CROPANI (CZ) – Come promuovere il patrimonio culturale della Calabria per sensibilizzare alla sua tutela e fruizione

Al salone del convento si è concluso il convegno di studi sul tema “Il patrimonio culturale di Cropani: conoscerlo per valorizzarlo”, organizzato dal Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Catanzaro. L’evento ha concluso il corso modulare “L’ arte a Cropani: viaggio tra i tesori dell’antico borgo”, che la Prof.ssa Michela Scalise, Docente di Lettere presso la sede Cpia di Cropani, ha svolto durante l’anno scolastico appena terminato.

Il convegno ha visto la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri rappresentata dal Comandante della locale stazione, Maresciallo capo Giuseppe Tripaldi, accompagnato dal Maresciallo Gianluca Pagano, e di numerose associazioni e gruppi parrocchiali attivi nel Comune presilano. La moderazione è stata affidata al giornalista Luigi Stanizzi, che ha introdotto i lavori con i saluti del Parroco Padre Francesco Critelli, del Dirigente scolastico Prof. Giancarlo Caroleo, del Responsabile della sede Cpia di Cropani Prof. Antonio Armone e del Sindaco Geom. Raffaele Mercurio.

La prima relazione è stata tenuta proprio della Prof.ssa Scalise, che ha spiegato il razionale del corso modulare e ne ha passato in rassegna gli argomenti trattati. La docente ha ripercorso la storia di Cropani, dai primi insediamenti del Periodo Neolitico al XX secolo. Ha presentato il suo ricchissimo patrimonio storico-artistico e ricordato i tanti concittadini che hanno dato lustro al loro paese nel corso dei secoli, fra cui Francesco Grano, padre Arturo Lattanzio, Giovanni Fiore, Alfonso Dolce, padre Remigio Lepera, Concetta Basile. La Prof.ssa Scalise ha quindi tracciato il bilancio finale del corso, del quale si è detta sinceramente soddisfatta, anzitutto per l’entusiasta e costante partecipazione degli iscritti, e ha auspicato che anche in futuro si possano promuovere progetti formativi analoghi, con la sinergia istituzionale e la collaborazione dei privati cittadini.

Nella seconda relazione la Presidente del Fai Calabria, Dott.ssa Anna Lia Capogreco Paravati, ha presentato il Fondo per l’Ambiente Italiano, soffermandosi sulla sua origine e struttura. Ha quindi illustrato alcuni importanti risultati che la fondazione ha ottenuto nell’ambito della fondamentale attività di recupero dei beni culturali e paesaggistici ricevuti in donazione. La Presidente Paravati ha riconosciuto le enormi potenzialità di sviluppo del territorio di Cropani in relazione alle sue ricchezze culturali, per la cui tutela e valorizzazione ha dichiarato la disponibilità a cooperare da parte del FAI. La presidente, vista la magistrale illustrazione della Prof. Scalise, ha assicurato che la coinvolgerà nelle iniziative Fai a tutela del patrimonio artistico. Il moderatore Luigi Stanizzi ha evidenziato anche la necessità di divulgare le immagini dei beni culturali di Cropani, sempre illustrate da Michela Scalise, davanti a migliaia di persone – soprattutto turisti – a Cropani Marina, nell’ambito del Premio Mar Jonio edizione estiva. La proposta è stata immediatamente accolta dal Presidente della Proloco Angelo Grano, presente in sala, che ha assicurato la massima disponibilità, come è nello stile della Proloco sempre pronta a cogliere le migliori opportunità mirate alla promozione del territorio. Il lavoro di Scalise – ha aggiunto il giornalista Luigi Stanizzi – andrebbe trasmesso anche sulle reti televisive per raggiungere i grandi numeri ed avere anche un ritorno sul piano del turismo culturale, oltre che ambientale ed enogastronomico. Fare conoscere quindi il patrimonio culturale per sensibilizzare alla sua tutela, valorizzazione e fruizione.

Il moderatore Stanizzi ha messo in rilievo l’attività dei militari dell’Arma nella tutela del patrimonio culturale, ricordando che una colonna di pietra collocata all’ingresso dell’Antiquarium venne recuperata proprio dai Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina in un’area archeologica presa di mira dai tombaroli. Ha quindi ringraziato pubblicamente anche a nome della scuola il comandante della stazione Carabinieri di Cropani, Maresciallo Capo Giuseppe Tripaldi, sia per la necessaria incessante attività di repressione sull’intero territorio che per quella di prevenzione e di educazione civica: «Il comandante Tripaldi è sempre presente in ogni manifestazione culturale e sociale della nostra comunità, segno tangibile dell’attenzione e della sensibilità delle istituzioni».

La terza relazione ha visto la Prof.ssa Caterina Dragone, Docente di Lettere, fare il punto sui lavori di ristrutturazione dell’Insigne Collegiata dell’Assunta e del Complesso di Santa Caterina d’Alessandria, tanto cari ai Cropanesi e purtroppo inaccessibili a fedeli e visitatori ormai da troppi anni. Proprio sul diritto di fruire del patrimonio culturale è stata incentrata la seconda parte dell’intervento della Prof.ssa Dragone, la quale ha ricordato la necessità, costituzionalmente riconosciuta, che tutti i cittadini abbiano garantita la possibilità di godere delle bellezze che Natura e Storia ci hanno donato. Prima delle conclusioni, la Sig.ra Rita Innocente, ex insegnante e attuale Ministra dell’Ordine Francescano Secolare di Cropani, ha voluto ringraziare, a nome di tutti i corsisti, la Prof.ssa Michela Scalise, per la passione e la professionalità che l’hanno animata nel corso delle lezioni, svolte presso i locali del Cpia e, ove possibile, direttamente nei siti oggetto della didattica. Un altro emozionante contributo è stato offerto dal poeta Serafino Schipani, (figlio di una cropanese, Antonietta Basile) che ha omaggiato la comunità declamando un suo componimento dedicato proprio a Cropani. Il poeta Serafino Schipani ha donato la sua poesia al sindaco Raffaele Mercurio, il quale ha detto che la incornicerà per affiggerla nel Palazzo Comunale.

Il primo cittadino Mercurio si è soffermato sull’impegno concreto dell’amministratore comunale per sollecitare i lavori al Duomo, a Santa Caterina e a Palazzo Colucci, esaltando il valore artistico delle chiese e delle opere d’arte custodite. Ha poi esortato tutti alla collaborazione evitando sterili lamentele. Il parroco padre Francesco Critelli ha ribadito il suo costante impegno nella conservazione dei beni artistici, che comunque hanno bisogno anche di risorse. Padre Francesco Critelli, come ha detto Luigi Stanizzi, «ha costruito la storia di Cropani con la forza del cemento», per evidenziare i lavori del “padre Cappuccino-Architetto” a tutela dei templi sacri del paese, tenuti nella massima pulizia e manutenzione.

Il Dirigente scolastico Prof. Giancarlo Caroleo, nelle sue considerazioni finali, ha sottolineato che il Cpia si conferma una risorsa preziosa per l’intero comprensorio, nel quale appare sempre più radicato anche grazie a corsi come quello sull’arte a Cropani che, arricchendone l’offerta formativa, ne potenziano la fruibilità. Fra i rappresentanti delle associazioni presenti in sala, che si sono complimentati per la riuscita dell’iniziativa, la Vicepresidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (Lilt) Avvocato Concetta Stanizzi da tanti anni generosamente impegnata sul fronte della prevenzione. (rcz)

CROPANI (CZ) – Mercoledì il convegno sul patrimonio culturale

Mercoledì 14 giugno, a Cropani, alle 18, nel Salone del Convetno, si terrà il convegno Il patrimonio culturale di Cropani: Conoscerlo per valorizzarlo.

L’evento chiude le lezioni del corso modulare L’arte a Cropani: Viaggio tra i tesori dell’antico borgo della prof.ssa Michela Scalise, docente di Lettere al Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Catanzaro.

La moderazione sarà affidata al giornalista Luigi Stanizzi. Interverranno il Dirigente scolastico, prof. Giancarlo Caroleo; il responsabile della sede Cpia di Cropani, prof. Antonio Armone; il Parroco di Cropani, Padre Francesco Critelli, e il Sindaco della comune presilano, geom. Raffaele Mercurio.
Sarà proprio la prof.ssa Scalise a tenere la prima relazione, dal titolo “Programma e bilancio finale del corso”, in cui presenterà il lavoro svolto e ne traccerà un bilancio conclusivo. Seguirà la relazione della dott.ssa Anna Lia Capogreco Paravati, Presidente del Fai per la regione Calabria, sul tema “Fondo Ambiente Italiano e promozione culturale per la crescita dei territori “. Quindi la Prof.ssa Caterina Dragone,  Docente di Lettere, relazionerà su “Collegiata dell’Assunta e Complesso di S. Caterina: stato dei lavori”.
Il convegno, che si concluderà con le considerazioni finali del Dirigente scolastico, vedrà la partecipazione di autorità civili e militari, associazioni di volontariato, gruppi parrocchiali.  Il patrimonio culturale di Cropani sarà dunque protagonista di questo importante appuntamento organizzato dal Cpia, istituzione scolastica sempre più radicata nel comprensorio e apprezzata per la vastità e la qualità dell’offerta formativa. (rcz)

CROPANI (CZ) – Fontana Vecchia riapre grazie all’imprenditore Antonio Grano

«Ad Antonio Grano, imprenditore, il vino che veniva offerto ad Atene ai vincitori delle Olimpiadi, perché per aprire oggi un’attività economica in Calabria (Magna Graecia) bisogna avere capacità Olimpioniche: e Antonio Grano ce l’ha», queste le testuali parole scritte sull’etichetta della preziosa bottiglia donata al giovane imprenditore, in occasione del taglio del nastro per la riapertura della “Fontana Vecchia” a Cropani Superiore, in un momento di congiuntura molto difficile.

La cerimonia è stata officiata dal parroco padre Francesco Critelli, alla presenza dei collaboratori dell’imprenditore, parenti e amici.

Non è certo cosa facile oggi imbarcarsi in un’attività commerciale, visti i tempi difficili e complessi, ma Grano è convinto di potercela fare grazie all’impegno, serietà e professionalità dell’intera squadra, anche per dare un servizio di ristorazione in più in una cittadina vocata soprattutto al turismo. E ciò che lascia ben sperare, per tutte le attività presenti sul territorio, è che pullulano le prenotazioni per l’ormai vicina stagione estiva, tanto che già da giugno cominceranno ad entrare in funzione i primi lidi balneari. Il territorio cropanese è fra i più ricercati dai turisti per la varietà dell’offerta, la bellezza e pulizia del mare e delle spiagge, l’eccezionale vicinanza Mare-Sila resa ancora più breve dalla nuova arteria Cropani Marina-Sersale, per l’inestimabile patrimonio artistico, archeologico, monumentale ed ambientale.

E ancora, per il ricco calendario di iniziative culturali, sportive e ricreative promosso dal Comune e dalla Proloco come la Serata Piccantissima, il Premio Mar Jonio, e tantissime altre di prestigio. Turisti a parte, oltre che a villeggianti della Presila e di ogni zona della Calabria, e il rientro degli emigrati, i locali vengono presi d’assalto per le prelibatezze uniche che sono capaci di offrire, dai prodotti della terra agli insaccati, formaggi, ai piatti tipici della più alta e autentica tradizione calabrese, al pesce fresco, non trascurando la soavità dei vini e la salubrità dell’olio extravergine di oliva di cui Cropani è preziosa produttrice. Insomma, tra guerre, post pandemia, inflazione, disoccupazione, ‘ndrangheta, delinquenza, depressione e chi più ne ha più ne metta, si intravede un raggio di sole e di speranza che spinge ad essere più ottimisti in questa nostra Calabria, anche grazie a giovani imprenditori che si rimboccano le maniche per un futuro migliore per tutti. Ecco perché bisogna augurare e loro e ai collaboratori tanta fortuna e prosperità. (rkr)

Appena piove Cuturella di Cropani resta isolata, comunità in ginocchio

Degrado, incuria, abbandono, nessuna manutenzione. Questa la drammatica situazione in cui versa la strada che “collega”, ma sarebbe meglio dire, “dovrebbe collegare” Cuturella a Cropani, Botricello e zone marine.

Unica via di accesso del versante sud che ad ogni pioggia diventa impraticabile, con enormi disagi per gli abitanti e per chiunque debba raggiungere Cuturella, frazione di Cropani, che spesso rimane isolata per giorni e giorni. A nulla sono valse finora le sollecitazioni dei cittadini agli enti interessati che, purtroppo, non hanno trovato soluzioni definitive nonostante gli sforzi compiuti. Un problema che si trascina da decenni e che meriterebbe di essere affrontato con il contributo fattivo di tutti gli enti preposti.

Quando piove la strada in alcuni tratti si trasforma in un fiume, con grave pericolo per gli automobilisti. Fango e sabbia fanno sparire il tracciato. Lo sanno bene i lavoratori, e sono tanti, che devono raggiungere le campagne circostanti e i pendolari che svolgono attività fuori dal paese, oltre agli imprenditori e ai commercianti. A tutti saltano i piani di lavoro quando piove un po’ di più. Incredibile ma vero, nonostante i potenti mezzi meccanici e tecnici oggi a disposizione.

Ad aggravare la situazione, già gravissima, la mancata pulizia del torrente Umbro e di altri canali che riversano sulla strada – dove non in tutti i tratti c’è lo spazio per incrociare un’altra macchina – pietre, terriccio, rami e tronchi d’albero. A ciò si aggiungono i tombini otturati e, quindi, addio al cosiddetto collegamento stradale. In un’economia rurale come quella di Cuturella, nell’ ambito di una congiuntura cosi tragica, ci manca solo la strada bloccata per soffocare ogni timido segnale di speranza.

E allora, aprire un’unità di crisi permanente composta da tutte le componenti responsabili per dare sicurezza a una strada che di fatto non esiste. È questo che chiedono i cittadini! Che affermano inoltre: “Anche il Prefetto potrebbe prendere a cuore la nostra situazione”. E le previsioni metereologiche dei prossimi giorni non fanno presagire nulla di buono.

Capitolo a parte meriterebbe la mancanza di adeguata  segnaletica stradale: chi non conosce la zona nemmeno riesce a capire (soprattutto di notte, e – per chi c’è l’ha – con navigatori non sempre attendibili) come si arriva a Cuturella! Nessuna indicazione visibile nei vari bivi da Botricello, da Cropani o dall’altra frazione Difesa, per non parlare della strada Statale 106 dove non viene mai citata. Neanche un cartello visibile con la scritta Cuturella. E per questo, non vi vuole certo una Conferenza dei Servizi. (Francesca Stanizzi)

A Cropani, dopo L’Epifania, tra mito e rito l’uccisione del maiale in Calabria

A Cropani, passata l’Epifania comincia una festa ancora più intima di quella natalizia: si tratta dell’uccisione del maiale.

Una festa famigliare, squisitamente di casa che affonda radici nella notte dei tempi. Una festa fuori da ogni canone religioso, totalmente pagana, un “sacrificio”, un “lutto”: quello del maiale, una volta denominato ‘u purcu. Ma, si sa, col tempo tutto cambia, e non sempre in meglio, anche le parole. Non cambiano i sapori autentici, se u’ purcu viene “allevato in casa” come a Cuturella, cc’a vrodata, ammazzato alla vecchia maniera all’antica e operato dalle ultime donne della storia Magno greca, del mito,  che sanno ancora oggi, grazie al cielo,  ricavarne frittole, resimugghi, fegato e sangue  fritti, capocolli, soppressate, salsicce, pancette, salati, costati, ecc. ecc. Esattamente come tremila anni fa e più. Cruento era lo sgozzamento con il coltello: il primo sangue uscito doveva cadere a terra, a mo’ di ringraziamento alle divinità generalmente femminili (Demetra), perché il porco significa fertilità.

“Amaru chi lu purcu nun ammazze ca vide e desidere u sozizzu” , un detto molto significativo di chi non ha avuto la fortuna di uccidere il maiale e vede il vicino di casa che l’ha ucciso e “operato”, invidiandogli nu stoccu e sozizzu. Il sapore ineguagliabile, seducente. Ma attenzione, qui non parliamo di acquisti di salsicce in macelleria che oggi – anche se a prezzi esorbitanti, ingiustificati – tutti possono affrontare, seppure per insaccati quasi sempre  mediocri e sicuramente  deludenti, anzi troppo deludenti rispetto al prezzo.
Qui parliamo di salsicce di porci allevati in casa, che solo pochi privilegiati possono assaporare, con vino sempre di casa non  etichettato  ma schietto a Denominazione di Origine Controllata e Onorata (Doco), come quello di Angelo Grano di Sebastiano, di Cuturella, che aiutato dalla moglie Rosa, e dai figli Sebastiano e Giuseppe, senza scopo di lucro garantisce sicurezza e genuinità sia per  vino che per maiale: ma soltanto per pochi eletti del suo entourage famigliare e rari amici.
Nei prossimi giorni di gennaio si aspetta finalmente il freddo per immolare sull’altare della tavola i maiali pezzati calabresi, una gioia che ormai solo pochissimi palati sanno apprezzare, come nella notte dei tempi. Nell’Era della qualità non della quantità come quella odierna. E, davanti a un porco o due ammazzati a Cuturella appesi davanti a un focolare, viene un senso di compassione vedere ragazzini/e che distrattamente masticano Hotdog americani. Poverini! Noi e loro, abbiamo fallito in tutto, anche nell’educazione alimentare! Non rassegniamoci  comunque sugli errori commessi finora e  tentiamo ancora a dare valore alla nostra storia, alle nostre tradizioni, al nostro passato che gli altri ci invidiano e tentano di  imitare ma che noi, purtroppo e assurdamente, ancora oggi non riusciamo ad apprezzare appieno. “Scannare u purcu” è sempre stato ed è un vero e proprio rito, una festa, un momento a cui l’intera famiglia partecipa, assieme a parenti e amici.
Ognuno da il proprio apporto nella fatica e tutti mangiano e bevono in allegria.
«Una volta – ha dichiarato Luigi Stanizzi, curatore del libro Tradizioni in Calabria di Concetta Basile – le proteine della carne venivano assicurate per tutto l’anno proprio nel periodo dell’uccisione del maiale, da qui derivava l’importanza vitale dell’evento che oggi ha valore esclusivamente simbolico, enogastronomico ma non per questo meno importante. Chi ha avuto il privilegio di assistere e partecipare ai riti autentici del passato, oggi nella rara eventualità di  riviverli dà un valore enorme a queste usanze che racchiudono i più intimi segreti millenari, che fanno rivivere una gioia archetipica».
Beati coloro che vissero (e vivono!) la gioia di essere invitati a lu purcu! (rcz)

L’Arcivescovo Maniago conferisce il Premio Mar Jonio 2023 a chi onora la Calabria

Nella chiesa di San Michele Arcangelo di Cuturella di Cropani, è stato conferito il Premio Mario Jonio 2023 dall’arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago.

L’iniziativa è promossa da Pro Loco Cropani, Comune di Cropani, Arcidiocesi Catanzaro-Squillace, Arciconfraternita SS. Immacolata Concezione Catanzaro

Insieme all’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago, che ha presieduto la cerimonia ufficiale, hanno consegnato il prestigioso riconoscimento: il commissario capo della Polizia di Stato Giuseppe Perri e il comandante della stazione Carabinieri di Cropani Maresciallo Capo Giuseppe Tripaldi a Simona dalla Chiesa (Promotrice di Legalità); il presidente della Pro Loco di Cropani Angelo GranoFranco Levato  (Mister Europa 2022); il presidente Mario Tassone a Daniele Maselli (Cardiochirurgo); il regista Eugenio Attanasio ad Antonietta Santacroce (Promotrice di Cultura).

Premi alla memoria, sempre conferiti dall’Arcivescovo Maniago  con il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giuseppe Soluri alla memoria di Mons. Antonio Cantisani (Arcivescovo Metropolita Catanzaro-Squillace), ha ritirato il riconoscimento il nipote omonimo Antonio Cantisani giornalista; e con il sindaco di Cropani Raffaele Mercurio alla memoria di  Luigi Maria Lombardi Satriani (Antropologo), ha ritirato il figlio Alfonso Maria Lombardi Satriani.
Una targa ricordo della manifestazione è stata consegnata all’Arcivescovo Mons. Claudio Maniago dal segretario generale nazionale del Sindacato Polizia di Stato FPS Giuseppe Brugnano, che si è fatto portavoce  del segno di gratitudine  dei promotori del Premio verso l’alto prelato. Anche di Maniago come per tutti i premiati, Valentina Caramuta ha letto una breve scheda del suo lunghissimo curriculum che parte dalla sua città di nascita, Firenze, ma di famiglia friulana.
E proprio S.E. Mons. Maniago ha spiegato, nella chiesa gremita di pubblico, il senso dell’iniziativa per dare un futuro di sviluppo morale e civile della nostra terra. L’Arcivescovo nella sua pacata ma fortemente incisiva relazione ha saputo esaltare con parole semplici e toccanti tutte le doti dei premiati, il cui breve curriculum è stato magistralmente sintetizzato e letto da Valentina Caramuta, che ha coordinato l’iniziativa. Il conduttore della serata, Luigi Stanizzi, rivolgendosi all’Arcivescovo Maniago gli ha detto: «Eccellenza Reverendissima, mi ha telefonato l’avvocato Nicola Cantafora, che aveva annunciato la sua preziosa presenza alla manifestazione, per scusarsi in quanto non potrà raggiungerci: il suo medico gli ha proibito di uscire per  una sindrome influenzale. Si scusa quindi, anche se idealmente è qui con noi».
E poi, rivolgendosi al Presidente del Catanzaro Calcio Ing. Floriano Noto seduto in prima fila, Stanizzi ha aggiunto: «Il medico, mi ha riferito l’avvocato Cantafora, gli ha anche proibito di venire allo stadio alla prossima partita. Quindi, un autorevolissimo spettatore in meno…” Il Presidente Noto e l’Arcivescovo Maniago hanno allargato le braccia, sorridendo con gratitudine».
Il presidente della Pro Loco Angelo Grano, promotore della prestigiosa manifestazione, da parte sua ha ringraziato tutti i numerosi presenti e in particolare quelli che hanno contribuito all’ottima riuscita del Premio, che naturalmente deve essere sostenuto dalle istituzioni per onorare le personalità meritevoli della Calabria. Il Presidente  Grano ha  detto fra l’altro: «Sono molto contento e soddisfatto  di essere riuscito ad organizzare la manifestazione culturale nel mio paese, Cuturella, così piccolo ma al contempo così grande da poter ospitare tanti illustri personaggi».
Di Franco Levato (presenti i suoi orgogliosi genitori e parenti) esempio di studente e lavoratore, è stato sottolineato l’auspicio che possano aprirsi per lui le porte dello spettacolo e della moda. Mister Europa 2022 ha ringraziato nel suo stile improntato alla semplicità e concretezza.
Mario Tassone, autorità storica fin dalla nascita del Premio Mar Jonio, ha messo in risalto una miriade di aspetti positivi della Calabria e delle sue più meritevoli personalità fra cui il famoso cardiochirurgo Daniele Maselli. Il prestigioso professionista, indissolubilmente legato al territorio, ha sottolineato le grandi professionalità di cui si fregia la Calabria e con cui ha collaborato per tanti anni  e collabora ancora. Fra il pubblico diversi pazienti del Dott. Maselli, la cui fama professionale a livello internazionale si sposa con quella di grande umanità e disponibilità. Si spera che possa tornare a operare nella nostra regione.
Di particolare rilievo il saluto di Tonia Santacroce, che con il suo prestigioso Festival d’Autunno e attraverso il suo impegno nel Teatro  Politeama ha dato la possibilità a tutti i calabresi di conoscere dal vivo i più importanti artisti del mondo, in campo musicale, teatrale, insomma i big della cultura contemporanea e non solo. E le parole del regista Eugenio Attanasio, di ritorno vincitore dai Festival del cinema di Maratea e Catania, da tanti anni operatore culturale impegnato su più fronti, hanno saputo interpretare il ruolo di primissimo piano di Antonietta Santacroce nel mondo culturale.
È stata, poi, la volta del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, che ha fatto “un quadro” affettuoso e sublime della personalità e della missione di Mons. Cantisani, definendolo un uomo di chiesa davvero vicino alla gente. Alle parole misurate del presidente Soluri, che si è soffermato sulla vita di Mons. Cantisani  e sul suo eccezionale rapporto con il territorio e la Città di Catanzaro, si sono aggiunte quelle di riconoscenza di Mons. Maniago che hanno ricordato a tutti il carisma di uno dei suoi predecessori più amati, ben oltre i confini della diocesi, essendo stato Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, e d’Italia essendo stato Presidente di Migrantes.
Il nipote omonimo Antonio Cantisani, apprezzato giornalista, con struggente nostalgia ha ricordato lo zio e la sua miracolosa capacità di mantenere relazioni d’affetto con migliaia di fedeli. Un intervento quello di Cantisani giornalista che ha tracciato il percorso umano e religioso dello zio, a tratti inedito.
Sull’importanza della memoria si è soffermato in modo colto e compiuto Alfonso Maria Lombardi Satriani, figlio del famoso antropologo che il mondo accademico, e non solo, ci invidia. Il figlio ha tenuto una lezione magistrale sull’utilità culturale del ricordare in una realtà come la nostra, distratta e smemorata.  La fama di Luigi Maria Lombardi Satriani infatti ha travalicato i confini nazionali, oggi ci sono tanti studiosi che dopo aver calcato le sue orme hanno raggiunto autorevole autonoma notorietà, un esempio fra gli altri Vito Teti. Il sindaco di Cropani, Giuseppe Mercurio, mettendo al centro la cultura ha rievocato quando tanti anni fa partecipava da spettatore al Premio Mar Jonio davanti alla facciata del Duomo di Cropani.
Ma ha anche colto l’occasione per annunciare iniziative già in cantiere mirate a migliorare la viabilità e i servizi a Cuturella. Nel corso della manifestazione infatti, Luigi Stanizzi aveva pubblicamente denunciato che diversi prestigiosi ospiti diretti a Cuturella da Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e altre città per partecipare al Premio, avevano sbagliato strada per la mancanza assoluta di segnali stradali visibili che indicano la frazione di Cropani: Cuturella appunto.
Alcuni ospiti rimasti disorientati in strade sterrate senza indicazioni, prive di segnaletica,  e con navigatori non sempre affidabili,  sono stati raggiunti in macchina da volontari per potere imboccare la strada giusta e arrivare finalmente a Cuturella. Altra denuncia pubblica, la mancanza del medico in un’ambulanza intervenuta a Cuturella qualche giorno prima per soccorrere un paziente grave, che ha rischiato la vita, aiutato provvidenzialmente da un’infermiera.
A tutti i premiati sono  stati  consegnati dall’ Arcivescovo una targa incisa, una copia del libro “Cuturella Paese Mio” di Angelo Grano e una copia del libro “Tradizioni in Calabria”  di Concetta Basile a cura di Luigi Stanizzi.  Del Comitato d’Onore Premio Mar Jonio fanno parte Luigi Stanizzi (Presidente e Fondatore del Premio); Angelo Grano (Presidente Pro Loco Cropani); Mons. Claudio Maniago (Arcivescovo Metropolita); Pasqualino Pandullo (Caporedattore Rai Calabria); Fulco Ruffo di Calabria (Principe); Giuseppe Soluri (Presidente Ordine Giornalisti Calabria); Giuseppe Spagnuolo (Presidente Credito Cooperativo Centro Calabria).
La frase guida dell’evento è stata: “Se non vedete cose straordinarie e  miracoli Voi non credete” (Vangelo secondo Giovanni). Il coordinamento dell’intera manifestazione culturale è stato affidato a Valentina Caramuta. Le performance musicali sono state curate dal maestro e compositore Luigi Cimino, che con il suo sassofono  ha deliziato il pubblico. L’inno a San Michele infine è stato cantato in chiusura dall’autore cuturellese Michele Ligarò.
I musicisti Mario Migliarese e Michele Stanizzi cureranno la parte musicale nell’edizione estiva del  premio che si terrà in agosto 2023, sempre se la manifestazione verrà sostenuta seppure un minimo dalle istituzioni. Il Premio Mar Jonio ha come obiettivo sociale e culturale di assegnare ogni anno un riconoscimento a personalità che con le loro opere e la loro vita onorano la nostra terra di Calabria. Ringraziamenti particolari per la riuscita della manifestazione invernale al parroco don Valentino Cubello, a Giuseppe Filtrante e ai fratelli Alberto e Alessandro Brescia. Uno dei momenti più toccanti della cerimonia si è registrato quando il presentatore ha invitato tutti ad alzarsi, in onore e memoria del generale e prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, assassinati a Palermo da criminali mafiosi.
Stanizzi ha chiesto al comandante della stazione Carabinieri di Cropani, Maresciallo Capo Giuseppe Tripaldi, di fare pervenire a Simona dalla Chiesa il Premio Mar Jonio che non ha potuto ritirare di persona per motivi di salute. Il comandante ha accettato di buon grado.
Ecco la comunicazione che Simona dalla Chiesa ha fatto pervenire alla Presidenza del Premio Mar Jonio: «Carissimi tutti, (perdonatemi questo modo informale in cui vorrei accomunarvi nel mio pensiero) avrei tanto voluto essere oggi tra Voi e trascorrere questa serata insieme. Purtroppo un incontro un po’ troppo ravvicinato in queste settimane con il Covid prima e subito dopo con l’Australiana mi hanno costretta a letto. Ho sperato fino all’ultimo di potercela fare… ma non mi è stato davvero possibile!».
«Sono profondamente grata – continua il messaggio – alla Giuria del Premio per il riconoscimento che mi è stato gentilmente assegnato. Devo confessare che mi ha emozionato leggere, accanto al mio nome, la definizione di “promotrice di legalità”! È una definizione che condivido con tutti coloro che, nella scuola, nelle Istituzioni, nell’associazionismo, nelle professioni e anche semplicemente all’interno del proprio ambiente familiare e di lavoro, si impegnano per testimoniare attivamente i valori di onestà e giustizia, di solidarietà verso il prossimo, di rispetto delle regole, manifestando, insomma, quel senso di responsabilità che ci vede tutti parte di un un unico progetto di vita».
«In questi anni ho incontrato tanti giovani, e giovanissimi, ai quali ho cercato di trasmettere fiducia  in questi valori, a cui ho parlato delle vicende drammatiche che hanno segnato il nostro Paese, ho raccontato la storia di mio padre, e, insieme, la storia di un’Italia ferita nei suoi sentimenti più profondi – si legge ancora –. Ho cercato di fare Memoria, insomma, perchè non si può semplicemente “passare oltre”…. Ma ho sempre voluto sottolineare con forza come questa stessa Italia sia stata però capace di reagire e di cercare, anche a costo di grandi sacrifici, di ritrovare la strada della verità. Questi giovani, da nord a sud, hanno ascoltato, si sono confrontati, hanno creduto in un nuovo impegno sociale che li vedesse protagonisti, e sotto la guida dei loro insegnanti, hanno percorso insieme un importante tratto di strada nella formazione della loro coscienza civica».
«Un’esperienza bellissima – conclude – che attraverso gli anni e i luoghi, e con il contributo di tantissime persone, ha costruito legami, affetti, ricordi e soprattutto impegno. Ancora grazie, dunque, per la vostra attenzione, un grazie davvero particolare al nostro Arcivescovo, Mons. Maniago, e a ognuno di voi, con sincerità e affetto, auguro un anno ricco di sorrisi che illuminino la vita privata, e portino gentilezza (quella evocata da Papa Francesco) nella grande famiglia umana». (rcz)

A Simona dalla Chiesa, Franco Levato, Daniele Maselli e Antonietta Santacroce il Premio Mar Jonio 2023

È a Simona dalla Chiesa, Franco Levato, Daniele Maselli e ad Antonietta Santacroce che sarà assegnato il Premio Mar Jonio 2023, giunto alla 12 esima edizione. Il Premio alla Memoria sarà conferito ad Antonio Cantisani, arcivescovo Metropolita Catanzaro-Squillace) e Luig Maria Lombardi Satriani (antropologo).

La cerimonia di premiazione si terrà martedì 3 Gennaio 2023, nella chiesa di San Michele Arcangelo di Cuturella di Cropani, alla presenza delle massime autorità politiche, militari, religiose, civili e culturali. Presiede l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago.

L’iniziativa è promossa da Pro Loco Cropani, Arcidiocesi Catanzaro-Squillace, Arciconfraternita SS. Immacolata Concezione Catanzaro. La frase guida dell’evento è: “Se non vedete cose straordinarie e miracoli Voi non credete” (Vangelo secondo Giovanni). Il coordinamento dell’intera manifestazione culturale è affidato a Valentina Caramuta.

Il riconoscimento ogni anno viene assegnato a personalità che con le loro opere e la loro vita onorano la Calabria.

Del Comitato d’Onore Premio Mar Jonio fanno parte Luigi Stanizzi (Presidente e Fondatore del Premio); Angelo Grano (Presidente Pro Loco Cropani); Mons. Claudio Maniago (Arcivescovo Metropolita); Pasqualino Pandullo (Caporedattore Rai Calabria); Fulco Ruffo di Calabria (Principe); Giuseppe Soluri (Presidente Ordine Giornalisti Calabria); Giuseppe Spagnuolo (Presidente Credito Cooperativo Centro Calabria).

Le performance musicali sono a cura di Luigi Cimino, Michele Ligarò, Mario Migliarese, Michele Stanizzi.  (rcz)

CROPANI (CZ) – Successo per l’evento Natale nel Borgo della Pro Loco

Grande successo ha riscosso, a Cropani, l’evento Natale nel Borgo organizzato dalla Pro Loco, guidata da Angelino Grano.

La manifestazione, svoltasi nel centro storico, ha visto una bella adesione da parte della popolazione cropanese e non.

«Questo – si legge in una nota della Pro Loco – è stato motivo di orgoglio e ci  ripaga degli sforzi fatti, per questo ci teniamo a RINGRAZIARE: l’Amministrazione Comunale che ha permesso la realizzazione dell’evento e ha dato pieno supporto alla Pro Loco di Cropani, tutti coloro che hanno aderito riempiendo il corso, gli hobbisti, la casa dI Babbo Natale, artigiani e commercianti, che hanno presenziato alla manifestazione portando i loro prodotti e riempiendo il corso di luci e colori, i ragazzi e i genitori che hanno avuto modo di assistere per la prima volta in assoluto a Cropani alla ballata dei “Giganti di Varapodio”‘, gli amici, che hanno dato una mano all’organizzazione, I Rangers Mediterranei, la Polizia Locale, i Carabinieri che hanno garantito il controllo del territorio e delle strade durante la sfilata dei Giganti».

«E ancora: gli amici  di Petronà – continua la nota – presenti con l’Associazione  “Movimento per la Vita” con pittanchiuse, arancini, trippa, buon vino locale, il nostro Massimo Quaranta coadiuvato da Mario Zaccanelli che con la sua partecipazione ha dato un segnale forte per Cropani; Stella Guzzi e Letizia Levato hanno donato sapori antichi con le crespelle fatte dal vivo, il Duo di Denise Barbieri e Luigi Basile, orfani momentaneamente del grande Rosario Giannotti, assente per motivi di famiglia. E Piero Procopio che non si smentisce mai, che è riuscito a ricompattare la piazza e a far sorridere, almeno per una sera, tutte le persone presenti; la nostra bellissima Alessia Colosino che ha veramente illuminato i tanti ragazzi intervenuti».

«È stato molto bello  – continua la nota del presidente Grano – vedere per le strade i Giganti di Varapodio, che a ritmo di ben 5 tamburi hanno portato il senso della festa a Cropani. Sono venuti da Varapodio per raccontarci la loro storia: la storia dei Giganti. Siamo riusciti a dare vita al nostro paese, facendo tornare a pulsare almeno per una sera le antiche usanze, il calore della gente venuta a passeggiare su corso Umberto. Bisogna accettare la sfida e vincere la scommessa, bisogna partecipare così Cropani potrà ripartire. Grazie a chi ci ha voluto significare l’entusiasmo, ringraziamo soprattutto le persone che sono venute a farci i complimenti e quelle che in altri modi e altre forme hanno espresso stima per la buona riuscita».

«Ci teniamo a ringraziare anche coloro i quali hanno sollevato o solleveranno delle critiche, perché è anche grazie a loro che cerchiamo di migliorarci, cercando di realizzare manifestazioni in grado di soddisfare ancora più persone. Allo stesso modo ci teniamo a chiedere scusa a chi abbiamo creato, seppure involontariamente, disguidi o problemi: alle prossime manifestazioni ci organizzeremo meglio – conclude la nota –. Grazie veramente a tutti! Vi aspettiamo martedì 3 gennaio a Cuturella, con il rinato Premio Mar Jonio, fondato da Luigi Stanizzi, dove saranno premiate le eccellenze locali e nazionali». (rcz)

CROPANI (CZ) – L’incontro sul tema “Truffe agli anziani”

Domani pomeriggio, a Cropani, alle 17.30, nella Chiesa San Giovanni Battista, è in programma l’incontro sul tema Truffe agli anziani – Furti in abitazioni, promosso dalla Pro Loco di Cropani in collaborazione con la Chiesa Parrocchiale Insigne Collegiata Santa Maria Assunta, Compagnia Carabinieri Sellia Marina.

Parteciperanno padre Francesco Critelli parroco di Cropani; Angelino Grano presidente della Pro Loco; il maresciallo capo Giuseppe Tripaldi comandante stazione Carabinieri di Cropani che relazionerà sulla delicata tematica di scottante attualità.
Simile iniziativa si terrà Sabato 26 Novembre, a Cuturella di Cropani, nella chiesa di San Michele Arcangelo di Cuturella, alle ore 18,00. Interverranno  il presidente Grano; il comandante Tripaldi; il parroco di Cuturella don Valentino Cubello. In pratica, l’Arma dei Carabinieri incontra la popolazione la Popolazione sensibilizzandola sulle truffe agli anziani e i furti in abitazioni. Saranno due eventi, quello di Cropani e di Cuturella veramente utili e interessanti.
Obiettivo dell’evento è quello di prevenire le truffe soprattutto nei confronti delle fascie più deboli è fondamentale; la collaborazione con le Forze dell’Ordine è vitale per il cittadino che va sensibilizzato e tutelato. Informare significa proteggere le persone che abbiamo intorno e, quindi, la nostra comunità.

CROPANI (CZ) – Successo per la presentazione del libro di Antonio Cannone

Ha ottenuto successo di critica e di pubblico, a Cropani, la presentazione del libro aMalavita di Antonio Cannone, manifestazione  organizzata in modo dalla Proloco di Cropani, presieduta da Angelo Grano.
Nella sala del Centro di Aggregazione “Bella Piazza” dell’Associazione Ginevra, si sono dati convegno relatori di alto spessore come l’avvocato penalista Pietro Pitari, Giuseppe Brugnano, Segretario Nazione del Sindacato FSP Polizia di Stato; Vincenzo Albanese Vice Questore della Polizia di Stato in qualità di Presidente Provinciale del Sindacato Fsp Polizia di Stato.
Il sindaco di Cropani, Raffaele Mercurio, nel suo saluto istituzionale con parole incisive ha, fra l’altro, evidenziato la triste “eredità” ricevuta dal precedente Consiglio comunale sciolto per mafia. In modo pacato Mercurio ha poi indirizzato il suo apprezzato intervento verso il tema della legalità, ribadendo il suo impegno costante. I due funzionari di polizia hanno accennato al loro contributo fornito ad alto livello, nella loro attività istituzionale oltre che politica. Evidenziando anche il loro impegno nel sociale.
L’avvocato Pietro Pitari ha puntato il suo intervento fornendo preziose informazioni, attingendo peraltro all’esperienza maturata in tanti anni nella sua complessa attività professionale, condannando ogni forma di prevaricazione, ma anche le istituzioni quando non riescono a fare emergere la verità dei fatti. Lavv. Pitari ha inoltre rimarcato l’attività del Rotary Club, Rotaract, in tutte le sue emanazioni giovanili a favore della legalità e della cultura, anche con azioni concrete e coraggiose.
Il presidente della Proloco, Angelo Grano, a cui va il merito per la riuscita dell’iniziativa ha fatto una presentazione dei relatori d’eccezione, fornendo spunti di riflessione poi ripresi dagli stessi relatori. Infine ha ringraziato tutti quelli che hanno collaborato, come i Ranger di Salvatore Mirabelli, l’associazione Ginevra presieduta da Velia Lodari, a cui va – ha dichiarato Grano dopo l’evento in un incontro ristretto con alcuni membri del direttivo Proloco – tutta la nostra gratitudine per il ruolo fondamentale che il sodalizio Ginevra già svolge per la promozione sociale, culturale e solidale del nostro territorio. Grazie a tutte le associazioni e ai privati che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa
Il giornalista Luigi Stanizzi, nominato presidente onorario della Proloco, ha moderato gli interventi portando come esempio il giovanissimo Franco Levato, che ha ottenuto il titolo di Mister Europa 2022. Il padre Vincenzo, è di Cuturella di Cropani, Comune che era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, la madre Maria Misiano di Cutro Comune sciolto per la stessa ragione, mentre il giovane Franco Levato – sempre grazie all’esempio e all”educazione famigliare – diventa modello da imitare, in quanto dedito totalmente al lavoro e allo studio in un contesto sociale particolarmente difficile.
Ora questo riconoscimento internazionale gli apre vaste possibilità. Grande la soddisfazione dei genitori: il padre Vincenzo Levato ha partecipato alla presentazione del libro. Stanizzi ha fra gli altri ringraziato di cuore Alberto Brescia e il fratello Alessandro per la generosa, incessante  e fattiva collaborazione ad ogni iniziativa Proloco, e la professoressa Rina Lepera (nipote dello storico padre Remigio Lepera) sempre pronta a sostenere iniziative di solidarietà.
Don Alfonso Veloná ha voluto prendere la parola ricordando la sua decennale concreta esperienza a favore dei ragazzi a rischio, che non devono essere lasciati in strada dallo Stato ma seguiti e sostenuti per evitare che vadano a finire in bande di criminali. L’autore Cannone si è soffermato sulla sua opera, in gran parte autobiografica, che racchiude un messaggio chiaro e tondo: stare dalla parte dei criminali rovina la tua esistenza e quella dei tuoi famigliari. L’iniziativa, fortemente voluta e promossa dalla Pro Loco di Cropani, è stata allietata dal sassofono del maestro Luigi Cimino, orgoglio dell’intera Calabria per i suoi successi musicali.Il libro racconta di come nasce il rapporto perverso tra le cosche e la politica, tra il malaffare e le istituzioni. Di come la ‘ndrangheta entra nelle amministrazioni e nelle imprese. Si parla di accordi, controversie e corruzione.  Ma è anche un romanzo di speranza e d’amore, affidando ai giovani il riscatto e la rinascita. “Con una scrittura godibile  – evidenzia Luigi Stanizzi Vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria – scandaglia l’animo umano”.