SOVERATO – Il Convegno “Dermatologia senza confini – Post Covid”

Domani mattina, dalle 8.30, a Soverato, al Teatro Comunale, è in programma il convegno Dermatologia senza confini-Post Covid, presieduto dal dottor Giancarlo Valenti, direttore della Struttura Operativa Complessiva di Dermatologia della A.O. “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e giunto alla sesta edizione.

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catanzaro, l’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani e il Comune di Soverato.

«Quest’anno – ha dichiarato Valenti – abbiamo proposto una triplice forma e abbiamo dispiegato le nostre forze in modo itinerante, con momenti di formazione e confronto prima a Paola, poi a Catanzaro e, infine, sabato 3 dicembre saremo a Soverato, al teatro comunale. In questo modo, abbiamo voluto accorciare le distanze tra lo specialista ospedaliero e quello che lavora sul territorio. Tutto ciò per fare squadra, migliorare le sinergie e crearne di nuove, tutto a favore del benessere del paziente».

«Il programma di sabato – ha precisato Valenti – sarà, come sempre, di alto spessore scientifico. A partire dalle ore 8.30 tratteremo le più importanti patologie dermatologiche, come la psoriasi, la dermatite atopica e il melanoma. Verranno presentate le principali novità diagnostiche e terapeutiche ed un ampio spazio sarà dedicato alla prevenzione».
«Ci soffermeremo sulla dermatologia del terzo millennio – ha aggiunto Valenti – Il lavoro delle case farmaceutiche ha consentito di mettere in commercio nuovi farmaci biologici che trattano efficacemente tante patologie come la dermatite atopica e la psoriasi. Nella nostra Unità Operativa abbiamo strumenti tecnologici-diagnostici-terapeutici, come la dermatoscopia ad epiluminescenza e la terapia fotodinamica, che ci consentono di ottenere risultati eccellenti. Senza dimenticare la Melanoma Unit che, da oltre 10 anni, grazie ad un approccio integrato e multidisciplinare, ci consente di prendere in carico il paziente e seguirlo a 360°».

SOVERATO – Successo per il concerto dell’Orchestra Filarmonica della Calabria

Grande successo per il concerto dell’Orchestra Filarmonica della Calabria, organizzato per celebrare il Cinquantenario del Liceo Scientifico Statale “A. Guarasci”.

Silenzio raccolto e grande commozione in sala hanno accompagnato una performance musicale strepitosa del M° Davide Cerullo, in perfetto connubio con la straordinaria Filarmonica della Calabria guidata dal tocco brillante del direttore ospite M° Marc Moncusí.

Il concerto per pianoforte e orchestra in FA# minore Op. 20 di A. Skrjabin ha aperto all’insegna della grazia e dell’eleganza una serata magica: la platea si è lasciata rapire da un’incantevole varietà pianistica di idee melodiche, intessute di virtuosismi spettacolari, che hanno visto solista e orchestra parte integrata di un capolavoro artistico unico.

Si dice onorato e grato, il M° Davide Cerullo, «di essere stato sostenuto al meglio dalla Filarmonica della Calabria nell’esecuzione di un concerto per pianoforte e orchestra che, nella sua estrema bellezza, è al tempo stesso un’impresa difficilissima». E l’esemplarità del risultato finale, frutto di tanto studio e grande professionalità, i presenti non se la sono lasciata certo sfuggire.

La genuinità della connessione esperienziale con la natura è stata il leit motiv che, nella seconda parte del concerto, ha toccato l’animo di un uditorio composto e partecipe. A seguire, infatti, la Sinfonia n° 6 in Fa maggiore Pastorale di Beethoven ha inebriato di emozioni forti, intime, la deliziosa cornice del Teatro comunale di Soverato, vestito a festa per una meravigliosa domenica che non sarà facile dimenticare. 

Emozioni a rilascio lento hanno colorato un’atmosfera già di per sé calda e accogliente, rendendo onore nel migliore dei modi alla commemorazione del Cinquantenario del prestigioso Liceo Scientifico statale “A. Guarasci” di Soverato.

«La scuola non deve essere vista come un “diplomificio”» dichiara il dott. Eusebio Chiefari, presidente del Consiglio d’Istituto, e il Liceo Guarasci, a questo monito che, in chiusura, ha strappato numerosi applausi di condivisione, risponde appieno, costituendo una realtà presente sul territorio e bene attenta ai bisogni educativi degli alunni, che vivono un percorso di formazione ad ampio spettro e a lungo termine.

Il concerto sinfonico che ha stregato il Teatro comunale di Soverato lo scorso 27 di novembre rientra a pieno titolo tra le esperienze formative di tal sorta, perché è la riprova che il linguaggio musicale sia, tra le forme di conoscenza, quello che meglio risponde all’esigenza di voler dar voce all’ineffabile, specchio di quei risvolti interiori direttamente connessi con la specificità dell’essere senzienti e, soprattutto, umani. (rcz)

SOVERATO – Venerdì il dibattito e proiezione gratuita del documentario su Gioacchino da Fiore di Attanasio

Venerdì 18 novembre, a Soverato, alle 18, nella sala del Consiglio comunale, è in programma una serata dedicata a a Gioacchino da Fiore.

L’iniziativa, che prevede la proiezione del documentario In cammino con Gioacchino di Eugenio Attanasio, vedrà la partecipazione del presidente del Centro Studi Gioachimiti, Riccardo Succurro e dello storico Pasquale Lopetrone, nell’ambito degli Incontri culturali del venerdì promossi dalla Libera Università Popolare.

Il Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, presieduto da Luigi Stanizzi, ha posto l’accento in diverse iniziative culturali sul rilevante contributo di divulgazione del pensiero di Gioacchino da Fiore attraverso il documentario e il libro “In cammino con Gioacchino” del regista Eugenio Attanasio.

«Libro e film – ha precisato Stanizzi – contribuiscono a far tornare di grande attualità l’illustrissimo frate calabrese,  ricordato da Dante nella Divina Commedia: (… e lucemi da lato/ il calavrese abate Giovacchino/ di spirito profetico dotato). Il lavoro cinematografico ed editoriale di Attanasio pone interrogativi, suscita curiosità e interesse che spingono ad andare più a fondo nello studio della vita, delle opere e dei luoghi di Gioacchino da Fiore».

Promuovere il turismo rurale proponendo i territori delle aree interne visibili lungo le antiche vie percorse dai pellegrini, è la frontiera del terzo millennio. Un turismo sostenibile al di fuori delle mete affollate, è quello che ci racconta “In cammino con Gioacchino”  di Eugenio Attanasio, il cofanetto editoriale realizzato dalla Cineteca della Calabria che contiene il libro, il film e una mappa di luoghi gioachimiti, la prima  opera che si realizza sui cammini calabresi. Realizzata con la consulenza scientifica del Centro studi Gioachimiti. racconta la storia di un gruppo di escursionisti, i quali, nell’estate del 2015 ripercorrono il cammino di Gioacchino da Fiore, partendo dall’Abbazia di Corazzo, per monti e valli della Sila, passando dai luoghi straordinari che recano le tracce dell’abate celichese.

Il percorso non è solo fisico, ma è anche spirituale, perché ci si avvicina alla figura e al pensiero di una straordinaria personalità della cultura mondiale. Gioacchino da Fiore può essere visto da diverse angolazioni, dalla teologia alla storia, dalla filosofia all’antropologia, rimanendo un personaggio “iniziatico” che presuppone uno studio e un approccio sicuramente non facile e non adatto a tutti; nonostante questa sua difficoltà, resta uno dei calabresi più conosciuti e apprezzati nel mondo. La Sila tutta fu terreno d’elezione delle predicazioni gioachimite e dell’ordine florense che vi disseminò numerose “domus”, oggi andate perdute, ma che riecheggiano nelle toponomastiche dei luoghi. Anche la Calabria si propone come terra di cammini, grazie alla figura di Gioacchino da Fiore e alla presenza di itinerari rurali e religiosi che possono costituire un grande volano di sviluppo per le aree interne.

“In cammino con Gioacchino” vuole essere un invito a scoprire questo mondo affascinante e perduto per proporre itinerari sconosciuti ai più, da percorrere a piedi, senza ausilio di vetture o moto, per riflettere sulla vita e l’opera di un grande del tempo, conteso da Papi e imperatori, in un momento in cui la Calabria si poneva come centro dell’universo allora conosciuto. Una terra di monaci, eremiti, santi, anacoreti, che hanno lasciato segni indelebili del loro passaggio, di rinnovato interesse nell’anno dei Cammini. Nel lavoro, fortemente partecipato dalla comunità locale attraverso un processo identitario, ci accompagnano guide, storici, filosofi, architetti, in questo viaggio verso la scoperta di siti suggestivi incastonati nell’altopiano silano che aspettano ancora di essere svelati in tutti i più reconditi misteri. (rcz)

SOVERATO (CZ) – Il 27 novembre il concerto sinfonico della Filarmonica della Calabria

Il 27 novembre, a Soverato, alle 18, al Teatro Comunale, è in programma il concerto sinfonico dell’Orchestra Filarmonica della Calabria con il pianista Davide Cerullo, diretti dal Maestro Marc Moncusi.

L’evento è stato organizzato in occasione dei 50 anni del Liceo scientifico statale “A. Guarasci” di Soverato.

Regolarmente invitato a tenere recital solistici per importanti festival e istituzioni concertistiche italiane, il M° Davide Cerullo, laureato in pianoforte con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, arricchisce la sua formazione seguendo Masterclass con concertisti e didatti di fama internazionale. 

«È un grande piacere – ha dichiarato – suonare come solista con la Filarmonica della Calabria, che ha all’attivo un’intensa attività concertistica e che vanta collaborazioni con pianisti di fama mondiale del calibro di Boris Petrushansky, Michel Camilo, Ramin Bahrami, Danilo Rea, per citarne solo alcuni. Sarò davvero onorato di rappresentare la mia ex scuola in occasione del suo 50° anniversario – ha concluso il Maestro Davide Cerullo – per offrire alla città di Soverato un’occasione unica per godere di un repertorio di grande spessore». 

Il programma della serata prevede, in apertura, il Concerto per pianoforte e orchestra di Scriabin, cui seguirà la Sinfonia N. 6 in FA maggiore Pastorale di Beethoven. A dirigere l’orchestra, che suonerà dunque in occasione dell’evento concertistico organizzato dall’Accademia degli ex alunni, sarà il M° Marc Moncusí, che vanta grandi successi in tutto il mondo e numerose collaborazioni con le più prestigiose orchestre.

«L’Accademia del Liceo, fondata nel 2013, ha lo scopo di consolidare i rapporti di amicizia fra gli ex alunni dopo il termine dei corsi scolastici per uno scambio di esperienze fra il mondo del lavoro e la scuola e promuovere attività che favoriscono iniziative culturali con altri enti ed istituzioni. In occasione del cinquantenario – ha dichiarato la prof.ssa Raffaella Stasolla, presidente dell’Accademia – abbiamo sentito l’esigenza di contattare il M° Davide Cerullo, nostro ex alunno, vanto della scuola, che si esibirà con l’orchestra Filarmonica della Calabria per dare il via a una serie di eventi che si realizzeranno nell’arco dell’anno scolastico 2022/23».

«Si ringraziano – si legge in una nota – il sindaco Daniele Vacca, il vicesindaco Emanuele Amoruso e l’Amministrazione comunale di Soverato per avere patrocinato un evento tanto significativo. Si esprime, inoltre, gratitudine, nei confronti degli sponsor che hanno aderito». (rcz)

SOVERATO – Il convegno “Mare è salute” dell’Associazione “Mare Pulito Bruno Giordano

Domani mattina, a Soverato, alle 10, al Teatro Comunale, è in programma il convegno Mare è salute organizzato dall’Associazione Mare Pulito “Bruno Giordano”.

«Sarà con noi il dottor Francesco Amato, direttore del Dipartimento Oncoematologico A.O di Cosenza oltre all’autorevole presenza dell’architetto Ilario Treccosti, commissario straordinario dei parchi marini regionali che spiegherà l’importanza delle riserve per la tutela dell’eco sistema Marino», ha annunciato Francesca Mirabelli, presidente dell’associazione.

Non solo: al convegno parteciperanno anche Fabrizio Fabroni, biologo marino, Maria Assunta Menniti biologa e presidente dell’Associazione Cesram e Antonella Sette ingegnere ambientale dell’associazione Mare pulito. I saluti istituzionali sono appannaggio del sindaco Daniele Vacca. Mentre modererà il dibattito il giornalista Pietro Melia.

«Il mare vuol dire salute. La nostra associazione non smetterà mai di insistere su questi fronti: ci occupiamo di ambiente e di tutela con responsabilità e proposte», ha spiegato il presidente Mirabelli.

«Portando nelle città calabresi i nodi principali ed i problemi su cui concentrare sforzi ed intenti, siamo certi che qualcosa di buono possa verificarsi», l’intento della “Bruno Giordano”. A Soverato dunque nuovo appuntamento e nuovi ragionamenti comuni sul mare pulito. (rcz)

SOVERATO – L’iniziativa di Italia Sovrana e Popolare

Domani sera, a Soverato, alle 19, al Rebus Beach, è in programma L’agenda 20/30 del capitalismo globale, virus, vaccini, controllo sociale e green washing, iniziativa di Italia Sovrana e Popolare.

Saranno presenti Bianca Laura Granato, candidata nel Collegio Calabria 1 all’uninominale Camera per “Italia Sovrana e Popolare” e Franco Fracassi, giornalista, scrittore, documentarista, fotografo, esperto di geopolitica.

Fracassi porterà una testimonianza importante sui temi della guerra – come la sua esperienza in Donbass – e della globalizzazione. Fino al 2004 ha lavorato per testate italiane e internazionali, tra cui il settimanale “Avvenimenti”. Ha scritto per agenzie di stampa, quotidiani, settimanali, mensili, ha realizzato servizi radiofonici e televisivi, coprendo i principali eventi mondiali (la caduta del Muro di Berlino, il colpo di Stato in Russia, le Olimpiadi di Atlanta, i mondiali di calcio, i vertici internazionali, tra cui il G8 di Genova) e realizzando inchieste su terrorismo, mafia, servizi segreti, corruzione.

Per sedici anni è stato inviato di guerra (Croazia, Bosnia, Kosovo, Angola, Sri Lanka, Iraq, Afghanistan, Israele). Come regista ha diretto quindici documentari d’inchiesta (di cui è stato anche autore e produttore), tutti distribuiti in Italia e all’estero. (rcz)

A Soverato molto interesse per il libro di Michele Drosi su Landolfi

Successo, a Soverato, per la presentazione del libro di Michele Drosi, dal titolo “Antonio Landolfi, socialista, laico, liberale, libertario, garantista”.

Si tratta di un volume che raccoglie tra l’altro le testimonianze di Fabrizio Cicchitto, Bobo Craxi, Paolo Franchi, Ugo Intini, Emanuele Macaluso, Giacomo Mancini, Claudio Martelli, Franco Piperno, Gianni Pittella, Claudio Signorile, Sergio Talamo, Marco Villani.

L’evento è stato organizzato dalla Libreria Incontro con il patrocinio del Comune di Soverato, e si è svolta nella sala Consiliare del Comune.

Hanno dialogato con l’autore, coordinati dal giornalista Pietro Melia, Ernesto Alecci, consigliere regionale e Vittorio Daniele, docente universitario. 

All’incontro, che ha registrato una grande partecipazione di pubblico, erano presenti il sindaco e il vicesindaco di Soverato, Daniele Vacca e Emanuele Amoruso, gli ex sindaci Gerardo Pagano, Gianni Calabretta e Leonardo Taverniti e il sindaco di Santa Caterina, Francesco Severino. 

Nel corso dell’iniziativa, Melia, Alecci, Daniele e Drosi hanno delineato quelle che, secondo Antonio Landolfi, sono state le tappe salienti del socialismo e quali devono essere i contenuti per un’efficace impostazione politica che metta al centro del suo agire la libertà, la solidarietà e l’eguaglianza. Antonio Landolfi è stato un socialista liberale, un autorevole componente della segreteria nazionale del Partito Socialista Italiano con Francesco De Martino e con Bettino Craxi e il braccio destro e l’ispiratore politico di Giacomo Mancini.  

Ha scritto numerosi e apprezzati saggi e libri che rappresentano ancora pietre miliari dell’elaborazione politica italiana e capisaldi anche in campo economico ed è stato sempre in prima fila per l’affermazione della cultura riformista.  Nei diversi interventi è stato anche sottolineato come le riflessioni e gli scritti di Antonio Landolfi sono ancora validi e attuali e pertanto vale davvero la pena tornare a soffermarsi sulla sua figura limpida ed esemplare, che rappresenta un esempio di coerenza e di lungimiranza, capace di anteporre i principi ideali e l’etica pubblica agli interessi personali e che ha saputo indicare un orizzonte di progresso e di libertà. «Per la sua concezione etica della politica –  ha concluso Michele Drosi – è stato un severo critico della corruzione, dei populismi e di tutti i comportamenti erosivi dei sani principi della democrazia, che professava la sua fede per il socialismo con grande convincimento d’animo e, proprio per questo suo approccio appassionato e disinteressato, può senz’altro essere definito un apostolo del socialismo dei nostri tempi». (rcz)

A Soverato inaugurato il giardino-parco dedicato a Simona Cavallaro

A Soverato è stato inaugurato un Giardino-Parco alla memoria di Simona Cavallaro, uccisa un anno fa da un branco di cani nelle vicinanze di un’area pic-nic nella zona di Satriano.

Presente, all’inaugurazione, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, che ha evidenziato come «averle dedicato un Giardino-Parco aperto al pubblico è il miglior regalo che, a un anno dalla sua morte, si potesse tributare alla bella e sfortunata Simona».

«Ai genitori rinnovo la vicinanza mia e del Consiglio regionale, per la tragedia che li ha coinvolti il 26 agosto dello scorso anno e che ha profondamente scosso la Calabria e l’Italia. È apprezzamento, anzitutto come uomo e padre, per le  toccanti parole con cui il papà Alfio Cavallaro ha omaggiato Soverato dello spazio verde dedicato alla figlia: ‘un giardino dove ogni fiore, ogni germoglio ogni frutto sia dedicato a lei».

«Bisogna avere memoria di una ragazza strappata nel fiore della sua gioventù in maniera così traumatica – ha concluso – ma anche la responsabilità, ciascuno per la propria parte, di fare in modo che la morte di Simona ci sproni a fare di tutto, affinché accadimenti del genere non si ripetano mai più». (rcz)

 

SOVERATO (CZ) – Successo per la presentazione del libro di Pantaleone Sergi

Nella Terrazza dell’Hitel San Domenico di Soverato, si è svolta, con successo, la presentazione del libro Il giudice, sua maddre e il basilisco di Pantaleone Sergi, edito da Pellegrini Editore.

La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Soverato e patrocinata dal Comiune, ha visto dialogare con l’autore il giornalista Luigi Stanizzi, noto come cronista di nera e giudiziaria, l’autore ha svelato gli intrecci, le collusioni, lo strapotere della ‘ndrangheta contro la quale è necessario l’impegno di istituzioni, forze dell’ordine, cittadini. Non è più possibile consentire le violenze, i soprusi, le prevaricazioni degli ‘ndranghetisti. Bisogna ribellarsi all’unisono.

È stato anche e più volte sottolineato come oggi non sia conveniente, sotto tutti i profili, intraprendere attività mafiose: inevitabilmente si finisce in carcere, si rovinano famiglie, figli, molti muoiono, in ogni caso una vita infelice, senza serenità. Ne vale la pena? La risposta è “no”.

Il presidente della Pro Loco, Giuseppe Chiaravalloti, si è detto onorato di ospitare personalità di altissimo livello, e nel suo incisivo intervento ha posto domande sul rapporto tra informazione locale (non sempre puntuale e coraggiosa) e ‘ndrangheta (sempre più prepotente ma che non bisognerebbe più tollerare). La giornalista Rossella Galati ha relazionato a modo compiuto sul libro, toccando i punti nevralgici del romanzo, analizzandolo punto per punto ma senza svelarne la trama. Il moderatore, il giornalista Pietro Melia presidente onorario della Pro Loco soveratese, ha fra l’altro evidenziato particolari inediti del giornalismo calabrese.
Al centro del dibattito naturalmente la ‘ndrangheta, in quanto il romanzo di Sergi è ambientato a Mabrici, un paese calabrese immaginario (che potrebbe essere qualunque paese della Calabria) infestato, soffocato, da criminali.
Sergi, sollecitato dalle domande di Stanizzi, ha raccontato quando venne minacciato dalla ‘ndrangheta e il mitico direttore de La Repubblica, Eugenio Scalfari, lo trasferì per un po’ a Milano per motivi di sicurezza. Ha accennato ai suoi 163 processi per diffamazione, affermando che i giornalisti vengono querelati quasi sempre per mettere loro un bavaglio. Ha rimarcato le difficoltà dei cronisti di casa nostra a fare fronte a querele e minacce, in quanto non sempre le testate locali sono in grado di tutelarli e di sostenere le spese legali.
Insomma, la presentazione del libro ha dato spunti per i temi più attuali e scottanti della nostra vita quotidiana. Nel dialogo Stanizzi-Sergi a volte serrato e acceso, è stato ribadito che dopo gli interventi delle Procure in diverse realtà calabresi, dopo avere ripulito i paesi con raffiche di arresti, la società civile, la chiesa, le associazioni (spesso esistenti solo sulla carta) dovrebbero intervenire, fare sentire la loro voce; dovrebbero rimarcare che il territorio non è più soffocato da delinquenti ma che ha prevalso finalmente la legalità. Ciò, purtroppo, non avviene sempre. Anzi, la cosiddetta società civile talvolta latita, forse per paura, forse per viltà.
Un altro aspetto è che troppo spesso l’intervento della magistratura arriva troppo tardi. In alcuni paesi di Calabria perfino i bambini sanno chi è il boss, chi prevarica, chi impone mazzette, eppure le Forze dell’Ordine non hanno sempre modo di intervenire. E questo irrobustisce il potere delinquenziale. Ma non è così nella realtà, perché seppure in forte ritardo la giustizia arriva (per fortuna) inesorabile. E i mafiosi che si illudevano di essere invincibili finiscono in carcere e i loro beni  vengono sequestrati. Scegliere una vita da criminale significa rovinarsela con le proprie mani, per sempre, dal primo momento. Basta capire questo per non dare più linfa vitale diretta o indiretta alla ’ndrangheta.
Sergi si è anche soffermato sull’aspetto (non secondario) della scrittura e sullo sforzo compiuto per passare da un linguaggio giornalistico a quello letterario, tutto suo, ormai ben riconoscibile per stile.
Nel dibattito sono intervenuti Ottavio Rossani, grande firma del Corriere della Sera; la professoressa Maria Gabriella Tigani Sava, docente all’Università di Malta. La discussione sul libro, così interessante, è proseguita a lungo a microfoni spenti con la giornalista Patrizia Greto, con Nicola Marra responsabile della comunicazione del Codacons dell’Emilia Romagna, con l’Ing. Luigi Trapasso, vicepreside dell’Istituto per Geometri Petrucci Maresca di Catanzaro, ed altre personalità.
Sergi, da più parti attualmente viene sollecitato – e non solo in Calabria – per presentare il romanzo “Il giudice, sua madre e il basilisco”, in diverse città (la prossima tappa è a Bagnara Calabra, il 17 agosto), segno che il suo narrare piace. Peraltro, il suo lavoro letterario si presta molto bene per trarne un film o una serie televisiva.
A questo proposito ha suscitato l’interesse del regista cinematografico Eugenio Attanasio, allievo del famoso Vittorio De Seta(rcz)

SOVERATO – Il 16 agosto “Noi che… a Catanzaro”

Il 16 agosto, a Soverato, al Noa Club, è in programma la 14esima edizione di Noi che… a Catanzaro, la festa più cool dell’estate calabrese.

«In Calabria il mare è bellissimo – si legge – le spiagge affollate e colorate dagli ombrelloni. Nell’aria si respira la solita atmosfera spensierata e allegra. C’è voglia di divertimento, di stare con gli amici e far tardi la sera, c’è voglia di rivivere gli anni più belli del secolo scorso, quando la discomusic riusciva a trasmettere sensazioni uniche che ti rimanevano dentro. Per chi ha vissuto i mitici anni ottanta, tutto è diverso, tutto viene vissuto con la consapevolezza di essere stati fortunati, perché quel decennio è stato uno spartiacque tra il boom economico degli anni sessanta e la “web generation” degli anni duemila».

A far rivivere l’atmosfera degli anni ottanta ci saranno gli Adika Pongo, storica band romana nata nel 1993 per volontà di un giovanissimo Niccolò Fabi. Insieme agli special guests ci saranno i Dj: Freddy, Mirko Mustari e Luke Ferrisi accompagnati dai vocalist Antonella Papaleo, Walter Russo e Andrea Tassoni. La macchina organizzativa è già in moto per regalare ai tanti che vorranno ritornare indietro nel tempo una serata speciale. (rcz)