Al via prima convenzione tra Inail e Regione per abbattere le liste d’attesa

Negli ambulatori del Polo integrato di riabilitazione di Lamezia Terme, dal 9 al 20 dicembre saranno erogate prestazioni specialistiche di cardiologia, pneumologia, otorinolaringoiatria e neurologia nei confronti degli assisiti del Servizio sanitario regionale.

Si consolidano, così, i rapporti Regione Calabria, Asp di Catanzaro e Inail, unite per il rilancio del Polo Integrato di riabilitazione di Lamezia Terme e l’abbattimento delle liste d’attesa. A un mese dal primo incontro tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori, si è giunti ieri alla sottoscrizione di una convenzione sperimentale tra la Direzione regionale Inail Calabria e l’Asp di Catanzaro per la riduzione dei tempi delle liste di attesa del Servizio sanitario regionale con il contributo degli ambulatori Inail del Polo Integrato.

Alla convenzione seguirà nei prossimi giorni l’avvio di tavoli di lavoro operativi specifici, con l’obiettivo di definire una più ampia strategia collaborativa per il rilancio del Polo integrato di riabilitazione di Inail e Regione Calabria.

Il Polo integrato comprende il Centro diagnostico polispecialistico, la Struttura complessa di riabilitazione del presidio ospedaliero locale, laboratori di ricerca e le officine del Centro protesi nonché, grazie alla collaborazione con l’ASP di Catanzaro, alcuni posti letto di ricovero dedicati. Coniugando assistenza sociosanitaria e protesica, degenza di carattere ospedaliero, riabilitazione e ricerca, il Polo offre un servizio di integrale presa in carico del paziente.

«Obiettivo delle attività dell’Inail è mettere la persona al centro – ha spiegato il direttore generale, Marcello Fiori – Con questa convenzione mettiamo le nostre competenze, le nostre strutture e la nostra esperienza a disposizione non solo degli infortunati sul lavoro, ma di tutti i cittadini. In accordo con la Regione e le istituzioni sanitarie locali– aggiunge – stiamo ponendo le basi affinché questa struttura possa diventare un punto di riferimento nel Paese, in particolare per le Regioni del Sud e per l’area del Mediterraneo».

 

Domani visita di Occhiuto e del direttore generale dell’Inail Fiori al Polo Integrato di riabiliazione

Domani mattina, al Polo Integrato di riabilitazione Inail – Asp CZ di Lamezia Terme, saranno in visita il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e il direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori.

La visita rientra nell’ambito dell’iniziativa “Inail insieme” – un percorso avviato dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro per creare un dialogo costante con i territori e favorire un confronto continuativo sui temi fondamentali dell’Ente – incontreranno i rappresentanti della direzione regionale Calabria e le organizzazioni sindacali territoriali.

Alla visita saranno presenti anche i rettori dell’Università della Calabria di Cosenza e dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Nicola Leone e Giovanni Cuda.

Saranno presenti, inoltre, Giorgio Soluri, direttore centrale Assistenza protesica e riabilitazione e Giovanna Tranfo, responsabile del Dipartimento medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale.

Ubicato all’interno della Fondazione Mediterranea Terina onlus, il Polo integrato comprende il Centro diagnostico polispecialistico della Direzione regionale Inail, la Struttura complessa di riabilitazione del presidio ospedaliero locale e la filiale del Centro protesi di Vigorso di Budrio. I pazienti sono seguiti con un approccio globale bio-psico-sociale che integra aspetti tecnici, sanitari, psicologici e sociali per raggiungere il massimo livello di autonomia possibile e il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro. (rcz)

Al via i bandi di concorso dell’Inail

Sono stati pubblicati, su inPA, i primi sei bandi di concorso dell’Inail, per un totale di 577 posti a tempo pieno e indeterminato, suddivisi in diversi profili professionali. Le domande si possono presentare entro il 12 agosto.

Nel dettaglio, i posti messi a concorso sono: per professionisti di primo livello sono 78, suddivisi tra Avvocatura (9), Consulenza tecnica per l’edilizia (36) e Consulenza tecnica salute e sicurezza (33), quelli per profili di terzo livello professionale 191, suddivisi tra tecnologi (83) e ricercatori (108), mentre 308 riguardano l’area dei funzionari, di cui 293 funzionari amministrativi e 15 assistenti sociali. 

Qui è possibile vedere i bandi disponibili. (rrm)

 

CATANZARO – All’Asp incontro per sviluppo del Polo di Lamezia

Si è svolto, all’Asp di Catanzaro, l’incontro tra l’Inail e l’Asp per progettare lo sviluppo del Polo Integrato di Lamezia Terme.

All’incontro erano presenti la direttrice regionale dell’Inail, dott.ssa Teresa Citraro, il direttore Centrale Assistenza Protesica e Raibilitazione, dott. Giorgio Soluri, il sovrintendente Sanitario centrale, dott. Patrizio Rossi, il commissario dell’Asp di CZ, Antonio Battistini, il direttore sanitario aziendale, dott. Antonio Gallucci.

Durante l’incontro è stato espresso l’intendimento di progettare lo sviluppo del Polo, potenziando le attuali attività per realizzare un Polo di riferimento a beneficio della popolazione regionale e non solo, che possa garantire, agli infortunati sul lavoro e agli assistiti del Servizio Sanitario, l’erogazione di prestazioni ad altissima specializzazione quali la protesica e la riabilitazione complessa, atteso anche quanto previsto nel piano della rete ospedaliera. 

Punto di partenza è la straordinaria esperienza dell’Inail in questo ambito, la  sinergia già messa in campo e le risorse messe a disposizione dall’Azienda. Per dare un taglio immediatamente operativo alle attività si è deciso di costituire un tavolo di lavoro congiunto che provveda a definire il piano di sviluppo del Polo integrato. L’Azienda Provinciale di Catanzaro fa sapere di aver già individuato i propri rappresentanti che saranno nominati con delibera la prossima settimana. (rcz)

CALABRIA, TROPPI INFORTUNI SU LAVORO
SOLO NEL 2022 CE NE SONO STATI 7.575

di FRANCESCO CANGEMIIn Calabria ci sono troppi infortuni sul lavoro. Nel 2022 sono stati 10.270 e, di questi, 7.575 sono avvenuti nell’Industria e nei Servizi, 1691 in Sanità e Assistenza sanitaria sociale, 596 in Agricoltura, 2.099 per conto tra i dipendenti statali. Per quanto riguarda le malattie professionali nel 2022 quelle denunciate sono state 2148, di cui 1737 in Industria e Servizi, 76 in Sanità e Assistenza sanitaria sociale, 383 in Agricoltura, 27 tra i dipendenti statali.

I dati sono contenuti nel report d’indagine frutto della conclusione del progetto “Informare, prevenire, salvaguardare”, sottoscritto a febbraio 2019 da Inail, direzione regionale Calabria, e Inca, Istituto nazionale confederale di assistenza della Cgil Calabria, presentato a Catanzaro.

All’iniziativa hanno preso parte Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, Vincenzo Amaddeo, direttore regionale vicario Inail, Giovanni Aristippo, coordinatore regionale patronato Inca, Fabio Manca, consulente medico patronato Inca nazionale, Sonia Romeo, sovrintendente sanitaria regionale Inail, Sara Palazzoli, presidenza patronato Inca nazionale.

I dati rilevati nel report del progetto fanno riferimento al 2018, in base alla sottoscrizione del protocollo. La loro raccolta ed elaborazione, avvenuta tramite la somministrazione di questionari in forma anonima tra medici, infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari, amministrativi e addetti alla pulizia in ambito sanitario, è stata resa più complessa dall’avvento del Covid.

Dal report emerge con forza un insieme di problemi legati alle carenze strutturali e all’organizzazione del lavoro, in termini di carichi e ritmi, con impatti negativi sulla qualità della vita anche se non percepita come strettamente legata alla situazione lavorativa.

Il settore si caratterizza per un’elevata presenza di problemi muscolo-scheletrici così come un’incidenza significativa di personale con una ridotta idoneità. Per quanto riguarda l’età, emergono delle specificità dovute alle differenti classi. Per i più anziani, oltre alle problematiche legate alla naturale senescenza, emergono problemi di salute legati alla maggiore esposizione temporale ai rischi sul lavoro, con una diffusione di patologie muscolo-scheletriche che interessa in alcuni casi più della metà del campione oltre i 54 anni. A questi problemi si aggiungono quelli di ordine psico-sociale determinati sia dall’organizzazione del lavoro che dalle tensioni dovute alle relazioni con i pazienti e i loro familiari.

Nel complesso, i rischi per la salute e la sicurezza secondo i lavoratori sono dovuti innanzitutto alle carenze strutturali e all’organizzazione del lavoro, in termini di personale mancante, carichi e ritmi intensi.

Un problema particolarmente rilevante che si identifica anche a livello nazionale è rappresentato dalla differenza percentuale tra il numero di malattie professionali denunciate e quelle effettivamente riconosciute (anche se il comparto sanità rappresenta numeri relativamente migliori rispetto ad altri); tale dato poi incrociato con quello degli effettivi disturbi rilevati dall’ indagine, per quanto inficiati dall’età relativamente elevata del campione esaminato, rileva come oltre una difficoltà nella denuncia o possibile correlazione dei disturbi con l’attività lavorativa svolta, vi sia obiettivamente un valutazione per noi sottostimata da parte delle strutture deputate al riconoscimento.

Tale affermazione verrebbe corroborata dalla differenza che raggiunge quasi il 50% di riconoscimenti (anche se differenti) tra malattie professionali e cause di servizio.

In generale, come mostra anche la poca conoscenza delle procedure per la sicurezza in caso di puntura di ago, sembra esserci una minore attenzione al tema degli infortuni e una scarsa cultura della prevenzione per le malattie professionali.

«Questo progetto – ha sottolineato Vincenzo Amaddeo, Direttore regionale vicario Inail Calabria -rappresenta il proposito dell’Inail, la costruzione di una cultura della prevenzione e la costruzione di una rete di rapporti, come quello con il patronato, per agire sinergicamente».

Per il segretario generale Cgil Calabria Angelo Sposato dal rapporto del lavoro congiunto tra Inca e Inail emerge «un quadro allarmante sulla salute nei luoghi di lavoro. La nostra è una regione vecchia e malata, che perde migliaia di giovani all’anno e dove l’età media nel lavoro pubblico è di dieci anni in più della media europea. Il blocco del turn over e delle assunzioni nella pubblica amministrazione, l’allungamento dell’età pensionistica, la precarietà del lavoro sempre più povero, la fuga dei giovani sono temi esiziali per il Sud. Aumentano le paure e le incertezze, gli stati emotivi, cause di ansia e depressione che accrescono in modo esponenziale le patologie professionali. Il tema delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro aumentano per tutti questi fattori. Serve un grande investimento sulla sicurezza del lavoro e sulla tutela individuale della salute».

Ad illustrare i numeri del report il coordinatore regionale patronato Inca Calabria Giovanni Aristippo che ha sottolineato come ci sia in Calabria poca consapevolezza sulla correlazione tra malattie professionali e ambiente di lavoro. «Tutti i settori necessitano del nostro impegno e della nostra organizzazione – ha affermato Sara Palazzoli, Presidenza patronato Inca nazionale – molto c’è da fare sull’emersione e il riconoscimento del danno da lavoro. Ecco perché spingeremo per fare formazione sui rischi legati al lavoro ai lavoratori». (fc)

CATANZARO – Domani l’iniziativa “Lavoratori stranieri in sicurezza”

Domani mattina, a Catanzaro, alle 11, nella sede di Unindustria, si terrà l’evento conclusivo Lavoratori stranieri in sicurezza di InailUnindustria.

L’evento conclude un percorso progettuale strutturato, rivolto ad un target di  lavoratori particolarmente soggetti al fenomeno infortunistico, ovvero gli stranieri che  operano nel settore dell’edilizia e dei trasporti. 

«Se le lavorazioni in edilizia, come nei trasporti – si legge in una nota del direttore regionale, Fabio Lo Faro – si inquadrano facilmente come attività  ad alta incidenza infortunistica, proprio per la tipologia delle mansioni esplicate, tuttavia  la condizione soggettiva dello straniero amplifica qualunque livello di rischio già presente  nell’attività a cui questa categoria di lavoratori è adibita. Una delle missioni dell’Istituto è proprio quella della “diffusione della cultura della  sicurezza”, declinazione concreta del compito che il legislatore nazionale, prima ancora  dell’intervento europeo, ha assegnato all’Inail con l’art.10 del d.lgs. 81/2008, e che si  sostanzia nell’incentivare un approccio al lavoro orientato alla protezione della persona,  obbiettivo che può essere raggiunto soltanto attraverso l’attività di pianificazione ed il  coinvolgimento di tutti gli attori del sistema produttivo». 

«Coinvolgere, dunque, i lavoratori stranieri – continua la nota – ha significato non soltanto operare uno sforzo di traduzione linguistica degli obblighi normativi e delle buone prassi, ma  soprattutto il riuscire a comunicare l’importanza della prevenzione nella modalità più  consona al confronto con persone di cultura diversa dalla nostra. Questo è stato il principale scopo dell’iniziativa positivamente condotta con Unindustria,  grazie anche al supporto di professionisti della Mediazione e quindi con il contributo  fondamentale dei mediatori culturali, che ha consentito la corretta comunicazione dei  costrutti di sicurezza, e la redazione e diffusione di opuscoli informativi elaborati nelle  lingue d’origine dei partecipanti all’iniziativa». 

«Il progetto è stato autorizzato con accordo del 29.01.2020 – si legge ancora – ha subito differimenti a  causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, ed è giunto a conclusione con questo  evento di condivisione».  

Presenti in sala, oltre al Direttore regionale dell’Inail della Calabria, anche il Presidente di Unindustria Catanzaro e alcune ditte che hanno aderito all’iniziativa; è previsto che uno dei lavoratori partecipanti al progetto rilasci la propria testimonianza sul percorso  svolto.  (rcz)

 

Camera Commercio Cz, Kr, Vv, Arpacal e Inail: Sicurezza e prevenzione su luoghi di lavoro è cosa giusta da fare

La sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro «è la cosa giusta da fare, protegge i lavoratori e fa bene agli affari». È il messaggio lanciato dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Arpacal e Inail nel corso del convegno sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Investire in prevenzione è un vantaggio per tutti, per i lavoratori – perché siano evitati o quantomeno ridotti al minimo i rischi di infortuni, incidenti, o conseguenze ancora più gravi, insiti nell’attività lavorativa – ma anche per la stessa azienda in termini di reputazione del marchio e di bilancio. 

Temi sensibili sui quali il commissario atraordinario Arpacal, Emilio Errigo, il presidente della  Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Pietro Falbo, il direttore Regionale Inail, Fabio Lo Farro hanno fortemente voluto focalizzare l’attenzione di Associazioni di Categoria, imprenditori, lavoratori, professionisti c.

Il seminario, svoltosi nella sede vibonese dell’Ente camerale al Valentianum, ha proposto all’ampia platea dei partecipanti approfondimenti e spunti di riflessione per un modus operandi corretto e necessario, privilegiando, piuttosto che i risvolti sanzionatori a cui pur si è fatto cenno, la narrazione invece del fare positivo, ossia del rispetto delle regole, dunque della prevenzione. 

Orientamento che, nel loro intervento di saluto, hanno ben precisato il segretario Generale dell’Ente camerale Bruno Calvetta, il direttore Scientifico Arpacal Michelangelo Iannone,  il Dirigente Inail, Vincenzo Amaddeo, ciascuno sottolineando, dal proprio osservatorio privilegiato, dati e situazioni esplicativi dell’opportunità, anzi della necessità, di mantenere sempre alta l’attenzione su una questione così delicata a fronte di un fenomeno, quello degli incidenti sul lavoro, purtroppo in preoccupante ascesa, tanto da rendere sempre più indifferibili atteggiamenti consapevoli e responsabili.

Dati Inail, infatti, evidenziano come le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e dicembre 2022 sono state 697.773 (+25,7% rispetto allo stesso periodo del 2021), 1.090 delle quali con esito mortale (-10,7%), in aumento le patologie di origine professionale, che sono state 60.774 (+9,9%). Dati che, come si legge sul sito dello stesso Istituto “sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche”.

Gli aspetti tematici del Seminario sono stati quindi affrontati dai dirigenti Arpacal e Inail Catanzaro, partendo da un comune assioma: la necessità delle verifiche periodiche dei sistemi di sicurezza installati sulle macchine e sulle attrezzature è una delle attività fondamentali per limitare il rischio di eventuali incidenti, anche mortali, al personale.

In particolare, per Arpacal il dirigente servizio verifiche Impiantistiche Giacinto Ciappetta ha presentato I Servizi Verifiche Impiantistiche dei Dipartimenti provinciali, Domenico Vottari, dirigente Settore Sistemi Informativi Sicurezza Informatica e Privacy- Servizio Prevenzione e Protezione ha parlato di “Rischi connessi all’uso di macchine ed attrezzature di lavoro in particolare per sollevamento cose”, Salvatore Coppola, servizio Verifiche Impiantistiche su “L’omologazione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione”;  Roberto Longo, responsabile U.o Territoriale di Certificazione Verifica e Ricerca Inail si è invece soffermato su L’importanza del Dvr nella tutela del Datore di Lavoro.

Il seminario, che anche visto la collaborazione dell’Ordine degli  Architetti e degli Ingegneri della provincia di Vibo Valentia ha, dunque,  lasciato un messaggio chiaro e preciso:  la sicurezza e la prevenzione sono cose giuste da fare perché proteggono la salute dei lavoratori e fanno anche bene agli affari. (rvv)

Sicurezza sui luoghi di lavoro: l’impegno delle istituzioni per prevenire incidenti, anche mortali

Passare da un approccio meramente sanzionatorio ad uno fondato sulla prevenzione. È questo l’obiettivo della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia insieme ad Arpacal e Inail, che è stato ribadito nel corso del convegno dal titolo La sicurezza sui luoghi di lavoro. La responsabilità del datore di lavoro.

L’iniziativa nasce nel solco delle partnership avviate dall’ente camerale come ha avuto modo di evidenziare il presidente Pietro Falbo in apertura dei lavori portando i saluti del segretario generale, Bruno Calvetta, assente per motivi istituzionali.

«Oggi più che mai è necessario fare sistema – ha precisato Falbo – per agire e reagire meglio alle tante necessità che ci provengono dal sistema socio-economico». Entrando poi nel merito dell’argomento di dibattito ha precisato come «a volte basti soltanto sano buonsenso per evitare sanzioni o di doversi uniformare a norme di natura cogente e così evitare il verificarsi di morti bianche. Credo che il tema della responsabilità sui luoghi di lavoro debba essere affrontato con un approccio culturale che veda sempre più al centro la persona ed il rispetto del suo ruolo nella comunità e nella azienda».

L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di condividere e approfondire le indifferibili funzioni normative previste dal legislatore e assegnate al datore di lavoro con intento predittivo teso a tutelare la vita umana. Un concetto espresso dal Commissario Straordinario di Arpacal, Emilio Errigo

«La lotta all’illegalità, la conoscenza e l’educazione al rispetto delle regole per meglio applicarle sui luoghi di lavoro insieme ad un sistema predittivo dei possibili rischi. Questi i principi fondamentali che devono trasformarsi in azioni quotidiane anche grazie alla collaborazione sempre più stretta tra soggetti istituzionali. Il seminario di oggi è l’esempio concreto di questa visione, un approccio multilaterale nato grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio e con gli Ordini Professionali».

«L’ambiente altro non è che il luogo dove tutti lavoriamo – ha aggiunto Errigo – il più importante. Dalla sua difesa dipendono le nostre stesse vite ed è questa la mission dell’agenzia per la protezione dell’ambiente. La protezione e valorizzazione di beni naturali quali ad esempio il mare e l’acqua, elementi fondamentali per la vita di ogni essere vivente».

Soddisfazione ha espresso, invece, il vicario del direttore generale di Inail, Vincenzo Amaddeo, che ha sottolineato lo spirito attivo nel partecipare all’evento volto ad approfondire «temi di grande delicatezza. Dobbiamo marciare tutti nella stessa direzione» ha commentato rilevando come l’andamento infortunistico negli ultimi anni si sia ridotto soprattutto per effetto della sospensione delle attività produttive come conseguenza della pandemia.

«La Calabria – ha aggiunto – si attesta attorno a circa 7.500 infortuni l’anno e tra i settori a maggior rischio ci sono l’edilizia e l’agricoltura; settori in cui diventa davvero difficile innescare azioni tese alla prevenzione perché contesti per loro natura imprevedibili».

Il rappresentante di Inail ha, inoltre, fatto notare come siano almeno duemila ogni anno le denunce per malattia professionale, con una particolare concentrazione nella provincia di Reggio Calabria e della Locride. «Come leva innovativa stiamo utilizzando la premialità – ha rimarcato Amaddeo – per innalzare l’asticella e i meccanismi di consapevolezza. La responsabilità – ha concluso – non deve essere un momento divisivo ma adesivo, non punitivo ma preventivo».

Dopo gli interventi del presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Gerlando Cuffaro, e di Francesco Zangara in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti, si è entrati nel vivo degli approfondimenti tematici affidati a dirigenti di Arpa Calabria e Inail i quali hanno illustrato i rischi connessi all’utilizzo delle attrezzature da lavoro, all’omologazione degli impianti elettrici ed ai temi della sicurezza degli impianti. Tali rischi possono essere limitati solo attraverso una costante manutenzione e le verifiche periodiche che garantiscono il mantenimento efficiente dei sistemi di sicurezza. (rcz)

Il 20 giugno il convegno sulla sicurezza sui luoghi di lavoro di Arpacal, Camera di Commercio e Inail

Il 20 giugno, a Catanzaro, nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, si terrò il convegno La sicurezza sui luoghi di lavoro – Responsabilità del Datore di Lavoro, organizzato dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente in collaborazione con la Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e con l’Inail.

È prevista la partecipazione del Presidente della Camera di Commercio Dott. Pietro Falbo, del Direttore di Inail Calabria Dott. Fabio Lo Faro e del Commissario Straordinario di Arpa Calabria, prof. Gen (ris) Emilio Errigo.

L’iniziativa vuol rappresentare un momento di condivisione e approfondimento durante il quale, grazie alla partecipazione degli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, vengano evidenziate le indifferibili funzioni normative previste dal Legislatore e assegnate al datore di lavoro con intento predittivo teso a tutelare la vita umana.

In tal senso, nel corso del convegno sono previsti specifici approfondimenti affidati a Dirigenti di Arpa Calabria e Inail i quali illustreranno i rischi connessi all’utilizzo delle attrezzature da lavoro, all’omologazione degli impianti elettrici ed ai temi della sicurezza degli impianti. Tali rischi possono essere limitati solo attraverso una costante manutenzione e verifiche periodiche che garantiscano il mantenimento efficiente dei sistemi di sicurezza.

 I numerosi casi di morti bianche verificatesi in Italia, ma anche in Calabria e l’attuale fase di mutamento in atto nel mondo del lavoro, richiedono con sollecitudine una maggiore azione di formazione e informazione affinché la sicurezza sui luoghi di lavoro divenga una realtà diffusa e imprescindibile. (rcz)

Sicurezza sul lavoro, intesa tra Inail e Opra

Realizzare iniziative volte alla divulgazione della cultura della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro sull’intero territorio regionale. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra InailOpra – Organismo Paritetico Regionale dell’Artigianato.
Presenti per l’Istituto il direttore regionale Fabio Lo Faro, Anna Rita Lofrano, responsabile dell’ufficio “Attività Istituzionali” e Carla Rodinò, responsabile del processo “Prevenzione e Sicurezza”; per Opra Calabria il Presidente Michele Gigliotti, affiancato da Andrea Monteleone, direttore dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato di cui Opra è organismo interno, deputato alla Sicurezza sui luoghi di lavoro.
«Siamo lieti – ha dichiarato il Presidente Gigliotti – di riscontrare ancora una volta la sensibilità e l’immediata disponibilità dell’Istituto a realizzare iniziative di informazione e formazione che riguardano la prevenzione di infortuni e malattie professionali. Abbiamo già avuto diverse esperienze progettuali con l’Istituto e questo nuovo protocollo rafforza una collaborazione dalla quale già sono emersi risultati importanti».
«I lavoratori dell’artigianato – ha aggiunto – sono esposti spesso a rischi con cadenza quotidiana e altrettanto spesso senza neanche una presa di coscienza vera e propria. Iniziative simili hanno l’obiettivo di porre l’attenzione su un tema molto delicato di cui si parla troppo poco e si conosce ancora meno. Molti credono che la sicurezza sia un mero adempimento burocratico: formazione, uso dei d.p.i., visite mediche, documento valutazione rischi. Quello che Inail e Opra faranno sul territorio è far capire a imprese e lavoratori che investire in sicurezza vuol dire salvaguardare la propria vita e salvaguardare la propria salute».
«Occorre ripartire anche dalle scuole – ha aggiunto il direttore Fabio Lo Faro – perché è lì che si formano i futuri lavoratori di domani e la cultura della prevenzione deve nascere nell’età scolastica di ognuno. Occorre replicare iniziative simili, non solo nel comparto artigiano ma in tutti i settori produttivi, infatti gli incidenti purtroppo non hanno una selezione dei lavoratori ma avvengono trasversalmente in ogni attività».
«Dal mio insediamento – ha proseguito Lo Faro – Opra Calabria e le parti sociali dell’artigianato si sono immediatamente attivate per una collaborazione proficua ed efficace, sulla scorta di un’esperienza già sperimentata da entrambe le parti, con ampia soddisfazione per gli obiettivi raggiunti».
«L’impegno dell’Istituto è noto a tutti, ma i risultati per noi non sono mai abbastanza se è vero che si continuano a registrare ogni giorno infortuni sul lavoro. La collaborazione con Opra Calabria, però, ci permette – ha concluso – di guardare con ragionevole ottimismo al futuro, soprattutto a quello delle prossime generazioni». (rcz)