L’OPINIONE / Giusy Staropoli Calafati: A ognuno il Salone (del libro) che merita

di GIUSY STAROPOLI CALAFATI – In molti mi state chiedendo perché non figura il mio nome all’interno del programma organizzato dalla Regione Calabria, per la cinque giorni del Salone del libro di Torino.

Semplice. La Regione Calabria, nelle persone a cui è stata affidata la direzione e l’organizzazione degli eventi al Salone, non lo ha ritenuto evidentemente opportuno.
Mi chiedete in tanti come è possibile che un libro proposto al Premio Strega e candidato al Viareggio, non sia al centro degli eventi nello stand della Calabria.
Semplice. La Regione Calabria, nelle persone a cui è stata affidata la direzione e l’organizzazione degli eventi al Salone, non lo ha ritenuto per nulla necessario. (Sic!)
A ognuno il suo salone del libro, dunque. E a chi spettano i capannoni altisonanti di Torino, e a chi le strade del mondo. Io amo consumarmi i piedi. Ahi, Ahi!
Saverio Strati, non amava i salotti letterari, sapeva bene ciò che vi stava dietro, ne conosceva il marciume e la frode.
In questo posso io stessa confermare che l’allieva ha superato il maestro. Troverete Terra Santissima esposto nello stand della Regione, lo potrete acquistare, mi troverete finanche in versione avatar, in uno strano bel gioco di carte dedicato ai libri, ma non troverete né il mio nome né il titolo del mio libro nella lista degli eventi organizzati dalla mia Calabria.
Minchia! Ma non è che mi hanno considerata tanto “italiana” da non volermi tra i piedi?
Questione meridionale fu!
La verità, amara terra mia, e noi (io e te) lo sappiamo bene, è che la sottoscritta non si è mai prostituita agli artifici di chi la cultura, a queste latitudini, la intende secondo il proprio metro di misura. E mai lo farò. Sono una donna fottutamente libera. Liberi sono i mie libri; libera è la mia penna; libera è la mia voce; totalmente libero è il mio pensiero.
Non mi inchino se non innanzi ai santi, non abbasso mai la testa se non sui libri, o al massimo a legarmi le scarpe, e parlo sempre a voce alta. Come ora. Faccio rumore, come dice mia madre, racconto la verità, che possa far piacere o meno. E la verità è che, oggi, a Torino, certe assenze fanno più rumore delle presenze.
Il programma che la Calabria presenta a Torino è vasto. Non vi è dubbio. Addirittura autori che fanno doppietta. Del tipo io, soltanto io, e nuju chjù. E poi autori non calabresi, con posti importanti altrove, che tra le altre cose stimo pure molto, ma che semplicemente vengono a riempire. Non me lo spiego diversamente. Non vedo Santo Gioffrè, per esempio, con il suo nuovo capolavoro Fadia, non vedo Angela Bubba con la sua magnifica Elsa. Non vedo Antonio Federico con la sua Umanità Illustrata“. Non vedo neppure Domenico Nunnari con il suo Lo stivale spezzato. Non vedo Giuseppe Smorto, Enzo Ciconte, Fabio Ciconte, la Regina della Litweb Ippolita Luzzo. Non vedo oltre. Eppure l’ultimo giorno di salone, vengono date addirittura delle repliche.
Lasciando i Bronzi di Riace, nel 50° del loro ritrovamento, a qualche grafica pubblicitaria d’effetto, e ad appena due soli eventi. Basta prendere visione del programma.
Non provo rabbia per certe prese di pozione, ché tali sono e tali restano, né mi affanno per esserci in certi eventi siglati da magrissimo provincialismo, mi sento ferita, però, questo sì. Passo da sempre la mia vita a raccontare questa terra, mostrarne la parte migliore, portale onore, consegnarle momenti di gloria, per poi rendermi conto che il prolificare della gelosia tra i calabresi è in grado di oscurare tutto, persino sottrarre alla Calabria quel po’ di requiem che le spetterebbe di diritto. Con buona pace di tutti.
Non sono certo l’unica esclusa. Con me resta fuori la letteratura calabrese. Non un evento dedicatole da chicchessia. Come fossimo innanzi a un’organizzazione priva dell’arte della conoscenza e della coscienza. Eppure il Salone lo paghiamo anche noi. I calabresi.
La Calabria al Salone del libro è precaria. Manca della sua identità. Mi sarei aspettata che, come minimo, la regione in apertura avesse presentato al paese, Torino è significativo, il Manifesto pubblico per lo studio a scuola degli autori calabresi del ‘900. Invece, non un evento sulla poesia di Calogero, o un incontro per declamare i versi di Costabile. Non una presentazione della nuova ultima versione di Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro, edito da Bompiani. Come sarebbe stato d’obbligo raccontare, ammesso che in Calabria i guri dei centri culturali abbiamo avuto la decenza di leggerlo, Tutta una vita, il postumo tanto atteso, 30 anni dopo, di Saverio Strati.
O una dedica a voce alta a Marianna Procopio, proponendola in duetto con il figlio Mario La Cava. E magari una festa italiana, al cospetto dei libri, per i 25 anni della Fondazione dedicata a Corrado Alvaro. E nessuno osi dire, lo abbiamo fatto l’anno scorso o quello prima. Questi sono nomi che una volta fatto il giro, devono ricominciare.
Un cazzo di niente! Il 21 di maggio, però, e mi si aggrovigliano le budella, viene messo in programma un argomento di cui senza ci saremmo sentiti orfani: “Le mafie come problema politico, sociale economico e non solo criminale”. Alla faccia della Calabria Meravigliosa.
Cambia tutto per non cambiare nulla. Hai voglia di strigliate, mea culpa. Comincio a essere cosciente del fatto che” mu ‘nci lavi a testa o ciucciu, si perdi acqua e sapunata”.
La cultura, Calabria Grande e Amara, in Calabria è in mano a un pugno di amici, di dentro e di fuori, a cui se poco poco vai contro, vieni diseredata. Ma io ringrazio San Francesco da Paola per non fare parte di questo elogio alla cultura del comparaggio.
La vita è bella, la terra è ampia, e c’è il sole e c’è la pioggia. Ho dato sempre quanto ho potuto a chi mi ha chiesto, prestando collaborazione, presenza, ma alla fine oggi sto qui a prendere contezza che chi lo disse non aveva torto: futti e futtitindi ca si non futti resti futtutu.
Non so se imparerò mai a mettere in pratica questa regola, certamente ho imparato come funziona.
Bene! Mentre c’è chi sfila a Torino, io sarò nelle scuole della regione, tra i giovani. E sarò a Paola, nella biblioteca dei Minimi a parlare ai calabresi della Calabria.
Alvaro, come voi eruditi tutti certamente saprete, diceva che il calabrese va parlato, e io oggi non potevo non dirvi la verità. Ricordando a me stessa, che comunque vogliate farla andare, Terra santissima resta un libro proposto allo Strega da Corrado Calabrò, candidato dalla giuria al Viareggio Repaci, e Premio Troccoli 2022.
Con questo, dal mio salone (del libro) è tutto. (gsc)

Grande interesse per la Calabria al Salone del Libro di Torino

La Calabria non passa inosservata al Salone del Libro di Torino, il cui stand – inaugurato dalla vicepresidente della Regione, Giusi Princi – è tra i più grandi di tutta la fiera, attirando visitatori provenienti da tutto il mondo.

«L’editoria in Calabria – ha dichiarato Princi – è un settore tutt’altro che marginale nell’economia regionale, non soltanto in termini di fatturato ma soprattutto di incidenza nel dibattito pubblico».

«Questa esperienza alla Fiera di Torino, quindi – ha evidenziato – deve essere intesa non soltanto una vetrina per le case editrici calabresi e per la Regione tutta, ma anche come momento di primo confronto per attivare un tavolo permanente sull’editoria nella nostra regione e per esportare un’immagine diversa oltre i nostri confini. E devo dire che ci stiamo già riuscendo, grazie ad uno stand splendido nella sua maestosa semplicità».

Lo stand, che si sviluppa in 150 mp, ha un concept stilistico che lascia predominare il blu (colore istituzionale dell’Ente) alternato ad altre tinte intense che rappresentano la nostra Terra; non dimenticando l’evidente richiamo ai Bronzi di Riace, il cui 50° anniversario della scoperta quest’anno sarà celebrato in grande stile.

Un notevole incentivo ai tanti curiosi attirati dalle nostre bellezze culturali. Visitatori provenienti da tutto il mondo si sono infatti avvicinati allo stand della Calabria perché colpiti e conquistati dagli spazi espositivi e dall’immagine complessiva che l’agorà calabrese sta offrendo loro.

«Sono orgogliosa del nostro stand – ha proseguito la vicepresidente –. Ci distingue per stile e contenuti, sotto ogni punto di vista, anche tecnologico. Secondo gli ultimi dati ISTAT il 73,6% degli italiani legge solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book o libri on-line, mentre lo 0,3% ascolta audiolibri, invece il 16,6% utilizza più di un supporto per la lettura».

« È quindi evidente  – ha detto Giusi Princi – che l’esplorazione di nuovi supporti, al di là del cartaceo, rappresenta una sfida imprenditoriale che la Regione Calabria ha il compito di supportare per contribuire alla diffusione della cultura e ridurre quell’analfabetismo funzionale che rappresenta una voce ancora critica nel panorama culturale calabrese».

Avviata ufficialmente la fiera, ha preso dunque il via il fitto programma di incontri con gli autori e le case editrici calabresi, organizzato con il coordinamento operativo del Sistema Bibliotecario Vibonese. Fondamentale il supporto del Direttore generale del Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità, Maria Francesca Gatto, e del dirigente del Settore Cultura, Ersilia Amatruda, presenti al Salone.

Il programma della giornata ha visto, nel corso della mattinata, la presentazione e l’incontro con gli autori di: “L’idea che ci univa” (Città del Sole Edizioni) di Pietro Criaco , “I Segreti della rosa rossa” di Lina Dimasi, “La ragazza del circo” di Gianfranco C. Somma a cura di Carlo Martigli, “Adolescenti narranti” (La Rondine Edizioni) di Cloe Nitta con illustrazioni di Ester Sarti, “Le strade” (Luigi Pellegrini Editore) di Felix Grande, “Kalabria perduta” (Yocanprint) di Ettore Bruno. Il pomeriggio, sino alla conclusione della prima giornata, sarà interessato dalla presentazione di: “Una Vita Per L’Arte” (Editoriale Progetto 2000) a cura di Rosario Sprovieri, “La famiglia cristiana in Calabria e le sfide della modernità” (Editoriale Progetto 2000) di Enzo Chiodo, “Ubi, Dolor, Ibi Vigiles” (Apollo Editore) di Nicolò Agresta, “Storia, cultura e tradizioni del parco nazionale del Pollino” (Rubbettino) con l’intervento del Presidente dell’Ente Parco Domenico Pappaterra, “La Forza Dei Sogni” (Luigi Pellegrini Editore) di Erminio Amelio, “Il Volo della Talpa” (Luigi Pellegrini Editore) di Ciro Lenti, “Il Pappagallo Silenzioso” (Città del Sole Edizioni) di Bruno Gemelli, “Dall’accoglienza all’integrazione. L’esperienza del Cara Casa del Regional Hub Sant’Anna in Calabria” di Bruno Gemelli, “La Restanza” (Einaudi) di Vito Teti, “Il Paese delle facce gonfie” – “Il viaggio che non ho fatto” – “Lo sguardo di Polifemo” “Italia ballata per animi inquieti” (La Mongolfiera) di Paolo Bignami, “Le parole di mia madre” (Associazione Ilfilorosso) di Erminia Bacca. (rcz)

Salone del Libro di Torino, gli appuntamenti con Rubbettino Editore

Al Salone del Libro di Torino, che prende il via domani giovedì 19 maggio, sarà presente anche la casa editrice calabrese Rubbettino che, per l’occasione, ha organizzato una serie di iniziative.

Per Rubbettino, infatti, quella di quest’anno è una partecipazione particolarmente significativa, che anticipano le celebrazioni per il 50° anniversario della fondazione della casa editrice, nata a Soveria Mannelli alla fine del 1972.

Domani mattina, alle 10.30, nella Sala Rosa Padiglione 1, la presentazione del libro La pandemia mafiosa di Paolo Lattanzio. Ne discutono Christel Antonazzo, Marco Grimaldi, Maria José Fava, Paolo Lattanzio e Carola Messina. Evento organizzato in collaborazione con Associazione Treno della Memoria.

Alle 14.45, nella Sala Rossa, Pad. 1, si discute di Democrazie e regimi autoritari: guerra ideologica o scontro di potenza?, partendo dal libro Scritti Politici a cura di Federico Leonardi. Ne discutono Massimo CacciariLuciano Canfora e l’autore.

Alle 15, nello Spazio eventi dello Stand della Regione, si parlerà dell’Archeologia nel Parco Nazionale del Pollino, partendo dal libro L’insediamento di Santa Gada di Laino Borgo, a cura di Fabrizio Mollo. Ne discutono Bruno Niola, Fabrizio Mollo e Domenico Pappaterra.

Alle 15.45, al Caffè Letterario, Storie di grandi famiglie, tradizioni e patrimoni. Ne discutono Beatrice Archesso, Amelia Cuomo, Jacopo Poli, Emanuele Sacerdote e Francesco Vena. Evento organizzato in collaborazione con Museimpresa, Museo Amaro Lucano, Museo della Pasta Cuomo, Poli Museo della Grappa e Spazio Strega.

Alle 17.30, allo Spazio eventi dello stand della Regione, Cieli nuovi e terra nuova a partire dal libro Dall’accoglienza all’integrazione di Vitaliano Fulciniti.

Alle 18.15, al Caffè Letterario, Macaone, il romanzo di Nicola Longo. Ne discutono Gianfranco Angelucci e Cristina Di Lucente.

Il 20 maggio, alle 12.15, nella Sala Arancio della Galleria Visitatori, Piero Bussi, Giancarlo Grimaldi, Enrico Ercole, Salvatore Leto e Pierfrancesco Migliardi discutono di Orizzonti di bellezza. Calosso: un paese di memorie e di futuro.

Alle 14.30, allo Spazio eventi della Regione, si parla di Cathy, Lucia e Angie. Storie di donne migranti nel Ventunesimo secolo, partendo dal libro Le donne di Saturno di Connie McParlan. Ne parla con l’autrice Vito Teti.

Alle 15, allo stand della Regione, Gianfranco Fabi, Carlo Lottieri, Sandro Scoppa, Giorgio Spaziani Testa, Alessandro Vitale discutono de Il miraggio dell’equo canone nell’affitto delle case.

A seguire, si parla di Partire, restare, tornare partendo dal libro Homeland di Vito Teti. Ne discutono con l’autore Andrea Barzini, Maurizio Fiorino, Alberto Gangemi, Antonella Tarpino e Florindo Rubbettino.

Alle 18, allo stand Rubbettino, Carla Bosio, Edolinda di Fonzo, Annalisa Mancino, Adriano Moraglio e Stefania Peduzzi discutono sul tema L’impronta delle donne. Sette racconti: quando in azienda il contributo femminile diventa fondamentale, partendo dal libro L’impronta delle donne di Adriano Moraglio.

Alle 18, allo stand della Regione, si discute di Pedagogia meridiana. Per una pedagogia della Nazione con Mario Caligiuri, Andrea Gavosto, Luigi Fiorentino, partendo dal libro Pedagogia meridiana di Mario Caligiuri.

Alle 19.30, al Caffè Letterario, Gabriella AmbrosioGabriele BardazzaAlessandro De Giuseppe discutono de Il garbuglio di Garlasco. Un perfetto colpevole e l’ostinata ricerca della verità, partendo dal libro Il garbuglio di Garlasco di Gabriella Ambrosio.

Il 21 maggio, allo stand della Regione, alle 10, l’approfondimento sulle mafie come problema sociale, politico, economico e non solo criminale con Andrea Bosi, Amalia Cecilia Bruni, Davide Mattiello, Roberto Montà e Florindo Rubbettino. Modera Maria Antonietta Sacco.

Alle 14.50, sempre allo stand della Regione, si parla dei libri L’ultimo drago d’Aspromonte di Gioacchino CriacoQuando mia madre indossò la maglietta di Frank Beckenbauer di Francesco Pileggi. Inoltre, sarà presentato il video I mari di Ulisse di Francesco Pileggi.

Alle 15.45, al Caffè Letterario, Francesca Appiani, Valentina Barbieri, Luca Borghini, Luigi Emanuele Di Marco, Gaetano di Tondo, Eleonora Angela Maria Ignazzi e Florindo Rubbettino, moderati da Francesco Morace, discutono di Un discorso inedito e polifonico sulla cultura d’impresa.

Alle 17, al Caffè Letterario, Pina Amarelli, Alice Basso, Stefania Ricci, Alessandra Vesco e Giulia Zonca parleranno di Storie di donne che hanno fatto l’impresa.

Il 22 maggio, alle 11, allo stand della Regione, Una storia fuori dal Comune. Lamezia-Italia partendo dal libro Una storia fuori dal Comune di Gianni Speranza. Ne discutono Andrea PillonFlorindo Rubbettino.

Alle 11.45, sempre allo stand della Regione, si parlerà di Alzheimer il vento delle memorie partendo dal libro Istruzioni per distruggere il vento di Daniel Cundari. Ne discutono Amalia Cecilia Bruni, Innocenzo Rainero, Daniel Cundari , Florindo Rubbettino. Modera Maria Antonietta Sacco.

Alle 18, allo stand Rubbettino, Il rapinatore “gentile” – L’avventura di Oreste: Le banche, il carcere e il senso della vita a partire dal libro Il rapinatore gentile di Adriano Moraglio. Ne discute Oreste C, protagonista del libro.

Alle 16, nella Sala Rosa Pad. 1, Il giovane Cavour: amori, sogni e progetti prima di unire l’Italia. Se ne parla partendo dal libro Cavour prima di Cavour di Franca Porciani. Ne discutono Marco FasanoEnrico GennaroNerio Nesi(rrm)

Salone del Libro di Torino, Princi: La Cultura sarà motore di riscatto della Calabria

La Calabria parteciperà alla 34esima edizione del Salone del Libro di Torino, uno dei più importanti momenti fieristici culturali italiani che si terrà dal 19 al 23 maggio.

«Siamo fermamente convinti – hanno dichiarato la vicepresidente Giusi Princi e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel presentare la partecipazione della Regione alla kermesse – che il riscatto della Calabria passi anche dal cambio dei registri con cui viene narrata la nostra terra, dentro e fuori i nostri confini; vogliamo toglierci di dosso, con l’azione e lavorando anche sulla percezione che ha l’opinione pubblica, quell’immagine di un popolo che si piange addosso e non fa nulla per migliorarsi. Ecco, quella di Torino sarà una tappa del nostro viaggio verso il definitivo riscatto, per diventare concretamente una Calabria protagonista del proprio futuro».

Lo spazio dedicato alla Regione Calabria, che occuperà una superficie di 150 metri quadri e tra i più grandi spazi espositivi di questa edizione 2022, sarà una moderna agorà nella quale i visitatori incontreranno e discuteranno con gli editori calabresi che presenteranno i loro cataloghi e le ultime uscite dei loro autori; non dimenticando i corner dedicati alla lettura e alla vendita. La presentazione delle opere degli editori, con un fitto calendario di incontri con gli autori – la “Libreria calabrese” – sarà uno dei tratti caratteristici dello spazio calabrese nel Salone del Libro.

Ogni giorno, a partire dalla mattina di giovedì 19 sino a domenica 22 maggio, si avvicenderanno presentazioni e reading di opere delle ventisette case editrici calabresi che hanno aderito alla manifestazione di interesse pubblicata nei mesi scorsi dal Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità, guidato dal Direttore generale Maria Francesca Gatto, per “chiamare a raccolta” le migliori forze del settore, da seguire e promuovere nel salone del libro torinese.

I momenti clou dell’intero programma saranno anche l’evento di passaggio del testimone del titolo Capitale del Libro 2022 dalla Città di Vibo Valentia, capitale del 2021, alla città di Ivrea.

Sempre presenti i Bronzi di Riace, e non poteva essere altrimenti in occasione del 50esimo anniversario del loro ritrovamento, a cui verranno dedicati diversi momenti di promozione. Non poteva mancare, infine, il coinvolgimento delle scuole nel piano di promozione della Calabria al Salone del Libro di Torino; l’intera giornata del 23 maggio, infatti, sarà dedicata alle scolaresche in visita per incontrare gli autori e partecipare ai momenti di condivisione programmati per l’occasione.

D’altronde, la stessa vicepresidente Princi nelle settimane scorse aveva fortemente voluto il coinvolgimento delle scuole calabresi e piemontesi, inviando loro una lettera di presentazione dell’iniziativa con l’invito aperto a partecipare per poi, ecco una ricaduta sul territorio, approfondire l’esperienza vissuta una volta tornati alla vita scolastica di tutti i giorni. Un modo per apprendere sul campo, dalla viva voce degli autori ed editori, cosa significa produrre e diffondere cultura.

La partecipazione della delegazione calabrese è stata interamente curata dal settore Cultura, diretto da Ersilia Amatruda, che per la direzione dello stand e l’individuazione del programma delle giornate ha incaricato a ciò il Sistema Bibliotecario Vibonese; tema centrale sarà la valorizzazione della Calabria con il suo patrimonio e le sue specificità, per contribuire a cambiare la percezione che la nostra terra dà di se stessa al di là e dentro i propri confini.

Tanti gli editori calabresi che hanno aderito alla manifestazione di interesse della Regione: Apollo Edizioni di Bisignano (CS), Associazione culturale La Vie di Catanzaro, Cineteca della Calabria di Catanzaro, Circolo culturale Reghion Julii di Reggio Calabria, Città del sole Edizioni di Reggio Calabria, Ideocoop Media Services Soc. Coop. Sociale di Reggio Calabria, Editoriale Progetto 2000 di Cosenza, Falco M. Edizioni di Cosenza, Associazione Ilfilorosso di Cosenza, Ferrari Editore di Corigliano (CS), Giuseppe D’Ettoris & figli editori srl di Crotone, Globus di Catanzaro, Grafiché Editore di Lamezia Terme (CZ), Kaleidon di Reggio Calabria, Keira di Reggio Calabria, Jonia Editrice di Rende (CS), La Mongolfiera di Cassano allo Ionio (CS) , La Rondine di Catanzaro, Leonida di Reggio Calabria, Le pecore Nere Italia di Rende (CS), Liriks di Cittanova (RC), Mediano Editore di Catanzaro, Luigi Pellegrini Editore di Cosenza, Publigrafic di Cotronei (KR), Rubbettino di Soveria Mannelli (CZ), Associazione Accademia dei Caccuriani di Caccuri (KR), Sistema Bibliotecario Vibonese (SBV) di Vibo Valentia. (rcz)

L’IC di Marina di Gioiosa Jonica al Salone del Libro di Torino con “A lezione di fiaba con l’autore”

Il 23 maggio, alle 11.30, al Salone del Libro di Torino è in programma l’incontro A lezione di fiaba con l’autore, organizzato dal canale web Identity TV, dall’I.C. di Marina di Gioiosa Jonica-Mammola (RC) e dall’I.C. Nicolò Tommaseo di Torino.

Ospite dell’incontro lo scrittore, saggista e mitologo Paolo Battistel che riprendendo il suo ultimo libro La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto (Uno Editori) risponderà a tutte le domande sul meraviglioso mondo delle fiabe poste dai ragazzi di terza media dell’I.C. di Marina di Gioiosa Jonica-Mammola (RC). Modera l’incontro il docente e scrittore Pasquale Casile.

Il progetto ideato da Identity TV di Celestino Rossi, e portato avanti da un gemellaggio scolastico dei due istituti attraverso l’opera dei dirigenti scolastici Giuliana Fiasché e Lorenza Patriarca, vuole far incontrare studenti e studentesse con i migliori autori contemporanei nel comune intento di sperimentare il linguaggio televisivo come mezzo di apprendimento.

Saranno in questo caso i ragazzi della terza media dell’Istituto I.C. di Marina di Gioiosa Jonica-Mammola (RC) in trasferta culturale al Salone Internazionale del Libro di Torino, guidati e moderati dal prof. Pasquale Casile a fare a Paolo Battistel le domande più impensate e impensabili sul meraviglioso mondo delle fiabe, perché quando si parla di fiabe non si può che dare carta bianca alle nuove generazioni.

Le fiabe, che la società moderna ha rinchiuso a forza nella stanza dei bambini, sono molto più antiche di quello che possiamo lontanamente immaginare e nascondono un volto segreto: sono ciò che rimane di antichi miti precristiani diffusi in Europa durante l’antichità e il Medioevo. Queste narrazioni sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate vennero censurate ed epurate dalla cultura cristiana trasformandole in seguito in racconti per l’infanzia.

Paolo Battistel, studioso di miti e leggende, metterà in luce l’antico significato delle fiabe immerso in una mitologia ormai perduta ma ancora presente dietro il primo livello di lettura di questi racconti. Sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate, le fiabe vennero infatti censurate ed epurate dalla cultura borghese benpensante trasformandole in “semplici” racconti per l’infanzia. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, frammenti che ritenevamo perduti e che si risvegliano appena iniziamo a leggere “C’era una volta…”. (rrm)

La casa editrice cosentina Progetto 2000 al Salone del Libro di Torino

La Casa editrice cosentina, Progetto 2000 sarà presente al Salone del Libro di Torino, in programma da giovedì 19 a lunedì 23 maggio.

Con lo slogan La Calabria ha radici antiche, «portiamo gli ultimi titoli pubblicati e presenteremo le tematiche che da oltre 35 anni ci stanno a cuore» ha spiegando l’editore Demetrio Guzzardi, aggiungendo che «abbiamo avuto dalla Regione Calabria due ore da riempire giovedì 19 maggio, dalle 13 alle 15 e, in questo contenitore,  presenteremo il quarto quaderno della collana “Studi e ricerche su don Carlo De Cardona e il Movimento cattolico in Calabria”, partecipano il presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino e il vescovo di Cassano Jonio mons. Francesco Savino, diocesi che ha aperto il processo di beatificazione dell’apostolo calabrese della Rerum novarum».

Il secondo appuntamento è per la presentazione in anteprima nazionale del libro curato da Rosario Sprovieri, originario di San Pietro in Guarano e funzionario del Ministero della cultura, che attraverso i racconti di Gaspare Giansanti, ripercorre i successi della galleria romana “La Nuova Pesa” che nei primi anni Sessanta fece conoscere l’arte contemporanea nella capitale. In quella straordinaria esperienza ci fu spazio anche per l’artista calabrese Aldo Turchiaro di Celico che fu allievo, amico e collaboratore di Renato Guttuso che era di “casa” a La Nuova Pesa.
Il terzo momento è dedicato alla presentazione del libro di don Enzo Chiodo, parroco di Pazzano nella Locride, che affronta le sfide della modernità nella famiglia cristiana calabrese; in questo spazio verrà ricordato mons. Ignazio Schinella che scrisse un saggio introduttivo al testo di don Chiodo; partecipano  Antonino Schinella sindaco di Arena paese natale di don Ignazio la cui amministrazione ha deliberato di dedicare una via al teologo defunto 5 anni or sono e l’antropologa Mara Francese dell’Università di Torino.
Infine, nell’ultima mezz’ora sarà presentata la 12esima edizione della Settimana della Cultura Calabrese, in programma dal 4 all’11 agosto nei ruderi dell’Abbazia di Corazzo, con i video di saluto dei sindaci di Carlopoli (Emanuela Talarico), Soveria Mannelli (Michele Chiodo), Bianchi (Pasquale Taverna) e Panettieri (Salvatore Parrotta) che patrocinano la manifestazione.

L’appuntamento finale con la rassegna dei libri targati “Editoriale Progetto 2000” si terrà domenica 22 maggio 2022 alle ore 19 (Padiglione Oval V162-W161) con il volume Mastru Runcigghju e altri racconti di Arena di Calabria scritto da Salvatore Francese; oltre all’autore e all’editore partecipano Antonino SchinellaMara Francese e il deputato piemontese Davide Gariglio(rrm)

La vicepresidente Princi: La Calabria protagonista al Salone del Libro di Torino con i suoi studenti

La Calabria parteciperà alla 34esima edizione del Salone del Libro di Torino, in programma dal 19 al 23 maggio. In questo nuovo appuntamento, l’Assessorato all’Istruzione ha voluto coinvolgere gli studenti che saranno protagonisti della kermesse.

La Vicepresidente con delega all’Istruzione, Giusi Princi, d’intesa con l’USR, ha infatti indirizzato una nota a tutti i Dirigenti scolastici del territorio regionale, invitando docenti, studenti e famiglie, a cogliere le migliori opportunità di formazione per i ragazzi.

«Mi rivolgo a chi è impegnato nella formazione dei ragazzi e nella promozione della lettura e della consapevolezza culturale – ha detto – ma anche ai genitori, consapevoli dell’importanza nel percorso di maturazione dei ragazzi di un’esperienza di relazione e scambio reciproco – è l’invito di Giusi Princi – mi auguro pertanto di vedere una nutrita rappresentanza delle comunità scolastiche calabresi al XXXIV Salone del Libro di Torino; prima di una serie di iniziative che, congiuntamente all’Ufficio Scolastico Regionale, ci consentiranno di percorrere insieme la strada che ci porterà ad una svolta in ambito sociale e culturale».

«Nello stand della Calabria – ha spiegato – allestito per la manifestazione abbiamo previsto anche laboratori didattici mirati, percorsi di animazione alla lettura e interviste d’autore, destinati proprio ai ragazzi. Stiamo lavorando a 360° sui contenuti di una nuova Calabria; dunque partiamo dal coinvolgimento diretto e attivo di chi quotidianamente concorre alla formazione dei calabresi del futuro, attraverso un confronto ricco e stimolante con il mondo della lettura e dell’editoria».

Arricchire ed allargare gli orizzonti dei nostri studenti, è questo l’obiettivo che si è dato la Giunta regionale della Calabria targata Roberto Occhiuto.

E quando si parla di Cultura, il Salone del Libro è senza dubbio uno dei pilastri del palcoscenico nazionale ed internazionale. Un evento molto atteso, una manifestazione storica che la Regione intende sfruttare per offrire un’immagine nuova della Calabria nel panorama culturale nazionale.

La partecipazione alla manifestazione torinese ha infatti come fine la valorizzazione della Calabria con tutto il suo patrimonio e le sue peculiarità e allo stesso tempo consentirà di lanciare una nuova percezione di questa Regione ricca di talenti e di opportunità, allo scopo di superare gli stereotipi di terra arcaica e retrograda che la Calabria ha dato di se stessa fino ad oggi. Operazione di rinnovamento a cui hanno aderito tanti editori e scrittori calabresi, che promuoveranno una serie di iniziative ed eventi presso lo stand della Regione Calabria a Torino, tra i più ampi di tutto il Salone del Libro. (rcz)

La Calabria parteciperà al 34esimo Salone del Libro di Torino

«La Regione Calabria sarà presente a Torino per la 34^ edizione del Salone Internazionale del Libro, dal 19 al 23 maggio». Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, spiegando che «stiamo lavorando a 360° sull’immagine e sui contenuti di una nuova Calabria, non possiamo quindi mancare a vetrine di spessore come lo è questa storica manifestazione culturale. Non potrà che darci lustro ed allargare i nostri orizzonti».

E proprio nell’ottica dei lavori preparatori a questa “trasferta”, si è tenuta una riunione organizzativa presso la Cittadella regionale, indetta proprio dalla Vice di Roberto Occhiuto, detentrice anche della deleghe alla Cultura e all’Istruzione. Al suo fianco Maria Francesca Gatto, Direttore Generale del Dipartimento interessato. Insieme ai tanti editori calabresi provenienti dai diversi territori regionali, presente al tavolo dei relatori anche Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, incaricato della direzione dello stand calabrese alla Fiera del Libro.

Nel corso del meeting in Cittadella (che in verità è il secondo nel giro di poche settimane con le principali case editrici calabresi) sono intervenuti tanti editori, illustrando le proprie proposte e fornendo un prezioso supporto di idee riguardo lo svolgimento dell’iniziativa torinese. Tema centrale emerso dal confronto è l’esigenza della valorizzazione della Calabria con tutto il suo patrimonio, le sue peculiarità, i suoi testi a tematica varia. Valorizzazione che deve camminare di pari passo con un netto mutamento della percezione che la Calabria dà di se stessa al di là e dentro i propri confini.

«Dobbiamo essere noi per primi a raccontare una Calabria diversa, tramite una nuova narrazione. Scrolliamoci di dosso quegli stereotipi di terra arcaica e retrograda! Solo lavorando tutti insieme verso questo obiettivo di rinnovamento – ha detto in tal senso Giusi Princi – possiamo riuscire a trasformare l’immagine tipo che la nostra Regione esporta. Questo messaggio, oltre che dalla Stampa e dalla Politica, passa anche dalla Cultura, che riveste un ruolo importante nel programma di governo della Giunta Occhiuto, perché non si può pensare di cambiare rotta senza operare una vera rivoluzione culturale».

Predominante in questo senso dovrà essere il ruolo delle scuole calabresi, che la Vicepresidente vorrà fortemente coinvolgere al Salone di Torino per presenziare agli eventi, con l’obiettivo avvicinare i ragazzi al mondo della lettura e dell’editoria.

Con un’area di 150 mq, lo stand Calabrese sarà tra i più ampi della manifestazione e avrà uno spazio interamente dedicato all’attività di esposizione, promozione e vendita dei volumi di autori ed editori calabresi: la “Libreria calabrese”, che fungerà da coordinamento per gli editori e autori calabresi che intendono aderire alle iniziative del Salone.

Alla kermesse di Torino sarà allestita anche un’area meeting che ospiterà: diverse presentazioni letterarie made in Calabria; una rassegna letteraria a cura della Regione; l’evento di passaggio del testimone del titolo Capitale del Libro 2022 dalla Città di Vibo Valentia (capitale del 2021) alla città di Ivrea.

Sarà l’occasione perfetta per promuovere anche i Bronzi di Riace ed il 50° anniversario del loro ritrovamento, a cui verranno dedicati diversi momenti di promozione. (rcz)

Salone del Torino, grandissima la partecipazione allo stand della Regione Calabria

Si è chiusa, in un clima di entusiasmo e soddisfazione generale per lo stand della Regione Calabria, la 33esima edizione del Salone del Libro di Torino.

Una manifestazione resa straordinaria anche dal ritorno in presenza, e che ha visto la Regione protagonista di tantissimi eventi che hanno raccolto un pubblico interessato e partecipativo e che è stato reso possibile grazie alla sinergica collaborazione di editori, autori e della Città di Vibo Valentia, Capitale Italiana del libro 2021 che, assieme alla Regione Calabria, hanno investito su questa importante vetrina per valorizzare il patrimonio culturale calabrese.

L’ultima giornata si è conclusa con un’articolata presentazione di alcune opere della casa editrice Grafichèditore. Un doppio incontro con Eugenio Giudice, giornalista, che ha dialogato con Antonio Coltellaro, insegnante di letteratura e lingua francese, sulla sua traduzione Francois Lenormant la Magna Grecia-Greci e Normanni nel Medio Tirreno Calabrese.

La seconda opera Vite rubate, di Vittoria Butera e Eugenio Giudice, è stata portata all’attenzione dei tanti partecipanti in dialogo tra il giornalista Giudice e il professor Coltellaro.

Momenti di attenzione generale per il primo libro traduzione innestantesi sull’opera dell’archeologo Lenormant, fatto rivivere attraverso le parole dell’autore Coltellaro, che ha ripercorso le tappe storiche della presenza dei Greci e dei Normanni in Calabria.

Coltellaro ha risposto alle tante sollecitazioni del pubblico soffermandosi su Terina, sulla tematica del viaggio in Calabria, meta per lungo periodo evitata per timore dei briganti e per la condizione delle strade, sulla lingua e sui reperti, su Nocera, Crotone, Vibo, Lamezia Terme e tanto altro.

Passando da una narrazione all’altra coi medesimi relatori si è parlato di “Vite rubate”, quelle scelte dalla professoressa Vittoria Butera, fine intellettuale ed esperta autrice di altri testi a tema, e dal giornalista Eugenio Giudice in un libro significativo in cui entra la lingua dialettale nelle due parti, Vita quotidiana con testimonianze dirette e indirette e fango e sangue, concluse da una fantastica e interessante appendice. (rcz)

Salone del Libro di Torino, successo per la quarta giornata allo stand della Regione

Proseguono, con successo, gli eventi organizzati all’interno dello stand della Regione Calabria al 33esimo Salone del Libro di Torino.

Ad aprire la quarta giornata, l’incontro col regista e scrittore Eugenio Attanasio e col suo libro Transumanza. I figli del Minotauro. Storie di uomini e animali(Cineteca della Calabria), che si fregia delle bellissime fotografie di Antonio Renda.

Un’opera sulla transumanza divenuta patrimonio immateriale dell’Unesco. Ancora a seguire Eugenio Attanasio ha esposto al pubblico il cofanetto In cammino con Gioacchino (Cineteca della Calabria) con docufilm, cartina e libro. Un momento dedicato a Gioacchino Da Fiore e al suo pensiero in Calabria e nel mondo.

Le donne nella storia della Calabria (Jonia editrice) di Marilù Sprovieri, Nella Matta, Tania Frisone sono state veicolate dal direttore editoriale Giuseppe Trebisacce, già prof. dell’Università della Calabria.

Si è parlato di tante donne che hanno scritto la storia calabrese portando ovunque un’immagine grandiosa di questa terra bella, misteriosa e difficile. Assunta Morrone e il suo A salire alle stelle (Artebambini edizioni), in dialogo con Mauro Speraggi, ha incantato i presenti facendo conoscere scrittura, arte e tecnica antica giapponese.

Gli appuntamenti pomeridiani sono iniziati con I 10 pilastri per un cervello efficiente. Come migliorare le abilità mentali (Franco Angeli) a cura del dott. Giuseppe Alfredo Iannoccari, ideatore e fondatore di Assomensana.

Si è trattato l’argomento dell’invecchiamento attraverso il decalogo suggerito per rallentarlo, con moderazione e introduzione di Daniela Rabia. E poi con Progetto Human 1 e 2 di Alberto Umbrella (La Monfgolfiera) ha dialogato con Daniela Rabia sulla deforestazione dell’Amazzonia.

Il programma giornaliero si è concluso con il testo del dott. Claudio Carallo, introdotto da Daniela Rabia, tratto da un’esperienza volontaria nei reparti Covid In prima linea contro il virus. Diario di un medico in missione (Titani editore).

Un modo di rammentare a tutti che la vita è preziosa e va vissuta con coraggio anche in momenti drammatici che speriamo di avere alle spalle superando finalmente la fase pandemica. (rrm)

In foto, Daniela Rabia con Giuseppe Trebisacce