecitato la Regione Calabria a intervenire in merito ai ritardi nell’erogazione dei contributi sul fondo regionale per le imprese artigiane, che sta lasciando un centinaio di aziende in attesa.

«L’emergenza sanitaria – si legge in una nota – diventata drammaticamente, sempre più economica, ha messo in ginocchio le micro e piccole imprese, soprattutto di tipo familiare. Alla luce di questa insostenibile realtà, l’immobilismo della Regione Calabria rispetto all’erogazione dei contributi in conto capitale a fondo perduto in favore delle imprese artigiane afferenti al Fondo regionale per la competitività e lo sviluppo, non può essere sottaciuto e tollerato».

«Parliamo – continua la nota – di un fondo destinato alle imprese artigiane per sostenere gli acquisti di scorte ed investimenti in attrezzature la cui erogazione continua a registrare ritardi: si tratta di risorse che in questo momento rappresenterebbero davvero una boccata d’ossigeno per le nostre imprese».

«Quel bando – prosegue la nota – che era stato pensato per essere snello e garantire rapidità di risposte alle imprese artigiane è diventato l’ennesima trappola della burocrazia regionale, tanto che per arrivare alla erogazione dei contributi ci sono ben tre passaggi formali da adempiere prima di arrivare alla liquidazione. E se il precedente ritardo, accumulato nella fase iniziale, era stato in parte recuperato nel periodo estivo grazie anche all’intervento del presidente facente funzione, Nino Spirlì – all’epoca vice presidente con delega all’Artigianato -, dal 15 settembre (data dell’ultimo decreto)nulla, o quasi, è stato fatto».

«Quattro mesi – continua la nota – di ulteriore stop dovuti alla rotazione dei dirigenti regionali, decisa con provvedimento del 29 settembre scorso, che ha visto la sostituzione del responsabile del settore e nessuno ha pensato bene di nominare il sostituto, se non poche settimane fa. Oggi, siamo di fronte ad una situazione insostenibile in cui addirittura le verifiche amministrative sulle aziende, necessarie per l’erogazione dei contributi, vengono ripetute più volte perché fatte scadere nella loro validità, perché non c’è un dirigente pronto a firmare i decreti».

«Abbiamo inoltrato – spiega la nota di Confartigianato Calabria – diverse sollecitazioni alla Regione e, nonostante le rassicurazioni, nelle scorse settimane è stato pubblicato solo un decreto di ammissione al beneficio con 9 aziende ed ovviamente nessuna erogazione di contributo. Ci aspettavamo qualcosa di diverso: tra le oltre 100 aziende in attesa, alcune aspettano il contributo da quasi un anno».

«Apprezziamo certo – continua la nota – gli sforzi messi in campo dalla Regione a sostegno delle diverse categorie produttive maggiormente colpite dalla pandemia; comprendiamo la difficoltà di lavorare in situazioni costantemente emergenziali, ma accelerare l’erogazione di questi contributi oggi è fondamentale. Auspichiamo dunque che ci sia da subito un riscontro concreto alle richieste degli artigiani calabresi».

«Ed al presidente Spirlì – conclude la nota – rinnoviamo l’invito ad assumere l’impegno di rifinanziare il bando che oggi rischia di dover essere chiuso per esaurimento delle risorse, atteso che l’80% di quelle disponibili sono già impegnate. Non dimentichiamo che questo bando sta aiutando gli investimenti di centinaia di imprese artigiane per rinnovarsi ed affrontare le nuove sfide che il mercato impone e la chiusura di questa misura non sarebbe auspicabile in questo momento». (rcz)

 

In Calabria 8 milioni di euro per 245 Comuni delle aree interne

In Calabria, sono 245 i Comuni delle aree interne sotto i 5 mila abitanti beneficiari di 8 milioni di euro che il Governo ha stanziato per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori.

Lo stabilisce il Dpcm  varato dal Governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 dicembre che ripartisce le risorse tra 3.101 Comuni. I 210 milioni – cui si aggiungeranno altri 90 milioni nel triennio 2021-2023 previsti dalla legge di bilancio in discussione alla Camera – sono spalmati sul triennio 2020-2022, ma i fondi del 2020 saranno da spendere subito.

«Un’altra buona notizia per le nostre piccole imprese ubicate nei piccoli centri della nostra regione; risorse importanti per sostenere il difficile momento economico, legato alla seconda ondata della pandemia, che le aziende artigiane e commerciali, micro e piccole dei nostri comuni calabresi, stanno attraversando» ha sostenuto Confartigianato Imprese Calabria che, attraverso le proprie organizzazioni territoriali, ha già inviato ai sindaci dei comuni calabresi una nota ufficiale «per sensibilizzarli sulla necessità di avviare rapidamente ogni atto amministrativo conseguente al fine di poter procedere in tempi brevi alla pubblicazione delle manifestazioni di interesse rivolte alle imprese e quindi all’erogazione dei contributi».

Dei 245 comuni: 23 rientrano nella provincia di Vibo Valentia (a cui sono destinati complessivamente 683 mila euro); 59 nella provincia di Reggio Calabria (a cui sono destinati complessivamente 1.900 mila euro); 17 Comuni nella provincia di Crotone (a cui sono destinati circa 800 mila euro); 56 Comuni nella provincia di Catanzaro (per 1.800 mila euro) ed infine 90 Comuni nella provincia di Cosenza (per quasi 3 milioni di euro).

Il Dpcm stabilisce la ripartizione, i termini e le modalità di accesso e rendicontazione dei contributi ai Comuni che possono usarli per la realizzazione di azioni a sostegno economico in favore delle micro e piccole imprese, anche con l’obiettivo di contenere l’impatto dell’epidemia Covid-19.

«Le risorse stanziate per l’annualità 2020 – ha sottolineato Confartigianato Imprese Calabria – devono essere rendicontate entro la prima metà del 2021. Tempi brevi che richiedono rapidità di azione da parte dei sindaci ai quali, per agevolarne il lavoro, abbiamo inviato una bozza di manifestazione di interesse da poter utilizzare».

Le iniziative a sostegno possono ricomprendere: l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione (utenze, canoni di locazione, spese sostenute per l’adeguamento ai protocolli sicurezza COVId-19 ecc. ecc.); iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza (contributi in conto capitale).

«Un’altra forma di sostegno alle imprese dei comuni delle aree interne – si legge in una nota di Confartigianato – che si somma a quelli eventualmente già ricevuti a livello centrale e/o regionale. È fondamentale, però, il rispetto della tempistica non solo per non perdere le risorse del 2020, ma soprattutto per poter accedere a quelle previste per le successive annualità. Si tratta di una occasione che siamo certi non sarà sciupata».

Confartigianato Imprese Calabria invita, dunque, i Comuni a non perdere tempo e ai sindaci offre la più ampia collaborazione per rendere questa attività la più efficace possibile in favore delle imprese. (rcz)

Al via la campagna di Confartigianato Imprese Calabria: “Io Compro Artigiano”

Si intitola Io Compro Artigiano la campagna promossa da Confartigianato Imprese Calabria per sostenere le attività artigiane, commerciali e produttori che sono penalizzate in questa fase della pandemia.

In Calabria – secondo i dati dell’Osservatorio Mpi della Confartigianato Imprese Calabria – sono 7 mila le imprese artigiane – per lo più imprese famigliari – attive in 43 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale.

«Scegliere i prodotti e servizi artigiani offerti sul proprio territorio – si legge in una nota – non vuol dire solo sostenere l’impresa, l’imprenditore e i 14 mila addetti e le loro famiglie, ma anche il benessere della comunità, dato che il 41,9% delle micro e piccole (3-49 addetti) imprese del territorio sostengono o realizzano iniziative di interesse collettivo esterne all’impresa – per lo più iniziative sportive, umanitarie, culturali e divulgative generali (non collegate all’attività dell’impresa), di contrasto alla povertà e al disagio sociale e socio- assistenziali. Si tratta del 98,6% delle imprese totali impegnate in attività di interesse collettivo».

«L’acquisto di prodotti e servizi – hanno dichiarato il presidente e il segretario regionale di Confartigianato, rispettivamente Roberto Matragrano e Silvano Barbalace – realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali, è una scelta etica a sostegno del territorio, in occasione delle festività natalizie così come nella quotidianità, che genera valore per l’acquirente, per il destinatario del dono e per la comunità. Un altro motivo per sostenere lo shopping natalizio di prossimità, è l’iniziativa lanciata ieri 7 dicembre dal Governo con il Piano Italia Cashless, un programma volontario che consente di avere un rimborso a chi effettua acquisti con carte di debito o prepagate».

«Fino al 31 dicembre  – hanno aggiunto Matragrano e Barbalace – chi paga con carte e app – la misura non sarà valida per gli acquisti online – avrà un rimborso del 10% su tutti gli acquisti che effettuerà fino ad un massimo di 150 euro».

«Regalare una selezione di prodotti alimentari tipici – si legge ancora nella nota – realizzati da produttori locali o birre e distillati artigianali per un’esperienza di gusto unica. Oppure decidere di imbandire la tavola nelle giornate di festa con prodotti dolciari di qualità realizzati da imprese artigiane. Ancora, scegliere per sé o da regalare un mobile o un accessorio per la casa, con un contenuto unico di design, cura del dettaglio, materiali selezionati, o realizzato su misura per le nostre esigenze».

«O un capo di abbigliamento – conclude la nota – un accessorio – dalla scarpa su misura al foulard in seta – un gioiello fatto a mano o un altro prodotto di artigianato artistico. Un gesto che Confartigianato Imprese Calabria si augura possa entrare nella quotidianità di ciascuno, perché permette di sostenere le imprese e i loro lavoratori insieme al benessere dell’intera comunità e a contribuire al made in Italy di qualità che ci rende unici al mondo». (rcz)

Giannuzzi (Confartigianato Turismo CZ): Lo Stato ha il dovere di risolvere situazione sanità

La presidente di Confartigianato Turismo Catanzaro, Innocenza Giannuzzi, si è chiesta come sia possibile «che, nonostante la situazione drammatica della Calabria, il Governo nazionale stia ancora prendendo alla leggera il delicatissimo stato in cui versa la nostra regione».

«Mentre ieri – ha dichiarato – si è registrato il drammatico picco di 680 nuovi contagi in Calabria, la nostra regione continua a essere lo zimbello non solo dei social e delle varie trasmissioni televisive, che ormai ne parlano solo per raccontare i paradossi che noi calabresi invece siamo costretti a subire costantemente, ma anche del Governo nazionale. Il tempo scorre intrepido, la situazione emergenziale si aggrava sempre più e ancora la Calabria non ha una guida sanitaria».

«Economia al collasso, paura dilagante – ha aggiunto – e chi dovrebbe avere la responsabilità di tutelare i calabresi, non fa altro che continuare a giocare al toto-nome. Siamo diventati ormai un caso nazionale: una schedina sarebbe stata molto più facile da giocare e vincere. Non si risparmiano i meme, le freddure e gli stati ridicoli rivolti alla vicenda e ci sarebbe davvero da ridere se non si trattasse della nostra assurda e cruda realtà».


«Ma perché la Sanità e la nostra terra fanno così paura? – si è chiesta la presidente Giannuzzi –. Perché professionisti di spessore non vogliono trasferirsi qui e aiutare la nostra terra? Perché è talmente difficile trovare un manager sanitario qualificato? Eppure l’Italia ne è piena… dove si sta sbagliando? Dove non si sta cercando? Possibile che, nonostante la situazione drammatica, i vertici stiano ancora prendendo alla leggera il delicatissimo stato in cui versa la nostra regione?».

«Una cosa è certa – ha sottolineato la presidente di Confartigianato Turismo Catanzaro – non meritiamo tutto questo, ma abbiamo bisogno di risposte celeri e certe, che non possono essere i campi militari Covid disseminati nelle nostre città. Noi abbiamo il diritto e lo Stato ha il dovere, dopo 11 anni di commissariamento, di risolvere la situazione, che come fuoco sotto cenere ormai divampa ogni giorno di più».

«Tra ironia e drammi – ha concluso – la Calabria arranca e l’immagine di una regione ridotta in queste condizioni non è sicuramente una bandiera nazionale di cui andare fieri». (rrm)

Riapri Calabria 2, Confartigianato Calabria: necessario superamento dei codici Ateco

Interessante e ricco di spunti il webinar organizzato da Confartigianato Calabria sul bando Riapri Calabria 2, che prevede uno stanziamento di 65 milioni di euro a favore di professionisti e imprese colpiti dagli effetti economici della seconda ondata della pandemia da Coronavirus.

Sul tavolo un contributo di 1.500 euro per le imprese che, nel 2019, hanno fatturato dai 3mila ai 300mila euro e per i titolari di partita Iva (che hanno esercitato la professione in via esclusiva) con un fatturato da 0 a 60mila euro.

E proprio queste caratteristiche hanno sollevato i primi dubbi di chi sollecitava spiegazioni sul fatto che le imprese nate a fine 2019 o nel primo semestre del 2020 non hanno possibilità di accedere al bando in quanto molte non rispettano il requisito del calo del fatturato.

Ne hanno discusso, con la moderazione di Silvano Barbalace, segretario regionale di Confartigianato Calabria, con l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, che ha ricordato la procedura per l’inoltro delle richieste che si articola tre momenti, verificando la tenuta del sistema per evitare inconvenienti. Grazie a una rimodulazione complessiva dei fondi comunitari, ci stiamo lavorando da settembre, abbiamo stanziato un totale di 110 milioni di euro e deliberato nuove misure di aiuto per il tessuto economico calabrese.

Quelli di “Riapri Calabria 2” sono i primi 65 milioni, cui poi seguiranno, nei prossimi giorni, le risorse per il fondo di rotazione per i prestiti, a tasso zero, a favore delle imprese. 

«Com’è noto – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico – non è compito delle Regioni stanziare fondi per ristorare le imprese, ma la Giunta della Calabria ha, ancora una volta, deciso di aggiungere risorse proprie ai ristori già previsti dal Governo nazionale, al fine di contribuire al superamento di questa difficile fase sanitaria, economica e sociale».

Sollecitato dal segretario Barbalace sull’annoso problema del Durc, Orsomarso ha riferito di aver fatto richiesta di sospensione, ma ci vuole il nullaosta del Governo. «Spero di avere risposte chiare entro il 19 novembre – ha detto – quando si aprono i termini per la presentazione della domanda, che scadranno il 24 novembre».

Ancora, Barbalace ha ribadito i dubbi sulla previsione dei codici Ateco sollecitandone il superamento.

«Considerato che tutte le imprese calabresi – ha dichiarato Barbalace – stanno incolpevolmente subendo gli effetti negativi di questa drammatica situazione, è necessario il superamento dei codici Ateco, non solo perché in molti casi non corrispondenti alla realtà dei fatti, ma perché tale previsione esclude a priori le imprese calabresi dell’opportunità di poter concorrere, al pari delle altre, all’ottenimento di un contributo, che seppur di piccola entità, oggi è vitale».

«Ricordando che – ha aggiunto – nel caso di specie si tratta sempre di un bando a sportello le cui domande saranno finanziate in ordine cronologico di presentazione –  anticipando così i contenuti di una lettera in merito inoltrata sia al presidente facente funzioni che allo stesso Orsomarso -. Allo stesso modo, anche l’esclusione prevista dall’avviso per le imprese che hanno già ottenuto il contributo di cui al ‘Riparti Calabria 1’, in questa fase è eccessiva. Siamo consapevoli che la coperta è corta e che le risorse stanziate, nonostante il grande sforzo compiuto, non siano sufficienti per tutti, ma vorremmo ricordare che le imprese che hanno partecipato alla prima edizione, ottenendo il beneficio, sono sempre quelle che oggi sono state purtroppo chiuse per la dichiarata zona rossa della Calabria; crediamo risulterà difficile riuscire a spiegare loro la logica sottesa alla scelta fatta».

L’assessore allo Sviluppo economico, in chiusura del webinar, ha anticipato l’arrivo di diverse altre misure a sostegno degli under 30, ad esempio, così come per le imprese che intendono investire sulla digitalizzazione: Orsomarso ha parlato di un investimento di cento milioni di euro di risorse per politiche attive e di un fondo di rotazione di liquidità per dare un valido sostegno alla ripresa. Misure queste su cui, ha rimarcato Barbalace, auspica un confronto. (rrm)

CATANZARO – Il webinar sui due bandi della Regione Calabria

Lunedì 16 novembre, alle 17, sulla piattaforma Cisco Webex, è in programma il webinar di approfondimento sui due bandi della Regione Calabria a favore delle imprese calabresi, organizzato da Confartigianato Imprese Calabria.

Si tratta di Riparti Calabria 2Fondo per competitività calabrese. Interviene Fausto Orsomarso, assessore regionale al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo.

Chi volesse collegarsi può inviare una mail a info@confartigianatocalabria.it per ricevere il link di accesso.

Confartigianato Imprese Calabria sollecita confronto per utilizzo proficuo risorse Recovery Fund

Serve un confronto approfondito per un utilizzo più proficuo e concertato dei fondi del Recovery Fund. È quanto ha sollecitato Confartigianato Imprese Calabria, che ha ribadito che gli oltre 200 miliardi di euro sono «una straordinaria occasione per costruire il futuro del Mezzogiorno “se sapremo però progettare e realizzare un piano di investimenti uniti alle imprese e soprattutto se sapremo essere veloci”».

Ciò è emerso nel partecipato webinar organizzato dall’Ente calabrese, guidato dal presidente Roberto Matragrano, affiancato dal segretario regionale Silvano Barbalace che ha moderato un incontro ricco di spunti ed interventi qualificati. I lavori, conclusi dal sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, sono stati arricchiti dai  contributi di Consuelo Nava, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Nicola Irto, vice presidente Consiglio Regionale della Calabria; Enza Bruno Bossio, deputata; Roberto Occhiuto, deputato; Filippo Ribisi, vicepresidente Confartigianato Imprese.

Il segretario Silvano Barbalace, infatti, suggerisce di partire «dall’analisi dei punti di debolezza di forza che la pandemia di questi mesi ha messo in evidenza».

«Per poter sfruttare questa mole di risorse – ha detto Barbalace – dobbiamo progettare ed avere la capacità di gestire un grande piano di investimenti che punti su grandi infrastrutture, piccole opere immediatamente cantierabili, digitalizzazione, innovazione tecnologica, qualità ed efficienza della Pubblica amministrazione, ma anche rilancio del nostro sistema imprenditoriale di cui la piccola impresa diffusa di territorio è punto di forza».

Consuelo Nava si è occupata del dettaglio tecnico e programmatico del Recovery fund, illustrando i punti cardine di una sfida «basata sui pilastri della prevenzione e della trasformazione», in particolare presentando queste risorse come «resilienza trasformativa e sostenibilità delle azioni in un tempo di transizione per la Calabria, una sfida tra mission e strategia che passa da un programma di progettazione di rilancio. La politica deve garantire un chiaro e stabile indirizzo strategico di medio e lungo termine, la coerenza delle scelte, promuovendo percorsi di condivisioni».

C’è tanto da fare, insomma e Confartigianato Imprese Calabria è pronta a fare la propria parte per “costruire” risposte condivide al calo dell’economia calabrese durante il primo lockdown, registrata ancora una volta dal rapporto congiunturale della Banca D’Italia, presentato qualche giorno fa.

Di certo, come ha sottolineato Nicola Irto, «la crisi del sistema sanitario e le difficoltà dell’accesso al credito complicano una sfida che si vince cambiando il modo di agire rispetto alle forze aggiuntive che in Calabria sono arrivate negli anni».

Per il vicepresidente del consiglio regionale c’è il tema è quello delle «risorse non spese: serve una spinta forte, nuove misure, tenendo conto anche dei fondi strutturali. Per questo bisogna contenere la burocrazia e rendere davvero protagoniste le associazioni di categorie e le imprese nel progetto di programmazione». Basta «alla burocrazia come alibi della politica, i territori devono essere protagonisti del cambiamento». Davanti a questa mole mai vista di investimenti, insomma, rischio da non correre è l’assenza di proposta, insomma.

Roberto Occhiuto ha voluto sottolineare l’assenza propositiva, in questa fase delle Regioni del Mezzogiorno.

«Non hanno capito – ha detto Occhiuto – la partita decisiva del Recovery fund, di come sul tavolo ci siano risorse vere e che bisogna far leva sul cofinanziamento pubblico». Bisogna uscire dalla crisi e bisogna fare in fretta, per questo sarebbe opportunità creare un percorso aperto e condiviso al di là delle appartenenze politiche. Soprattutto ora che «anche l’Europa ha capito che la risposta alla crisi sono gli investimenti e non l’austerità che ci ha bloccato per anni».

«La pandemia non è finita e non sappiamo quando finirà – ha aggiunto Enza Bruno Bossio – e oggi paghiamo 30 anni di immobilismo e taglia alla sanità, alla scuola e alla ricerca. Il problema vero è la debolezza infrastrutturale, e comunque serve una legge di bilancio espansiva».

Di certo, Confartigianato è al lavoro «affinché lo sviluppo del Sud diventi un tema centrale. Le esigenze del Mezzogiorno sono di interesse globale – ha detto il vicepresidente nazionale Filippo Ribisi – e sono centrali proprio perché si guarda ad un nuovo modello di sostenibilità in cui il Sud è protagonista. Come? Ad esempio attraverso il recupero dei borghi e l’inclusione delle micro e piccole imprese rafforzando il ruolo dell’artigianato nella filiera del turismo».

La risposta più opportuna alla richiesta di programmazione e utilizzo opportuno di investimenti per il Sud, secondo il sottosegretario Pier Paolo Baretta è «trasformare la crisi nell’occasione da sfruttare per cogliere la vera sfida competitiva del futuro. Non abbiamo mai visto una crisi così drammatica conseguente al virus in tutti i settori e territori, con una accentuazione dove la crisi era strutturale e nello stesso tempo non avevamo mai visto tante risorse disponibili. Si tratta di un paradosso che impone una presa di coscienza. Abbiamo a disposizione risorse impreviste, e dobbiamo essere in grado di spendere senza che siano assorbite tutte dalla gestione emergenza sanitaria». (rrm)

Emergenza Sanità, Confartigianato Imprese Calabria richiama i politici calabresi al senso di responsabilità

I vertici regionali e provinciali di Confartigianato Imprese hanno espresso grande preoccupazione per la situazione in cui oggi versa la sanità calabrese, ribadendo che «non ci sia più tempo da perdere e richiama tutti i politici calabresi al senso di responsabilità».

«Occorre smetterla – si legge in una nota – con lo scaricabarile, perché in questa situazione ognuno ha la propria parte di responsabilità, nessuno escluso. È arrivato il momento di prendere coscienza del problema che c’è, è sotto gli occhi di tutti, non possiamo nasconderlo, ma occorre risolverlo».

Confartigianato si rivolge ai parlamentari della Calabria, al Governo centrale ed al governo regionale perché si «avvii subito un sano ed immediato confronto e dialogo nell’interesse e per il bene della Calabria. La sanità non può più essere merce di scambio elettorale, non si gioca con la pelle dei calabresi».

«Su questo – ha concluso Confartigianato Calabria – siamo pronti a dare battaglia, ne va della tenuta delle nostre imprese che pagano a livello economico le ricadute della seconda ondata della pandemia che poteva, e doveva, essere contenuta. Le Imprese attendono risposte chiare».

Per Confartigianato Imprese Calabria «l’era dei manager, strapagati per lasciare Calabria e calabresi nelle stesse drammatiche condizioni di arretratezza e di mancata tutela del diritto alla salute e alle cure, deve finire».

«Basta. È il momento di cambiare registro. Gli avvenimenti di queste ore – si legge in una nota – stanno portando a conoscenza di tutto il paese le drammatiche condizioni del nostro sistema sanitario, confermando quello che i calabresi conoscono da anni ovvero la debolezza del nostro sistema che nel tempo ha limitato i calabresi nel diritto alla salute ed oggi ha privato tristemente le imprese del diritto al lavoro. I numeri della pandemia ci invitano a non tergiversare e ad intervenire immediatamente. In questa situazione, l’abbiamo già detto, non è il momento di ricercare i responsabili. Ci sarà, ma non è ora il momento per farlo. E non ci interessa alimentare polemiche né contrasti, ma solo individuare efficaci soluzioni che possano portare ad evitare ulteriori sacrifici ai calabresi e alle imprese della nostra regione».

(rrm)

Innocenza Giannuzzi (Confartigianato Turismo CZ) contro Cotticelli: danno di immagine alla nostra regione

Innocenza Giannuzzi, presidente di Confartigianato Turismo Catanzaro, ha commentato l’intervento di Saverio Cotticelli, ospite al programma di La7 Non è l’Arena condotto da Massimo Giletti, dichiarando che «un’altra terribile pagina della storia della nostra regionale è stata scritta ieri sera».

«Dopo la clamorosa intervista – ha aggiunto – che è stata seguita dalle immediate dimissioni del generale Saverio Cotticelli dall’incarico di commissario ad acta della Sanità calabrese, quest’ultimo ha deciso di raccontare la sua verità durante un’ospitata che definire “imbarazzante” è dire poco. L’ex generale dell’Arma si è presentato in studio con un copione mal scritto, che ha solo creato ulteriore sgomento e profonda rabbia nel nostro popolo».

«Ancora una volta – ha proseguito la presidente Giannuzzi – la Calabria terra di nessuno, terra di improvvisazione, di incapacità e di approssimazione. È stato tanto criticato il video di Gabriele Muccino per le bretelle e la coppola, ma ci rediamo conto di che messaggio è passato ieri sera? Di che terribile disegno della Calabria è stato tracciato in diretta nazionale? La Calabria terra di ‘ndrangheta, in cui sopravvivi solo se ti chiudi in clausura, una Calabria di cui aver paura. Ma ci rendiamo conto di che danno all’immagine è stato arrecato alla nostra regione?»

«La Calabria è esattamente uguale a tutte le altre regioni e, sì – ha detto ancora la presidente di Confartigianato Turismo Catanzaro – anche qui abbiamo il malaffare, così come esiste nel resto del mondo. Ma è troppo facile usare la parola “mafia” per non ammettere le proprie negligenze, per lavarsi la coscienza e tentare di camuffare ciò che doveva essere fatto e invece è stato omesso. Abbiamo idea di che danno sia stato arrecato al nostro turismo, alle nostre imprese, alla nostra società e ai nostri giovani con quelle parole? L’ennesimo, del resto, che accompagna la beffa di chi continua a ridicolizzarci. Chi dobbiamo ringraziare? La lista è lunga e nessuno è esonerato! Ieri sera si è parlato di numeri, di costi ridotti, sì, ma sulle spalle di servizi sanitari portati al minimo. Perché tanto l’importante era conseguire i risultati, non garantire il diritto alla salute sancito peraltro dalla costituzione».

«Siamo “zona rossa” – ha aggiunto – per l’incapacità di attuare un piano anti-Covid! Stiamo pagando le responsabilità di un sistema che si incarta su se stesso, non chiaro e incapace di connettersi tra i vari livelli amministrativi. Paghiamo ora e pagheremo ancora in futuro, viste le premesse. Ma la Calabria non è quella descritta ieri da Cotticelli, la Calabria è ben altro e ha bisogno di ben altro!».

«Ora basta – ha concluso Giannuzzi – essere considerati marginalmente e solo perché apparteniamo alla stessa cartina geografica del nostro Paese. Abbiamo urgente bisogno di interventi adesso, abbiamo bisogno di rialzarci, di responsabilità, efficienza, efficacia delle azioni, verità e trasparenza. Abbiamo bisogno di qualcuno che si batta con passione e con abnegazione per salvare la nostra terra!». (rrm)