Tavernise (M5S): Da Regione nessuna attenzione per garantire accesso a spiagge

Il consigliere regionale e capogruppo del M5S ha denunciato come dalla Regione non ci sia nessuna attenzione per garantire l’accesso alle spiagge destinate alla balneazione.

«Un anno, tanto è il tempo trascorso ad oggi dalla presentazione di una proposta di legge a mia firma – ha ricordato – per garantire l’accessibilità dei disabili alle spiagge demaniali destinate alla balneazione. Di quella proposta di legge però c’è solo l’assegnazione alle commissioni competenti. Viene da chiedersi quanto tempo ancora chi è in difficoltà nella nostra regione dovrà aspettare per vedersi riconosciuta una battaglia di civiltà?».

«Eppure la legge regionale n. 4/2003 prevede la possibilità per i comuni costieri – ha aggiunto – di richiedere il finanziamento per la realizzazione di strutture mobili o fisse, e della relativa segnaletica di riferimento, per agevolare l’accesso al mare, sulle spiagge libere, di persone con problemi motori. Da molti anni però questa disposizione non viene finanziata. Successivamente poi, l’approvazione della legge regionale n.17/2005 disciplinante l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo destinato a fini turistico-ricreativi, prevedente, all’articolo 15 comma 2, che i concessionari garantiscano l’accesso al mare da parte dei disabili, predisponendo appositi percorsi da posizionare sulle spiagge, sia normalmente che parallelamente alla battigia. Allo stesso modo, per le spiagge libere la stessa legge regionale n. 17/2005 prevedrebbe che la Regione tramite il piano di indirizzo regionale (PIR), obblighi i comuni al medesimo adempimento».

«Si tratta di leggi regionali, però – ha continuato – che risultano disattese e insufficienti. Garantire l’effettivo godimento delle zone balneari, da parte dei disabili, significa per esempio predisporre sedie per l’accesso alla spiaggia e al mare, parcheggi dedicati e servizi igienici adeguati. Serve garantire un’offerta di servizi completa, che vada oltre le dotazioni minime, e cerchi di soddisfare ogni necessità dei disabili. In questo senso va la proposta di legge depositata un anno fa che la Regione tarda a portare avanti sintomo questo di una scarsa sensibilità e attenzione del legislatore regionale alle istanze dei disabili».

«Garantire il diritto alla piena fruizione delle spiagge e del mare da parte di tutti – ha concluso – significa promuovere l’uguaglianza sostanziale. E’ una questione di civiltà sociale che evidentemente la Regione ha deciso di non portare avanti». (rrc)

PUNTI DI VISTA / Emilio Errigo: Porti e approdi in Calabria ricca di spiagge, verde e immenso mare blu

di EMILIO ERRIGO – Non si è soliti leggere e ammirare nelle riviste turistiche specializzate, le bellezze del paesaggio costiero marittimo della Calabria. All’occhio dell’osservatore navigante distratto, sfuggono il fascino unico al mondo del panorama litoraneo che è presente sia alla vista delle acque cristalline del Mar Tirreno, a quelle trasparenti dello Stretto di Messina e del Mare Jonio.

Per capirne di più, occorre avvicinarsi in sicurezza alla costa, per poter avere l’esatta percezione di cosa stiamo scrivendo, altrimenti non si ha l’esatta cognizione paesaggistica e ambientale dei luoghi. Le coste della Regione Calabria si estendono per una lunghezza che si avvicinano agli 800 kilometri lineari, delle quali bel 692 Km, bianche, basse, ampie e sabbiose, 44 km, di coste alte e aree portuali.
Provate a immaginare e fate volare il pensiero, verso le lunghe e ampie spiagge sabbiose bianchissime, isolate, assolate e bagnate da un mare azzurro trasparente.

Se non sono riuscito ancora a sensibilizzare e trascinare la vostra immaginazione, al punto da farvi immergere in queste acque calde del Mare della Calabria, significa che dovrò aggiungere altri ingredienti a base di bellezze ancora non tutte conosciute di questa regione d’Italia marittima, portuale e costiera.

Sono oltre 23 i Porti e gli approdi, presenti sulle coste della Regione Calabria , distinti tra Porti Commerciali grandissimi con profondi fondali necessarie per consentire la navigabilità alle navi c.d. oceaniche, le grandissime navi porta container e Automotive di ultima generazione, con navi la cui lunghezza fuori tutto, supera i 300 metri e qualcuna i 400 metri , solo il Porto di Gioia Tauro le può accogliere in sicurezza, mentre per le Navi da Ro-Ro e Ro-Pax , sono presenti i Porti di Vibo Valentia, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Crotone Vecchio e Porto Nuovo e Corigliano).

I rimanenti porti sono pescherecci e turistici, destinati ed ben attrezzati, per accogliere l’ormeggio delle Unità da Diporto (natanti, con lunghezza fino a 10 metri, imbarcazioni con lft 24 metri e navi da diporto, con lunghezze oltre i 24 metri lft).

Molte persone non pensano che in Calabria è storicamente più facile arrivare via mare, che raggiungerla via terra, anche se negli ultimi anni e nei brevi tempi a venire, si può arrivare comodamente in aereo, in macchina e moto, via autostrada e strade regionali e provinciali, interne e costiere. Ottime e ben curate sono le vie d’accesso ai tre Parchi Nazionali e Regionali, così come non mancano le lunghissime kilometriche Ciclovie degli Appennini Calabro-Lucani.

Una enorme quantità di altissimi alberi sempre verdi , fa da contorno in contesti ambientali veramente mozzafiato, ricchi di fiumi, cascate, laghi, torrenti e le tipiche lunghe fiumare della Calabria, quest’ultime molto frequentate dagli amanti del Trekking.

Ritornando al mare azzurro perlato della Calabria, dicevo che gli oltre 23 Porti e Approdi turistici, golfi, rade, baie e insenature in buona quantità e qualità dei fondali marini tutti da ammirarare ed esplorare in attività sportiva subacquea. Chi arriva via mare si può permettere brevi o lunghe escursioni organizzate dai simpaticissimi piccoli tour operator locali, che ti vengono incontro per esaudire ogni umana e possibile richiesta di svago e divertimento.

Avete mai visitato i Borghi storici marinari e quelli in alta montagna dove osano solo le aquile? Provate e visitarli per comprendere il mio scrivere dei tratti costieri retroportuali della Calabria. Se poi vi volete proprio liberare da ogni pensiero superfluo, entrate in uno dei numerosi porti , ormeggiate in banchina, pontile o date fondo all’ancora alla ruota, poi senza alcuna fretta, avvicinatevi ai tanti piccoli locali per lo più gestiti da famiglie di pescatori e gustatevi ogni ben di Dio, pesci di ogni qualità, crostacei e molluschi, sapientemente cucinati da mani nobili e menti raffinate dell’arte enogastronomica tipica calabrese.

Un consiglio è d’obbligo: non abbiate alcuna fretta e gustatevi gli attimi fuggenti di felicità, a mare e in terra di Calabria. Visto che ci siete arrivati via mare, non potete perdervi il mare e le spiagge di Maratea, Praia a Mare, Scalea, Isola di Dino , Santa Maria al Cedro, Cirella, Diamante, Marina di Belvedere, di Cetraro, Fuscaldo, Paola, Amantea, Falerna Marina, Gizzeria, Maida, Pizzo, Vibo Marina, Briatico, Parghelia, Tropea e dintorni, Capo Vaticano, Nicotera Marina, Rosarno e San Ferdinando, Marina di Gioia Tauro, Palmi, Tonnara e Tonnarella, Marina e Borgo Marinaro di Bagnara, Scillla, Borgo Medievale di Chianalea, Catona e Gallico, Archi e Rada di Pentimele, Reggio Porto, Lungomare più bello d’Italia, Litorale reggino delle mille Gelaterie, Cioccolateria e Pasticcerie, poi c’è da godersi le spiagge e il mare di Punta Sant’Agata, sotto Aeroporto Ravagnese, San Gregorio, dopo il fascinoso paradiso terrestre costiero della Marina di Porto Bolaro, più nota come la Costa del Bergamotto, per il profumo che inebria quei luoghi per la presenza storica a San Gregorio della Fabbrica dell’essenza del Bergamotto e derivati del prezioso agrume unico al mondo, poi tutti di corsa e senza ritardo, da Mirco Gelaterie e Cioccolaterie a Pellaro, a gustare le prelibatezze gelate e semi freddi al ghiaccio cremoso.

Il giovanissimo, gioioso e felicissimo Maestro Gelatiere Mirco, vi accoglie sempre col sorriso , nel modernissimo ritrovo della più bella gioventù della Città Metropolitana di Reggio Calabria e d’Italia. Un buon caffè cremoso e pasticcino, da gustare con la dovuta calma, nel locale dal cugino di Mirco, il notissimo Bar, Snak, Caffè Ettore, è il minimo che si possa fare prima di ogni altra avventura lungo la fascia costiera marittima della Calabria.

Proseguendo la navigazione con rotta sud seguendo la configurazione di cale e calette del Mare Jonio, c’è da visitare Bocale, Lazzaro, fotografare il farò centenario di Capo dell’Armi, tutti dico tutti, i Borghi della Magna Grecia, così chiamati da tutti, “Comuni Grecanici”: Montebello e Saline Joniche, Pentidattilo, Marina di Annà, Galliciano, Fossato, Bagaladi, Chorio di San Lorenzo, Roccaforte del Greco, Melito Porto Salvo, San Lorenzo supera, Roghudi Vecchio, Condufuri, Marina di San Lorenzo, Bova superiore e marina, Palizzi, la Costa dei Gelsomini, Capo Spartivento, Brancaleone, Bruzzano, Staiti, Marina di Bianco, Bovalino, Ardore, Locri, Gerace, Siderno, Marina di Gioiosa, Roccella Jonica (La Rupe), Riace Marina, Monasterace, Stilo con la Cattolica, Pazzano e Bivongi con le antichissime miniere di argento, ferro e forse oro, Marina di Punta Stilo, Badolato Marina e il Borgo antico, Soverato, Copanello, Roccelletta di Borgia, Squillace, la sempre più bella Marina e Pineta di Catanzaro Lido e l’Antico Centro Storico con vista sul Golfo di Squillace, Borricello, Cropani, le Castella, Isola Capo Rizzuto, Cutro, Cotrone (La Scuola di Pitagora), Torre Melissa, Cirò Marina la Terra del Vini Rossi e Bianchi profumati dello Jonio, Punta Alice, Cariati, Mirto Crosia, Marina di Schiavonea, Villapiana Marina, Trebisacce, Marina di Amendolara, Capo Spulico, Montegiordano, Rocca Imperiale, per immettersi sulle rotte di Ulisse e di Omero, scoprire la vera Magna Grecia che colonizzò quei territori ricchi di acqua, terre fertili e alberi da frutta di ogni profumo e sapori, che ancora oggi è possibile percepire e gustare.

La navigazione costiera della Calabria dei Porto-Porto e Approdi, prosegue verso rotte e vie marittime tutte da scoprire, assieme a quanti amano e vorranno ammirare le bellezze naturali di una terra accarezzata dal mare e ossigenata dai boschi millenari.
Tuffarsi nelle acque lipide del Mare di Calabria, non è cosa che lascia indifferenti, questo semplice gesto di grande libertà rimarrà custodito dentro di quanti riusciranno a vivere le le mille sensazioni di felicità, benessere e salute in Calabria.

(Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, docente universitario e generale in riserva della GdiF, attuale Commissario Straordinario di ARPA Calabria)

 

Tavernise (M5S): depositata proposta di legge per garantire ai disabili accesso a spiagge

Il consigliere regionale e capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Davide Tavernise, ha depositato la proposta di legge che intende garantire l’accessibilità dei disabili alle spiagge demaniali destinate alla balneazione.

«La legge regionale n. 4/2003 – fa sapere Tavernise– ha previsto la possibilità per i comuni costieri di richiedere il finanziamento per la realizzazione di strutture mobili o fisse, e della relativa segnaletica di riferimento, per agevolare l’accesso al mare, sulle spiagge libere, di persone con problemi motori».

«Da molti anni – ha aggiunto – questa disposizione non viene finanziata. Successivamente, è stata approvata la legge regionale n.17/2005, che disciplina l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo destinato a fini turistico-ricreativi, prevedendo, all’articolo 15 comma 2, che i concessionari garantiscano l’accesso al mare da parte dei disabili, predisponendo appositi percorsi da posizionare sulle spiagge, sia normalmente che parallelamente alla battigia».

«Allo stesso modo, per le spiagge libere – ha proseguito – la stessa legge regionale n. 17/2005 prevede che la Regione tramite il piano di indirizzo regionale (PIR), obblighi i comuni al medesimo adempimento. Ciò nonostante, il mare resta spesso un luogo inaccessibile per le persone disabili. È evidente che ad oggi sono mancati impegno e sensibilità sia da parte delle istituzioni che da parte dei privati».

«Le leggi regionali vigenti risultano, dunque, disattese e, allo stesso tempo, insufficienti. Infatti – ha continuato – per garantire un effettivo godimento delle zone balneari, da parte dei disabili, sono necessari dispositivi ulteriori rispetto ai soli percorsi dedicati. Si pensi ad esempio, a sedie per accesso alla spiaggia e al mare, a parcheggi dedicati e a servizi igienici adeguati. Sarebbe, dunque, necessario garantire un’offerta di servizi completa, che vada oltre le dotazioni minime, e cerchi di soddisfare ogni necessità dei disabili».

«La proposta di legge persegue, così – ha proseguito – l’obiettivo di promuovere la qualità dell’offerta balneare introducendo misure specifiche per assicurare che la pianificazione costiera, regionale e comunale, preveda spiagge libere attrezzate per le esigenze delle persone con disabilità, in modo che questi cittadini possano trovare presso i comuni costieri aree di balneazione attrezzate per le loro esigenze».

«Si prevede, infatti – ha spiegato – per comuni e privati, tanto l’obbligo di abbattere le barriere architettoniche che impediscono ai disabili l’accesso alla spiaggia, quanto l’obbligo di garantire la presenza di servizi igienici accessibili, ausili speciali per la mobilità alla balneazione, parcheggi riservati nelle aree adiacenti alle spiagge».

«Tanto – ha concluso il consigliere regionale – rappresenta anzitutto una questione di civiltà sociale, quindi la garanzia del diritto alla piena fruizione delle spiagge e del mare da parte di tutti, promuovendo così l’uguaglianza sostanziale. Una proposta, dunque, che mostra l’attenzione del legislatore regionale alle istanze dei disabili». (rrc)

L’OPINIONE / Antonio Errigo: I giovani possono valorizzare le spiagge e il mare della Calabria

di ANTONIO ERRIGO – La fortuna premia i più capaci! Essere fortunati per i cari Cittadini Calabresi,  abitanti o residenti meno in Calabria, da quello che si deduce dai comportamenti individuali sembrerebbe che non sia sufficiente.
Che la Calabria sia una Regione paesaggisticamente  bellissima e profumata dal Bergamotto di Reggio Calabria, lo sanno tutti!
Quello che non tutti sono  ancora a conoscenza, che la Calabria è la prima Regione d’Italia, per estensione di litorali sabbiosi, denominate “Spiagge”dall’art. 822,  del Codice Civile e art. 28 del Codice della Navigazione.
Le spiagge e gli altri beni pubblici,  appartengono allo Stato e sono enucleati  nella categoria dei Beni Demaniali Marittimi.
In particolare, per quanto riguarda le spiagge destinate a uso turistico ricreativo, l’amministrazione di questi beni pubblici è affidata ai Comuni Costieri. La Calabria possiede oltre 616 Km, di spiagge quasi tutti questi tratti di litorale marittimo, fruibili turisticamente e ambientalmente,  in mille modalità e gusti individuali.
Le spiagge e il mare sono talmente importanti per l’economia non solo marittima che vengono considerati i due beni a godimento pubblico generale, trainanti per la Green e Blue Economy Calabrese. Sono oltre mille e forse più, le tipologie di attività imprenditoriali e sportive, che “volendo e burocrazia regionale e comunale permettendo”, si potrebbero svolgere sulle spiagge, sul e in riva al mare della Regione Calabria.
Non voglio scomodare il diritto ambientale o i principi di economia turistica, per sostenere la mia convinzione. Voglio solo sollecitare con questo scritto, i Giovani Cittadini Calabresi e non solo, che in Calabria già esistono i naturali presupposti giuridici e ambientali in senso stretto (mare, spiagge, monti), per consentire a chi intendesse investire nella altamente redditizia attività turistica ricettiva,  attrezzata a carattere stagionale  estiva, e per i più volenterosi, anche per maggiori periodi dell’anno.
Penso a quell’attività  economica ad altissimo rendimento, strettamente connessa con la fruizione delle spiagge e del mare, rappresentate dalle strutture turistiche balneari polivalenti, attrezzati o meno con adiacenti impianti sportivi open, più semplicemente chiamati e conosciuti, come  “Stabilimenti Balneari”.
In tutte le Regioni marittime o marine d’Italia la disponibilità di lunghe spiagge è sinonimo di benessere economico  personale e famigliare assicurato.  peraltro ad alta capacità occupazionale giovanile. Ogni titolare di uno stabilimento balneare per per poter aprire i battenti deve assicurare  per legge almeno la presenza continuativa in spiaggia, in posizione operativa di vigilanza bagnanti, uno o due “Assistenti Bagnanti” che si possono alternare sulla “Torretta di Osservazione” ad ampia visibilità.
Il numero degli Assistenti Bagnanti è correlato al numero degli ombrelloni e sdraio posizionati sulla spiaggia ed eventuale piscine per adulti e bambini interne allo Stabilimento Balneare.
Generalmente gli “Assistenti Bagnanti” sono dei giovani e atletici studenti diplomandi o iscritti ai primi anni dell’Università, trattandosi di un lavoro stagionale, ben remunerato, compatibile con altri interessi personali, sportivi, relazionali e non molto impegnativo.
Colui il quale intende intraprendere questa particolare attività turistica ricettiva estiva, deve  presentare all’Ufficio competente del Comune, la propria istanza corredata dai necessari allegati atti tecnici e urbanistici, al fine di richiedere e ottenere,  il rilascio  da parte del Dirigente preposto al Demanio  del Comune marittimo, di un Atto Amministrativo, chiamato “Concessione Demaniale Marittima”.
L’entità dell’investimento finanziario necessario,  è proporzionato alla natura e grandezza, della struttura che si intende realizzare. Parte da un minimo costo di sdraio, tavolinetti e ombrelloni, con Capanno Drink asservito, per spiagge attrezzate di libera fruizione, che non supera i 25.000€, a importi nettamente superiori per la realizzazione di veri e proprie strutture turistico ricettive balneari, che in alcuni casi superano i 100/200 mila euro di investimento,  trattandosi di opere a supporto del turista, ordinariamente di facile montaggio e rimozione.
Ora non è facile per chi come me, ha conosciuto questo settore turistico, comprendere le ragioni che non consentono a un Gruppo di Giovani Amici-Amiche Calabresi, penso ai componenti di una Squadra di Calcio, Pallavolo, Pallamano, ed altre discipline sportive, che decidono di cooperare per la realizzazione di uno Stabilimento Balneare c.d. Sportivo. Sono quelle strutture turistiche, dotati di attrezzature sportive da spiaggia, acquatici, di benessere e semplici campetti per praticare calcio a 5, beach volley,  beach tennis e padel ecc..
Allora “Giovani Sportivi Calabresi” armiamoci e partiamo assieme, le spiagge esistono e sono pure belle e con sabbie bianche, il mare è unico al mondo, cosa aspettiamo il denaro. L’iniziativa se individuale occorre un piccolo o adeguato finanziamento bancario, se collettivo un modesto prestito famigliare di 2000/5000 € cadauno tra i Giovani atleti cooperanti.
Sono a conoscenza che “l’Istituto per il Credito Sportivo”(ICS),  “l’Ente Nazionale per il Microcredito”,e la Società Partecipata al 100%, dal MEF “Sport e  Salute”, promuovono, sostengono e finanziano,  queste nobili attività sportive e ricreative pubbliche, finalizzate ad salvaguardare la salute pubblica, assicurare e diffondere il   benessere psicofisico dei Cittadini, attraverso la pratica di discipline sportive.
Buon lavoro Giovani Sportivi della Calabria! (ae)