REGGIO CALABRIA – Igiene urbana, dal 18 marzo Teknoservice lascia la città

«Da lunedì 18 marzo lasceremo il posto ad un’altra azienda che si occuperà dei servizi di igiene urbana in città». Con questo messaggio, contenuto in un comunicato stampa di saluto alla popolazione, l’azienda Teknoservice lascia la città di Reggio Calabria.

«Come azienda TeknoService vogliamo ringraziare tutta la cittadinanza di Reggio Calabria, per aver collaborato con noi in questi due anni. Anni caratterizzati, sin dal primo giorno, da un lavoro mirato e incessante, per garantire alla popolazione un servizio efficiente e funzionale, nonostante le tante difficoltà, in primis quella relativa ai conferimenti dei rifiuti di indifferenziato e organico presso gli impianti», è scritto in un comunicato.

«Sebbene l’incertezza contrattuale dell’appalto – continua la nota – abbia accompagnato l’azienda durante tutto il suo operato, sono sempre stati chiari quali fossero gli obiettivi da raggiungere per restituire alla città di Reggio Calabria, lo splendore che merita, città che abbiamo apprezzato, che ci ha accolto diventando anche un po’ casa nostra».

«Vogliamo ricordare in primis a noi stessi, che in due anni abbiamo raggiunto il 41% di raccolta differenziata, oltre ad altri obiettivi, quali la funzionalità del servizio di raccolta porta a porta, regolarizzandolo in tutta la città, la pulizia definitiva del muro della vergogna di Ciccarello, abbiamo consegnato centinaia di bidoni carrellati e cassonetti all’interno di condomini ed attività commerciali per facilitare e migliorare il servizio. Abbiamo supportato le iniziative ambientali, giornate di pulizia organizzate da associazioni locali, tenuto incontri nelle scuole, e siamo stati presenti laddove fosse necessario – conclude Teknoservice – Siamo grati di aver servito tutta la città, pertanto ancora una volta vogliamo ringraziare per la collaborazione tutta la cittadinanza reggina, salutandoli calorosamente». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Conclusa la seconda edizione di Una passerella per Grace

All’Auditorium “Gianni Versace” del Cedir di Reggio Calabria è andato in scena l’orgoglio di 11 donne reggine. Francesca, Gioconda, Angela, Graziella, Mariagrazia, Mariella, Patrizia, Angela, Lisetta, Maria e Sonia. Sono loro le protagoniste della II edizione di “Una passerella per Grace” che, accompagnate da modelle professioniste, hanno sfilato in passerella lanciando un potente promemoria di forza e resilienza di chi affronta ogni giorno la malattia.

L’iniziativa benefica è stata organizzata dall’associazione Grace in collaborazione con l’associazione Artemide. Ad alzare il sipario l’esposizione artistica a cura di artisti reggini che con le loro opere d’arte hanno accolto gli ospiti ed accompagnati in una serata memorabile che ha celebrato la forza e la femminilità delle donne che hanno affrontato o stanno affrontando un percorso di cura dopo la diagnosi di tumore.

Donne che condividono da tempo un contesto clinico, fatto di diagnosi, di attese e di terapie. Donne che vivono paure e speranze. Donne che condividono lo stesso sentimento verso la vita quando questa passa attraverso l’esperienza della malattia: il profumo sublime dell’esserci e la conseguente fame di bellezza. Ed erano bellissime in passerella – uno staff competente si è occupato di loro per valorizzare la loro naturale ed intatta bellezza – hanno tirato fuori l’orgoglio di essere donne con una luce che ha illuminato il cuore dei presenti come ha sottolineato Lidia Papisca, presidente dell’associazione Grace visibilmente emozionata e cuore pulsante dell’iniziativa.

Ogni donna è stata valorizzata ed esaltata attraverso abiti, gioielli e accessori, sottolineando la propria unicità e bellezza intrinseca grazie alla partecipazione di sponsor che hanno sposato la mission dell’iniziativa.
In passerella anche una chicca della nuova Grace Collection, cappellini realizzati a mano artigianalmente e firmati Mona Lisa for Grace: «Non abbiate paura del cambiamento, fa parte della vita». A farli eco anche il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che ha elogiato la forza delle donne riconoscendo quanto essa sia determinante non solo per affrontare la malattia: «Stiamo ammirando a donne speciali, esempi di coraggio e grande determinazione, capaci di mettersi in gioco e dar vita a qualcosa di veramente unico. Una determinazione che è un faro di speranza e di cambiamento sociale e culturale».

L’associazione Grace accoglie giornalmente lo smarrimento che segue la diagnosi della malattia, la paura che accompagna l’inizio di un percorso terapeutico non facile, il terrore di non farcela e la speranza della guarigione. Sentimenti che sono propri di tutte le donne che si trovano a confrontarsi con una diagnosi oncologica. E all’interno dell’ospedale che la persona deve essere supportata allo scopo di maturare la consapevolezza di non «essere la propria malattia».

E lo ha rimarcato e sottolineato il Direttore sanitario del Gom “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, Salvatore Costarella: «Non siete sole». Il ricavato della serata vedrà anche una donazione alla Breast Unit dello stesso nosocomio da parte dell’Associazione Grace.

Tante le emozioni durante “Una passerella per Grace”. Ha definito la serata «straordinaria» il Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli: «Non è il cancro che definisce il paziente ma il suo percorso, attraverso quella danza della vita, dove ogni singolo passo rappresenta il segno di un cambiamento e ogni abito indossato un capitolo dell’esistenza di queste donne. Grazie per le emozioni che regalate». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore comunale reggino Carmelo Romeo: «Una passerella per Grace non è solo una sfilata, ma un messaggio di speranza e di unità che sottolinea come insieme si possano superare gli ostacoli».

La parte artistica dello spettacolo è stata curata dall’associazione Artemide, presidente Valeria Pellegrino nonché presentatrice della serata e dal direttore artistico Mario Vitolo che ha curato le due ore di intrattenimento. Momenti spensierati sono stati affidati a Davide Tusa, in arte Mago Plip, palermitano doc che ha portato sul palco un’esplosione di risate e stupore.

Ad emozionare il numeroso pubblico anche l’esibizione di Benedetta Marcianò che ha cantato l’inedito “Grace c’è” scritto da Mauro Giamboi per l’associazione Grace. Lo stesso Giamboi è stato premiato dal violinista, violista e direttore d’orchestra siciliano Antero Arena «Per aver tessuto le note e le parole di “Grace c’è”. La sua arte ha catturato l’essenza della bellezza e della speranza che definiscono la mission di “Grace, l’amore che dà la vita”». (rrc)

BOVA MARINA (RC) – Venerdì verrà intitolata una strada a Bettino Craxi

Bova Marina dedica una strada a Bettino Craxi. La cerimonia di intitolazione si terrà venerdì 15 marzo alle ore 10, presso piazza Municipio, alla quale prenderanno parte insieme al primo cittadino Saverio Zavettieri, sindaci dei Comuni limitrofi, altre cariche istituzionali e cittadini, la figlia Stefania Craxi, senatrice della Repubblica.

Bettino Craxi viene riconosciuto come uno dei politici più rilevanti della Prima Repubblica ma anche, tra i più controversi a causa delle vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto.

Bettino, segretario del Psi dal 1976 al 1993 e premier dal 1983 al 1987, fu costretto all’esilio ad Hammamet in Tunisia e qui morì nel 2000, in una terra straniera dove si era rifugiato in seguito alle inchieste per corruzione che lo vedevano coinvolto, in particolare quella di “Mani pulite” che ha segnato la vicenda storica conosciuta come “Tangentopoli”.

In ricorrenza del decimo anniversario dalla sua morte, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scrisse una lettera alla moglie e ai figli di Bettino per mostrare la sua vicinanza ma, soprattutto, per «mettere in evidenza come sia da acquisire al patrimonio della collocazione e funzione internazionale dell’Italia la conduzione della politica estera ed europea del governo Craxi».

Nel quadriennio della sua esperienza governativa, Bettino «ha lasciato un’impronta incancellabile in un complesso intreccio di luci e ombre, nella vita del nostro Stato democratico» e pur essendo stato una figura sicuramente divisiva, con gli anni è stato rivalutato da molti esponenti politici e dall’opinione pubblica.
Tante infatti sono le città e i Comuni che hanno dedicato uno spazio pubblico allo statista.

L’intitolazione di una via a Bova Marina e l’emissione del francobollo celebrativo degli Accordi di Villa Madama (emesso il 13 Febbraio 2024 dal Ministero delle Imprese e Made in Italy) è un altro modo come scrisse Roberto Maddaloni, “di ridare ad un uomo che non ebbe nessuna garanzia di un equo processo, di riconoscimento del diritto alla difesa, la dignità che merita nella storia del nostro Paese e che possa servire da monito alle nuove generazioni che di lui sanno poco o nulla». (rrc)

CITTANOVA (RC) – Emilio Solfrizzi chiude la ventesima stagione teatrale

Giovedì 21 marzo, al teatro Gentile di Cittanova, chiude la ventesima stagione teatrale, organizzata dall’associazione Kalomena, con lo spettacolo “L’anatra all’arancia” che vedrà in scena Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli .

Il progetto della rassegna ha il patrocinio dell’amministrazione comunale di Cittanova, oltre che il sostegno della Bcc-Banca della Calabria Ulteriore e del bar-pasticceria “Le Chicche” di Taverna.

I biglietti possono essere acquistati in teatro il mercoledì e il sabato oppure online su Viva Ticket.
Info: 347. 7191399 / 320.6184249 – email: kalomena@libero.it

L’anatra all’arancia racconta di una coppia sposata da diversi anni finisce in crisi per colpa della personalità del marito, inaffidabile, incline al tradimento, alle bugie. Esasperata la moglie si innamora di un altro, l’opposto del marito, un uomo di animo nobile, gentile e attendibile.

È «L’anatra all’arancia» di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon: un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla.

“L’anatra all’Arancia” è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.

“L’anatra all’arancia” è conosciutissimo, reso famoso in Italia dal film interpretato da due grandi attori, Monica Vitti e Ugo Tognazzi. Ma non tutti sanno che questo testo è nato per il teatro: diverso dalla versione cinematografica che molti ricordano, è stato portato per la prima volta sui palchi italiani da Alberto Lionello e Valeria Valeri. E’ un’opera assolutamente eccezionale, è un unicum perché riesce a unire due comicità che normalmente si respingono: quella molto più british di Douglas Home che l’ha concepita negli anni Sessanta e quella francese più calda e vicina alla nostra di Sauvajont che l’ha adattata nel 1973. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Protestano gli anziani del centro sociale di via Graziella

Gli anziani del centro sociale di via Graziella a Reggio Calabria protestano contro la chiusura della struttura e ne chiedono la riassegnazione da parte del Comune.

«Vent’anni di attività buttati via così senza alcun preavviso, riapriteci il centro sociale», così gli anziani di via Graziella ancora oggi a protestare fuori dalla struttura chiusa.

Continua la loro nota: «Da una settimana chiamiamo tutti i giorni responsabili del Comune, dirigenti, assessori, i quali continuano a darci appuntamenti ed a bidonarci. Il sindaco ci ha mandato in mezzo alla strada e non ci riceve! L’assessore al Welfare continua a dirci che viene “a vedere la situazione”, “domani sono da voi”, “oggi sono da voi”, ripete da una settimana prendendoci solo in giro».

«Chiediamo di essere subito auditi in commissione politiche sociali alla presenza del sindaco e dell’assessore al Welfare, gli anziani non possono essere abbandonati – chiedono – Da vent’anni tutti i giorni il centro sociale ospita oltre cento anziani con attività che sono imprescindibili per la salute degli stessi. Ed i lavori annunciati che hanno portato alla chiusura non sono ancora iniziati, non c’è nemmeno affisso un cartello con nome ditta e durata lavori, nulla di nulla, solo una rete che impedisce l’accesso e molti dei nostri oggetti personali rimasti dentro».

«Riapriteci il nostro centro sociale – chiedono – le nostre attività non si possono fermare, gli anziani non possono essere abbandonati in questo modo!». (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Reti idriche della locride, incontro tra Sorical e i Comuni

Domani, mercoledì 13 marzo 2024, alle ore 10.30, all’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica si terrà un incontro di presentazione dei progetti di Sorical e della Regione Calabria per l’ingegnerizzazione delle reti idriche dei Comuni della Locride, a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Fondo sviluppo e coesione.

Interverranno ad illustrare i primi interventi di investimento dei progetti previsti per i Comuni superiori a 6.000 abitanti, ricadenti nel Distretto 7: l’amministratore unico di Sorical, avv. Cataldo Calabretta, il direttore generale di Sorical, ing. Giovanni Paolo Marati e il commissario Arrical, ing. Bruno Gualtieri.

Saranno presenti alla riunione i sindaci di Roccella Jonica, Caulonia, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Bovalino, Locri e Siderno.

All’incontro, inoltre, sono stati invitati a partecipare anche i consiglieri regionali della Locride. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Liceo Campanella e Amici del museo analizzano l’emancipazione della donna

Per la Giornata internazionale della donna 2024 il liceo classico Tommaso Campanella e l’associazione Amici del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria hanno tenuto un convegno dal tema “Dalle suffragette alla emancipazione della donna”.

I due soggetti hanno voluto organizzare «un proficuo incontro tra l’eccellente istituzione scolastica calabrese e l’associazionismo culturale reggino; ma anche il confronto fra due generazioni di donne. E così è stato».

Introdotto dall’intervento propositivo della dirigente scolastica prof. Carmen Lucisano e da quello illustrativo del presidente dell’associazione, prof. Francesco Arillotta, il convegno si è quindi articolato nelle tre relazioni di base.

La prof. Minella Bellantonio, vicepresidente dell’associazione, ha tracciato la storia del Movimento femminista internazionale, ricordandone i “capitoli” principali: dalle coraggiose suffragette di fine XIX secolo ai grandi momenti segnati dalle due Guerre mondiali, fino ai giorni nostri e ai riconoscimenti ottenuti sia sul piano giuridico che su quello sociale.

La ginecologa dott. Costanza Calarco, dal canto suo, ha rifatto il percorso di civiltà e di sanità pubblica che ha portato le donne ad ottenere la possibilità di scelta consapevole della propria maternità.

L’avv. Francesca Panuccio ha ricordato le tante esperienze professionali legate ai delicati momenti psicologici che portano una coppia allo scioglimento del suo matrimonio, e le guarentigie giuridiche poste a tutela della donna.

È seguito un ampio dibattito, sollecitato dagli interventi di numerosissimi alunne e alunni del liceo, che, con i loro mirati quesiti, hanno dimostrato il vivo interesse dei giovani alle tematiche trattate. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Cartisano nuovo presidente di Legambiente “Città dello Stretto”

Daniele Cartisano nuovo presidente di Legambiente “Città dello Stretto”. In una atmosfera di armonia ed entusiasmo, il Circolo di Legambiente Reggio Calabria “Città dello Stretto”, riunito ieri in Assemblea, ha proceduto al rinnovo delle cariche direttive del Circolo e alla definizione del quadro programmatico delle attività associative per il prossimo futuro.

L’Assemblea dei soci, sulla spinta di una volontà unanime di cambiamento, ha eletto, dunque, Daniele Cartisano, 30 anni, assistente sociale, già referente della Fondazione Antonino Scopelliti, alla carica di presidente, Filippo Toscano, 31 anni, libero professionista nel settore della grafica e della comunicazione, come vicepresidente, e Davide Grilletto, esperto di diritti umani e dirigente del terzo settore, in qualità di segretario. Rinnovato anche il Consiglio direttivo dove siedono oltre agli stessi Cartisano e Toscano: Nuccio Barillà, Lidia Liotta, Nino Lopresto, Angelo Odierna, Nicoletta Palladino, Angelo Raso, Oriana Schembari.

Nel corso dell’incontro la presidente uscente Nicoletta Palladino ha sottolineato il grande lavoro portato avanti da tutti negli anni, in particolare dai soci fondatori e storici del Circolo: Nuccio Barillà e Lidia Liotta, Nino Lopresto, Angelo Raso, la cui competenza e passione hanno rappresentato sempre una guida preziosa e indispensabile. Nella sua relazione di conclusione mandato, Palladino ha ricordato le tante azioni nella vita cittadina e della provincia tutta, – quali le lotte contro il Ponte sullo Stretto, la Centrale a carbone di Saline Joniche, il rigassificatore di Gioia Tauro, il sostegno alle cause sociali, come quelle di Riace e delle periferie reggine – e ha ribadito come le difficoltà degli ultimi periodi, a causa del Covid e del distanziamento imposto, se hanno rallentato non hanno però fermato le attività, che hanno avuto il solito momento di grande vivacità in occasione della sua nota manifestazione, la gara podistica Corrireggio.

Il neo presidente Daniele Cartisano ha ringraziato i soci della fiducia accordata e ha tracciato gli impegni in riferimento alle tematiche più stringenti: la rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile e le periferie; lo smaltimento dei rifiuti e gli ecoreati; la transizione ecologica e le energie rinnovabili; infine ha confermato ancora una volta la ferma e motivata opposizione al Ponte sullo Stretto, progetto frutto di un modello di “sviluppo insostenibile” inaccettabile.

Un particolare momento è stato dedicato al ricordo della presentazione, da parte del circolo, esattamente trent’anni fa nel marzo del 1994, dell’esposto alla Procura della Repubblica sul sospetto interramento di rifiuti tossici e sulle navi “a perdere”; una vicenda inquietante, che diede il via a numerose inchieste, intrecciandosi con episodi oscuri della storia non solo italiana, e in particolare con le misteriose morti del Capitano Natale De Grazia e della giornalista Ilaria Alpi, di cui il prossimo 20 marzo ricorreranno i 30 anni.

Numerosi i rappresentanti delle associazioni del terzo settore che hanno voluto essere presenti in questo momento importante, che è divenuto occasione di uno scambio e di un fitto dialogo anche con i rappresentanti istituzionali intervenuti, l’assessore alla Pianificazione territoriale del Comune di Reggio Calabria Paolo Malara e il Consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana Filippo Quartuccio.

Cartisano e il Direttivo hanno formulato, infine, un invito a tutte le realtà associative a collaborare insieme con impegno e responsabilità nel dibattito cittadino, in una interlocuzione aperta e indipendente con le istituzioni e con quanti vogliono adoperarsi per la difesa e lo sviluppo del territorio, tenendo ben presente i capisaldi dell’azione legambientina, che coniuga sempre il tema della giustizia ambientale con quello della giustizia sociale. (rrc)

PALMI (RC) – “Uno, nessuno e centomila” con Lo Verso fa sold out

“Uno, nessuno e centomila” a Palmi con Enrico Lo Verso fa sold out. Un attore, Enrico Lo Verso. I suoi personaggi, Vitangelo Moscarda, Dida, Anna Rosa, Quantorzo e Firbo, Marco di Dio e sua moglie Diamante. Un palcoscenico quello del teatro Manfroce di Palmi che per la serata ha segnato un altro sold out.

Dopo il successo strepitoso del concerto dell’Orchestra Tzigana di Budapest, la grande prosa nella rassegna Synergia 48 organizzata dell’associazione Nicola Antonio Manfroce, ha proposto al pubblico il romanzo “Uno, Nessuno e Centomila” del premio nobel per la Letteratura siciliano Luigi Pirandello nell’adattamento di Alessandra Pizzi.

Uno spettacolo che dal 2016 ha riportato l’attore palermitano Enrico Lo Verso al teatro, collezionando oltre seicento repliche. Questa la prima tappa nel reggino, dopo Cosenza e Catanzaro negli anni scorsi.

La produzione Ergo Sum è stata proposta nell’ambito della rassegna Synergia 48, organizzata dell’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2022 della Regione Calabria.

In una scenografia essenziale interroga sé stesso e il pubblico il protagonista, figlio di un banchiere, Vitangelo Moscarda. Egli si aggira nei meandri della propria mente con l’urgenza di decodificare lo sguardo che gli altri posano su di lui, come se la sua vita fosse tale nella misura in cui potesse vederla scorrere attraverso lo sguardo altrui, in un incessante “vedersi vivere”. Mai solo sulla scena, pur interpretando un monologo, il magistrale Enrico Lo Verso, è capace di far vivere attorno a sé tutti gli altri personaggi. Dunque sembra solo ma non lo è. Sembra l’interprete di un solo personaggio ma niente è come sembra e lui è l’archetipo del figlio del caos.

«Quest’opera è nata per il teatro. Il ragazzo che l’ha scritta, Luigi Pirandello – ha sottolineato con ironia Enrico Lo Verso – ha sbagliato a classificarla come romanzo perchè parla della vita e delle maschere che inesorabilmente indossiamo per passarci dentro. Dunque è da sempre un’opera destinata al teatro perché è il teatro che racconta la vita. Noi tutti siamo irriducibilmente molteplicità. Vitangelo Moscarda condensa proprio la tensione costante verso la conoscenza di sé stesso che in fondo è l’unica verità profonda del nostro essere. In un flusso continuo ci evolviamo, specchiandoci nello sguardo degli altri. Siamo esseri fluttuanti di cui solo un siciliano, avvezzo a macinare e a ragionare per arrivare all’essenza, a frantumare a qualunque costo, avrebbe potuto scrivere. Una dimensione nella quale io mi riconosco».

Così l’attore Enrico Lo Verso che si è detto anche legato alla Calabria da un rapporto profondo. «Una terra nella quale mi sento a casa come in Sicilia. Non è possibile distinguere. Siamo fatti allo stesso modo», ha detto ancora l’attore palermitano che al termine dello spettacolo dal palco e in platea ha voluto soffermarsi a parlare con il pubblico.

Presente allo spettacolo anche la regista Alessandra Pizzi. «Quando scrivo gli adattamenti per il teatro, vedo già lo spettacolo in scena. È stato così anche questa volta. Questo spettacolo è stato scritto oltre otto anni fa per Enrico Lo Verso e se lui, che io neppure sapevo che all’epoca non recitasse più in teatro, non avesse alla fine accettato di interpretarlo, sarebbe rimasto nel cassetto. La sicilianità è una peculiarità essenziale. Non si tratta solo di inflessione linguistica ma di approccio al pensiero di Pirandello che solo un altro siciliano avrebbe potuto praticare. Siamo davvero molto soddisfatti di questi otto anni di tournée nei teatri e sono particolarmente contenta di essere venuta qui a Palmi. Non mi è più possibile seguire lo spettacolo come all’inizio ma tenevo a essere qui dove, per il secondo anno consecutivo, è stato proposto un mio progetto. La scorsa stagione fu la volta dell’Omaggio a Enrico Caruso di Danilo Rea e Barbara Bovoli. Dunque tenevo a salutare e ringraziare il dottore Antonio Gargano e questo meraviglioso pubblico», ha concluso la regista Alessandra Pizzi. (rrc)

REGGIO CALABRIA – L’Accademia del tempo libero porta in scena il Tricolore

In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Accademia del tempo libero ha voluto portare in scena imperativi rivolti alle donne.

Campeggia il Tricolore in una scenografia che appare retrò. Un vintage patriottico che si mescola alla contemporaneità dei volti sorridenti dei “Ragazzi del vento nuovo” ad impersonare il Vento della libertà che spira per tutta l’opera. Vittoria Onesto, Luigi Cappuccio, Antonio Coviello, Selene Yvonne Mayaud, Emma Coviello, Carmine Mottola, Mary Arcudi, Claudio Cappuccio, questi i nomi dei ragazzi che sono stati coreografia vivente e protagonisti dello spettacolo.

«Il musical storico poetico scritto e diretto da Marina Neri, avvocata e poetessa reggina, ha offerto l’occasione per un coinvolgimento non scontato né usuale, del mondo delle associazioni reggine, quali partners nel progetto intergenerazionale di messa in scena di un’opera che vede per protagonista una figlia della nostra terra, Elisabetta Romeo, prima donna a sventolare il Tricolore del regno a seguito dell’unità d’Italia», dichiara soddisfatta Silvana Veloná, presidente dell’Accademia del tempo libero.

A trasmettere emozioni sul palcoscenico gli attori Giovanni Suraci, Carmen Sottilotta, Nuccia Macrì a rappresentare rispettivamente “La Storia, La Montagna ed Elisabetta Romeo”. La musica, sapientemente dosata del maestro Mario Taverriti, è stata coprotagonista delle scene. La conduzione della serata è stata affidata al poeta scrittore Francesco Tassone e alla stessa Marina Neri che, con garbo e notevole forza empatica, hanno saputo trascinare il pubblico dentro la Storia in un ideale viaggio nel tempo.

La presenza dei bersaglieri, sezione di Reggio Calabria, ha donato alla serata emozioni tangibilmente visibili sui volti del folto pubblico in sala. Il suono della tromba a spandere le note del Silenzio in memoria delle tantissime donne vittime di violenze e femminicidi, hanno saputo toccare i cuori di tutti.

«Elisabetta Romeo, protagonista colpevolmente ignorata del Risorgimento Italiano, rivive in questa serata in cui lei stessa diviene occasione di unità nell’epoca dell’autonomia Differenziata, delle diverse velocità di crescita della nostra Nazione», dichiara l’autrice Marina Neri.

«La presenza di tante associazioni reggine a sostenere il progetto:AIParC, Anassilaos, Apodiafazzi, Artisti reggini della Sanità, Bersaglieri sez di Reggio Calabria, CIF comunale di Reggio Calabria, Circolo Meli di Melito Porto Salvo, Comune di Santo Stefano in Aspromonte, Deputazione di Storia patria, Associazione 18 settembre 2003 di Santo Stefano in Aspromonte, Consulta giovanile di Santo Stefano in Aspromonte, Fidapa Morgana, Rhegium Julii, Rizes, nelle persone dei rispettivi presidenti, dimostra che l’ unione, la sinergia e la coesione possono fare superare gli steccati della letargia e dell’ oblio che bloccano ogni desiderio di riscatto per la nostra realtà. Un modo diverso per interpretare la giornata internazionale della donna dando valore alla Bandiera, alla Costituzione della Repubblica Italiana intesa quale baluardo di diritti», ha chiosato l’autrice.

L’Inno di Mameli omaggio al Tricolore eseguito dai Bersaglieri, con i presidenti delle associazioni partecipanti a rendere omaggio alla bandiera, intonato dall’intera platea ha concluso una serata che ha visto la recitazione inframmezzata da applausi a sottolineare il gradimento da parte del pubblico di un’opera che ha saputo, sapientemente, coordinare i vari momenti di interazione sul palcoscenico e che ha visto una interpretazione eccellente da parte dei suoi protagonisti.

«Un lavoro che ha successo è sempre espressione corale», dichiara la Neri che, al momento conclusivo dello spettacolo ha parole di gratitudine verso Elena Romeo, Amadeo Caterina, Caterina Manti, Maria Ielo per la splendida coreografia, verso Salvatore Marrari, Franco Donato e Luigi Maida per il supporto tecnico e nei confronti della pittrice Carmen Schembri Volpe per la realizzazione del dipinto raffigurante Elisabetta nel suo Aspromonte.