Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil regionali a Calabria Verde: Serve immediato cambio di passo

In una lettera indirizzata al direttore generale di Calabria Verde, Giuseppe OlivaFai CislFlai CgilUila Uil Calabria hanno denunciato il mancato riscontro a una richiesta di incontro sindacale inviata lo scorso 15 settembre.

Nella missiva, inviata per conoscenza anche all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, i sindacati hanno ricordato come «sono trascorsi quasi due mesi dalla nostra missiva indirizzata a Calabria Verde – spiegano i segretari Generali Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil) – con cui chiedevamo la convocazione di un incontro finalizzato ad affrontare questioni e criticità che riguardano i lavoratori forestali e della sorveglianza idraulica dipendenti dell’Azienda».

«Tematiche che, a nostro avviso – continuano – sono particolarmente urgenti e per cui è inammissibile far passare altro tempo. È fondamentale un confronto costante e responsabile tra Azienda e i sindacati regionali di categoria più rappresentativi, anche in considerazione degli accordi aziendali sanciti e del verbale condiviso a margine della mobilitazione unitaria regionale dello scorso 12 maggio davanti la Cittadella Regionale, promossa dalle nostre Federazioni sindacali».

«Tra i temi che consideriamo prioritari – viene sottolineato – per come più volte sottolineato alla Direzione Generale dell’Azienda Regionale, vi è sicuramente la necessità di applicare le norme contrattuali e sulla sicurezza, ed accelerare sulla riqualificazione del personale forestale bloccata da troppi anni, dove si intravede uno spiraglio di luce, ma in cui continuiamo a registrare una certa lentezza nelle procedure».

«Chiediamo inoltre – continuano i sindacalisti – vista la rilevanza che Calabria Verde riveste in una regione a vocazione ambientale, un continuo e strutturale confronto atto ad assicurare maggior trasparenza e chiarezza, sia rispetto a tematiche normative contrattuali, aspetti gestionali e varie questioni che interessano i lavoratori dipendenti dell’azienda Calabria Verde, sia in riferimento al futuro dell’Ente che, dopo anni di commissariamento, finalmente è guidato da un direttore generale». 

«Pertanto, ribadiamo, per come già fatto negli scorsi mesi, le nostre perplessità e preoccupazioni sull’ipotesi di trasformare Calabria Verde in Ente pubblico economico – continuano i sindacalisti – soluzione che rischia di acuire, invece che risolvere, le criticità esistenti e rallentare, invece di rilanciare, le attività aziendali di forestazione e prevenzione sul territorio. Sosteniamo invece la necessità di intercettare e garantire maggiori investimenti per la forestazione calabrese tramite una programmazione di lungo periodo incentrata sulla centralità del presidio territoriale, del lavoro e della persona. Serve un ricambio generazionale in un settore strategico per una regione come la Calabria. Serve una nuova stagione di cambiamento partecipato per il lavoro forestale calabrese».

«Saremo pronti – conclude la nota – ad avviare e intraprendere, se necessario, ulteriori iniziative sindacali a tutela dei lavoratori dipendenti di una importante Azienda come Calabria Verde». (rcz)

 

Consorzio di bonifica unico, sindacati soddisfatti dopo l’incontro con il Commissario

I segretari generali regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil commentano positivamente l’esito dell’incontro sindacale svolto con il Commissario del Consorzio di bonifica unico della Calabria Fabio Borrello.

Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) Pasquale Barbalaco (Uila Uil), difatti, in una nota stampa dichiarano: «Abbiamo apprezzato la disponibilità al confronto del Commissario e condiviso l’idea di proseguire in questa direzione, in considerazione del ruolo strategico che il settore della bonifica riveste per l’agricoltura e la sicurezza del territorio calabrese.Un primo incontro con il neo Commissario in cui sono emerse diverse questioni, tra cui la necessità di rafforzare le occasioni di confronto anche negli undici Enti consortili attualmente posti in liquidazione, al fine di affrontare quelle tematiche che interessano i lavoratori dipendenti. A breve saranno inoltre discussi con il Commissario del Consorzio Unico aspetti più tecnici e approfondimenti rispetto alla forza lavoro, lo statuto del nuovo consorzio regionale e l’organizzazione del personale».

«Siamo convinti, per come ribadito anche durante l’incontro di oggi – continuano i sindacalisti – che servano responsabilità e trasparenza per dare un nuovo impulso al settore, in cui sarà fondamentale dare centralità alla forza lavoro e al valore del presidio territoriale. Accogliamo inoltre positivamente il contributo di due milioni di euro una tantum al Consorzio unico deliberato dal Dipartimento Agricoltura, ma servono ulteriori investimenti finanziari per l’intero sistema della bonifica calabrese».

«A breve – conclude la nota sindacale – chiederemo alla Regione Calabria la convocazione di un incontro rispetto alle criticità emerse durante la riunione odierna, un confronto immediato per affrontare strategie condivise e, in particolare, avviare un approfondito e proficuo confronto, presso il Dipartimento regionale competente, sulle tematiche del lavoro, tra cui retribuzioni e livelli occupazionali».

Sapia, Rota e Russo (Cisl): Correggere la legge approvata sui Consorzi

Il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, il segretario generale di Fai Cisl, ONofrio Rota e il segretario di Cisl Calabria, Tonino Russo, hanno ribadito come «siamo fortemente convinti che il sistema della bonifica in Calabria necessiti di una vera riforma condivisa e di un confronto sindacale per dare più centralità al lavoro degli addetti, protagonisti dell’attuale campagna irrigua che ad oggi è garantita in parte a spese del personale dipendente, considerati i ritardi nella corresponsione delle mensilità arretrate».

«Così come occorre dare maggiore rilievo a presidio umano e lavoro, tramite investimenti, sostenibilità finanziaria e programmazione», hanno aggiunto, spiegando che «una legge che crea apprensione sia per la scelta di accentrare tutto nel Consorzio unico, che rischia di creare una mega struttura consortile e non risolve le difficoltà amministrative attuali, trascurando la complessa realtà territoriale calabrese, sia in quanto, pur avendo mostrato la massima disponibilità al confronto e responsabilità per mettere a punto una necessaria, efficace ed efficiente riforma, finalizzata a superare le criticità accumulate in questi anni, non si è sviluppata la partecipazione auspicata».

«Ci auguriamo – continuano Rota, Sapia e Russo – che le dichiarazioni del Presidente Occhiuto, rispetto alla possibilità di porre modifiche e correttivi alla riforma, già a partire da settembre, possano realmente concretizzarsi in un vero confronto e valutazioni di merito, rispetto alle varie riflessioni e proposte sindacali, in particolare quelle emerse nel documento dalla Fai-Cisl consegnato in Commissione regionale».

«Ribadiamo, ancora una volta – hanno detto ancora Rota, Sapia e Russo – che è necessario dare certezze e prospettive al personale dipendente, mettere al centro il lavoro senza il quale non potrebbe esistere il concetto stesso di bonifica. Sarebbe un atto concreto di responsabilità per correggere quelle criticità presenti nel testo della legge approvata, che attendiamo di leggere nel dettaglio, e mettere freno a uno scenario futuro di incertezza e dequalificazione in un settore che necessita di valorizzare il capitale umano, tutelare le professionalità presenti, sostenere il presidio umano e territoriale, e avviare un ricambio generazionale, attraverso una programmazione di lungo periodo e investimenti per il lavoro ben formato, sicuro, contrattualizzato e qualificato, per aprire veramente una nuova stagione della bonifica calabrese che guardi ai prossimi trent’anni».

«L’insufficiente confronto di questi mesi con le parti sociali – hanno concluso i tre sindacalisti – ci auguriamo venga recuperato, per non continuare a trascurare e, soprattutto, non dimenticare facilmente, l’importante e professionale lavoro svolto ieri e oggi da lavoratrici e lavoratori, in forza o già in quiescenza, presso gli 11 Enti consortili, teso a garantire servizi pubblici essenziali per l’agricoltura e funzioni a tutela del territorio e delle persone». (rcz)

Fai Cisl Calabria: Riforma sui Consorzi rischia di nascere senza confronto

Fai Cisl Calabria ha ribadito perplessità e l’assoluta contrarietà della Federazione regionale cislina al progetto di riforma della Giunta regionale che andrebbe a istituire un solo Consorzio per l’intero territorio calabrese.

«La riforma, in un contesto di transizione ambientale e di varie opportunità ma anche di criticità e incertezza – ha spiegato nella sua relazione Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria – è di assoluta urgenza per l’intero sistema della bonifica calabrese. Tale situazione non giustifica però la carenza di confronto registrato, nonostante le ripetute richieste e comunicazioni sindacali per avviare un percorso di confronto su questo fondamentale tema».

«Ribadiamo che il Consorzio unico, per come prospettato nella proposta di legge della Giunta regionale n. 215/12^, non tiene in dovuta considerazione la complessa realtà territoriale calabrese – ha continuato –, contraddistinta da varie vocazioni agricole, aspetti idrografici, morfologia del territorio, rischio idraulico e idrogeologico né tanto meno altri aspetti che riguardano la pianificazione e programmazione tramite risorse economiche certe, i svariati servizi garantiti dagli Enti consortili su ogni territorio e, in particolare, il prezioso lavoro degli addetti della bonifica, che in questi periodi di forte calura emerge ulteriormente».

«Difatti, il mancato coinvolgimento delle parti sociali – ha proseguito Sapia – ha avuto come conseguenza, tra l’altro, per come si evince dallo stesso articolato, una lacunosa e poco esplicativa presenza dei temi che interessano i lavoratori, attualmente in forza e già in quiescenza, presso gli 11 Enti consortili, come anche rispetto alla sostenibilità economica e finanziaria del comparto, solo per citare alcune delle criticità rilevate».

Il Comitato Esecutivo della Fai Cisl Calabria ha inoltre condiviso l’opportunità di partecipare all’Audizione convocata il prossimo 31 luglio – a seguito dell’incontro tra Presidente della Giunta e i Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil regionali del 21 luglio scorso – dalla Sesta Commissione Regionale “Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili” su questa proposta di legge.

«Ci auguriamo possa essere un nuovo inizio e occasione di ascolto – ha dichiarato il Segretario Generale Sapia –. Faremo la nostra parte con senso di responsabilità, offrendo il nostro contributo sindacale, convinti che soltanto attraverso la partecipazione e la volontà di fare rete sia possibile aprire, anche in Calabria, una nuova stagione di vero cambiamento per il sistema della bonifica, valorizzando le esperienze positive e superando le criticità».

«È strategico pervenire, tramite il confronto e lavorando in sinergia, ad una riforma quanto più condivisa possibile, valorizzando l’ascolto e la partecipazione attiva tra tutti i soggetti interessati. La Fai Cisl –ha concluso – è impegnata in azioni di proposta ma, se necessario, anche ad iniziative sindacali a sostegno della multifunzionalità della bonifica, dell’importanza e centralità del lavoro svolto da centinaia di addetti del comparto anche durante l’attuale campagna irrigua». (rcz)

Fai Cisl Calabria: Perplessi su trasformazione di Calabria Verde in Ente Pubblico Economico

Il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia e la segretaria di Fp Cisl Calabria, Luciana Giordano, in una missiva inviata al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo e al Dirigente del Dipartimento Forestazione, Domenico Pallaria, hanno ribadito «le nostre forti perplessità rispetto all’idea di trasformare l’Azienda regionale Calabria Verde in Ente pubblico economico».

«Vista l’importanza che tale Azienda riveste in una regione come la Calabria a vocazione ambientale – hanno detto – per  le funzioni istituzionali ad essa demandate e al fine di garantire la salvaguardia occupazionale, riteniamo  sia fondamentale individuare il corretto inquadramento giuridico dell’Ente strumentale, teso ad  assicurare servizi di pubblico interesse. Anche alla luce delle esperienze fallimentari già sperimentate in  altri Enti strumentali della Regione Calabria, come nel caso del Corap, che proprio a causa della natura  giuridica privatistica è stato posto in liquidazione coatta amministrativa non potendo ricorrere al  soccorso finanziario pubblico».

«Infine, considerato che l’Ente sub regionale Calabria Verde – hanno spiegato – ad oggi, risulta l’azienda più importante del  territorio calabrese per forza lavoro, con dipendenti ai quali si applicano differenti tipologie contrattuali  (privatistica e pubblica), è indispensabile evitare disfunzioni e instabilità organizzative aziendali e  scorretta applicazione contrattuale. Riteniamo, invece, necessari ulteriori investimenti per garantire la massima efficienza e operatività  amministrativa e organizzativa dell’Ente, tramite un immediato ricambio generazionale negli uffici e nei  cantieri forestali e una piena valorizzazione professionale di tutto il personale». 

I sindacalisti chiudono la lettera dicendosi «disponibili al confronto per ulteriori approfondimenti in merito, ritenendo che la partecipazione, il  confronto preventivo e la capacità di fare rete siano elementi strategici per una vera stagione di  cambiamento a tutela del territorio e delle comunità». (rcz) 

A Camigliatello Silano le Giornate della Montagna di Fai Cisl

Il 28 e 29 giugno a Camigliatello Silano si terranno le Giornate della Montagna – Riflessioni ad alta quota, ideato dalla Fai-Cisl con la sua Fondazione Studi e Ricerche e con Terra Viva – Associazione Liberi Produttori Agricoli.

Una manifestazione per valorizzare il legame tra il mondo del lavoro e le vocazioni ambientali e agroalimentari, la forestazione, l’acquacoltura, la bonifica, il ripopolamento dei borghi rurali e il potenziamento delle filiere agricole e zootecniche. 

Luogo prescelto per gli incontri, patrocinati dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dalla Regione Calabria, è il Museo Narrante dell’Emigrazione presso la Nave della Sila, nel Parco Old Calabria di Camigliatello. Previsti 300 ospiti e 30 relatori, tra i quali ministri, docenti, rappresentanti della Regione. Obiettivo: consolidare il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori nella valorizzazione dei territori di montagna, che costituiscono il 35% del territorio nazionale e il 43% dei comuni. 

Come per le scorse edizioni svolte a Dobbiaco e L’Aquila, la Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl chiamerà a raccolta studiosi, divulgatori, artisti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo, per riflettere sui temi del lavoro, della sostenibilità, delle aree interne, con un’attenzione particolare al ruolo del comparto forestale e dei consorzi di bonifica. “Nella consapevolezza – spiega il Segretario Generale del sindacato, Onofrio Rota – che soltanto con un patto tra istituzioni, parti sociali e imprese sarà possibile governare le trasformazioni in corso, valorizzando le tute verdi, protagoniste della messa in sicurezza del territorio e del ripopolamento delle nostre montagne”.

I momenti di approfondimento si terranno mercoledì 28 e giovedì 29 giugno: due mattine di riflessioni, testimonianze e formazione, la prima con un focus su La sostenibilità come sfida ambientale, sociale ed economica, la seconda su Quale lavoro per far rinascere montagne, borghi, aree interne. Si conclude il 30 giugno con il Consiglio Generale della Federazione, che vedrà l’intervento del Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra(rcs)

Lunedì torna Fai bella l’Italia “Giornata Fai Cisl per la cura dell’ambiente”

Lunedì 5 giugno anche in Calabria si terrà la quinta edizione di Fai bella l’Italia “Giornata Fai Cisl per la cura dell’ambiente”, l’iniziativa di Fai Cisl in collaborazione con Terra VivaFondazione Fia Cisl – Studi e Ricerche in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Nella nostra regione, le iniziative si terranno: Territorio di Reggio Calabria: Tra lungomare Marina di Sant’Ilario (Rc) e borgo storico di Condojanni (Rc); Territorio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia: Pineta di Siano, Parco “Li Comuni” in Catanzaro; Territorio di Cosenza: Tra torrente Isca e Basilica San Francesco in Paola (Cs).

«Qui in Calabria – ha spiegato il Segretario Generale della Fai Cisl calabrese Michele Sapia – la tutela ambientale assume un ruolo centrale e strategico. Un tema che interessa tutte le generazioni, in particolare i giovani che, per come già fatto lo scorso anno, intendiamo coinvolgere nuovamente tramite scuole e associazioni».

«L’iniziativa nazionale “Fai bella l’Italia” – ha aggiunto – rappresenta anche qui in Calabria una grande opportunità per sostenere l’importanza di ridurre lo scollamento tra le generazioni, ascoltare giovani e studenti, ma anche socializzare e valorizzare le nostre proposte sindacali su cura del creato, presidio umano, manutenzione del territorio, lotta al dissesto idrogeologico e riforestazione. Impegno e azioni concrete sono, a nostro avviso, la via maestra per cercare di instradare un approccio vero ed effettivo di cambiamento partecipato su temi che interessano tutti».

«Difatti, per l’anno in corso – ha sostenuto Sapia – abbiamo voluto rilanciare questa iniziativa tramite l’organizzazione di tre importanti eventi, per dare ulteriore centralità ai territori, mantenere alta l’attenzione sulle periferie e stimolare un dibattito pubblico, finalizzato a fare rete, anche con le istituzioni locali. In questo periodo, contrassegnato da eventi negativi e disastrosi, causati dai cambiamenti climatici che hanno colpito duramente anche la Calabria negli ultimi tempi, sono necessarie nuove politiche di prevenzione, pianificazione e programmazione».

«In un territorio come quello calabrese – ha detto ancora – le politiche dell’emergenza non possono contrastare gli eventi atmosferici, occorre invece mettere al centro il tema del presidio umano, in particolare della valorizzazione del lavoro forestale, agricolo e della bonifica, rappresentato dagli addetti che dovranno necessariamente essere i protagonisti e braccio operativo di quella che chiamiamo “transizione ecologica».

«La crisi climatica è in atto – ha ricordato Sapia – l’abbandono della montagna è ormai una amara verità, ma sarà strategico tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale e forestale che è la grande ricchezza della nostra regione. Qui in Calabria, con l’iniziativa “Fai bella l’Italia” vogliamo ribadire che è necessaria una vera transizione socio-ecologica mettendo al centro il lavoro e presidio umano. Serviranno nuovi propositi e interventi, responsabilità e programmazione, investimenti e ricambio generazionale, indispensabili per garantire il futuro del sistema ambientale-forestale calabrese». (rcz)

Industria e cooperazione alimentare, attivo unitario Cisl, Cgil e Uil approva piattaforma di rinnovo CCNL

 L’attivo unitario regionale di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria ha approvato l’ipotesi di piattaforma per i rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali per i dipendenti dell’industria alimentare e cooperative di trasformazione alimentare, valido per il periodo 2023-2027, presentata dalle rispettive Federazioni nazionali lo scorso 13 aprile a Roma.

L’incontro è stato preceduto da varie assemblee svolte in questi mesi nelle aziende del comparto sul territorio calabrese. 

I lavori, presieduti dal Segretario Generale Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, hanno visto la relazione del Segretario Regionale Flai Cgil, Calabria Battista Platì e le conclusioni del Segretario Nazionale Uila Uil, Gabriele De Gasperis.

Numerosi gli interventi da parte dei delegati delle rispettive sigle sindacali, che hanno espresso apprezzamento rispetto ai contenuti delle piattaforme di rinnovo dei contratti nazionali, e che prevedono misure migliorative in termini di welfare e salario, ricambio generazionale e formazione, rafforzamento delle relazioni sindacali e industriali, ma anche rispetto alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, valorizzazione della formazione professionale e incremento dei livelli di salute e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, parità di genere e contrasto alla violenza.

Gli interventi hanno inoltre sottolineato l’importanza di questo comparto per l’economia e l’occupazione calabrese, in cui – è stato evidenziato – «sarà necessario innalzare il livello della competitività e cooperazione dell’industria alimentare calabrese, in cui ci sono significativi margini di crescita in termini di export e nuova occupazione anche in considerazione dell’eccellenza delle produzioni alimentari del Made in Calabria. 

«È necessario – conclude la nota – non dimenticare l’importante lavoro svolto dagli addetti dell’intero sistema agroalimentare che, per come dimostrato anche durante il periodo pandemico, contribuisce a garantire, per alcuni aspetti, una certa tranquillità sociale». (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uil Uila: In attesa di convocazione sulla riforma della bonifica regionale

«Siamo in attesa di convocazione sulla riforma della bonifica regionale». È quanto hanno dichiarato i segretari regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Michele Sapia, Caterina Vaiti e Pasquale Barbalaco, facendo chiarezza in merito all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud.

Inoltre, precisano che «da molto tempo abbiamo sollecitato un cambiamento partecipato per il sistema della bonifica calabrese e, da ultimo, il 1º febbraio e 25 febbraio scorsi abbiamo inviato delle comunicazioni sindacali per richiedere la convocazione di un incontro urgente sull’importante tema della bonifica calabrese, indirizzate al Presidente della Regione, all’Assessore all’Agricoltura, ai Dipartimenti Agricoltura e Forestazione e al Presidente dell’Urbi-Anbi Calabria. Ad oggi registriamo che non è pervenuta alcuna risposta e relativa convocazione in merito». 

«Abbiamo evidenziato in molte occasioni – continua la nota – che, per una vera riforma del sistema consortile calabrese, sarà necessaria una programmazione di lungo periodo, fondata su certezza delle risorse finanziarie e sostenibilità economica, che metta al centro il lavoro, le diverse vocazioni agricole calabresi, ricchezze ambientali e le fragilità della struttura idrografica regionale».

«Pertanto, ribadiamo che è di assoluta importanza – hanno continuato – instradare un confronto istituzionale e pragmatico con le parti interessate, tra cui le Organizzazioni Sindacali di categoria, su una riforma che metta al centro l’importante ruolo dei consorzi di bonifica, l’attività di presidio umano, i servizi all’agricoltura calabrese, la tutela del territorio e delle comunità, la valorizzazione del lavoro e delle professionalità e superamento di varie criticità».

«Ci auguriamo pertanto – conclude la nota unitaria – che la Regione Calabria provveda in tempi certi e brevi a convocare una riunione per conoscere la bozza ufficiale del testo di riforma della bonifica calabrese, un tema che merita meno confusioni anche sui luoghi di lavoro e, soprattutto, più confronto, azioni e investimenti». (rcz)

Flai-Fai-Uila Calabria avviano fase di mobilitazione del settore forestale regionale

Flai-Fai-Uila Calabria avviano fase di mobilitazione del settore forestale regionale. Una fase di mobilitazione che ha preso il via dopo l’attivo unitario dei sindacati, svoltosi lo scorso 17 aprile a Lamezia Terme, dove si è discusso della vertenza del settore della forestazione e la necessità di nuove politiche finanziarie e misure per la tutela del patrimonio forestale e della montagna.

Si è deciso, dunque, di procedere con un piano straordinario di assemblee,

che culminerà negli attivi unitari del 5 maggio, in tre tappe (Nord, Centro e Sud Calabria) e che si concluderà il 12 maggio con una forte mobilitazione presso la Cittadella Regionale, con il sostegno delle Confederazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil e la partecipazione delle Segreterie di Flai, Fai, Uila nazionali.

I Segretari Generali Caterina Vaiti (Flai Cgil), Michele Sapia (Fai Cisl) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil), dichiarano che: «è nevralgico rimettere al centro della discussione e del confronto con le istituzioni regionali i temi della forestazione calabrese. La fragilità della regione dal punto di vista idrogeologico, gli oltre 650 mila ettari di superficie boscata e il patrimonio paesaggistico, necessitano di investimenti e programmazione per la messa in sicurezza delle comunità e del territorio».

«È necessario avviare – hanno ribadito – un immediato ricambio generazionale nel settore forestale calabrese, considerata la costante riduzione del personale e progressivo invecchiamento della manodopera (poco più di 4.000 addetti) e inoltre, prevedere un Piano straordinario di rimboschimento e prevenzione del territorio».

«I continui silenzi, buoni propositi e mancati investimenti in programmazione e finanziari –  hanno denunciato – hanno messo in ginocchio il settore fino a paventare il rischio di un’estinzione della forestazione calabrese. Per di più è ancora attuale quanto urgente il mancato recepimento del contratto integrativo regionale siglato nel 2019, difatti i lavoratori forestali calabresi attendono l’adeguamento salariale da oltre un decennio, a causa di mancanza di risorse, per come sostenuto dalle varie Giunte regionali».

«Chiediamo un impegno concreto e fattivo per la tutela dell’ambiente e del territorio regionale –  hanno concluso Vaiti, Sapia e Barbalaco – per come peraltro previsto dal Protocollo di Kyoto, oltre che dagli orientamenti europei e nazionali con il Next Generation Eu e il Pnrr, che attribuiscono alle foreste un ruolo significativo nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici per la loro capacità di fissazione del carbonio e di produzione di energie alternative a quelle fossili». (rcz)