REGGIO CALABRIA – Metrocity per il sociale, 24 Comuni ottengono fondi per la disabilità

Sono stati presentati, nel corso di una conferenza stampa nella sala “Trisolini” di Palazzo Alvaro, gli esiti dell’avviso pubblico rivolto ai Comuni per la realizzazione di progetti di utilità sociale. Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, insieme al consigliere delegato al Welfare, Domenico Mantegna, ed al dirigente di Settore, Piero Praticò, ha illustrato i dettagli di un programma di investimento dal valore di circa 300 mila euro e che vede coinvolti diversi Enti locali del territorio, rappresentati da sindaci e amministratori all’incontro odierno di Palazzo Avaro.

Il sindaco facente funzioni si è detto «particolarmente contento soprattutto per come è stato approcciato il bando da parte delle amministrazioni locali». «Praticamente tutti i Comuni partecipanti – ha affermato – hanno raccolto parere favorevole sui loro progetti, risultando beneficiari dei contributi previsti. L’iniziativa rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per i territori che potranno contare su una ricaduta di circa 300 mila euro, sopperendo alla pressoché continua e costante diminuzione dei trasferimenti statali su un comparto fondamentale come quello dei servizi sociali». «Non era affatto scontato che la Città Metropolitana riuscisse a trovare queste risorse nei meandri del bilancio», ha commentato Versace aggiungendo: «Merito va ascritto all’ostinazione del consigliere Mantegna, all’intero settore Welfare ed al Consiglio nella sua totalità, cui va il mio ringraziamento».

«Nel frattempo – ha proseguito – non ci stiamo fermando e stiamo pensando alla prossima programmazione. Da pochi giorni ho firmato il Peg e assegnato le nuove risorse. Siamo già al lavoro, quindi, per provare ad accelerare i tempi e continuare a manifestare, concretamente, piena vicinanza alle realtà impegnate sul territorio in favore dei più deboli e fragili. Quando si parla di sviluppo è necessario operare in maniera tangibile mettendosi al servizio di quanti ci supportano nelle attività svolte nel campo del sociale». «In questo caso – ha concluso Versace – siamo sempre in prima linea, seguendo la strada indicata dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Se si parla di aiutare le persone più fragili e vulnerabili noi non ci tiriamo certo indietro. Soltanto a fine anno, infatti, il Consiglio metropolitano ha approvato una variazione di bilancio di circa 700 mila euro che prevede l’attuazione di sei progetti la cui scadenza, in molti casi, è stata prorogata proprio per includere quante più realtà possibili».

Il consigliere Domenico Mantegna ha, quindi, sottolineato come l’amministrazione abbia voluto «imprimere un forte impulso sul settore Welfare per rispondere alle difficoltà di territori già di per sé fragili e che, in questi ultimi anni, si sono dovuti scontrare anche con le conseguenze della pandemia che hanno accentuato le difficoltà ed i bisogni di chi vive una situazione di disagio o di difficoltà». «Attraverso l’investimento di quasi 300 mila euro – ha spiegato – abbiamo dato l’opportunità ai nostri Comuni di presentare importanti progetti di utilità sociale. Noi abbiamo fornito linee guida, lasciando spazio e margini ai Servizi sociali degli Enti locali che hanno potuto realizzare un piano specifico per ogni singola esigenza territoriale. Siamo felici, dunque, perché tutti i Comuni sono stati ammessi a finanziamento e, come ufficio, andremo immediatamente a predisporre le convenzioni affinché vengano messe a regime le risorse necessarie ad avviare immediatamente le attività programmate per dare risposte alle famiglie bisognose».

Entrando nel merito delle progettualità promosse, il consigliere Mantegna ha precisato come «i Comuni costieri abbiano focalizzato le proprie attenzioni sulle “spiagge accessibili” per consentire una fruizione adeguata dei litorali alle persone con disabilità e difficoltà motorie». «I Comuni dell’entroterra – ha concluso il consigliere delegato alle Politiche sociali – si sono, invece, concentrati sui progetti legati alla mobilità ed al cosiddetto “taxi sociale” che aiuterà gli anziani che abitano le zone interne a muoversi con più facilità». (rrc)

Calabria capitale delle orchidee col raduno del Giros a Roccella

Stanno già arrivando a centinaia da ogni parte d’Italia i partecipanti al raduno nazionale del Giros (principale Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee) a Roccella Jonica (Rc) dove hanno fissato il loro quartiere generale all’Hotel Kennedy.

La Calabria è uno dei luoghi al mondo dove fioriscono un gran numero di orchidee campestri che attraggono davvero tantissimi studiosi ed appassionati alla ricerca degli esemplari più rari e non ancora classificati. In genere i più interessati risultano essere cercatori tedeschi e olandesi i quali, più degli italiani, riescono a scoprirne di nuovi pure perché tale ricerca ha anche un valore industriale, oltre che scientifico, poiché è utile per individuare un genoma adatto alla migliore replicazione commerciale.

È la prima volta che si svolge in Calabria un raduno nazionale così importante di scienziati ed appassionati. E l’Università delle generazioni (avendone dato l’input nell’estate 2018) auspica che da tale assai significativo evento possa scaturire non soltanto l’interesse della gente comune, ma anche quello della Regione Calabria, di altre istituzioni e associazioni territoriali affinché ne nasca un utile turismo per buona parte dell’anno e una regolamentazione che sia efficace per la tutela e la valorizzazione. A questo mira pure il lavoro preparatorio durato ben cinque anni dei principali organizzatori Pino Liberti di Roccella Jonica, Nazareno Circosta di Badolato e Rosalba Petrilli di Girifalco.

Tale raduno nazionale avrà inizio ufficialmente giovedì 27 aprile quando sarà dato il saluto di benvenuto ai convenuti da parte delle autorità locali e di Mauro Biagioli, presidente Giros nazionale, il quale poi illustrerà ai partecipanti le caratteristiche delle due escursioni in programma. La prima avverrà venerdì 28 nella parte alta della locride che va dal territorio pressoché rivierasco del Comune di Placanica ai circa novecento metri di monte Stella nel Comune di Pazzano. La giornata di sabato 29 aprile è dedicata agli approfondimenti scientifici, culturali ed organizzativi. La seconda escursione avrà luogo domenica 30 aprile nel territorio compreso tra i comuni di Badolato e di Chiaravalle nella parte jonica della provincia di Catanzaro. A richiesta, le escursioni potranno continuare privatamente pure lunedì Primo maggio, accompagnate da Pino Liberti e da altre guide.

Alle escursioni possono partecipare pure i non appartenenti al Giros, purché siano adeguatamente e autonomamente equipaggiati e si attengano alle prescrizioni necessarie alla propria e all’altrui incolumità e sicurezza. Pure per tale motivo è meglio rivolgersi al signor Pino Liberti (tel. 339-5855986 pino.liberti@alice.it) o direttamente alla segreteria@giros.it (tel. 338-3504459) oppure all’Hotel Kennedy (tel. 0964-863384 e 863134 signori Maurizio e Stefania). (rrc)

REGGIO CALABRIA – Parte dalla Città dello Stretto un Manifesto per la pace

Un gruppo di scrittori di Reggio Calabria realizza un manifesto per la Pace, coinvolge tantissimi cittadini di varie parti della Penisola le cui voci si uniscono al coro di protesta che si sta alzando dalla società civile contro il conflitto europeo e contro tutti i teatri di guerra che insanguinano il mondo. Un particolare, accorato appello al mondo della Cultura le cui istanze sono ancora troppo flebili, pavide, affinché chi sa e può metta in campo ogni sua energia per scongiurare la deriva dell’umanità. Un appello che abbracci ogni espressione del mondo civile per una presa di coscienza generale.

“E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero”.

Dice il manifesto: Riprendiamoci la Storia, gridiamo Pace ai nostri governanti e se non ascoltano, urliamola più forte. Diventiamo cerchi concentrici di umanità fino a giungere ai luoghi di guerra. Un urlo che distrugga il muro di gomma dei poteri delle armi.
La società civile, il mondo della cultura, l’informazione, gli studenti e i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, le università, i cittadini, i lavoratori, insomma tutto il popolo italiano, che si riconosce nei sacrosanti principi della Carta costituzionale, non può rimanere alla finestra e guardare da spettatore passivo ai teatri di guerra presenti nel mondo e al drammatico conflitto tra Russia e Ucraina. È arrivata l’ora di dire basta!

Una guerra, oltretutto, a due passi da casa nostra, impensabile, proprio in Europa, dopo le tragedie causate dalla I e dalla II guerra mondiale.

Il conflitto solo superficialmente definito “europeo”, senza apparente via d’uscita, che tocca le nostre coscienze, non può essere più tollerabile.

È poco utile, oggi, soffermarci sulle analisi che hanno dato vita a questa assurda ignominia. La storia avrà modo e tempi per risalire alle cause che l’hanno determinata, oggi si deve arrivare a un immediato cessate il fuoco e dare inizio a un negoziato di pace senza alcun distinguo. I popoli non vogliono guerre.

I conflitti sono generati esclusivamente da élite di potere che mandano al massacro, senza scrupolo alcuno, milioni di esseri umani, ignorando colpevolmente le regole del vivere civile.

Sulla base del diritto internazionale gli Stati devono risolvere le dispute attraverso mezzi pacifici e in forme tali da non mettere in pericolo la pace, la sicurezza e la giustizia nel mondo.
L’assordante silenzio, anche, da parte dei cosiddetti intellettuali è inspiegabile, ma adesso più che recriminare, bisogna agire con forza e determinazione. Non si può rimanere in silenzio e affidarsi a semplici iniziative personali o a sterili, strumentali, inconcludenti e rissosi dibattiti televisivi.

I dati sono drammatici: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono, al momento, centinaia di migliaia i morti tra civili e militari; circa 7 milioni gli sfollati interni e altri 13 milioni le persone colpite direttamente dal conflitto.
L’Unicef afferma che la guerra pone a rischio la vita di 7,5 milioni di bambini, oltre 1,5 milioni quelli già costretti alla fuga. I bambini, oltretutto, sono particolarmente vulnerabili nei conflitti e rischiano più degli altri di non avere vie di fuga protette dai luoghi teatri di morte. La guerra, questi elementi, ove ce ne fosse bisogno, lo dimostrano è l’atto più crudele di disumanizzazione!

Il popolo italiano, pertanto, con tutte le sue componenti è chiamato a pronunciarsi non sul subdolo dilemma: armi sì o armi no, bensì si deve pronunciare sulla questione principale: guerra sì o guerra no.

Tutti uniti, dobbiamo riuscire a creare i presupposti per attuare un pacifico momento di pressione sui poteri decisionali, affinché sia proprio l’Italia a proporsi come mediatrice per un immediato cessate il fuoco e l’inizio di trattative di pace.
Il nostro Paese è l’esempio di come possano convivere pacificamente in Alto Adige, nel nome della Costituzione, nonostante le enormi difficoltà, due comunità di appartenenza etnica diversa.

La via da intraprendere è, quindi, la coesistenza autonoma e pacifica dei popoli sotto attacco, slegata dagli interessi di parte frutto solo di convenienze legate al potere politico, economico, finanziario.

Una elitaria irresponsabile minoranza criminale con interessi scellerati non può decidere i destini del mondo.
La convivenza civile e democratica tra le popolazioni, oggi luoghi di guerra, è l’obiettivo da raggiungere con l’apertura di negoziati che si dovranno aprire dopo un immediato “cessate il fuoco”.

Sottoponiamo alla sottoscrizione di tutti gli italiani questo “Manifesto per la pace” affinché democraticamente e libero da ogni condizionamento di parte, arrivi al cuore e alla mente del Governo italiano per attivare le azioni diplomatiche per un immediato “cessate il fuoco” propedeutico a un auspicato possibile percorso di pace. (rrc)

REGGIO CALABRIA – A Ecojazz si esibiscono Bosso e Biondini in Face to face

Un particolare “faccia a faccia” da “pari a pari” dove i due grandi artisti si muovono magistralmente insieme tra improvvisazione jazzistica e influenze mediterranee dando vita ad un dialogo ricco di profonda empatia. Un dialogo tra “pari” senza leadership.

Luciano Biondini fisarmonicista dal tocco impeccabile, dialoga con Fabrizio Bosso i cui suoni raggiungono una grande e pregevole intensità artistica fatta di improvvise incursioni “irruente e di delicate e dolci alchimie.

Ascolteremo brani di Bosso e brani di Biondini unitamente a standard riconoscibili da un punto di vista melodico.
La quantità di riferimenti stilistici dalla tradizione boppistica alla tradizione mediterranea e la naturale inclinazione del duo verso l’improvvisazione, renderanno questa performance un inedito momento di scambio che coinvolgerà il pubblico.

Il concerto si svolgerà a Reggio Calabria nel suggestivo Parco Collina degli Angeli (zona Sant’ Antonio) domenica 30 aprile alle ore 18,00.
In caso di cattive condizioni meteo il concerto si terrà presso l’auditorium Don Orione di Sant’Antonio. Per info e prenotazioni: 3396915773

Il concerto è promosso dalle associazioni Zefiro Aps e Art Blakey e rientra tra gli eventi finanziati da “Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022” della Regione Calabria. (rrc)

REGGIO CALABRIA – La Giornata mondiale della Terra celebrata dal Fai

Per la celebrazione della Giornata mondiale della Terra vi è stato un momento comune di sensibilizzazione da parte del Fai sez. di Reggio Calabria rappresentata dal suo capo delegazione arch. Dina Porpiglia, da parte delle guide ufficiali del Parco nazionale d’Aspromonte nella persona del presidente dott. Luca Lombardi e dal Tam del Cai con la sua presidente regionale dott.ssa Mariuccia Papa commissione Tutela ambiente montano nonché operatore nazionale Cai Tam ai fini della protezione ambientale in un evento organizzato e promosso dall’avv. Eliana Carbone.

Ha introdotto il tema l’avv. Eliana Carbone ricordando che la Giornata della Terra (Earth day) viene celebrata ogni anno il 22 aprile e che essa è stata istituita dall’Onu nel 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra in un tempo in cui devono essere affrontate dai governi e dalle Istituzioni diverse problematiche come: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli habitat naturali, l’estinzione di migliaia di specie di animali e di piante, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturale).

L’avv. Carbone ha quindi passato la parola al dott. Luca Lombardi presidente delle Guide ufficiali del Parco nazionale d’Aspromonte che ha riferito che le Guide del parco si occupano principalmente di accompagnamento all’interno del parco e divulgazione sullo stato dell’habitat naturale e sulla biodiversità in esso radicata nonché di eventuali pericoli che possano comprometterne la sopravvivenza, in maniera tale che le azioni che vengono svolte dagli enti siano poi ben comunicate alla cittadinanza tramite progetti di educazione ambientale, incontri nelle scuole e attività in generale.

Ha poi continuato il dott. Lombardi dicendo che per il Parco nazionale d’Aspromonte in particolare ci sarebbe ancora molto da fare in un contesto internazionale in cui viene richiesto che un determinato territorio deve essere ricoperto da almeno il 30% delle aree naturali protette sia marine che terrestri e di conseguenza si potrebbe dire certamente che il nostro parco dovrebbe essere più grande.
«Il nostro parco – ha concluso Luca Lombardi – ha comunque avuto due riconoscimenti Unesco in tutto il parco ed è Global geopark Unesco affiliato alla rete mondiale dei geoparchi e vi è anche la faggeta di Valle infernale che rientra sempre come riconoscimento Unesco in una serie di siti seriali di faggete antiche dei boschi vetusti».

Vi è stato, quindi, anche l’intervento del capo delegazione Fai sez. di Reggio Calabria architetto Dina Porpiglia che ha precisato che il Fai è un fondo per l’ambiente italiano, una fondazione senza scopo di lucro, nato nel 1975 e che esso si occupa della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale, paesaggistico italiano e che la delegazione di Reggio Calabria prosegue ovviamente e continua questa mission nazionale basandosi sul binomio cardine istitutivo dei principi del Fai che sono la conoscenza e la concretezza ed in particolare quest’ultima perché il Fai opera sul territorio ed in particolare la Fai sez. di Reggio Calabria opera su un territorio vasto che va dalla Piana di Gioia Tauro fino all’Area grecanica, mentre il secondo principio cardine è la conoscenza perché attraverso di essa si può promuovere un processo naturale di valorizzazione del nostro patrimonio culturale, paesaggistico, storico, artistico ed ambientale non solo da parte degli operatori del settore ma di tutti i cittadini ed in questa direzione c’è ad es. il progetto “apprendisti Ciceroni”, un progetto su base nazionale che vede protagonisti cinquantamila ragazzi delle scuole superiori in tutto il territorio italiano che verranno formati proprio nella conoscenza del patrimonio ambientale e paesaggistico della nostra Terra dai volontari Fai e di conseguenza, con la consapevolezza di quello che verranno a conoscere, avranno un maggiore amore e volontà di rispettare e salvaguardare la natura, la biodiversità, i monumenti storici, artistici, culturali.

Ha concluso la celebrazione della Giornata mondiale della Terra la dott.ssa Mariuccia Papa presidente regionale commissione Tutela ambiente montano (Tam) del Cai ed operatore nazionale Cai Tam che ha evidenziato che le commissioni regionali e i gruppi sezionali Tam, sono la parte operativa del Cai occupandosi di far conoscere gli ambienti naturali e di segnalare al Cai centrale, ai soci, alle istituzioni etc. tutte le situazioni di criticità ambientale di cui si viene a conoscenza e che allo stesso tempo collaborano con altre associazioni di tutela del territorio e svolgono un’importante attività di divulgazione fra i soci, sul territorio e soprattutto nelle scuole.

«Nessuno come gli escursionisti – ha sottolineato la dott.ssa Papa – conosce il territorio ed è in grado di segnalare ogni eventuale abuso. Infatti il nostro motto è: camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare».

E proprio in un’ottica di protezione ambientale ha concluso Mariuccia Papa molte sono le iniziative promosse dal Cai per la Giornata della Terra, anche in Calabria e le più significative sono segnalate sui siti ufficiali del Cai e della Cctam. E con questo impegno comune di protezione ambientale e cura del territorio delegazione Fai sez. di Reggio Calabria, Tutela ambiente montano (Tam) del Cai e Guide ufficiali del Parco nazionale d’Aspromonte hanno celebrato insieme la Giornata mondiale della Terra del 22 aprile. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il Csv dei Due mari con le associazioni per “Fare bene insieme”

Ha preso il via giovedì 13 aprile, dal Centro di solidarietà Marvelli di Reggio Calabria, il cammino che porterà da qui ai prossimi mesi il presidente e il consiglio direttivo del Centro servizi per il volontariato dei Due mari a incontrare le diverse organizzazioni della base sociale per un momento di conoscenza e di vicinanza.

«Obiettivo degli incontri itineranti» – che si svolgeranno presso le sedi delle associazioni socie e che coinvolgeranno tutta la compagine associativa, dai responsabili ai soci ai volontari e a quanti contribuiscano, a qualsiasi titolo, alla mission dell’associazione stessa – «è condividere in modo diffuso e corale qualcosa che va ben oltre l’adesione formale al Csv e riguarda invece bisogni e sogni, attese e desideri, che i diversi gruppi del reggino esprimono e avvertono, ma anche la consapevolezza e la responsabilità di operare tutti insieme per il bene comune»: è quanto afferma il presidente del Centro, Ignazio Giuseppe Bognoni.

E proprio nell’ottica del pensare e dell’agire comune, gli incontri saranno anche l’occasione per presentare e approfondire con le associazioni socie e i volontari il manifesto di Csvnet (associazione nazionale dei Csv) dal titolo “Fare bene insieme”, otto princìpi cardine frutto di un percorso condiviso per concretizzare il ruolo dei Csv come agenti di sviluppo del volontariato sui territori.

In aprile un’altra importante tappa di questo tour è stata giovedì 18 con Accademia Kronos Calabria e Club Unesco Re Italo. Le prossime date saranno aggiornate in base alle proposte e alle disponibilità delle diverse associazioni socie, che possono contattare la segreteria del Csv dei Due Mari per concordare giorni e orari più consoni alle proprie esigenze. Gli incontri saranno organizzati con modalità informali che contribuiscano ad accrescere una reciproca conoscenza da cui muovere, in futuro, anche per valorizzare il bagaglio di saperi, esperienze e valori che ciascuna organizzazione promuove nelle nostre comunità con dedizione e generosità.

La base sociale del Csv dei Due Mari di Reggio Calabria è composta da: Abakhi Organizzazione di Volontariato Reggio Calabria; Accademia del Tempo Libero Odv Reggio Calabria; Accademia Kronos Calabria Reggio Calabria; Adspem Fidas Odv – Associazione Donatori di Sangue per il Paziente Emopatico Reggio Calabria; Advst – Associazione Donatori Volontari Sangue per Talassemici Odv Locri (RC); AIL Reggio Calabria e Vibo Valentia Odv Reggio Calabria; A.l.a.g.a. – Associazione Laici Amici di Giovanna Antida Odv Gioia Tauro (RC); Alzheimer Reggio Calabria Romana Messineo Odv Reggio Calabria; Anffas Reggio Calabria – Associazione Locale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettiva e Disturbi nel Neurosviluppo – Aps Reggio Calabria; Anteas Reggio Calabria Odv Reggio Calabria; Associazione di Volontariato Cristiano Agape Odv Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC); Associazione Progetto amico Odv Villa San Giovanni (RC); Associazione Ashiafatima Odv ETS Reggio Calabria; Associazione Comunità Emmanuel Onlus – Sede di Reggio Calabria; Artinsieme Odv Reggio Calabria; Asd Aspi Padre Monti Aps Polistena (RC); Asproverde Odv Sinopoli (RC); Associazione Banco Alimentare della Calabria Odv – Sede di Reggio Calabria; Associazione Don Milani Odv Marina di Gioiosa Jonica (RC); Associazione Italiana Sclerosi Multipla – Aism – Associazione di Promozione Sociale/Aps – Ente del Terzo Settore/Ets – Sezione Provinciale di Reggio Calabria; Associazione Socio Assistenziale Sportiva Dilettantistica Odv Armonia Reggio Calabria; Auser Solidarietà Odv Associazione per l’invecchiamento attivo ETS Reggio Calabria; Avis Provinciale di Reggio Calabria Odv Reggio Calabria; Centro Comunitario Agape Odv Reggio Calabria; Centro di Solidarietà Alberto Marvelli Odv Reggio Calabria; Centro Reggino di Solidarietà Odv Reggio Calabria; Centro Sportivo Italiano – Comitato di Reggio Calabria Reggio Calabria; Organizzazione di Volontariato Club per l’Unesco Re Italo di Reggio Calabria; Diabaino Vip.Vip dello Stretto Odv Reggio Calabria; Don Pino Puglisi Odv Bovalino (RC); Espero Aps Reggio Calabria; Ets Telefono Amico Reggio Calabria Odv Reggio Calabria; Evelita Associazione Solidale Onlus Odv Reggio Calabria; G.o.v.i.c. Odv Reggio Calabria; Il Samaritano Odv Polistena (RC); Istituto per la famiglia Nazionale Odv Reggio Calabria; La Compagnia delle Stelle Odv Reggio Calabria; Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Associazione Provinciale di Reggio di Calabria Odv; Nuova Solidarietà Odv Reggio Calabria; Odv Inholtre Motta San Giovanni (RC); Odv Omnia San Ferdinando (RC); Organizzazione di Volontariato La danza della Vita Ets Palmi (RC); Prociv-Arci Rizziconi Odv; Pubblica Assistenza Associazione Donatori Sangue della Locride Organizzazione di Volontariato Marina di Gioiosa Jonica (RC); Pubblica Assistenza San Giorgio Soccorso Odv San Giorgio Morgeto (RC); Sadmat Odv – Servizio di Assistenza Domiciliare per il Malato Terminale ETS Reggio Calabria; Specialmente Preziosi Odv Villa San Giovanni (RC); Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Ets Aps Sezione Territoriale di Reggio Calabria e Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi – Sezione Provinciale di Reggio Calabria Odv. (rrc)

Aeroporto dello Stretto: decollano solo rabbia e delusioni

Secondo le stime diffuse dall’Enac l’Aeroporto dello Stretto dovrebbe contare su un traffico di 85 mila passeggeri l’anni, con l’introduzione delle nuove rotte per Torino, Venezia e Bologna. Quelle, per intenderci, che sono andate in gara e che verranno (se partecipa qualcuno) assegnate dopo la scadenza prevista del bando al 24 aprile prossimo.

Le perplessità sulla gara che prevede l’intervento della Regione a compensazione degli oneri aeroportuali e di volo è d’obbligo visto che, a quanto pare, non sono state ancora presentate offerte per le tre nuove rotte e il 24 è lunedì prossimo.

Le stime di Enac (l’ENte Nazionale pe rl’Aviazione Civile) parlano di 24mila passeggeri l’annoper il volo Reggio-Torino e ritorno, 27mila per Reggio-Venezia e 34mila per Reggio Bologna. Il riempimento previsot (su 133 posti a sedere disponibili) è stimato all’85% per Bologna, 65% per Venezia e il 58% per Torino.

Se si considera che ancora non sono state rimosse le limitazioni al volo (per le procedure di atterraggio che richiedono una formazione adeguata e specifica), non c’è molto da sorridere a proposito del futuro dello scalo reggino che vede addensarsi nubi sempre più fosche. L’impresisone è che la Regione ancora non ha seriamente valutato la necessità e l’esigenza di fare rete con i tre aeroporti calabresi, senza favorire soltanto lo scalo internazionale di Lamezia a danno dell’aeroporto Sant’Anna di Crotone e dell’Aeroporto dello Stretto di Reggio.

E dire che lo scalo intitolato al sottotenente dell’Aviazione Tito Minniti (medaglia d’oro al valor militare) ha una lunga e gloriosa storia alle spalle che risale al 1939, quando venne costruita la prima pista aeroportuale. Durante la guerra servì come aeroporto militare per tornare al servizio civile nel 1947, operando poi come scalo nazionale a partire dal 1957. e registrando fino a diversi anni fa numeri molto importanti in termini di traffico.

L’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme è nato nel 1976 ed è cresciuto notevolmente registrando numeri di traffico passeggeri di tutto rispetto. Ma non è sbagliato credere che gran parte di quetso successo è dovuto alla continua sottrazione di traffico allo scalo reggino, complice una dissennata politica di prezzo che fa ancora oggi preferire Lamezia a Reggio sia per i voli diretti nella Capitale o Milano

Tra l’altro anche questa Pasqua ha visto la vergognosa ascesa delle tariffe dei biglietti sia per i siciliani sia per i calabresi: un Milano-Reggio è venuto a costare più di un Milano-New York, senza che nessuna autorità politica o governativa abbia avuto il buon senso di intervenire per  vederci chiaro su evidenti abusi tariffari.  Ma l’Antitrust che ci sta a fare se permette il far west delle tariffe aeree per il Sud?

Se a Reggio sono convinti che da questo scalo decollano solo rabbia e delusioni, ci sarà, dunque, pure una qualche ragione. (rrm)

REGGIO – Festa di quartiere oggi al Rione Pescatori

di ANTONIO CALABRÒ – Il rione ferrovieri-pescatori ha sfornato sportivi di grande caratura in tutti gli sport, dal calcio al basket, dal ciclismo al tennis, dalla boxe all’atletica e così via. Ma la più grande fioritura di autentici campioni è stata nel RUGBY, il più nobile degli sport, sin dagli anni ’60, quando la squadra cittadina si allenava nel campo della PRO-FERROVIERI, di proprietà del Dopolavoro Ferroviario. La grande impresa avvenne nella stagione 1975-76 quando la squadra, guidata dall’illuminata presidenza di Umberto Botti (del RIONE), vinse il campionato di Serie B centrando la promozione in A. Fu la prima squadra cittadina in assoluto di tutti gli sport a disputare un torneo ai massimi livelli. Mi ricordo folle impazzite a seguire gli eroi nostrani, mi ricordo il tifo bestiale, mi ricordo l’entusiasmo per una squadra che in quel momento rappresentò la rivalsa cittadina ai gravi episodi del ’70. Giovani e meno giovani allo stadio comunale, alcuni dei nostri convocati in nazionale, la palla ovale che comparve nelle piazzette e nei campi di terra battuta, nello spiazzo di fronte al Sacro Cuore, nei vari campetti di Tortora, di Mantova, di San Pietro. In quella formazione giocavano tantissimi, sia del Ferrovieri che del Pescatori. C’erano Raffaele Babuscia, Giuseppe Germoleo, Nuccio Pansera, Giuseppe Cutrupi, Marcello Gatto, Peppe Schirinzi, Umberto Abate e poi quelli che conobbero l’onore della maglia azzurra Mimmo Spadaro (via Mercalli), Genesio “Gino” Coppola (maestro di Rugby, via Galileo Galilei) e infine Crescenzio “Enzo” Bentivoglio, che abitava proprio nel luogo oggi occupato dalla piazza che ospiterà la Festa del Rione. Quando Bentivoglio partiva come un missile verso la meta, il boato che si levava era come un tuono di tempesta. Un bellissimo momento sportivo per la città, un momento da non dimenticare. Per la cronaca la squadra raggiunse la serie A senza alcun aiuto da istituzioni, con un piccolo sponsor che era Kent, il negozio sul Corso. La passione di Umberto Botti (nell’anno della promozione le spese furono di diciannove milioni, un capitale dell’epoca)- che poi cedette gratuitamente la squadra a Matacena- non deve essere dimenticata, e neanche i ragazzi che hanno fatto la storia sportiva della nostra città. Ne parleremo, tra le tante cose, domani sera, alla festa.

Ps La mattina della promozione in A fu stupenda. Andavo a scuola al Foscolo, che era in un palazzo con gli appartamenti e i garage adattati ad aule. La mia sezione, la “D”, era proprio in un Garage, nella prima traversa della Via Frangipane. Sopra abitava il Presidente Botti, che lasciava parcheggiata la sua auto di fronte. Quando arrivammo trovammo la suddetta auto senza ruote, innalzata sopra a quattro vere e proprie colonne di mattoni, tutta infiocchettata, con il cartellone “A” bene in vista. Era più in alto di noi dodicenni. Uno scherzetto da Rugbisti, e subito, di prima mattina, si raccolse una folla di matti che cominciò ad inneggiare, serie A, serie A, e cori, canti e tanta felicità. Soltanto un fatto sportivo, ma una rivincita sociale, una festa, un momento topico di gioia collettiva e di sport.
Nelle foto Bentivoglio che va in meta, ( e quello che cercava di marcarlo che a fine partita si ritrovò tutto incerottato, pare gli abbiano dato qualche decina di punti di sutura) e il presidente Botti che ad ogni fine partita baciava tutti gli atleti.
Sabato 15, intera giornata, FESTA DEL RIONE FERROVIERI- PESCATORI, Piazza Trieste (a Villetta)- discesa Via Furnari- salita terza traversa Via Galilei.

REGGIO CALABRIA – Una Maglia amaranto per il Giro della Città metropolitana

È stata presentata nel corso di una cerimonia ufficiale tenutasi a Palazzo Alvaro la “Maglia amaranto” del Giro ciclistico della Città metropolitana di Reggio Calabria. “Una maglia fortemente identitaria”, rappresentativa, attraverso i suoi colori e le sue forme, “dei caratteri peculiari del territorio metropolitano”. Oltre l’amaranto, colore storicamente identificativo della città di Reggio Calabria, la maglia reca sul lato destro due bande di colore giallo e bianco, colori predominanti dello stemma araldico della Città metropolitana, e sul lato sinistro il logo ufficiale del Giro, che racchiude in sé i colori blu, del mare, e verde, della montagna, a rappresentare l’intero comprensorio territoriale, ed infine il profilo dei Bronzi di Riace, cui è dedicata l’edizione di quest’anno che segna la ripartenza del Giro ciclistico della Città Metropolitana.

A presentare l’evento questa mattina, di fronte ad una nutrita platea di autorità ed amministratori del territorio metropolitano, il sindaco facente funzioni di Palazzo Alvaro, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano delegato Giovanni Latella, il responsabile relazioni esterne della Lega ciclismo professionistico, Marcel Vulpis, e la vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi. Presentato nell’occasione anche il calendario delle attività istituzionali previste in occasione del giro, tra sabato 15 e domenica 16 aprile.
All’evento sportivo parteciperanno più di un centinaio di ciclisti professionisti, con un totale di 15 squadre, tra le quali un team australiano Uci world tour, il più alto livello del circuito ciclistico internazionale, e la nazionale italiana di ciclismo con tanti giovani ed un ciclista esperto e vincente come il campione olimpico Elia Viviani, vincitore dell’ultima edizione del giro della provincia di Reggio Calabria, che il prossimo 16 aprile partirà in gara da Riace con la maglia numero 1.

“E’ davvero un onore per noi poter celebrare un momento così significativo – ha commentato a margine della cerimonia il sindaco facente funzioni Carmelo Versace – il Giro della Città metropolitana sarà per noi una festa dello sport, una bellissima iniziativa che dopo più di un decennio di assenza abbiamo voluto recuperare, rilanciandola nell’ottica del connubio che esiste tra lo sport e la promozione del territorio. Un’idea che entra a pieno titolo negli indirizzi di mandato del sindaco Falcomatà e per la quale stiamo lavorando in maniera sinergica con le massime istituzioni sportive nazionali, con l’obiettivo di farci trovare pronti per quella deve tornare ad essere la grande classica del Sud per il circuito ciclistico nazionale ed internazionale”.

“Attorno a questo evento sta montando un’energia davvero incredibile – ha poi commentato il consigliere delegato allo sport di Palazzo Alvaro Giovanni Latella – mentre si avvicina il giorno della gara sono tantissime le iniziative che stanno coinvolgendo il nostro territorio e che culmineranno nella grande festa del 16 aprile. Oggi presentiamo la nostra Maglia amaranto, una felice intuizione che rappresenta con i suoi colori le caratteristiche del nostro territorio e che speriamo possa portare fortuna al ciclista che avrà il merito di indossarla dopo l’arrivo di domenica sul Lungomare Italo Falcomatà”. (rrc)

Nel 2024 a Reggio le finali nazionali dei Campionati Italiani di Astronomia

La città di Reggio Calabria ospiterà la finale nazionale dei Campionati Italiani di Astronomia nel 2024. È quanto ha deciso il Comitato organizzatore della prestigiosa competizione.

«Un risultato di straordinario valore – si legge in una nota diffusa da Palazzo Alvaro – che costituisce il coronamento di un percorso portato avanti con passione e determinazione dall’ intera comunità scientifica reggina, a cominciare dal team del Planetarium Pythagoras, guidato dalla Responsabile scientifica professoressa Angela Misiano, e che inorgoglisce i rappresentanti della Città Metropolitana con in testa il sindaco facente funzioni Carmelo Versace ed il Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio».

Dopo la finale nazionale di quest’anno a Cortina d’Ampezzo, sarà quindi Reggio Calabria per la prossima annualità ad ospitare la prestigiosa competizione, fino a qualche anno fa conosciuta come Olimpiadi di Astronomia, cui prendono parte ogni anno migliaia di ragazzi in tutta Italia.

I campionati offrono agli studenti delle scuole italiane un’occasione di incontro con i ricercatori e di confronto con altri ragazzi, la possibilità di coltivare l’interesse e la passione per l’astronomia e uno scenario scientifico di ampio respiro, nell’assoluto rispetto delle loro qualità morali e cognitive.

In una lettera trasmessa agli uffici di Palazzo Alvaro il Coordinatore del Comitato Organizzatore, professor Giuseppe Cutispoto, dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, ha comunicato la bella notizia al Sindaco facente funzioni ed al Delegato alla Cultura. L’evento si terrà nella seconda metà del mese di aprile 2024. A convincere il Comitato organizzatore, che si è espresso unanimemente per la scelta di Reggio Calabria, quale città ospitante dell’evento, è stato il fatto che «la Regione Calabria in generale, e la Città Metropolitana di Reggio Calabria in particolare, hanno da sempre contribuito alla riuscita dei Campionati, con una partecipazione massiccia di studenti e docenti. Inoltre, Reggio Calabria è già stata sede di una Finale Nazionale ottimamente organizzata».

Il prossimo 20 aprile è già in programma la Finale nazionale di quest’anno che si svolgerà appunto a Cortina d’Ampezzo. È in quella sede che il Comitato Organizzatore ha previsto il tradizionale passaggio di consegne con la Città che ospiterà l’edizione successiva. La Città Metropolitana di Reggio Calabria ed il suo Planetarium saranno quindi presenti per ricevere il testimone dell’importante evento di divulgazione scientifica che l’anno prossimo porterà in riva allo Stretto la presenza dei migliori studenti di Astronomia provenienti da tutta Italia.

«È un onore per noi essere stati selezionati per un evento così prestigioso – hanno dichiarato Versace e Quartuccio — un risultato che va ascritto totalmente al lavoro straordinario messo in campo dalla Professoressa Misiano e dal suo team di scienziati, ma anche dalla preziosa attività degli uffici di Palazzo Alvaro, in particolare il Settore Cultura, che quotidianamente seguono e supportano le tante iniziative promosse dal nostro Planetarium».

«Il Pythagoras è davvero un fiore all’occhiello della nostra città – hanno evidenziato –. Non solo per la sua straordinaria valenza scientifica, ma anche per il ruolo formativo che assolve nei confronti di centinaia di ragazzi, che attraverso lo studio e l’osservazione del cielo si innamorano della scienza e della cultura e crescono in un contesto sano e costruttivo unendo studio e socialità».

«Non è un caso che la Città Metropolitana decida ogni anno di investire in maniera convinta sulle attività che svolge la struttura – hanno detto ancora –. Si tratta di uno degli indirizzi qualificanti delle linee di mandato del sindaco Falcomatà che stiamo proseguendo nel solco già tracciato che punta allo sviluppo delle attività culturali ed alla divulgazione scientifica, pensiamo anche al Premio Cosmos ad esempio, come strumento per la formazione delle giovani generazioni, con importanti ricadute, come appunto avviene in questo caso, in termini di attrattività per il nostro territorio».

«Siamo convinti – hanno concluso Versace e Quartuccio – che la finale dei Campionati di Astronomia l’anno prossimo sarà una splendida festa per la nostra Città Metropolitana». (rrc)