Roberto Occhiuto eletto vicesegretario di Forza Italia

Prestigioso riconoscimento per Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, che è stato eletto vicesegretario di Forza Italia. Assieme a lui, nominati Alberto Cirio, Deborah Bergamini e Stefano Benigni, a conclusione del congresso di FI a Roma.

Marco Siclari, invece, è stato nominato al Consiglio nazionale.

«Sono profondamente onorato per questo incarico – ha detto Occhiuto –, ringrazio i tanti delegati che hanno sostenuto la mia candidatura, e sono pronto da domani a impegnarmi al massimo per rafforzare il partito al Sud e in tutto il Paese, dapprima in vista delle elezioni europee e dopo per affrontare al meglio tutte le sfide che ci attendono».

Il presidente, poi, ha voluto rivolgere le proprie congratulazioni al segretario e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, «acclamato in modo chiaro e unanime da tutto il Congresso nazionale di Forza Italia».

«Dal 12 giugno – ha ricordato – abbiamo vissuto momenti complicati. Nelle prime settimane dopo la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi eravamo spaesati, orfani del nostro leader».

«Antonio ha preso per mano il movimento azzurro e lo ha condotto, con intelligenza e saggezza – ha evidenziato – a questo storico appuntamento. Si è dimostrato la persona giusta al posto giusto, e sono certo che confermerà anche in futuro quanto di positivo fatto in questi mesi».

«Buon lavoro a Tajani, e buon lavoro a coloro – ha concluso – che insieme a me lo affiancheranno come vice segretari del partito: Deborah Bergamini, Alberto Cirio e Stefano Benigni».

Grande soddisfazione è stata espressa da Giacomo Saccomanno, commissario regionale della Lega: «La nomina per Roberto Occhiuto e per Marco Siclari dimostra che la nostra regione ha una classe dirigente capace e che può fare la differenza. Anche nella dialettica politica e nelle diverse posizioni di idee è necessario riconoscere i meriti che rafforzano il centrodestra».

«Quindi, congratulazioni per tali nomine – ha aggiunto – e un augurio di buon lavoro per una crescita e sviluppo della Calabria, che potrà contare su politici che amano la propria terra e sono collocati anche a livello nazionale. La nostra regione è stata lasciata nel disastro da gestioni fallimentari del centrosinistra ed ora bisogna sempre più rafforzare l’odierno governo regionale per consentire un celere recupero, per quanto possibile, del divario creato negli anni e aumentato con l’amministrazione precedente».

«Un rafforzamento che dovrà ulteriormente consolidare l’attenzione verso il Sud – ha concluso – e per il recupero di quei livelli che possiedono già molte altre regioni. Con l’attuazione degli investimenti che Salvini e la Lega hanno riservato alla Calabria, questa potrà sempre più crescere avendo, allo stato, un’ottima classe dirigente. Dopo aver seminato tanto, finalmente, si potranno cominciare a raccogliere, nei prossimi mesi, i frutti di una politica diversa e che pensa solo al territorio». (rrm)

Calabria por Cuba difende i medici sudamericani dalle polemiche sollevate da Corcioni

Calabria por Cuba, in un comunicato stampa, difende i medici sudamericani dalle polemiche sollevate da Corcioni, presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza.

«L’associazione Calabria por Cuba – scrivono – esprime sconcerto e preoccupazione per la polemica gratuita e, per molti aspetti strumentale e pretestuosa, nei confronti dei medici cubani in servizio negli ospedali calabresi, che nei giorni scorsi è stata scatenata sugli organi di informazione dal presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza. Risulta molto grave ed offensiva la posizione assunta dal Presidente dott. Corcioni, poiché nel tentativo di sapore razzista di infangare la presenza dei medici cubani negli ospedali calabresi, è giunto perfino a mettere in discussione la loro comprovata competenza e professionalità. È davvero singolare che in Calabria ci possano essere ancora dichiarazioni così faziose e ostili, dopo oltre un anno nel quale abbiamo potuto constatare con mano e direttamente il grandissimo e straordinario contributo che i medici cubani hanno dato alla sanità calabrese, curando ed assistendo con capacità, impegno e qualità tantissimi cittadini e cittadine che quotidianamente sono stati costretti a fare ricorso ai pronto soccorso ospedalieri della regione».

«Pertanto – aggiungono – nel respingere fermamente queste posizioni espressione di un preconcetto discriminatorio, vogliamo esprimere ai medici cubani impegnati in prima linea a tutela della salute della nostra comunità la piena e totale solidarietà dell’associazione Calabria por Cuba, pensando di interpretare il sentimento di vicinanza e di fratellanza che proviene dalla stragrande maggioranza del popolo calabrese.
Inoltre, vogliamo riaffermare la validità della scelta coraggiosa assunta dal presidente della Regione on. Roberto Occhiuto, che è stata motivata dalla condizione disastrosa e drammatica in cui versa la sanità calabrese. Una scelta che abbiamo sostenuto e condiviso fin da subito, anche perché si muove controcorrente: in un mondo segnato da muri e barriere è assai importante che dalla Calabria sia partito questo messaggio forte di apertura, dialogo e condivisione. Peraltro, la presenza dei medici cubani conferma la grande visione di Fidel Castro che in passato aveva più volte detto, “Cuba non esporta bombe, ma medici che salvano le vite”. Ed è proprio così».

«Cuba, nonostante il bloqueo ultra sessantennale degli Stati Uniti d’America – conclude la nota – è riuscita a costruire negli anni un sistema sanitario, educativo, sportivo e culturale di eccellenza, esempio per tutti i paesi in via di sviluppo e la sua sanità è considerata la migliore di tutta l’America Latina. Pertanto, rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Repubblica di Cuba che in un momento di grave emergenza della sanità calabrese ha messo a disposizione le sue risorse per aiutare la nostra regione e per fare in modo che fosse impedita la chiusura di interi reparti e di diversi ospedali, garantendo la prestazione di servizi, assistenza e cure che altrimenti sarebbero stati negati. Resta fermo il fatto che ciò evidentemente non rappresenta la soluzione definitiva e strutturale dei problemi della sanità calabrese che richiede scelte nuove e riformatrici che mettano al centro la sanità pubblica contro le privatizzazioni selvagge che stanno cancellando il diritto alla salute dei cittadini». (rrc)

Alla Bit di Milano una Calabria davvero Straordinaria

Si conclude con un bilancio positivo la partecipazione della Calabria alla Bit Milano 2024.

Quest’anno, dal 4 al 6 febbraio presso l’Allianz MiCo, la Regione ha puntato su una promozione mirata, presentando un’offerta turistica variegata in grado di soddisfare le esigenze sempre più diversificate dei turisti provenienti da tutto il mondo.

Il fitto programma di eventi presso lo stand della Calabria Straordinaria, allestito con una veste grafica rinnovata e accattivante, ha riscontrato un’importante partecipazione sia da parte degli addetti ai lavori che dai visitatori e la stampa presente in fiera.

Oltre alle rinomate spiagge e coste, la Calabria ha valorizzato le aree protette offrendo una vasta gamma di attività per gli amanti dell’outdoor e del relax e mettendo in luce l’importanza della sostenibilità ambientale nel turismo e della tutela e promozione delle aree protette marine e montane.

La presentazione del progetto “Italea – Il viaggio verso le tue radici” ha evidenziato come questo tipo di turismo può contribuire a promuovere un senso di appartenenza e identità culturale tra i visitatori, nonché a stimolare lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali attraverso l’incremento del turismo sostenibile e responsabile.

Il panel dedicato al turismo religioso, intitolato “Tra cielo e terra sulle orme di San Francesco di Paola”, ha visto il presidente Occhiuto condividere idee e visioni con altri relatori di spicco, esplorando le potenzialità delle radici spirituali della regione come attrattore turistico da valorizzare.

La promozione del territorio calabrese alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano è stata supportata da una serie di iniziative e collaborazioni strategiche, tra cui spicca la partnership con Rai Com. Questa collaborazione ha già portato a importanti risultati, come la realizzazione dello scorso Capodanno televisivo Rai a Crotone.

«La Calabria viene percepita come una regione importante turisticamente soltanto per il mare mentre è uno scrigno di bellezza e di esperienze che spesso il paese non conosce – è intervenuto il presidente della Regione Roberto Occhiuto – La Calabria ha montagne straordinarie, è la regione della Magna Grecia, con pezzi di storia e di cultura immersi nel mare, itinerari enogastronomici straordinari, borghi bellissimi, e la Bit è l’occasione per far incontrare la Calabria con operatori che possono darci una mano a investire sullo sviluppo turistico della Regione».

«Abbiamo fatto un progetto con la Rai che sta funzionando molto bene. La Rai ospita in 50 produzioni all’anno, servizi sulla Calabria e sulle bellezze naturali, paesaggistiche, culturali e solo nei primi tre o quattro mesi abbiamo fatto circa 50 milioni di telespettatori», ha continuato Occhiuto.

«Quindi è un modo per dare al Paese un racconto diverso, perché della Calabria si parla a volte solo per i suoi problemi, invece è una terra piena di risorse e di grande opportunità e questo accordo serve a fare entrare la Calabria più bella nella casa di milioni di italiani».

Durante la partecipazione alla Bit Milano, il presidente Occhiuto, coadiuvato dai dirigenti del Dipartimento Turismo, marketing territoriale e mobilità, ha delineato tre driver cruciali per lo sviluppo del turismo in Calabria.

La prima riguarda il potenziamento degli scali aeroportuali per migliorare l’incoming turistico. In questo senso, è stato annunciato l’arrivo in Calabria dell’amministratore delegato di Ryanair per definire nuove rotte dalla Regione, con l’obiettivo di aumentare i voli e attrarre almeno 5-6 milioni di passeggeri nei prossimi 4-5 anni. Si prevede già un significativo aumento dei passeggeri già dall’anno prossimo.

La seconda azione si concentra sul miglioramento della mobilità interna alla Calabria, fondamentale per garantire un’esperienza turistica fluida e completa. Tuttavia, si auspica che l’aumento delle presenze turistiche possa stimolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, soprattutto guidate da giovani, nel settore della mobilità.
Il terzo aspetto cruciale è quello della ricettività, che richiede un cambiamento di mentalità e un’ambizione elevata da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore turistico.

Il presidente Occhiuto ha sottolineato l’importanza di imporsi come una destinazione turistica di primaria importanza e ha invitato al coinvolgimento del mercato per raggiungere questo obiettivo. Non solo mare, appunto, il coinvolgimento dei “Borghi più belli d’Italia”, durante la tre giorni, ha contribuito a evidenziare il ricco patrimonio culturale e storico della regione. In Calabria ben 16 borghi sono riconosciuti tra i più belli.
Il panel dedicato alla “Locride 2025” ha chiuso in bellezza la partecipazione della Calabria alla Bit Milano 2024.

Gli operatori turistici, gli enti e le associazioni presenti alla fiera hanno espresso soddisfazione per la promozione dell’offerta turistica calabrese, confermando il successo dell’evento.

Soddisfazione per come è andata la Bit 2024 arriva anche dallo Jonio cosentino. La delegazione cassanese era composta dal sindaco Giovanni Papasso e dal consigliere delegato al Turismo Gianluca Falbo i quali hanno incontrato i principali giornalisti e player del turismo arrivati a Milano per informarsi e scoprire gli ultimi trend dei viaggi.

«Nei miei interventi – ha raccontato il sindaco Papasso – ho spiegato il lavoro fatto per valorizzare al meglio il nostro territorio visto che Sibari, già da alcuni anni, è la principale meta turistica in Calabria per numero di visitatori italiani e così vogliamo continuare. Grande parte delle idee di viaggio in mostra, oltre alle attività più mainstream, pongono al centro l’attenzione alla sostenibilità, con proposte outdoor e slow, per esperienze autentiche a contatto con il territorio, attraverso ciclovie panoramiche, cammini suggestivi, percorsi enogastronomici e experience “di prossimità”; i riflettori si accendono anche sui viaggi wellness, sul bleisure, per un mix tra viaggio d’affari e leisure, e le alternative più avventurose per i nomadi digitali. Tutte cose che già da tempo stiamo cercando di valorizzare e portare avanti da noi. Abbiamo la consapevolezza che siamo sulla strada giusta e stiamo prendendo molti contatti in tal senso».

La Bit è stata anche occasione di incontro: «oltre ad uno scambio di battute col presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, col quale il confronto è costante e serrato – ha raccontato ancora – alla Ministra del Turismo Daniela Santanchè abbiamo consegnato la brochure delle nostre bellezze, che ha sfogliato con molta attenzione, e l’ho invitata a visitare Cassano Sibari. Le ho sottolineato che Sibari non è del mio comune, Sibari è del mondo intero e merita una sua visita. Ho avuto modo di salutare i giornalisti presenti, come Giuseppe “Peppone” Calabrese, conduttore di Linea Verde, e Klaus Davi, con il quale abbiamo chiacchierato abbondantemente sul nostro territorio, invitandolo anche a Cassano per una prossima cerimonia che organizzeremo. Nel corso delle giornate abbiamo incontrato anche tanti colleghi e amici sindaci e amministratori del territorio rafforzando l’idea di fare squadra insieme».

Tanti i temi affrontati e, proprio nel corso di una delle sessioni di lavoro che si sono tenute allo stand di Calabria Straordinaria, in una di queste si è affrontato il tema “Tutela del patrimonio naturale e turismo sostenibile nelle aree protette” e, parlando di Parchi e Riserve naturali, Papasso è intervenuto per portare all’attenzione dei relatori la Riserva naturalistica della Foce del Fiume Crati, alla quale l’amministrazione comunale sta già lavorando, che è importantissima non solo per Cassano Sibari, affinché sia inserita nei prossimi itinerari e venga valorizzata sempre di più e meglio.

«Ho parlato – ha concluso – anche dell’Area Sic, sito di interesse comunitario, che abbiamo sempre a Sibari, dove nidifica la Cicogna bianca, dove sosta il Fratino e dove depone le sue uova la tartaruga Caretta Caretta, che deve essere anch’essa necessariamente tutelata e promossa. Ho sottolineato come la nostra intenzione sia quella di contribuire a valorizzare in Europa e nel Mondo il nostro meraviglioso territorio calabrese di cui Sibari rappresenta una parte sostanziale, importante e imprescindibile».

Una presenza consolidata e di successo anche quella del Comune di Corigliano-Rossano alla Bit di Milano, il principale appuntamento fieristico nazionale dedicato al turismo, che si è aperta domenica mattina per chiudersi oggi. Per il comune di Corigliano-Rossano, che sta conquistando il pubblico presente con il suo materiale informativo il pubblico in Fiera, sono presenti l’assessore al Turismo, Costantino Argentino, l’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi, con i rappresentati del Museo Castello Ducale, Agata Febbraro e del Museo Diocesano e del Codex, Natalino Scino.

Il risultato di tanta attenzione è frutto di un lavoro certosino di promozione della città, di una programmazione ben precisa e di una forte condivisione di progettualità ed obiettivi con le realtà del territorio. A dare il benvenuto agli operatori turistici è stato il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha inaugurato lo stand di “Calabria Straordinaria” e ha fatto visita allo stand di Corigliano-Rossano.

«Il nostro spazio, all’interno dello stand di Calabria Straordinaria sta riscuotendo grande interesse e attenzione – ha dichiarato l’assessore Costantino Argentino – è stato preso d’assalto da buyers e operatori del settore interessati alle nostre proposte. Ma guardiamo anche avanti. Oltre l’imminente Carnevale, siamo al lavoro ad un’altra grande stagione di iniziative ed eventi soprattutto dall’alto profilo culturale, rassegne e festival consolidati, contiamo, inoltre, di aggiungere delle manifestazioni di straordinario rilievo, ma non solo fare turismo significa anche lavorare nell’ottica dei servizi, dell’inclusività e dell’accessibilità e soprattutto innalzare la qualità dell’offerta».

«Il Comune di Corigliano-Rossano ha un enorme patrimonio naturale, paesaggistico, culturale, artistico e architettonico, associato a un sistema dell’accoglienza diffuso che rispecchia la nostra idea di turismo. Vogliamo diventare una destinazione sempre più competitiva e capace di intercettare anche i bisogni di un turista più consapevole e attento alle nuove tendenze connesse al turismo lento, tema portante di questa edizione della Bit, che conferma la grande attenzione e interesse per la nostra città, lo faremo continuando a raccontare il nostro territorio e ripensare alle esperienze che può offrire». (rcz)

Italia Viva Calabria all’attacco di Occhiuto: «Troppi annunci»

Italia Viva Calabria all’attacco del governatore Occhiuto con le parole della presidente regionale del partito di Renzi, Nunzia Paese.

«Il Presidente Occhiuto è un ottimo comunicatore un inestricabile politico dalla parola facile, al tempo di populismi e sovranismi chi la spara più grossa è pole position. Una gara! Ottime opere: Nuova 106 Catanzaro-Cutro-Crotone, accelerazione Elettrificazione Ionica, Autostrada A2 Cosenza Altilia ecc. ecc., dal Mare pulito al porto di Gioia Tauro. Bene! Ora anche i collegamenti internazionali con l’Hub di Istanbul e Francoforte, si annuncia che porteranno tante frotte di turisti e viaggiatori internazionali. Bene, molto Bene, anzi Benissimo. Tuttavia, è importante anche guardarsi intorno e confrontare la realtà attuale con i progressi annunciati», commenta la Paese

«Italia Viva – continua la presidente regionale – più volte aveva avanzato proposte semplici e di facile attuazione, ma rimasti inascoltati direttamente all’assessore ai Trasporti. È importante che il Presidente Occhiuto stabilisca un cronoprogramma preciso e impegnativo per garantire la realizzazione delle iniziative in campo mobilità e trasporti. Primo obiettivo, di facile attuazione, collegare con pullman e treni l’aeroporto di Lamezia con le altre principali località città e Aree turistiche con orario consultabile da App Internet. Magari con prezzo fisso di corsa Taxi e con iterazione modalità pullman-treno, ci accontentiamo di poco ma solo per iniziare. Si potrebbero aggiungere alla proposta i collegamenti degli Aeroporto di Crotone e Reggio C. ma è meglio non affogare la potente organizzazione regionale. Al momento una persona che arriva a Lamezia non sa come raggiungere Cosenza o Catanzaro per non dire Reggio Crotone o Vibo Valentia, non potendo usufruire di mezzi pubblici regionali, se non con auto propria e autista munita. Ed anche i turisti che arrivano non avranno i servizi di mobilità necessari».

«Secondo obiettivo – continua la Paese – Pubblicare su app internet gli orari dei collegamenti regionali di tutti i pullman stabilendo le connessioni con i regionali di Trenitalia o Ferrovie Calabria, materializzare le fermate sul territorio sarebbe utile creare delle stazioni dei pullman (i cittadini per sapere dove si fermano i pullman utilizzano il passa parola). Altre proposte… al prossimo doc. per non ingolfare la Presidenza Regione Calabria, lasciamo fare tutti gli annunci che vuole, ma aspettiamo le date di attivazione delle proposte avanzate. È essenziale che il Presidente Occhiuto passi dalle parole ai fatti per mantenere la speranza dei calabresi e garantire un futuro migliore per la regione».

«Da non dimenticare – conclude – il ritrattino di un altro Presidente preso dall’annuncite tale Oliverio… di cui si sono perse le tracce oltre che tutti i propositi annunciati a suo tempo. Presidente Occhiuto attendiamo che si passi dalle parole ai fatti!!!». (rcz)

Capodanno, raggiante Occhiuto: «Crotone mostra la voglia di rinascita»

Raggiante e meritatamente soddisfatto il Presidente della Regione Roberto Occhiuto: aveva scommesso su Crotone per mostrare l’immagine più bella da offrire all’Italia e al mondo attraverso la Rai, con lo show dell’ultimo dell’anno. Scommessa ampiamente vinta a conferma che per la promozione del territorio in chiave turistica non bisogna badare a spese (brucia ancora la vergognosa operazione milanese dello scorso anno con la pista di pattinaggio costata un capitale), ma bisogna saper investire e spendere bene. Tra le immagini della Calabria – mirabilmente montate dalla Rai e illustrate da una eccellente Roberta Morise – e le dichiarazioni di Amadeus la promozione ottenuta (con una punta di quasi dieci milioni di spettatori) è un meraviglioso regalo ai calabresi. È questa la promozione di cui la Calabria ha bisogno per farsi conoscere: la scoprono quelli che, in Italia e nel mondo, non la conoscono ancora e colgono un implicito invito a venire a conoscerla. E riempiono di soddisfazione e di orgoglio i milioni di calabresi sparsi in ogni angolo del mondo. Ma non finisce qui: il video della serata, con relativa promozione della Calabria, è sulla Rete, verrà trasmesso da Rai Italia (nel mondo), è sempre guardabile su Rai Play e non finirà più di diffondere l’immagine bella della vera Calabria.

«La serata di ieri – ha detto il Presidente occhiuto – è stata un successo straordinario. La città di Crotone ha mostrato al Paese il suo calore, il suo entusiasmo, la sua voglia di rinascita.
Amadeus è stato l’architetto perfetto di un grande evento che ricorderemo per sempre. E poi i dati degli ascolti televisivi, che ci danno la percezione plastica di una scommessa vinta.
L’Anno che Verrà, in onda su Rai 1 da Piazza Pitagora, ha conquistato il 40,1% di share medio, la Calabria – con il concerto e con i passaggi promozionali che hanno raccontato le eccellenze delle cinque province della nostra Regione – è entrata in una sola serata nelle case di 6.202.000 italiani.
Nel picco di ascolto, a cavallo della mezzanotte, lo share è stato del 60,7%, con 9.997.000 telespettatori.
Grazie di cuore ai crotonesi, alla Rai, ai miei collaboratori, e a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo».

Nel corso della conferenza stampa che ha anticipato l’evento, il Presidente Occhiuto aveva detto: «Amadeus ha portato un entusiasmo straordinario. L’accordo che abbiamo fatto con la Rai è stato finora molto utile per la Calabria. C’è questa iniziativa ‘L’anno che verrà, che è di straordinaria importanza, ma nell’accordo biennale che abbiamo stipulato con la Rai abbiamo previsto anche 50 spazi annuali in altrettante produzioni per promuovere le straordinarie ricchezze della nostra regione».

A proposito della scelta di Crotone, occhiuto ha rimarcato: «È una città con grandi potenzialità, purtroppo inespresse dal punto di vista turistico: ha un mare straordinario, ha un territorio nel quale è immerso il mito della Magna Graecia. È la città di Pitagora, è una città che dista pochissimo da una montagna spettacolare. Quindi è una città che può davvero fare del turismo il suo driver di sviluppo, e sono molto felice che ci sia questo importante evento di promozione territoriale. Governo una regione straordinaria ma complicata, quindi ho il dovere di promuovere il nostro territorio, di farlo conoscere per le ricchezze che ha, perché si parla spesso dei problemi della Calabria e non delle ricchezze che ha». (rcz)

Cirillo, Mancuso e Occhiuto accolgono il “re del panettone” Marco Macrì

Il “re del panettone” alla Cittadella regionale. «Con immensa soddisfazione, insieme al Presidente del Consiglio regionale on. Filippo Mancuso e al Presidente della Giunta regionale on. Roberto Occhiuto, abbiamo accolto a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, Marco Macri, Maestro pasticcere di Caulonia, nominato ambasciatore del panettone 2023 per la sezione panettone tradizionale. Nel corso dell’incontro – afferma il Consigliere Cirillo – ci siamo congratulati per il prestigioso riconoscimento ottenuto quale Primo classificato nazionale all’importantissimo evento, divenendo per tutti noi il “Re del Panettone”».

«Il prestigioso riconoscimento – prosegue Cirillo – assegnato nel corso di un concorso nazionale, svoltosi presso la Fiera nazionale di Roma, ha consentito al nostro conterraneo di poter esprimere le qualità della nostra pasticceria artigiana e la particolare dedizione nella ricerca di ogni singolo ingrediente che nell’insieme, per forma e sapore, ha reso possibile il riconoscimento nell’apposito concorso svolto alla Fiera nazionale di Roma.
Questa è la Calabria che ci piace promuovere e soprattutto sono questi gli esempi positivi dei quali ci piace parlare. Da Cauloniese – conclude Cirillo – sono stato orgoglioso per aver accolto nella casa dei Calabresi una eccellenza del mio paese che da pochi giorni sarà certamente un riferimento del gusto». (rcz)

ATTENTI A NON PERDERE IL TRENO: 13,4 MLD
LE FERROVIE INVESTONO SULLA CALABRIA

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Sono 13,4 miliardi di euro la somma che il Gruppo FS Italiane investirà per rendere la Calabria più connessa, moderna e competitiva. È questa la strada, infatti, che si deve percorrere se si vuole rendere la regione «la Porta dell’Europa», come detto dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a colloquio nei giorni scorsi col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Un obiettivo che si raggiunge con interventi che devono rendere la Calabria più europea e non più fanalino di coda come viene spesso dipinta nei rapporti e nei dati dei vari Istituti. Interventi che sono stati illustrati nella sede a Roma di Ferrovie dello Stato, alla presenza dell’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris, del Presidente della Regione, Roberto Occhiuto e, la partecipazione, in video collegamento, del vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Gli investimenti previsti dal piano industriale del Gruppo ma anche grazie ai fondi del Pnrr, riguarderanno tutti i Poli di business del Gruppo FS: Infrastrutture, Passeggeri, Urbano e Logistica, e punteranno ad affermare il ruolo strategico per l’Italia e l’Europa di un territorio al centro dei collegamenti tra Mediterraneo e Continente, contribuendo a ridurre il gap infrastrutturale tra Sud e Nord.

Un «intervento molto intenso», l’ha definito il presidente Occhiuto, sottolineando che si tratta di «una cifra mai vista per la Calabria».

«Spesso gli investimenti sono stati annunciati e oggi sono in corso di realizzazione. Altri interventi sono stati immaginati in passato ma mai effettivamente avviati e in queste ultime settimane stanno diventando concreti», ha detto ancora Occhiuto, ricordando come «la rete di trasporto sul ferro in Calabria è vetusta mentre quella su strada è insufficiente».

«In Calabria ancora ci sono le littorine – ha detto ancora –. Da gennaio però possiamo contare su un treno ibrido intercity che collegherà Melito a Taranto, un treno degno di un Pese civile». Mentre si discute del Ponte sullo Stretto, molte delle stazioni ferroviarie in Calabria sono abbandonate, altre soggette ad incuria. «Penso alla stazione di Villa San Giovanni, con barriere architettoniche che impediscono l’accesso alla stazione stessa».

Il governatore, poi, ha evidenziato come «oggi ci sono i fondi complementari per realizzare la Av anche fino a Reggio Calabria. È importante, perché come ho detto al ministro Salvini il Ponte deve essere attrattore di infrastrutture, come fu l’autostrada nei decenni passati, ma il deve essere volano per altri investimenti, come l’Alta Velocità».

Occhiuto, poi, ha espresso il desiderio di «poter vedere completato il tracciato dell’Av in tempi rapidi, serve per sviluppare la Calabria che ha grandi driver di sviluppo».

«Con la Calabria e per la Calabria stiamo lavorando tanto», ha esordito il ministro Salvini nel suo intervento.

«Quando sono arrivato – ha detto il ministro – non c’era progettazione dell’Alta velocità fino a Reggio Calabria, adesso è in corso di progettazione. I progetti sono figli di scelte tecniche, infrastrutturali e non politiche. Voglio arrivare alla fine del mio mandato con una Calabria più moderna, più sicura, più infrastrutturata».

Salvini, poi, ha ricordato i 30 miliardi in Calabria e altrettanti in Sicilia per il Ponte sullo Stretto, che è «un anello di congiunzione», per poi passare ai 3 miliardi previsti per la Sibari-Crotone-Catanzaro con la gara di prossimo avvio, e i 521 milioni per la Trasversale delel Serre e la messa in sicurezza dell’ultimo tratto della A2 fra Cosenza e Altilia.

Un’attenzione «straordinaria» da parte dello Stato e delle sue articolazioni verso la Calabria, l’ha definita il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, sottolineando come «si è davanti a risorse, impegni e risultati un tempo inimmaginabili».

«C’è chi si scandalizza per i divari Nord-Sud – ha evidenziato – dimenticando che quand’era forza di governo ha contribuito ad acutizzarli, e chi, come il ministro Salvini, per colmarne il deficit infrastrutturale, agisce a suon di provvedimenti, mettendo a disposizione della Calabria ingenti risorse: 30 miliardi  tra strade, autostrade e ferrovie».

«I fatti sono ostinati e vanno nella direzione indicata dal presidente Occhiuto e dal ministro Salvini. Ossia – ha concluso il presidente Mancuso – che a fine legislatura la Calabria colmerà i ritardi accumulati nei decenni scorsi e sarà più moderna, più competitiva e più sicura».

Infrastrutture

Le principali azioni toccheranno le infrastrutture e comprenderanno interventi per la linea ferroviaria Jonica, interessata da interventi volti all’elettrificazione, ad aumentarne l’affidabilità e la velocizzazione; la linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, collegamento che consentirà di portare l’Alta Velocità in aree ad elevata valenza economica e turistica e di velocizzare gli itinerari verso le città già servite dall’AV e, per quanto riguarda le strade gestite da Anas, la SS106 Jonica, l’Autostrada A2 e il completamento della SS 182. Importante è la realizzazione della galleria “Santomarco”, che consentirà di collegare Cosenza alla rete AV, a prescindere dal tracciato che verrà seguito, nonché il completamento dell’iter autorizzativo, o della progettazione a seconda dei casi, dei diversi lotti della AV fino a Reggio Calabria.

Attenzione rivolta anche verso le stazioni ferroviarie, attraverso un piano dedicato con l’obiettivo di migliorarne la funzionalità e il decoro, abbattere le barriere architettoniche per il miglioramento dell’accessibilità al treno, potenziare l’informazione al pubblico.  Verrà inoltre realizzato il “Nuovo Posto Centrale di Reggio Calabria”, situando il Nuovo Controllo e Comando Circolazione Ferroviaria dell’intero meridione. Prosegue anche il piano di eliminazione dei passaggi a livello: ad oggi sono in corso lavori per la soppressione di 11 passaggi a livello, mentre per altri 21 sono in corso gli studi e le progettazioni.

Passeggeri

Entro il 2025, più del 50% dei treni regionali sarà rinnovato con un’età media che passerà dai 29 anni del 2018 ai 9 nel 2026. La Calabria è stata scelta come regione pilota nella sperimentazione dei carburanti alternativi: già dall’estate scorsa su alcune linee viaggiano cinque treni, tra cui il nuovissimo treno regionale ibrido Blues, alimentati con biocarburante HVO fornito da Eni. Per l’offerta di media e lunga percorrenza, sono attualmente 16 i collegamenti Frecce di Trenitalia da e per la Calabria con fermata in 10 stazioni, mentre sono 25 i collegamenti Intercity da e per la Calabria (di cui due periodici), oltre ai 4 collegamenti bus. Nei primi mesi del 2024, saranno presentati i treni Intercity ibridi per i collegamenti sulla linea Reggio Calabria-Taranto.

Urbano

La rigenerazione urbana delle aree ferroviarie dismesse e di futura dismissione vedrà protagonista il Polo Urbano di FS. I progetti mirano allo sviluppo delle città attorno alle stazioni e allo sviluppo di interventi per l’autoproduzione di energia da fotovoltaico. Di prossimo lancio il bando in partnership con il Comune di Paola per la realizzazione e la gestione del nuovo porto turistico per promuovere, anche l’interscambio ferro-acqua.

Logistica

Il Polo Logistica di FS si concentrerà sul potenziamento dei terminali per la creazione di nuovi hub intermodali. A inizio novembre è entrata a far parte del Polo anche Bluferries, società del Gruppo FS che si occupa del traghettamento dei passeggeri e dei mezzi di trasporto nello Stretto di Messina. Inoltre, il Polo Logistica è presente in Calabria con Mercitalia Rail, con oltre 1.100 treni l’anno da e verso i principali impianti calabresi e ulteriori 5.800 treni da/per Villa San Giovanni verso la Sicilia, e Mercitalia Shunting & Terminal, società specializzata nella gestione delle manovre ferroviarie di ingresso e uscita dai Porti e Terminal. (ams)

Differiti al 31 dicembre i termini per il pascolo, la Regione accoglie la richiesta delle associazioni di categoria

Salvaguardare gli allevamenti di bestiame e la pratica della transumanza. Questo l’obiettivo perseguito dalla giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto, che su iniziativa e proposta dell’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ha deciso di differire al 31 dicembre prossimo i termini del pascolo nei terreni pascolivi montani, in accoglimento di una precisa istanza in tal senso avanzata, nelle settimane passate, dalle associazioni di categoria ed in particolare da Ara Calabria.

Alla base della scelta, le ripercussioni negative dell’andamento climatico negli ultimi anni, aggravato dalle torride temperature estive e dalle scarse piogge, causa di profonde modifiche alla situazione dei terreni adibiti a pascolo per il bestiame, in particolare di razza podolica, da sempre soggetto a transumanza.

«Intervenire nella direzione indicata – commenta l’assessore Gallo – consentirà agli allevatori di evitare un rientro anticipato ai pascoli di pianura, oggettivamente non in condizione di ospitare gli animali e perciò potenziale motivo di nocumento del loro benessere e di pesanti ricadute in termini economici e qualità delle produzioni. Il tutto a tutela di una pratica antica e di un settore già duramente provato dalla pandemia prima e – successivamente – dall’aumento dei prezzi di energia e materie prime».

SUI LEP OCCHIUTO È CONTRO CALDEROLI
«DISATTENDE QUELLO CHE ERA PATTUITO»

di SANTO STRATI Non è una dichiarazione di guerra, ma poco ci manca: il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto sferra un pesante attacco al ministro Roberto Calderoli a proposito dell’autonomia differenziata che sta procedendo a passo svelto verso l’approvazione. «Non era quello che avevamo pattuito – ha detto Occhiuto in un’intervista al quotidiano La Stampa –: il ministro leghista vorrebbe prima approvare la legge sull’Autonomia e poi garantire le risorse necessarie per finanziare i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP). Secondo Occhiuto «l’approccio è sbagliato: le due cose devono viaggiare insieme, altrimenti per il Sud l’Autonomia rischia di diventare una trappola».

Forse il Presidente Occhiuto ha aperto gli occhi (finalmente!) sul trappolone leghista che si basa su un concetto semplice ed egoisticamente impeccabile: vale la spesa storica, ovvero chi ha avuto tanto (da spendere) continuerà ad averne in eguale quantità, chi ha avuto meno (ovvero non aveva risorse per investimenti di natura sociale) si arrangi con la stessa cifra di prima. Con buona pace della perequazione e del divario sociale che la Costituzione proibisce di avere. Ma il fatto è sotto gli occhi di tutti: sono stati approvati nove articoli su 10 e la legge che istituisce e regola la cosiddetta autonomia differenziata è a un passo dall’approvazione. Nonostante le dimissioni di autorevoli esponenti chiamati nel Comitati sui Lep e la grande confusione che regna sovrana intorno all’argomento.

Occhiuto reagisce con veemenza, infischiandosene  (complimenti, Presidente!) della tenuta della maggioranza che scricchiola continuamente tra gaffes e imperdonabili sciocchezze legislative che, di sicuro, non aiutano il popolo, ma soddisfano inconfessabili appetiti di lobbies. Il Governatore ci va pesante: «Temo – ha detto a La Stampa – che il primo vagone del treno, quello con la legge sull’Autonomia, arrivi puntuale in stazione mentre gli altri vagoni, che contengono il finanziamento dei Lep e il meccanismo di perequazione, finiscano su un binario morto.

«Senza il finanziamento dei Lep e senza il fondo perequativo (destinato ai territori con minore capacità fiscale pro-capite), i vantaggi per il Mezzogiorno sarebbero pochi. L’effetto finale, in altre parole, sarebbe quello di avere un aumento del divario tra Sud e Nord. Esattamente il contrario di quello che potremmo ottenere».

Occhiuto chiarisce di non essere contrario all’Autonomia differenziata, se vengono rispettati i patti che ridanno al Mezzogiorno le risorse necessarie per superare le insopportabili sperequazioni che colpiscono pesantemente, tra l’altro, gli asili nido e la formazione scolastica.  Secondo il Governatore, «L’Autonomia può essere una grande opportunità per il Sud, ma solo se quei vagoni di cui parlavamo arrivano nello stesso momento in stazione. Per la Calabria sarebbe un’occasione avere l’autonomia sulla gestione dell’energia o dei porti. Non ho quindi alcun pregiudizio, purché si rispettino gli accordi iniziali. Adesso si può anche approvare la legge al Senato, ma prima dell’ok definitivo bisogna finanziare i Lep. Confido nell’equilibrio e nella saggezza di Giorgia Meloni».

Il giornalista de La Stampa fa notare che Calderoli sostiene che è già in Costituzione la garanzia del finanziamento dei Lep. La replica di Occhiuto è lineare: «È vero, eppure non sono mai state garantite risorse per i pochi Lep finora stabiliti, nonostante l’obbligo costituzionale. L’Autonomia, invece, viene prevista dalla Costituzione solo come una ‘possibilità’, non come un obbligo.

«Trovo quindi assurdo che per la possibilità dell’Autonomia si vada di corsa e ci sia un’attenzione spasmodica, mentre per ottemperare a due obblighi costituzionali non ci sia alcuna fretta. Anche l’idea di permettere delle pre-intese è una fuga in avanti, se non sono finanziati i Lep. Questo modo di procedere non va bene a me e penso non vada bene nemmeno a Forza Italia.

«Ne abbiamo discusso con Tajani in mattinata. Ringrazio lui e i ministri di FI perché è grazie a loro che si era raggiunto quell’accordo, che ora va rispettato. Credo – ha detto Occhiuto – di non parlare a titolo personale. I governatori del Sud hanno le mie stesse preoccupazioni. Anche il gruppo parlamentare ha molti deputati e senatori meridionali che come me non hanno pregiudizi verso l’Autonomia, ma vogliono garanzie sulle risorse per i servizi da fornire ai cittadini. Altrimenti la conclusione è chiara a tutti: l’Autonomia non sarebbe più un’opportunità per il Mezzogiorno».

La posizione critica di Occhiuto merita l’apprezzamento di tutto il Sud: il criterio della spesa storica è la stortura che sta alla base del provevdimento e che verrebbe sanata solo con la parificazione per livelli essenziali di prestazione, ma il problema è che non ci sono le risorse e quindi i LEP costituiscono un serio ostacolo per la riforma ideata da Calderoli. Ma il rischio di far passare il provevdimento rinviando a data successiva il reperimento delle risorse finanziarie per i Lep ci sta tutto.

Sia ben chiaro: il Governo senza i voti di Forza Italia, che si sta mostrando decisamente critica nei confronti del provvedimento, non avrebbe i numeri per imporre una legge che divide ancor più in due l’Italia: Il Nord opulento e ricco, il Meridione povero e destinato a perpetuare una condizione di sottosviluppo, soprattutto nell’ambito del welfare e dell’assistenza.

Inoltre, il progetto di Autonomia differenziata va a scontrarsi con la pacata indifferenza di troppi attori politici del Mezzogiorno che avrebbero dovuto (e dovrebbero) issare muri e paletti contro una legge penalizzante e discriminatoria (c’è da chiedersi, ove passasse, se il Presidente Mattarella la firmerebbe).

Un invito a Occhiuto “a guidare le regioni del Sud alla ribellione pacifica” è venuto da Orlandino Greco, leader dell’Italia del Meridione. «È stata una bella notizia – ha detto il sindaco di Castrolibero – l’aver letto sulla stampa le ultime dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria, il quale, svestendo i panni di alleato in coalizione ed indossando la casacca dei calabresi, ha lanciato un monito al Governo ed al Ministro Calderoli sull’autonomia differenziata.

«Quello, infatti, del mancato calcolo e  finanziamento dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e dell’istituzione di un fondo perequativo per i territori più poveri, prima dell’approvazione della riforma è uno dei temi cari all’Italia del Meridione: sono mesi, infatti, che lo diciamo in giro per il Sud, nelle piazze e nelle istituzioni.

«Oggi anche il Presidente Occhiuto ha preso consapevolezza dei rigurgiti nordisti della Lega, consapevole della sua autorevolezza istituzionale. Ritengo, infatti, che il momento sia propizio affinché egli guidi la ribellione pacifica delle regioni del Sud. D’altronde è da tempo che molti amministratori del Sud, come il sottoscritto, hanno proseguito il loro impegno politico e civile al di fuori dei partiti tradizionali, in quanto consapevoli degli egoismi trasversali e di parte che hanno connotato lo scenario nazionale fin oggi.

«Questo è il tempo di fare rete tra le migliori energie del Sud per curare gli interessi di tutto il Paese: noi siamo orgogliosamente meridionali, siamo una forza politica autenticamente costituzionale che lotta per abbattere i divari e proprio per questo abbiamo a cuore le sorti di tutti gli italiani, da Bolzano a Siracusa, perché agganciare il vagone dello sviluppo meridionale al resto del Paese significherebbe sconfiggere il nordismo trasversale che attraversa tutti i partiti e costruire un treno ad alta velocità che proietterebbe l’Italia in una nuova dimensione nazionale di mercato e di diritti, rimettendoci al passo dei grandi paesi occidentali».

Diversa la posizione del PD calabrese che beffardamente sostiene che «Sull’autonomia differenziata Roberto Occhiuto recita a soggetto a danno dei calabresi. Si avvicinano le elezioni europee e il presidente della Regione Calabria si affida al teatro». Ricordano i dem della Calabria che Occhiuto «ha già votato a favore dell’autonomia differenziata in Conferenza Stato-Regioni e che nello scorso gennaio tenne con Calderoli una conferenza stampa a Catanzaro, al termine della quale lo stesso Occhiuto disse che “l’autonomia differenziata può determinare occasioni positive per la Calabria”, precisò di “conoscere e apprezzare Calderoli” e sottolineò che, “se c’è uno che può realizzarla, è proprio lui”. Allora Occhiuto aggiunse, con riferimento al disegno di legge in questione del ministro leghista, che è “evidente che si fa carico in qualche modo delle ragioni delle Regioni del Sud”».

«Ormai – sostengono i dem della Calabria – i calabresi conoscono bene il vizio insanabile del presidente Occhiuto, che dice tutto e l’esatto contrario per alimentare il proprio consenso virtuale. L’ambiguità di Occhiuto fa perdere credibilità alle istituzioni. Dunque, il governo Meloni continuerà a prendere decisioni inaccettabili sulla testa dei calabresi, proprio grazie a questo atteggiamento del presidente Occhiuto, politicamente pilatesco, opportunistico e bipolare».

Il presidente del  Gruppo Misto in Consiglio regionale Antonio Lo Schiavo a questo proposito sostiene che la presa di posizione di Occhiuto «arriva tardi e rischia di restare uno sfogo del tutto vano». La Lega – ha detto Lo Schiavo – è finalmente uscita allo scoperto, tradendo gli impegni sui Lep e confermando che i nostri timori erano e sono più che fondati. Dimostrando, qualora ce ne fosse bisogno, che l’operazione in atto mira solo ad aumentare il divario tra Nord e Sud del Paese».

E siamo di nuovo alla “rissa”: se al posto di mantenere una status di conflittualità permanente in Consiglio regionale, ci fosse uno sforzo comune per una risposta chiara e decisa contro l’attuale progetto dell’Autonomia, forse si farebbero gli interessi dei calabresi, mettendo da parte quelli di bottega (e di partito). In Calabria – dev’essere chiaro – serve una forza trasversale e unitaria che alzi unitariamente la voce e pretenda soluzioni immediate e concrete. Diversamente, il divario crescerà ancora e sarà il freno a qualsiasi ipotesi di sviluppo. (s)

Occhiuto da Salvini per parlare di infrastrutture

Non solo Ponte, ma anche e soprattutto i lavori per la statale 106 e il definitivo completamento dell’Autostrada Mediterranea (A2). L’incontro tra il presidente della Regione Roberto Occhiuto con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini è stato proficuo ed è servito per fare il punto dell’agenda politica sulle opere necessarie e ormai improrogabili per la Calabria.

Dopo l’incontro con il Presidente della Regione Sicilia Schifani, il ministro Salvini ha voluto incontarre il governatore calabrese per delineare un programma operativo di massima di quelle che sono le prosisme scadenze che vedranno coinvolto il suo dicastero.

Stranamente, non si è parlato dell’Alta Velocità, oggi al centro di una forte disputa sul tracciato originario, quello modificato e quello che, alla fine, dovrà essere il definitivo. Com’è noto, l’attuale linea (tradizionale) è di 393 km tra Reggio e Battipaglia e, secondo la stima più diffusa dovrebbe diventare di 350 km se si seguisse la linea retta Battipaglia-Reggio. Invece, a seguire l’ultimo tracciato proposto, con la deviazione Praia-Tarsia-Cosenza-Lamezia, si arriverebbe a 440 km. In pratica, un aumento dei tempi di percorrenza in controtendenza all’Alta Velocità che ha l’obiettivo di ridurli. 

Peraltro Salvini è convinto – e lo ha ribadito in più occasioni che – l’Alta Velocità ferroviaria è direttamente collegata al Ponte.

Oggetto dell’incontro è stata invece la statale 106 per la quale è prossima l’apertura dei cantieri, già finanziati dalla legge di Bilancio 2023 con 3 miliardi di euro per l’asse Sibari-Catanzaro. Il Presidnete Occhiuto ha sollecitato il ministro a indire le gare già ai primi mesi del 2024. Si è parlato anche dell’Autostrada Mediterranea che continua a essere un’incompiuta: una delle priorità è la variante Altilia-Grimaldi – Cosenza ( è di competenza Anas) e dell’elettrificazione della linea ferroviaria jonica.

Per Salvini tutte opere necessarie per poter rispettare l’apertura dei cantieri del Ponte nell’estate del 2024. Del resto, in assenza dell’Alta Velocità e dell’ammodernamento delle strade in Calabria e Siciliail Ponte servirebbe a poco. Forse è la volta buona che i calabresi e i siciliani vedranno njuovi cantieri destinati a non fermarsi a metà dell’opera, ma a completare i progetti nell’ambito di un grande piano infrastrutturale che l’Europa ci chiede e non è più rinviabile(rrm)