CATANZARO – Concluso al Centro Calabrese di Solidarietà il progetto “Sgusciatə”

Porre fine ad ogni forma di povertà e promuovere un’agricoltura sostenibile, affrontando le condizioni di fragilità e di svantaggio della persona per intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale. È stato questo l’obiettivo del progetto Sgusciatə del Centro Calabrese di Solidarietà, appena concluso.

L’iniziativa dell’Ente del Terzo settore ha puntato alla promozione dell’agricoltura sostenibile e sociale con l’intento di garantire il benessere e la salute per tutti, con particolare attenzione alle fasce d’età più vulnerabili. E, grazie al progetto, è stato possibile realizzare  un allevamento di lumache, specie Helix Aspersa, in conformità con le norme di produzione biologica.

Il progetto ha visto il coinvolgimento di 3 volontari e 8 beneficiari, è nato nel contesto della realtà territoriale del catanzarese, caratterizzata da una generale condizione di povertà assoluta e da una crescente povertà relativa ed educativa, ed emerge come un’iniziativa fondamentale per offrire soluzioni concrete e innovative.

Per il Progetto “Sgusciatə”, il Centro Calabrese di Solidarietà Ets si avvale della collaborazione della Cooperativa Eureka e di Confartigianato Imprese Calabria, che hanno lavorato insieme per garantire il successo e la sostenibilità dell’iniziativa.

L’agricoltura diventa così uno strumento di inclusione socio-lavorativa, offrendo opportunità di integrazione per persone fragili e vulnerabili: il reinserimento nel mondo del lavoro diventa un’esigenza prioritaria che può trovare risposta solo attraverso l’affrancamento da una condizione di dipendenza, scarsa autonomia e povertà, con un aiuto concreto nel momento della ripartenza.

Il percorso formativo offerto ai beneficiari del progetto ha consentito loro, passo dopo passo, di acquisire competenze agricole di alto valore, facilitando il loro reinserimento nel mondo del lavoro e promuovendo la loro inclusione sociale e lavorativa.

«Investire in progetti simili significa investire nel futuro di individui fragili, nella coesione sociale e nello sviluppo sostenibile del territorio – ha dichiarato la coordinatrice del progetto, Debora Vitale –. Il successo del Progetto ‘Sgusciatə’ non sarebbe stato possibile senza il lavoro di squadra, la dedizione e la passione di tutti coloro che hanno contribuito: dai beneficiari che hanno creduto in se stessi e nelle proprie potenzialità, al team di esperti che li ha supportati con professionalità e competenza, fino alle istituzioni e agli enti che hanno finanziato e sostenuto l’iniziativa».

«Il Progetto ‘Sgusciatə’ si conclude, ma segna solo l’inizio di un nuovo capitolo per i beneficiari– ha concluso –. Ora, forti delle competenze acquisite e della fiducia ritrovata, sono pronti ad affrontare il futuro con rinnovata speranza e determinazione, contribuendo attivamente alla società e costruendo un domani migliore». (rcz)

 

REGGIO – Cardia chiede audizione urgente per Centro Sociale di Via Graziella

Il consigliere del Comune di Reggio, Mario Cardia, ha depositato la richiesta per un’audizione urgente alla V Commissione Politiche Sociali per il Centro Sociale di Via Graziella.

«Al fine di poter discutere le attività amministrative necessarie alla riapertura del centro sociale – ha spiegato – appare urgente e necessario calendarizzare subito l’audizione del responsabile dei lavori, del dirigente del settore e dei rappresentanti del centro stesso, i quali attendono da quasi 3 mesi di poter riprendere le proprie attività».

«Questo Centro – ha sottolineato – non è da considerarsi solo un edificio, ma cuore pulsante della comunità locale, un luogo di valore inestimabile per la socializzazione e il supporto agli anziani che vi partecipano attivamente. È doveroso che chi fa politica e rappresenta le istituzioni si faccia portavoce delle esigenze e dei bisogni della terza età». (rrc)

 

ENI E GOVERNO SCOMMETTANO SU JONIO
LAVORO, DIGNITÀ E FUTURO SONO POSSIBILI

di DOMENICO CRITELLI – Conservo memoria di quando i partiti, nel distinguo delle posizioni di Governo o di opposizione, esercitavano il loro potere di influenza sui livelli Regionali e Nazionali. Vi era rispetto delle regole e, soprattutto, del consenso che essi esprimevano su base territoriale e non sempre in funzione di governo.

Erano i tempi dei partiti di massa, del sistema proporzionale e del peso specifico che il collegio elettorale esprimeva nella formazione del consenso Nazionale. Ebbene, al netto anche dei difetti che quel sistema elettorale generava, i candidati avevano come riferimento i territori, e, l’azione politico istituzionale, imponeva una visione generale.

Come nel caso del processo di deindustrializzazione che ci ha riguardato a partire dagli anni ’80 fino agli anni ’90. Ricordiamo tutti la stagione dei “Fuochi” e lo scontro politico e sindacale che ne scaturì.

Ognuno di noi difendeva posizioni politiche, visioni diverse talvolta contrastanti senza nulla di personale e a poco varrebbe stabilire, oggi, chi avesse ragione o torto nel difenderle.

Sta di fatto, però, che quella crisi trovò ascolto e impegno del Governo Nazionale, oltre che fronte comune del movimento Sindacale e delle Istituzioni Locali e Regionali, pur in presenza di equilibri politici non sempre coincidenti.

Quella crisi assunse una dignità nazionale con la istituzione di un tavolo concertativo (task force) presso la stessa Presidenza del Consiglio. Bisognava ridefinire una prospettiva di sviluppo per un’area, quella Crotonese, che aveva rappresentato un unicum nell’intero mezzogiorno.

Vi era da prevenire oltre che l’impoverimento di un territorio che aveva garantito quasi piena occupazione anche una diversificazione del suo tessuto imprenditoriale e produttivo.

L’autorevolezza di quel livello di interlocuzione che il sistema Politico e Sindacale seppe realizzare, garanti’ un monitoraggio della crisi che generò un’idea di “Contratto d’area e Sovvenzione globale” con le risorse Nazionali adeguate ed un soggetto locale, “Crotone Sviluppo Spa, che sapesse valutare le manifestazioni di interesse di imprenditori locali e Nazionali a raccogliere la sfida del Governo.

In pratica, una lunga e virtuosa stagione di riconversione industriale, ambientale e produttiva. Osservando, oggi, il montare dell’onda protestataria, dopo anni di silenzi, omissioni, rinvii e un fatalistico “quieta non movere” degli ultimi Governi nazionali, escluso l’ultimo, sembra di essere in presenza di un’onda anomala che può trasformarsi in uno tsunami.

Mi verrebbe da suggerire, a tutti i protagonisti in campo, di immaginare che le attività industriali di Pertusola e Montedison non siano cessate, compiutamente, sul finire degli anni 90(oltre 20 anni fa’) ma da appena qualche anno, in coincidenza della Pandemia, giusto per intrecciare, suggestivamente, una fase di cimento globale.

Provo ad usare questo schema per capire se il confronto, sempre fra gli attori locali si concentrerebbe sulle prospettive e le potenzialità da cogliere piuttosto che sul rimpallo di responsabilità di chi ha avvelenato e di chi si è girato dall’altra parte; di chi ha fatto la faccia feroce nei confronti “dell’avvelenatore” e di chi, invece, ha svestito i panni del Masaniello per indossare quelli del Macchiavelli o del “Re Travicello”.

Si tenga conto, oltretutto, che anche le Amministrazioni Comunali che hanno interloquito con “l’avvelenatore”, per i diversi atti concessori e autorizzativi, dovrebbero essere posti sul banco degli imputati, quanto meno per culpa in vigilandi. E a cascata le Direzioni Aziendali piuttosto che i Sindacati che sarebbero venute meno alla funzione di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori.

Un puzzle inestricabile. Un collo di bottiglia che non so’ quanto convenga perpetuare se si intende “Bonificare” piuttosto che tombare che, poi, è poco meglio della realtà fattuale: tutti quei veleni sono a cielo aperto o in fondo al mare.

Al netto del giudizio che si può avere sulle Amministrazioni locali, Comune e Provincia, e su quella Regionale, esiste un punto di caduta che impone di ricreare la stessa “unità-diversita’” degli anni della concertazione sapendo che oggi, meglio di ieri, non vi è la necessità di inventarsi o reperire risorse, strumenti e strategie, perché esistono e si chiamano: Sin (Sito interesse nazionale), Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza); Green Deal (Comm.ne Europea); Zes ( Zona Economica Speciale).

A mio giudizio, e non perché elettore di Roberto Occhiuto, il Governo Regionale ha una guida autorevole, di peso nazionale, anche un po’ solitaria, visto il contesto generale e lo stato di salute dei partiti a tutti i livelli.

Non ho la pretesa di essere condiviso nel mio giudizio su Occhiuto, così come, all’epoca, nessuno poteva contestare il ruolo e il peso specifico che ebbe Riccardo Misasi.

Si converrà che se si ricreassero le stesse condizioni politiche degli anni ’90 di “unità nella diversità” ed il tavolo concertativo, guidato da Occhiuto, chiamasse alle loro responsabilità, il Governo Nazionale ed Eni Corporate, forse si potrebbe immaginare di riscrivere la storia della Calabria Jonica “Ripartendo dall’ultima e dalla Polis”.

L’ho virgolettato perché è l’apertura del documento politico col quale, con un gruppo di amici, proviamo a ridare voce ad un’area politica in grande sofferenza, soprattutto alle nostre latitudini, rispetto alla visione di sviluppo e di rilancio della Città di Crotone e della sua Provincia: quella Popolare Liberale e Riformista.

Ma l’imperativo è per tutti, perché ci stiamo spopolando e non possiamo consentirci pause di riflessione, addirittura di conflitto o di visione monocorde. Ci sono decisioni e iniziative che si sarebbero dovute prendere 20 anni fa.

Ecco perché la storia non assolverà nessuno: né quelli di ieri ma neppure quelli oggi.

Proprio in quell’area dove Crotone ha conosciuto il suo riscatto e il suo benessere, l’ex area industriale, bisogna ricreare le condizioni per ridare speranza ai nostri giovani che un futuro di dignità del lavoro è possibile senza dover emigrare e, magari, dando l’opportunità agli altri anche di ritornare a casa per remare, tutti, nella stessa direzione. Nella diversità. (dc)

A Reggio si celebra la Giornata della Memoria per le vittime delle migrazioni

Lunedì 3 giugno, a Reggio, alle 9, al Cimiteo dei Migranti di Armo, si celebra la Giornata della Memoria per le vittime delle Migrazioni.

Reggio Calabria celebra la Giornata della Memoria per le vittime delle migrazioni. Come ogni anno, a partire dal 2016, il Comune di Reggio Calabria, su proposta del sindaco Giuseppe Falcomatà, ha inteso dedicare una giornata alla commemorazione di tutte le vittime delle migrazioni.

Una data simbolica, indetta dallo stesso primo cittadino il 3 giugno del 2016, all’indomani del tragico arrivo nel porto di Reggio Calabria delle 45 salme di migranti recuperate in mare dal pattugliatore Vega della Marina Militare italiana e, poi, seppellite in un’area del cimitero di Armo, successivamente riqualificata grazie ad un progetto, promosso dalla Caritas Diocesana, per la realizzazione di un vero e proprio cimitero dei migranti.

Al Cimitero si celebrerà una cerimonia in memoria delle vittime delle migrazioni. Nell’occasione le autorità cittadine deporranno alcuni omaggi floreali al monumento realizzato all’interno del cimitero.

Nel pomeriggio, alle 16, si terrà, nel salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, un incontro dal titolo Dall’accoglienza all’integrazione, durante il quale interverrà Douaa Alokla, autrice del libro Damasco è dove sono. Ospiti dell’iniziativa saranno i protagonisti della macchina dell’accoglienza, sia sul territorio comunale che in altri comuni dell’area metropolitana, nonché esperienze virtuose di integrazione attraverso i progetti operativi sul territorio.
Alle 19.30, a chiusura della giornata, nella galleria di Palazzo San Giorgio, verrà proiettato il film Io Capitano di Matteo Garrone, alla presenza di Mamadou Kouassi, co-sceneggiatore dell’opera vincitrice di sette David di Donatello e due Leoni d’oro, candidato agli Oscar, ai Golden Globe ed agli European Film Awards. Proprio la storia di Mamadou Kouassi ha ispirato il film pluridecorato. (rrc)

A Camini la Festa dei Popoli della Diocesi Locri-Gerace

Al via domani, a Camini, la prima edizione della Festa dei Popoli, promossa dalla Diocesi di Locri-Gerace e organizzata dall’Ufficio Diocesano Migrantes e Caritas Diocesana, in collaborazione con il Comune di Camini e la Eurocoop “Jungi Mundu”.

L’evento, dedicato al dialogo interculturale e alla promozione della pace, avrà inizio alle 16.30 con il raduno in Via Fontana per proseguire con la visita nella splendida realtà inclusiva rappresentata dai laboratori artigianali di Camini.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Camini, Giuseppe Alfarano, e del vescovo, Mons. Francesco Oliva, migranti e rifugiati, beneficiari del progetto di accoglienza della Eurocoop Jungi Mundu, testimonieranno con le loro storie come Camini sia oggi esempio concreto di incontro tra popoli. Interverranno operatori diocesani, rappresentanti delle cooperative sociali “Jungi Mundu” e “Pathos”.

Stand multiculturali ed enogastronomici, dalle 20, arricchiranno la serata che avrà come colonna sonora la coinvolgente musica di Armando Quattrone, autore del brano “Tocca te”, nato proprio a Camini.

La Festa dei Popoli rappresenta un messaggio di pace e di speranza e l’occasione per riaffermare il valore dell’accoglienza, della solidarietà e del rispetto reciproco per costruire la vera fratellanza tra i popoli, al di là di ogni confine. (rrc)

LOCRI (RC) – Inaugurata la nuova Fattoria Didattica

di ARISTIDE BAVAEcco un nuovo luogo di aggregazione che si pone l’obiettivo di far riscoprire la natura e le tradizioni del territorio e vuole diventare preciso punto di riferimento per gli studenti e finanche per i turisti. È stata inaugurata nei giorni scorsi, a Locri, in occasione della XIV Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, presso la Contrada Carbone, la fattoria didattica dell’Azienda agricola Candida, sostenuta dal Gal Terre Locridee.

L’inaugurazione ha avuto luogo negli spazi adiacenti all’antica Villa Carbone – unica dimora storica aperta in provincia di Reggio Calabria per la giornata nazionale – dove ha preso vita il progetto che vede i punti focali nelle visite guidate per gli studenti, nel turismo esperienziale e nella produttività. In questa occasione, con i fondi della Misura 6.4.1. “Pal Gelsomini”, sono state realizzate una cucina attrezzata per le attività laboratoriali e una sala adibita ad aula didattica, seguendo un’idea progettuale che prevede l’erogazione di servizi educativi e la realizzazione di progetti formativi per destinatari diversi, integrando attività per adulti e bambini.

Il taglio del nastro ha avuto luogo alla presenza di numerosi ospiti tra i quali  il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì e la giovane amministratrice unica dell’Azienda, Sveva Candida. Subito dopo, nell’aula didattica recuperata da un vecchio frantoio, Domenico Andrea Candida, titolare dell’azienda, ha illustrato con l’ausilio di slide il percorso di trasformazione di Villa Carbone attraverso un pregevole restauro, rispettoso di spazi, forme e arredi antichi, fino alla creazione della fattoria didattica.

Villa Carbone è una casa signorile del XVI secolo, utilizzata come casa di campagna, fortificata per difendere il raccolto. I piani terra erano utilizzati come deposito, mentre la parte abitativa era ai piani superiori.

«Questo nuovo progetto – è stato precisato – dà in qualche modo continuità alla tradizione legata alla terra, in quanto qui nasceva olio pregiato e si coltivavano frutti di qualità».

Il sindaco di Locri Fontana nel ringraziare la famiglia Candido e il Gal Terre Locridee per la nascita  di questo nuovo progetto nella Locride ha affermato che «vedere che il nostro territorio cresce e diviene, sempre più, luogo centrale per lo sviluppo dell’area è motivo di grande soddisfazione».

Il presidente del Gal Macrì dal canto suo ha aggiunto che «La finalità era realizzare un’opera importante e produttiva, che tra l’altro sorge in un posto bello, perché noi puntiamo sulla bellezza, sulla risposta alle esigenze del territorio e sulle tante cose belle da fare nella Locride. Siamo un’agenzia di sviluppo locale e riteniamo che la crescita del territorio passi proprio attraverso l’economia e la bellezza. Esattamente come avviene qui, in contrada Carbone, dove in felice sinergia con l’Azienda agricola Candida abbiamo contribuito alla realizzazione di una fattoria didattica che siamo certi, in breve tempo, diverrà punto di riferimento per le scuole e per un turismo esperienziale».

È intervenuto, anche, il commissario straordinario del Consorzio unico di bonifica e Arcea, Giacomo Giovinazzo, che ha espresso parole di apprezzamento per il progetto: «La Calabria ha bisogno anche di una nuova narrazione economica, ha bisogno di essere scoperta nelle sue capacità produttive. L’azione del Gal Terre Locridee va anche in questa direzione e merita il supporto di tutti noi».

Per l’amministrazione comunale di Locri, c’erano anche il vicesindaco Alfredo Cappuccio, il presidente del consiglio comunale Miki Maio, gli assessori di Locri Giuseppe Arone, Domenica Bumbaca e Ornella Monteleone; presenti inoltre il vicepresidente vicario Copagri, Franco Barretta, e il direttore del Gal Kroton, Martino Barretta. La nuova fattoria didattica di Contrada Carbone, oltre che riferimento per le scuole e per i visitatori, si pone come luogo di aggregazione attraverso la riscoperta della natura e delle tradizioni. (ab)

REGGIO – Si presenta il libro “I tesori dell’area grecanica calabrese”

Domani sera, a Reggio, alle 19, nella sede del Circolo Culturale “G. Calarco”, si presenta il libro I tesori dell’area grecanica calabrese. Rime perdute di Giuseppe Toscano, pubblicato da Gangemi editore (2024).

Sarà presente le Preside Carmelina Sicari, che ha curato la prefazione del libro, interviene il poeta Salvino Nucera, letture a cura di Francesco Camera, Domenico Genovese, Susanna Giacalone e Domenica Toscano.

L’evento sarà arricchito dalla l’esposizione dei quadri dei pittori Pino Caridi e Carmelo Caridi e una mostra di fotografie degli artisti Enzo Penna, Fabio Orlando, Antonio Scappatura, Domenico Nucera, Carmela CriseoAntonio Toscano, Cecè Casile, Massimo Collini, Giuseppe Vizzari.

Giuseppe Toscano, nato a Melito P. Salvo, ha lavorato quale ufficiale giudiziario. Presidente dell’Associazione Pro Pentidattilo, scrive per testimoniare il suo impegno civile e per non far cadere nell’oblio le storie di una intera comunità dell’area grecanica. Ha pubblicato: Storie di vita tra Melitoe Roghudi; I mulattieri di Melito; Storie sparse melitote; Rimi perduti. (rrc)

 

CASTROVILLARI (CS) – Sabato in scena “Totale”

Sabato 1° giugno, a Castrovillari, alle 19.30, al Teatro Vittoria, in scena Totale, l’ultimo lavoro scritto e diretto da Pier Lorenzo Pisano.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival Primavera dei Teatri.

Nello spettacolo, una coppia ridiscute tutto quello che è stato, nella loro storia, nelle loro identità e nel mondo intorno, attraversando lo spazio e il tempo: dal mesozoico al Settecento, passando per i primi denti da latte, fino al momento della rottura, nel susseguirsi dei luoghi che hanno fatto da sfondo alla loro relazione, grazie alle scene di Rosita Vallefuoco, finalista ai Premi Ubu 2023 per la migliore scenografia, alle musiche originali di Francesco Leineri, le luci di Raffaella Vitiello e i costumi di Raffaella Toni.

“Totale” è la storia di un amore finito. In scena, lui e lei. Due voci ironiche e malinconiche decostruiscono le loro vite e la loro relazione attraverso le cianfrusaglie che le hanno circondate, nel tentativo impossibile di scomporre e dare un valore ad ogni momento insieme, cercando di dare un senso alla fine.

Un progetto nato da un vero e proprio scontrino, scritto da Pisano durante il lockdown, che ripercorre una relazione ormai conclusa attraverso i piccoli acquisti della quotidianità. Per ogni oggetto dell’elenco c’è un piccolo racconto dal quale emerge l’importanza dei piccoli istanti e il rimpianto di un passato condiviso. Un elenco necessariamente incompleto, parziale e sofferto, che omette e vede la realtà soltanto da un punto di vista.

«Le parole che si dicono su un palco creano la realtà, il passato e il futuro – scrive Pier Lorenzo Pisano nelle note al testo –. Due voci impastano le loro parole per creare un mucchio di ricordi, nel tentativo di farli impigliare e sommare in un unico, nuovo, totale. Due linguaggi si uniranno per creare una storia d’amore che nasce e finisce, tra risate, dolori, cianfrusaglie».

Dopo il debutto a Castrovillari, “Totale” sarà in scena il 20 luglio anche a Sansepolcro (AR) per Kilowatt Festival 2024 e a Roma al Teatro Basilica dal 27 febbraio al 9 marzo 2025. (rcs)

CROTONE – Venerdì in scena “La lezione”

In scena venerdì, a Crotone, alle 21, nello spazio di Controtempo Teatro a Via Ducarne, lo spettacolo La lezione, un atto unico di Eugène Ionesco.

Lo spettacolo è l’ultimo appuntamento della rassegna Resistere24 «che, con un ottimo seguito, negli scorsi mesi ha visto calcare il nostro palcoscenico – si legge in una nota di Controtempo teatro – alcuni dei nomi più interessanti del panorama teatrale e musicale calabrese come   (Zahir -RossoSimona), ma anche la compagnia Mammut Teatro di Lamezia, e Massimo Garritano, musicista eclettico e geniale molto conosciuto nella nostra città e non solo».

«Abbiamo scelto di metterlo in scena – si legge in una nota – oltre per la sua estrema attualità, ma anche perché rappresenta tutto quello che per noi l’arte teatrale deve rappresentare: umorismo e pensiero, fuori dalle logiche di mero intrattenimento che purtroppo imperversano in questi tempi dove il disimpegno è la regola».

«La lezione – viene spiegato nella nota – è l’esito conclusivo del nostro laboratorio teatrale, quest’anno tutto improntato sulla creazione del personaggio secondo la creatività soggettiva dei partecipanti, mettendo a disposizione della scena il proprio mondo creativo». (rkr)=

 

BOVA MARINA (CS) – Successo per “Sulla strada giusta”

Si è svolta, all’Istituto Comprensivo di Bova Marina, la seconda edizione de Sulla strada giusta, il progetto di educazione stradale organizzato ed ideato dall’Associazione Domenico Spinella Ets di Condofuri Marina.

Dopo i saluti del Dirigente Scolastico prof.ssa Irene Mafrici, dirigente ha introdotto i lavori la dott.ssa Giusy Spinella, presidente dell’Associazione Domenico Spinella Ets.

A seguire gli interventi dell’Ing. Fabio Pugliese, direttore Operativo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, Franco Seminara, ispettore Superiore del Distaccamento di Polizia Stradale di Brancaleone, Giovanni Galletta, maresciallo della Benemerita Arma dei Carabinieri di Bova Marina, Fedele Carmelo, maresciallo della Guardia di Finanza di Melito di Porto Salvo, mons. can. Leone Stelitano, vicario foraneo di Bova e docente di religione, i rappresentanti delle amministrazioni locali di Condofuri e Palizzi.

I lavori realizzati nell’Istituto Comprensivo di Bova Marina sono stati presentati proprio dagli autori: gli alunni sono stati protagonisti e campioni di creatività ma, soprattutto, di capacità veramente notevoli.

Attraverso i loro elaborati sono stati capaci di far comprendere quanto sia importante rispettare le regole del codice della strada e, in particolare, quanto è di aiuto il buon senso quando si guida, soprattutto, sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.

Nell’ambito dei diversi interventi sono state ricordate le recenti vittime della Statale 106 a Bova Marina: si tratta di Salvatore Vitale di 87 anni (20 novembre 2023), Antonio Mauro di 67 anni (1 dicembre 2023) e Alessio Legato di 30 anni che ha perso la vita il 29 aprile scorso a seguito di uno scontro avvenuto a Bocale, fraz. di Reggio Calabria il 25 aprile 2024.

Pugliese ha colto l’occasione per ringraziare la Famiglia Legato per la scelta di voler donare gli organi di Alessio ed ha informato tutti che, il prossimo 7 giugno, il Comitato dei Giovani di Bova Marina ha organizzato una fiaccolata in ricordo di Alessio e di tutte le vittime della Statale 106 invitando tutti alla massima partecipazione.

L’iniziativa, in conclusione, si è svolta con grande armonia ed è riuscita a far comprendere quanto i lavori realizzati dagli alunni, nel corso di diverse settimane, grazie all’aiuto ed alla formazione dei loro ottimi insegnanti e la collaborazione dell’Associazione Domenico Spinella Ets sia stata utile a far maturare quell’educazione stradale che è fondamentale per far accrescere consapevolezza e prudenza nelle nuove generazioni. (rrc)