Museo del Mare, intesa per occupazione di aree demaniali al Porto

«È stato sottoscritto a Messina con l’Autorità di sistema portuale dello Stretto un protocollo di anticipata occupazione di aree demaniali nella zona del Porto dove sorgerà il Museo del mare». È quanto ha reso noto l’assessore comunale con delega specifica alla realizzazione dell’opera, Carmelo Romeo, spiegando come «si tratta del secondo documento firmato; adesso sono a nostra disposizione circa 21mila metri quadrati di aree, più ulteriori 4 mila metri quadrati relativi allo specchio delle acque».

Una firma, dunque, che certifica come le attività per la realizzazione della maestosa opera, frutto dell’ingegno creativo dell’Architetto Zaha Hadid, stiano proseguendo senza alcun intoppo, seguendo il filo dei passaggi previsti.

«Questa firma – ha spiegato Romeo – ci consentirà di chiudere definitivamente tutte le attività propedeutiche alla contrattualizzazione della Cobar S.p.a. e, quindi, di far partire il cantiere. In questi giorni convocheremo sia gli architetti dello studio Zaha Hadid, a cui è affidata la progettazione e direzione lavori dell’opera, sia la ditta Cobar, per concordare la consegna delle aree di cantiere e, dunque, il vero avvio delle lavorazioni relative al Lotto “0”. Quest’ultimo comprenderà le opere di cantierizzazione dell’area, insieme alle opere a mare e a quelle di bonifica».

«Un passo decisivo per la creazione di questo grandioso museo che, una volta realizzato, farà la storia della città», ha aggiunto Romeo, evidenziando come «questa opera rappresenterà un volano sotto il profilo culturale, economico, turistico e sotto tanti aspetti di valorizzazione del territorio, perché sarà una struttura unica al mondo e capace di attrarre tantissimi visitatori».

«Il museo – ha concluso – sarà diviso in quattro macroaree: la parte museale permanente, quelle dedicata alle esposizioni temporanee, un auditorium da 2.500 posti con bar e ristoranti ed altre attività accessorie; e, infine, l’acquario con annessi laboratori di biologia marina che consentiranno anche lo studio delle varie specie». (rrc)

REGGIO – Sabato tornano le Arance della Salute

sabato 25 gennaio, a Piazza Camagna di Reggio, dalle 16 alle 20, e nella frazione di Cardeto, tornano le arance della Salute della Fondazione Airc.

Questa manifestazione di piazza inaugura il 60esimo anniversario di Airc, fondata nel 1965, oggi il principale polo privato di finanziamento della ricerca oncologica indipendente in Italia.

Nel corso della giornata i volontari accoglieranno i sostenitori distribuendo i prodotti solidali di Fondazione AIRC: reticelle di arance rosse (donazione minima 13 euro), vasetti di marmellata di arance rosse di Sicilia IGP (donazione minima 8 euro) e vasetti di miele di fiori d’arancio (donazione minima 10 euro). Simbolo di sana alimentazione, le arance rosse contengono gli antociani, pigmenti naturali con poteri antiossidanti, e sono ricche di vitamina C: con una sola arancia si copre più di due terzi del fabbisogno giornaliero di questa importante vitamina.

Insieme ai prodotti sarà consegnata una pubblicazione dedicata alle azioni quotidiane che ognuno di noi può fare per aiutarsi a rimanere in salute, che include anche alcune speciali ricette a base di arance firmate da Davide Campagna e Chiara Maci.

L’iniziativa si svolgerà anche nelle scuole, con studenti e insegnanti, per diffondere la consapevolezza sull’importanza della prevenzione e raccogliere fondi per dare continuità al lavoro di circa 5.400 ricercatori e avviare nuovi progetti. (rrc)

REGGIO – Venerdì in scena “Come un granello di sabbia”

Venerdì 24 gennaio, a Reggio, al Cine Teatro Metropolitano, alle 18.30, andrà in scena “Come un granello di sabbia – Giuseppe Gulotta, storia di un innocente”.

Lo spettacolo, con testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla, con Salvatore Arena, rientra nell’ambito della rassegna teatrale “Oltre i Confini: Voci di resistenza e Speranza, Storie di Lotta e Solidarietà” promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi.

Lo spettacolo è l’ultimo capitolo della quadrilogia A Sud della memoria che Mana Chuma ha dedicato alla storia contemporanea del Mezzogiorno.

Una storia dai contorni oscuri e tormentati, dalle conseguenze violentemente drammatiche e non risanabili.

Per quello che Giuseppe Gulotta ha vissuto, protagonista suo malgrado di questo itinerario, ma anche per le altre varie vittime della vicenda, affrontare questi avvenimenti sulle tavole di un palcoscenico pone di fronte a una grande responsabilità.

La responsabilità, certo, di non tacere l’incredibile vicenda legale, la lunghissima serie di omissioni, errori, leggerezze, falsificazioni, palesi violazioni della legge che oggi ci fanno definire questa vicenda come una vera e propria frode giudiziaria.

La responsabilità, naturalmente, di non dimenticare il contesto e gli interessi in campo che generano il dramma.

Ma principalmente la responsabilità di declinare la drammaturgia, attraverso la vicenda umana di Giuseppe (ma anche di Salvatore e Carmine, le due vittime della strage, o di Giovanni, Vincenzo e Gaetano, gli altri capri espiatori designati) rendendo giustizia alla sua dimensione personale, quella di una vita quasi interamente sottratta per ragioni inconfessabili.

Provare a innescare un processo di identificazione, pur senza aver attraversato quello che lui ha attraversato, senza aver sofferto quello che lui ha sofferto con un incredibile senso di dignità e consapevolezza.

Provare a compiere questo corto circuito narrativo riuscendo a sottrarsi a qualsiasi intento retorico.

La voce di Giuseppe ci attira in questo vortice raccontando, come trovasse per la prima volta qualcuno disposto ad ascoltare, la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, i colpevoli silenzi, i pregiudizi, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in una restituzione finale della propria umile e alta identità.

Lo fa alternandosi a voci secondarie, ma necessarie: un vicequestore illuminato schiacciato anche lui dall’ingranaggio, l’ufficiale dell’Arma regista occulto delle torture (un Kurz rovesciato, lucido e per nulla tormentato), la moglie Michela, i genitori.

Ogni voce, ogni episodio del vortice, trova il proprio luogo all’interno della scenografia, leggera e opprimente a un tempo, di Aldo Zucco, capace di diventare multiforme nei suoi pochi, ma importanti segni.

Le musiche originali di Luigi Polimeni, contrappunto ritmico ed emozionale al racconto, diventano esse stesse drammaturgia, sostenendo lo scorrere inesorabile della storia in tutte le sue partiture emotive. (rrc)

Il sindaco di Reggio Falcomatà: Ben 140 i beni acquisiti al nostro patrimonio comunale

«Con orgoglio di sindaco e di cittadino, mi piace ricordare che sono oltre 140 i beni acquisiti al patrimonio disponibile del Comune, frutto di richieste di acquisizioni in sinergia con l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati». È quanto ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, intervenendo al Corso nazionale di perfezionamento in materia di Gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, promosso dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, svoltosi oggi all’aula magna ‘Quaroni’ dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

«Siamo lieti di ospitare nella nostra città – ha detto Falcomatà – un corso formativo di grande rilevanza nazionale, un gesto di attenzione importante da parte del Consiglio nazionale e provinciale dei dottori commercialisti che ringrazio. Si tratta di un evento che è perfettamente in linea con il percorso che la nostra città sta portando avanti rispetto all’idea che i beni confiscati, soprattutto nelle nostre città del Sud Italia, devono consentire di arrivare ad un riutilizzo».

«Noi, come Enti assegnatari – ha aggiunto Falcomatà – abbiamo l’obbligo di un completamento di un’azione già portata avanti dalle forze dell’ordine, dalla magistratura partita con il sequestro e successivamente con la confisca dei patrimoni conseguiti illecitamente».

«Quindi proviamo – ha detto ancora – a completare questo percorso, nell’idea della piena realizzazione e dell’intuizione della legge ispirata da Pio La Torre, che era quella che i beni non vanno solo sequestrati ai mafiosi ma devono essere pienamente restituiti alla collettività”. “In questi anni, grazie all’istituzione dell’Ufficio beni confiscati, partecipiamo con impegno a questa attività».

«Solo nell’ultimo anno – ha ricordato il primo cittadino reggino – sono stati utilizzati locali confiscati per destinazioni quali: la Casa delle donne vittime di violenza, l’Agenzia sociale per la casa e il Centro di aggregazione giovanile. Per noi è importante che in questi luoghi di respiri aria di legalità. Cosi come sono importanti dei simboli di legalità, come il patrimonio artistico di quadri ed opere d’arte confiscati che ha dato vita alla collezione del Palazzo della Cultura della Città Metropolitana, un contesto di straordinario valore che ci inorgoglisce molto e che sarà protagonista, da qui a qualche giorno, di una mostra dal titolo SalvArti che abbiamo organizzato in sinergia con i Ministeri dell’Interno e della Cultura, con il Comune di Milano e l’Agenzia nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati».

«Tornando al settore commerciale invece – ha aggiunto Falcomatà – ci tengo a sottolineare anche i tanti amministratori giudiziari subentrati in aziende sotto sequestro, con i quali non è mai mancato il confronto e che hanno portato avanti le attività evitando la chiusura.

«In ambito di ulteriori sinergie – ha concluso – stiamo per firmare insieme alla nostra università, dipartimento di Architettura, un protocollo volto alla valorizzazione dei beni confiscati. Sui beni finalizzati ad attività lucrative, invece, siamo in fase di approvazione un regolamento specifico, per dare maggiore operatività a questa parte di beni». (rrc)

REGGIO – L’incontro su ” la spedizione Sanfedista del cardinale Ruffo”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 16.45, alla Villetta De Nava, si terrà l’incontro “Repubbliche Giacobine e Controrivoluzione del  1799: la spedizione Sanfedista del cardinale Ruffo”.

L’evento rientra nell’ambito de I Simposi del Mercoledì, ideato dal Presidente nazionale A.I.Par.C., dott. Salvatore Timpano, in collaborazione con la Città di Reggio Calabria, la Biblioteca Pietro De Nava e la Deputazione di Storia Patria per la Calabria.

Relaziona il prof. Giuseppe Caridi, storico e già ordinario di Storia Moderna nell’Università di Messina. Dialoga con l’autore il dott. Salvatore Timpano, presidente nazionale A.I.Par.C.

Dopo il colpo di stato del 4 settembre 1797 (18 fruttidoro, secondo il calendario repubblicano), la Francia allargò  i suoi confini, circondandosi di repubbliche satelliti, con autonomia molto ridotta.

Nel 1798 si aggiunse la Repubblica Romana, proclamata al posto del potere temporale del Papa.

Nel Novembre l’esercito dei Borbone di Napoli tentò di abbattere la Repubblica Romana, ma la guerra si risolse in un disastro per Ferdinando IV che, precedendo l’ingresso delle truppe francesi, abbandonò la Capitale e, protetto dalle navi inglesi, si trasferì in Sicilia.

Il 23 gennaio 1799 il generale Championnet  si impadronì di Napoli e proclamò la Repubblica Partenopea.

Con l’avvento della Repubblica e la fuga in Sicilia di Ferdinando IV di Borbone, il Cardinale Ruffo, in qualità di delegato regio, nel febbraio del 1799  intraprese la spedizione sanfedista che 4 mesi dopo portò alla riconquista del Regno di Napoli. (rrc)

Il sindaco Falcomatà: «Reggio Capitale vuole essere il “cuore” del Mediterraneo»

Per il sindaco Giuseppe Falcomatà Reggio è «una città che cambia e si evolve costantemente, tanto da raggiungere risultati che, probabilmente, mentre noi parliamo, sono già vecchi, perché si continua a lavorare senza sosta su nuovi e più ambiziosi traguardi, come quello di essere la capitale, il “cuore” del Mediterraneo».

Nel corso della conferenza stampa convocata per parlare di alcune delle attività più significative portate avanti dalla Giunta comunale nell’anno appena trascorso. Un appuntamento voluto dal primo cittadino per un’esigenza di «trasparenza amministrativa» ma anche per «comunicare ai cittadini quello che è stato fatto e quello su cui si concentrerà l’Amministrazione comunale» nell’anno che è appena iniziato.

«Ringrazio gli assessori, i consiglieri delegati, tutta la maggioranza che ha anche lavorato nelle Commissioni, ma tengo a ringraziare – ha esordito Falcomatà – anche i dirigenti, i funzionari, i dipendenti, perché tutto quello che viene messo in campo è la traduzione in procedure amministrative e burocratiche dell’indirizzo politico, quindi senza la parte che spesso è più in ombra nulla potrebbe tradursi in realtà».

«Oggi parliamo di risultati della città, delle azioni che hanno prodotto una ricaduta positiva in termini di recupero di spazi – ha aggiunto – di crescita sociale, economica, culturale in questo ultimo anno, convinti che l’Amministrazione comunale non sia il fine, ma il mezzo attraverso il quale una comunità può crescere insieme alle altre istituzioni e a tutte le altre energie attive e positive della città».

«Il 2024 – ha osservato il sindaco – è stato il primo anno fuori dal piano di riequilibrio, in cui siamo riusciti a liberare alcune risorse senza guardare al passato ma senza neanche dimenticarlo. Abbiamo avuto nuova linfa con 102 assunzioni, ma altrettanto importante è il numero zero relativo al precariato: con il 2024 il Comune non ha nessun lavoratore precario tra le sue fila. Abbiamo rimesso in moto la macchina delle assegnazioni e anche delle alienazioni dell’edilizia residenziale pubblica. Abbiamo concluso i lavori per l’apertura dell’agenzia sociale per la casa in un immobile confiscato. E, a proposito di beni confiscati alla criminalità organizzata, ci sono in corso sei bandi per l’assegnazione degli immobili, mentre nei mesi scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, in particolare il Dipartimento di Architettura, proprio per fare un lavoro sinergico rispetto al recupero della mole di immobili confiscati presenti nel nostro territorio».

«Guardando ai Servizi sociali – ha proseguito Falcomatà – il dato principale è il mantenimento delle risorse per tutti i settori del welfare, con investimenti per circa 17 milioni di euro in un anno, soprattutto a valere su fondi comunitari. Nel 2024 c’è stato l’aggiornamento del Piano di zona. E basti pensare che nel 2014 c’erano 4 assistenti sociali mentre ora sono 42. In sinergia col settore dei Lavori pubblici sono stati poi conclusi i lavori dell’housing sociale, con il recupero dell’immobile storico dei Ricoveri riuniti».

Rispetto alle scuole, Falcomatà ha ricordato il monitoraggio sulla stabilità degli edifici al termine del quale sono stati chiusi nove plessi. «Una scelta che rifarei cento volte – ha commentato – perché ci ha consentito di capire quali erano gli edifici sicuri e di avere un quadro chiaro su dove intervenire per ripristinare l’agibilità. Questo ha inevitabilmente comportato dei problemi e dei disagi per le famiglie, però abbiamo sempre interloquito con i rappresentanti di istituto, con i dirigenti scolastici, anche con i singoli insegnanti per comunicare quello che era lo stato di avanzamento delle soluzioni che erano state trovate. Non dimentichiamo gli asili nido: tra i lavori realizzati e quelli in corso a breve ne avremo nove in totale. E ricordiamo che la città ne aveva zero nel 2014».

In tema di trasporti pubblici, il primo cittadino ha poi ricordato l’acquisto di 66 bus elettrici per Atam, per un investimento di 46 milioni di euro, con l’installazione di 67 stazioni di ricarica. Menzionati anche i Piani, in fase di redazione, per la microzonizzaziome sismica, per l’energia sostenibile e clima, per il traffico, la mobilità sostenibile e l’eliminazione barriere architettoniche.

«Abbiamo vinto la battaglia per il recupero delle risorse dei bandi per le periferie: 20 milioni di euro per la rigenerazione del borgo di Podargoni e delle zone limitrofe. Senza dimenticare – ha proseguito il primo cittadino – i due parchi entrati nel cuore dei cittadini, quelli del Tempietto e del rione Marconi, per un investimento di circa 2,5 milioni di euro. E ancora: il recupero delle piazze cittadine, non solo in centro ma anche in quartieri periferici; i lavori agli immobili comunali e alle ex circoscrizioni, al lido comunale, il ponte Fiumarella, a brevissimo saranno completati il lungomare di Catona e i muraglioni in via Possidonea. Nei prossimi mesi si concluderanno opere per 18 milioni di euro e altri lavori pubblici sono in fase di consegna. A breve si concretizzerà quello che sembrava un sogno, la posa della prima pietra del Museo del mare. Cambierà lo skyline della città e potrà diventare un’opera simbolo, sulla quale sono stati investiti 120 milioni di euro. Un capitolo a parte lo merita l’edilizia sportiva, con la riqualificazione di alcuni templi dello sport cittadino, di impianti storici, della piscina comunale, del Palloncino, dei nostri “gioiellini” come il Granillo e il Palacalafiore, il restyling di palestre storiche».

Sull’ambiente, inoltre, è stato messo in campo «un investimento importante di 3 milioni di euro per la manutenzione e la tutela del patrimonio arboreo della città. È stato riqualificato il Giardino delle Esperidi a Pellaro, che avrà funzione di orto urbano e potrà ospitare anche attività didattiche. È in corso di realizzazione l’orto urbano a Botteghelle».

Guardando al settore Cultura, invece, oltre ad aver ricordato i successi dei Festival tematici svoltisi in città, Falcomatà ha snocciolato i “numeri” del Teatro Cilea – che nel 2024 ha ospitato 71 eventi – aggiungendo che 18 eventi si sono inoltre tenuti al Castello Aragonese, e che Biblioteca comunale e villetta De Nava hanno ospitato 170 eventi. Oltre 23mila, infine, le visite alla mostra sui Lego, mentre è ancora in corso, affiancata da sei conferenze tematiche, quella sui cimeli storici del calcio, “Il calcio è arte”, alla Pinacoteca civica.

Il sindaco, pur non trattandosi di un risultato della Giunta, ha voluto porre in risalto un dato riguardante il canile di Mortara posto sotto sequestro giudiziario: nel corso del 2024 la comunità reggina ha adottato 150 cani che si trovavano nella struttura.

Rilevante, in conclusione, il risultato relativo alla “messa a terra” dei fondi comunitari: «Il Comune di Reggio Calabria è in linea con le tempistiche di attuazione del Pnrr, siamo monitorati costantemente e tutto sta procedendo nei tempi fissati dal Governo e dall’Ue. Abbiamo raggiunto un risultato straordinario con la programmazione Pon Metro 2014/2020: abbiamo rendicontato l’89% delle risorse assegnate. Ma abbiamo l’ambizione di fare lo stesso, o anche meglio, con i fondi PN plus 2021/2027: da agosto ad oggi sono stati ammessi a finanziamento interventi per circa 190 milioni di euro». (rrc)

REGGIO – I consiglieri di FI: Falcomatà convoca conferenze per comunicare risultati inesistenti

I consiglieri di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria, Federico Milia, Antonino Maiolino e Roberto Vizzari, hanno evidenziato come «il sindaco Giuseppe Falcomatà convoca conferenze stampa per comunicare risultati invisibili, noi per opporci ad un racconto della città che non corrisponde al vero: non è questione di “stile”, ma di ipocrisia».

«I reggini fremono per tornare al voto al più presto, cosi da poter archiviare 11 anni di buio per Reggio a causa di quest’Amministrazione inconcludente», hanno detto i consiglieri, a margine delle due conferenze organizzate, dove nella prima la maggioranza ha esposto i risultati conseguiti, mentre nella seconda il centrodestra ha smentito, con dati alla mano, quanto detto dal primo cittadino.

«È ufficialmente iniziata la campagna elettorale di Falcomatà: è in atto la messa a punto di una strategia di comunicazione di distrazione, che esalti gli obiettivi raggiunti a fronte di una situazione drammatica che la città sta vivendo da anni, ma la realtà non si può mistificare», ha detto Milia in apertura della seconda conferenza stampa.

«Il sindaco convoca una conferenza stampa e, tra i risultati brillanti di quest’Amministrazione, si annovera il Natale: 1 milione di euro spesi, per cosa? Per l’albero? Per le luminarie?», ha chiesto, sottolineando come «questi non sono risultati. Lo sono gli entroiti economici, la visibilità, l’impulso al turismo che il Capodanno Rai, frutto del lavoro della Regione Calabria, ha garantito alla città». 

«Lo sono i turisti arrivati a Reggio in un aeroporto vivo – ha aggiunto – grazie all’azione sinergica del nostro deputato Francesco Cannizzaro e del Presidente Roberto Occhiuto. Questi sono risultati concreti, i loro sono il riflesso di risultati raggiunti da altri».

A seguire il consigliere Maiolino, riferendosi alle Linee programmatiche del 2020 presentate dall’Amministrazione comunale in consiglio comunale, rispolvera lo slogan dell’idea di città del futuro secondo Falcomatà: «Si legge in questo documento: “Vogliamo costruire una Reggio Verace: V come verde, E come economia, R come responsabilità, A come accoglienza, C come cooperazione, E come ecologica”».

«Ecco, questo è l’atto che mette a nudo la verità – ha aggiunto – le bugie politiche di un Sindaco che, in 11 anni di mandato, ha collezionato solo una serie infinita di incompiute, perché nulla di quello che è scritto in quest’atto è stato poi realizzato».

«Supportato dagli atti – ha proseguito Maiolino – oggi ho elencato tutto quello che il Sindaco aveva programmato di fare e non ha fatto: e mi rammarica che un Sindaco e il suo esecutivo non abbiano mai speso una sola parola di ringraziamento per chi, invece, quel che dice poi lo realizza: parlo dell’On. Cannizzaro che non menziono perché come me è di forza Italia, ma perché è un parlamentare della nostra città, eletto nella nostra città, che sta facendo il proprio lavoro portando risorse al nostro territorio».

Infine, l’intervento del consigliere Vizzari ha stigmatizzato la conferenza stampa convocata dal Sindaco come «“inutile”, perché le conferenze stampa si convocano per parlare di risultati, qui in 11 anni di risultati ce ne sono molto pochi».

«Mi dispiace dirlo, lo dico sommessamente – ha proseguito – tanti assessori non sono nemmeno individuabili nella comunità reggina. Non è un fatto personale ma è un fatto chiaro a tutti. Basta chiedere ai reggini i nomi degli assessori per capire che nulla di memorabile è rimasto nella storia di questa città, se non una serie di insuccessi, disillusioni ed opere incompiute collezionate da quest’Amministrazione, a partire dalle condizioni in cui si trovano gli impianti sportivi».

«È di qualche giorno fa – ha concluso – la notizia registrata nel corso di un evento sportivo, sospeso perché in una struttura che era stata attenzionata dal Comune e dove sono stati realizzati dei lavori, entrava l’acqua: non è possibile assistere a queste scene nel 2025». (rrc)

 

Touring Club RC: Bene Reggio tra le finaliste per Capitale della Cultura

Il Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano ha espresso soddisfazione per l’inserimento della nostra città tra le finaliste per la candidatura a “Capitale italiana della cultura 2027”, e si è detto disponibile «a collaborare con l’Amministrazione per il successo della candidatura della ns. città quale “Capitale della cultura 2027” invitando tutte le altre associazioni ad uno sforzo congiunto e sinergico per il successo finale».

Tra le finalità del progetto “Cuore mediterraneo” è detto che l’impegno dell’amministrazione è fra l’altro di “rafforzare ulteriormente l’impegno verso la valorizzazione del patrimonio culturale, la promozione del turismo sostenibile e la costruzione di una città sempre più aperta, accogliente e inclusiva”. Tale finalità è in piena sintonia con quella che è la mission del Touring Club Italiano. (rrc)

 

REGGIO – Intitolata la Sala Stampa del Granillo al giornalista Tonio Licordari

Nella giornata di sabato è stata intitolata la Sala Stampa dello stadio comunale ” Oreste Granillo” a Tonio Licordari, storico ed indimenticato giornalista reggino scomparso nel 2016.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme al vicesindaco Paolo Brunetti ed al consigliere comunale delegato allo Sport, Giovanni Latella, è intervenuto ad una cerimonia che ha visto partecipare il figlio e la moglie di Licordari, il giornalista Natale e la signora Alba Verduci, il presidente ed il direttore generale della Reggina 1914, Virgilio Minniti e Giuseppe Praticò, i decani del giornalismo sportivo cittadino, i rappresentanti dei sindacati dei giornalisti, numerosi amici e familiari dell’ex vice caporedattore del quotidiano Gazzetta del Sud.

«È un gesto dovuto e sentito», ha commentato il sindaco Falcomatà, sottolineando come «l’amministrazione comunale continui il proprio percorso di recupero della memoria storica di reggini illustri che, con il loro operato, hanno contribuito a scrivere un pezzo di storia della nostra città».

«L’idea di intitolare a Tonio Licordari la sala stampa dello stadio comunale – ha spiegato il primo cittadino – è stata quasi naturale perché, in questo luogo, ancora riecheggia l’eco delle gesta, delle parole e del lavoro di chi rappresentato, a tutti gli effetti, un esempio per i tanti giovani che si avvicinano al mestiere affascinante e complesso del giornalista».

«Licordari – ha ricordato Giuseppe Falcomatà – ha sempre avuto un approccio preciso alle tematiche, non soltanto quelle sportive ma anche di cronaca, società e costume, volto ad approfondire gli argomenti ed a comprendere tutte le sfaccettature delle diverse situazioni che andava ad argomentare. Ha sempre avuto un piglio arguto e pungente nell’idea di dover offrire il proprio contributo, attraverso la sua penna, alla crescita culturale sociale e culturale della città».

Particolarmente significative ed emozionanti sono state le testimonianze del figlio Natale e del responsabile della Gazzetta del Sud, Piero Gaeta, così come gli aneddoti raccontati dal dg della Reggina, Giuseppe Praticò, dal sindacalista Eugenio Marino, dal decano del giornalismo reggino, Tonino Raffa, e dall’ex presidente della squadra amaranto Mimmo Praticò(rrc)

REGGIO – Alla Montalbetti successo per il progetto Rotary Lotta all’obesità infantile

Alla Montalbetti di Reggio Calabria, ha fatto tappa il progetto del Distretto Rotary 2102, guidato da Maria Pia Porcino, “Rotary a scuola: Lotta all’obesità infantile”.

La tappa nella Scuola Secondaria “Montalbetti” è stata possibile grazie alla sinergia tra il Rotary Reggio Calabria Nord e l’Istituto Comprensivo Telesio.

Ad illustrare le varie fasi del programma sociale ed educativo, la dirigente scolastica Marisa Maisano, la presidente Club Rotary Reggio Calabria Nord ed endocrinologa Maria Domenica Crea, il Presidente Commissione Loi, ideatore e leader del progetto Vincenzo Ursino.

«Il progetto si propone di contrastare l’obesità infantile attraverso un insieme di attività mirate all’informazione, alla formazione e all’approfondimento – ha spiegato la dottoressa Crea –. Le iniziative sono destinate agli alunni, ai genitori e ai docenti di tutte le scuole, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di adottare stili di vita sani ed aumentare la consapevolezza sulle malattie legate all’obesità».

Il Rotary, da sempre attento alle esigenze del territorio, mira proprio a fornire agli adolescenti e non, le indispensabili conoscenze per diventare attori del cambiamento e, grazie a questo tipo di iniziative, cerca con tutti i suoi rappresentanti di evitare di incorrere in problemi legati alla salute personale e della società.

«Il progetto – ha ribadito Ursino – nasce dalla necessità di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di uno stile di vita sano. Attraverso un percorso educativo mirato vogliamo fornire strumenti concreti per comprendere i rischi legati all’obesità e per adottare comportamenti virtuosi. Crediamo che la prevenzione sia la chiave per migliorare il benessere delle persone e per costruire una società più consapevole e in salute».

L’obesità può portare problemi molto seri, tra cui l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari o metaboliche, senza dimenticare le ricadute sul versante psicologico, che non sono da sottovalutare. Per tale motivo, la prevenzione e la conoscenza diventano le armi importanti per formare ed informare grandi e bambini. (rrc)