CATANZARO – Mauro Tresoldi incontra il Comitato Provinciale Unicef

Ha fatto tappa a Catanzaro, nei giorni scorsi, lo speciale tour in vespa di Mauro Tresoldi, volontario Unicef Lombardia, per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.

Lunedì pomeriggio – nel Parco delle Giovani Idee al Parco della Biodiversità – ha incontrato il Comitato provinciale Unicef di Catanzaro, guidato dal presidente Costantino Mustari, che ha portato il saluto del presidente del Comitato regionale, Giuseppe Raiola.

«Mauro Tresoldi ha ricevuto la Pigotta che porta con sé un messaggio di pace legato al braccio da un nastrino – ha spiegato il presidente del Comitato Unicef Calabria, Raiola –. Ad ogni tappa, infatti, viene consegnata ai volontari del Comitato Provinciale per l’Unicef che troverà ad accoglierlo la Pigotta e ne riceverà in cambio un’altra portatrice di un nuovo messaggio, come fosse una staffetta. Rappresenta un abbraccio ideale all’insegna della pace e dell’attenzione al benessere psicofisico dei più piccoli che è la nostra priorità. E noi siamo orgogliosamente parte di questa catena di solidarietà».

La Pigotta di Catanzaro è poi arrivata alla  tappa successiva di Catania. I messaggi delle Pigotte verranno raccolti da Mauro, che li custodirà fino al termine del viaggio per poi creare un mosaico complessivo che verrà condiviso con tutti i soggetti coinvolti. Presente anche una delegazione di mamme e bambine ucraine, ospiti della nostra città

«L’iniziativa di questo tour è nata da un’idea di Gianpaolo Pedrazzini, presidente dell’Unicef di Lodi, che scherzando ci ha detto “perché non facciamo il giro d’Italia per l’Unicef?” – ha raccontato Tresoldi –. Va bene, ho risposto, e da lì è nato il progetto che man mano ci ha dato l’idea di cosa poteva venire fuori davvero. E viene fuori una bella cosa: abbiamo incontrato tantissimi ragazzi nelle nostre varie tappe. Questo ci fa piacere perché più giovani ci sono significa che il tema è molto sentito e vogliamo fare qualcosa contro questa guerra, iniziando proprio da un messaggio di pace e vicinanza».

«È anche un modo, da parte di Unicef che ci ha dato quest’onere – ha proseguito – di fare un abbraccio ideale di tutte le sedi: un messaggio di unità di Unicef dopo due anni di Covid. Il tour inoltre vuole sensibilizzare sulla tutela dei diritti dell’infanzia, e lo facciamo in vespa perché anzitutto è il nostro mezzo, che amiamo, e poi è conosciuta in tutto il mondo».

Con Tresoldi un’altra volontaria Unicef, Giuseppina Serra che racconta nel dettaglio della staffetta che porta la Pigotta della Pace da una sede ad un’altra dell’Unicef

«Abbiamo accolto Mauro nella nostra città con una delegazione di donne e bambini ucraini. E noi siamo orgogliosi di ricevere questi due bellissimi messaggeri di pace – ha spiegato il presidente del Comitato Unicef di Catanzaro, Costantino Mustari –. Unicef Catanzaro invita a partecipare numerosi e a contribuire con donazioni, perché Mauro ha attivato una raccolta fondi a sostegno dei numerosi bambini e bambine colpiti da questa emergenza umanitaria. Promuovere la pace non può, infatti, prescindere da azioni concrete di solidarietà». (rcz)

 

CATANZARO – Mauro Tresoldi incontra il Comitato Provinciale Unicef

Domani, lunedì 25 luglio, alle 17, al Parco della Biodiversità, Mauro Tresoldi incontrerà il Comitato Provinciale Unicef, guidato da Costantino Mustari.

Mauro Tresoldi da anni compie pellegrinaggi in solitaria, a bordo della sua “Chicca”, una Vespa px 125 del 1985. Quest’anno si fa promotore di un messaggio di pace e solidarietà, con particolare attenzione alle bambine e ai bambini coinvolti nel conflitto in Ucraina. Tresoldi, infatti, compie un tour in vespa, che toccherà l’intera penisola con l’obiettivo di promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

A bordo della sua vespa Mauro porta un passeggero d’eccezione: la Pigotta, la bambola di pezza divenuta il simbolo dell’UNICEF per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. La Pigotta non sarà sola nell’accompagnare Mauro, ma avrà un messaggio di pace legato al braccio da un nastrino.

Ad ogni tappa, Mauro consegnerà ai volontari del Comitato Provinciale per l’UNICEF che troverà ad accoglierlo la Pigotta e ne riceverà in cambio un’altra portatrice di un nuovo messaggio, come fosse una staffetta.

I messaggi delle Pigotte verranno raccolti da Mauro, che li custodirà fino al termine del viaggio per poi creare un mosaico complessivo che verrà condiviso con tutti i soggetti coinvolti.

Tresoldi, infatti, lascerà la Pigotta «al nostro Comitato – ha spiegato Mustari – e il messaggio di pace ricevuti a Napoli e prenderà in consegna la Pigotta di Unicef Catanzaro, con il nostro messaggio, che lascerà il giorno successivo a Catania. Lo accoglieremo insieme ad una delegazione di donne e di bambini ucraini rifugiati nella nostra città».

Unicef Catanzaro, quindi, invita a partecipare numerosi e a contribuire con donazioni, perché Mauro ha attivato una raccolta fondi a sostegno dei numerosi bambini e bambine colpiti da questa emergenza umanitaria. Promuovere la pace non può, infatti, prescindere da azioni concrete di solidarietà. L’iniziativa è coordinata dal Comitato UNICEF Lombardia, poiché il tour è partito e si concluderà a Lodi, città natale di Mauro. (rcz)

A Cosenza si celebrano i 75 anni di Unicef

Domani mattina, a Cosenza, alle 10.30, nel Salone di Rappresentanza del Comune, è in programma un evento per celebrare i 75 anni di Unicef.

Alla presenza dei vertici dell’Amministrazione comunale e della Prefettura, la presidente del Comitato provinciale di Cosenza per l’Unicef, Monica Perri, proporrà, insieme ai volontari che operano sul territorio, un focus sui diritti dei bambini e sulle tante attività in itinere portate avanti. 

Un momento significativo riguarderà la consegna della copia della Convenzione dei Diritti dei Minori, approvata dall’Assemblea Onu nel 1989, ai vertici istituzionali. La Convenzione, ratificata da 196 Stati, compresa l’Italia, ha l’obiettivo di proteggere i minori contro ogni forma di abuso e sfruttamento, ridurre la mortalità infantile e la malnutrizione, assicurare percorsi sanitari ed educativi a tutti. 

Per le celebrazioni dei 75 anni sarà allestita, all’interno del Comune di Cosenza, una Speciale Mostra delle Pigotte 2021, le bambole simbolo dell’Unicef che sarà visitabile fino alle ore 13, per poi esser disponibile presso la sede del Comitato presso la Città dei Ragazzi.

«Abbiamo scelto la sede di rappresentanza del Comune capoluogo di Provincia – anticipa la presidente Monica Perri – per lo speciale legame che l’Unicef ha con le istituzioni del territorio, con le quali collabora per portare avanti progetti di impatto per l’infanzia. Città, scuole, musei, ospedali più a misura di bambino sono sinonimo di amministrazioni ed organizzazioni che sanno ascoltare e prendersi cura dei più fragili, per costruire comunità migliori».

«Racconteremo – ha spiegato – i progetti di aiuto in cui siamo impegnati a più livelli e consegneremo le tessere ai nuovi volontari ed attestati di benemerenza agli amici dell’Unicef, persone ed artisti impegnati a dare un contributo alla nobile causa». 

I dati dell’Unicef testimoniano che sono stati realizzati molti progressi in questi decenni in termini di sopravvivenza e salute infantile, ma il percorso è ancora molto lungo perché insieme all’assistenza sanitaria occorre garantire ai bambini ed agli adolescenti protezione, istruzione, opportunità per il futuro. In concomitanza con l’evento a Cosenza, l’importante anniversario sarà celebrato a Roma da Unicef Italia con la presidente Carmela Pace ed il direttore Paolo Rozera, insieme al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, così come numerose iniziative saranno animate in tutto il Paese dai Comitati provinciali.  (rcs)

Un parco giochi intitolato a Francesco Samengo

 A Cassano Allo Ionio, in Calabria, il Parco giochi per bambini avrà il suo nome “Parco Francesco Samengo”. La proposta è del sindaco del paese natale dell’ex Presidente di Unicef Italia, Giovanni Papasso, che vuole così rendere onore ad uno dei figli più illustri di Cassano. Nel cuore di Unicef Italia rimane invece forte il ricordo della sua presenza e del suo carisma.

di PINO NANO – Esattamente un anno fa un grave lutto colpiva la grande famiglia di UNICEF-Italia. Il 9 novembre 2020 il Covid si porta via anche Francesco Samengo, Presidente di Unicef Italia, per lunghissimi anni manager di stato ai vertici di consigli di amministrazione e di società di primissimo livello nel panorama dell’economia italiana. Era stato ricoverato all’ospedale Spallanzani per aver contratto il Covid.

“È stato per tutti una guida sicura – scrive l’Unicef dando la notizia della sua scomparsa – un esempio di abnegazione e instancabile costanza, uno sprone a dare sempre il meglio di noi nel perseguire la causa dei diritti dei bambini in Italia e nel mondo. In prima linea nella difesa dei diritti dei bambini e dei giovani in Italia e nel mondo, Francesco Samengo si è sempre distinto per l’enorme sensibilità e la ferma convinzione che realizzare un mondo migliore significhi innanzitutto prendersi cura dei più vulnerabili e indifesi, in particolare i bambini, senza lasciare indietro nessuno. Nei due anni del suo incarico ha guidato l’organizzazione con grande impegno, passione e un’incessante dedizione”.

Tra le dichiarazioni di ricordo più commoventi, in quelle ore, quella dell’allora Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli che affida alle agenzie di stampa un messaggio di “commossa vicinanza ai familiari e a tutto il comitato Unicef, a cui ci legano anni di consolidato rapporto istituzionale e umano, accomunati da un unico obiettivo per il bene dei più indifesi”.

I funerali – il Presidente Francesco Samengo aveva appena compiuto 81 anni – si sono poi svolti la mattina dell’11 novembre, a Roma, nella Basilica di San Francesco a Ripa in Trastevere, quartiere dove il Presidente dell’Unicef e la sua famiglia ormai vivevano da lunghissimi anni.

Ma è una tragedia dietro l’altra per la famiglia. Venti giorni più tardi, infatti, il 29 novembre 2020, muore anche sua moglie, anche lei ricoverata come lui per Covid all’Ospedale Spallanzani di Roma.

A distanza di un anno esatto dalla sua morte nella Sede istituzionale di Unicef Italia ci ricordano come “Francesco Samengo e l’Unicef fossero in realtà una cosa sola. Sempre, comunque e dovunque”.

Era il 25 luglio del 2018 il giorno in cui Francesco Samengo diventò Presidente di Unicef, eletto dal nuovo Consiglio Direttivo riunitosi per la prima volta a Roma, alla presenza del notaio Vincenzo Lino, e che poi sarebbe dovuto rimanere in carica fino al 2022.

In quella stessa riunione su espresso desiderio di Francesco Samengo Paolo Rozera era stato riconfermato Direttore generale e Carmela Pace nominata Vice Presidente del Comitato. Ma del Consiglio Direttivo, nominato dall’Assemblea lo scorso 7 giugno, fanno parte anche personalità di altissimo valore come Walter Veltroni, Alberto Baban, Eleonora Baltolu, Brunello Cucinelli, Matteo De Mitri, Ginevra Elkann, Giovanni Malagò, Anna Miccoli, Carmela Pace, Claudia Sella, Patrizia Surace, e Diego Vecchiato.

Forte, diretto, e pieno di commozione il discorso di insediamento che il nuovo Presidente Francesco Samengo tiene all’Assemblea Generale, interamente dedicato ai bambini che nel mondo ogni giorno muoiono di fame.

“Oggi, come ogni giorno – esordisce il Presidente Samengo – 7.000 neonati moriranno prima di compiere il loro primo mese di vita. È a loro che va il mio primo pensiero”.

“Come UNICEF – aggiunge il Presidente – lavoreremo affinché ogni mamma e ogni bambino, soprattutto i più vulnerabili, ricevano assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili. Lavoreremo anche per aiutare i 200 milioni di bambini colpiti nel 2017 da malnutrizione cronica e acuta. Il mio impegno, inoltre, sarà rivolto ad assicurare i diritti di tutti i bambini che vivono in Italia, molti dei quali ho incontrato in decenni di appassionato impegno come volontario. Tenendo come riferimento la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza -dice ancora Samengo- vogliamo costruire un mondo più a misura di bambina e di bambino”.

All’Unicef Francesco Samengo ha dedicato le sue migliori energie, e forse il meglio della sua esperienza politica, perché dal giorno della sua nomina l’Unicef era diventata la sua unica vera casa, la sola vera mission che davvero contasse per lui, il solo unico obiettivo importante della sua vita futura, a parte l’amore smisurato che aveva e che ostentava per il “suo piccolo principe”, Francesco, figlio di Alfonso e unico nipote della famiglia.

L’Unicef – ricordano oggi i suoi assistenti più diretti – “era per lui motivo di orgoglio, di amore e di solidarietà per i più deboli, di rivalsa sociale per tutto quello che da politico di primissimo piano magari da giovane lui non era riuscito a fare, e non per colpa sua. L’Unicef, per lui, era l’ennesima maniera di rendersi utile agli altri, forse l’ultima, e non a caso il giorno dei suoi funerali insieme alle massime autorità istituzionali ha voluto esserci presente anche il ministro Vincenzo Spadafora, che all’Unicef era praticamente cresciuto insieme a lui”.

Calabrese di Cassano Allo Ionio (CS), dove era nato il 12 agosto 1939, Francesco Samengo viveva a Roma ormai da moltissimi anni. Volontario dell’UNICEF da oltre 20 anni, era già stato componente del Consiglio Direttivo dell’organizzazione. Dal 2001 ha ricoperto la carica di Presidente del Comitato Regionale della Calabria per l’UNICEF riuscendo, grazie alle sue doti relazionali e organizzative, a sviluppare e incrementare l’azione dell’UNICEF rendendola sempre più capillare attraverso risultati straordinari sia dal punto di vista dell’advocacy che della raccolta fondi A titolo di esempio si menzionano protocolli d’intesa con i due Tribunali per i minorenni dei distretti di Reggio Calabria e Catanzaro, gli accordi con le Prefetture provinciali, le intese con le Università della Calabria e Mediterranea di Reggio Calabria, le convenzioni stipulate con il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, con vari Ordini professionali, con l’Ufficio Scolastico regionale, con il CONI. Laureato in Economia e Commercio, iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e dei Revisori Contabili, ha ricoperto importanti ruoli manageriali ed apicali in numerose aziende pubbliche, negli ultimi anni: Vicepresidente di Sviluppo Italia SpA (2003-2006), Presidente di Sviluppo Italia Engineering (2003-2009), Presidente dell’Istituto Sviluppo Agroalimentare – ISA (2004-2006), Presidente di Invitalia Reti (2008-2011), Presidente di Invitalia Attività Produttive (2011/2014).Il 25 luglio 2018 è stato quindi nominato Presidente del Comitato Italiano per l’UNICEF, incarico che avrebbe ricoperto fino al giugno 2022.

Un anno fa il Presidente di Unicef Italia Francesco Samengo se ne è dunque andato via per sempre, e se ne è andato da solo come se ne sono andati e se ne vanno tutti i malati di Covid in Italia, senza avere il tempo di salutare nessuno, senza rendersi conto di nulla, e soprattutto senza rendersi conto di quanto il virus ad un certo punto della propria vita possa essere davvero così aggressivo e letale.

Mentre stiamo per andare in macchina dal comune di Cassano Allo Ionio giunge notizia della proposta ufficiale avanzata dal sindaco Giovanni Papasso al Prefetto di Cosenza – perché così la prassi vuole –: “Intitoliamo a Francesco Samengo il nostro Parco Giochi ubicato sulla Tangenziale ex Stazione del Comune di Cassano all’Ionio”, con una motivazione che racchiude quella che era stata la stagione finale del Presidente di Unicef Italia: “Per rendere onore – spiega Giovanni Papasso – ad una figura prestigiosa, che ha dedicato un lungo periodo della sua vita ad attività di volontariato, in particolare a sostegno di iniziative per migliorare le condizioni di vita dei bambini nel mondo”. (pn)

COSENZA – Sabato l’iniziativa “Il gol di solidarietà”

Sabato 23 ottobre, a Cosenza, alle 9.30, allo Stadio “Morrone Accademy”, è in programma l’iniziativa Il gol della solidarietà, organizzato dall’Associazione Culturale Xenìa in collaborazione con Unicef.

Le squadre di calcio che scenderanno in campo per scopo benefico saranno: Cosenza Calcio Forense, Medici Cosenza F.C., Police Department Cosenza delle Forze dell’Ordine, Circolo della Stampa di Cosenza.

Al termine degli incontri, la cerimonia di premiazione vedrà come ospiti d’onore Franca Ferrami, Presidente provinciale dello CSAIn Cosenza (Ente di promozione sportiva affiliato al CONI e al CIP) ed il Cavaliere Sergio Mazzuca.

L’Associazione Culturale Xenìa ha abbracciato con entusiasmo ed in piena sinergia con il Comitato Unicef di Cosenza il ‘Programma Covax’ che vede l’Unicef, tra le più importanti istituzioni mondiali che si occupano di tutelare i diritti dei bambini, impegnata in una azione globale per accelerare lo sviluppo e l’accesso ai vaccini contro il Covid-19, in collaborazione con altri partner, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ed i governi ed i produttori di tutto il mondo.

Per riuscire a distribuire due miliardi di vaccini contro il Covid19 entro i primi mesi del 2022 è necessario anche l’acquisto di ultracongelatori utili alla conservazione delle dosi. L’Unicef attraverso il ‘Programma Covax’ ha già consegnato 26 ultracongelatori in India e prossimamente ne consegnerà ulteriori 350 in 45 Paesi, compreso l’Afghanistan che sta vivendo una profonda emergenza umanitaria, dove operatori e missionari continuano a svolgere assistenza su più fronti. Tutto ciò non è solo una iniziativa di solidarietà, ma si basa sulla consapevolezza che la pandemia finirà quando sarà debellata in ogni parte del mondo.

L’auspicio della presidente dell’Associazione Culturale Xenìa, Gabriella Coscarella, della presidente del Comitato Unicef di Cosenza, Monica Perri, e di tutti i giocatori è di una numerosa partecipazione di pubblico perché le libere donazioni che potranno essere raccolte in occasione del quadrangolare allo Stadio Morrone Academy, saranno devolute a favore del ‘Programma Covax’ dell’Unicef.

«Saremo tutti in campo – ha anticipato la presidente Coscarella – per un gesto di fratellanza e benevolenza verso i più fragili, per una buona causa che accomuna tutti, nella consapevolezza che i tanti bisogni, soprattutto del mondo dell’infanzia, non possono lasciarci indifferenti». (rcs)

A Belvedere una raccolta fondi dell’Unicef Cosenza per assicurare assistenza umanitaria in Afghanistan

L’Unicef cosentina, guidata da Monica Perri, al Resort La Castellana, ha fatto una raccolta fondi per assicurare l’assistenza umanitaria in Afghanistan.

«L’Unicef – il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, attraverso la sua direttrice Henrietta Fore, ha lanciato l’allarme: circa 10 milioni di minori in questo paese hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere. Si stima che un milione di bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave quest’anno e, senza cure, potrebbero morire. Sono minori circa il 60% dei 550 mila afghani che sono stati costretti a lasciare le proprie case. Da gennaio, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 2 mila violazioni gravi dei diritti dei bambini». Sono i numeri riportati dalla presidente del Comitato provinciale dell’Unicef di Cosenza, Monica Perri, restituiscono il quadro di una situazione destinata ad aggravarsi ulteriormente e che necessita di provvedimenti urgenti.

«Purtroppo – ha spiegato – la domanda di aiuti umanitari è destinata a crescere ancora nei prossimi mesi anche a causa della pandemia da Covid-19 e di una forte siccità, con conseguente carenza d’acqua.  Dopo 65 anni in Afghanistan – continua Monica Perri – l’Unicef continua ad impegnarsi sul campo per migliorare le vite di bambini e donne, a garantire alcuni servizi essenziali, fra cui assistenza sanitaria, vaccinazioni salvavita contro polio e morbillo, protezione, alloggio, acqua e servizi igienici».

Al momento il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia sta implementando i suoi programmi attraverso la fornitura di servizi per la nutrizione e l’acqua alle famiglie sfollate e spera di espandere queste operazioni in aree che non possono essere raggiunte a causa delle insicurezze.

In questo scenario, la direttrice dell’Unicef Fore comunica che l’organizzazione internazionale resterà in campo e che non ci sarà nessun ritiro per l’agenzia che proseguirà le sue attività salvavita rivolte ai minori e lancia un appello perché sia «assicurato che l’Unicef con i partner umanitari abbiano garantito un accesso sicuro, tempestivo e senza restrizioni ovunque nel paese e che tutti gli operatori umanitari abbiano lo spazio di operare secondo i principi umanitari di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza». (rcs)

Unicef Reggio Calabria regala un sorriso ai bambini del Centro Suor Castellini con al ‘Regalo in sospeso’

Un regalo in sospeso e inaspettato, per l’Epifania, è arrivato ai bambini del Centro Suor Castellini – Associazione Piccola Opera Papa Giovanni” di Reggio Calabria, grazie a Unicef Reggio Calabria.

Il Comitato provinciale, infatti, ha aderito alla campagna nazionale Unicef dal titolo Regalo in sospeso, che ha permesso, tramite un piccolo contributo di 10 euro, la prenotazione di un kit – composto da gadget di legno (domino, yo-yo o trottola) e la valigetta della “pigotta”, la bambola di pezza dell’Unicef – destinato ai piccoli che vivono in situazioni di vulnerabilità o di svantaggio del territorio. 

E proprio grazie ai volontari del gruppo Younicef, in collaborazione con gli operatori del servizio civile, nella giornata di festa, il Comitato reggino ha organizzato la distribuzione dei giochi ai bambini del “Centro Suor Castellini – Associazione Piccola Opera Papa Giovanni”, che accoglie ragazze madri ma, soprattutto, ha voluto creare una occasione di spensieratezza e di calore, affinché a nessuno dei piccoli residenti nella struttura fosse negato il simbolico “passaggio” della Befana. Ad accogliere i volontari Unicef anche il presidente dell’associazione “Piccola Opera Papa Giovanni” Piero Siclari e l’ educatrice Mariagrazia Verduci.

«Il progetto “Regalo sospeso” incarna pienamente la mission che è dell’Unicef – ha dichiarato il Presidente del Comitato provinciale di Unicef Reggio Calabria, Alessandra Tavella – ovvero sostenere i bambini che vivono in povertà nelle zone più critiche e in sofferenza nel mondo, ai quali sono negati i diritti più basilari come quello alla salute, alla nutrizione e all’istruzione, e quello di promuove una crescita serena dei minori che nel nostro territorio sono maggiormente vulnerabili, collaborando ad ogni iniziativa che possa contribuire a rimuovere le situazioni di svantaggio».

«La nostra Befana – ha aggiunto – ha voluto far tappa alla “Centro Suor Castellini – Associazione Piccola Opera Papa Giovanni” per regalare un sorriso ai suoi ospiti e per testimoniare la presenza e la vicinanza di una comunità, quella reggina, sempre pronta a prendersi cura di chi ha più bisogno, senza lasciare indietro nessuno. Tutto questo grazie alla disponibilità della responsabile del Centro la dott.ssa Francesca Mallamaci. L’impegno del Comitato provinciale Unicef prosegue e stiamo lavorando per poter coinvolgere in futuro anche altre realtà del territorio». 

«È stata un’iniziativa fin da subito coinvolgente – ha affermato il referente Younicef Reggio Calabria, Emanuela Pansera –che ha dimostrato l’attenzione e la vicinanza di tante persone che hanno scelto di lasciare in sospeso un dono di gioia e felicità. Il mio grazie, a nome di tutto il gruppo Younicef di Reggio Calabria, va a coloro che ci hanno sostenuto perché ci fanno sentire sempre di più parte di una comunità che punta al sorriso dei bambini». (rrc)

Addio al grande calabrese Francesco Samengo, era il presidente dell’Unicef

Grande commozione e vasto cordoglio ha suscitato in Calabria la scomparsa di Francesco Samengo, attuale presidente di Unicef Italia. Originario di Cassano allo Ionio, 81 anni, viveva a Roma. È deceduto all’Ospedale Spallanzani dove era ricoverato da dieci giorni per complicanze respiratorie da coronavirus.

Samengo era un calabrese di grandi visioni e con una carica vitale che lo ha sempre contraddistinto sia nei ruoli di manager (è stato a lungo direttore generale della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania) sia nell’impegno dedicato all’Unicef da oltre vent’anni. Era stato nominato presidente nazionale a luglio 2018, carica che avrebbe mantenuto fino al giugno 2022.

Il figlio Alfonso, giornalista, vicedirettore di Rai Parlamento, già caporedattore della Tgr Calabria, ha condensato in poche parole il suo mesto e accorato addio: «Mi lasci un dolore straziante, ma anche composto: a prevalere è l’orgoglio di averti avuto come padre. Questo virus bastardo ha piegato il mondo intero e anche te, papà mio. Hai tanto amato la Calabria. Instancabile la tua passione sociale e politica che hai coltivato fin da ragazzo,  senza fermarti mai, anche quando la vita ti ha riservato colpi bassi e delusioni. Trascorrendo molto tempo vicino a te ho sempre apprezzato la tua tenacia e ti confesso che non sono mai riuscito ad essere forte come te».

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto ha postato in un tweet: «Addio Presidente Francesco Samengo. Un grande calabrese, con una missione e una visione. La tua amicizia è stata un onore e un privilegio. Il buon Dio ti accolga tra le sue braccia». (mp)

A Reggio grande risposta per l’iniziativa Unicef contro la malnutrizione infantile

Con un incoraggiante sold out, a Reggio si è chiusa l’edizione 2020 della campagna Orchidea di Unicef per combattere la malnutrizione infantile.

L’iniziativa, svoltasi lo scorso fine settimana nelle piazze italiane, a Reggio è stata organizzata dal Comitato Provinciale di Reggio Calabria dell’Unicef, ed è stata accolta con grande entusiasmo dai reggini. Con L’orchidea Unicef, infatti, a fronte di un contributo minimo di 15 euro è possibile garantire l’acquisto di 60 bustine di alimenti terapeutici (l’equivalente di una settimana di terapia nutrizionale per 4 bambini).

Orchidea Unicef

«Abbiamo ricevuto una grande risposta in termini di generosità da parte di numerosissimi cittadini – ha dichiarato Alessandra Tavella, presidente del Comitato Provinciale Unicef – in quella che costituisce la prima iniziativa che ci vede ritornare in piazza da quando è esplosa l’emergenza epidemiologica. Non siamo mai stati fermi in questo periodo ma questa campagna ci consente di centrare un altro importante obiettivo ed è il segno tangibile di un sentimento di solidarietà da sempre molto vivo nella nostra comunità, che si è ulteriormente rafforzato durante la pandemia».

«C’è bisogno, più che mai – ha aggiunto – dell’aiuto di tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità e anche con il più piccolo dei gesti, per sostenere i bambini più vulnerabili. Un doveroso ringraziamento, per questo risultato, va naturalmente anche ai tanti volontari della squadra Unicef che, con passione e impegno, hanno curato ogni dettaglio della campagna, presidiando fisicamente le diverse piazze della provincia reggina scelte per l’iniziativa e che hanno messo in moto la propria rete di contatti per consentire la totale distribuzione delle orchidee Unicef. Possiamo dire ancora una volta “missione compiuta per i bambini».

Orchidea Unicef non finisce qui, ma prosegue con “Orchidea sospesa”: è possibile, infatti, effettuare una donazione online per il corrispettivo di un’orchidea che Unicef si impegna a regalare a nonne e nonni ospiti di ospedali, centri anziani, Rsa e altre realtà.

Grazie alla donazione per un’orchidea sospesa sarà, dunque, possibile riaccendere il sorriso dei nonni e dei più piccoli in difficoltà. (zc)

Locri-Gerace: un protocollo Unicef per aiutare le famiglie bisognose

Aiutare i minorenni e le famiglie vulnerabili. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra l’Unicef, Fondazione “Santa Marta di Locri” e l’Ufficio Pastorale della Famiglia della Diocesi Locri-Gerace con il sostegno e l’accompagnamento di Mons. Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace.

Il protocollo, della durata di due anni, firmato dal presidente del presidente del Comitato Italiano per l’Unicef, Francesco Samengo, don Pietro Romeo, direttore dell’Ufficio Pastorale della Famiglia e Rocco Ritorto, presidente della Fondazione Santa Marta, vuole «individuare, promuovere e realizzare iniziative comuni di sostegno alle famiglie calabresi nel l’ambito dell’emergenza sanitaria e dei suoi effetti secondari, quali, tra gli altri, l’aggravamento della condizione di povertà, l’inasprimento delle disuguaglianze sociali, il rischio di abbandono scolastico o di carenze educative, il rischio di carenze nella tutela della salute, con particolare attenzione ai diritti e alle condizioni di vita delle bambine e dei bambini e degli adolescenti, compresi i minorenni con disabilità, quelli fuori dalle famiglie o minorenni stranieri non accompagnati; individuare, sviluppare ed attuare iniziative comuni per la tutela dei minori in Calabria e per il miglioramento delle loro condizioni di vita anche dopo l’emergenza; incentivare iniziative congiunte di prossimità volte alla prevenzione, promozione e protezione dei minorenni residenti in Calabria e delle loro famiglie in condizioni di disagio sociale, economico ed educativo».

«Siamo molto preoccupati per questa emergenza sanitaria – ha dichiarato il presidente Samengo – ancora di più per gli effetti che si verificheranno tra le famiglie e i minorenni più vulnerabili che vivono in Calabria. Per questo lavoreremo insieme, affiancando le istituzioni, per portare in questa fase aiuti per contrastare e contenere la pandemia e – in una seconda fase- predisponendo interventi proattivi a favore di famiglie e minorenni più a rischio di povertà e marginalità». (pa)