Il segretario generale di Uil Calabria, Santo Biondo, ha proposto alla Regione di costituire «una scuola di alta formazione professionale per rinnovare la sua macchina burocratica e non rischiare di sprecare i fondi messi a disposizione dall’Europa per superare questa fase contingente segnata dalla pandemia da Covid-19».
Questa, per Santo Biondo, diventa una necessità non più rinviabile soprattutto alla luce delle distorsioni ancora presenti nel sistema sanitario regionale o in quello ambientale. Dieci anni di gestione commissariale della sanità non hanno risolto i problemi atavici del settore e, oggi, si chiede la fine del commissariamento.
«Ma, noi – ha spoegato – diciamo che neanche la gestione decennale del settore ambientale da parte della Regione ha prodotto gli effetti sperati. Noi, poi, non dobbiamo e non possiamo dimenticare la recente sentenza della Corte dei conti che, chiaramente, ci dice che è necessario potenziare le strutture burocratiche – un commissario senza personale è un commissario a scartamento ridotto – per riuscire a risolvere le problematiche ataviche della Calabria».
«Per questo – ha concluso Santo Biondo – siamo convinti che sia necessario avviare una nuova stagione concorsuale che sia in grado di rivedere la macchina pubblica regionale, immettendo al suo interno nuove risorse professionali». (rcz)