A Maida, il Banco Alimentare è giunto al terzo anno. Si tratta di un sostegno concreto mensile per le famiglie a basso reddito che ne hanno fatto richiesta e che da ieri si avvale della collaborazione volontaria, formalizzata con apposita convenzione, della Croce Rossa Italiana.
«Nel nostro piccolo – ha spiegato il sindaco di Maida, Salvatore Paone – cercheremo anche quest’anno di riprodurre questa catena virtuosa che di traduce in un sostegno concreto a decine di famiglie che hanno bisogno di essere supportate. Un’attività che assume un valore particolare soprattutto in questa difficile fase caratterizzata da un nuovo incremento dei contagi da covid 19 che mette in discussione non solo la sicurezza sanitaria, ma anche la socialità e la capacità produttiva».
Così come l’assessore alle Politiche Sociali, Sabrina Fiumara e gli amministratori Paolo Pileggi e Francesco Dattilo, coordinatori del progetto per conto del Comune di Maida, ringraziano i Volontari Cri per la preziosa collaborazione messa a disposizione, il sindaco Paone si complimenta con l’assessore alle Politiche sociali «per le attività che sta portando avanti in questi anni ed in particolare per questa iniziativa di supporto alle famiglie disagiate con la preziosa collaborazione della Croce Rosse italiana».
«Proprio questa sinergia – ha concluso il sindaco Paone – ci aiuta a potenziare e valorizzare questo servizio destinato a sostenere le persone di difficoltà che in questo momento delicato per la vita delle comunità assume significato particolare». (rcz)
L’Amministrazione comunale di Maida, guidata dal sindaco Salvatore Paone, ha dato il via libera per un contributo economico straordinario una tantum alle imprese artigiane e commerciali che hanno subito danni per l’emergenza Covid 19.
L’importo complessivo che finanzierà il contributo, è pari ad euro 36.000,00 ed è costituito da fondi di bilancio comunale. Gli importi unitari dei contributi, saranno determinati avuto riguardo i parametri indicati nella manifestazione di interesse pubblicata nell’ albo pretorio e nella home del sito del Comune.
«Non era mai successo – ha dichiarato il sindaco Paone – che una somma così importante di fondi comunali venisse destinata alle attività locali e in maniera così concreta. Con questo gesto l’amministrazione di Maida ha voluto sottolineare come i lavoratori autonomi rappresentano la categoria che ha subito contraccolpo di una pandemia che ha sconvolto anche i ritmi del lavoro».
«In particolare – ha aggiunto – con questa misura ci rivolgiamo a quei commercianti e artigiani che sono stati costretti alla chiusura durante i mesi del lockdown. Il contributo una tantum (da richiedere compilando un apposito modulo) sarà un valido sostegno che potrà servire per pagare i fitti dei locali, imposte, contributi inps, spese di sanificazione o ogni altro costo che in questo periodo di grave crisi economica le imprese sono comunque costrette a sostenere».
I beneficiati del provvedimento sono: commercianti a posto fisso; commercianti ambulanti; artigiani a posto fisso.
Il contributo una tantum è riconosciuto alle imprese attive ed in possesso dei requisiti in seguito elencati alla data di presentazione della domanda:titolare e/o legale rappresentante residente nel Comune di Maida almeno dal 1° gennaio 2020; per le società , tale requisito è richiesto per almeno la metà dei soci; avere sede operativa o unità locale operativa nel Comune di Maida presso un immobile non di civile abitazione, che sia in locazione o in proprietà, attiva ed operativa alla data di presentazione della domanda; per i commercianti ambulanti avere sede legale nel comune di Maida; essere regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese istituito presso la Camera di Commercio territorialmente competente; non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo o nel corso di un procedimento per la dichiarazione di uno di questi stati e non trovarsi il legale rappresentante o soggetto proponente in stato di fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo o nel corso di un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni; impegnarsi proseguire la propria attività per almeno un periodo di 6 mesi dalla data di liquidazione del contributo.
La domanda, in carta libera, deve essere presentata a mano al Protocollo Generale del Comune di Maida dal soggetto che ha la titolarità e/o la legale rappresentanza della attività o dal soggetto legittimamente delegato, entro quindici giorni dalla pubblicazione del presente avviso, utilizzando il modello pubblicato su albo pretorio e sulla home del sito del Comune. (rcz)
A Maida, nell’ex sede del corpo forestale, è stata inaugurata la nuova sede Auser. Il taglio del nastro è stato affidato alla presidente del locale circolo Rita Cervadoro, alla presenza del sindaco Salvatore Paone e dei presidenti regionali e provinciali, rispettivamente Francesco Mungari e Carlo Bonifati.
Un segnale che vuole andare verso la normalità dopo il lungo periodo di lockdown e l’attuale momento pandemico che ancora limita sensibilmente l’attività di associazioni che, come l’Auser, rappresentano un sicuro punto di riferimento, di vicinanza e solidarietà per le persone anziane.
«Sono davvero contenta che nonostante gli imprevisti siamo riusciti a raggiungere dopo mesi l’obiettivo di inaugurare la nuova sede – ha affermato la presidente Cervadoro –. Ringrazio il sindaco Salvatore Paone e l’intera amministrazione comunale che affidandoci in gestione questo stabile e l’area circostante hanno fornito la possibilità all’associazione di continuare la propria attività di aggregazione. Ringrazio anche i tanti volontari Auser che in maniera del tutto gratuita e appassionata hanno consentito di eseguire i lavori manutentivi di recupero. Auguri a questa splendida associazione e buon lavoro a noi tutti».
«L’Auser di Maida è un presidio di socialità e di vicinanza alle persone che con la loro esperienza di vita rappresentano un grande patrimonio per l’intera comunità – ha aggiunto il sindaco Paone –. Era quindi doveroso da parte dell’amministrazione indicare questo bellissimo stabile come nuova sede per il circolo dell’associazione. Da parte mia ringrazio a nome dell’intera amministrazione comunale la presidente Cervadoro, il suo direttivo e gli iscritti, per la passione e la loro immutata voglia di organizzare iniziative culturali, sociali e aggregative al servizio della crescita della nostra comunità. Speriamo che questo brutto periodo pandemico termini presto in modo che questa bella esperienza possa tornare nuovamente a sviluppare tutte le sue potenzialità». (rcz)
A Maida è stato istituito uno sportello informativo sulla storia, lingua e cultura Arbëreshë grazie ai Volontari del Servizio Civile Universale.
Lo sportello, denominato Gjaku Arbëresh, è stato attivato con lo scopo di aiutare i giovani a conoscere, valorizzare e non dimenticare gli aspetti culturali, linguistici e letterari di un popolo tanto antico quanto prezioso come quello degli albanesi d’Italia, e sarà attivo il lunedì e il mercoledì, dalle 9.30 alle 13.30.
«Fa molto piacere che i ragazzi del servizio civile stiano portando avanti questo progetto – ha dichiarato il sindaco di Maida, Salvatore Paone -. Di questo sono loro molto grato. Grazie all’impegno del delegato sindaco Sabrina Fiumara in questi anni abbiamo sempre cercato di valorizzare la cultura arbereshe attraverso fondi regionali realizzando progetti come Vina Katundi Ime e Kundarele ce Nje here e anche quest’anno parteciperemo ai nuovi bandi. Ma non vogliamo fermarci qui».
«Il coinvolgimento dei giovanissimi – ha concluso il primo cittadino – diventa fondamentale per continuare in questa direzione e i ragazzi del servizio civile hanno ben intrapreso questa strada».
Quella Arbëreshë (italo-albanese) è una minoranza etnica storicamente insediatasi nell’Italia meridionale, tra il XV e il XVIII secolo. Del comune di Maida, fa parte la frazione di Vena (originariamente Vinagreci/Vjna), che conserva ancora gelosamente lingua, usi e costumi Arbëreshë.
Ci si può mettere in contatto con i volontari tramite: Email: scumaida@libero.it. Oppure inviare un messaggio nella chat delle pagine social preposte: Facebook: centro studi futura – Maida – Carlo Acutis; Instagram: csfuturamaidacarloacutis. (rrm)
Il Comune di Maida è beneficiario di un finanziamento di oltre 1 milione di euro per il contrasto al fenomeno del dissesto idrogeologico.
Con nota della Regione Calabria, Dipartimento protezione civile, il sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha ricevuto la convocazione per la stipula della convezione da firmare giorno martedì 8 settembre presso la sede regionale.
Il finanziamento, dunque, sarà destinato alla salvaguardia del centro abitato e in particolare alla realizzazione di un muro di contenimento a ridosso del centro storico di Maida, prospiciente la viabilità provinciale Maida-Jacurso 162/2 e finalizzato a rendere stabile l’intero costone sul quale insiste una cospicua presenza di case stabilmente abitate.
Dopo interventi relativi alla pulizia dei principali fiumi e il consolidamento di strade e ponti, questo nuovo finanziamento consentirà di lavorare sulla messa in sicurezza di un costone geologicamente molto fragile, con rischio dissesto elevato.
«Il lavoro continuo e in sinergia con gli uffici comunali e regionali ha portato a questo grandioso risultato – si legge in una nota dell’Amministrazione comunale di Maida guidata da Paone –. Da più di un decennio Maida non otteneva un finanziamento così consistente per un’opera utile alla sicurezza dei cittadini e di contrasto al dissesto idrogeologico del territorio. L’intenzione è quella di non fermarci e da mesi siamo in contatto con gli uffici regionali per ottenere ulteriori risorse».
«La preoccupazione dell’amministrazione – prosegue la nota – è già proiettata ad altre situazioni limite, in particolare su località Schiavello, una zona interessata dal passaggio del fiume Cottola dove l’instabilità degli argini ad ogni pioggia mette a rischio diverse proprietà. Non ci fermeremo fino a quando non otterremo le risorse necessarie per un intervento definitivo e rispondere così alle giuste istanze di decine di proprietari e di famiglie che vivono in quelle zone». (rcz)
Questa sera, a Maida, alle 21.00, al Castello, il concerto per chitarra di Michele Francesco De Fazio.
L’evento rientra nell’ambito della rassegna Chitarre e oltre, organizzata dall’Associazione Culturale Animula con il patrocinio della Regione Calabria, dalla Provincia di Catanzaro, finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico della Regione per gli interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale presente in Calabria, annualità 2019. (rcz)
Domani, a Maida, all’Agriturismo Costantino, al via l’ottava edizione del Color Fest, organizzata dall’Associazione Che cosa sono le nuvole Aps «nel pieno rispetto delle prescrizioni di distanziamento e sicurezza».
L’edizione 2020, dal titolo Ricomincio da te, prevede l’allestimento di una doppia area: una dedicata ai live e una vasta zona verde da picnic dove potersi sdraiare e rifocillarsi, ascoltando presentazioni, set acustici e dj set.
Il 12 agosto, apriranno le danze Colapesce e Dimartino, «due cantautori di razza, freschi di uscita discografica con “I mortali”, un disco che è già un piccolo cult, perla di cantautorato raffinato e mai banale», XXXXX Tba, Laura Agnusdeie Toru.
Nell’area picnic, inoltre, showcase di Al The Coordinator, Piove e Mivà e dj set di Fabio Nirta.
Il 13 agosto, invece, sul palco Flavio Giurato, GiovanniTruppi, Fadi, Le Cose Importanti.
Ruben Camillas presenta, inoltre, il libro La musica del futuro, che ripercorre il percorso di una delle band più interessanti e sperimentali in Italia: i Camillas. (rcz)
Il Centro storico di Maida è stato protagonista del Laboratorio di Urbanistica del IV anno del Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, con cui ha sottoscritto una convenzione con il sindaco Salvatore Paone.
Gli studenti, che hanno proposto per il Laboratorio, di cui è titolare la prof.ssa Francesca Moraci, assistita dalla prof.ssa Celestina Fazia e dagli architetti Carlo Roselli, Andrea Bartucciotto e Dora Bellamacina, ben 12 progetti, si sono concentrati sui temi della riqualificazione urbana, della progettazione dello spazio pubblico, dello studio della città resiliente, della mobilità sostenibile, della progettazione del paesaggio urbano e del social housing, che sono stati presentati alla commissione nel corso del workshop annuale, giunto alla quinta edizione, e svoltosi sulla piattaforma Teams.
«Abbiamo avviato un importante collaborazione con l’Università di architettura di Reggio Calabria – ha dichiarato il sindaco Paone – che continuerà nel prossimo anno accademico con l’obiettivo di dare completa definizione allo studio urbanistico della nostra città. Un altro tassello importante che ci aiuta a definire attraverso studi universitari una progettualità di rigenerazione urbana alla base di qualsiasi investimento futuro».
«Fa piacere coinvolgere in questo nostro ambizioso obiettivo – ha aggiunto il primo cittadino – giovani studenti universitari, alcuni provenienti anche dall’estero, che con il loro entusiasmo stanno apportando suggerimenti progettuali davvero stimolanti. Un grazie particolare alla prof. Moraci che ha scelto Maida per portare avanti gli studi del corso di Urbanistica e che mi auguro veda nel prossimo anno accademico anche la presenza di tanti studenti sul territorio». (rcz)
Un po’ casa, un po’ albergo: è questa la caratteristica del cosiddetto “albergo diffuso”, ovvero la soluzione per quei vacanzieri che non amano il soggiorno in albergo. È l’idea vincente contro lo spopolamento dei borghi e di paesi che hanno caratteristiche uniche e straordinarie, ma tante case abbandonate, lasciate a degradare completamente. Un modello di ricettività che ha spinto la CNN, la famosa televisione americana, a dedicare un ampio servizio a Cinquefrondi, il paese dove le case costano appena 1 euro. L’ospitalità punta al recupero di case ristrutturate con finalità turistiche, nel rispetto dell’ambiente e della eco-sostenibilità. In poche parole è l’intero paese che diventa “albergo” (da qui la denominazione “diffuso”) che in tal mondo è sollecitato al recupero del centro storico, dei suoi insediamenti urbani e rurali, al fine di offrire una qualità di soggiorno assolutamente invidiabile. Anzi, sono in tanti gli stranieri che – innamorati del luogo – decidono di restare. e acquistare una casa da destinare alle proprie vacanze o da mettere a disposizione di altri vacanzieri attratti dalla nomea del luogo.
Del resto, la Svimez, in un suo rapporto, ha disegnato un quadro catastrofico per la Calabria: nei prossimi 50 anni, perderà 500 mila abitanti. Una proiezione che porta sconforto, sopratutto se si pensa che la Calabria, come Regione, ha tanto da offrire ai suoi abitanti e al Paese ma, che purtroppo, è solo un’anticipazione di una situazione tristemente reale quanto attuale: i calabresi stanno abbandonando la Calabria e, i Comuni, si ritrovano con case abbandonate, uffici e luoghi d’Istruzioni chiuse, costringendo i sindaci a scelte dolorose: avviare progetti che prevedono la vendita delle case a un euro, per evitare fenomeni inarrestabili di spopolamento,
Scelte, che lasciano l’amaro in bocca a sentirle, ma che hanno trovato spazio in un colosso come la CNN che, in un servizio firmato da Silvia Marchetti, racconta di Cinquefrondi, «un accogliente Comune dove poter tranquillamente soggiornare, Cerniere dei Due Mari, con il fiume e la montagna a pochi minuti di macchina» e che rende l’impossibile, possibile: «presto le nostre case abbandonate saranno abitate da tanti turisti – ha annunciato il Comune di Cinquefrondi su Facebook – solo oggi sono arrivate centinaia di richieste, che vedono in Cinquefrondi un centro strategico da vivere».
Ma Cinquefrondi non è l’unico ad aver promosso questa iniziativa contro lo spopolamento: ci sono anche il Comune di Rose, Maida e Tarsia, mentre a Martone, un piccolo borgo della Locride, è stato realizzato il primo albergo diffuso in Calabria. Si tratta di un progetto voluto fortemente dal sindaco, Giorgio Imperitura, per combattere, appunto, lo spopolamento e per recuperare le abitazioni del centro storico che sono state abbandonate.
Quella di Martone, a conti fatti, potrebbe essere una soluzione al problema che, in questo periodo, stanno affrontando diversi Comuni calabresi: realizzare un albergo diffuso non solo per recuperare gli edifici abbandonati, ma anche per creare e rilanciare un nuovo tipo di turismo dove i visitatori possono vivere un’esperienza differente di ospitalità all’insegna della sostenibilità e rispetto dell’ambiente.
D’altronde, si tratta di un modello di recente diffusione in Italia e in Europa, ideato da Giancarlo Dall’Ara, presidente dell’Associazione Alberghi Diffusi, che «ha contribuito a dare un’immagine nuova e diversa dei piccoli centri sia ai turisti che ai residenti: quella della nuova frontiera dell’ospitalità che non crea impatto sociale, tantomeno ambientale, che affonda le radici nella cultura di un luogo, e che risponde al bisogno più profondo di chi va in vacanza, quello dell’autenticità». (rrm)
«Sollecitare la società civile nella lotta alle mafie promuovere legalità e giustizia», questi gli obiettivi del neonato Premio Nazionale Astrea, riconosciuto dal Ministero di Grazia e Giustizia, la cui cerimonia di premiazione si terrà alle 20.30, all’Hotel Hohn Stuart di Maida.
Il Premio vanta il patrocinio della Regione Calabria, Consiglio Regionale della Calabria, Provincia di Catanzaro, Camera di Commercio di Catanzaro e Comune di Maida.
Premiati, in questa prima edizione, Nicola Gratteri, Procuratore di Catanzaro, Nino De Masi, imprenditore calabrese da anni in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata, il giornalista RAi Michele Cucuzza, l’attore Gigi Miseferi, la squadra della Tonno Callipo Volley, lo scrittore Domenico Dara, il campione di automobilismo Angelo Mercuri e l’artista Eva Romano.
La serata, inoltre, sarà arricchita dall’esibizione del tenore Amerigo Marino e dal soprano Ketty Sanò, accompagnati al pianoforte dal Maestro Francesco Sinopoli.
I Premi sono realizzati dall’orafo Luigi Mungo.
«L’iniziativa culturale – ha spiegato Piera Dastoli, presidente del Premio – può contare anche sul fattivo sostegno di numerose aziende private che hanno sposato in pieno la mission del premio che non si limita alla mera consegna di un riconoscimento ma è un vero e proprio progetto culturale che persegue principi e finalità ben precise come la giustizia e la legalità».
«Ciò – ha proseguito il presidente Dastoli – senza dimenticare realtà e personaggi che costituiscono delle vere eccellenze in ambiti vitali della nostra società come la cultura, lo sport, il giornalismo, l’imprenditoria, l’impegno sociale. Intendiamo testimoniare ammirazione, gratitudine ed affetto a quelle personalità italiane che hanno offerto una testimonianza d’impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nella propria azione sociale e politica contro la violenza e l’ingiustizia».
«Il nostro plauso – ha concluso il presidente Dastoli – va in modo particolare a quanti hanno profuso il loro impegno in difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità».
«Ospiti di livello nazionale – ha sottolineato il direttore artistico Massimo Mercuri – arriveranno in Calabria per ritirare il riconoscimento Astrea. Il 7 settembre riceveranno il riconoscimento uomini e donne che hanno messo al primo posto i valori della legalità e dell’etica alla base del loro agire, svolgendo il loro lavoro nel pieno rispetto dei principi della convivenza civile e democratica».
«Si tratta di persone – hanno dichiarato Dastoli e Mercuri – che con il loro esempio di vita testimoniano coerenza e correttezza nei vari ambiti in cui operano. Una manifestazione che vuol essere, dunque, un’ulteriore dimostrazione che la Calabria non è solo la regione del malaffare descritta dalle cronache quotidiane».
«Nella nostra terra c’è tanto di buono e di positivo – hanno proseguito la presidente e il direttore artistico del Premio Astrea – realtà efficienti, persone perbene di cui non si parla quasi mai, che difficilmente occupano le prime pagine dei giornali o gli schermi dei tg. Dalla Calabria può e deve partire uno scatto d’orgoglio, la volontà ferma per questo territorio di ritrovare tutte le sue energie per riscattarsi. Il Premio Astrea vuol rappresentare questo nostro intento oltre ad essere un attestato di stima e di riconoscenza verso quelle personalità che, a livello nazionale, si sono battute e continuano a lottare per costruire con i fatti una società migliore». (rcz)
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