Trusimo delle Radici, il presidente Occhiuto accoglie il presidente della Camera dei Comuni del Canada

Rafforzare il turismo delle radici. Si è basato su questo l’incontro svoltosi, nei giorni scorsi, in Cittadella regionale tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e il presidente della Camera dei Comuni del Canada, Anthony Rota.

«Sono particolarmente felice della visita del presidente Rota, che rappresenta la seconda carica politico-istituzionale del Canada, e sono piacevolmente sorpreso e contento che parli l’italiano con la mia stessa inflessione cosentina perché, forse, abbiamo scoperto di avere anche qualche legame parentale», ha detto Occhiuto ricordando come «fuori dalla Calabria ci sono tante storie che riguardano la Calabria. Il nostro compito è quello di avvicinare queste storie alle loro radici. Toronto, del resto, è la prima città al mondo per numero di calabresi presenti».

Il presidente Rota, infatti, è in Calabria per illustrare il progetto del Pnrr “Il Turismo delle Radici”, su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Ad accompagnare Anthony Rota anche il consigliere di Ambasciata e responsabile del progetto “Turismo delle Radici” presso la direzione generale italiani all’estero del Ministero Affari esteri e cooperazione internazionale, Giovanni Maria De Vita.

Presenti all’incontro in Cittadella anche Carlotta Brullo, del Ministero degli Esteri, Saba Zarghami, componente dell’Ambasciata del Canada, Cristina Porcelli, coordinatrice regionale del progetto di promozione del “Turismo delle radici”, e la dirigente generale del Dipartimento regionale al Turismo, marketing territoriale e mobilità, Antonella Cauteruccio.

«Con il presidente Rota – ha aggiunto Occhiuto – abbiamo parlato di potenziare l’offerta turistica in Calabria dal punto di vista dei servizi alberghieri e anche di attrare investitori turistici che vogliono costruire strutture alberghiere nella nostra regione. In Canada ci sono tanti imprenditori che hanno storie di successo nelle istituzioni – come quella del presidente Rota – e nelle imprese che potrebbero essere interessati ad avviare attività imprenditoriali in Calabria. Partiamo da qui».

Il presidente Anthony Rota ha esaltato la straordinarietà della Calabria manifestato grande interesse e disponibilità ad avviare relazioni per creare ogni opportunità di sviluppo del turismo delle radici.

«È sempre molto importante – ha affermato Rota – sapere da dove veniamo e visitare, e vedere di persona, di che cosa parlavano, di quello che ci raccontavano i nostri genitori, i nostri nonni. Scoprire le nostre radici, e avere l’opportunità di ritornare nei luoghi delle proprie origini, è fondamentale per tutti i canadesi. In Canada esistono molte emigrazioni. Popoli provenienti da tutto il mondo. Io ho sempre detto: prendiamo tutto quello che di meglio il mondo ci può offrire e lo portiamo in Canada».

«Ho trovato una Calabria con grosse potenzialità – ha concluso – che vorrei portare in Canada. Sono molto fiero delle mie radici». (rcz)

All’Unical una nuova ricerca sul Turismo delle Radici

di FRANCO BARTUCCITurismo delle radici e promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani: un focus sul settore olivicolo-oleario, condotto da Sonia Ferrari (docente di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale) e Tiziana Nicotera (cultore della materia e consulente di marketing del turismo), entrambe autrici del ‘Primo Rapporto in Italia sul Turismo delle Radici’ pubblicato nel 2021 a seguito di uno ampio studio svolto per conto del Ministero degli Affari Esteri, primo in Italia su queste tematiche. 

La ricerca mira ad indagare il fenomeno della promozione delle produzioni di alcuni territori grazie all’interesse e all’azione da parte di emigrati e turisti delle radici. Questi visitatori sono spesso importanti, non solo per la domanda turistica che generano, ma anche perché favoriscono la valorizzazione delle produzioni locali, specie di quelle agro-alimentari.

In particolare, possono aiutare a migliorare l’immagine di alcuni marchi territoriali, oltre ad acquistare direttamente prodotti realizzati nel luogo di origine della loro famiglia e a promuoverli. Spesso diventano veri e propri ambasciatori all’estero del cosiddetto Made in Italy. Tutto ciò può favorire le esportazioni, stimolare la produzione locale, aumentare l’orgoglio della comunità, accrescere la sostenibilità e l’attrattiva locale. 

Nell’ambito del progetto è stato dato l’avvio ad un’indagine attraverso un questionario in varie lingue rivolto a persone di origini italiane che vivono all’estero.

«Si mira a raggiungere – hanno raccomandato Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera – un campione significativo di turisti delle radici».

Gli stessi lettori di questo articolo se interessati possono quindi concorrere nel collaborare alla ricerca  compilando il questionario fino alla fine, composto di poche domande. A coloro che lo faranno, soprattutto nostri corregionali calabresi residenti all’estero, va il ringraziamento  delle due ricercatrici. (fb)

 

Il link per accedervi è il seguente:

https://www.uniquest.unito.it/index.php/471764?lang=it&fbclid=IwAR2w2tkgt4iAcM0bM9-qsafqFUGcqMEAaMGhyGvZFCz-PsJ4XvyED6pbd3U

Turismo delle radici: un Premio in Canada a Tropea e al suo “Principato”

Un meritato quanto prestigioso riconoscimento a Tropea e al suo “Principato”. Turismo delle radici e del ritorno, Tropea è ormai riconosciuta come un modello non solo per la Calabria ma anche per le altre regioni della Penisola. Per queste ragioni, il Principato di Tropea è stato invitato a Toronto in Canada per ritirare il Premio del Presidente di Heritage Calabria (The Heritage Calabria President’s Award), prestigioso sodalizio nato per promuovere il patrimonio calabrese in Canada.

Da una parte – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì – si tratta di un ulteriore, importante e spontaneo riconoscimento che conferma il livello e la continuità dell’attenzione destinata all’esperienza Tropea anche dal Nord America. Dall’altra – aggiunge – esso rappresenta l’incoraggiamento più naturale e gradito a consolidare, nella cornice delle politiche per i turismi e di marketing territoriale portate avanti, la direzione e l’impegno delle relazioni istituzionali ed internazionali che, dal Giappone alla Polonia, dalla Francia alla Cina alla Svizzera, l’Amministrazione Comunale considera strategica sia in termini di promozione della sua proposta culturale, identitaria ed esperienziale annuale che di virtuosa comparazione tra buone pratiche di governo su questioni ed opportunità di sviluppo locale.

Il Gala Annuale al quale Tropea sarà protagonista, il quinto dalla nascita dell’ormai affermata esperienza associativa e culturale, si svolgerà il prossimo novembre in Vaughan, nella provincia dell’Ontario.

Avvicinare i giovani alle tradizioni e far riscoprire quanto di inedito, inesplorato ed esperienziale la Calabria ha da mostrare al mondo; riscoprire il senso di appartenenza alla terra che fu la prima e con Sybaris la più famosa parte della Magna Graecia; riconnettere e ricostruire un ponte tra Canada e Calabria con scambi culturali e di promozione turistica. Sono, questi, gli obiettivi dell’associazione guidata dal presidente Luciano Schipano e che nell’ambito del turismo del ritorno e delle radici, si è attivata per riallacciare i contatti e gli scambi con i calabresi residenti all’estero, anche di seconda, terza e quarta generazione, permettendo loro di riscoprire e vivere i luoghi e la cultura del territorio d’origine. (rvv)

Turismo delle Radici, Tropea rappresenterà la Calabria al tavolo con la Farnesina

La città di Tropea, rappresentata dal presidente del Consiglio comunale, Francesco Monteleone, ha partecipato al tavolo in Farnesina sul Turismo delle Radici.

Si tratta di un progetto nazionale che rientra nei fondi del Pnrr, una strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19, dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani.

l Progetto, del valore complessivo di Euro 20 milioni, inserito nel Pnrr, propone l’adozione di iniziative nel Settore del Turismo rivolte alla vasta platea di italiani e oriundi italiani nel mondo, contribuendo in tal modo al suo rilancio dopo la pandemia. Le iniziative che il Maeci intende promuovere con tale Progetto, ispirate all’Ecosostenibilità e alla Digitalizzazione, puntano a valorizzare i piccoli Borghi e le zone rurali d’Italia attraverso dinamiche di Sviluppo sostenibile, che coinvolgano la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso e favoriscano i fornitori di servizi e prodotti locali. Gli Italo-discendenti nel mondo – è stato più volte spiegato dalla stessa Farnesina – rappresentano un segmento turistico dalle enormi potenzialità. Generano un Turismo sostenibile e una domanda internazionale che utilizza le infrastrutture tutto l’anno.

«Nel corso dell’incontro – fa sapere il presidente Monteleone, che sottolinea l’importanza del ruolo di coordinatrice dei comuni calabresi riconosciuto a Tropea – il ministro Tajani è ritornato più volte sul valore strategico dell’identità, dei piccoli borghi e dei giacimenti enogastronomici territoriali come strada maestra su cui sviluppare tutte le attività ed i progetti collegati al turismo del ritorno e delle radici e che potranno essere finanziati attraverso un avviso ad hoc che sarà ufficializzato nel prossimo mese di maggio e rispetto al quale sono già 93 i comuni calabresi che hanno manifestato interesse».

«Attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico dei piccoli borghi d’Italia – ha detto il sindaco, Giovanni Macrì –. Investire su appropriate strategie di comunicazione finalizzate a promuovere un’offerta turistica che coniughi alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone».

Il Principato di Tropea  è onorato di poter contribuire al rafforzamento di quegli obiettivi sottesi al progetto nazionale rientrante nei fondi del Pnrr, denominato Il Turismo delle Radici. Lo faremo nel solco di un impegno istituzionale che sin dal nostro insediamento ci vede convintamente promotori, in Calabria e nel mondo, del valore sociale, culturale, turistico ed economico del patrimonio identitario ereditato».

«Vogliamo – ha concluso Macrì, rilanciando il messaggio già espresso dal ministro Tajani lo scorso febbraio – che tanti Italiani che vivono all’estero o sono Italo-discendenti possano tornare a scoprire dove vivevano i loro nonni. Perché si tratta di un messaggio di italianità ma anche un messaggio di crescita turisticarispetto al quale Tropea e la Calabria vogliono, possono e devono giocare da protagonisti». (rrm)

Parte da Camini il Turismo delle Radici

di ARISTIDE BAVADel piccolo  Comune di Camini, in  questi ultimi tempi si è parlato parecchio anche perché è certamente diventato uno de centri di accoglienza e inclusione più importanti del territorio calabrese per la sua “rivitalizzazione” grazie al notevole lavoro effettuato per dare nuove forme di lavoro, favorite dal notevole numero di migranti, che ha trovato nel piccolo borgo antico la sua seconda patria.

Proprio a Camini il 16 aprile scorso, peraltro, si è tenuto il Lions Day organizzato dai Club Lions della provincia per evidenziare le sue rinnovate potenzialità sociali. Adesso Camini si pone anche all’avanguardia per nuove iniziative che puntano a forme di turismo ecosostenibile con  il progetto “Radici in viaggio”, presentato pochi giorni addietro  nella sala Polifunzionale di quel centro.

Un progetto indirizzato a proiettare  il “borgo dell’inclusione e dell’accoglienza”. Come è ormai conosciuto Camini, verso un  2024, già  indicato dal Ministero degli Esteri come l’“Anno delle radici italiane”. Un’ipotesi di richiamo per i discendenti degli emigrati italiani nel mondo di cui ci siamo già occupati qualche tempo addietro anche perché abbiamo constatato direttamente su alcuni “ritorni” già avvenuti a Siderno e nella Locride quanto importante sia questo tipo di “turismo delle radici”.

Un tipo di turismo certamente molto importante proprio per i piccoli centri e in particolare per i borghi italiani che sono luoghi identitari. Queste nuove opportunità attrattive possono portare a crescita culturale, sociale ed economica. E, appunto trovano ancora una volta in Camini, grazie all’impegno, soprattutto, della Eurocoop servizi “Jungi Mundu” da anni, protagonista dell’accoglienza  all’insegna della multiculturalità e dell’apertura a cittadini di ogni luogo del mondo , un centro d’eccezione per offrire ulteriori opportunità sociali. Anche per questo imprenditori, professionisti, associazioni e cittadini si sono ritrovati a dialogare  sul turismo delle radici e sulle nuove opportunità offerte attraverso il progetto “Radici in viaggio”.

Il progetto è stato illustrato da Serena Franco alla presenza del sindaco di Camini, Giuseppe Alfarano, e del presidente  di “ Jungi Mundu” Rosario Zurzolo, presenti anche i rappresentanti di molte associazioni ed enti partner.

È stato ricordato che gli  italiani residenti all’estero, compresi i discendenti, sono circa 80 milioni; un bacino d’utenza, quindi, enorme, molti dei quali si portano appresso una profonda esigenza di scoprire o riscoprire le proprie radici. Ecco, dunque, che principale obiettivo del progetto diventa la creazione di un’offerta turistica diversificata, rispondente a questo nuovo bisogno. Da qui l’importanza di offrire adeguati  servizi per creare una dimensione turistica diversa di ampio respiro con il fine di creare nuove opportunità e progettualità su tutto il territorio regionale, ma con particolare attenzione alle aree interne di cui certamente Camini si può considerare centro elitario.

Èchiaro che a questo tipo di turismo si accompagnerà a  nuove idee imprenditoriali,  interventi di formazione,  lavoro nel settore enogastronomico, formazione di nuove competenze per la valorizzazione dei giovani e indotti lavorativi di vario genere. Al centro di tutto le  comunità locali  con la  valorizzazione  dei luoghi, la genuinità dei rapporti umani, la cultura locale e  così via con l’obiettivo finale di creare un sistema che garantisca ricadute sociali ed economiche eque e  progetti di interesse collettivo.

Non è cosa di poco conto in un territorio dove il lavoro è molto scarso e le nuove opportunità decisamente poche. L’augurio è che l’incontro di Camini faccia partire questa nuova importante realtà turistica. (ab)

CARIATI – Il Comune punta anche sul turismo delle radici

Il Comune di Cariati ha partecipato all’Avviso Bando delle idee – Turismo delle Radici, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEu nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Radici in viaggio e Ets dai continenti ai borghi antichi.  Sono, questi, i nomi dei due progetti, sviluppati in partenariato e attraverso i quali l’Ente parteciperà all’avviso.

Per raggiungere gli obiettivi previsti sarà necessario un potenziamento dell’intera rete dei servizi indispensabili per incrementare il livello culturale di conoscenza e consapevolezza del patrimonio identitario che innesca nel viaggiatore delle radici la voglia di tornare nei luoghi dove hanno vissuto i propri nonni o bisnonni e di vivere esperienze autentiche.

Nel 1997 l’Enit inseriva nella categoria Turista delle Radici 5,8 milioni di viaggiatori italo-discendenti e oriundi italiani nel mondo che visitavano il nostro Paese. Nel 2018, undici anni dopo, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%) generando un flusso economico in entrata pari a circa 4 miliardi di euro (+7,5% rispetto all’anno precedente).

Con la sua importante storia di emigrazione, scritta da generazioni di uomini e donne che hanno lasciato la propria terra di origine per trovare altrove fortuna, per Cariati, i progetti messi in campo dal Ministero degli Esteri che ha decretato il 2024 come Anno delle radici italiane e che guarda oggi ad un bacino di utenza che sfiora 80 milioni di utenti, possono rappresentare un’opportunità preziosa per intensificare e consolidare i rapporti con i suoi concittadini che risiedono in Europa e nel mondo. (rcs)

TREBISACCE (CS) – Il Comune aderisce a due progetti per il turismo delle radici

La costruzione di una reputazione turistica più possibile destagionalizzata richiede un’attenzione nuova rispetto a tutti i target di visitatori possibili ai quali si può ambire mettendo sul mercato la propria proposta distintiva. Tra questi, il turista delle radici, al quale è dedicato l’anno 2024, può rappresentare uno dei destinatari delle azioni che l’amministrazione comunale, anche e soprattutto alla luce dell’importante storia di emigrazione che ha segnato anche la nostra comunità, può e deve diventare oggi un patrimonio sul quale investire.

È quanto dichiara il sindaco Alex Aurelio, informando con l’assessore al turismo Leonardo Petrone che la giunta municipale attraverso l’approvazione nei giorni scorsi di due delibere ha perfezionato l’iter per partecipare all’avviso bando delle idee – Turismo delle radici promosso dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) e finanziato dall’Unione europea – NextgenerationEu nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Sono due i percorsi intrapresi dall’amministrazione comunale per individuare e mettere in pratica tutte le strategie utili a declinare potenzialità, valorizzare il patrimonio e raggiungere gli obiettivi previsti. Il primo, un protocollo d’intesa con l’Università della Calabria per il progetto Radici calabresi; il secondo, il partenariato sottoscritto con il Gruppo Rizes. Fornire contenuti utili (anche in termini di repertorio fotografico, video etc); suggerire possibili itinerari; segnalare eventi ed iniziative; supportare il gruppo di lavoro nella mappatura di aziende che possano offrire esperienze autentiche, scontistiche ed agevolazioni e nell’organizzare ed eventualmente ospitare attività di sensibilizzazioni sul tema (come ad esempio convegni o incontri).

Sono, queste, nello specifico, le azioni richieste all’ente. Finalizzata a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta a questo specifico target, il turismo delle radici si pone come obiettivo quello di favorire la nascita di nuove figure professionali specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo delle radici.

Fornire assistenza per eventuale ricerca genealogica e consultazioni del documenti oggetto di interesse del viaggiatore delle radici con piena disponibilità degli addetti dell’ufficio anagrafe; disponibilità per la possibile creazione di un info point comunale per turisti delle radici con addetti che il gruppo informale contribuirà a formare; favorire la nascita di un eventuale laboratorio delle radici; contribuire ad effettuare una mappatura delle aziende, su tutto il territorio comunale, disponibili a sviluppare iniziative di working holidays in favore dei viaggiatori delle radici, delle attività che ciascuna intende offrire loro e fornire la necessaria assistenza a coloro che vi parteciperanno; promuovere iniziative di carattere culturale e commerciale con particolare attenzione alle comunità italiane all’estero con possibilità di inserimento nel calendario della manifestazione definito dalla Dgit del Maeci; condividere dati ed informazioni utili alla ricerca accademica per individuare ed affinare un’offerta mirata di servizi. (rcs)

Conclusa la prima edizione del Corso “Turismo delle Radici” di Sdi Confcommercio

Si è conclusa, con successo, la prima edizione del corso sul Turismo delle Radici, organizzata  da Sdi Confcommercio con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci).

Un percorso intenso, con interventi anche di docenti esteri, che ha visto coinvolti discenti provenienti non solo dalla Calabria ma da tutta Italia, i quali hanno avuto modo di apprendere in modo approfondito gli aspetti che caratterizzano la riscoperta delle proprie radici come attrattiva turistica per il nostro Paese.

La cerimonia conclusiva, durante la quale sono stati presentati gli elaborati finali realizzati dai partecipanti, è stata aperta dai saluti del Presidente di Sdi Confcommercio, Klaus Algieri, il quale ha dichiarato: «per la nostra scuola di impresa è stato un orgoglio organizzare un corso di livello così alto. Vedere partecipare persone di tutta Italia ci ha dato conferma del fatto che questo è un tema su cui dobbiamo puntare per il miglioramento dell’offerta turistica non solo della Calabria, ma dell’intero Paese. Ora siamo pronti per far partire la seconda edizione, per la quale ci siamo posti l’obiettivo di allargare i nostri confini, valicando quelli nazionali e consentendo la partecipazione anche a persone che risiedono in stati esteri».

Successivamente è intervenuto il consigliere del Maeci, Giovanni Maria De Vita, che ha espresso le sue congratulazioni per l’ottima riuscita del corso e ha augurato a tutti i partecipanti di poter applicare concretamente sul campo quanto appreso durante le lezioni.

Soddisfatta per questa prima edizione del corso la responsabile scientifica, la prof.ssa Sonia Ferrari: «Questo percorso è stato alquanto stimolante sia per il livello di attenzione sia per il livello di preparazione di tutti i partecipanti, che ha trovato la sua sintesi negli elaborati finali, presentati nel durante la sessione finale. Insieme a Sdi siamo già al lavoro per la seconda edizione cercando di alzare l’asticella della qualità, per andare più a fondo su un tema su cui c’è molto ancora da imparare». (rcs)

Turismo delle Radici, martedì un incontro formativo sul “bando delle idee”

Martedì 28 febbraio, alle 17.30, in forma online, è in programma un incontro formativo rivolto agli operatori calabresi interessati ad approfondire Il bando delle idee del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), dedicato al Turismo delle Radici.

Il bando, in scadenza il 22 marzo, nasce per costituire, in ciascuna delle regioni italiane, reti territoriali di operatori con il fine di sviluppare un’offerta turistica rivolta ad accogliere i viaggiatori delle radici e di favorire la promozione e il consolidamento di figure professionali e di servizi specifici, anche in previsione del “2024 Anno delle Radici Italiane nel Mondo”.

Lo scopo della riunione è quello di informare, rispondere a domande e mettere in contatto fra di loro le persone motivate a presentare un progetto. Per partecipare è necessario inviare una mail all’indirizzo turismoradicicalabria@gmail.com entro il 27 febbraio, fornendo i propri riferimenti e indicando l’eventuale ente di appartenenza. Alla mail fornita verrà inviato il link di collegamento. Sarà presente lo staff di coordinamento del progetto “Turismo delle Radici”: Giovanni De Vita, Consigliere d’Ambasciata del Maeci, Marina Gabrieli, Coordinatrice nazionale, Cristina Porcelli Coordinatrice regionale Calabria.

Le figure professionali coinvolte nel progetto potranno essere, tra le altre, guide e accompagnatori turistici, genealogisti, travel designer, addetti alla segreteria, addetti amministrativo-contabili, creatori di contenuti ed esperti di comunicazione. Il bando finanzierà fino a 20 proposte progettuali, una per ogni Regione con un finanziamento a fondo perduto. (rrm)

Il ministero degli Esteri scrive (anche) ai sindaci calabresi: Aderite al progetto “Turismo delle Radici”

È una lettera firmata dal ministero degli Affari Esteri, Antonio Tajani, quella arrivata sulle scrivanie dei sindaci di tutta Italia, compresi quelli calabresi. L’oggetto è Il turismo delle Radici, un progetto Pnrr di promozione gestito dal Ministero e che costituisce un’offerta turistica strutturata per i borghi.

Nella lettera, il ministro ha evidenziato come «attraverso appropriate strategie [il turismo delle radici] consente di coniugare l’offerta di beni e servizi (alloggi, enogastronomia, artigianato, Made in Italy, etc.) con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine delle nuove generazioni di italiani e italo-discendenti residenti all’ estero».

«Si tratta, vale la pena ricordarlo – continua la lettera – di un bacino di utenza che sfiora la cifra di 80 milioni di persone, ed è molto probabile che vi siano cittadini italiani residenti all’estero, o discendenti di italiani, originari del Tuo Comune».

È un progetto ambizioso, che vuole far riscoprire agli italiani residenti all’estero o ai discendenti di emigrati, appunto, le proprie radici. Una cosa non nuova in Calabria, considerando che sono tantissimi i figli di emigrati di seconda o terza generazione che decidono di viaggiare fino in Calabria per riscoprire le proprie radici.

Ed è proprio in Calabria che è partito il primo corso sul Turismo delle Radici che ha preso il via lo scorso 12 gennaio, organizzato da a Sdi Confcommercio Cosenza col patrocinio dell’Università della Calabria.

Si tratta di lezioni dal taglio pratico ed operativo che si rivolgono a diverse figure professionali, quali: operatori turistici, guide ed accompagnatori turistici, strutture ricettive, fornitori di servizi di accoglienza, transfer, amministratori pubblici, associazioni, pubblici esercizi, funzionari pubblici.

Il corso si prefigge di fornire conoscenze e competenze sul fenomeno del turismo delle radici, strumenti adeguati e strategie efficaci per poter attirare questo specifico segmento di mercato e soddisfare al meglio le sue esigenze ed attese in termini di servizi offerti.

Tornando all’iniziativa del Ministero, nell’ambito del programma di iniziative del progetto, «sarà possibile sia organizzare eventi ,e attività di interesse per gli italiani all’estero, sia individuare presso il Tuo Comune strutture atte ali ‘accoglienza e soggetti disposti ad aderire al programma di scontisti ca in favore dei discendenti degli emigrati italiani all’estero. A tal fine, ho il piacere di proporti la realizzazione di una rete di comunicazione per verificare la disponibilità ad aderire a tale iniziativa mediante una convenzione con il Maeci».

L’obiettivo è chiaro: «la riscoperta dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di rivivere le tradizioni accompagnati anche da momenti musicali che coinvolgano, ad esempio, le associazioni di musica popolare e amatoriale, le bande musicali, i cori e i gruppi folklorici residenti nel Tuo Comune».

Una opportunità – chiude la lettera scritta da Tajani – per il Tuo Comune sia in termini di visibilità sia in termini di sviluppo di presenze turistiche anche in un eventuale tentativo di destagionalizzazione». (rrm)