L’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio, ha incontrato una delegazione di sindaci dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani della Calabria per discutere alcune tra le più importanti criticità che affliggono il sistema scolastico di questi territori.
In particolare, il presidente dell’Unicem Calabria, Vincenzo Mazzei, ha evidenziato l’annoso problema del dimensionamento con cui ogni anno i piccoli Comuni dell’entroterra, e non solo, sono costretti a misurarsi con il rischio chiusura.
«Dalla delegazione incontrata stamani – è scritto ancora nella nota – proviene anche la richiesta di potenziare programmi di insegnamento a distanza con docenti competenti e professionalità in grado di coinvolgere e preparare bambini/e e ragazzi/e con laboratori di arte e musica, come propone il sindaco di Gimigliano, Laura Moschella».
«Gimigliano – ha detto Moschella – è stato definito il paese della musica per via dell’antica tradizione bandistica, che vede la presenza di ben due bande comunali. Il colmo è che la nostra scuola, invece, ha perso gli insegnanti di strumento perché mancano i numeri di alunni necessari per ottenerli».
«Se non ci sono le scuole dell’infanzia, se chiudono anche le scuole elementari – ha spiegato Domenico Vuodo, sindaco di Alessandria del Carretto – perderemo anche quelle già poche attività economiche che danno lavoro alle nostre famiglie. Su 400 abitanti, dieci sono i bambini che il prossimo anno dovrebbero passare in prima elementare, ma se non avremo la scuola primaria qui, le loro famiglie andranno via».
«Sono circa 250 i Comuni montani in tutta la Calabria che, messi insieme, fanno una importante fetta di territorio – ha ribadito Mazzei – che ha aggiunto che bisogna salvaguardare la rete scolastica in montagna e attivare ogni azione possibile a sua difesa, come ad esempio, potenziare il tempo pieno, strutture e organici». E Rosario Sergi, sindaco di Platì, si è concentrato sul miglioramento di viabilità e trasporto, spiegando che «Platì, ad esempio, ha 3.800 abitanti dislocati in diverse frazioni separate tra loro da una fragile viabilità e una frana impedisce l’accesso alla montagna da oltre cinque anni».
«L’assenza delle istituzioni scolastiche proprio là dove ce n’è più bisogno – ha sottolineato Savaglio – offre il fianco a quella povertà educativa che non apre a nessuna prospettiva di crescita».
L’assessore ha raccolto tutte le istanze presentate dai sindaci avendole, tra l’altro, già condivise in un documento inviato al ministro Patrizio Bianchi, all’indomani del suo insediamento.
«Inoltre – ha aggiunto Savaglio – la Calabria si è candidata a partecipare ai lavori della nona Commissione nazionale dedicata all’Istruzione, proprio per il tavolo su dimensionamento, organici, strutture scolastiche e anagrafe degli studenti, scegliendo questi temi, con gli altri proposti dal Coordinamento, perché si ritengono prioritari, insieme all’eliminazione definitiva delle barriere che limitano la vera scuola globale e inclusiva».
«Inizierò – ha concluso – incontrando il neo commissario dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, Giovanna Boda, con la quale, mercoledì prossimo, avrò modo di confrontarmi e aprire la collaborazione per affrontare, insieme, i temi urgenti legati alla scuola calabrese». (rcz)