REGGIO – A Palazzo Cupri la mostra “Trentatrè stelline”

Inaugurata al Palazzo della Cultura “Pasquino Cupri” di Reggio, la mostra Trentatrè stelline: storia, memoria, arte a cura di Angela Pellicanò, Miriam Paola Russo e Valentina Tebala, componenti della Commissione Scientifica di Palazzo Crupi.

Si tratta di una esposizione simbolica attraverso la quale rievocare il passato della nostra città all’interno di un edificio storico, oggi tempio di cultura, ma che fu brefotrofio. E le trentatré stelline del titolo rappresentano proprio i 33 bambini, ospitati presso la struttura, che persero la vita nel corso dei bombardamenti del 21 maggio 1943.

«È importantissimo conservare la memoria della nostra città – ha spiegato il delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio – e questo progetto espositivo centra appieno l’obiettivo, unitamente ad un sentito omaggio nei confronti dei bimbi che hanno vissuto tra quelle mura e delle loro madri-nutrici. Memoria, storia, cultura prenderanno vita all’interno del Palazzo per parlare ai cittadini e a chiunque voglia visitare l’esposizione».

« L’intento – ha proseguito Filippo Quartuccio – è quello di rievocare le memorie della città e nel contempo riflettere sulle origini e sul ruolo del Palazzo all’interno del contesto cittadino, nel passato come nel presente. Se faremo questo suggestivo salto nel passato attraverso l’arte sarà grazie ai componenti la Commissione Scientifica, che hanno profuso un grande impegno e che ringrazio sentitamente».

Gli artisti che espongono sono Mustafa Sabbagh – (Amman, Giordania, 1961); Alberto Timossi – (Napoli, 1965); Elisabetta Di Sopra – (Pordenone, 1969); Mandra Stella Cerrone – (1959, Francavilla al Mare, CH); Giulio Manglaviti – (Reggio Calabria, 1982).

L’arte contemporanea, con i suoi diversi linguaggi espressivi, diviene un mezzo straordinario di conservazione e rievocazione della memoria orientando la riflessione verso una lettura aperta e trasversale, suscettibile di visioni stratificate che vogliono e devono essere profonde e costruttive.

In questo modo il progetto si fa portavoce, oltretutto, di una mission generale e allargata per Palazzo Crupi, che mette al centro la storia e la cultura del nostro territorio con l’obiettivo di tutelarla, valorizzarla e promuoverla in maniera attenta e lungimirante attraverso un interscambio dialettico con tutto ciò che esiste e vive la contemporaneità oltre i suoi confini. 

Il percorso espositivo si suddivide in due sezioni, diverse ma complementari: una prima parte storica e documentativa, costituita dalla raccolta di materiale d’archivio relativo agli anni di attività del brefotrofio fino al tragico avvenimento del 1943; una seconda parte utilizza i linguaggi e le visioni poetiche offerte da cinque artisti contemporanei, i quali si relazioneranno con la storia dell’ex brefotrofio e, tramite essa, rifletteranno sulle dinamiche e i costrutti sociali e culturali inerenti i concetti chiave della mostra.

Presenti, all’inaugurazione, Filippo Quartuccio, consigliere metropolitano con delega alla Cultura, e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

«Veniamo da uno scioglimento del Comune di Reggio Calabria per mafia – ha dichiarato il sindaco Falcomatà – se la cultura avesse avuto più spazio, probabilmente non sarebbe accaduto. Ecco che abbiamo voluto compiere un piccolo atto rivoluzionario, dotandoci di una Commissione scientifica per Palazzo Crupi. La politica deve assumersi l’impegno di dare un indirizzo rispetto a quali sono i binari su cui si deve incardinare ogni percorso di sviluppo di una città, ma poi deve circondarsi di persone competenti che queste attività possano tradurre in fatti queste attività».

«Così, abbiamo voluto la riapertura di Palazzo Crupi anche nell’ottica della rinascita, della rigenerazione urbana di un intero quartiere: e in questa stessa chiave è allo studio anche il possibile abbattimento del muro che separa questo edificio dal Parco Baden-Powell, oggi in via di riqualificazione, un collegamento che potrebbe amplificare lo sviluppo di entrambi i siti», ha osservato Giuseppe Falcomatà, che ha altresì sposato con convinzione l’appello lanciato da Angela Pellicanò affinché le «33 stelline», giovanissime e incolpevoli vittime degli orrori bellici, possano presto avere un posto nella toponomastica cittadina. (rrc)

 

REGGIO – Il MArRC aderisce al progetto “Arte e Fede”

Prosegue il programma di valorizzazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria che, per primo, ha aderito al progetto Arte e Fede, promosso dalla Diocesi di Locri-Gerace nell’ambito dell’Accordo concordatario (dei Patti Lateranensi) tra la Repubblica Italiana e la Città del Vaticano per la reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo e il bene del Paese e dell’Intesa siglata dal MiBACT con la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per la tutela dei beni culturali ecclesiastici. 

Il progetto, finalizzato alla conoscenza, restauro e valorizzazione dei beni artistici e culturali di interesse religioso, coinvolge Università e Accademie di Belle Arti e di restauro su tutto il territorio nazionale (da Trento, Milano, Roma, L’Aquila, Napoli, a Catanzaro e Reggio Calabria),  insieme alla Regione Calabria, al Segretariato regionale della Calabria del MiBACT, le Soprintendenze per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Vibo Valentia e per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone

Il Museo partecipa al progetto attraverso la condivisione di attività di promozione, studio, conservazione e restauro di manufatti storico-artistici d’interesse sacro e religioso. 

Tra le attività in sinergia, anche l’organizzazione di un “cantiere di restauro” aperto al pubblico, nello spazio di Piazza Paolo Orsi, per circa tre settimane, fino al 5 febbraio 2020. Cinque studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Maddalena Asia Farina, Francesca Giovine, Francesca Ventriglia, Katia Ochoa Rodriguez, Valeria Crispino, coordinate dall’esperto restauratore Giuseppe Mantella, responsabile del progetto Arte e Fede, con la sua assistente Luana Surace, saranno impegnati nel restauro di stucchi normanni di arte sacra presenti nei depositi della collezione del MArRC, in particolare provenienti da Santa Panaghia di Rossano e da Santa Maria di Terreti, stilisticamente collegati, per tipologia, a frammenti della collezione della Cittadella Vescovile e il Museo Civico di Gerace. 

I funzionari restauratori del MArRC, Virgilio Vecchio e Barbara Fazzari sono rispettivamente il responsabile della procedura e il direttore dei lavori. 

Con il Dipartimento Patrimonio, Architettura Urbanistica (PAU) dell’Università degli Studi Mediterranea, diretto dal prof. Tommaso Manfredi, e il MArRC, è stato avviato un progetto di ricerca sperimentale, nell’ambito del quale si sono svolte le attività di rilievo del Kouros di Rhegion, finalizzate a un percorso di studio e di ricerca che condurrà all’elaborazione di una tesi di laurea. 

Lo studente Fabio De Stefano ha realizzato i rilievi, tramite scansioni laser e fotomodellazione, con il coordinamento del prof. Domenico Mediati  e del dottore di ricerca Andrea MarraffaLe attività si sono svolte con la collaborazione della dottoressa Barbara Fazzari e della collega dottoressa Daniela Costanzo, funzionario archeologo al MArRC. 

Le strumentazioni laser ad alta precisione sono nella dotazione del Laboratorio DIMORA&CO del Building Future Lab dell’Università Mediterranea. 

Il lavoro di ricerca per la tesi si inserisce in un più ampio progetto di studio e di valorizzazione del patrimonio archeologico del MArRC e prevede l’uso delle più avanzate tecnologie, anche di divulgazione scientifica, per la fruizione critica e interattiva dei beni culturali ivi custoditi. 

Saranno proposte esperienze di edutainment (educational entertainment: educazione attraverso l’intrattenimento), per promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle opere di maggiore rilevanza, coinvolgendo ragazzi in età scolare e prescolare e persone con diversa abilità sensoriale.

«Tra gli obiettivi – ha commentato Fazzari – vi è la messa a punto di un protocollo sperimentale replicabile e la riproduzione tridimensionale di un prototipo di Kouros (capolavoro della statuaria greca antica della collezione museale) nell’ambito di un progetto di valorizzazione e di fruizione con una sensibilità verso gli utenti non vedenti e ipovedenti».

Il modello tridimensionale di Kouros, che sarà realizzato in dimensioni naturali, infatti, potrà essere destinato, tra l’altro, a percorsi di visita tattile. (rrc)

REGGIO – L’incontro sul Piano Strategico e PUMS

A Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, si è discusso di Accessibilità, mobilità e infrastrutture per promuovere il coinvolgimento del territorio nella individuazione di proposte e soluzioni e per orientare scelte e traiettorie di sviluppo.

A parlare di Piano Strategico e Piano Urbano sono stati Riccardo Mauro, vicesindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Marino, assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Reggio Calabria e i dirigenti dei settori della Città Metropolitana che hanno in capo la redazione del Piano strategico e del PUMS, e di numerosi stakeholder e attori del sistema.

Il tavolo ha permesso di far emergere elementi di particolare rilevanza per la mobilità interna ed esterna al territorio. Delimitate le necessità progettuali e metodologiche – quali il bilanciamento tra visioni e obiettivi perseguibili, l’esecutività dei progetti, l’attenzione all’accessibilità, alla vulnerabilità sismica e idrogeologica e alla sostenibilità ambientale – sono state focalizzate alcune priorità in ordine alla ridefinizione del sistema dei trasporti e delle infrastrutture.

Sul fronte dei collegamenti interprovinciali le istanze hanno riguardato la riqualificazione delle strade esistenti, anche in termini di sicurezza, il ripristino delle connessioni tra le zone interne e le arterie principali, il miglioramento del trasporto su ferro e il potenziamento delle forme di inter-modalità tra ferro e gomma. Oltre alle necessità di puntare sul miglioramento dei servizi di trasporto pubblico in termini di innovazione (servizio a chiamata e infomobility) è stata rilevata l’urgenza di completare infrastrutture strategiche come la Bovalino-Bagnara, la Locri-Palizzi della strada statale 106 e la Gallico-Gambarie. Ed ancora ciclabilità urbana e ciclovie territoriali.

Sul versante della mobilità esterna, invece, tra i principali temi al centro del confronto sono stati l’attraversamento dello Stretto di Messina, l’aeroporto e l’alta velocità ferroviaria, il porto di Gioia Tauro e la creazione di una rete della portualità a fini turistici.  

«Non possiamo immaginare percorsi di sviluppo per il nostro territorio – ha dichiarato il vicesindaco Riccardo Mauro – senza risolvere l’atavico problema dei trasporti. Occorre programmare e canalizzare gli investimenti rispettando le necessità della comunità metropolitana e per questo vogliamo sentire quali sono le esigenze di mobilità maggiormente avvertite».

«Il Piano Strategico – ha proseguito il vicesindaco Mauro – è strettamente interconnesso al Piano Urbano di Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana e con entrambi cercheremo di ridisegnare il sistema andando incontro ai territori ascoltando chi li abita, coloro che fanno economia, chi rappresenta i lavoratori, le università e il mondo delle professionalità. Il processo di ascolto dei vari attori del territorio per la redazione del Piano strategico e del PUMS è un grande elemento di innovazione portato avanti dalla Città Metropolitana. Finalmente alle nostre latitudini si è iniziato a programmare e pianificare gli interventi a seguito del confronto e della condivisione per decidere le sorti del territorio».

«I documenti di pianificazione strategica che approveremo in Consiglio metropolitano – ha concluso il vicesindaco Riccardo Mauro – ci consentiranno di chiedere finanziamenti, a Roma come a Bruxelles, in maniera autorevole, disponendo di un unico quadro e un’unica visione del futuro del nostro territorio».

L’Assessore alla mobilità e trasporti del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Marino, ha evidenziato, invece, la grande importanza del rapporto sinergico che ha permesso l’evolversi positivo del PUMS: «Sono davvero orgoglioso che il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile del comune capoluogo sia stato acquisito dalla Città Metropolitana».

«Da oltre due anni – ha proseguito l’assessore Marino – il Comune di Reggio Calabria ha approvato il PUMS. Questo passo in avanti è il fulgido esempio di come, lavorando in chiave sinergica, coinvolgendo tutti gli stakeholders è possibile raggiungere traguardi così significativi e basilari per il territorio. È importantissimo riuscire a pianificare e programmare».

«Il tavolo di Palazzo Alvaro – ha concluso l’assessore Marino – ha messo in evidenza elementi di particolare rilevanza per la mobilità interna ed esterna al territorio metropolitano focalizzando alcune priorità in ordine alla ridefinizione del sistema dei trasporti e delle infrastrutture. Il processo di ascolto dei vari attori interessati è stato fondamentale, così come, la sinergia istituzionale che si è instaurata tra il Comune di Reggio Calabria e la Città Metropolitana». (rrc)

REGGIO – Con il progetto SmartOss la Mediterranea a Las Vegas

La startup reggina SmartOsso, il progetto IoT dell’osso intelligente nata all’interno del Contamination Lab dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e alla sinergia con il Laboratorio di Misure dell’Ateneo, ha partecipato al CES – Consumer Electronics Show di Las Vegas.

Si tratta della più importante fiera mondiale dedicata all’elettronica e ai prodotti di consumo svoltasi dal 7 al 10 gennaio, e che ha visto la partecipazione di 170.000 visitatori professionali, la presenza di oltre 4.400 espositori e il debutto di 20.000 nuovi prodotti.

Le startup italiane sono state selezionate dal programma TILT The Italian Lab for Technology, che all’interno del progetto Made In Italy – The Art of Technology ha individuato le migliori idee italiane per rappresentare il sistema nazionale dell’innovazione nella missione co-organizzata con ICE-ITA Italian Trade Agency a Las Vegas.

SmartOsso è un osso dotato di sensori smart, che riesce a registrare e a fornire informazioni e dati relativi alla condizione fisica del cane che saranno, poi, inviati su un’apposita app dello smartphone.

 

REGGIO – Un successo il primo evento di Spinoza

Un successo il primo evento di Spinoza, svoltosi domenica 19 al Cineteatro Metropolitano di Reggio Calabria.

Organizzato da Spinoza – La fabbrica del futuro, di Sasha Sorgonà, l’evento si è incentrato sui temi del coraggio, dell’orgoglio e della passione, che sono molto cari agli ospiti che sono saliti sul palco del Metropolitano, moderati dal giornalista Pasquale Romano.

La storia umana e professionale dello chef  Filippo Cogliandro ha strappato in diversi momenti gli applausi del pubblico presente in sala: «Abbiamo un tesoro di bellezze e specialità che non valorizziamo al meglio. Chi visita Reggio rimane abbagliato, basta parlare solo di problemi», il messaggio di Cogliandro, mentre Ninni Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria ha parlato di «Fare impresa in Calabria si può. Il futuro della nostra terra passa dai giovani, dobbiamo dare loro strumenti e possibilità per restare qui. È questa la prima battaglia da vincere».

Superare gli ostacoli della vita, non nascondendo la paura ma affrontandoli a testa alta. La storia di Aurora Esabotini, giovane paralimpica reggina, accarezza il cuore ed è da insegnamento per chi deve lottare. 

La sanità reggina non è solo problemi e difficoltà ma anche eccellenze. L’esempio arriva dal Centro Trapianti Midollo Osseo, diretto dal dott. Massimo Martino. Salito sul palco di Spinoza, Martino ha illustrato i traguardi raggiunti in quasi 30 anni da una struttura diventata eccellenza non solo nazionale ma anche a livello europeo. 

Discorso simile vale anche per il Museo Archeologico di Reggio Calabria. Il direttore Carmelo Malacrino, dal palco di Spinoza non si è soffermato soltanto sui numeri in costante crescita di visitatori del Museo, ma ha mostrato nel dettaglio l’egregio lavoro svolto negli ultimi 4 anni.

A chiudere l’evento, l’esibizione della Virtus Reggio, società di ginnastica ritmica che, da 40 anni, riceve riconoscimenti e premi a livello nazionale.

«I tanti ragazzi che ieri hanno partecipato – ha dichiarato Sorgonà- lo hanno fatto perché hanno scelto quella più difficile con la forza di combattere che porta alla soluzione dei problema della nostra Reggio Calabria». 

«Noi adesso – ha proseguito Sorgonà – combatteremo contro chi dice “A riggiu non c’è nenti”. Hanno provato a seppellirci ma non si erano accorti che siamo semi».

«Grazie a tutti gli ospiti illustri per aver accettato il nostro invito. Trattandosi del nostro primo evento – ha concluso Sorgonà – hanno presenziato ‘a scatola chiusa’, fidandosi del messaggio che volevamo lanciare e del nostro progetto». (rrc)

REGGIO – Incontro con gli storici Romeo e Lentini

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, allo Spazio Open, la conversazione La storia ci racconta con gli storici Antonino RomeoRocco Lentini.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open.

Antonino Romeo è autore del libro Lezioni (frontali) di storia, mentre Rocco Lentini del libro Il Labirinto e il filoI costituenti calabresi. (rrc)

REGGIO – Al Cilea “Miseria e nobiltà”

Questa sera, a Reggio, alle 21.00, al Teatro “Francesco Cilea”, in scena lo spettacolo teatrale Miseria e nobiltà con Lello Arena.

Lo spettacolo, di Eduardo Scarpetta e con la regia di Luciano Melchionna, fa parte della rassegna teatrale Le Maschere e i volti di Catonateatro.

Miseria o nobiltà? Domanda retorica. Tra le ceneri della miseria – “quantità insufficiente, inadeguata ai bisogni o per sé stessa troppo scarsa” – e gli stenti, fa capolino la resilienza e con essa la misura delle proprie forze, il sorriso, la gioia di sentirsi vivi, l’umanità più profonda che non trascende il peggio dell’essere umano ma ne nobilita il meglio… (rrc)

REGGIO – La conferenza “La magia dell’Aspromonte”

Questa sera, a Reggio, alle 21.00, nella sede CAI di Via Sbarre Centrali, la conferenza La magia dell’Aspromonte del prof. Pasquale Amato.

L’evento fa parte della serie di appuntamenti organizzati dal Club Alpino Italiano – Sezione Aspromonte di Reggio Calabria.

Il prof. Amato, nel corso dell’evento, porterà i presenti alla scoperta della storia millenaria del territorio. (rrc)

REGGIO – S’inaugura il “Fondo librario prof. Santo Coppolino”

All’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, è in corso l’inaugurazione del Fondo librario “Prof. Santo Coppolino”.

Il Fondo, generosamente donato all’Ateneo dalla Famiglia dell’illustre docente di Filosofia della Storia nell’Università di Messina, a notevole e specifico incremento del patrimonio della Biblioteca d’Ateneo.

Introduce il prof. Salvatore Berlingò, a cui seguiranno testimonianze commemorative del prof. Giuseppe Gembillo, già ordinario di Storia della filosofia nell’Università di Messina, e del prof. Antonino Laganà, già ordinario di Filosofia teoretica nella medesima Università. Conclude la prof.ssa Adriana Spinella Coppolino.

La cerimonia avrà il suo momento conclusivo con la scopertura della targa di intitolazione del Fondo, a segno di gratitudine e di memoria dell’insigne studioso. (rrc)