Giusi Princi nominata presidente della Delegazione del Parlamento Ue per le relazioni con l’Asia Centrale

Prestigioso incarico per l’europarlamentare Giusi Princi, che è stata nominata presidente della Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l’Asia Centrale.

Inoltre, nell’ambito della definizione dell’attività parlamentare del PPE a Bruxelles e Strasburgo, Princi è stata inserita nella Commissione per la cultura e l’istruzione, nella Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, e nella Commissione per l’occupazione e gli affari sociali.

«Ringrazio il capo delegazione Martusciello e tutto il PPE che ha sostenuto la mia nomina. Questa investitura rappresenterà un’importante occasione per rafforzare i rapporti tra l’Europa e i Paesi dell’Asia Centrale: Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Mongolia», ha detto Princi, sottolineando come «l’importante delega mi investirà di ulteriore responsabilità, sarà uno strumento cruciale di diplomazia parlamentare, e mi consentirà di svolgere un ruolo chiave nello sviluppo e nella stabilità del continente asiatico con l’obiettivo di consolidare le relazioni politiche e sociali in un’area strategica ricca di storia e di tradizione, divenuta centrale per questioni di sicurezza e di stabilità».

«Mi impegnerò a visitare i Paesi interessati – ha sottolineato – tessendo relazioni diplomatiche con i rappresentanti delle più alte istituzioni locali, per rafforzare le relazioni bilaterali tra l’UE e i Paesi dell’Asia centrale».

«Sono commissioni centrali – ha concluso l’europarlamentare – nelle quali mi impegnerò a rappresentare le istanze della Calabria e del Sud per un Europa più solidale e più vicina ai territori». (rrm)

Giusi Princi si è insediata al Parlamento Europeo

«Sono davvero orgogliosa di rappresentare la Calabria e tutta la circoscrizione meridionale al Parlamento europeo, è una grande emozione oggi essere qui». È quanto ha dichiarato Giusi Princi, eurodeputata di FI e membro del PPE nel corso della cerimonia di insediamento al Parlamento Europeo, dove è stata accolta da tutti i colleghi italiani di Forza Italia e dal capo delegazione, Fulvio Martusciello.

«Siamo pronti e motivati, con idee e obiettivi chiari e mossi da forte spirito di iniziativa e collaborazione, sulla scia del solco tracciato da un leader di grande visione, competenza ed esperienza come Antonio Tajani», ha detto Princi, sottolineando «l’importanza cruciale della giornata e la centralità della candidata, Roberta Metsola, faro di speranza per il PPE e per l’intera Europa. La sua candidatura è il riflesso di un impegno condiviso per continuare a costruire un’Europa più forte e coesa».

Nel ribadire, inoltre, la «straordinaria unità all’interno della grande famiglia del Partito Popolare Europeo»,  Princi ha poi voluto sottolineare quanto proprio questa comunione di intenti sia «fondamentale per affrontare le sfide che l’Europa ha davanti in un momento storico complicato. Questa settimana così piena di incontri, riunioni e impegni – continua – è già decisiva per il nostro percorso all’interno della X legislatura. La capacità di agire in maniera coordinata e unita sarà la chiave del nostro successo».

«Il mio nuovo ruolo – ha proseguito la neoeurodeputata Princi – contribuisce ad alimentare in me una grande emozione e un forte senso di responsabilità. È un onore e un privilegio rappresentare la Calabria e il Sud in Europa. Porterò avanti con impegno e dedizione ogni istanza locale rappresentata anche dalla fiducia che circa 87 mila elettori hanno riposto in me e nel progetto politico di FI e del PPE, nella consapevolezza che un’Europa forte non può prescindere dalle vocazioni dei territori favorendo così scelte che meglio si addicono alla storia e alla tradizione della Calabria e del Sud, coniugando innovazione e digitalizzazione per restare competitivi».

«Un’Europa quindi in cui vengano meno i divari territoriali e dove si concretizzi pienamente – ha detto ancora – il principio della coesione volto al riequilibrio delle differenze economico sociali e allo sviluppo di tutti i Paesi membri. I miei temi, le mie battaglie saranno quelli della mia terra: alta velocità, infrastrutture, energia, turismo, agricoltura, pesca, centralità del Mediterraneo, cultura, rafforzamento del capitale umano mediante istruzione e formazione, sviluppo imprenditoriale anche mediante sostegno alle Piccole medie imprese».

«Guardare il Sud – ha concluso l’eurodeputata Princi – con la consapevolezza che è uno spazio di opportunità e sviluppo. Lo sviluppo del Mezzogiorno sarà però possibile solo se avremo un’Europa più forte e competitiva che vada oltre gli egoismi nazionali».

LA CALABRIA HA LA SUA LEGGE CONTRO LA
POVERTÀ EDUCATIVA: È LA PRIMA IN ITALIA

di ANTONIETTA MARIA STRATI – È una «pagina storica per la Calabria», l’approvazione del Sistema Integrato Istruzione Zero-Sei contro la povertà educativa. Una legge tanto attesa ma che, da adesso, dovrebbe contribuire a migliorare la grave situazione nella nostra regione, permettendo a tanti bambini e bambini, ragazze e ragazze, di avere le stesse opportunità dei loro coetanei del resto d’Italia.

Un risultato brillante – e che ha anche il suo primato, essendo la Calabria la prima regione ad aver approvato questa legge – e tanto atteso, raggiunto grazie alla vicepresidente della Regione, Giusi Princi, perché, «la questione del sistema educativo zero-sei è stata fin da subito attenzionata da questo governo regionale».

Adesso, «dopo 11 anni, abroghiamo la legge regionale 15 del 2013 che ha impedito di dare attuazione al sistema integrato di istruzione e, fino ad ora, di allinearci alla normativa nazionale e di usufruire delle relative risorse», ha detto ancora Princi, sottolineando come «ora, infatti, dopo i 15 milioni di euro cofinanziati dalla Regione Calabria che hanno permesso di accedere allo stanziamento complessivo ministeriale che ammonta ad 80 milioni di euro e che saranno destinati ad attivare asili nido, sezione primavera e centri educativi per l’infanzia, per i prossimi anni, nell’ambito del piano d’azione del Dipartimento istruzione, abbiamo previsto 22 milioni di euro che implementeranno le sezioni primavera nelle aree interne e prevedranno voucher da destinare a famiglie meno abbienti per poter usufruire della gratuità degli asili».

Questa legge, infatti, contribuirà a colmare il gap della povertà educativa territoriale legata all’infanzia: in Calabria, infatti, solo il 3% di bambini e bambine usufruisce di asili nido o servizi educativi per l’infanzia. L’Osservatorio Regionale Istruzione e Diritto allo Studio, infatti, ha rilevato come «solo 54 comuni su 404 presentano un reddito pro capite superiore a quello medio regionale. Se analizziamo la percentuale dei contribuenti con reddito superiore a 15 mila euro solo in 14 casi risulta essere superiore del 50,1%».

«I comuni maggiormente vulnerabili dal punto di vista economico, ovvero che si caratterizzano per la presenza di una quota rilevante di contribuenti con un reddito inferiore a 15 m€, sono Platì (Ats Locri) e Verbicaro (Ats Praia a Mare/Scalea) in cui la quota si attesta rispettivamente ali’ 81 % e ali’ 80%. Seguono, poi, 114 Comuni afferenti a 25 Ats (su 32) in cui più del 70% dei contribuenti ha dichiarato un reddito inferiore a 15 m€; e 221 comuni afferenti a 18 Ats, in cui la quota è compresa tra il 60% ed il 70%».

Per l’Osservatorio, poi, «un’altra variabile da considerare è, certamente, il tasso di occupazione femminile», da cui è emerso che «nel 2020 in Calabria risultano occupate 527.050 persone, di queste solo il 35,4% sono donne. Dal 2018 al 2020 il numero di donne occupate ha subito una flessione di 1,5 punti percentuali corrispondente in valore assoluto a -16.504 persone».

Quello dell’occupazione femminile, infatti, è un dato chiave, in quanto, come rilevato dalla Svimez, infatti, nell’ultimo numero di Informazioni, dedicato ad asili nido e infrastrutture scolastiche, «stime recenti della Banca d’Italia confermano che nelle province italiane il tasso di attività delle madri di bambini con meno di tre anni tende a crescere con la disponibilità di servizi di assistenza alla prima infanzia a parità di caratteristiche individuali delle madri (età, titolo di studio, nazionalità). La qualità delle infrastrutture scolastiche favorisce l’accumulazione di capitale umano determinando il successo dei processi di apprendimento sin dalle prime fasi dei percorsi di studio. A tale riguardo, numerosi studi evidenziano come la frequenza dell’asilo nido promuova lo sviluppo delle abilità cognitive e non cognitive dei bambini, soprattutto nei contesti di fragilità familiare».

Nella nostra regione, infatti, al 31 dicembre 2022 risultano attivi in Calabria 309 servizi per l’infanzia con una disponibilità complessiva di 5.838 posti autorizzati al funzionamento. Complessivamente i Comuni nei quali risultano servizi attivi sono 118 (pari al 29,2% dei comuni calabresi), mentre i Comuni senza sono 286 (pari al 70,8%). Per quanto riguarda la titolarità, dalla rilevazione realizzata dalla Regione Calabria è emerso che il 25,6% dei servizi afferisce al settore pubblico, che offre all’utenza il 30, 7% dei posti complessivi.

Dall’analisi per Ats, poi, sono emersi cinque gruppi, in cui «Ats in cui l’offerta è solo privata (6 Ats): Amantea, Mesoraca, Rosarno, Serra San Bruno, Soverato, Villa San Giovanni; Ats  in cui l’offerta è solo pubblica (2 Ats): Cariati e Soveria Manelli; Ats misti ma con prevalenza della componente privata (18 Ats) (superiore al 50% ): Castrovillari, Catanzaro, Caulonia, Cirò Marina, Corigliano-Rossano, Cosenza, Crotone, Locri, Montalto Uffugo, Paola, Polistena, Praia a Mare/Scalea; Reggio Calabria, Rende, San Marco Argentano, Spilinga, Taurianova, Vibo Valentia; Ats misti ma con prevalenza della componente pubblica (3 Ats) (superiore al 50%): Rogliano, San Giovanni in Fiore, Trebisacce; Ats in cui l’offerta è omogenea (50 % pubblica e 50% privata) (1 Ats): Lamezia Terme».

«L’offerta – viene rilevato – si compone principalmente di nidi (143 servizi censiti, pari al 46,3% dei servizi per l’infanzia) con il 54% dei posti autorizzati; seguono i micronidi (I 06, pari al 34,5%) con il 28, l % dei posti autorizzati e le sezioni primavera (25), che rappresentano 1’8, 1 % dei servizi per l’infanzia con 7,4% posti autorizzati. Rispetto al 31.12.2021 si rileva: un incremento dei posti autorizzati per i micronidi (da 1.041 a 1.643) e un decremento dei posti autorizzati sia per i nidi (da 3.506 a 3.153) che per le sezioni di primavera (da 457 a 434).

Dall’analisi dei dati fomiti dai comuni sui posti autorizzati emerge che in Calabria la copertura dei posti disponibili rispetto al potenziale bacino di utenza – ovvero i bambini residenti da O a 2 anni di età – si attesta al 31.12.2022 al 14,4% (al 31.12.2021 era pari al 13,5%), ben distante, quindi, dall’obiettivo per raggiungere l’obiettivo del 33% previsto (D.LGS. 65/2017, art. 4, c. I, lett. a.). Analizzando i dati per Ats, emerge che solo l’Ats di Cirò Marina con il 56,6% raggiunge l’obiettivo.

Gli Ats che registrano valori superiori a quello regionale, seppur lontani dal parametro fissato al livello europeo e nazionale del 33%, sono: Rogliano (25,9 %), Castrovillari (23,2%), Rende (21,8%), Caulonia (20,7%), Montalto Uffugo (20,2%). Gli Ats che presentano una bassa copertura sono: Melito Porto Salvo – che come abbiamo evidenziato al 31.12.2022 non presenta servizi per l’infanzia – Spilinga (4,6%), Trebisacce (5,6%), Lamezia Terme (6,9%).

Numeri e dati che indicano come la Calabria sia lontana dal parametro fissato al livello europeo e nazionale del 33%3, dei bambini sotto i 3 anni che dovrebbero usufruire dei servizi per l’infanzia. A questo deve necessariamente legarsi anche la problematica connessa alle proroghe sistematiche della legge regionale n.15 del 2013 circa l’adeguamento dei requisiti strutturali ed organizzativi previsti dalla stessa legge e dal relativo regolamento di attuazione.

«Il mancato adeguamento di molte strutture ha certamente inciso sui procedimenti di autorizzazione e accreditamento quindi, per l’effetto, sulla determinazione dei posti complessivamente disponibili», si legge nel testo del disegno di legge, composto da 28 articoli ed elaborato  Tavolo di lavoro, appositamente istituito presso il Dipartimento regionale istruzione e coordinato dalla dirigente di settore Anna Perani, rappresentato dall’Ufficio scolastico regionale (Usr), dalla Federazione italiana scuole materne (Fism), dall’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), dai rappresentanti degli ambiti territoriali sociali, da una rappresentanza di dirigenti scolastici in quiescenza e non.

«L’obiettivo – ha spiegato la vicepresidente Princi – è di definire il sistema integrato per conseguire la continuità del percorso educativo dallo zero ai sei anni, attraverso il potenziamento dei servizi di nido, micro nido, sezioni primavera, servizi integrativi per l’infanzia. Si vuole, pertanto, consolidare e ampliare l’offerta del numero dei posti, prevedendone la gratuità per i meno abbienti, per il progressivo raggiungimento della copertura del 33% della popolazione nella fascia di età zero tre anni, così da ridurre il gap esistente con le altre regioni, attraverso la ridefinizione dei requisiti strutturali ed organizzativi. È previsto, altresì, il miglioramento della qualità del sistema attraverso la formazione permanente di tutto il personale in servizio».

«Questo nuovo disegno di legge – ha concluso – si propone, inoltre di realizzare una governance di sistema tra Regioni, Comuni e Ufficio scolastico regionale, con azioni di raccordo e collaborazione interistituzionale, in continuità del percorso già avviato con i Protocolli d’intesa sottoscritti tra Regione, Usr e Anci». (ams)

Da Reggio Tajani lancia la candidatura di Giusi Princi: Così la Calabria ha punto di riferimento a Bruxelles

«Pensiamo sia giusto promuoverla, e fare in modo che la Calabria possa avere un solido punto di riferimento a Bruxelles». È così che il vicepremier, ministro degli Esteri e presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, da Reggio ha lanciato la candidatura di Giusi Princi, vicepresidente della Regione Calabria, alle europee.

Al fianco di Tajani, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il deputato reggino Francesco Cannizzaro e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

Una candidatura, quella della vicepresidente Princi, nata proprio perché «Giusi Princi sta facendo bene, perché ha dimostrato di saper lavorare molto bene», ha spiegato Tajani, ricordando che è da Bruxelles che «partono finanziamenti importanti, dove si decidono tante cose che riguardano il nostro Paese e quindi che riguardano anche la Regione Calabria».

«Forza Italia vuole crescere e superare il 10% dei voti – ha spiegato – e i segnali che giungono sono favorevoli. Proprio ieri in Calabria ben duecento amministratori locali di questa regione hanno aderito a Forza Italia, un grande movimento di donne e uomini che sentono il bisogno di avere una forza politica seria, affidabile, credibile e responsabile».

Per il presidente di FI, «il risultato delle elezioni europee non cambierà nulla negli equilibri di governo», in quanto «il Governo, così come tutte le forze del Centrodestra si rafforzerà».

«Abbiamo fatto liste competitive e individuato le persone migliori da far lavorare in Europa – ha detto il ministro –. In questa campagna elettorale punteremo al dibattito sui contenuti e non su chi si candida, senza sterili polemiche per parlare male dell’uno o dell’altro, perché i cittadini sono disgustati dalle risse».

«Abbiamo sempre detto che noi non siamo in guerra con la Russia e quindi non manderemo soldati italiani a combattere in Ucraina», ha poi detto il ministro degli Esteri, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron.

«Noi difendiamo – ha ricordato Tajani – il diritto dell’Ucraina ad essere uno Stato indipendente. Ma non siamo, lo ribadisco, in guerra con la Russia. La nostra posizione è sempre questa. Non abbiamo mai cambiato idea. Noi difendiamo la libertà, l’indipendenza, ma stiamo lavorando per costruire la pace».

«Sbaglia la Federazione russa ad attaccare l’Ucraina – ha proseguito Tajani –.Ha sbagliato e c’è una violazione del diritto internazionale – ha sottolineato il titolare della Farnesina – ma dobbiamo costruire la pace e per questo noi siamo tutti impegnati in questa direzione, come lo siamo in Medio Oriente. E come lo siamo nel Mar Rosso per difendere il traffico marittimo commerciale, visto che siamo un Paese esportatore. L’Italia, quindi, è protagonista della politica internazionale».

Tajani, poi, ha detto di essere «favorevoli» al Ponte sullo Stretto, opera per cui «il ministro Matteo Salvini lavorerà per fare in fretta».

«Ha il sostegno dalla Regione Calabria, dalla Sicilia e del Consiglio dei ministri. Il ponte si farà, dipende tutto da quello che deciderà il ministero che ha il nostro sostegno», ha detto.

In mattinata, poi, il ministro ha accolto il presidente dell’Albania, Bajram Begaj, attualmente in visita in Calabria, a Pallagorio.

«Da sempre siamo assolutamente convinti che il popolo albanese, fratello del popolo italiano, presto dovrà e potrà essere parte dei popoli dell’Unione Europea», ha detto Tajani, ricordando come «le relazioni tra Italia e Albania, mai come in questo momento sono così proficue. Siamo tra i principali interlocutori anche a livello economico, commerciale. Abbiamo approvato recentemente in Parlamento anche le norme che tutelano da un punto di vista pensionistico i lavoratori albanesi in Italia».

«Questo era un tema molto sentito da queste persone – ha aggiunto – molto sentito dall’Albania e questo è un altro segno di volontà dell’Italia di continuare a lavorare con voi nei prossimi anni. E la sua visita in questo territorio è un segnale di grande disponibilità, un segnale di amicizia, la voglia di continuare a tenere rapporti certamente con il popolo Arbëreshë».

«Il governo Italiano – ha detto ancora Tajani – sta studiando i modi per far studiare l’Arbëreshë nelle scuole elementari con delle lezioni speciali». In Calabria «il legame con l’Albania è forte nessuno vuole rinunciare alle proprie origini ed è giusto difendere la lingua, che rafforza l’identità calabrese, per questo ieri sera stavamo discutendo con il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, e stiamo studiando i modi per far studiare l’Arbëreshë nelle scuole elementari con delle lezioni speciali». (rrc)

Elezioni europee, i giovani di Forza Italia Calabria sostengono la candidatura di Giusi Princi

Elezioni europee, i giovani di Forza Italia Calabria sostengono la candidatura di Giusi Princi. «Accogliamo con entusiasmo e un pizzico di orgoglio la candidatura della vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi alle prossime elezioni europee dell’ 8 e 9 giugno».

In una nota i giovani di Forza Italia Calabria commentano la candidatura della vicepresidente Princi, annunciata congiuntamente dall’on. Francesco Cannizzaro e dal presidente Occhiuto, candidata con Forza Italia alle elezioni europee nella circoscrizione Sud, che comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia,

«Siamo certi che le qualità umane, manageriali e professionali della vicepresidente, già note a noi calabresi, potranno fare la differenza in Europa», dichiarano i giovani del coordinamento giovanile.

«Una grande professionista, che con abnegazione e grande senso del dovere riveste già un ruolo istituzionale di rilievo, ma che, siamo certi, al Parlamento Europeo potrà esprimere maggiormente le doti per cui noi calabresi abbiamo imparato ad apprezzarla: l’ impegno nel fare, ma sempre al servizio del prossimo», commentano i giovani forzisti.

«Noi giovani di Forza Italia saremo al suo fianco, non solo in questa campagna elettorale, ma per tutte le sfide che verranno: lo faremo per la Calabria, che mai come oggi è al centro del dibattito politico, orientato a una visione e ad un progetto di sviluppo; lo faremo per la nostra terra, che mai come oggi, con la candidatura della vicepresidente Giusi Princi, potrà essere al centro dell’ Europa, nelle sedi delle più rilevanti decisioni politico-economiche, in quelle di oggi e di domani», concludono i giovani calabresi di Forza Italia.

L’OPINIONE / Salvatore Cirillo: «Con Princi otterremmo un grande risultato elettorale»

di SALVATORE CIRILLO – Seppur la notizia fosse già motivo di trepidazione per tutti noi forzisti, adesso che il tutto assume forma definita, con vivo entusiasmo, mi sento di affermare che il territorio dell’area metropolitana di Reggio e la Calabria tutta esprimono una candidatura importantissima per il Parlamento europeo, le quali doti umane, professionali e politiche potranno essere un autentico valore aggiunto per le politiche comunitarie del prossimo quinquennio.

In questa prima fase di legislatura regionale oltre ad aver apprezzato il lavoro svolto dalla vicepresidente, ho sempre riposto fiducia per la sua elevatissima competenza e per la determinazione messa in atto alla guida dell’assessorato assegnatole dal presidente Occhiuto nel quale vi sono state anche deleghe di particolare complessità, che la vicepresidente della giunta regionale ha saputo governare con diligenza e lungimiranza, raggiungendo straordinari risultati.

A ciò si aggiunge la costante presenza riservataci nel tempo sul territorio dell’area ionica, motivo per il quale non sono mai mancate puntuali risposte alle varie istanze poste alla sua attenzione con il chiaro intento di rendere il nostro territorio sempre più attrattivo e capace di avviare nuove fasi di sviluppo, anche attraverso la valorizzazione del nostro contesto storico e culturale con iniziative di particolare importanza.

Ancora una volta la scelta di questa candidatura, rappresenta la sintesi di un progetto di particolare valenza politica per il quale Forza Italia, con i suoi dirigenti nazionali, regionali e territoriali hanno saputo cogliere l’essenza del valore umano attraverso una sintesi perfetta. Sostenere la candidatura della vicepresidente Giusy Princi, sarà perciò un grande piacere per il quale, sono certo, insieme a tutti gli iscritti ed i simpatizzanti di Forza Italia, sapremo lavorare insieme per raggiungere il migliore risultato elettorale. (sc)

(Salvatore Cirillo è consigliere regionale della Calabria)

La vicepresidente Giusi Princi attiva il canale whatsapp per cittadini e imprese

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha attivato il canale whatsapp per condividere, in tempo reale, tutte le sue attività istituzionali.

Attivato il 23 febbraio, il canale servirà per informare i calabresi delle iniziative della vicepresidente, che detiene, anche, le deleghe  per Istruzione, Università, Alta Formazione , Cultura , Pari Opportunità, Sport, Politiche giovanili, ITS, Edilizia Scolastica, Impiantistica sportiva, Programmazione Unitaria, Azioni di Sviluppo per l’area dello stretto e la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Attualmente, si contano più di mille iscritti.

Le notizie più recenti riguardano la partecipazione della Calabria alla 36esima edizione del Salone del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio, il cui tema sarà Emozioni e poesia; il viaggio formativo a Bruxelles per valorizzare il merito e l’impegno degli studenti calabresi e il progetto Apprendere insieme – Azioni di supporto in ambito di disturbi specifici dell’apprendimento.

 

Il docufilm sui Bronzi di Riace tra le cinquine finaliste dei Nastri d’argento

Il docufilm sui Bronzi di Riace “Semidei” è tra le cinque finaliste ai Nastri d’argento, importante premio cinematografico italiano.

«Si tratta di un lavoro cofinanziato da Regione Calabria e Calabria film commission. Siamo fieri ed orgogliosi di questo risultato e ci auguriamo lo siano tutti i calabresi». A dirlo sono Giusi Princi, vicepresidente della giunta regionale della Calabria, e Anton Giulio Grande, commissario della Fondazione Calabria film commission, salutando con fervore la notizia dell’ingresso di “Semidei” tra le cinquine finaliste dei Nastri d’argento 2023, riconoscimento istituito dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani.

Selezionato tra gli oltre 130 documentari proposti nel 2023 dai festival più importanti o nelle rassegne specializzate e poi proposti in sala o presentati anche su reti o piattaforme televisive, “Semidei”, con la regia del reggino Fabio Mollo e di Alessandra Cataleta, si è guadagnato un posto nella top five nella sezione “Cinema, spettacolo, cultura”. Si giocherà la vittoria finale con “Enzo Jannacci – Vengo anch’io” di Giorgio Verdelli, “Io, noi e Gaber” di Riccardo Milani, “Kissing Gorbaciov” di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife e “Profondo Argento” di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa.

«Cofinanziare questo prodotto è stata una scelta ben ponderata e oggi possiamo dire ampiamente ben riuscita – evidenziano inoltre Princi e Grande – risultati come quello dell’ingresso nelle cinquine sono riscontri importanti che premiano una Calabria caratterizzata dai bronzi e dalla storia che ne accompagna mezzo secolo di storia dal loro ritrovamento con interviste e documenti inediti, testimonianze dirette. Tramite “Semidei” la Regione Calabria ha inteso mandare al mondo un messaggio ben preciso: siamo una terra dalle forti radici identitarie legate alla Magna Grecia che ne caratterizza la cultura e i valori dell’inclusione, dell’integrazione, del rilancio culturale e del riscatto sociale. E la produzione, Palomar, è riuscita perfettamente a raccontare questo, con una chiave moderna. Pertanto – concludono – siamo molto soddisfatti del successo che il docufilm sta riscuotendo a più livelli. Oggi, ancora una volta, vince la Calabria, vincono i calabresi e chi crede nella cultura come motore di cambiamento e di sviluppo». (rcz)

Sperimentazione della Riforma negli istituti scolastici, conferenza stampa con Valditara

Domani, martedì 9 gennaio, alle ore 11, nella sala verde della Cittadella regionale a Catanzaro, la vice presidente della Giunta regionale della Calabria con delega all’istruzione e all’università, Giusi Princi, e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, terranno una conferenza stampa nel corso della quale sarà presentata la sperimentazione nazionale della Riforma quadriennale degli istituti tecnici e professionali.

La Calabria è tra le prime Regioni in Italia a dare un contributo per una più efficace declinazione formativa ed organizzativa della sperimentazione.

All’incontro con la stampa interverrà Carmela Palumbo, capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, che spiegherà la riforma nel dettaglio dei contenuti e delle finalità.

Le conclusioni saranno affidare al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Sarano inoltre presenti all’iniziativa, insieme a tutti i protagonisti della riforma degli istituti tecnici e professionali, i Rettori del sistema universitario calabrese: Giovanni Cuda (Unimg), Nicola Leone (Unical), Giuseppe Zimbalatti (Unirc), con i quali si andrà a sottoscrivere apposito accordo regionale che consentirà il passaggio dall’istruzione tecnologica superiore (Its) ai percorsi universitari, con il relativo riconoscimento dei crediti formativi e con conseguente possibilità di conseguimento della laurea triennale, per quanti studenti avranno concluso, la sperimentazione negli istituti tecnici o professionali prima e negli Its Academy dopo (4+2 anni).

L’incontro sarà l’opportunità, oltre che per illustrare il percorso di sperimentazione, anche per raccogliere contributi e proposte dai diversi organismi preposti che sono stati invitati a partecipare: dirigenti scolatici degli Istituti tecnici e professionali, presidenti delle Fondazioni Its della Calabria, Associazioni datoriali, enti di formazione accreditati dalla Regione per l’obbligo formativo, Ordini professionali, Unioncamere Calabria. (rcz)

Dimensionamento scolastico, l’emendamento Rapani fa discutere la politica

Il dimensionamento scolastico fa ancora discutere la politica del governo regionale e il centrosinistra. Questa volta a essere al centro del dibattito è l’emendamento del senatore Rapani sul quale danno intervengono sia la vicepresidente della giunta regionale Giusi Princi che il Partito democratico.

«Il dimensionamento in Calabria segue il regolare iter di legge e non rientra nel Decreto Caivano. L’emendamento annunciato dal senatore Rapani, laddove fosse accolto, segue materie che non interessano il dimensionamento scolastico».

È quanto precisa Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria con delega all’istruzione, alla luce del disorientamento che si sta determinando in queste ore.

«L’emendamento presentato – chiarisce la vicepresidente – e che vede quale firmatario anche il senatore Rapani, chiede l’abolizione del limite numerico di alunni per classe nelle istituzioni scolastiche del mezzogiorno “Agenda Sud” (…senza nuovi oneri o maggiori oneri a carico della finanza pubblica). Pertanto, tale emendamento non ha nulla a che vedere con il dimensionamento scolastico che interessa, invece, solo i dirigenti scolastici e i direttori amministrativi, non interferendo in alcun modo sul numero di alunni per classe. La materia della composizione delle classi – sottolinea tra l’altro Giusi Princi – è normata dal Dpr 81/09, non è una prerogativa delle Regioni ma esclusiva competenza del Ministero e degli Uffici scolastici regionali».

Di tutt’altro avviso il Partito democratico. «Apprendiamo con soddisfazione che i partiti di centrodestra mostrano finalmente attenzione ai problemi che il dimensionamento scolastico, per come formulato dal governo nazionale e per come la giunta Occhiuto si prepara ad approvare, causerebbe al sistema scuola in Calabria».

A sostenerlo è il gruppo del Pd in consiglio regionale dopo l’annuncio, da parte del senatore di Fdi Ernesto Rapani, della presentazione di una proposta emendamendativa al decreto Caivano, all’interno del quale verrebbe inserita una deroga al parametro riferito al numero degli alunni. Una deroga che, stando all’annuncio di Rapani, varrebbe per tutte le regioni meridionali, così come previsto all’interno di Agenda Sud.

«Da tanti mesi lanciamo appelli, organizziamo iniziative pubbliche con gli operatori della scuola e suggeriamo di bloccare un provvedimento che impone una graduale riduzione di classi e plessi scolastici, soprattutto nei Comuni più piccoli, con particolare incidenza sulle aree interne, già disagiate per la desertificazione dei servizi e sempre più spopolate. Nessuno, però – proseguono i consiglieri dem – ha prestato ascolto alle nostre richieste e, anzi, sia il presidente Occhiuto che l’assessore Princi hanno pure bollato le nostre proposte come “strumentali”, decidendo di accettare supinamente un provvedimento che farebbe perdere alla Regione 79 autonomie e centinaia di posti di lavoro, mentre altre Regioni hanno deciso di adire le vie legali contro il decreto del governo».

«Adesso forse, considerando che l’iniziativa di contrasto alla decisione del governo Meloni arriva da un esponente della maggioranza di centrodestra – dicono i consiglieri dem – il governo regionale potrebbe iniziare a muoversi e ad impegnarsi affinché la proposta emendativa annunciata da Rapani venga effettivamente concretizzata e approvata. E, finalmente, sia il presidente Occhiuto che l’assessore Princi, dovranno ammettere di avere assunto sul tema una posizione errata e contraria agli interessi della Calabria. Meglio tardi che mai. Noi proseguiremo a fare la nostra parte e impegneremo il segretario regionale e senatore Nicola Irto, insieme ai capigruppo al Senato Boccia e alla Camera Chiara Braga, nonché la segretaria nazionale Elly Schlein a sostenere la proposta emendativa annunciata dal senatore Rapani e ogni iniziativa utile a scongiurare un provvedimento inaccettabile e iniquo, soprattutto per le Regioni meridionali». (rcz)