REGGIO CALABRIA – “Microconferenza su Karl Valentin” al Globo Teatro Festival

Continua il viaggio nel teatro contemporaneo del Globo Teatro Festival – Periferie connesse a Reggio Calabria. La V edizione dell’evento curato da Officine Jonike Arti, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda, si arricchisce di un’altra interessante tappa.

Domenica 26 novembre, alle ore 19.30, presso il Teatro San Bruno sarà la volta di “Microconferenza su Karl Valentin”, uno spettacolo brillante dedicato all’attore e commediografo tedesco degli anni Venti. Con la regia di Maurizio Spicuzza, vede in scena lo stesso Spicuzza con Isabella Sciortino e Roberto Mulia, in un esilarante omaggio al comico più celebre dei cabaret tedeschi.

Geniale rielaboratore di quell’arte che si insegnava in Germania nei primi del ‘900 nelle scuole di varietà e nei circhi, Karl Valentin viene considerato un anticipatore del teatro dell’assurdo. Grande amico e collaboratore di Bertolt Brecht, si presenta in scena come un clown suonatore e diviene famosissimo per il suo fisico dinoccolato e la sua mimica stralunata e intimamente tragica.

Il pretesto narrativo dello spettacolo è proprio quello della conferenza. Una seria e giovane studiosa comincia a illustrare con immagini e filmati l’arte del suo beniamino, oggetto della sua appassionata ricerca, ma si ritrova alle prese con un collaboratore – irriverente e divertente proprio come Valentin – che disturba la sua attenta presentazione.

«Karl Valentin è sempre stato il mio punto di riferimento – spiega il regista e attore Maurizio Spicuzza –. Ho studiato e fatto ricerche in Germania e, per approfondire e far conoscere al meglio la sua figura, ho voluto dedicargli questo spettacolo, proprio in forma di conferenza, interpretandola alla ‘sua’ maniera”.
La messa in scena si intreccia con brani chiave dell’autore e attore, “Andare a teatro”, “Il proiettore aggiustato», e tratti dalla celebre opera “Tingel Tangel”, in un susseguirsi di monologhi, dialoghi, interventi scenici, prendendo la forma di un adattamento originale dei suoi lavori che esalta la comicità surreale e sofisticata dell’artista.

La straordinaria essenza del nonsense valentiniano viene resa pienamente nella rappresentazione vivace ed efficace orchestrata dal regista Spicuzza, insieme agli altri giovani attori.

«Abbiamo voluto costruire una visione ampia del teatro contemporaneo, che spaziasse tra generi diversi, per presentare al pubblico le mille forme e sfaccettature della scena con produzioni tutte di grande spessore e siamo molto contenti di ospitare questo spettacolo dedicato a un padre del teatro novecentesco», dichiarano i direttori artistici Maria Milasi e Americo Melchionda.

Il Globo Teatro Festival si chiuderà il 14 dicembre con uno spettacolo di eccezione, “L’uomo è forte” di Corrado Alvaro, una produzione di grande prestigio proprio di Officine Jonike Arti che porta sulla scena uno dei massimi capolavori dello scrittore calabrese.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. (rrc)

PALMI (RC) – Tre brani inediti di Manfroce per la prima volta in teatro

Il “giallo” dell’opera scomparsa. Sabato 25 novembre, alle 18,15 l’associazione “Amici della Musica” presenta per la prima volta tre brani di Nicola Antonio Manfroce, il celeberrimo musicista e compositore calabrese d’epoca napoleonica, mai eseguiti in tempi moderni da un’orchestra. Per gli appassionati di musica classica si tratta di una occasione imperdibile che vedrà impegnata l’orchestra del Conservatorio di Vibo Valentia. Le musiche di Manfroce riecheggeranno nel teatro di Palmi che gli è stato intitolato. Un teatro riaperto dopo un quarto di secolo. I brani sono stati recuperati e studiati dal docente e compositore Domenico Giannetta che ne illustrerà i contenuti al pubblico atteso da tutta la regione. L’occasione è tuttavia doppiamente importante e ghiotta perchè offre lo spunto a studiosi e appassionati per riparlare di un’opera scritta da Manfrtoce e andata perduta. S’intitolava “Piramo e Tisbe” e raccontava di una storia d’amore finita tragicamente come era stato per la Giulietta e il Romeo immaginati da William Shakespeare. Un capolavoro quello di Manfroce cui a più riprese hanno accennato nel corso di un secolo e mezzo critici e ricercatori francesi . «Sarebbe straordinario» commenta Antonio Gargano presidente degli “Amici della Musica” di Palmi «riuscire a ritrovarne traccia». Ma chi era Nicola Antonio Manfroce?

I capelli castani e ricci, le labbra accentuate, la voce suadente e baritonale, il naso perfetto come se fosse disegnato da un scultore e gli occhi scintillanti, rivelatori d’una intelligenza fuori dal comune. Una intelligenza intuitiva e creativa accompagnata da una fisicità quasi perfetta Nicola era nato per stupire, per far innamorare uomini e donne di sé e delle sue geniali produzioni artistiche. Impresari musicali e nobildonne dell’Italia napoleonica se lo contendevano come se fosse un prezioso e introvabile gioiello. Lui le sette note le aveva in testa da quand’era nato in quella modesta casa di Palmi dove il padre e la madre si erano trasferiti dopo il disastroso terremoto del 1783. Domenico, maestro di cappella prima a Cinquefrondi, paese di origine e poi a Palmi, guidava gruppi musicali, impartiva lezioni e suonava in chiesa; e il figlio, Nicola Antonio, lo seguiva come un’ombra carpendone i segreti ed emulandolo. Domenico era orgogliosissimo di quel bambino talentuoso che la vita aveva regalato a lui e alla moglie dopo il dolore e le disgrazie cagionati dal sisma spaventoso che aveva ingoiato uomini e cose. Nicola aveva cominciato suonando timidamente il violino sulle cui corde inseguiva le scale imparate assistendo il genitore mentre si esercitava. Già ad 11 anni, con quei capelli arruffati e lo sguardo sognante, il bambino era così bravo da meritare di accompagnare il padre nelle suonate fatte davanti ai fedeli della Chiesa dell’Annunziata (oggi dei Monaci) di Palmi . E quando Domenico, con il suo gruppo di musicisti, fu invitato a tenere un concerto a Catanzaro si portò dietro il figlioletto inserendolo tra gli strumentisti. La presenza del piccolo artista innervosì il committente che chiese infastidito spiegazioni. Quando, tuttavia, la banda cominciò a suonare la bravura e la passione di Nicolino suscitarono la sorpresa e il compiacimento generale, tanto che al termine del concerto un commerciante danaroso propose al padre di finanziarne la trasferta e gli studi nel conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli.

Fu l’inizio di un’avventura straordinaria quanto breve che vide questo ragazzino e poi uomo conquistare alte vette di considerazione e popolarità. Nella Capitale del Regno dimostrò subito tutto il suo valore ai Maestri che tenevano lezione, tra i quali spiccava per fama Giacomo Tritto che lo lanciò nella composizione di musica sacra. Cinque anni dopo l’ingresso nel conservatorio, quando il celebre impresario Domenico Barbaja assunse la direzione dei teatri reali partenopei, Nicola fu incaricato di comporre l’aria “No che non può difenderlo” nell’ambito della cantata “Il Natale di Alcide” prodotta per celebrare, il 15 agosto del 1809, il compleanno di Napoleone Bonaparte.

Il musicista calabrese aveva dunque solo 18 anni, quando esordì con grande successo al “San Carlo” di Napoli. Chi lo avrebbe mai immaginato… Il genio di Nicola Antonio Manfroce, si spense per sempre a soli 23 anni, a Napoli, dove venne poi sepolto. A piangerlo, in segreto, furono tantissime donne, nobili e meno nobili, che egli aveva stregato nel corso della breve ma intensissima e sregolata vita. Pietro Maroncelli lo ha consegnato alla Storia del mondo e della Musica con una sublime orazione funebre: «Questo fu Nicola Antonio Manfroce nel compor musica celebrato maestro, di elevatissimo ingegno, caldo, buono e dolcissimo amico: magnanimo, generoso e al tutto veramente italiano. Pare che la sua eccellenza nella musica egli tenesse da proprio intrinseco e fisico abito… Oh buon Manfroce, che fosti sempre dolcissima parte di me medesimo, se nel bel tempo della vita ebbi mai teco alcuna grazia e se in cielo largamente t’arride il vivo sole che non patì mai sera, prendi in grado quest’ultimo fiore ch’io spargo su la tua tomba, e le lacrime vere che mi piovon dagli occhi per lo sconsolato abbandono in cui mi lasciasti, e per le recise speranze che doveano levar sublime al cielo la possente lira che fu dell’invilita Italia tornata bastarda! La quale in tale sventura pur con me insieme implora un tuo sguardo a tanto compianto lamento». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Continuano le attività di “Allegria festival”

Continuano le numerose attività, live ed incontri dell’Allegria festival e, anche in questa seconda edizione, ha scelto di coinvolgere i bambini. Artisti e compagnie nazionali metteranno in scena originali spettacoli teatrali dedicati al Natale e alla fiabe e, sul palco, vedranno protagonisti attori e simpatici burattini artigianali.

La manifestazione, promossa e ideata dall’associazione “Calabria dietro le quinte Aps” e dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della “Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura”, propone un variegato programma partito lo scorso 18 novembre e che si snoderà fino al prossimo 30 dicembre in diversi spazi urbani e siti culturali della periferia di Reggio Calabria.

Il programma degli appuntamenti teatrali per bambini e famiglie si aprirà il sabato 25 novembre alle ore 18:30 alla stazione di Santa Caterina – sede dell’Associazione “Incontriamoci sempre”, con lo spettacolo di burattini “Il Mostro Mangiacolori” di Daniela Castiglione dell’associazione Macchia Solare. L’atteso evento di burattini, una rivisitazione della famosa fiaba per bambini, vedrà protagonisti il bimbo Ciccicocò insieme ad un gatto magico che tra mille avventure dovranno riportare i colori nella BiancoCittà, dove i suoi abitanti sono diventati completamente bianchi a causa del tremendo e un po’ tonto mostro mangiacolori.

La fiaba sarà interpretata magistralmente dai burattini dell’attrice Daniela Castiglione, nota per aver frequentato i principali festival di teatro di figura. Daniela si è occupata costantemente del rapporto tra teatro dei burattini e temi sociali, portando i suoi burattini alle Vele di Scampia, negli ospedali con la Fondazione Abio, tra i terremotati dell’Aquila approfondendo temi come l’immigrazione, l’adozione, l’ospedalizzazione insieme alla Casa Editrice Carthusia e a Emergency.

Il 7 dicembre, poi, alle ore 18,30 nel parco “Collina degli Angeli” di Trabocchetto si svolgerà lo spettacolo degli elfi di Babbo Natale “Ciuffo e Pepper e la mongolfiera dei desideri”. Un’occasione per i più piccoli e non solo, dove si potranno consegnare le letterine a Babbo Natale e si potranno scattare delle suggestive foto con la grande mongolfiera degli elfi.

Il 23 dicembre alle ore 21 invece, al teatro di San Brunello andrà in scena un’originale rivisitazione della favola di Collodi con lo spettacolo teatrale “una famiglia di Pinocchi” della compagnia Isola di Confine diretta dall’attore napoletano Valerio Apice. Lo spettacolo intreccia il testo “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi con “La Filastrocca di Pinocchio” di Gianni Rodari, dando vita ad una performance variegata, i cui attori interpretano diversi personaggi, supportati dalla musica dal vivo e dai burattini.

Il 30 dicembre alle 18,30 alla stazione di Santa Caterina – sede dell’Associazione “Incontriamoci sempre”, chiuderà la rassegna lo spettacolo “Natale con i tuoi” con i burattini di Bambabambin Puppet Theatre. Uno spettacolo divertentissimo con i personaggi del Natale e i comici della tradizione carnevalesca Pantalone, Arlecchino, Colombina e Ginetto, il burattino più piccolo della compagnia che si troverà ad affrontare con l’aiuto di un Angelo i pericoli di un diavolo dispettoso.

Tanti altri gli appuntamenti gratuiti nelle diverse periferie della città con il circo travolgente di Mister big Circus, i numeri di giocoleria e fuoco della compagnia Giocolereggio, lo spettacolo “Piccole paure per tutte le età” con la compagnia Spazio teatro. In occasione del black friday anche l’Allegria Festival propone una speciale offerta dedicata alle famiglie e ai più piccoli per incentivare la partecipazione agli eventi teatrali, coinvolgere la comunità e andare incontro alle difficoltà economiche di questo periodo.

Un abbonamento speciale acquistabile dal 21 al 24 novembre sul sito di liveticket.it o presso i punti di rivendita, comprende i quattro eventi a pagamento di burattini, teatro e arte di strada dedicati ai bambini.
Per scoprire il programma del festival è possibile consultare il sito www.calabriadietrolequinte.it o le pagine instagram e facebook @calabriadietrolequinte. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Violenza di genere, Nucera: «Serve processo educativo per i ragazzi»

«È necessaria una consapevolezza diversa da parte di tutti adulti e minori. Non si tratta di episodi singoli, ma di un vero e proprio fenomeno che come tale, richiede determinati interventi. Serve educare i ragazzi all’affettività, a sopportare le frustrazioni, a accettare i no, al rispetto dell’altro in quanto essere umano. Non basta ricordare le vittime nella singola giornata. Anche perché ormai sono purtroppo davvero tante e se non si inverte la rotta saranno sempre di più».

Lo afferma in una nota Lucia Anita Nucera assessore all’istruzione del Comune di Reggio Calabria.

«L’omicidio di Giulia Cecchettin, ci ha lasciato sgomenti per la crudeltà e lucidità con cui è stato messo in atto e da genitore dico anche pieni di ansia e di paure. La giustizia farà il suo corso applicando la pena prevista per chi ha commesso l’omicidio. Tuttavia – continua l’assessore – una riflessione più ampia deve vedere oltre l’applicazione delle pene, che ovviamente sono necessarie, ma che non risolvono il problema a monte in quanto esercitate nel momento in cui la morte è già avvenuta. Serve invece, avviare un processo educativo che coinvolga i ragazzi e li educhi all’affettività soprattutto nel contesto scuola. Altrettanto necessario è la presenza all’interno degli istituti scolastici della figura dello psicologo che deve essere riconosciuta in maniera costante magari coadiuvata da altri specialisti per i casi più problematici e infine, ancora più importante serve creare una rete, una cultura tra i ragazzi che li spinga a denunciare, anche parlando in appositi sportelli, nel momento in cui osservano un comportamento sbagliato salvando se stessi e possibili vittime. Per fare questo, occorrono fondi da parte del governo per avviare azioni educative sul territorio che coinvolgano i giovani e le loro famiglie, a partire dalle scuole. Aspettare un’altra vittima per poi, chiedersi il perché è purtroppo inutile. Tutta la comunità non può rimanere indifferente. Perché ognuno di noi può essere coinvolto inconsapevolmente e perché come ho detto prima si tratta di un fenomeno».

«Per questo – conclude Lucia Anita Nucera – è importante garantire interventi nelle scuole che facciano prendere consapevolezza ai ragazzi e alle famiglie che determinati atteggiamenti come la possessività, la gelosia morbosa, il controllo non sono corretti e possono sfociare nel tempo in episodi violenti nel momento in cui a queste limitazioni ci si oppone». (rrc)

CAULONIA (RC) – Gremito il convegno contro la violenza di genere

È stato incontro di alto valore formativo-educativo quello che si è svolto a Caulonia, presso l’Auditorium Casa della pace “Angelo Frammartino”, organizzato dalla Commissione per le Pari Opportunità “Jole Santelli” del Comune di Caulonia in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e di genere”.

«In qualità di amministratori stiamo lavorando in maniera instancabile per dare risposte alla comunità contro ogni forma di violenza, con un’attenzione particolare nei casi di violenza su donne e di genere. Come docente, inoltre, sono sempre stato accanto ai giovani che hanno avuto delle problematiche, sostenendo anche le loro famiglie. Nel fare tesoro di questa esperienza ritengo che sia indispensabile il coinvolgimento delle scuole e della comunità per sensibilizzare i giovani ad essere più consapevoli e di avere fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine», è quanto ha dichiarato Francesco Cagliuso, sindaco di Caulonia, nel suo intervento al convegno. Il primo cittadino cauloniese ha aggiunto: «Come sindaco del comune capofila dell’Ambito Territoriale Sociale, che coinvolge 19 comuni della Locride, ho una visione delle criticità che ci sono sul territorio ma anche della consapevolezza che insieme possiamo creare una rete interistituzionale per contrastare qualsiasi forma di violenza».

Antonella Ierace, assessore alle politiche sociali di Caulonia, ha dichiarato: «È una giornata importante quella appena trascorsa, anche alla luce dei fatti accaduti negli ultimi giorni. Insieme alla Commissione Pari Opportunità abbiamo lavorato in sinergia per coinvolgere le scuole, che oggi sono presenti e che ringraziamo i dirigenti scolastici per la sensibilità che hanno verso tematiche così importanti per la crescita formativa degli studenti».

«Ritengo che il messaggio di oggi non si deve fermare sono alle celebrazioni del 25 novembre, ma è necessario si coinvolgano i giovani durante tutto l’anno, come stiamo facendo come amministrazione che ha in itinere progetti educativi con la Commissione Pari Opportunità», ha aggiunto l’assessore Ierace, che ha concluso ringraziando le Forze dell’Ordine che svolgono costantemente un importante controllo del territorio e di vicinanza con la comunità: «Il contrasto alla violenza di genere parte dall’educazione in famiglia e nella scuola, ognuno di noi ha il dovere di contribuire a formare i nostri giovani affinché non si sentano più tristi notizie».

In apertura dell’incontro la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità “Jole Santelli” di Caulonia, dott.ssa Alessandra Chiera, ha evidenziato l’importanza della manifestazione che ha volutamente coinvolto gli studenti per sensibilizzarli ad una tema di alto valore sociale, ricordando che il 25 novembre non è solo rivolto al contrasto delle violenze subite dalle donne, ferite nel corpo e nell’anima, ma anche a coloro che ne assistono e vivono in maniera indiretta in maggior modo i minori.

Ad introdurre e moderare i lavori è stata la dott.ssa Adele Caraffa, assistente sociale specialista e componente della Cpo “Jole Santelli”, che ha sottolineato la necessità di coinvolgere i giovani e fargli comprendere l’importanza di essere consapevoli e di avere fiducia nelle istituzioni. Del medesimo tenore l’intervento del Consigliere della Città Metropolitana Rudi Lizzi, che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione metropolitana attraverso numerosi progetti sulla legalità. Per il Consigliere Regionale Salvatore Cirillo, che ha inviato una lettera perché impegnato fuori sede per motivi istituzionali, il convegno è una «Occasione per ripartire e programmare un anno formativo rivolto ai giovani». Il consigliere Cirillo ha aggiunto: «Dobbiamo vincere questa sfida sociale e pensare ad interventi legislativi che tengano presenti i bisogni del territorio». Il capitano dei carabinieri Marco Zavattaro, comandante della Compagnia Carabinieri di Roccella Ionica, ha rivolto un messaggio ai numerosi giovani presenti invitandoli ad avere fiducia nelle forze dell’ordine evidenziando che i presidi presenti sul territorio sono sempre disponibili ad ascoltarli.

Grande emozione ha suscitato il video realizzato dagli studenti dell’Istituto tecnico agrario, sede associata dello Zanotti Bianco diretto dalla prof.ssa Ilaria Zannoni, vice preside Daniela Circosta. L’elaborato multimediale è stato realizzato in collaborazione con le docenti Melania Di Bella e Valentina Mazzaferro.

Altrettanto toccanti sono state le testimonianze dirette rese nel corso dell’incontro da parte di 2 donne vittime di violenza, che hanno inteso raccontare con le proprie storie quanto subito e come sono riuscite a ritornare ad essere libere.

Sono seguite le interessanti relazioni della dott.ssa Alessia Cotrona, psicologa e psicoterapeuta familiare, dell’avv.ssa Caterina Origlia, responsabile dello Sportello Legale antiviolenza del comune di Siderno, presidente del Lions Club di Siderno, da sempre impegnata in prima linea in favore delle donne e della parità di genere.

Sono seguiti gli interventi dell’Ispettore di P.S. Patrizia Liguori e della Vice Sovrintendente di P.S. Maria Angela Detuglie, entrambe in servizio presso il Commissariato di Polizia di Siderno, che hanno approfondito le disposizioni normative in materia di violenza di genere. Ha concluso l’incontro la dr.ssa Oppedisano Loredana, psicologa psicoterapeuta associazione S.IN.A.PSi, Progetto R.E.S.P.I.R.O., che ha attirato l’attenzione dei giovani presenti nell’Auditorium. (rrc)

BOVA MARINA (RC) – Comune continua l’opera di riqualificazione delle infrastrutture

L’amministrazione comunale di Bova Marina continua senza sosta l’opera di riqualificazione e risanamento delle infrastrutture civili, sociali e culturali più importanti del territorio.

«Un’azione politica ed amministrativa importante atta a far uscire dal cono d’ombra un Ente penalizzato da ripetute e prolungate gestioni commissariali fallimentari che hanno messo a dura prova la comunità bovese – afferma l’assessore ai LL.PP. Elvira Tuscano che guida fin dal suo insediamento, questo difficile settore -. Ieri, sono iniziati i lavori di ristrutturazione e rifacimento delle strade interne di maggiore traffico e dissesto per rendere più agevole la viabilità ed i collegamenti con le infrastrutture culturali, sportive e ricreative oltre che con l’entroterra circostante. Inoltre, è stata avviata l’opera di riqualificazione dell’area cimiteriale esterna in condizioni critiche tramite la piantumazione di alcune filiere di oleandri e il rifacimento ex-novo della spalliera in legno resistente, necessaria a circoscrivere e rendere sicura la sosta dei visitatori e delle macchine, intervento reso possibile grazie alla collaborazione di Calabria Verde e dei volontari del Comune».

Il primo cittadino Saverio Zavettieri ricorda anche che «è stato avviato con fondi di bilancio un programma di interventi immediati per la riqualificazione di edifici pubblici a partire dall’Irssec, sede della Fondazione dei Greci di Calabria, delle scuole e di un’ala dell’ex Mercato destinata ad ospitare e rilanciare la Pinacoteca Comunale, importante polo culturale e di eventi del territorio unitamente al Museo paleoetnografico allocato in un seminterrato non adeguato».

E’ stato anche individuato un sito degradato sotto il viadotto Anas in contrada Amigdalà da destinare a viale alberato con la piantumazione di alberi intitolati ai 30 bambini nati nel 2023 e si lavora a riqualificare le due strade collaterali rese intransitabili da buche e smottamenti grazie ai fondi del Comune e la fattiva collaborazione degli operai di Calabria Verde e dei volontari in vista della Festa dell’albero che si svolgerà il 15 dicembre prossimo.

L’assessore Tuscano infine, si sofferma sulla «riqualificazione della palestra al chiuso e all’aperto e la messa in sicurezza dell’area circostante tramite piantumazione di piante, recinzione e cancelli agli ingressi per altre decine di migliaia di euro».

Insomma, un Comune in continuo fermento con la realizzazione di interventi e opere di notevole impatto sociale ed economico. (rrc)

SAN FERDINANDO (RC) – Il Municipio illuminato di rosso contro la violenza di genere

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre di ogni anno, il Comune di San Ferdinando, già nei giorni che precedono tale data, illuminerà la facciata del proprio palazzo Comunale di con lampade di colore rosso.

Il rosso è il colore universalmente riconosciuto quale simbolo della violenza di genere e per questo motivo sarà il leit motif delle diverse iniziative che si svolgeranno in città per sensibilizzare le coscienze e coinvolgere giovani e adulti in una riflessione collettiva su questo tragico fenomeno.

La recente, brutale uccisione di Giulia Cecchetin, che ha profondamente turbato gli animi degli italiani, simboleggia i 156 femminicidi del 2023 e tutte le donne già vittime di violenza; per questo motivo, oltre alla realizzazione di una panchina rossa all’interno della scuola “Vizzone” su impulso della Croce Rossa Italiana Comitato di Gioia Tauro.

«E’ di fondamentale importanza affiancare all’opera di prevenzione e repressione anche un lavoro culturale che non può e non deve limitarsi alle reazioni emotive ma accompagnare la società in un percorso di consapevolezza e protezione. Siamo impegnati nella promozione di una rete composta da tutte le agenzie sociali ed educative per realizzare in concreto quella “comunità educante” che non faccia mai sentire nessuno da solo e possa imprimere nelle coscienze dei più giovani quei valori fondamentali per una sana convivenza civile» sono le parole dell’amministrazione comunale espresse dal vicesindaco e assessore ai servizi sociali Ferdinando Scarfò.

REGGIO CALABRIA – Operative le nuove mini isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici

Sono operative, in diverse aree della città, le mini isole ecologiche che serviranno ad incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti domestici. Il conferimento, al momento, è libero, in attesa di disposizioni successive. «In questa prima fase – ha spiegato Paolo Brunetti, vicesindaco con delega all’Ambiente – sono state posizionate delle strutture utili a rafforzare una pratica imposta dalla legge ed ormai indifferibile per la salvaguardia del territorio e del Pianeta. Grazie ai fondi “Pon Metro-React Eu”, si è iniziata ad installare una prima fornitura, composta da quattro isole ecologiche scarrabili per le aree mercatali, sei isole ecologiche amovibili bilato, ventisette ecoisole singole (monolato)».

«In particolare – ha aggiunto Brunetti – delle 18 isole ecologiche, previste nel bando di gara, ne sono state posizionate undici in due diversi periodi: in Via Giunchi nel parcheggio del Lido Comunale ed in Piazza Garibaldi. In questi giorni, si sta completando l’estensione della fornitura, composta da ulteriori dodici isole ecologiche amovibili bilato e ventisei ecoisole singole (monolato) e presenti in Piazza Milano, a San Brunello, nei pressi della Chiesa di Santo Stefano ad Archi, sul Viale Aldo Moro, in via San Giuseppe; vicino la Circoscrizione di Ravagnese, a Gallico Superiore, in piazza Morisani, in via Ciccarello ed in Piazzetta Unicef a Tremulini. Inoltre, altre quattro sono state collocate in Via Mercato a Catona, nell’area parcheggio di Condera, nel Piazzale Botteghelle ed in via Lume a Pellaro».

«Il riciclo dei rifiuti – ha aggiunto il vicesindaco – è fondamentale perché riesce a incidere sul miglioramento dei luoghi e della qualità della vita delle persone. Per questo rappresenta uno dei punti più qualificanti delle linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, portato avanti in un lavoro di squadra con i delegati al React e al Pon Metro, Giuggi Palmenta e Giuseppe Giordano, nell’ottica di un efficientamento del servizio di raccolta differenziata che costituisce una delle sfide più delicate e insidiose che, in questi anni e per svariati motivi, ha messo a dura prova il territorio».

«Tuttavia – ha concluso Brunetti – è indispensabile l’impegno di ogni cittadino affinché si effettui una seria ed efficace differenziazione dei rifiuti. Adesso, lungo le vie della città, esistono sistemi che possono davvero aiutare ad imboccare un percorso virtuoso, facilitando un corretto smaltimento degli scarti domestici. L’invito ulteriore è a fare buon uso delle nuove isole ecologiche, rispettando un bene che è di tutti e che serve a tutti. Soprattutto, serve al futuro dei nostri figli che hanno tutto il diritto a ricevere in eredità un pianeta migliore». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Ripepi: «Qualcuno dica a Salvini che Lamezia ha inghiottito il nostro scalo»

di MASSIMO RIPEPI – Abbiamo appreso, in questi giorni, che il ministro Salvini, sul tema dell’Aeroporto dello Stretto, è pervaso da una preoccupazione che lo attanaglia: vorrebbe che lo scalo reggino crescesse – come e quando non si sa – ma, per carità, non a discapito di quello di Lamezia!

Sulla questione, negli anni, ne abbiamo sentite tante di supercazzole, ma questa è fra le meno potabili.
Questo Ministro del Nord è stato edotto che la Sacal di Lamezia, con la complicità di traditori fuori e dentro le mura cittadine, ha distrutto la nostra struttura aeroportuale in modo cinico e brutale, riducendo l’attività volitiva al limite della sopravvivenza?

Gli hanno spiegato, i vecchi e i nuovi militanti reggini, che è stata devastata, all’interno ed all’esterno dello scalo, ogni minima attività commerciale?

Quale progresso immagina il Ministro per il nostro scalo, che non penalizzi quello lamentino se le due realtà non sono minimamente equiparabili? Un moribondo pronto ad esalare l’ultimo respiro abbisogna dello stesso aiuto di uno sano e vegeto?

Qualcuno ha spiegato al buon Salvini che il piano nazionale degli aeroporti prevede uno sviluppo per il 2035 di 800.000 passeggeri per il nostro aeroporto e di 4.650.000 per quello di Lamezia?

Ministro, si occupi del Ponte, del porto di Gioia Tauro e della statale 106 e si documenti meglio sulle politiche scellerate della Sacal che, di fatto, hanno sacrificato lo scalo dello stretto a discapito di quello di Lamezia.
Se realmente tiene al miglioramento di questo aeroporto che ci aiuti a liberarci della gestione della Sacal, consentendo così una autonomia gestionale su un territorio che comprende due città Metropolitane dirimpettaie, con un bacino di utenza di oltre un milione e mezzo di potenziali utenti.

Lo chiediamo, pertanto, a lui personalmente sapendo che i nostri rappresentanti, di ogni livello istituzionale, sono proni agli interessi personali, di partito e di coalizione e non farebbero mai nulla che potesse mettere a rischio la loro carriera politica.

Il nostro deve diventare l’Aeroporto del Ponte che sia fulcro delle attività economiche e produttive dell’intera area dello Stretto ovvero, della più ampia e complessa area nord mediterranea.

Chiedo al gruppo comunale della Lega, che oggi è il più importante del centro destra, di farsi parte attiva con gli importanti organi decisori appartenenti allo stesso partito, affinchè il nostro importantissimo scalo diventi autonomo rispetto a quello lametino e sia libero di svilupparsi sotto il pieno controllo della politica locale; solo così saremo responsabili del nostro destino e non dipenderemo più dai nostri competitor fisiologici che ci hanno ridotto in misero stato.

Basta supercazzole obnubilatrici, utili solo a confondere i cittadini, ignari delle gravi decisioni che la politica sta prendendo nel silenzio dei venduti e dei traditori seriali. (mr)

(Massimo Ripepi è consigliere comunale di Reggio Calabria)

REGGIO CALABRIA – Chef Cogliandro porta il bergamotto a Firenze

Il bergamotto di Reggio Calabria vola a Firenze per uno straordinario evento organizzato dai Lions Firenze e lo fa nelle sapienti mani di Chef Filippo Cogliandro profondo conoscitore e cultore di questo agrume dai molteplici utilizzi.

Il bergamotto di Reggio Calabria diviene sì, protagonista indiscusso della serata, ma anche trait d’union tra le due città metropolitane grazie agli approfonditi studi del professor Filippo Arillotta invitato a presentare, per l’occasione, la sua ultima opera: “Storia fantastica del bergamotto di Reggio Calabria” in cui si documenta un remoto passaggio del prezioso agrume in terra fiorentina.

Un lungo viaggio attraverso l’Italia, dunque, per arrivare nei piatti del capoluogo toscano interpretato, reinterpretato e valorizzato da chef Cogliandro, per una cena che ha riunito ben 4 distretti Lions Sesto Firentino, Fiesole, Bargello e Ponte Vecchio, e visto la presenza del Governatore Lions distretto 108La – Toscana Alberto Carradori, di autorità civili e militari tra oltre 100 partecipanti.

La location, anche questa significativa per la sua valenza didattica e formativa. L’Istituto alberghiero Buontalenti di Firenze. Oltre 50 allievi, tra cucina, servizio e accoglienza, selezionati tra i più motivati e meritevoli, hanno reso un servizio impeccabile. Soddisfatto Chef Cogliandro, affiancato nella supervisione della brigata da Abdou Dibbasey, chef della sua Accademia Gourmet di Reggio Calabria. Gli studenti hanno così appreso tecniche e nozioni nonché piccoli trucchi della cucina di Cogliandro, hanno conosciuto le molteplici preparazioni che con questo straordinario agrume possono realizzarsi, e tanto hanno scoperto sui prodotti calabresi come le olive ottobratiche, per esempio, presidio Slow Food. Una giornata preziosa per gli studenti, molti dei quali destinati ad operare nel comparto turistico in una regione che rappresenta una delle mete più importanti al mondo.
Nel corso della mattinata l’Aula maga dell’istituto ha ospitato una lezione di chef Cogliandro che ha offerto loro uno straordinario spaccato della nostra terra.

Quello che ne è scaturito è stata un’intera giornata di promozione ad alti livelli della nostra città e dei suoi prodotti, delle bontà enogastronomiche e delle bellezze che costituiscono il nostro patrimonio culturale.
Così, la cena, nel cuore di Firenze, “terra nobile” e culla del Rinascimento, ma con lo sfondo delle immagini dell’Arena Ciccio Franco passate sui monitor di sala, ha avuto un’importanza ancor maggiore, catapultando gli ammaliati ospiti dei 4 club service nelle nostre meravigliose realtà.

Una ricca estrazione organizzata dai Club ha consegnato a Cogliandro ben oltre mille euro, quale contributo al suo progetto di realizzazione del tetto di una scuola in Gambia che con questa donazione verrà ultimato, chiudendo questo step del più ampio progetto. Ma lo stupore, misto a una grande gioia, è stato apprendere che l’istituto, appena rinnovato nelle sue cucine, ha donato tutti gli strumenti e gli elettrodomestici non più in uso alla scuola gambiana.

Cogliandro, dunque, ancora una volta è chiamato fuori dai confini a rappresentare Reggio Calabria e i suoi prodotti identitari più importanti, capofila, in questo caso il Bergamotto di Reggio Calabria.

Una serata sorprendente voluta dai Lions di Sesto Fiorentino che ha celebrato il 50esimo della sua fondazione con due personaggi reggini di grande spessore Arillotta professore, scrittore, studioso, storico e chef Cogliandro, ormai noto e ricercato anche in terra toscana, già insignito di numerosi riconoscimenti, non ultimo il “Melvin Jones” ricevuto dallo stesso club service, onorificenza che sancisce il suo grande impegno in ambito umanitario.

«Una serata importante – ha affermato il professore Arillotta – perché oltre a consolidare il legame di chef Cogliandro con i Lions Firenze è stata anche un’opportunità per far conoscere più da vicino il nostro bergamotto sotto una veste nuova nata da una lunga e approfondita ricerca storica, che ha prodotto risultati impensabili, gettando nuova luce sulla storia del frutto. Cogliandro, che ha sposato questa ricerca, mi ha dato la possibilità di far conoscere i risultati alla comunità Lions di Firenze e di far nascere un forte interesse sul bergamotto di Reggio, non solo dal punto di vista dell’olio essenziale ma anche del frutto. Una serata di successo – conclude Arillotta – che ha avvicinato persone non addette ai lavori che hanno ampliato il loro interesse verso la nostra terra e i suoi prodotti di eccellenza». (rrc)