GIZZERIA (CZ) – Conclusione dei Mondiali di Kitesurf Formula Kite U21. Successo per gli atleti asiatici

Ultima giornata per i Mondiali di Kitesurf a Gizzeria, presso Hang Loose Beach. La giornata si è aperta alle 12 con lo skipper meeting degli atleti e, a seguire, le gare. Dopo le 15 regate di ieri, oggi si è svolto il programma delle Medal Series che ha visto i top 10 a giocarsi il titolo tanto ambito.

Si aggiudica il primo posto dei Mondiali di Kitesurf Formula Kite U21 Maximilian Maeder, seguito al secondo posto da Qibin Huang e al terzo dal campione italiano Riccardo Pianosi. Per la flotta femminile successo per Lysa Caval che si aggiudica il primo posto, seguita da Magdalena Woyciechowska, e Heloise Pegourie, in terza posizione.

Seguitissimo lo streaming sui canali social di Formula Kite e di Hang Loose Beach. Soddisfatto Luca Valentini, presidente Circolo Velico Hang Loose e organizzatore dell’evento «La manifestazione conferma il successo di pubblico. I risultati sono molto positivi, dal punto di vista sportivo e della promozione del territorio. Appuntamento al prossimo anno».

La manifestazione è stata promossa da: WorldSailing (Federazione Internazionale Vela), Ika (International Kiteboarding Association), Fiv (Federazione Italiana Vela), Ckwi (Classe Kiteboarding eWingsport Italia), con l’organizzazione del circolo velico Hang Loose Beach e la collaborazione di Calabria Straordinaria. (rcz)

GIZZERIA (CZ) – Mondiali di kitesurf, Maximilian Maeder vince la seconda giornata di gare

Ieri, giovedì 20, la seconda giornata dei Mondiali di Formula Kite U21 in programma fino al 24 luglio presso lo splendido specchio di mare dell’Hang Loose Beach di Gizzeria e seconda giornata di gare.

Hang Loose Beach si riconferma lo spot più esclusivo per vivere l’adrenalina e il divertimento, per l’occasione trasformato in un villaggio globale con circa 90 atleti provenienti da tutto il mondo.

La giornata si è aperta alle 12 con lo skipper meeting degli atleti e, a seguire, le gare con gli atleti divisi in tre flotte: due maschili e una femminile. Le condizioni climatiche, caratterizzate da un vento tra i 10 e i 12 nodi e altissime temperature, sono state una sfida per gli atleti che hanno reagito con grande energia e voglia di dare il massimo.

La classifica per la seconda giornata si ribalta con Maximilian Maeder che, dal secondo, sale al primo posto, mentre Qibin Huang scende al secondo e l’italiano Riccardo Pianosi conquista il terzo posto.

Nella categoria femminile Lysa Caval raggiunge il primo posto, al secondo troviamo Heloise Pegouire, mentre al terzo retrocede Magdalena Woyciechowska.

Oggi continuano le gare, si comincia alle ore 12 con lo skipper meeting degli atleti. E dalle ore 13 circa lo start nella cornice del Golfo di Sant’Eufemia, con le sfide che entrano nel vivo.

La manifestazione, lo ricordiamo, è promossa da WorldSailing (Federazione Internazionale Vela), Ika (International Kiteboarding Association), Fiv (Federazione Italiana Vela), Ckwi (Classe Kiteboarding eWingsport Italia), con l’organizzazione del circolo velico Hang Loose e la collaborazione di Calabria Straordinaria. (rcz)

GIZZERIA (CZ) – Giovedì l’evento “I contributi di Fondoprofessioni per la formazione continua”

Giovedì 27 aprile, a Gizzeria, alle 14.30, all’Hotel Marechiaro, è in programma l’evento I contributi di Fondprofessioni per la formazione continua, organizzato da Fondo Professioni.

Sarà l’occasione per un confronto con gli stakeholders del Fondo sul territorio calabrese, in particolare rappresentanti delle Parti sociali, professionisti ed Enti attuatori, con l’obiettivo di promuovere le opportunità di accesso alla formazione finanziata.

Modererà Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni, mentre Marco Natali, presidente di Fondoprofessioni, parlerà del tema “Caratteristiche del comparto e offerta di Avvisi”.

I saluti istituzionali saranno affidati a Giovanni Calabrese, assessore Politiche per il Lavoro e Formazione professionale Regione Calabria, Angelo Sposato, Segretario Generale Cgil Calabria, Tonino Russo, Segretario Generale Cisl Calabria e Santo Biondo, Segretario Generale Uil Calabria.

Delle “Sinergie per lo sviluppo della formazione nel territorio calabrese”discuteranno, invece, Pietro Marino,  presidente Confprofessioni Calabria, Giuseppe Valentino, Segretario Generale Filcams Cgil Calabria, Fortunato Lo Papa, Segretario Generale Fisascat Cisl Calabria, Caterina Fulciniti, Segretario generale Uiltucs Calabria.

Conclude Danilo Lelli, vicepresidente di Fondprofessioni. (rcz)

Venerdì a Gizzeria la seconda edizione degli Stati Generali del Mediterraneo

Venerdì 24 marzo, a Gizzeria Lido, alle 10, si terrà la conferenza stampa degli Stati Generali del Mediterraneo, giunti alla seconda edizione.

Intervengono il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il commissario della Zes, Giosy Romano, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara.

A seguire l’inizio della tre giorni in cui sono previste sessioni di lavoro tra esponenti istituzionali dei paesi ospiti  (Egitto, Tunisia, Libia, Algeria, Iraq), imprenditori italiani ed esteri, rappresentanti del sistema bancario, autorità istituzionali italiane.

Prevista la presenza del Vice presidente di Confindustria, Vito Grassi e del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro(rcz)

Il Premio Caposuvero si attesta tra gli eventi più importanti e interessanti del panorama calabrese

Il Premio Caposuvero di Gizzeria, giunto alla nona edizione, si attesta tra gli eventi più importanti e interessanti del panorama calabrese. Una kermesse ideata e promossa da Giuseppina Fragale, presidente della Pro Loco di Gizzeria, che ha fortemente creduto nel Premio come veicolo di messaggi positivi, di legalità e bellezza, e patrocinata dall’Unpli regionale e nazionale e dal comune di Gizzeria, gode da quest’anno del patrocinio della presidenza del consiglio della Regione Calabria.

La Torre dei Cavalieri di Gizzeria, diventata ormai l’emblema della kermesse, ha fatto da sfondo ad una serata ricca di contenuti, messaggi importanti, esempi di eccellenze che riescono, anche nella quotidianità del loro impegno, a lasciare il segno e a fare da sprone a quel cambiamento di cui questa terra ha bisogno. 

La serata, moderata dalle giornaliste Fabrizia Arcuri e Manuela Iatì, in un tandem che ha coinvolto egregiamente la platea, ha visto alternarsi sul palco personalità di spicco. 

Ad aprire la kermesse la sezione legalità, con un focus sull’ambiente e il rispetto del mare. In particolare quello della fascia tirrenica, oggetto di indagini attente portate avanti da una task force guidata dalle procure di Vibo Valentia e Lamezia Terme, cui partecipa anche la stazione zoologica Anton Dohrn, a sua volta partner da qualche mese della Regione Calabria, in un protocollo di ispezioni che stanno già dando i primi frutti positivi.

Primi premiati, dunque, il procuratore di Vibo, Camillo Falvo, con il premio Legalità, e il Vicepresidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn e biologo di statura internazionale, Silvio Greco, con il premio Legalità&Ambiente. 

Subito dopo, ancora legalità con un Premio Speciale alla DIA, Direzione Investigativa Antimafia, nel trentennale della sua fondazione, consegnato al caposezione di Catanzaro Beniamino Fazio, e un altro riconoscimento al prefetto in quiescenza Giuseppe Gualtieri, investigatore di razza con il quale sono stati ripercorsi i momenti esaltanti della cattura di Bernardo Provenzano, a cui lui ha partecipato in prima persona come dirigente della squadra mobile di Palermo.

Estirpare il marcio per coltivare il seme della legalità e bellezza, questa è la più grande scommessa della Calabria, una terra, è stato detto nei vari interventi, su cui bisogna investire e da cui non necessariamente bisogna fuggire. E gli esempi di chi resta, di chi con forza e caparbietà ha deciso di vivere nei propri luoghi d’origine, investendo in attività e sogni concreti, diventano modelli. Perché: «Restare non è un fatto di pigrizia, di debolezza: devessere considerato un fatto di coraggio. Una volta cera il sacrificio dellemigrante e adesso c’è il sacrificio di chi resta. Una novità rispetto al passato, perché una volta si partiva per necessità ma cera anche una tendenza a fuggire da un ambiente considerato ostile, chiuso, senza opportunità. Letica della restanza è vista anche come una scommessa, una disponibilità a mettersi in gioco», per riportare le parole dellantropologo e scrittore Vito Teti, a cui è andato il Premio Cultura. 

Ma cultura è anche conoscenza e dare voce al silenzio di tanti e rompere quel muro di omertà che la fa da padrona nei contesti della ‘ndragheta, così come ha inteso fare il sostituto procuratore generale a Catanzaro, Marisa Manzini, con i suoi libri. A lei il Premio Cultura & Legalità.

Un intermezzo artistico di altissimo livello è stato poi affidato all’attrice Annalisa Insardà, con un monologo sull’attesa, di cui era anche autrice. Da Polistena ai teatri internazionali e al cinema e alla Tv, alla Insardà, artista a tutto tondo animata da forte passione civile e impegnata particolarmente anche nel teatro sociale, è stato dato il Premio Arte e Spettacolo. 

Argomento d’interesse, poi, quello del ruolo delle donne nella società e del riconoscimento di quella parità tanto cercata quanto ancora lontana dal raggiungimento reale. Il discorso della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, allo Women’s Forum, ha aperto l’intervento di Manuela Conte – cui è andato il premio Giornalismo – Funzionario della Commissione europea e Portavoce della Commissione europea in Italia, che ha evidenziato come Bruxelles sia ormai la raggiunta la parità in tutti i settori e anche in termini di salario e come l’Unione europea in questo stia lavorando in maniera spedita, anche attraverso bandi e opportunità che mirano ad abbattere il divario di genere. 

Ma non è solo questo il muro da abbattere, chi lavora nel sociale sa che ci sono barriere più grandi da rompere e pregiudizi più imponente d’abbattere, ma in fondo basta molto poco, basta non considerali non come il ‘diverso’ ma nella loro normalità. 

Per l’impegno profuso nel Sociale, un riconoscimento è andato a Luciana Loprete, Presidente IAPB Catanzaro e Presidente Fand provinciale e un Premio speciale allA.S. Gruppo Subacqueo Paolano, che istruisce come sub ragazzi diversamente abili.

Due i Premi allImprenditoria, al Lanificio Leo di Soveria Mannelli e allorafo, maestro, Vincenzo Riverso, esempi di come la tradizione incontra l’innovazione e come in un passaggio di testimone fra generazioni è possibile trovare l’arma vincente per imporsi tra le eccellenze del Made in Italy. 

La Calabria si distingue per eccellenza anche in quella che è considerata una delle sue più grandi questioni, la sanità: al Prof Ciro Indolfi, (Direttore dellUOC di Cardiologia – Emodinamica – UTIC, Direttore Centro Ricerche Malattie Cardiovascolari Università Magna Graecia, Catanzaro), il premio Medicina. Il Campus di Germaneto, da lui diretto, è ritenuto, infatti, dal punto di vista tecnologico e strutturale tra i più avanzati in Italia. 

Premio alla carriera al criminologo prof Francesco Bruno e una menzione speciale al Master Criminologia della Calabria, Formazione Promethes, consegnata al direttore scientifico, il criminologo Sergio Caruso, e alla presidente Graziella Mazza, che hanno evidenziato come anche in Calabria è possibile coltivare sogni e trasformarli in realtà e diventano essi stessi esempi da seguire ed esportare.

Ma la bellezza si coltiva, quindi, con la cultura, la legalità, l’arte, la musica, lo spettacolo, emozionate l’esibizione della giovane rivelazione Martina Antea Carelli che ha presentato il suo lavoro d’artista e il suo primo video clip, girato interamente nel Parco della Sila, un connubio perfetto tra formazione, preparazione, identità e determinazione, questo il messaggio che ha lanciato rivolgendosi sopratutto ai giovani.

Menzione Speciale a Luigi Fazio, allenatore veterani del calcio. L’Unvs (Unione Nazionale Veterani dello Sport) è impegnata sul territorio a diffondere lo sport tra i giovani e giovanissimi, ma anche tra i più anziani, per benefici che ha dal punto di vista sanitario.

Un Premio che ha raggiunto, poi, anche l’estero, attraverso la sezione dedicata proprio ai Calabresi nel mondo, di cui si è sottolineata l’importanza e quel grande patrimonio che  rappresentano se considerati nel modo giusto e dando loro la possibilità di poter essere parte integrante, attraverso iniziative e azioni, della crescita e dello sviluppo dei territori d’origine. Ad essere premiato il Cons. Amb. Giovanni Maria De Vita, coordinatore per il Turismo delle Radici, le iniziative culturali pluriennali e la comunicazione della Direzione Generale per gli Italiani allestero, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

La serata si è conclusa con la Menzione Speciale al  Presidente Unpli Nazionale Nino La Spina, che ha affermato: «Sono davvero onorato di rappresentare questo meraviglioso mondo composto da donne e uomini che con passione ed entusiasmo quotidianamente si impegnano per la valorizzazione dei territori e, come nel caso della Pro loco Gizzeria Caposuvero e del lavoro incessante fatto dalla sua presidente Fragale, affrontano con coraggio e determinazione temi delicati quali la legalità o il sociale. Sono loro il cuore pulsante della nostra meravigliosa Italia ed è a loro che questo premio va dedicato».

Molte le presenze del mondo istituzionale e politico, tra cui immancabile quella dell’on. Angela Napoli, diventata negli anni ‘madrina’ della manifestazione e a cui riserva sempre un’attenzione particolare per lo spessore che esso rappresenta, come lei stessa ama ripetere.

E, poi, rappresentanti del mondo sociale, imprenditoriale che hanno voluto riconoscere al Premio un grande valore in termini di qualità, organizzazione ed esempio da seguire per la divulgazione di concetti importanti e la conoscenza di realtà sommerse ma che incidono fortemente sui territori dove insiste la loro attività e, soprattutto, di uomini e donne che pur impegnati in prima linea, non si conoscono. 

 Al termine dell’evento la presidente Fragale, fortemente commossa, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato con grande attenzione, con un particolare riconoscimento a chi sostiene sin dalle prime edizioni la kermesse: «L’appuntamento è per il prossimo anno, con quella che sarà la X edizione. Da domani, raccolte le emozioni  e gli stimoli di questi anni e di chi si è succeduto su questo palco, saremo già al lavoro per un evento ancora più grande e importante». (rcz)

GIZZERIA (CZ) – Il 3 settembre il Premio Caposuvero

Il 3 settembre, a Gizzeria, è in programma la nona edizione del Premio Caposuvero, ideato e promosso dalla Proloco di Gizzeria.

La  kermesse, che negli anni ha raccolto consensi e applausi da chi, sia come spettatore sia come premiato, si ritrova nella suggestiva location di Torre dei Cavalieri, è patrocinato dal Comune di Gizzeria, dall’Unpli regionale e nazionale, da quest’anno si avvarrà, anche, del riconoscimento della Presidenza del Consiglio Regionale.

A moderare la kermesse le giornaliste Fabrizia Arcuri e Manuela Iatì. Il premio porta con sé il valore della conoscenza e della contaminazione di messaggi forti e di esempi a cui guardare perché, un giorno, anche in questa terra la straordinarietà diventi normalità.

Una serata che, come consuetudine, si dividerà in due parti, una dedicata alla legalità, che avrà come filo conduttore l’ambiente e gli ecoreati, e l’altra alla bellezza, alla caparbietà, al sogno e alla visione di chi ha deciso di rimanere investendo in e su di essa e di chi mantiene vivo il legame con la propria terra d’origine e ne diventa ambasciatore.

Su tutto domina la frase di Leonida Repaci, scelta come emblema del Premio, che ne definisce il senso e ne disegna il valore: “𝘗𝘦𝘳 𝘮𝘦 𝘊𝘢𝘭𝘢𝘣𝘳𝘪𝘢 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘢𝘵𝘦𝘨𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘢𝘭𝘦, 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘴𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘨𝘦𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘢. 𝘊𝘢𝘭𝘢𝘣𝘳𝘦𝘴𝘦, 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳 a𝘤𝘤𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘦𝘵𝘢𝘧𝘰𝘳𝘪𝘤𝘢, 𝘷𝘶𝘰𝘭 𝘥𝘪𝘳𝘦 𝘙𝘶𝘱𝘦, 𝘤𝘪𝘰è 𝘤𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦. È 𝘭𝘢 𝘵𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘳𝘰𝘭𝘭𝘢 𝘨𝘪𝘢𝘮𝘮𝘢𝘪 𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘮𝘢 𝘱𝘦𝘭 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘪𝘢𝘳 𝘥𝘦𝘪 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪”.

Il Premio Legalità 2022 a Camillo Falvo, Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia. Premio Legalità & Ambiente a Silvio Greco, Vicepresidente Stazione Zoologica Anton Dorn. Un Premio Speciale sarà consegnato alla DIA, Direzione Investigativa Antimafia, sarà presente Beniamino Fabrizio Fazio, Vice Questore Polizia di Stato. A Marisa Manzini, Sostituto Procuratore della Repubblica di Catanzaro, il Premio Legalità & Cultura.

Un altro riconoscimento nella sezione Legalità, al Prefetto Giuseppe Gaultieri, colui che nel pool della mobile arrestò nel 2006 Bernardo Provenzano. Premio Cultura all’antropologo e scrittore, Vito Teti; Giornalismo a Manuela Conte, Funzionario della Commissione europea e Portavoce della Commissione europea in Italia.

Due i Premi all’Imprenditoria al Lanificio Leo di Soveria Mannelli e all’orafo, maestro, Vincenzo Riverso. Medicina Prof Ciro Indolfi, (Direttore dell’UOC di Cardiologia – Emodinamica – UTIC, Direttore Centro Ricerche Malattie Cardiovascolari Università Magna Graecia, Catanzaro); nel Sociale, il riconoscimento va a Luciana Loprete, Presidente IAPB Catanzaro e Presidente FAND provinciale. Premio alla carriera al criminologo, prof Francesco Bruno e una menzione speciale al ‘Master Criminologia della Calabria’, Formazione Promethes, presenti il direttore scientifico, il criminologo, Sergio Caruso e la presidente Graziella Mazza.

Per Arte & Spettacolo, saranno premiate l’attrice Annalisa Insardà e la giovane rivelazione Martina Antea Carelli. Per lo Sport, un Premio speciale per l’A.S. Gruppo Subacque Paolano e poi Menzione Speciale a Luigi Fazio, allenatore veterani del calcio. Premio Calabresi all’estero al Cons. Amb. Giovanni Maria De Vita, Consigliere del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Direzione Generale Italiani all’Esteri. La serata si concluderà con la Menzione Speciale al  Presidente Unpli Nazionale Nino La Spina.

Saranno presenti istituzioni, rappresentanti del mondo politico, sociale, imprenditoriale.

L’evento gode del sostegno e della partnership di alcuni sponsor: Elefante Casch&Carry, Feroleto Antico, AQA Pool, Teknowoork, Ottica 2f di Lamezia Terme; S2A Soluzioni Ambientali (S.Mango D’Aquino); Fiorilab, Laboratorio floreale (Gimigliano). La serata si concluderà con un momento conviviale. (rcz)

GIZZERIA (CZ) – Al via il Frac Festival

Prende il via oggi, a Gizzeria, alla Torre dei Cavalieri, la sesta edizione del Frac – Festival di Ricerca per le Arti Contemporanee, organizzato dall’Associazione culturale Studio Giallo, con la direzione artistica di Nicoletta Grasso.

L’evento è reso possibile grazie al supporto di alcune tra le aziende storiche del territorio calabrese: Caffè Guglielmo, Cantine Statti e Amarelli.

Il claim di quest’anno è “In Your Eyes” un invito, come sottolinea l’organizzazione, a «guardarsi negli occhi, di nuovo. Per la creatività ci siamo ispirati ad un lavoro di Munari del 1969 “Guardiamoci negli occhi” che non è altro che un gioco legato agli occhi e alle diverse possibilità del vedere. Come sottolineava Munari stesso chi ha una apertura visiva diversa vede il mondo in un altro modo e può dare al prossimo una informazione tale da allargare il suo campo visivo. Così il nostro festival ha l’aspirazione di ampliare la sfera percettiva e quella emotiva di chi vi partecipa».

La lineup del festival punta a “toccare tutti i chakra del corpo”, provocando diversi stati d’animo, spaziando su uno spettro sonoro che dalle 19:00 alle 5:00 del mattino accompagnerà l’ascoltatore in un viaggio unico, tra immersioni uditive e percettive in un contesto naturale carico di suggestione. Tra i protagonisti assoluti di quest’anno spicca sicuramente il nome di Lorenzo Senni, compositore elettronico riconosciuto dalla critica e dal pubblico internazionale come uno dei più importanti sperimentatori nel campo della musica elettronica nell’ultimo decennio.

Nel suo lavoro Senni mette in pratica una straordinaria decostruzione del suono e della cultura rave, attraverso dei live caratterizzati da una forte tensione emotiva ed emozionale. Il suo sound ha stregato una label storica come Warp, e lo ha portato a comporre musica per il cinema e il teatro oltre che a lavorare su progetti espositivi ad hoc per luoghi come Tate Modern, Centre Pompidou, MACBA, etc. Oltre a lui, luci accese anche su una giovane promessa nel campo della sperimentazione elettronica, Marina Herlop, cantante, compositrice e pianista catalana, fresca di uscita del suo nuovo album, pubblicato da PAN: un lavoro ipnotizzante, in cui Herlop esegue acrobazie vocali aliene, traendo ispirazione dalla musica carnatica dell’India meridionale.

Tra ricerca elettronica e forma canzone si muove invece il lavoro di Eva Geist, songwriter e producer italiana, già metà del duo Il Quadro Di Troisi, altra protagonista della lineup; e ancora il produttore Daykoda, la cui musica esplora i campi tra beat, downtempo e nu-jazz; Mai Mai Mai, progetto errante del musicista calabrese, trapiantato a Roma, Toni Cutrone, un percorso culturale e antropologico il suo, che trova forma in un suono gothic-mediterraneo.

E poi Stump Valley, il duo di dj che da Torino è approdato a collaborazioni con label internazionali di assoluto prestigio (Rush Hour, Dekmantel, Soul Clap Records), i cui set rappresentano un viaggio tra passato, presente e futuro della disco; l’elettronica calda, ricca di tonalità soul e romantiche di Inude; l’avant-pop destrutturato e cibernetico di Arssalendo; la commistione tra suoni ambient, rarefatti e sospesi, e il drumming eclettico nel live del batterista Pablo Gaudio.

La danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone, già transitata per diversi palcoscenici internazionali, oltre che artista associata per il triennio 2021-2024 di Triennale Milano Teatro, farà il suo debutto a Frac presentando Il Segreto, chronicles from No Rama, un’azione coreografica per una performer e tre Rose Spinner, macchine sonore rotanti immaginate e realizzate con Francesco Cavaliere, elementi che in scena si alternano, si mescolano e si sovrappongono senza escludersi, dando vita a un ecosistema geograficamente prossimo, aperto, terreno, indeterminato, multi-tempo, in cui l’umano diventa multiforme e alieno.

A completare la lineup i dj-set di: Ettore, Paolo Tocci, Asymptote, Francesco Lucia, DJ Kerò e Pazz.

La location di Torre dei Cavalieri, a ridosso sul mare, completamente all’aperto ed immersa tra campi infiniti di ulivi ed eucalipti, sarà anche il contesto in cui si svolgerrano altre attività collaterali, legate alla natura e allo spirito: Yoga Retreat a cura di Marco Migliavacca, e un percorso di trekking guidato da Francesco Bevilacqua. (rcz)

Lunedì a Gizzeria il congresso di Fenealuil Calabria su “Valorizzare il lavoro, riqualificare il futuro”

Lunedì 30 maggio, a Gizzeria, all’Hotel Marechiaro, dalle 9.30, è in programma l’ottavo congresso regionale di Fenealuil Calabria, sul tema Valorizzare il lavoro, riqualificare il futuro.

I lavori congressuali saranno conclusi da Vito Panzarella, Segretario generale della FenealUil Calabria ed è previsto, fra gli altri, l’intervento di Santo Biondo, Segretario generale della Uil Calabria.

L’ottavo congresso regionale della FenealUil Calabria si inserisce nella stagione congressuale della categoria che vivrà il suo momento conclusivo sempre in Calabria, dal 19 al 21 settembre 2022 quando, presso il centro congressi “Tui magic life Calabria” di Pizzo, si terrà il 18esimo congresso della FenealUil.

Hanno risposto, infine, all’invito del Segretario generale della FenealUil Calabria, Maria Elena Senese, anche: Marco Alberto De Benedetto, ricercatore dipartimento Economia statistica e finanza Unical; Marcello Ferraro Restagno, presidente nazionale Federcave; Roberto Cosentino, dirigente generale dipartimento Lavoro e welfare Regione Calabria e Giuseppe Patania, direttore Ispettorato del lavoro di Reggio Calabria e Cosenza. (rcz)

A Gizzeria l’assemblea regionale di Noi con l’Italia

Domani pomeriggio, a Gizzeria, all’Hotel Marechiaro, è in programma l’assemblea regionale di Noi con l’Italia.

Saranno presenti il Presidente Nazionale, Maurizio Lupi, il Responsabile Organizzativo, Alessandro Colucci, il Referente Nazionale, Giuseppe Galati e i Dirigenti Antonino Foti, Michele Ranieli e il Dott. Franco Pichierri.

In collegamento da Beirut, interverranno il Leader dell’Internazionale Democratico Cristiana e di Centro ed ex Presidente della Repubblica Libanese, Amine Gemayel e Vincenzo Speziali(rrm)

 

GIZZERIA (CZ) – Grande successo per il Premio Caposuvero

Si è chiusa, tra encomi e applausi, l’ottava edizione del Premio Caposuvero, ideato e promosso dalla Pro Loco di Gizzeria.

Dal parterre ai presenti gli encomi all’iniziativa sono molteplici. In una veste nuova, rinnovata, intorno a quella che è diventata l’emblema del Premio la Torre dei Cavalieri si sono alternati, tra video di presentazione, interventi e applausi, i premiati di questa edizione. Una serata ricca di contenuti e di messaggi, dalla legalità alla cultura, dal senso di appartenenza ad una terra difficile ma pur bellissima a quella voglia di riscatto che si manifesta nella volontà di estirpare il marcio, decidendo da che parte stare, e seminare il buono, investendo ed esaltando le peculiarità di ogni territorio.

«Un premio che ogni anno riesce a migliorare, rendendolo maggiormente partecipativo e riuscendo soprattutto a scegliere delle personalità che veramente meritano e danno effettivamente alla nostra terra tantissimo quotidianamente», queste le parole dell’onorevole Angela Napoli che ha consegnato, fortemente emozionata, il Premio Legalità al Procuratore Capo di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri.

Ad aprire la serata, proprio l’intervento del Procuratore Bombardieri che, soffermandosi su alcune delle inchieste e dei processi più importanti degli ultimi anni, ha sottolineato la capacità espansionistica della ‘Ndrangheta che, oggi, continua a scrivere il destino di molti territori calabresi, la provincia di Reggio Calabria senza dubbio la più colpita, ma prolifera e si duplica da nord a sud d’Italia, così come attestato dall’ultima relazione presentata in Parlamento dalla Direzione Investigativa Antimafia, ma s’impone in Europa e trova forza oltre oceano.

«L‘Ndrangheta non è solo un fenomeno localistico – ha dichiarato Bombardieri – ma a detta di tutti coloro che la studiano e la combattono, è purtroppo oggi il fenomeno criminale più agguerrito, più pervasivo, più proiettato all’estero».

«Non è più quella di 15/20 anni fa – ha spiegato – che guardava, ad esempio, al nord Europa come una terra d’investimento, infiltrata in alcuni settori come la ristorazione, il cemento, ma oggi guarda all’Europa come ad una terra dove operare, dove delocalizzare le proprie attività. Divenendo sempre più difficile operare in questi territori, cerca altre opportunità e si confronta con altri gruppi, albanesi, turchi. Interazioni che a volte sfociano in contrasti che portano ad agguati o a risse “alla maniera ‘ndranghetisa”, che preoccupano e devono preoccupare sempre più gli Stati del nord Europa, con i quali ormai esiste una collaborazione continua. Ecco perché è importante e fondamentale la cooperazione internazionale attraverso le Squadre investigative comuni»

Alla domanda della moderatrice, la giornalista Fabrizia Arcuri, se ancora ci sia una sorta di mistificazione del fenomeno da parte dell’informazione, a volte poco attenta ai risultati di indagini di rilievo, ha risposto: «L’informazione è necessaria. La gente ha diritto di sapere, di conoscere il risultato del lavoro di una Procura per avere la certezza dell’operato e c’è il dovere della Magistratura d’informare».

«Non si vuole mettere il bavaglio alle Procura, come a volte si dice – ha spiegato il procuratore – ma è necessario che ci sia un’informazione corretta e coerente con la realtà. Non bisogna trasferire una comunicazione fuorviante, in fase d’indagine ci sono accertamenti parziali, che non sono ancora dogma della certezza giudiziaria. La comunicazione è un problema che deve investire la società, la stampa e quegli organismi che sono deputati a ciò e va esercitata con scrupolo».

Passaggio di testimone, quindi, al giornalista Pietro Comito, che alla domanda: “Che cosa significa fare giornalismo d’inchiesta oggi in Calabria?” ha affermato: «Una corretta informazione presuppone prima di tutto preparazione. E poi ci vuole impegno, dedizione, ci vuole in parte anche rassegnazione, ci vuole coraggio. Perché farlo sul territorio è qualcosa di diverso, perché si entra necessariamente in contatto con gli stessi imputati di quelle indagini o le loro famiglie».

«I tuoi figli vanno a scuola con i loro figli – ha aggiunto –. E, questo, è un segnale fortissimo di cui il territorio stesso a volte non si rende conto. Così come non ci si è resi conto del grande e minuzioso lavoro che i magistrati, le procure e le forze dell’ordine stanno portando avanti».

Ed ha chiuso il suo intervento riprendendo una frase di Nando della Chiesa: «Voi non avete soltanto un gran dovere di cronaca ma avete un gran dovere di storia. E questo dovere di storia noi lo stiamo esercitando grazie al lavoro che stanno conducendo le nostre procure e i giudici che firmano le sentenze, loro stanno riscrivendo la storia e non soltanto pagine di giustizia. Io spero che il resto della società e quindi anche la comunicazione cominci a cambiare perché esiste un grande difetto su cui bisogna interrogarsi e cioè quanto veloce vanno le procure e quanto velocemente andiamo noi. E noi siamo ancora troppo lenti».

Un premio condiviso con tutti i colleghi e i professionisti che con lui lavorano, consegnato dal criminologo e direttore del Master di Criminologia della Calabria, Sergio Caruso: «La comunicazione non deve essere spettacolarizzazione ma deve prima di tutto poggiarsi come in ogni contesto sull’etica, solo così questa diventa funzionale alla conoscenza e soprattutto alla riflessione. E di riflettere ce n’è sempre bisogno».

Quel lavoro di squadra che ha messo in evidenza anche lo stesso Bombardieri nelle sue dichiarazioni, sottolineando l’impegno profuso da tutti coloro che sono impegnati in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata, come lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria. A loro il Premio Speciale 2021, presente il Tenente Zerino che ha tenuto a precisare che lo Squadrone non é soltanto quell’unità speciale che in 30 anni ha contribuito ad assicurare alla giustizia oltre 300 latitanti ‘ndranghetisti ma: “A volte passa inosservata l’attività quotidiana che il reparto fa sul territorio. Giornalmente controlla, monitora e cerca di penetrare nelle dinamiche del fenomeno criminale. La forza dello Squadrone sta proprio in questo, nel saper unire esigenze operative e specializzate, capacità d’intervento ad una conoscenza approfondita del territorio. Siamo memoria storica di quelle realtà».

Ed è proprio dalla memoria che bisogno partire per ricostruire questo Paese. La memoria di quei grandi uomini che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro le mafie e di coloro vittime innocenti che sono cadute per mano della criminalità organizzata. Da Falcone e Borsellino, da Peppino Impastato a Carlo Alberto dalla Chiesa ma anche don Pino Puglisi, Lea Garofalo, Cocò Campilongo, solo alcuni dei protagonisti dell’ultimo libro: Non chiamateli Eroi di Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Catanzaro, e Antonio Nicaso, giornalista, esperto di ‘Ndrangheta e docente di Storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University in Canada. A loro il Premio Cultura.

Assente il procuratore Gratteri, per un sopraggiunto imprevisto, era invece collegato via Skype, il professore Nicaso: «Non è pensabile poter sconfiggere una criminalità mafiosa che è sempre più internazionalizzata soltanto con la repressione delegando ciò esclusivamente alla magistratura e alle forze dell’ordine, è necessario che la lotta sia portata avanti simultaneamente sul terreno della promozione sociale, dell’educazione, della crescita culturale. I libri servono a questo, a stimolare una forte coscienza critica e civile».

«L’alba di un nuovo giorno è possibile se ognuno fa qualcosa, se si fanno delle scelte precise. L’invito è a collaborare: la società civile deve collaborare. Il processo non può essere solo il confronto tra accusa e difesa, chi sa deve parlare solo in questo modo è possibile sovrapporre la verità storica a quella giudiziaria, che non sempre sono le stesse. Altrimenti sarà sempre difficile dimostrare la verità nella sua interezza. Bisogna prendere consapevolezza del proprio ruolo all’interno della società, senza essere magistrati o eroi» questa la sintesi dell’intervento del prof Nicaso.

«Un impegno costante, giornaliero – ha proseguito – eccellenze di Calabria che devono essere sostenuti e difesi nell’esercizio del loro ruolo anche dalla politica, così l’onorevole Wanda Ferro che ha chiuso la prima parte del premio dedicata alla legalità. “Una politica che deve sostenere i tanti magistrati attraverso una rivisitazione degli organici impegnati, soprattutto la dove necessitano come nelle Procure calabresi».

«Ci vorrebbe una difesa maggiore – ha aggiunto – di quelle normative come quella dell’antimafia che come uomini come Falcone e Borsellino hanno voluto. Questo percorso deve servire a sollevare le coscienze partendo dalla scuola ma anche dalle famiglie. La speranza, diceva Sant’Agostino, ha due figli, lo sdegno e il coraggio. La Calabria non è soltanto ‘Ndrangheta ma è fatta di tante brave persone che oggi vogliono occupare quegli spazi strappati alla criminalità. Questo Premio è l’esempio di un Calabria che vuole cambiare, che vuole alzare la testa e questo parterre rappresenta davvero quella Calabria che vogliamo».

Quell’altra parte della medaglia di una terra ricca di opportunità e occasioni da poter sfruttare e su cui investire per creare sviluppo e crescita, per offrire lavoro ma anche visioni da condividere e da far conoscere al resto del mondo. Una Calabria positiva, propositiva e internazionale come quella dei tanti imprenditori che hanno investito nei loro territori e creduto nella bellezza di quei grandi patrimoni che essa possiede. La seconda parte del Premio è dedicata a loro.

Premio Imprenditoria a Luigi Fazio amministratore del Cash and Carry L’Elefante, leader nel proprio settore. Una professionalità che ha saputo costruire sulla qualità dei propri servizi ma anche sul concetto di legalità a cui lui stesso ha fatto riferimento nel suo intervento: «Senza il quale in un contesto difficile come il nostro non puoi resistere ma su cui devi credere e proprio grazie all’esempio di uomini come quelli presenti oggi qui”. Ad insignirlo l’assessora Corica Pasqualina del comune di Gizzeria, che ha patrocinato l’evento: “Un atto dovuto, una collaborazione con il comune che continuerà nel tempo, visto lo spessore e la rilevanza che Caposuvero ha ormai raggiunto»-

Alla stilista Luigia Granata, il Premio Imprenditoria Femminile. A colei che con le sue creazione di alta moda, vere e proprie opere d’arte, riesce ad esprimere la grande bellezza di questa terra. Storia, arte e cultura stampata sulle sue realizzazioni per le quali è conosciuta in tutto il mondo: «Ho ricevuto molti premi anche internazionali ma devo dire che questo mi emoziona e m’inorgoglissi come mai, per i messaggi di cui è fatto e che riesce a veicolare in maniera eccelsa». A consegnare il riconoscimento Manuela Filice, responsabile eventi Unpli Cosenza.

La presidente Fragale ha voluto invece consegnare personalmente il Premio allo Sport riservato a Luca Valentini, beach manager e amministratore della Hang Loose Beach, il parco sportivo balneare dove ogni anno vengono disputati i campionati mondiali di Kite surf, vanto e orgoglio di Gizzeria.

«Ho creduto fortemente nelle potenzialità che offriva questo territorio e ho puntato su quel perfetto binomio che è turismo e sport. Le soddisfazioni sono tante ma si può fare più, continuare ad investire è l’unica arma che abbia anche per sconfiggere l’illegalità. Dobbiamo solo crederci», così Valentini. 

Al professore di Sociologia del Turismo e di Sociologia del Turismo e dei Sistemi Territoriali Locali presso l’Università della Calabria, Tullio Romita, il “Premio Calabresi all’Estero”, per l’impegno profuso negli anni nella conoscenza e nello studio di quel grande patrimonio che sono i nostri corregionali sparsi nel mondo. È Direttore del Master di 1 Livello “Progettazione e gestione dei viaggi delle radici”, promosso dall’Unical e finanziato dal Ministero degli Esteri: «Il master – afferma Romita – ha come finalità quella di preparare esperti che possano rispondere alle esigenze di questi viaggiatori che non sono semplici turisti. L’obiettivo è quello di formare una figura professionale capace di partecipare alla pianificazione e organizzazione di un’offerta turistica studiata ad hoc e che possa essere da supporto soprattutto nei comuni. Una possibilità per tanti di giovani di restare e far crescere così la propria regione».

Antonello Grosso la Valle, consigliere nazionale Unpli, nel conferirgli l’encomio ha ricordato l’impegno profuso dalle Pro Loco nel turismo, come depositari di cultura, conoscenza e tradizioni. Ma ha anche sottolineato come: «Queste oggi siano anche altro, abbiamo aperto interlocuzioni con tutte le parte attive dei territori, con le realtà private e pubbliche, sedendo ai tavoli delle istituzioni più importanti, dai Ministeri alle Associazioni di categoria, alle Università. Diventando così non soltanto un elemento importante nella governare dei territori ma anche portatori di valori e principi, come quello che fa ormai da anni la Pro Loco di Gizzeria con il Caposuvero».

Se l’esaltazione della memoria, dell’identità e della storia, sono stati gli elementi che hanno caratterizzato questa edizione, non poteva mancare la parte dedicata al ricordo di alcune eccellenze.

Il Premio alla Memoria sezione Giornalismo a Elio Fata, consegnato da Pietro Comito. A chi ha fatto del giornalismo non solo una professione ma una missione credendo nelle grandi potenzialità della Calabria, tanto da sceglierla come casa sua. Sue le inchieste e gli articoli più importanti di quegli anni, tra i primi a scrivere di ‘Ndrangheta, promotore d’iniziative d’interesse sociale e politico che solo negli anni se n’è compreso il valore.

Fortemente emozionato il figlio Giancarlo Fata che ha ricordato il padre come: «Un giornalista tutto d’un pezzo, un uomo appassionato, giusto che non si piegava ai poteri forti ma li combatteva, a volte controcorrente è stato un grande visionario e soprattutto una brava personale credeva nel valore e nella funzione del suo lavoro».

E a vent’anni della prematura scomparsa del giovane stilista Giovannino Macrì la Pro Loco ha voluto ricordalo, per l’estro, l’originalità, l’indiscussa fama che aveva raggiunto in poco tempo. Ma anche come ha sottolineato Paolo Mascaro, già sindaco di Lamezia Terme, consegnando la targa alla sorella Isabella: “Ad un giovane talento che incarnava della sua terra i valori più veri e autentici e che avrebbe senz’altro portato ancora più in alto il nome della Calabria”.

Al presidente Confapi Calabria, nonché vice presidente nazionale Francesco Napoli, è spettato invece il ricordo di G. B. Spadafora, il maestro orafo che da San Giovanni in Fiore ha fatto conoscere la sua arte e quell’amore sviscerale per quello che realizzava a tutto il mondo. Nel rendergli omaggio come una delle più grandi eccellenze calabresi anche Napoli ha espresso parole di encomio per la serata dai contenuti chiari e incisi e per un’iniziativa che deve avere un’eco forte.

«A volte gli imprenditori, soprattutto della piccola e media industria che io rappresento – ha dichiarato – si sentono soli, abbandonati dallo Stato soprattutto alle nostre latitudini e in tempi di crisi come questi ma la caparbietà con cui vanno avanti è essa stessa esempio, la determinazione di sapere da che parte stare rappresenta essa stessa lotta alla criminalità e sapere che ci sono uomini di spessore come quelli che abbiamo ascoltato stasera diventa spinta emotiva per andare avanti e non mollare. Il mio plauso quindi all’evento».

La serata ha chiuso i battenti con due Premi Speciali che hanno voluto racchiudere il senso di questa edizione, quella della contaminazione culturale ma anche del valore sociale che manifestazioni come queste rappresenta, segno imprescindibile del lavoro svolto dalle Pro Loco e che vanno sotto i tratti distintivi della: condivisone, solidarietà, unione, conoscenza, inclusione, partecipazione attiva.

Il Premio Medicina alla “Federazione Italiana Medici di Medicina Generale” e al sociale al “Banco delle Opere di Carità”.

A ritirare il primo il dott. Rosalbino Cerra, presidente FIMMG Calabria che ha dedicato un pensiero agli oltre 118 medici di famiglia morti in Italia per covid nell’assistenza ai pazienti: «Ringrazio tutti i medici, gli infermieri e quanti si sono sacrificati in un momento di emergenza ma è giusto ricordare anche chi lavora in silenzio, lontano dai riflettori e contribuisce con il proprio impegno a non far sentire soli quanti in questo periodo hanno avuto bisogno. E hanno trovato nel proprio medico di famiglia un riferimento sicuro e competente, una persona vicina nel momenti di malattia e di solitudine».

Lo stesso ha approfittato dell’occasione anche per lanciare un messaggio sul documento presentato nei giorni scorsi dalle Regioni, in cui sono illustrate le proposte di riforma del ruolo di medici di Medicina generale che vorrebbero cambiare il rapporto tra servizio sanitario pubblico e medici di famiglia facendoli passare alle dipendenze dello Stato. «Il nostro è un No categorico – afferma Cerra –. Non vogliamo rompere quel rapporto fiduciario, di prossimità e territoriale che ci contraddistingue. Ci vogliono burocrati spersonalizzando e rendendo anonimo quel rapporto medico-paziente che nessun altro ha. Chiediamo quindi il sostegno di tutti in questa battaglia, perché a fare le spese siete tutti voi, a cui verrà negato il diritto di scegliere il proprio medico di famiglia»

Il presidente regionale Giovanni Rizzo ha invece messo in evidenza l’impegno del Banco Alimentare nell’opera di supporto alla classi meno abiette presenti nella regione, oggi aumentate ancora di più  a causa della crisi post pandemia. «In Calabria esistono tantissimi poveri di cui 110.000 assistiti dal Banco Alimentare e 158.588, ad oggi arrivati a 230.000, assistiti dal Banco delle Opere di Carità Calabria. Ecco perché è necessaria un’azione corale che riconosca il valore della solidarietà e del volontariato, in una comunione d’intenti e di azione al fine di tamponare un’emergenza che è diventata sempre più grande. Plauso va alle Pro Loco che hanno raccolto da subito questo invito, offrendo il loro supporto al contrasto alla povertà».

Questa edizione si chiude con quel messaggio di speranza e di forza che ci ha consegnato il procurato capo Bombardieri: “La Calabria deve essere una terra su cui costruire, dove bisogna rimanere per riportarla a ciò che merita, in cui ci siano opportunità per i giovani e su cui si possa investire. Senza problemi d’inquinamento dell’economia legale, senza l’oppressione della ’Ndrangheta». (rcz)