Tutto pronto per la 35esima edizione di Fatti di Musica: Si parte il 2 agosto

È tutto pronto per la 35esima edizione di Fatti di Musica, lo storico Festival-Premio del Miglior Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, che prenderà il via il 2 agosto e si svolgerà tra Reggio e Diamante.

Anche quest’anno, sarà consegnato il Riccio d’Argento, realizzato dal celebre orafo crotonese Gerardo Sacco.

Si partirà il 2 agosto, dall’incantevole Arena dello Stretto di Reggio Calabria, incastonata nel lungomare più bello d’Italia, con il concerto di Barreca e i suoi musicisti. Il giovane cantautore di Taurianova presenterà il suo primo album “Dall’altra parte del giorno”, premiato nel festival.

Il 10 agosto, nello stesso teatro all’aperto, ed ancora ad ingresso libero, si festeggerà la notte di San Lorenzo con il concerto del grande pianista e compositore internazionale Remo Anzovino, intitolato La Notte Stellata, tratto dalla colonna sonora da lui composta per il film “Van Gogh, tra il grano e il cielo”  (già Nastro d’argento per la Musica dell’Arte), Premio Musica e Cinema.

Il 12 agosto, ancora all’Arena dello Stretto, l’attesissimo concerto di un altro dei musicisti italiani più amati al mondo: Giovanni Allevi. Il celebre pianista e compositore tornerà nella splendida location in cui ha registrato il videoclip del suo ultimo successo internazionale, “Kiss me again”.

Il 13 agosto al Teatro dei Ruderi di Diamante, situato nell’area archeologica dell’antica Cerillae romana, città fiorente fra l’850 e il 1000 d.c., con veduta mozzafiato su Tirreno e isola di Cirella, perla del turismo calabrese, in prima assoluta in Calabria lo spettacolo “Il manspaining spiegato a mia figlia” di Valerio Lundini, Personaggio Televisivo dell’anno (“La pezza di Lundini” – Rai”).

Il 16 agosto, ancora al Teatro dei Ruderi di Cirella, in collaborazione con Publiepa, in programma il live di Aka7even, giovane rivelazione di “Amici 2021”, la ventesima edizione del talent di Maria De Filippi. Seguitissimo dalla teenagers, sarà preceduto da Enula, altra protagonista del talent.

Il 20 agosto, la location del Festival torna a Reggio Calabria, nella splendida cornice di Piazza del Castello Aragonese, per il concerto dei Subsonica, tra le migliori e più amate band italiane.

Il 21 agosto ancora a Cirella con Aiello, il cantautore cosentino tra i big all’ultimo Sanremo, dove si è fatto apprezzare dal grande pubblico per il talento e il suo modo di scrivere e cantare davvero originale. Per questo live, è già tutto esaurito da settimane.

Ancora biglietti disponibili, invece, per il suo secondo concerto in Calabria del 24 agosto in Piazza del Castello Aragonese di Reggio.

Nella stessa Piazza, allestita a teatro sotto le stelle con mille posti a sedere, solo due giorni dopo, il 26 agosto, terrà il suo concerto Francesca Michielin, Premio Cantante dell’anno.

Probabile l’aggiunta di un altro evento in fase di definizione.Per omaggiare l’Anno Dantesco, Fatti di Musica 2021si chiuderà dal 2 al 4 dicembre al Palacalafiore di Parco Pentimele di Reggio, con tre spettacoli mattutini per le scuole e tre spettacoli serali dell’imponente Opera Musical La Divina Commedia di Marco Frisina, regia di Andrea Ortis, «con l’auspicio che si possa tornare a capienze di pubblico maggiori», ha sottolineato Ruggero Pegna.

Il promoter sottolinea lo sforzo compiuto anche quest’anno: «Fatti di Musica non si è fermata né lo scorso anno, con popstar mondiali come Mika, né in questo 2021. Tagliare il traguardo di 35 edizioni in Calabria è davvero un record difficile, frutto di lavoro, sacrifici e passione. Mi auguro che  anche la Regione dia il suo contributo. Sebbene limitati da capienze ridotte, Fatti di Musica presenterà i live di artisti che rappresentano il presente e il futuro della migliore musica d’autore, con un programma di eventi scelti, come sempre, per qualità, interesse, risonanza, attualità, e particolare attenzione alle nuove generazioni pure di pubblico, lo spettacolo nello spettacolo!».

I biglietti per gli eventi del Festival, tutti con inizio alle ore 21.45, sono in vendita nel circuito Ticketone (solo per Aka7even nei circuiti di Inprimafa e Diy Ticket. I concerti di Barreca e Remo Anzovino sono ad ingresso gratuito). Gli appuntamenti reggini di “Fatti di Musica” sono realizzati in sinergia con l’”Estate Reggina” del Comune e gli “Eventi Nazionali e Internazionali” della Città Metropolitana. Si attende la conferma della collaborazione della Regione Calabria(rrc)

Fatti di Musica, ad agosto a Reggio Giovanni Allevi e Subsonica

Sono stati confermati, per il mese di agosto, due importanti appuntamenti per la 35esima edizione di Fatti di Musica, il Festival Premio del Miglior Live d’Autore, ideato e diretto da Ruggero Pegna: il 12 agosto, all’Arena dello Stretto, si esibirà Giovanni Allevi, mentre il 20, nella Piazza dello Castello Aragonese, i Subsonica.

I biglietti per questi due nuovi eventi, tutti con inizio alle ore 21.45, sono anch’essi in vendita nel circuito Ticketone. Gli appuntamenti reggini di “Fatti di Musica” sono realizzati in collaborazione con l’Estate Reggina del Comune e gli Eventi Nazionali e Internazionali della Città Metropolitana.

«Anche per questa estate – ha detto Pegna – si va definendo un programma straordinario, nonostante le limitazioni imposte dalle misure anti Covid ancora in vigore. Ad ogni evento potranno partecipare, infatti, solo 1000 persone, con posti tutti a sedere. Sia la meravigliosa Arena dello Stretto che l’elegante salotto di Piazza Castello saranno delimitate, come avvenuto in altre occasioni, con accesso consentito solo ai possessori dei biglietti, tutti a prezzi accessibili. Il concerto di Giovanni Allevi, artista che amo personalmente, è un’autentica gemma, peraltro nella location unica e impareggiabile in cui ha appena realizzato il video del brano “Kiss me again”. I Subsonica, poi, sono una delle band più amate dal pubblico giovanile e non solo, un live travolgente e pieno di energia.

«Ringrazio – ha concluso – il sindaco Falcomatà e le amministrazioni Comunale e Metropolitana per la preziosa collaborazione ad un programma di eventi scelti sempre per qualità, interesse, risonanza, e con particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti e di pubblico». (rrc)

 

Finisce al Tar e in Tribunale il bando Grandi Eventi della Regione Calabria

Il mondo dello spettacolo calabrese è indignato e non resterà a guardare le iniziative della Regione che puntano a demolire anni di lavoro sul campo con grandi risultati e ampia soddisfazione del pubblico. Il riferimento è per il Bando Grandi Eventi della Regione che finirà al Tar e in Tribunale tra ricorsi e denunce querele da parte di tre dei maggiori organizzatori e direttori artistici della stagioni musicali calabresi.

La Regione Calabria è accusata di gravi irregolarità nel Bando Marchio Grandi Eventi 2020:, secondo quanto hanno annunciato in una conferenza stampa tre protagonisti storici del mondo culturale e dello spettacolo dal vivo calabrese: Francesco Pollice, Ruggero Pegna e Sergio Gimigliano, rispettivamente organizzatori e direttori artistici di Ama Calabria, Fatti di Musica e Peperoncino Jazz Festival, oltre a numerosi altri eventi firmati nella loro attività ultratrentennale. Impossibilitata a partecipare Tonia Santacroce, direttrice artistica del Festival d’Autunno, già promotrice di un proprio ricorso al Tar.

Numerose le denunce dei tre operatori, a cominciare da un’accusa alla politica di questa amministrazione regionale, a loro dire «capace di danneggiare gravemente un’autentica industria dello spettacolo dal vivo, costruita con grandi sacrifici, che in Calabria  ha garantito i grandi eventi, numerosi festival e, al contempo, ricadute di ogni tipo, da quella occupazionale a quelle strettamente legate alla promozione del territorio, dell’immagine e di molto altro».

«Incredibile  che – hanno sottolineato – invece di sostenere i 12 festival già vincitori di vari bandi, ultimo dei quali il triennale per Grandi Festival Internazionali Storicizzati del 2017, come sarebbe stato logico in un‘ottica di ulteriore potenziamento e storicizzazione, abbiano escluso quelli che rappresentano proprio la storia stessa dello spettacolo musicale dal vivo in Calabria nei vari generi, dal pop, alla musica d’autore, dal jazz alla musica classica».

«In pratica – hanno affermato – per sostenere tutti i grandi festival calabresi hanno stanziato appena 2milioni di euro, cioè lo stesso importo di quattro minuti di uno spot talmente deludente da doverlo rifare e che, per la sua messa in onda, richiederà altri svariati milioni di euro, peraltro, contrariamente a tutti noi, senza alcun avviso pubblico o manifestazione d’interesse!».

Francesco Pollice ha dettagliatamente illustrato tutto il viatico di questi mesi: «Benché l’Avviso Pubblico, al punto 16,  prevedesse l’approvazione della graduatoria provvisoria entro 30 giorni dal termine per la presentazione delle domande (ovvero le 12,30 del 28 luglio 2020), tale graduatoria è stata pubblicata soltanto con D.D. n 3470 dell’1 aprile 2021. Più precisamente il punto 16 dell’Avviso diceva testualmente: ‘La durata del processo di esame delle domande non si protrarrà oltre i 30 giorni dalla scadenza dell’Avviso, e comunque in tempo ragionevole rispetto al numero di domande pervenute’. In realtà, con Decreto Dirigenziale n. 9591 del 21/09/2020, la graduatoria che era stata predisposta nei tempi previsti, entro metà settembre, è stata clamorosamente “annullata” ed è stata finanche rimossa l’intera Commissione che aveva in gestione il procedimento, insieme al Rup e poi, addirittura, alla Direttrice del Dipartimento».

Tale susseguirsi di gravissimi episodi, mai chiariti, rimarcano Pollice, Pegna e Gimigliano, hanno gettato sin da subito gravi ombre sull’operato regionale. «Successivamente, solo dopo diversi mesi – ha proseguito Pollice –  è stata nominata una nuova Commissione, formata da figure professionali prive di specifiche competenze in materia, esperte in  dissesti idrogeolici e sismici, problemi ambientali ed ecologici, che ha provveduto a redigere una nuova graduatoria provvisoria pubblicata con D.D. n 3470 dell’1 aprile 2021, peraltro confermando di non conoscere affatto la materia oggetto di Avviso».

A Francesco Pollice è seguito l’intervento di Ruggero Pegna: «Senza voler sottolineare i macroscopici errori valutativi da parte della Commissione, che saranno oggetto di autonoma censura innanzi al competente TAR – ha sottolineato Pegna, richiamando la denuncia querela predisposta dal suo legale Tiziano Lio – mi preme richiamare l’attenzione sull’abuso del potere discrezionale e della totale incompetenza da parte della Commissione, che non solo ha inizialmente escluso il mio festival Fatti di Musica, omettendo di riconoscere il valore, il pregio artistico e la storicizzazione di un progetto realizzato in Calabria da ben 35 edizioni, e che può fregiarsi del riconoscimento di Evento Culturale Storicizzato regolarmente attribuito dalla stessa Regione Calabria in ogni sua edizione, ma che, una volta riconosciuta l’ammissibilità della domanda, ha arbitrariamente e deliberatamente attribuito un punteggio minimo, disponendone comunque l’esclusione di fatto, stante l’infinanziabilità dello stesso, approvando incomprensibilmente una graduatoria definitiva riportante un’attribuzione di punteggio totalmente errata e forzatamente sbilanciata. Stessa cosa incredibilemnte avvenuta anche per il festival del Comune di Reggio, del quale sono il direttore artistico, al quale non è stata neppure riconosciuto il valore/punteggio storico del Castello Aragonese».

Altro elemento sottolineato da Pollice e Gimigliano, posto da Pegna all’attenzione della Procura «l’evidente abuso commesso nell’escludere anche i progetti che, sebbene ritenuti ammissibili e finanziabili, non fossero stati realizzati entro il 31 dicembre 2020. Paradossalmente – concordano tutti – la Regione ha inteso finanziare progetti da centinaia di migliaia di euro solo se già realizzati, ignorando che proprio la conoscenza dell’ammissibilità dei progetti fosse condizione imprescindibile per la realizzazione degli stessi. Il grave ritardo di circa un anno con cui la Regione ha approvato la graduatoria – secondo tutti gli esclusi – imponeva uno slittamento di tutti i termini mentre, al contrario, la Regione ha voluto porre tale assurdo ed incomprensibile vincolo con l’evidente fine di escludere anche i progetti ammissibili e finanziabili».

Sulla base di quanto esposto, infine, ritenendo che siano stati commessi gravi abusi e irregolarità nella gestione dell’Avviso, per tutti i reati ravvisabili, Ruggero Pegna ha confermato di aver proposto formale atto di denuncia/querela alla Procura della Repubblica di Catanzaro, dichiarandosi disponibile ad essere ascoltato sui fatti esposti ed a fornire ogni elemento e/o documento utile alle indagini. (rs)

Con Aiello e Francesca Michielin si apre Fatti di Musica 2021

Sono AielloFrancesca Michielin gli artisti che apriranno l’edizione 2021 di Fatti di Musica, organizzati dal promoter Ruggero Pegna.

Aiellopseudonimo di Antonio Aiello, il trentacinquenne cantautore cosentino divenuto uno degli idoli dei giovani e non solo, terrà due concerti nella sua regione: il primo, sabato 21 agosto nel magico scenario del Teatro dei Ruderi dell’Area Archeologica di Cirella Antica a Diamante, mentre il secondo, il 24 agosto, nella storica Piazza del Castello Aragonese di Reggio, trasformata in un teatro sotto le stelle come per ogni appuntamento di Fatti di Musica, con 1000 posti a sedere. Entrambi i concerti inizieranno alle ore 21.30.

Molto apprezzato come autore originalissimo e straordinario interprete dei suoi brani, Aiello si presenta al suo pubblico con le canzoni del nuovo album Meridionale, pubblicato lo scorso 12 marzo, subito dopo la partecipazione alla 71esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ora”, che ha già raggiunto circa 10 milioni di stream e 5 milioni di views. Nella ricca scaletta anche i singoli Vienimi (a ballare), disco di platino e Che canzone siamo. Non mancheranno i suoi successi più acclamati, come “Arsenico”, disco di platino e La mia ultima storia, disco d’oro. Aiello ha iniziato a studiare pianoforte e violino a circa 10 anni, crescendo “a pane e R&B”. A 16 anni scrive i primi testi e nel 2011 pubblica la sua prima canzone Riparo. Affamato di musica, sceglie di viaggiare e cercare all’estero ispirazioni e contaminazioni.

Dopo una parentesi australiana, inizia a lavorare a sonorità inedite che plasmano uno stile musicale sempre più originale. Nel 2017 pubblica “Hi-Hello”, il suo primo Ep, un progetto indie-pop elettronico, anticipato dal singolo “Come stai”. Nel 2019 esce il suo primo album “Ex Voto”. Nel 2020, Aiello viene nominato alla 65° edizione del David di Donatello, nella categoria migliore canzone originale col brano “Festa”, per il film “Bangla”. Sanremo 2021 suggella il grande successo convincente e meritato.

«Nei giorni in cui ricorre il 40esimo della scomparsa di Rino Gaetano, la Calabria registra l’ingresso di numerosi artisti calabresi nell’elite della migliore e affermata musica d’autore, a conferma che la Calabria è anche arte, talento e creatività. Aiello si aggiunge a nomi già  amatissimi, come  Sergio Cammariere, Brunori, Peppe Voltarelli, alla rinata Bertè, al Parto delle Nuvole Pesanti e ad altri giovani all’esordio con i loro album, come Barreca e Armando Quasttrone, quest’ultimo già star in Germania. Aiello è un cantautore vero; il suo concerto è un evento imperdibile, sarà una grande festa!» ha dichiarato Pegna.

Fatti di Musica proseguirà, poi, il 26 agosto alle 21.30, sempre nella splendida Piazza del Castello Aragonese di Reggio con l’unico concerto di Francesca Michielin. Anche lei protagonista con Fedez dell’ edizione 71 del Festival di Sanremo, con il brano Chiamami per nome, certificato doppio platino, e il cui video conta oltre 33 milioni di views, è certamente una delle cantautrici più brave e seguite. Dopo la collaborazione con Samuel dei Subsonica nel singolo Cinema, la Michielin ha annunciato 10 nuovi show in tutta Italia, tra cui quello di Reggio. Il tour segue la pubblicazione di Feat (Fuori dagli Spazi), un disc”o che racconta la bellezza dell’incontro, attraverso l’unione di artisti e amici di generi diversi in un progetto collettivo. Feat (Fuori dagli Spazi) include, oltre agli 11 brani presenti nell’album Feat – Stato di natura, il brano Chiamami per Nomecon FedezCattive Stelle feat. Vasco Brondi, e due inedite collaborazioni: Se Fossi feat. Mecna e Pole Position feat. Colapesce, viaggio nei ricordi dalle sonorità moderne e attuali, che si aggiungono ai tanti artisti con cui Francesca ha già lavorato per questo progetto: Carl Brave, Charlie Charles, Coma_Cose, Elisa e Dardust, Fabri Fibra, Gemitaiz, Giorgio Poi, Måneskin, Takagi & Ketra con Fred de Palma, Max Gazzè, Shiva.

I biglietti dei concerti, 1000 ad evento nel rispetto dei limiti anti-contagio Covid19, sono disponibili online su www.ticketone.it e nei punti autorizzati Ticketone.Per ogni informazione sono disponibili il tel. 0968441888, il sito www.ruggeropegna.it, la mail info@ruggeropegna.it e le pagine ufficiali dei vari artisti.

«A breve – ha concluso Ruggero Pegna – confermeremo altri appuntamenti. Tra quelli certi, c’è il ritorno del colossal musicale La Divina Commedia nei giorni 2, 3, 4 dicembre al Palacalafiore di Reggio. Con la Città dello Stretto c’è una collaborazione iniziata nel ‘91 con Sting, apertura alla musica del Palasport, e sono certo che con Comune e Città Metropolitana si realizzeranno altri grandi eventi. Siamo in attesa delle conferma della finale a Reggio anche del “Calabria Fest”, media partner Rai Radio Tutta Italiana. E, per il 2022 è già fissato il ritorno di Notre Dame De Paris dal 26 al 28 maggio. Ringrazio il sindaco Falcomatà e il suo staff per la preziosa disponibilità e fattiva collaborazione. A presto, finalmente dal vivo!». (rrm)

Ruggero Pegna: Contributo del bando regionale “Marchio grandi eventi” è una vergogna

Ruggero Pegna, promoter e autore, ideatore e direttore artistico-organizzativo di numerosi eventi, tra cui appunto Fatti di Musica, lo storico festival-premio del live d’autore giunto alla 35esima edizione, ha dichiarato che «l’Avviso Pubblico di selezione per l’attribuzione del Marchio regionale Grandi Eventi Calabresi e per la concessione di un sostegno economico annualità 2020, bandito lo scorso luglio dalla Regione Calabria, è diventato una farsa dai toni grotteschi e, se non ci fossero di mezzo lavoro e sacrifici di anni, perfino esilaranti. Come per lo spot di Muccino e altre opache operazioni, è un’altra vergogna di cui deve occuparsi la magistratura».

«La storia di questo bando è a dir poco allucinante – ha spiegato Pegna – a cominciare dal ritardo nella graduatoria prevista dall’Avviso entro fine agosto dello scorso anno, ma arrivata in versione provvisoria solo lo scorso 1° aprile e in quella definitiva lo scorso 28 maggio, nonostante le decine di ricorsi di quasi tutti i partecipanti per varie ragioni. È sorprendente, altresì, il silenzio del presidente facente funzione, malgrado i continui appelli delle principali associazioni di categoria e dei maggiori promoter, allarmati dell’opaca gestione di un Avviso importante per l’intero comparto, peraltro in un anno difficile per il settore».

«Gestione opaca emersa subito – ha proseguito – con un testo dell’Avviso pieno di autentiche assurdità e l’annullamento, a settembre, della prima graduatoria per irregolarità mai spiegate, con sostituzione della Commissione e, perfino, del Direttore Generale del Dipartimento, fino alla nomina di una nuova commissione con figure esperte in  dissesti idrogeolici e sismici, problemi ambientali ed ecologici, piste ciclabili e robe del genere. A conferma della totale incompetenza di questa Commissione sono arrivate una graduatoria e decisioni del tutto imbarazzanti per esperti del settore e, mi risulta, anche per funzionari dello stesso Assessorato alla Cultura che, negli anni, hanno seguito analoghi Avvisi».

«Ad esempio – ha spiegato – la riammissione del mio festival Fatti di Musica, dopo il ricorso del mio legale Tiziano Lio, conferma che la documentazione non fosse stata nemmeno esaminata o capita, visto che le precedenti rendicontazioni erano state tutte approvate dallo stesso Assessorato. Questa evidenziata e, oramai, certificata incompetenza, ratificata anche da questa riammissione, inficia completamente la credibilità di una graduatoria priva di qualsiasi criterio oggettivo, basata sul giudizio di figure manifestamente incompetenti in materia o in malafede, che hanno attribuito punti in modo discrezionale, arbitrario, insensato, quasi provocatorio, in contrasto con la realtà del settore, con i curriculum dei direttori artistici e con la storia stessa dei Festival storicizzati, peraltro già valutata e decretata dagli stessi bandi degli anni precedenti. A parte tutto ciò, a rendere ancora più grottesca la commedia, è arrivata l’incredibile esclusione dei soggetti ammessi che non hanno effettuato il Festival entro il 31 dicembre 2020».

«È evidente – ha detto ancora il promoter – che si tratta di un gravissimo abbaglio, in quanto la certezza del contributo di 300mila euro, arrivata solo ora e per esclusivo loro grave ritardo, era condizione necessaria e imprescindibile per poter effettuare gli eventi! Mai vista una cosa simile in 35 anni di attività: una graduatoria annullata e sparita, la definitiva arrivata con un anno di ritardo, progetti esclusi e poi riammessi, progetti ammessi e non finanziati per esaurimento fondi, graduatoria surreale con punteggi a capocchia e, infine, la pretesa che eventi da 500mila euro di costi si fossero svolti entro il 31 dicembre 2020 senza conoscere l’esito dell’Avviso e con i divieti Covid. Un’autentico avallo e istigazione a comportamenti fraudolenti o, probabile, il risultato di evidenti accordi occulti. Un bando Marchio Grandi Eventi che, per un motivo o l’altro, esclude Ama Calabria che rappresenta la Musica Classica, il Peperoncino Jazz Festival il jazz, la mia Fatti di Musica, l’oscar della musica d’autore e pop con cui da 35 anni porto in Calabria i più grandi eventi, da Sting a Elton John, a tutti i più celebri, è autodenuncia di incompetenza e irregolarità, un’offesa alla stessa Calabria!».

«Convinto che, una volta per tutte – ha concluso – si debba sgomberare il campo da qualsiasi gestione approssimativa e oscura di un comparto fondamentale per questa regione, quale Cultura e Grandi Eventi, come tutti gli altri illegittimamente esclusi ho dato incarico al mio legale di procedere con ogni denuncia tesa a fare chiarezza sia sull’attribuzione dei punteggi, sia sull’intera assurda e inaccettabile gestione di questo Avviso. Chi ha costruito la storia del grande spettacolo dal vivo in Calabria, non meritava di assistere a questa indecorosa e vergognosa commedia!». (rcz)

Ruggero Pegna: Fatti di Musica riammessa al Marchio Grandi eventi, ma sono finiti i fondi

Fatti di Musica, lo storico festival-premio del live d’autore giunto alla 35esima edizione, che presenta ogni anno in Calabria alcuni dei migliori concerti e spettacoli musicali nazionali e internazionali del promoter Ruggero Pegna, ha ottenuto il Marchio Grandi Eventi, «ma non può ricevere il contributo perché hanno finito i fondi».

Lo ha reso noto lo stesso Pegna, spiegando che «la storia di questo bando è a dire poco allucinante, a cominciare dal ritardo nella graduatoria, che doveva arrivare entro fine agosto dello scorso anno, come previsto dallo stesso Avviso, ma che è arrivata lo scorso 1 aprile ed ancora non è definitiva, a causa del ricorso di quasi tutti i partecipanti per varie e diverse ragioni».

«È sorprendente, altresì – ha aggiunto – il silenzio del presidente facente funzione e di tutti gli assessori, compreso il Capitano Ultimo, figura anche simbolica che avrebbe dovuto suggellare il corretto operato di questa amministrazione, tutti silenti di fronte ai continui appelli rivolti dalla principali associazioni di categoria e dai principali promoter, allarmati dall’opaca gestione di un Avviso importante per l’intero comparto, peraltro in un anno drammatico per il settore. Gestione opaca emersa sin da subito, con un testo dell’Avviso contenente autentiche assurdità, come il non ritenere Grandi Eventi quelli effettuati in Stadi o Palasport, di fatto realmente i più grandi, per proseguire con l’annullamento a settembre della prima graduatoria per irregolarità mai spiegate, con contestuale sostituzione della Commissione e della Responsabile del procedimento, fino alla sostituzione del Direttore Generale del dipartimento e alla nomina di una nuova commissione affidata a figure di altri dipartimenti, esperte in problematiche di protezione civile, dissesti idrogeolici e sismici, problematiche ambientali ed ecologiche, piste ciclabili e robe del genere». 

«A conferma della totale incompetenza di questa Commissione – ha proseguito Pegna – è arrivata la prima graduatoria, del tutto imbarazzante per esperti del settore e, mi risulta, anche per funzionari dello stesso Assessorato alla Cultura che negli anni ha seguito gli analoghi Avvisi. La riammissione di Fatti di Musica, a seguito del ricorso presentato dal mio legale avvocato Tiziano Lio, conferma che, addirittura, la documentazione non fosse stata nemmeno esaminata e/o, quanto meno, compresa. Non si trattava, infatti, di un’esclusione per giudizi di merito, ma per la presunta mancanza di documentazione, tutta realmente inoltrata e, peraltro, riferita a precedenti edizioni già vincitrici dell’analogo bando regionale, con documentazione regolarmente esaminata e approvata dall’Assessorato ogni anno. Questa evidenziata e, oramai, certificata carenza di competenza e di un minimo di attenzione, ratificata anche da questa riammissione, inficia completamente la credibilità della stessa graduatoria, priva di qualsiasi criterio oggettivo, basata sul giudizio di figure manifestamente incompetenti in materia, che hanno attribuito punti in modo discrezionale e arbitrario, in contrasto con la realtà del settore e la storia stessa dei Festival storicizzati, già valutata e decretata dagli stessi bandi degli anni precedenti». 

«A parte tutto ciò – ha detto ancora Pegna – a rendere ancora più grottesca la commedia, arriva la richiesta ai soggetti ammessi, cioè che hanno superato la soglia dei 60 punti, di confermare di avere effettuato il Festival entro lo scorso 31 dicembre. È evidente che si tratta di una richiesta tanto comica quanto illegittima, in quanto la certezza del contributo di 300mila euro, pari per molti progetti al 70% dei costi dei Festival, era condizione assolutamente indispensabile, soprattutto per la limitazione delle capienze causa Covid e, quindi, l’impossibilità per i Festival più costosi di poter bilanciare i costi col solo incasso dei biglietti».

«Convinto che, una volta per tutte – ha detto ancora il promoter – si debba sgomberare il campo da qualsiasi gestione superficiale e aprossimativa di un comparto fondamentale per la Calabria e i calabresi, come quello della Cultura e della promozione attraverso lo Spettacolo, ho dato incarico all’avvocato Lio di procedere con ulteriore accesso agli atti per la verifica dell’attribuzione dei punteggi e, in base all’immaginabile esito, ad ogni azione  conseguente. Concludo auspicando che questo possa rimanere solo un episodio di mala amministrazione da dimenticare e l’intera classe politico-amministrativa regionale voglia dare la giusta attenzione ad un comparto che produce cultura, immagine, promozione, aggregazione, occupazione, ricadute  economiche di ogni tipo, utilizzando esclusivamente i metodi di competenza e meritocrazia, senza delle quali il vero spettacolo lo fanno proprio loro stessi. E questo non è sul serio un grande spettacolo!». (rcz)

 

TEATRO, REGIONE E METROCITY DISTRATTE
E SERVONO RISORSE PER POTER RIPARTIRE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – In Calabria, i festival musicali e teatrali «non s’hanno da fa’». Ma non per mancanza di volontà da parte degli organizzatori, ma da parte di chi, invece, dovrebbe, in questo periodo di pandemia, aiutare tutti coloro che, negli anni, hanno organizzato rassegne che hanno permesso a personalità, attori, registi e performer nazionali e internazionali, di venire in Calabria e innamorarsi di una terra che ha da offrire tantissimo in tutti gli ambiti, soprattutto in quello culturale.

Di sicuro, non aiuta la situazione in cui si trova la nostra regione – è ancora in zona arancione, e chissà se diventerà gialla, permettendo, così, altre riaperture importanti, come quelle dei musei – ma non aiuta, sopratutto, la mancanza di aiuti da parte della Regione che si è limitata, nel mese di marzo, di avviare un bando per finanziare con 700 mila euro in totale, «progetti che ne valorizzino l’interconnessione con il vasto patrimonio artistico del territorio e facciano da spinta alla promozione del turismo culturale». Poi il nulla. Eppure, il presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì, ha ribadito la necessità di «sostenere il teatro calabrese che, assieme a tutto il mondo della cultura, è stato travolto e soffocato dall’emergenza, dalle chiusure e dai necessari distanziamenti» e che «fosse necessario dare impulso a una diversa distribuzione degli eventi che guardi al digitale, e alle nuove tecnologie, come a un modo nuovo di incontrare il pubblico e far rinascere un settore che è custode di storia, conoscenza, emozioni».

Spirlì, parlando di questo bando, ha parlato di una sfida «che questa amministrazione regionale intende cogliere assieme agli operatori del settore per far rialzare il sipario» ma che, probabilmente, non è stata colta con le dovute attenzioni, dato che, dopo questo bando, non si è più parlato di teatro o di rassegne culturali. Eppure, la stagione estiva è alle porte e, con essa, anche tutti gli eventi culturali che, ogni anno, vengono organizzati e che animano tutta la Calabria, da nord a sud. Purtroppo, non ci saranno tutte le rassegne che, ogni anno, hanno ‘colorato’ la Calabria ma, almeno quelle storiche o che comunque sono ritenute importanti, dovrebbero essere confermate esattamente come l’anno scorso ma, purtroppo, pare non essere così.

È il caso della rassegna Fatti di Musica, il festival del promoter Ruggero Pegna e giunto alla 35esima edizione che, ogni anno, grazie ai suoi concerti e spettacoli teatrali, ha reso la Calabria internazionale ma che, quest’anno, è stato escluso dalla graduatoria dei Grandi eventi regionali.

«Valuterò il da farsi con il mio legale Tiziano Lio, in base a quanto verificheremo, innanzitutto dopo il primo accesso agli atti che faremo lunedì. Fatti di Musica è un progetto storicizzato di fatto, oltre che certificato ogni anno dalla stessa Regione Calabria» ha detto Pegna, aggiungendo che «La storia non si cancella per ignoranza. Il suo format di oscar della musica dal vivo, che presenta e premia alcuni dei migliori live d’autore di ogni anno con il Riccio d’Argento di Gerardo Sacco, è unico nel panorama nazionale. È un fatto straordinario già che si svolga in Calabria! Avevo tante opportunità di fare le valigie, ma la mission che mi sono posto 35 anni fa, finiti gli studi di ingegneria, era chiara: organizzare i grandi live nella mia terra, portare le stelle internazionali che qui prima erano fantascienza, accendere i riflettori dei grandi eventi televisivi in Calabria…».

Per Pegna, infatti, «in Calabria  la situazione è ulteriormente peggiorata rispetto al passato, a causa di una gestione disastrosa da parte della Regione Calabria delle linee che, negli anni, hanno accompagnato e sostenuto questo comparto. Gestione caratterizzata da confusione, mancanza di una visione e impreparazione. Basti pensare, ad esempio, che la graduatoria del Bando per Grandi Eventi Storicizzati che si dovevano tenere nel 2020 è arrivata lo scorso 1 aprile, trasformandosi in una farsa per l’evidente incompetenza e incapacità della stessa Commissione che ha valutato i progetti, addirittura con responsabile del procedimento una funzionaria del settore Protezione Civile, esperta di fognature, reti idriche, rifiuti e cose simili».

Nonostante ciò, Pegna ha assicurato che Fatti di Musica, «sarà anche questa un’edizione straordinaria», con due spettacoli in programma a dicembre e maggio 2022:  La Divina Commedia di Andrea Ortis e le musiche di Marco Frisina e Notre Dame De Paris.

E, se da una parte c’è una Regione e una ‘gestione disastrosa’, dall’altra ci sono il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria che ‘ignorano’ una delle rassegne più importanti del territorio: CatonaTeatro che, da 35 edizioni, anima l’estate reggina con pièce teatrali di grande spessore ma che, quest’anno, rischia di non andare in scena.

Lillo Chilà, patron di Catonateatro, ha ribadito che «l’obiettivo di Catonateatro è quello di essere presente anche questa estate» aggiungendo che «nel corso della nostra storia, abbiamo sempre denunciato la precarietà con cui la nostra cooperativa deve tristemente convivere e, di recente, il covid-19 non ha fatto che aumentare le difficoltà».

La Polis Cultura, infatti, dal Governo ha ricevuto poco più di 10 mila euro di ristori: «una cifra misera – ha spiegato Chilà – per la nostra cooperativa che, seppure senza scopo di lucro, è a tutti gli effetti un’azienda con costi fissi di fitto, utenze ecc., per un totale di oltre 25mila euro annui».

L’accusa che Chilà ha rivolto alla Città Metropolitana e al Comune, è quella di essere «stati del tutto assenti con noi». «Abbiamo solo ascoltato chiacchiere – ha dichiarato Lillo Chilà e assistito sbalorditi a  dirette su facebook da parte del Sindaco che ha utilizzato la nobile location del teatro Cilea per dare seguito alle proprie consuete manie di protagonismo. E mentre, nella sua diretta social, il primo cittadino annunciava la sua vicinanza ai lavoratori del settore dello spettacolo costretti ad un lungo periodo di inattività, nel frattempo, lo stesso, continuava e continua tutt’ora a lasciare in stand-by la somma complessiva di 175 mila euro messa a disposizione per le 50 associazioni ritenute ammissibili dalla commissione di valutazione dell’avviso 2020. La Polis Cultura rimane, pertanto, ancora ferma in attesa di sapere e ricevere quanto gli sarà assegnato (sorpresa?!) mentre tutte le spese per le attività dell’Estate 2020 organizzata dallo stesso ente sono state liquidate in breve termine per un totale di 263 mila euro». La Polis Cultura, in merito ai contributi a sostegno delle attività svolte nel 2019, «è stata costretta – ha riferito Chilà – a ricorrere al Tar per far valere le proprie ragioni in merito a una riduzione del contributo determinato dall’applicazione del tutto erronea e arbitraria di un regolamento diverso rispetto a quello con cui era stato emanato l’avviso di partecipazione al bando».

A intervenire sulla questione, il consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Filippo Quartuccio, specificando che Chilà, «sa bene come il Tar, relativamente al ricorso promosso dalla sua stessa cooperativa, abbia dichiarato “cessata la materia del contendere” in quanto la Città Metropolitana, con l’adozione della procedura ripartizione delle economie di spesa generatasi a seguito delle liquidazioni dei contributi 2019, ha interamente soddisfatto quanto richiesto in sede di ricorso, prima della definizione dello stesso, così come ha provveduto a ripartire le somme su tutti gli aventi diritto. La Città Metropolitana, dunque, si è semplicemente e perfettamente attenuta ai rigidi vincoli del regolamento».

E per quanto riguarda i nuovi bandi, Quartuccio ha specificato che si tratta di «un Avviso esplorativo per i servizi di spettacolo. In questo caso, attesa la recente scadenza del termine per la presentazione delle istanze, non so se la Polis Cultura vi abbia partecipato, o se abbia i requisiti previsti per prenderne parte».

«Infine – ha aggiunto – corre l’obbligo specificare che l’istituzionalizzazione di specifici eventi segue un iter ben preciso, supportato da relazioni e istruttorie, tenendo conto del fatto che, l’evento in questione, deve essere consolidato nel tempo, e cioè da più di 10 anni, con una grande rilevanza culturale e turistica, oltre alla presenza di artisti e personaggi di fama nazionale e internazionale. Soltanto dopo, il Consiglio metropolitano si può pronunciare su ogni eventuale istituzionalizzazione. Tuttavia, non risulta alcuna richiesta in tal senso da parte della Polis Cultura che, diversamente, ha inoltrato un’istanza, nel 2019, quando personalmente non mi occupavo ancora direttamente delle delega allo spettacolo, per la creazione di un capitolo di spesa per le attività svolte, in generale, dalla cooperativa, non riferito a un evento specifico. Una cosa, insomma, ben diversa e che il regolamento, in tema di contributi, non contempla».

Alle dichiarazione del consigliere metropolitano Quartuccio ha replicato il responsabile di CatonaTeatro Lillo Chilà: «Dopo la nostra denuncia della scorsa estate, dove attaccavamo il Sindaco per il taglio del contributo per l’anno 2019 con l’applicazione di un regolamento diverso rispetto a quello  con cui è stato emanato il bando, siamo stati pazienti nell’attesa del giudizio del TAR. Ma, per distrarre l’attenzione sul vizio operato e a pochi giorni dalla pronuncia a cura del TAR Calabria, i funzionari di Palazzo Alvaro, con una velocità mai vista negli ultimi due anni, hanno pensato bene di ripartire il residuo generato dalle mancate rendicontazioni, inducendo così il TAR a non pronunciarsi in merito essendo “cessata la materia del contendere in ragione del risultato raggiunto con il versamento dell’importo ulteriore” poiché il “contributo economico complessivo di poco superiore a quello assegnabile applicava gli invocati criteri stabiliti dal Regolamento del 2018”. Esito che sicuramente ci gratifica avendo lottato per far applicare il giusto regolamento. Quartuccio poteva fornire un riscontro alla denuncia cautelativa da noi inoltrata all’Ente in merito alla ripartizione di quelle somme che non tengono in considerazione il regolamento del 2018 e i parametri di valutazione del progetto, che avrebbero consentito equa e proporzionale ripartizione. Infatti Polis Cultura con un punteggio di valutazione di 53 punti ottiene un incremento di 1000 euro, mentre altri con una valutazione di 31 punti ed un valore di progetto inferiore di quasi 40.000 euro ottiene un aumento di contributo di oltre 13.000 euro. Per cui Polis Cultura è stata costretta ad aderire per una seconda volta al TAR».

Per quanto riguarda i bandi esplorativi, «il primo incontro avuto con Quartuccio – dice Chilà – era proprio su questo argomento. Abbiamo manifestato che gli avvisi emanati non erano attinenti alla nostra attività, poiché la Città Metropolitana intende acquisire manifestazioni per l’anno 2021 “da svolgere in luoghi e date da stabilire a cura dell’Ente, anche sulla base delle eventuali richieste avanzate dai Comuni del territorio metropolitano”.  L’attività svolta da Polis Cultura ha una sede ben precisa ed una propria autonomia e non è certo alla mercè della Città Metropolitana per questa o quella piazza. Quindi come potrà notare Catonateatro, come altre attività dello stesso genere, sono fuori da questi avvisi. Avremmo gradito un riscontro più incisivo con azioni che mirassero a sostenere, soprattutto in questo periodo, il settore culturale a 360°, non solo chi vende spettacoli e concerti. Ne prendiamo atto e continueremo a vigilare».

La replica a Quartuccio non finisce qui: rispetto ai ritardi delle attività 2020,  un riscontro – dice Chilà –, anche se Quartuccio non aveva la nomina, ce la poteva dare considerato che per altri argomenti lo ha fatto. Invece è un argomento sul quale glissa e non affronta. Fondi per 175 mila euro per il settore cultura ancora fermi. A tal riguardo invito i colleghi in graduatoria a non chiamarmi per avere informazioni, ma a svegliarsi e scendere in campo». (ams)

(foto di copertina: courtesy CatonaTeatro / Antonio Sollazzo)

A Reggio tornano La Divina Commedia e Notre Dame De Paris

Due grandi ritorni, sono previsti a Reggio Calabria, per il mese di dicembre e maggio 2022: La Divina Commedia di Andrea Ortis e le musiche di Marco FrisinaNotre Dame De Paris.

Lo ha annunciato il promoter Ruggero Pegna, nel corso della virtual press in cui ha fatto il punto della situazione su Fatti di Musica e lo spettacolo dal vivo in Calabria.

Pegna, nel corso della conferenza, ha detto che, probabilmente, il comparto dello spettacolo dal vivo «sia il comparto più colpito in assoluto, con fatturati quasi azzerati e centinaia di migliaia di  lavoratori del settore praticamente fermi, dagli operai ai tecnici, da fornitori specializzati di ogni tipo, agli stessi artisti. I ristori del Mic non mancano, ma non possono bilanciare le ingentissime perdite».

«Da evidenziare – ha aggiunto – anche l’incolmabile perdita delle grandi emozioni dei concerti, degli spettacoli dal vivo in generale, momenti unici di arte, cultura, aggregazione, divertimento, formazione e molto altro. In Calabria, paradossalmente, la situazione è ulteriormente peggiorata rispetto al passato, a causa di una gestione disastrosa da parte della Regione Calabria delle linee che, negli anni, hanno accompagnato e sostenuto questo comparto. Gestione caratterizzata da confusione, mancanza di una visione e impreparazione. Basti pensare, ad esempio, che la graduatoria del Bando per Grandi Eventi Storicizzati che si dovevano tenere nel 2020 è arrivata lo scorso 1 aprile, trasformandosi in una farsa per l’evidente incompetenza e incapacità della stessa Commissione che ha valutato i progetti, addirittura con responsabile del procedimento una funzionaria del settore Protezione Civile, esperta di fognature, reti idriche, rifiuti e cose simili».

Per quanto riguarda la ripartenza, Pegna ha dichiarato che «Assomusica, con il presidente Spera e l’intero direttivo, ha lavorato sin dallo scorso anno su protocolli che consentissero l’effettuazione di eventi. Già la scorsa estate si è riusciti ad effettuare spettacoli, seppure con limitazioni».

«Purtroppo – ha spiegato – si paga lo scotto di una mentalità che, spesso. relega questo comparto alla marginalità, come se si trattasse di qualcosa di superfluo, quasi inutile. In realtà è l’Industria più virtuosa che esista, da qualsiasi punto di vista, da quello occupazionale alle molteplici ricadute positive di ogni tipo, con fattori unici e indispensabili per la qualità della formazione e della vita di ognuno. I teatri sono i luoghi più sicuri e dove sarebbe stato possibile fare rispettare ogni prescrizione e misura anticovid, certamente meglio, ad esempio, che in un qualsiasi supermercato. Pare che, finalmente, convengano un po’ tutti sulla necessità di riaprire i luoghi di spettacolo, settore che necessita di programmazione e tempi di preparazione».

Per quanto riguarda Fatti di Musica, giunto alla 35esima edizione, il promoter ha assicurato che «sarà anche questa un’edizione straordinaria».

«È l’anno dedicato a Dante, «e dal 2 al 5 dicembre tornerà al Palacalafiore di Reggio l’Opera Musical La Divina Commedia, il colossal spettacolare con le musiche di Marco Frisina, l’eccezionale regia di Andrea Ortis, le incantevoli scenografie di Lara Carissimi e un super cast. Previsti spettacoli mattutini per le scuole e serali per tutti. La prossima settimana partirà la vendita dei biglietti, per una capienza che sarà ridotta al 30% di quella ufficiale. Intanto, prosegue la prevendita su Ticketone per l’altro colossal Notre Dame De Paris, che arriverà al Palacalafiore dal 26 al 28 maggio 2022. Per l’estate sto lavorando a vari progetti, in particolare su Reggio Calabria, Città dove ho sempre trovato negli Assessorati preposti grande competenza, capacità e volontà di realizzare veri eventi nazionali e internazionali».

Pegna, infine, ha riferito che, in merito all’esclusione del festival Fatti di Musica dalla graduatoria dei Grandi eventi regionali, «valuterò il da farsi con il mio legale Tiziano Lio, in base a quanto verificheremo, innanzitutto dopo il primo accesso agli atti che faremo lunedì. Fatti di Musica è un progetto storicizzato di fatto, oltre che certificato ogni anno dalla stessa Regione Calabria».

«La storia non si cancella per ignoranza – ha aggiunto –. Il suo format di oscar della musica dal vivo, che presenta e premia alcuni dei migliori live d’autore di ogni anno con il Riccio d’Argento di Gerardo Sacco, è unico nel panorama nazionale. È un fatto straordinario già che si svolga in Calabria! Avevo tante opportunità di fare le valigie, ma la mission che mi sono posto 35 anni fa, finiti gli studi di ingegneria, era chiara: organizzare i grandi live nella mia terra, portare le stelle internazionali che qui prima erano fantascienza, accendere i riflettori dei grandi eventi televisivi in Calabria… E ci sono riuscito con grandi sacrifici e difficoltà, dal concerto in mondovisione di Elton John a Reggio, alla Prima Serata Rai1 al Porto di Gioia Tauro o al Rendano di Cosenza con Un Ponte fra le Stelle, fino alla grande Notte degli Angeli a Paravati per Natuzza, passando per centinaia di eventi e numeri record irripetibili». (rrm)

Il colossal musicale “Francesco De Paula l’opera” sarà trasmesso su Teleuropa Network

Domani, alle 14.30 e alle 20.30, su Teleuropa Network, sarà trasmesso il colossal musicale Francesco de Paula, sulla vita di San Francesco, il santo calabrese venerato in tutto il mondo.

L’Opera colossal, prodotta da Ruggero Pegna per il suo storico festival Fatti di Musica e per un tour mondiale, è stata scritta e composta dal celebre Maestro Francesco Perri, compositore di fama internazionale e direttore del Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza.

L’ allestimento è stato diretto da Lucio Mazzoli, che ha già curato i Promessi Sposi, e si avvale di alcune delle più prestigiose firme dello spettacolo musicale italiano: scenografie, videoscenografie elettroniche ed effetti speciali 3D di  Bruno Garofalo, coreografie di Stefano Bontempi, costumi di Silvia Polidori, disegno luci di Marco Macrini, regia di Marco Simeoli, attore, regista, vincitore dell’Oscar Italiano del Musical nel 2015, regia televisiva di Enrico Pulice, costumi d’epoca della ditta Farani di Roma. La produzione televisiva è stata registrata nella prima e unica rappresentazione dal vivo effettuata nel 2017 al Palacalafiore di Reggio Calabria.

Straordinario il cast, con il bravissimo Renato Campese, storico attore teatrale, nei panni di San Francesco adulto, Marco Manca, anche nel cast di Notre Dame De Paris e voce di Gaston de “La Bella e la Bestia” della Disney, il giovane Francesco, Lalo Cibelli, il magistrale Virgilio della Divina Commedia, il Diavolo; il soprano Annalisa Sprovieri la mamma di San Francesco, Alessandra Fallucchi, suora  Spencer nel film “The Young Pope” di Paolo Sorrentino, è Brigida, sorella di San Francesco, Francesco Castiglione, apprezzato in “Un passo dal cielo”, “Che Dio ci aiuti”, “Don Matteo 10”, nel ruolo di padre Paolo Rendace, Daniele Derogatis, il Casanova del musical, è fra’ Nicola. Ed ancora nel cast: Davide Carpino (frà Angelo), Mirko Iaquinta (fra’ Giovanni), Fulvia Lorenzetti (donna rossa), Sergio Del Prete (Re di Napoli), Chiara Ricca (Angelo), Andrea Tanzillo (cantante napoletano), Vito Aquino (pescatore), Matteo Volpotti (frate Nicola giovane).

Il corpo di ballo comprende ballerini calabresi e anche un gruppo protagonista dai principali musical: Gianmarco Gallo, Danilo Picciallo, Marco Alimenti, Alfonso Maria Mottola, Alessia Falcone, Miriam Bonaccorso, Rossella Vassallo, Raffaele Cava, Alessandro Ruffo, Samuele Tiso, Federica Fata, Francesca Mandarano, Fabiola De Rose, Francesca Sagula, Giusy Iantorno e Ilaria Rametta.

«Uno spettacolo che emoziona fino alla commozione – ha dichiarato il produttore Ruggero Pegna– che porta in scena una bellissima storia calabrese ma universale, sia per la vita di San Francesco di Paola, sia perché opera della genialità di un grande compositore calabrese premiato a livello internazionale e del mio sforzo di realizzare uno spettacolo dagli altissimi standard tecnico-artistici».

«Unica nota stonata – ha aggiunto – l’incredibile indifferenza della Regione Calabria verso questa che è, certamente, la più grande Opera mai realizzata qui e, in particolare, su San Francesco di Paola, protettore e sicuro veicolo di promozione della Calabria nel mondo.”. L’opera si discosta dalla tradizione del genere lirico ed esplora nuovi linguaggi e commistioni tra Teatro, Opera, Lirica, Sinfonica, Musical. Il risultato è sorprendente, con arie godibili seguite da ben costruiti recitativi sospesi. Un’opera “Pop” che emoziona anche chi non conosce la figura di San Francesco, offrendo uno straordinario spettacolo di grande impatto visivo».

«È una suggestiva epopea musicale – ha spiegato il compositore Francesco Perri – sul messaggio del Santo della Calabria, dalla sua nascita avvolta in un’aura soprannaturale nell’assolata Paola, alla sua vocazione eremitica, fino alla fondazione di numerosi eremi e dell’ Ordine dei Minimi. Il racconto scorre tra  aneddoti agiografici e miracoli che resero grande “il frate eremita” agli occhi dei fedeli».

«Il mio test – ha aggiunto – con la magistrale regia di Simeoli, racconta con sguardo laico Francesco “uomo moderno”, la sua eterna lotta per vincere la “tentazione”, il diavolo interpretato dal bravissimo Lalo Cibelli. Francesco resiste e fonda la sua vita sulla continua ricerca del Signore, nello spirito della “minimezza” da cui scaturisce tutto il suo messaggio di carità ed amore». (rrm) 

A maggio 2022 torna in Calabria “Notre Dame De Paris”

Sarà il Palacalafiore di Reggio Calabria a ospitare, dal 26 al 28 maggio 2022, il colossal musicale Notre Dame de Paris con il cast originale.

Ad annunciarlo, ufficialmente, il promoter calabrese Ruggero Pegna e il produttore Clemente Zard.

La straordinaria Opera Musicale originale di Riccardo Cocciante, dopo la prima del 2002 a Catanzaro, tornerà in Calabria per la quarta volta con spettacoli mattutini per le scuole alle ore 10 e serali alle ore 21.

Un’occasione imperdibile per chi non l’ha ancora vista, e una nuova opportunità per chi non vuole perdersi la magia di uno degli spettacoli di maggior successo della storia del live internazionale.

L’Opera sarà presentata e premiata a Reggio Calabria per i suoi record nell’ambito di “Fatti di Musica 2022”, 36esima edizione del Festival del Miglior Live d’Autore ideata e diretta da Pegna. La vendita dei biglietti partirà online lunedì prossimo alle ore 11.00 su www.ticketone.it e da sabato 23 gennaio 2021 in tutti i punti autorizzati Ticketone.

«Lo Spettacolo dal vivo, quello vero – ha dichiarato Pegna – che si svolge a pochi metri da noi, è arte, emozioni, gioia, divertimento, cultura e molto altro! È certamente non sostituibile da qualsiasi formula audiovisiva e, purtroppo, è il comparto più colpito dalla pandemia».

«Dopo un anno difficilissimo – ha aggiunto – in cui nel mio festival ho presentato comunque alcuni live unici e bellissimi come il concerto di Mika, si riparte con nuovi progetti. In Calabria non è mai stato semplice, ma l’avventura ancora continua con eventi straordinari. È il momento di scacciare un periodo da dimenticare e, per farlo, abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Cominciamo a scaldare le mani per tornare ad applaudire e far festa».

«C’è bisogno – ha concluso il promoter – che ci crediamo insieme e che il pubblico faccia la sua parte con il contributo del proprio biglietto! Notre Dame de Paris, nella sua unica versione originale, è uno spettacolo cult, assolutamente da vedere e rivedere». (rrc)