Una lettera a Elisabetta Strada, figlia di Gino, consigliere regionale della Lombardia, è stata inviata dalla Federazione Italiana dei Circoli Calabresi presieduta da Salvatore Tolomeo, perché convinca il padre a non cadere nel “tranello” del Commissariamento della sanità calabrese.
«Cara Elisabetta – si legge nella lettera –, per tramite di Enrico Marcora alle regionali abbiamo sostenuto con molto piacere la tua candidatura, senza mai chiedere nulla per la dignità e onestà che ci contraddistingue. Per l’affetto che abbiamo conservato nei tuoi confronti, ti chiediamo di dissuadere tuo padre dall’accettare il boomerang della nomina di “aiuto” Commissario Sanità in Calabria dove già è atteso da una dura contestazione popolare.
«Si sminuirebbe la storia di Gino Strada fatta di altruismo e solidarietà universale se andasse a farsi coinvolgere in un sistema di Commissariamenti della Sanità in Calabria fortemente contrastati perché, tutti rigorosamente provenienti da altre Regioni, hanno fruito di lauti compensi, pur sempre assenti, e portando la sanità allo sfascio totale sotto la regia governativa ora scoperta grazie alle inchieste giornalistiche su Cotticelli (voluto dai M5S) e Zuccatelli (candidato alle politiche a Cesena con LEU e non eletto ma voluto da Speranza), oltre al predecessore Massimo Scura (renziano di Gallarate). Non te ne aggiungo altri essendo numerosi.