Giuseppe Livoti, presidente de Le Muse, è il direttore artistico, insieme a Marisa Arena, della mostra Make Sport not War, inaugurata a Palazzo Zanca di Messina, organizzata dall’Associazione Le Muse di Reggio e l’Associazione Impronte di Messina.
Si tratta di un evento unico e proiettato nel panorama degli eventi sportivi nazionali, che vede unita l’area metropolitana dello Stretto e che ha visto la partecipazione di 40 artisti dove si è simbolicamente ribadito un nuovo modo di dire mutuato dal “fate l’amore non fate la guerra”, divenuto “fate sport non fate la guerra”. Questa installazione, poi, sarà trasferita a Reggio per un nuovo evento.
Una inaugurazione che ha visto la partecipazione di tantissima gente e simpatizzante dello sport che ha esaltato i valori della competizione e del senso di fare squadra e gruppo, evidenziando anche che occorre parlare e confrontarsi sulle tematiche del tempo attuale. Ed in concomitanza del Giro d’Italia 2022, che partito da Budapest, arriva in Sicilia per risalire per la Penisola, Palazzo Zanca sede del Municipio siciliano ospiterà fino all’undici maggio una installazione insieme alla mostra fotografica dedicata al simbolo assoluto del ciclismo messinese, siciliano ed italiano Vincenzo Nibali.
I direttori artistici di tale vento sono stati Marisa Arena e Giuseppe Livoti, i quali hanno voluto fare realizzare in una ideale tastiera, un deskstop di icone o formelle 30×30, un messaggio in cui il movimento è parte comunicativa ed essenziale. Livoti in qualità di critico d’arte ha ribadito come tale esperimento è “opera condivisa” in tempi in cui l’arte vive un minimalismo storico e provocatorio e l’eco lontano del futurismo esalta ancora con artisti contemporanei, linee che si dipanano in elementi sintetici ed essenziali come una bici o ancora il senso della condivisione quale lo storico passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali.
Un’installazione che nasce nel momento della composizione e finirà nel momento della scomposizione di un cruciverba figurato, tra lettere che creano parole e atmosfere che identificano pace, serenità ed il potere sano della competizione sportiva. Il colore identificativo che primeggia chiaramente è il Rosa, simbolo di una delle più importanti corse a tappe creato da Armando Cougnet – storico direttore della Gazzetta dello Sport – nel 1931. Durante la serata di inaugurazione, Francesco Giorgio responsabile del Comitato Tecnico si è soffermato su questo evento come momento collaterale, proprio perchè con l’allestimento della mostra si è voluto fare coniugare sport ed arte, rendendo omaggio ad una manifestazione trasmessa in quasi 200 televisioni al mondo. Abbiamo lavorato al meglio per avvicinare le città metropolitane di Rc e Messina per lasciare una traccia sui giovani del luogo e sul mondo del ciclismo.
Lollo La Rosa, manager team Nibali, soddisfatto delle celebrazioni intorno al giro che vedono gli scatti d’autore di Filippo Mazzullo sul famoso ciclista Vincenzo Nibali soprannominato “lo squalo dello Stretto” si è soffermato su come si può fare cultura seguendo un doppio binario, un viatico – sano – per attività che i giovani dell’area metropolitana devono conoscere e promuovere.
Questi i 40 artisti che sono stati fondamentali per realizzare l’opera: Morena Aquila, Antonello Arena, Alberto Avila, Cristina Benedetto, Emanuele Bernava, Elvira Bordonaro, Carmen Crisafulli, Veronica Diquattro, Pippo Galipò, Maurizio Gemelli, Giuseppe Geraci, Hugo, Sonia Impalà, Alessandra Lanese, Adele Leanza, Natalia Lisitano, Sabrina Lo Piano, Manuela Lugarà, Davide Lupica, Pippo Maggio, Santina Milardi, Monica Miraglia, Dania Modello, Lidia Muscolino, Nansicily, Antonio Nicolò, Marco Pavone, Re, Carmen Restifo, Rosa Rigano, Angelo Savasta, Marisa Scicchitano, Giovanna Sanò, Wilma Salzillo, Piero Serboli, Gianfranco Sessa, Nino Siragusa, Mimma Oteri, Taimo, Gaetano Villegiante. (rrc)