CITTÀ UNICA, L’INCOGNITA DEL CONSENSO
CONTROVERSIA SUL NUOVO CENTRALISMO

di ORLANDINO GRECO  – Il recente dibattito sulla fusione dei comuni in Calabria, in particolare il progetto che coinvolge Cosenza, Rende e Castrolibero, ha sollevato serie preoccupazioni sul rischio di un ritorno a forme di centralismo regionale. La regione, infatti, ha deciso di procedere con il progetto senza tenere in considerazione le opposizioni espresse dai consigli comunali e dai cittadini, “un’ingiuria istituzionale” che potrebbe costituire un pericoloso precedente nel panorama italiano.

Il ruolo delle Regioni nelle fusioni comunali

Le regioni italiane, ai sensi della normativa vigente, possono intervenire nella modifica dei confini comunali, sentendo le popolazioni interessate. Tale potere è stato finora esercitato nel rispetto delle autonomie locali e delle volontà espresse dai consigli comunali democraticamente eletti. Dal 1945 a oggi, non ci sono stati casi in Italia in cui una regione abbia estinto municipi senza che vi fosse il consenso formale da parte dei singoli consigli comunali coinvolti nella fusione.

Le recenti fusioni avvenute in Calabria, Corigliano Rossano e Casali del Manco, sebbene con una serie di forzature normative, sono nate nel rispetto formale della legge e della volontà dei Consigli comunali. L’imposizione di una maldestra fusione come quella che riguarda i comuni dell’area urbana cosentina, rappresenta un primo caso di intervento autoritario, con la Regione che decide senza l’impulso né la delibera delle amministrazioni locali.

La controversia calabrese: un nuovo centralismo?

Il caso della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero ha attirato critiche da vari fronti. Secondo l’Associazione Nazionale per le Fusioni tra Comuni, l’approccio calabrese rappresenta un “pericoloso precedente” che potrebbe rendere le fusioni future ancora più complesse da realizzare. Questa fusione viene vista come un’operazione azzardata, portata avanti senza un confronto adeguato con i cittadini e le istituzioni locali.

Uno degli aspetti più controversi è stata la mancata approvazione di studi di fattibilità, che avrebbero dovuto analizzare le conseguenze economiche, finanziarie e urbanistiche della fusione. Inoltre, la Regione Calabria non ha fornito ai cittadini uno strumento partecipativo come il referendum, o perlomeno, non lo ha reso vincolante, come fatto da altre regioni. Questo ha portato alcuni a definire il referendum una “presa in giro”, con i cittadini privati del loro potere decisionale.

La necessità di un processo trasparente e partecipato

Le fusioni tra comuni, per quanto possano rappresentare una via per ottimizzare i servizi e migliorare le condizioni di vita dei cittadini, sono temi delicati che richiedono un approccio inclusivo e ponderato. Le regioni dovrebbero muoversi predisponendo un piano regionale delle fusioni e delle gestioni associate di funzioni e servizi in ragione delle peculiarità e delle esigenze dei territori per evitare che si renda discrezionale un atto così importante avviando sin da subito un dialogo costante e rispettoso con le istituzioni locali democraticamente elette.

È cruciale che, prima di avanzare una proposta di fusione, si studino attentamente le criticità del territorio e si elaborino piani strategici fondati su dati scientifici e obiettivi misurabili.

Nel caso della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero, invece, si è assistito a un’azione unilaterale da parte della Regione Calabria, che ha proceduto senza coinvolgere le amministrazioni comunali e senza predisporre gli strumenti necessari per garantire una partecipazione consapevole dei cittadini. Questo atteggiamento autoritario non solo mette in discussione la legittimità del processo di fusione, ma solleva anche interrogativi sul rispetto dei principi democratici.

Un appello al buon senso

Di fronte a una situazione così critica, è necessario che la Regione Calabria interrompa l’iter di fusione e avvii un vero confronto con tutte le parti coinvolte eliminando la norma che ha svuotato di significato il referendum, restituendo così ai cittadini la possibilità di esprimersi realmente sul proprio futuro anche attraverso un dettagliato e approfondito studio di fattibilità che esamini attentamente tutti gli aspetti legati alla fusione.

Conclusioni

Il progetto di fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero si configura come un banco di prova per la Calabria e per il futuro delle autonomie locali in Italia. La decisione della Regione di procedere senza consultare adeguatamente le comunità locali rappresenta un grave precedente, che potrebbe influenzare negativamente la realizzazione di altre fusioni nel Paese.

In un contesto così delicato, è fondamentale che prevalga il buon senso e che le istituzioni si impegnino a garantire trasparenza, dialogo e rispetto per la volontà dei cittadini. Solo attraverso un processo partecipato e condiviso sarà possibile realizzare fusioni che migliorino realmente la qualità della vita delle comunità coinvolte. (og)

[Orlandino Greco è sindaco di Castrolibero]

All’Unical docenti ed esperti a confronto sull’IA

Domani pomeriggio, all’Unical, alle 14.30, all’University Club, si terrà il workshop dal titolo Intelligenza artificiale e profili di Proprietà Intellettuale, organizzato dal Liaison Office dell’Area Ricerca, Innovazione e Impatto Sociale dell’Unical per esplorare le nuove opportunità e le criticità che i sistemi di AI stanno creando nel mondo legale e della proprietà intellettuale.

L’evento è aperto all’intera comunità accademica, al tessuto imprenditoriale, ai professionisti di settore e coinvolge l’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza e Unindustria Calabria.

Il workshop coinvolge sia esperti di intelligenza artificiale sia professionisti del settore proprietà intellettuale. Fra questi, Georg Gottlob, docente del dipartimento di Matematica e Informatica, fra i massimi esperti al mondo di intelligenza artificiale – che racconterà la sua esperienza di professore e inventore, illustrando come dalla ricerca di base possano nascere anche risultati di grande valore economico, attraverso il deposito di brevetti e la creazione di spin-off.

Loredana Guglielmetti, responsabile della Divisione 5 “Brevetti” della Direzione generale per la proprietà industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, farà un excursus delle problematiche generate dall’impatto dell’AI sulle opere dell’ingegno e della creatività.

Domenico Golzio, former director dell’Epo (European Patent Office), si occuperà di temi come l’esame di brevetti aventi ad oggetto l’intelligenza artificiale, l’analisi dell’invenzione AI secondo il “Two Hurdle Approach”, la valutazione dell’attività inventiva con l’utilizzo del “Problem Solution Approach”.

Filippo Colangelo Roccanova, IP Cooperation Specialist dell’Euipo (European Union Intellectual Property Office), tratterà l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sul diritto d’autore e sul design.

L’imprenditore Massimo Ruffolo, fondatore, ceo e cpo dell’azienda Altilia srl, durante il suo intervento presenterà un brevetto innovativo, depositato nel 2013, focalizzato sulla costruzione di modelli spaziali e semantici di documenti. Questo brevetto ancora oggi consente ad Altilia di sviluppare una piattaforma avanzata per l’utilizzo dell’AI generativa nelle imprese.

 

RENDE – Giovedì il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” celebra i suoi 20 anni di attività

Giovedì 10 ottobre, a Villa Fabiano di Rende, il Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”, presieduto dal giornalista Franco Rosito, celebrerà i suoi 20 anni di attività, alla presenza del Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli e del Presidente regionale, Giuseppe Soluri

Dopo la proiezione di un filmato, nel quale saranno ripercorse le fasi salienti dell’attività del circolo “Maria Rosaria Sessa”, spazio alla relazione del presidente Rosito, che racconterà le tante e diverse iniziative promosse, da quelle solidali a quelle che hanno fatto sì che, in questi 20 anni, il sodalizio intitolato a Maria Rosaria Sessa, giornalista cosentina barbaramente assassinata nel 2002, diventasse un presidio di riferimento per i soci, attraverso la promozione delle attività formative, allo scopo di accrescerne il bagaglio professionale. Il circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa” conta, attualmente, 120 iscritti, con numeri in crescita di anno in anno. Ai veterani si sono, infatti, aggiunti molti giovani giornalisti che provengono anche dalla provincia. 

I lavori saranno moderati dalla giornalista Franca Ferrami, segretaria del circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa”. Seguiranno gli interventi del Presidente del circolo Franco Rosito e del Presidente dell’Ordine Regionale Giuseppe Soluri. Le conclusioni sono affidate al Presidente dell’Ordine nazionale Carlo Bartoli che, con la sua presenza, ha mantenuto fede alla promessa che era stata fatta, il 17 marzo del 2023, al Presidente del circolo Rosito e al direttivo, in occasione della sua visita a Cosenza e a Rende per un seminario di formazione. La giornata sarà conclusa da un momento conviviale e di condivisione dei risultati raggiunti.

Tra le finalità del circolo, oltre a tenere acceso il ricordo della collega scomparsa,  che si è voluto cristallizzare, sette anni fa, con una panchina rossa collocata in corso Mazzini a Cosenza, in memoria anche di tutte le vittime di femminicidio, c’è certamente la necessità di stimolare proficue e costruttive riflessioni sul futuro della professione, così come richiesto dalle nuove sfide imposte dal progressivo affermarsi della tecnologia e dei social media. Obiettivi che il sodalizio ha ben tenuto presenti, contemperandoli con la necessità di riaffermare, oggi più che mai, i principi basilari e fondamentali della professione che risiedono principalmente nella tutela della libertà di stampa e nel saper respingere ogni intrusione da parte del fenomeno, sempre più invasivo, delle fake news. (rcs)

All’Unical concluso il Percorso di Eccellenza del Corso di Ingegneria Gestionale

Si è concluso il Percorso d’Eccellenza del Corso di Studi in Ingegneria Gestionale dell’Unical, una iniziativa che ha messo in luce il talento e l’impegno dei propri studenti che hanno partecipato al ciclo di seminari, arricchito dalla presenza di sette aziende di caratura internazionale come Accenture, Stellantis, L’Oréal Paris, Tiscali.

Il progetto, concepito per promuovere l’eccellenza accademica e professionale, ha premiato 12 studenti che si sono distinti nel corso della loro carriera per i risultati accademici. A ricevere gli attestati del PE2024 sono stati: Guido Barbieri, Manuel Campanella, Aurora Coloca, Luca Imperio, Orlando Fragola, Alessandro Domenico Mafrica, Fabiano Pio Romeo, Alessandro Russo, Francesco Sammarro, Vincenzo Schiavello, Enrico Sottilotta e Lucia Spinelli.

Per l’occasione, è stato ospite del Corso di Studi Stefano Lombardi, senior manager di Accenture, società di servizi professionali con oltre 22.000 persone in Italia, il quale ha consegnato gli attestati di partecipazione ai 12 studenti “eccellenti” del 2024 premiando, in accordo con tutte le aziende partner del Percorso, anche lo studente Luca Imperio con il riconoscimento di “Miglior Profilo”. 

La professoressa Giusy Ambrogio, coordinatrice del Corso di Studi, ha voluto sottolineare l’importanza del Percorso d’Eccellenza, evidenziando il valore della collaborazione tra mondo accademico e aziende.

«Il Percorso d’Eccellenza è una attività time consuming, che si fonda su una rete di contatti consolidati che il corso di studi ha e grazie alla quale riesce a portare presso il campus di Arcavacata delegati di aziende rappresentative del mercato internazionale. Ovviamente lo sforzo è ripagato ampiamente dal livello di soddisfazione che sia i partecipanti che le aziende partner esprimono a fine processo, risultando un modo efficace per far incontrare domanda e offerta. Grazie a queste iniziative il corso di studi in Ingegneria Gestionale dell’Unical può vantare di avere un tasso di occupazione dei laureati ad un anno dalla laurea del 92,5%, superiore al 91,8% della media italiana, come da fonte ufficiale Almalaurea (fonte Rapporto occupazionale Almalaurea 2024). Questo ci posiziona tra i grandi atenei nel settore dell’Ingegneria Gestionale».

La chiusura di questo percorso rappresenta non solo un riconoscimento individuale per gli studenti premiati, ma anche un segnale positivo per l’intera comunità accademica dell’Unical. Il Corso di studi in Ingegneria Gestionale continua a dimostrare il suo impegno verso l’eccellenza educativa, formando professionisti pronti a rispondere alle sfide del futuro. Questo evento è un passo importante verso un mondo accademico sempre più competitivo e innovativo. (rcs)

 

Al via il Settembre Rendese

di MARIACHIARA MONACOSettembre Rendese ai nastri di partenza. Quest’anno il festival più longevo della Calabria spegne 59 candeline, e, come un vero compleanno che si rispetti, viene festeggiato con un’ospite speciale, la cantante palermitana Giusy Ferreri. È stata proprio lei ad aprire le danze ieri sera (lunedì), in una piazza Kennedy gremita, nonostante le condizioni meteorologiche non particolarmente ideali.

La cantante ha divertito i numerosi spettatori con le sue canzoni storiche: Novembre, Non ti scordar mai di me, Volevo te, e tanto altri titoli del suo vasto repertorio, come Gli Oasis di una volta, pubblicata a dicembre 2021. Un brano che ha segnato per lei, un ritorno alle origini, con sonorità rock malinconiche che richiamano le atmosfere dei suoi primi successi.

Senza tralasciare i grandi della storia, come Rino Gaetano e Mino Reitano, due colonne portanti del panorama musicale nostrano.

«Torno molto volentieri qui – ha confessato la Ferreri – in Calabria ci sono autori straordinari a cui mi sento legata. Rino Gaetano, ad esempio, di cui ho reinterpretato la sua Il cielo è sempre più blu, ma anche Mino Reitano che insieme a Ornella Vanoni abbiamo omaggiato con la nostra versione di Una ragione di più».

La cantante ha poi anche ricevuto un premio speciale dalle mani di Alfredo De Luca, direttore artistico della kermesse che stasera farà gli onori di casa, nel centro storico di Rende, ai Dirotta Su Cuba, per poi terminare con un appuntamento molto atteso, quello con Rose Villain, fresca di esperienza Sanremese, e pronta ad esibirsi in uno scenario sicuramente da tutto esaurito, quello su via Rossini, sabato 21 settembre. (mm)

RENDE (CS) – Al via il progetto “Return – Museo delle Storie perdute”

Si intitola Return – Museo delel storie perdute residenza artistica multimediale il nuovo progetto del Collettivo Artistico Conimieiocchi e dedicata ai giovani dell’Università della Calabria e agli anziani del centro storico di Rende.

L’obiettivo è quello di creare uno spazio di incontro generazionale attraverso il recupero di storie antiche di luoghi e persone, realizzare innesti comunitari, favorire spazi di socialità e creatività, restituire identità, appartenenza e affezione alla parte storica di Rende, riscoprendo il passato per costruire un ponte verso il futuro.

Il progetto partito con il laboratorio di scrittura creativa condotto dal docente Michele Trotta presso la Biblioteca Nosside dell’ Università della Calabria, proseguirà con le interviste agli anziani nei giorni successivi.

Return sarà arricchito dalla ricerca sonora del Sound Designer Alessandro Rizzo e dal lavoro dell’artista visiva Sofia Battistini. Infine il processo creativo si concluderà a fine luglio con il Laboratorio di narrazione e voce della docente Maria Grazia Bisurgi.

Diventato da tempo un “borgo-quartiere” dormitorio con vocazione turistica, il centro storico di Rende, custodisce nella sua storia abitanti e luoghi, dando vita alla trama di storie e opportunità che attualmente vive la zona urbanizzata. Molto spesso la comunità universitaria, pur trascorrendo notevole tempo nella cittadina di Rende, ignora il suo centro storico e ciò che lo ha caratterizzato, pertanto si è immaginato un  processo creativo di ricerca tra teatro di narrazione, musica, antropologia e scrittura, da destinare ai giovani studenti della comunità universitaria,  per ricostruire la trama perduta di luoghi e persone, tracciare una mappa/museo itinerante e realizzare una messa in scena finale tra i luoghi suggestivi del centro storico di Rende. (rcs)

A Rende successo per il Magliocco Day

Grande successo, a Rende, per il Magliocco Day, manifestazione ideata e realizzata da Antonio Andreoli, fondatore di Lavorareincalabria.it e presidente dell’Accademia del Territorio, insieme a Pierfrancesco Multari, formatore, coach professionista e sommelier.

«Il Magliocco Day 2024 ha superato ogni aspettativa – si legge in una nota – rappresentando non solo un momento di celebrazione del vino tout court, ma anche un’opportunità straordinaria per il networking tra professionisti del settore. L’evento ha solidamente posizionato la Calabria come una destinazione enogastronomica di rilevanza internazionale».

«Guardando al futuro – continua la nota – l’evento ha stabilito basi solide per una crescita sostenibile, mirando a rafforzare il Magliocco come vitigno d’eccellenza e a promuovere con determinazione l’identità culturale e territoriale. Con il successo di questa prima edizione, dunque, levento si prospetta come un appuntamento annuale consolidato.

Oltre alla partecipazione attiva di più di 40 cantine e circa 500 partecipanti, tra cui il 90% erano operatori del settore e sommelier, sono state realizzate 20 interviste online a produttori nell’ambito di “Aspettando il Magliocco Day”. Inoltre, sono stati coinvolti 5 esperti nazionali per discutere tematiche cruciali come food and wine, personal branding, turismo extralberghiero, e-commerce ed export, con interventi di giornalisti nazionali come Emilio Casalini di Rai 3. Numerosi i main sponsor e partner dellevento, a testimonianza dell’interesse e dell’importanza crescente del Magliocco nel panorama enogastronomico.

La giornata è stata caratterizzata da sessioni parallele in due sale, focalizzate su tematiche di profondo spessore. Gli interventi hanno enfatizzato la visione prospettica di coloro che hanno lungamente creduto in un vitigno spesso misconosciuto e confuso con altre uve, ma che oggi rappresenta un emblema di versatilità produttiva e caratteristiche sensoriali uniche. Il Magliocco, riunendo diverse varietà sotto un unico nome, ha dimostrato di essere capace di esprimere una gamma di vini diversificata, rispondendo così alla domanda di mercato e sottolineando la sua flessibilità e potenziale produttivo.

Gli interventi hanno analizzato l’importanza di differenziare il Magliocco dalle altre varietà vinicole, valorizzando la sua ancestrale unicità come elemento distintivo di forza. Attraverso l’adozione del disciplinare Dop Terre di Cosenza, si è potuto riscoprire l’unità e favorire un costante dialogo tra aspetti positivi e criticità. Una strategia di comunicazione intensiva ha permesso di delineare non solo le caratteristiche del prodotto, ma anche le peculiarità del territorio, mirando a posizionare la Calabria come una destinazione attraente sotto il profilo del place branding. Tutti i relatori hanno con convinzione sottolineato il potenziale del vitigno autoctono nel divenire un simbolo identitario di primaria importanza per i territori di origine e per l’intera Calabria, agendo come motore di sviluppo futuro. Questa prospettiva si estende al di là del settore enologico, enfatizzando il suo ruolo culturale, descritto da qualcuno come un elemento affascinante e imprescindibile per il territorio.

In questo contesto, l’enoturismo è stato identificato come un mercato in crescita esponenziale, attraente per una nicchia di visitatori sempre più curiosi e desiderosi di approfondire la conoscenza del vino. È emersa chiaramente l’esigenza di potenziare l’aspetto commerciale e la diffusione del prodotto, promuovendo un approccio accessibile ed educativo che agevoli un avvicinamento accurato e informato al mondo vinicolo. Parallelamente, si è discusso della necessità di sviluppare un’identità collettiva e consolidare la reputazione territoriale, incoraggiando l’interazione tra tutte le figure coinvolte. Le prospettive future richiedono investimenti significativi, non solo finanziari ma anche orientati a certificazioni che garantiscono la qualità, supportati da professionisti di alto livello come sommelier e altre figure specializzate, cruciali per arricchire la narrazione del vino e del territorio.

Inoltre, è stato sottolineato che una conoscenza approfondita, una formazione specialistica e una comunicazione efficace sono elementi fondamentali nel contesto e nel mercato vitivinicolo. Questi fattori non solo facilitano lo sviluppo e l’innovazione nel settore, ma anche valorizzano il territorio attraverso strategie e pratiche che promuovono una gestione sostenibile delle risorse naturali, migliorando così la qualità del prodotto finale e rafforzando la competitività sul mercato globale. 

Durante levento, nell’ambito dell’iniziativa “Emozioni di Gusto: Il Magliocco e la Cucina dAutore, la Calabria in Tavola tra Arte Culinaria e Tradizione Vinicola”, quattro rinomati chef della regione hanno presentato piatti in cui il Magliocco è stato protagonista: dal risotto al filetto di manzo, dalla focaccia al gelato. Questa iniziativa ha offerto ai partecipanti l’opportunità di esplorare la creatività culinaria locale e l’affinità con la tradizione vinicola del Magliocco, arricchendo l’esperienza gastronomica con sapori unici e raffinati.

A fare da cornice all’incontro è stata anche la mostra temporanea intitolata “Vino e Arte”. Questa esposizione ha incluso opere d’arte in ferro ispirate al vino e focalizzate sul tema della biodiversità mentale, curate da Domenico Grosso. Questa esposizione ha offerto ai partecipanti un’esperienza visiva unica, sapientemente connessa tra il mondo del vino e quello dell’arte, enfatizzando una riflessione profonda sulla natura umana. È stato altresì evidenziato l’importante contributo alla salvaguardia ambientale e culturale degli antichi vitigni calabresi, testimonianza della ricca storia dell’antica Enotria. (rcs)

 

 

RENDE (CS) – Al via il Be Alternative Festival

Prende il via domani, al Parco Fluviale di Rende, la 15esima edizione del Be Alternative Festival, promosso dall’Associazione Be Alternative e punto di riferimento a Sud nella mappa dei più importanti eventi live open-air dedicati alla scena musicale contemporanea.

Ad aprire la kermesse, una doppietta di date in collaborazione con il Mood Social ClubVenerus, cantautore eclettico e polistrumentista la cui “magia” sonora è il tratto distintivo della sua poetica, che presenterà per la prima volta dal vivo in Calabria il suo nuovo album, “Il segreto”. Opening act della serata saranno i Malvax.

Spazio, poi, martedì 18 giugno a Serena Brancale, polistrumentista, performer e compositrice, dal sound caleidoscopico che incorpora diversi generi musicali: dal soul al jazz, dal pop al R&B senza tralasciare i suoni dell’elettronica con cui sperimenta grazie a pad, tastiere e loop station, che torna in tour dopo il successo virale del singolo “Baccalà”. In apertura arrivano dal Giappone i Matsumoto Zoku Band, in chiusura il dj-set di Dj Kerò.

Il festival proseguirà a luglio negli scenari incantevoli della Riserva Fai i Giganti della Sila, località Fallistro di Spezzano della Sila (CS), con le armoniose melodie folk-pop degli svedesi Crying Day Care Choir e il concerto di gong e suoni ancestrali di Michele Nunnari, entrambi in scena domenica 7 luglio. E Il 23 luglio alla Rendano Arena di Cosenza in Piazza XV Marzo, in collaborazione con Restart Festival, sarà la volta dell’unica tappa calabrese, già sold out, di Calcutta e del suo Relax Tour Estivo 2024.

Be Alternative Festival continuerà, infine, la sua programmazione ad agosto nei centocinquantamila ettari di ricchezze naturali uniche nel loro genere, dell’altopiano della Sila: il 3 agosto, con la prima produzione BeColor,e il 4 agosto, per dei live che si preannunciano veramente unici, in un contesto spettacolare: Motorpsycho, Kula Shaker, Colapesce Dimartino, Marlene Kuntz, Timber Timbre, Marco Castello e tanti altri i protagonisti. In chiusura il 16 agosto a Maida (CZ) sarà la volta del secondo appuntamento targato BeColor, l’evento nato dalla sinergia tra Be Alternative e Color Fest, con gli Editors come headliner. (rcs)

A Cosenza e Rende al via il Moda Movie

Rende e Cosenza sono pronte ad accogliere la 28esima edizione del Festival Moda Movie, che prenderà il via lunedì 10 giugno.

La kermease, che prevede defilè, proiezioni, mostre, workshop, premiazioni e momenti musicali all’insegna della sostenibilità, partirà con l’inaugurazione, al Mam di Cosenza, alle 17, della mostra I Borghi di Calabria. In esposizione sculture e dipinti di Silvio Vigliaturo, opere di Mimmo Legato, fotografie di Stefania Sammarro, in aggiunta alle realizzazioni pittoriche e fotografiche dei partecipanti al concorso “I Borghi di Calabria. Bellezze storico-architettoniche attraverso l’arte pittorica e fotografica”.

Alle 20.30, al Palacultura di Rende, l’evento Cinema: sarà consegnato, infatti, il Premio Cinema 2024 al regista Luca Brigone e la premiazione dei giovani registi vincitori del contest dedicato. Fra gli ospiti l’attrice Jennifer Mischiati, la designer ed esperta tessile Flavia Amato, il regista Gianfranco Confessore, i produttori Pasquale Arnone e Mirco Da Lio.

Evento da non perdere, la prima nazionale di Re-Tour: short film che parla di artigianalità, eccellenza tipica del nostro paese, legando l’esperienza calabrese della lavorazione della ginestra, già documentata da Sante Orrico nel documentario Il filo di Arianna, a VesteMMundi, il progetto di moda etica del friulano Roberto Scappaticcio, con la moda e la profumeria artistica di Daphnè Sanremo di Barbara Borsotto, in condivisione  con la regista e fotografa francese Catherine Filliol e con Pasquale Filippelli, fondatore e presidente del Centro Studi e Ricerche Tessili. Presenti in sala la regista Federica Suraci, la sceneggiatrice Stefania Vaghi, il Maestro Francesco Perri, autore delle musiche.

Martedì 11 giugno, alle 20.30, gran finale con l’evento Moda al Cineteatro di Rende, dove verrà consegnato il premio Moda Movie 2024 al primo classificato fra i 15 fashion designer in concorso. Alle passerelle degli stilisti emergenti si aggiungerà quella dello stilista internazionale Michele Miglionico, “Special guest” di questa edizione.

E ancora, la consegna del Press Award ad Annalaura Sabato, dello Special Award a Eva Crosetta, del premio Il Gusto del Sud a Lorenzo Fortuna.

Gli intermezzi musicali di tutti gli eventi saranno a cura degli allievi del Conservatorio musicale “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza diretto dal Maestro Francesco Perri.

Nelle due giornate del Festival i finalisti dei concorsi avranno l’opportunità di seguire workshop tematici tenuti da professionisti dei settori moda e cinema negli spazi del Mam di Cosenza. (rcs)

Sabato al via il Cosenza Comics

Sabato 25 e domenica 26 maggio, al Parco Acquatico di Santa Chiara a Rende, si svolgerà la decima edizione del Cosenza Comics and Games.

Anche in questa edizione, il Museo del Presente di Rende, ospita le mostre dell’edizione 2024, il cui claim è Celebration, un invito a celebrare i dieci anni dell’evento sul fumetto e sulla cultura pop più amato di tutta la regione.

Gli ospiti pronti ad intervenire sono tanti, buona parte dei quali raggiungeranno il Sud Italia per la prima volta in assoluto.

Fra questi Jacopo Clatroni, acclamato doppiatore diventato celebre per aver interpretato Spider-Man nell’omonimo videogioco targato Sony, oltre che numerosi personaggi dei cartoni animati giapponesi, che interverrà sabato mattina con un panel dedicato alla sua carriera.

Nel pomeriggio di sabato interverrà Domenico Guastafierro, sul web CavernadiPlatone, content creator esperto di manga che discuterà con il pubblico dell’eredità di Akira Toriyama, il compianto autore papà di Dragon Ball e Dr. Slump.

Nella giornata di domenica, invece, spazio ai giochi con InnTale e Kurolily, celebri content creator che racconteranno al pubblico dell’evento il fenomeno dei giochi di ruolo, per i quali in questi anni c’è enorme interesse ed ora come non mai sulla cresta dell’onda.

All’interno della location e a disposizione dei visitatori tanti espositori pronti a celebrare ogni aspetto dell’universo “nerd”. Numerosi disegnatori emergenti, fumettisti di categoria pro, due aree giochi dedicate rispettivamente ai videogames e ai più tradizionali giochi da tavolo, promossi da realtà calabresi e di tutta Italia.

Per questa edizione sono previste anche tante attività sul palco, come gli eventi dedicati ai cosplayer, ovvero quegli appassionati che durante l’anno dedicano il loro talento alla creazione di uno o più abiti ispirati ai propri personaggi preferiti. Nella giornata di sabato, per le ore 17:00, è prevista una sfilata con i cosplayer presenti al festival, mentre nella giornata di domenica, dalle 15:00, il vero e proprio contest, alla fine del quale verranno eletti i cosplayer migliori di questa edizione.

Sempre sul palco si svolgeranno poi i concerti. Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se Il Re Leone incontrasse i Blink 182? Potrete scoprirlo sabato alle 20:30, con un concerto punk rock dedicato ai brani più iconici della Disney, reinterpretati in modo fresco e originale dalla band Joanna.

Domenica alle 18 si svolgerà uno spettacolo dedicato alle canzoni dei cartoni animati più belli degli Anni ‘90 e degli Anni 2000 con il sassofonista Gax Win e il pianista Edoardo Brugnoli. Alle 20:30, poi, la chiusura dell’evento verrà affidata ai The Spleen Orchestra, la band che eseguirà uno spettacolare concerto tributo a Tim Burton e alle canzoni dei suoi film. (rcs)