Da Consiglio Metrocity RC ok a bilancio previsionale

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria ha dato il primo via libera allo schema di bilancio previsionale 2024-2026, «uno schema redatto in piena trasparenza, che assicura gli equilibri di bilancio, garantisce i servizi pubblici essenziali ed una piena e completa programmazione su tutto il territorio metropolitano anche per i servizi a domanda individuale», ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà.

Il documento, adesso, passerà al vaglio della Conferenza Metropolitana, per poi tornare al Consiglio per l’approvazione finale.

Per il sindaco Giuseppe Falcomatà, anche quest’anno, «arriviamo con largo anticipo all’approvazione del documento programmatico, grazie allo straordinario lavoro fatto dai nostri uffici, dal dirigente Nicita in testa, ma anche e soprattutto al consigliere delegato Giuseppe Ranuccio ed a tutti i consiglieri di maggioranza e delegati che hanno contribuito alla stesura di questo documento».+

«Manteniamo – ha aggiunto Falcomatà – massima attenzione ed investimenti nei settori della Cultura, del Marketing territoriale, dello Sport e, ovviamente, per tutto il settore Istruzione, per le Scuole ed il Welfare».

Sul punto ha relazionato il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, parlando di un documento che «traduce sui territori e sulle singole comunità i numeri di una gestione oculata e più che positiva».

«Questo schema – ha detto – è in continuità con l’azione politica e amministrativa intrapresa dalla maggioranza sin dall’inizio del suo mandato. Resta, comunque, suscettibile di variazioni considerate le possibili esigenze che, di volta in volta, si presenteranno. Trovano conferma, intanto, importanti investimenti sul settore Cultura e sui giovani, consapevoli della necessità di intercettare il loro pensiero critico quale opportunità da cogliere per la crescita sociale ed economica dei territori. Continueremo a promuovere la ricerca così come l’arte, lo sviluppo e la promozione turistica proseguendo nel coinvolgimento di imprese ed artigiani per attrarre investimenti attraverso il consueto e proficuo metodo della condivisione e della partecipazione».

A proposito di giovani, Giuseppe Ranuccio ha rilanciato «l’ottimo lavoro portato avanti sulla formazione professionale. Molti corsi – ha ricordato – sono stati ultimati ed altrettanti verranno banditi». Un passaggio, poi, è stato riservato al Piano del fabbisogno del personale che «sarà rivisitato per colmare alcune lacune».

«I nostri ragazzi e le nostre ragazze – ha aggiunto il consigliere – potranno trovare un’occupazione e dare una mano all’Ente che segna una carenza di personale molto significativa».

Nello schema di previsione trovano spazio anche le voci dedicate alla messa in sicurezza delle strade e dei torrenti. Ranuccio si è, quindi, soffermato «sulla grande capacità di Palazzo Alvaro nel reperire fondi europei e, soprattutto, quelli relativi al Pnrr che hanno consentito e consentiranno di intervenire su scuole e palestre metropolitane», senza dimenticare la straordinaria esperienza del progetto “Aspromonte in città” che «ha visto il coinvolgimento di tutti i Comuni, con risultati eccezionali in termine di rigenerazione dei territori».

«Sul Pnrr – ha proseguito – ci rende davvero orgogliosi il parere del Collegio dei revisori che evidenzia la corretta gestione delle risorse su spese e controlli». «In questo schema – ha aggiunto, ancora, Ranuccio – si conferma il netto sostegno allo sport ed ai grandi eventi che, come abbiamo avuto modo di constatare, hanno avuto importanti ricadute economiche e di visibilità sull’intera area metropolitana».

Un occhio, poi, resta costantemente rivolto alle Politiche sociali: «Siamo consapevoli quanto questo settore sia delicato e fondamentale per le nostre comunità, chiamate a dover fare i conti con un sistema sanitario pubblico che registra corposi deficit».
Nel corso del suo intervento, il delegato alle Finanze ha più volte sottolineato «il forte e costante impegno dell’amministrazione nel mettere in campo ogni azione possibile in grado di contrastare due autentiche piaghe rappresentate dalla mancanza di sanità e di lavoro».

«Tra crisi internazionali ed economiche che comportano l’aumento dei costi sulle forniture – ha concluso Ranuccio – non è affatto facile far quadrare i conti. Noi, invece, continuiamo a registrare un Ente in salute, capace di programmare, investire ed evitare l’esercizio provvisorio. Questo è merito del sindaco Falcomatà, della sua amministrazione e del prezioso lavoro dei settori che compongono l’Ente. Non posso, quindi, che ringraziare loro e quanti hanno collaborato alla stesura dello schema previsionale di Bilancio 2024-2026».

Fra gli interventi, quello del consigliere delegato al Welfare, Domenico Mantegna, che ha promosso l’iniziativa dell’esecutivo ponendo l’accento sul settore di sua competenza: «Faccio i complimenti al dirigente ed ai funzionari del comparto Politiche sociali che riescono ad utilizzare tutte le risorse a loro disposizione ponendo in essere progetti di pregevole fattura come quelli riservati alle persone affette dallo spettro autistico o all’inclusione dei giovani a rischio devianza grazie ai 3 milioni intercettati presso il Ministero dell’Interno per la promozione del programma I walk the line». (rrc)

Il caos rifiuti a Reggio un potenziale danno erariale da centinaia di migliaia di euro

di ARMANDO NERI, GIUSEPPE DE BIASI, MARIO CARDIA, ANTONINO CARIDI E ANTONINO MINICUCI – La sentenza del Consiglio di Stato n. 813/2024 ha scritto la parola fine sulla vicenda dell’aggiudicazione dell’appalto sui rifiuti, che – ricordiamolo – era stato indetto dall’amministrazione per la durata massima di 48 mesi, con opzione di proroga per ulteriore 12 mesi e per un valore complessivo di ben 118 milioni di euro.

Il testimone passa, dunque, ad Ecologia Oggi. Questa sentenza mette a nudo le gravissime lacune politiche e amministrative del sindaco e dell’assessore “competente” all’igiene urbana Brunetti, già sindaco facente funzioni, che per redigere il bando e seguirne lo sviluppo si erano avvalsi addirittura della collaborazione di tre super – esperti, consulenti lautamente pagati con risorse pubbliche, quindi con le tasse dei cittadini. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’ennesimo disastro politico e amministrativo firmato Falcomatà-Brunetti-PD, che getta nuovamente nel caos e nell’incertezza la nostra Città sul tema dei rifiuti e dell’igiene urbana, ma purtroppo c’è di più. Qualcosa che va detto e che questa amministrazione sta volutamente tacendo, perché a pagare saranno i cittadini.

Leggendo la sentenza si nota, infatti, che per ben due volte il Comune ha sbagliato nella scelta della società a cui affidare l’appalto dei rifiuti: la prima in occasione dell’aggiudicazione originaria, avvenuta nell’agosto 2021, mentre la seconda volta nel dicembre 2022, dopo la prima sentenza del Consiglio di Stato che ordinava all’amministrazione di procedere ad una rinnovata e motivata valutazione specifica e puntuale dell’offerta della Tecknoservice. “Errare è umano, perseverare diabolico”, recita un antico detto. In questo caso la perseveranza è stata diabolica, perché questo ennesimo disastro amministrativo e politico, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, ha provocato un potenziale danno erariale di centinaia di milioni di euro ed è frutto di un’arroganza senza precedenti che Falcomatà, Brunetti e il PD usano quotidianamente nel governare la Città, diventata ormai vittima di contrasti interni alla maggioranza, di giochi di potere e lottizzazioni politiche del centrosinistra, che nulla hanno a che fare con gli interessi dei cittadini.

Il potenziale danno erariale da centinaia di milioni di euro scaturisce infatti dal risarcimento del danno che Ecologia Oggi potrebbe chiedere al Comune, pari al valore dell’appalto da 118 milioni che, come ha affermato il Consiglio di Stato, l’amministrazione ha sbagliato ad aggiudicare per ben due volte. Chi pagherà le conseguenze di questo scellerato danno erariale? Chi pagherà un risarcimento da centinaia di milioni, cagionato dalla persistente sciatteria politica ed amministrativa di chi oggi governa la Città? Forse lo pagheranno i cittadini? Sarà fondamentale in questa fase continuare a garantire il servizio e tutelare le maestranze ed i lavoratori adibiti al servizio di igiene urbana, a cui va il nostro pieno sostegno e la nostra solidarietà.

Tra un mese saremo chiamati a discutere il nuovo bilancio del Comune e con esso il Piano economico e finanziario della Tari. Dopo l’uscita dal piano di riequilibrio ci saremmo aspettati un abbassamento delle tasse, della Tari ed invece si corre il rischio di far pagare ai cittadini i disastri di Falcomatà e company, un potenziale danno erariale che manderebbe nuovamente in default le casse comunali. Sul tema dei rifiuti, della sentenza e di questo potenziale danno da centinaia di milioni, registriamo il silenzio di Falcomatà, che giustamente si guarda bene dal parlarne, perché non conviene o perché sarà impegnato a tagliare nastri e nastrini. Come Consiglieri Comunali di opposizione, vigileremo con attenzione sugli sviluppi di questa vicenda, trasmettendo tutti gli atti alla Corte dei Conti e interpellando i fautori di questo ennesimo dramma politico e contabile nelle commissioni competenti. (an, gdb, ac, mc, am)

«Armando Neri, Giuseppe De Biasi, Mario Cardia, Antonino Caridi e Antonino Minicuci sono consiglieri comunali di Reggio Calabria]

Olga Tarzia (presidente f.f. Corte d’Appello RC): Sulle carceri bisogna investire

«Sulle carceri è necessario investire poiché la struttura carceraria deve diventare qualcosa di differente, sia sotto il profilo dell’accoglienza, consentendo delle condizioni minime ai detenuti, sia sotto il profilo della capacità di restituire la dignità a chi ha commesso un reato». È quanto ha dichiarato Olga Tarzia, presidente f.f. della Corte d’Appello di Reggio Calabria, nel corso dell’incontro organizzato a Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Un incontro aperto alla società civile, alle scuole e alle Associazioni in cui si sono approfondite le problematiche rilevanti aventi a oggetto la tutela dei diritti e le garanzie costituzionali.

«Come Amministrazione comunale abbiamo già dato un piccolo segnale – ha affermato il vicesindaco di Reggio, Paolo Brunetti – e stiamo continuando a operare in modo da consentire alle persone private della libertà di interagire col mondo all’esterno delle carceri. Ricordo l’esperienza fatta coi detenuti che hanno svolto attività di pulizia di alcune aree del nostro Comune. Questi interventi di inserimento nella vita sociale contribuiscono a una loro rieducazione. Grazie al nostro Garante stiamo attivando altre procedure che possono metterci in condizione di riattivare un processo messo già in moto qualche anno fa».

«La politica – ha aggiunto il vicesindaco – può fare tantissimo, partendo dalle infrastrutture per rendere le carceri più vivibili e garantire i servizi minimi anche all’interno delle strutture: è un segnale importante per chi si ritrova lì, pur avendo commesso degli errori ma con la coscienza che nel 2024 serve garantire gli standard minimi e la dignità delle persone».

«Prima dell’inaugurazione dell’anno giudiziario facciamo un focus dedicato al mondo delle carceri e alla rieducazione – ha chiarito Giovanna Russo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria –. Due tematiche importanti soprattutto per quanto concerne la crisi emergenziale che stanno vivendo gli istituti penitenziari. Oggi discutiamo della necessità di una nuova sensibilità, di un nuovo umanesimo giuridico che deve tendere verso una rieducazione che diventa necessaria, si impone alle nostre coscienze».

Toccante la testimonianza di Pasquale Morrone, detenuto del carcere di Palmi, accompagnato dal suo educatore Domenico Ciccone. Un percorso positivo e approfondito rispetto alle prospettive di reinserimento quello di Morrone che ha ringraziato i giudici che gli hanno restituito la speranza e gli hanno fatto comprendere quanto sia importante non tradire la fiducia. Collegata online anche la giornalista Katia Maugeri che nel suo lavoro ha posto particolare attenzione alle storie di vita vissute dai detenuti, e si è interrogata indagando le fragilità legate, sovente, a un sistema sociale complesso. (rrc)

REGGIO – In via Giudecca la scopertura di una “pietra di inciampo” per le vittime della Shoah

Reggio Calabria celebra la Giornata della Memoria con la scopertura, in Via Giudecca, di una “pietra di inciampo” per le vittime della Shoah. Una cerimonia istituzionale, nelle adiacenze del tapis roulant, nel tratto compreso tra il Corso Garibaldi ed il Corso Matteotti, dove la pietra è stata collocata: un luogo centrale per la città.

All’evento, oltre al sindaco Giuseppe Falcomatà, erano presenti i suoi due vice, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, la giunta e i consiglieri comunali, il Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, i massimi rappresentanti provinciali delle Forze dell’ordine, del mondo universitario, dell’associazionismo e delle realtà sindacali, culturali e civiche impegnate nella memoria dei tanti reggini e calabresi internati ed uccisi nei lager nazisti.

Tra gli ospiti della cerimonia, anche Nicoletta Bortolotti, una tra le più importanti scrittrici contemporanee ad essersi occupate della tragedia dell’Olocausto, autrice della Quadrilogia della Shoah, quattro romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria delle sofferenze vissute da milioni di persone all’interno dei lager nazisti.

«Cerchiamo di ricordare quotidianamente la tragedia della Shoah e dell’Olocausto – ha evidenziato il sindaco Falcomatà –. L’idea della pietra d’inciampo è nata qualche giorno fa, quando ad un servizio del tg, sono apparse le immagini di alcuni adolescenti in gita ad Auschwitz che, sorridendo, facevano delle foto all’ingresso del lager nazista».

«Da qui la consapevolezza – ha concluso – che non basta portare i nostri giovani nei luoghi della tragedia, ma che devono avere gli strumenti per comprenderla quotidianamente. La pietra d’inciampo, in una delle vie più frequentate, via Giudecca, consentirà a chiunque passerà da qui, famiglie, bambini, turisti, di ricordare ogni giorno la tragedia dell’olocausto e servirà inoltre a commemorare le vittime calabresi della Shoah e delle leggi razziali nazifasciste». (rrc)

REGGIO – Al Liceo Classico Campanella la “Cultura della salute e della sicurezza”

Prevenire è meglio che curare è stato il titolo dell’iniziativa svoltasi al Liceo Classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria, e organizzato dal Club Interact “Liceo Classico T. Campanella” e il  Club Reggio Calabria Nord in collaborazione con  “Help”, Associazione culturale che sostiene attività di utilità sociale.

«Prevenire significa adottare corretti stili di vita – si legge in una nota – questo  è l’obiettivo del Liceo Classico “T. Campanella” che mira a consolidare l’educazione alla salute e alla sicurezza per consentire  agli  studenti di sviluppare conoscenze, attitudini e capacità di comportamento e  adottare e mantenere stili di vita sicuri».

Al centro della riflessione il  concetto di cultura della salute e della sicurezza, che devono essere intese  come espressione di capacità protettive  tramite un percorso fondato sull’esperienza individuale e collettiva. 

Quando si parla di  prevenzione ci si riferisce all’insieme delle azioni ed attività che mirano a ridurre la mortalità, la morbilità o gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio o ad una certa patologia, promuovendo la salute e il benessere individuale e collettivo. Diversi i settori in cui, agendo con consapevolezza, è possibile prevenire pericoli, ma è necessario che i giovani siano preparati a saper affrontare situazioni difficili.

L’ambito dei trasporti è uno dei primi su cui intervenire: automobili  e motocicli sono da sempre legati a pericoli derivanti da un mancata preparazione e/o capacità di gestione  da parte di chi si mette alla guida. Le strade delle nostre città, inoltre, vengono percorse da ragazzi che, per abbreviare le distanze, si affidano a monopattini elettrici, soggetti al rischio di incendio. Per ridurre tale rischio, è importante che gli utenti dei monopattini siano consapevoli dei potenziali pericoli. È necessario promuovere la formazione sulla sicurezza e diffondere informazioni utili sul corretto utilizzo e la gestione del veicolo.

Vivendo con gli altri e tra gli altri è, inoltre, opportuno essere in grado di intervenire in caso di emergenza: le nozioni di Pronto Soccorso non devono essere conosciute solo  dal  personale specializzato. Chiunque potrebbe trovarsi in situazioni in cui un’azione tempestiva può recare sollievo o addirittura salvare una vita. In caso di crisi epilettiche, attacchi di panico, attacchi ischemici intervenire con fermezza è fondamentale. Ciò significa conoscere le corrette procedure: la chiamata al 118 e il comportamento in attesa dei soccorsi. Altre situazioni di pericolo derivano, tristemente, dall’uso e abuso di alcol e sostanze psicoattive che possono avere effetti destabilizzanti su chi li assume.

L’OPINIONE / Giuseppina Timpano: Avevamo un’ottima assessora alla cultura a Reggio e le hanno dato il benservito

di GIUSEPPINA TIMPANO – Ho sempre aborrito i piagnistei sulla nostra città, il “non c’è speranza”. Ma oggi mi ritrovo a farli anche io che mi ritengo un’inguaribile ottimista.

Avevamo un’ottima assessora alla cultura, e non mi addentro sul suo operato come assessora alle finanze, e ora non ce l’abbiamo più. Punto

Al di là della cocente delusione come cittadina, sono profondamente addolorata come coordinatrice del gruppo locale di volontarie del programma nazionale Nati per Leggere. Tengo però a precisare che le mie sono considerazioni esclusivamente personali.

Per chi non lo sapesse ricordo che si tratta di un programma di salute: «leggere insieme e condividere storie nutre la mente delle bambine e dei bambini e intensifica la relazione con i genitori. La lettura in famiglia è fattore di protezione dalla mancanza di occasioni di sviluppo e dalla povertà educativa. Nati per leggere è promosso dall’alleanza tra bibliotecari e pediatri. nata appunto dall’esigenza della società civile di sostenere concretamente lo sviluppo dell’abitudine di leggere ai bambini dall’età prescolare».

Il nostro gruppo si è costituito 10 anni fa e da subito ha cercato l’alleanza con la Biblioteca comunale De Nava ma, malgrado la grande disponibilità della dottoressa Pia Mazzitelli, siamo stati solo ospiti accettati “a tempo” e dopo varie trafile burocratiche. Solo nel 2018, con Irene Calabrò assessora alla cultura, siamo diventati parte integrante della Biblioteca, con una stanza dedicata e arredata grazie al suo impegno organizzativo nonché economico (e per economico intendo a sue spese) e la possibilità di organizzare incontri di lettura calendarizzati, corsi di formazione, convegni dedicati. E sempre con la sua partecipazione incoraggiante e spesso “commossa”

Si è spesa da subito per la stipula di un protocollo d’intesa, finalizzato al coordinamento e all’organizzazione delle risorse umane e materiali per la realizzazione del progetto NatiperLeggere, tra: il Comune, la Città Metropolitana, l’Ospedale, l’ U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp, la Fimp, Federazione Italiana Medici Pediatri, l’Ordine dei Medici, l’Ordine della professione di Ostetrica di Reggio Calabria, il Consultorio Familiare Onlus “Pasquale Raffa”, l’Associazione ltaliana Editori (AlE) Calabria. Il protocollo nel 2023 è stato rinnovato per altri 5 anni

In seguito ad un corso di formazione offertoci dalla scuola romana di Fundraising, ospitato nella Biblioteca “Giuseppe De Nava”, il nostro gruppo ha elaborato con Irene Calabrò il progetto Art Bonus, il primo del Comune di Reggio Calabria,

“Piccoli lettori grandi cittadini”. L’assessora lo ha promosso attivamente a tutti i livelli. anche organizzando un incontro formativo-informativo sugli strumenti dell’Art bonus e del fundraising a supporto degli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale. L’incontro si è avvalso degli interventi, tra gli altri, del dottor Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento cultura Anci, e dei dottori Massimo Coen Cagli e Catia Mastrovito per la scuola di FundRaising di Roma

Questo progetto è tuttora aperto e finalizzato all’acquisto di libri per lettura in età prescolare 0-6 anni, per arricchirne la Biblioteca comunale “Pietro De Nava” e consentirne il prestito

Come ultimo dono, sfruttando il contributo del Ministero della Cultura per le biblioteche con l’acquisto dai librai locali, ha rifornito la Biblioteca di ulteriori libri destinati ai nostri piccoli

Quanto detto sinora riguarda l’impegno nello specifico della realizzazione del programma NpL nella nostra città. Ma questo è solo una parte di quanto ha fatto come assessora alla cultura spesso non coadiuvata da un sistema burocratico non consono al suo impegno e alla sua voglia di fare.

E la sua mancata rinonima nella nuova Giunta ne è il ringraziamento.

Io invece la ringrazio di cuore e mi auguro che vicende come questa non si ripetano più e io non debba veramente convertirmi al “Per Reggio non c’è speranza”. (gt)

[Giuseppina Timpano è pediatra-neonatologa

REGGIO – Giornata della Memoria, a Via Giudecca la scopertura di una “pietra d’inciampo”

Domani mattina, a Reggio, alle 8.30, a Via Giudcecca, il sindaco Giuseppe Falcomatà scoprirà una pietra d’inciampo in occasione della Giornata della Memoria.

All’iniziativa prenderanno parte le autorità civili, religiose e militari della Città, Sua Eccellenza il Prefetto Clara Vaccaro, i massimi rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, del mondo universitario, dell’associazionismo e delle realtà civiche impegnate nella memoria dei tanti reggini e calabresi internati ed uccisi nei lager nazisti.

Alla cerimonia sarà presente anche Nicoletta Bortolotti, tra le più importanti scrittrici contemporanee ad essersi occupate della tragedia dell’Olocausto, autrice della Quadrilogia della Shoah, quattro romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria delle sofferenze vissute da milioni di persone all’interno dei lager nazisti. (rrc)

REGGIO – La cerimonia di premiazione del concorso dedicato a Umberto Boccioni

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nella Sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso Futurismo versus Futuro Prossimo. Nuove Generazioni per una Città che RI-sale, dedicato a Umberto Boccioni.

Avviato in occasione dei 140 anni dalla nascita di Umberto Boccioni, il progetto è curato dal Gruppo Xiphias, Associazione di Sviluppo Culturale in partenariato con il “Telesia Museum” di San Roberto (RC) e patrocinato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Reggio Calabria, dalla Regione Calabria, dalla Città Metropolitana e dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria.

L’obiettivo principale del concorso è stato quello di avvicinare gli studenti alle tematiche della riqualificazione urbana attraverso la stimolazione del senso di appartenenza a un luogo che, trovando origine nel riconoscimento dei valori identitari, avvia spontaneamente un’azione resiliente di tutela degli spazi collettivi. 

Partendo da questi presupposti, l’idea è stata quella di creare un percorso finalizzato alla realizzazione di forme espressive di Arte Urbana in modo che queste, mettendo al centro l’unione di bene e bello, forma e contenuto, etica ed estetica, possano suggerire interventi di rigenerazione nell’area del viale Boccioni di Reggio Calabria, immaginando una sorta di “Parco Futurista” nel quale immergersi pienamente.

Alla competizione hanno aderito gli istituti scolastici:  IC “L. Chitti” – Cittanova; IC “Monteleone Pascoli” – Taurianova; IC “Falcomatà/Pirandello” – RC; IC “Alvaro Giudice Scopelliti” – RC; IC “Vitrioli – Principe di Piemonte” – RC; IC “Cassiodoro” Pellaro; IC “Montebello J. Motta S.G”; Liceo Artistico “Gerace” Cittanova; Liceo Artistico “Mattia Preti – Frangipane” sez. Carceraria – RC; Liceo “Artistico Mattia Preti” – RC; Istituto Tecnico Industriale “Panella Vallauri” – RC; Istituto di Istruzione Superiore “Righi” – RC.

Il Concorso si è concluso con la partecipazione di circa 500 studenti e la presentazione di oltre 100 elaborati artistico/progettuali che sarà possibile ammirare, nel corso della cerimonia, nello spazio espositivo curato in collaborazione con L’Oappc di Reggio.

Le tipologie degli elaborati artistici pervenuti si dividono in quattro categorie: Street Art; Scultura o Installazione; Urban Art Design; Videoinstallazioni. Tra questi sono stati presentati progetti che spaziano dal murales, alla scultura, all’elemento di arredo urbano fino alla creazione di video story.

Nel corso della cerimonia interverranno Giusi Princi, Vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria, Ilario Tassone, Presidente dell’OAPPC di RC, Antonella Postorino, Presidente del Gruppo Xiphias, Maria Cotroneo, Direttrice del Telesia Museum e Ernesto Siclari, Garante dei Diritti delle Persone con disabilità della Regione Calabria. Il Tavolo dei relatori verrà moderato dalla giornalista Katia Germanò de IlMetropolitano.

Alla cerimonia saranno presenti i componenti della giuria: il presidente Marcello Francolini – Critico d’Arte e  Docente di “Stile, storia dell’arte e del costume”, Accademia di Belle Arti RC; il vicepresidente Salvatore Timpano – Presidente AIPARC, Associazione Italiana Parchi Culturali; i commissari: Paolo Giosuè Genoese Esperto Comunicazione e delle arti grafiche e figurative -Docente di Graphic Design- Accademia di Belle Arti di CZ, Mariella Siclari – Esperta Architettura e Urbanistica, Architetto e Designer, Giuseppe Coloprisco, Esperto Architettura e Urbanistica – Architetto e Designer, Daniela Neri, delegata dall’Amministrazione Comunale di RC, PHD in Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali e Responsabile della biblioteca Pietro De Nava,  Salvatore Greco, delegato dall’Ordine Architetti RC, Architetto esperto in Paesaggio e Fotografia. (rcz)

 

 

A Reggio col progetto “Solo tu” riflessione e confronto sulla condizione femminile

È stata un’importante occasione di confronto e riflessione sulla condizione femminile l’evento ospitato all’Odeion di Reggio Calabria, grazie al progetto Solo tu, la campagna di sensibilizzazione sulla cultura e il contrasto alla violenza di genere, promossa dalla Casa Rifugio Angela Morabito” – Piccola Opera Papa Giovanni e realizzata a cura della Compagnia teatrale “Scena Nuda”.

Un appuntamento tra teatro e riflessione, partendo dal monologo Giulia e la luna, tratto dal testo di Fortunato Nocera (edito da Città del Sole), per proseguire con un incontro-dibattito.

«Siamo circa a metà del progetto», ha sottolineato, in apertura, la direttrice artistica di “Scena Nuda”, Teresa Timpano, ricordando come “Solo tu” si sviluppi attraverso una serie iniziative, tra cui anche i laboratori con gli studenti, ed evidenziando la collaborazione con il Comune, “con il quale continueremo a lavorare”, e il sostegno dell’ex assessora alla cultura, Irene Calabrò. La responsabile del Centro antiviolenza e della Casa rifugio “Angela Morabito” – Associazione Piccola Opera Papa Giovanni, Francesca Mallamaci, ha quindi rimarcato l’importanza di condividere con Scena Nuda un progetto «di educazione culturale, come mezzo per contrastare un fenomeno come la violenza di genere. Abbiamo voluto aprirci al territorio, con il compito anche di promuovere un rinnovamento culturale».

Il binomio arte-letteratura ha caratterizzato l’evento ospitato nel sito archeologico dell’Odeion: un luogo che custodisce la storia e nel quale Miryam Chilà, con la direzione di Teresa Timpano, ha dato vita, con grande intensità, alle parole di Giulia, la figlia dell’imperatore Ottaviano Augusto, nella sua ultima notte, rinchiusa in una torre a Reggio Calabria, pagando gli intrighi di potere e il suo essere intelligente, colta e libera. Miryam Chilà ha incarnato i sentimenti della protagonista, nel suo dialogo con l’unica confidente, la luna. Come spiegherà la stessa attrice, nell’incontro successivo alla performance, questo racconto si inserisce nella possibilità, che il teatro offre, “«di parlare delle storie di donne che non hanno voce», strumento «utile per farsi delle domande, non trovando per forza delle risposte, ma chiedendosi perché questa storia sia ancora attuale».

Nel costruire lo spettacolo, ha aggiunto, «ci siamo chieste cosa volesse dire vivere questa condizione, ma anche vivere il contrario», e approfondire i tanti temi che emergono: «il rapporto padre-figlia, l’amare e nello stesso tempo non amare le persone o la propria città”. Ha concluso, quindi, con un pensiero che l’ha attraversata durante le prove, trovandosi a ripetere spesso il nome Giulia: “proporre, in questi giorni, questa performance è sicuramente un valore aggiunto, per Giulia, per tutte le Giulie del mondo».

Proprio dalla performance si è dipanato il dibattito sulla condizione femminile, che ha visto Teresa Timpano ripercorrere, sempre attraverso il Mito, quello che si può considerare un punto fondamentale nella nascita di una determinata visione della donna: l’esempio da cui è partita nasce dalla lettura del testo di Eva Cantarella, Gli inganni di Pandora; dunque, la storia di Pandora come “incipit delle discriminazioni”, la concezione secondo cui le donne «fossero persone di cui avere paura, che potessero provocare il male».

Da lì, «filosofi, storici, autori, hanno scritto spesso storie che relegano la donna in una posizione subordinata». Il Mito, il teatro antico fotografa, dunque, questa visione: ma la sua valenza è universale. Dal teatro antico, come rimarcato dalla critica teatrale Paola Abenavoli, si arriva al contemporaneo, anche guardando, appunto, all’universalità dei classici, che diviene – purtroppo – realtà attuale. Dalle rivisitazioni delle Heroides di Ovidio a quelle della produzione shakespeariana, alla scrittura originale di autori contemporanei, anche il teatro di oggi esprime la possibilità, attraverso la metafora artistica, di arrivare al pubblico con una forza probabilmente maggiore di qualsiasi altro mezzo.

E l’attualità è stata al centro dell’intervento di Francesca Mallamaci: partendo dalle conquiste che riguardano i diritti delle donne, avvenute solo in epoca recente, si è poi soffermata su quanto ancora occorra fare per superare le varie forme di discriminazione, a partire, ad esempio, dai servizi per le madri, soprattutto nel mondo del lavoro, ma in generale per far sì che si «metta la donna nelle condizioni di usufruire di reali pari opportunità». In questo, «l’azione deve partire dall’alto»: occorre parlare di più delle problematiche, occorre che «le donne possano assumere maggiore consapevolezza e fiducia nelle istituzioni».

Occorre puntare su formazione, politiche di genere, politiche del lavoro. Tematiche sviluppate, poi, dalla responsabile del Centro antiviolenza, nel corso di un interessante dibattito, animato da un pubblico partecipe, composto anche da giovani: la differenza tra conflitto e violenza, il coinvolgimento degli uomini nelle azioni formative e informative, l’importanza del ruolo delle famiglie nella destrutturazione degli stereotipi.

Tanti argomenti di assoluta rilevanza, per un tema che sarà al centro anche dei prossimi appuntamenti del progetto “Solo tu”, che proseguirà fino ad aprile. (rrc)

REGGIO – Si presentano i tre nuovi bus per la linea extraurbana Reggio-Gambarie

Domani mattina, a Gambarie, alle 11, a Piazza Mangeruca, saranno presentati  i tre nuovi mezzi acquistati da Atam grazie ad un finanziamento regionale del 60% con fondi Cipe 2016.

Alla presentazione a Gambarie d’Aspromonte sarà presente il Sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, i rappresentanti dell’Amministrazione metropolitana e comunale di Reggio Calabria, insieme ad altri amministratori dei Comuni della vallata. Con loro anche il management di Atam ed il Consiglio di Amministrazione, con l’Amministratore delegato Giuseppe Basile, il Presidente Ezio Privitera e la Consigliera e Presidente Tr.In.Cal. Melina Sangiovanni, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti in azienda.

Nel corso dell’incontro saranno illustrate nel dettaglio le caratteristiche dei nuovi bus, che saranno per l’occasione presenti nella piazza principale di Gambarie, e degli altri investimenti che Atam, di concerto con Città Metropolitana e Comune di Reggio Calabria ha programmato per il rilancio della mobilità urbana nel comprensorio reggino ed in particolare nell’area pedemontana e montana.

I nuovi mezzi che vanno ad integrare il parco bus sono destinati al trasporto pubblico extraurbano della parte pedemontana della rete di esercizio servita dall’azienda di trasporto reggina. I bus, prodotti da TEMSA, sono equipaggiati di motori a gasolio di ultima generazione, in accordo alla normativa euro 6, con bassissime emissioni di inquinanti.

Tra le altre caratteristiche i mezzi, di media lunghezza, sono dotati di sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring) che consente di monitorare la posizione, il percorso, la velocità, e la diagnostica dei componenti meccanici, di display informativi per i passeggeri, di conta passeggeri, di sistema di video sorveglianza e hanno un’accessibilità per le persone a ridotta capacità sensoriale e motoria con spazi interni dedicati. (rrc)