CASTROVILLARI (CS) – S’inaugura il Centro Polifunzionale della Parrocchia S. Girolamo

Giovedì sera, a Castrovillari, alle 19, sarà inaugurato il Centro Polifunzionale – Biblioteca – Sala di Lettura e l’Oratorio della Parrocchia di San Girolamo.

Lo ha reso noto il Parroco, Don Giovanni Maurello, ricordando che alla cerimonia saranno presenti i Vescovi Francesco Savino, di Cassano allo Jonio, e Francesco Oliva, della diocesi di Locri-Gerace, il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, l’Assessore regionale Gianluca Gallo ed il Consigliere regionale Ferdinando Laghi insieme ad altre autorità civili, politiche e militari

«Il Centro Polifunzionale – ricorda il Parroco – è una struttura della Parrocchia di San Girolamo, sorta nel lontano 1978, che, all’epoca, non aveva locali per il servizio pastorale. Dapprima, la parrocchia fu allocata in un Garage e, dal 1989 (epoca in cui fu parroco l’odierno Vescovo don Franco Oliva), nel Centro Polifunzionale (di cui è prossima l’inaugurazione dopo la ristrutturazione)». 

«L’opera è stata punto di riferimento – spiega Don Giovanni– per la Parrocchia sino al 2000: qui si sono svolte tutte le attività pastorali della comunità ed è divenuta il luogo dove, per oltre dieci anni, si è celebrata l’Eucarestia». 

Dal 2000 in poi, dopo la consacrazione della Chiesa parrocchiale, il Centro Polifunzionale è stato luogo di tante attività: animazione dei ragazzi e dei giovani, centro di attività teatrali, biblioteca parrocchiale e scolastica, centro anziani e luogo di doposcuola. Tutto ciò pure con i Progetti “Ever green” per il tempo libero di adulti e anziani e “Testimoni di speranza” per l’accompagnamento scolastico pomeridiano dei ragazzi; il suo spazio è adibito anche all’ormai decennale esperienza del Grest o oratorio estivo ed è, ugualmente, ambiente di proiezione di film, dibattiti culturali e momenti di animazione.

«I lavori, che dopo circa 37 anni  ridanno nuova vita e smalto a questo ambiente di accoglienza e di incontri, hanno riguardato – illustra il parroco una ristrutturazione su più fronti: dal fermare le infiltrazioni di acqua, agli interventi sull’impianto caldo/freddo a sezioni separate, alla pulitura e ristrutturazione del tetto e degli spazi interni, al rifacimento completo dei servizi, alla realizzazione del nuovo impianto elettrico, alla pitturazione totale di tutte le stanze, sino alla creazione di un nuovo impianto audio nonché al rifacimento e ristrutturazione multimediale della Biblioteca con un adeguato miglioramento delle zone teatrali e delle parti annesse».

Insomma una esecuzione finalizzata ad ottimizzare l’esistente per rispondere meglio alle esigenze di incontri culturali, attività teatrali, servizi di reading e di confronto su libri e giornali, animazione del tempo libero di anziani, luogo di proiezione di film e di dibattiti, convegnistica, e fare, così, del Centro Polifunzionale ed Oratorio Parrocchiale, un polo palpitante e sussidiario per quanto riguarda le capacità umane negli eventi con la voglia di un dialogo costruttivo.

«Un modo concreto per favorire e sostenere le attività umane – spiega Don Giovanni Maurello, dando le ragioni della realizzazione – a partire dal riconoscimento di ogni specifica individualità che non può fare a meno dell’incontro con gli altri ed affermare la centralità e la promozione della dignità di ogni persona. Il nostro Centro vuole mettere al centro ogni persona». 

«Sistemare una casa non è difficile; difficile è edificare una comunità. Da qui la scommessa voluta – conclude – per riscoprire il potenziale umano, creatore di realtà presenti, e rispondere ad esigenze varie che chiedono, senza sbandierarlo, riconoscimento, accoglienza ed attenzione per ciò che sono e ciò che vogliono diventare». (rcs)

COSENZA – Inaugurata l’Officina delle Idee “Adriano Olivetti”

È stata inaugurata, nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio di Cosenza, l’Officina delle Idee Adriano Olivetti, uno spazio interno dedicato alla riflessione, alla condivisione e alla valorizzazione delle idee, ispirato ai principi e ai valori della cultura olivettiana.

La cerimonia si è aperta nella Sala Petraglia con la proiezione del documentario “Città dell’uomo”, realizzato da Andrea De Sica e messo a disposizione dalla Fondazione Adriano Olivetti. Hanno preso parte all’evento la Presidente della Fondazione, Cinthia Bianconi, e il Segretario generale, Beniamino de’ Liguori Carino.

Con la creazione dell’Officina delle idee Adriano Olivetti, la Camera di Commercio di Cosenza intende offrire ai propri dipendenti e collaboratori un luogo di aggregazione informale, progettato per favorire il confronto, la nascita di nuovi progetti e momenti di condivisione all’interno dell’ente.

«Oggi inauguriamo non solo uno spazio fisico – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri – ma un simbolo della nostra comunità organizzativa: un luogo in cui operare quotidianamente con spirito creativo, facendo dell’innovazione e della centralità della persona i punti cardinali del nostro agire. L’Officina delle idee rappresenta l’impegno nel dare concretezza ai valori che ci ispirano, nella scia del pensiero e dell’opera di Adriano Olivetti».

«Il rapporto con la Camera di Commercio di Cosenza è ormai decennale – ha dichiarato il Segretario Generale della Fondazione Adriano Olivetti, Beniamino de’ Liguori Carino – e oggi viviamo un momento che rafforza un legame autentico. L’Officina delle idee rappresenta un luogo concreto che incarna lo spirito olivettiano: non solo uno spazio fisico, ma un simbolo della centralità della persona nel lavoro e nella comunità. Le idee di Olivetti superano i confini del tempo, e qui trovano nuova forma».

«Non siamo qui soltanto per ricordare Adriano Olivetti ha aggiunto la Presidente della Fondazione, Cinthia Bianconima perché questa Camera di Commercio dimostra ogni giorno di saper mettere in azione il suo pensiero. Qui i valori olivettiani diventano pratiche vive, capaci di generare benessere, responsabilità e innovazione».

Il nuovo spazio si inserisce nel percorso di collaborazione che da tempo lega la Camera di Commercio di Cosenza alla Fondazione Adriano Olivetti, di cui è esempio anche il Premio Nazionale Adriano Olivetti per imprese e scuole, promosso con l’obiettivo di diffondere una cultura d’impresa innovativa, responsabile e orientata alla persona.

L’Officina sarà gestita in forma autonoma, come spazio di lavoro collaborativo, dove sarà possibile fermarsi per una pausa, partecipare a incontri informali o semplicemente favorire l’interscambio di idee, secondo il principio della fiducia e della responsabilità condivisa. (rcs)

COSENZA – Martedì al via il Maggio dei Libri

Prende il via martedì 6 maggio, a Cosenza, il “Maggio dei Libri”, la campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura.

Quest’anno ruota attorno al tema evocativo di “Intelleg(g)o”, che si traduce in una vera e propria chiamata all’azione consapevole e in un invito a camminare insieme sulla via della comprensione attraverso la lettura, della condivisione e del confronto.

Cosenza, che, come è noto, è stata insignita del titolo di “Città che legge”, risponderà a questa chiamata con entusiasmo e impegno, mettendo in rete realtà culturali, associative e civiche in un programma ricco, dinamico e diffuso in tutto il territorio, che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto.

A Cosenza il “Maggio dei libri” si aprirà martedì prossimo, 6 maggio, e andrà avanti fino al 29 maggio con un calendario di eventi messo a punto dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso e dalla consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza. Sarà, insomma, un mese di letture, incontri e cultura diffusa, per comprendere, connettersi e crescere.

«Intelleg(g)o non è – ha sottolineato il sindaco Franz Caruso – soltanto il tema di quest’anno per un Maggio di libri, ma è qualcosa di più: un orizzonte culturale e civile. In un tempo in cui è urgente ricostruire legami e visioni condivise, la lettura si conferma lo strumento più potente per abitare il mondo con consapevolezza e spirito critico».

«Con ‘Il Maggio dei Libri’ Cosenza – ha proseguito Franz Caruso – si apre, si racconta, si connette. Mi corre sin d’ora l’obbligo di ringraziare tutte quelle realtà che, sul territorio, renderanno possibile le iniziative che saranno ospitate, segno tangibile di una identità culturale viva, inclusiva e partecipata».

Variamente articolato il programma: Inaugurazioni delle Free Library, micro-biblioteche libere e permanenti presso caffè, gelaterie, accademie e strutture sociali (dal 6 al 22 maggio). Inoltre: incontri di lettura, reading pubblici e gruppi di lettura, tra cui il Reading Club dei lettori (8 maggio). E poi grandi autori, come Sandro Veronesi, che sarà a Cosenza il 9 maggio per presentare “Settembre nero”, nell’ambito del Premio Sila. Altre presentazioni riguarderanno gli autori Gianluca Sia, Attilio M. Spanò, Francesco e Silio Bozzi. Nel ricco calendario figurano anche “La Primavera Mediterranea” curata dall’ Associazione Meraki (17/18 maggio) e il Festival della Lettura (23-25 maggio), con maratone di lettura e laboratori a cura di UniterpreSila. Da ricordare ancora “La Notte Europea dei Musei” (17 maggio), in sinergia con i poli culturali cittadini, la mostra artistica “L’arte nella pubblicità vintage e contemporanea” (27-28 maggio) e l’approfondimento sul patrimonio con la presentazione della rivista Cultura (29 maggio).

La rete virtuosa di partecipèazione che è stata messa in piedi coinvolge “Erranze Letterarie”, il Premio Sila, “Terrain Vague”, l’Associazione Meraki, UniterpreSila, e ancora istituzioni museali e culturali, librerie, scuole, centri aggregativi e cittadini. (rcs)

COSENZA – Il convegno sul Premierato

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 17.30, alla Biblioteca nazionale, si terrà il convegno sul Premierato e la Terza Repubblica, organizzato da Nazione Futura.

Introduce Vincenzo Campanella, responsabile territoriale del circolo, mentre modererà il vice coordinatore Alex Bavoso. Interverranno il docente universitario di diritto, Vittorio Lombardi, il responsabile giustizia, Alessandro Conforti, il coordinatore di Rende, Antonio Mattia Bruno, il consigliere regionale di Azione, Giuseppe Graziano, la presidente della prima commissione regionale, Luciana De Francesco, il dirigente nazionale di Noi moderati, Francesco Pichierri, il vice coordinatore provinciale di Noi moderati giovani, Pierfrancesco Perugini, il segretario provinciale di Forza Italia e assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo. Concluderanno i parlamentari Simona Loizzo e Alfredo Antoniozzi.

«Il convegno – ha detto Vincenzo Campanella – vuole restituire l’importanza di una riforma costituzionale in essere, coinvolgendo le diverse anime del centrodestra in uno spirito laico e di discussione aperta».

La deputata Loizzo ha parlato del premierato come «una a riforma costituzionale essenziale», sottolineando quanto sia importante come, «oltre ai partiti di centrodestra, che ci sia anche Azione».

Per Antoniozzi, il Premierato è una «sfida importante».

«La Terza Repubblica può nascere proprio attraverso questa riforma che dovrà necessariamente avere il conforto dell’elettorato e che può portare l’Italia verso un futuro diverso», ha aggiunto, evidenziando come il confronto di domani «sarà senza dogmatismi». (rcs)

 

Ad Altomonte Gioacchino da Fiore incontra Ildegarda Di Bingen

di LISA MONTANARI – Si concluderà sabato 3 maggio, ad Altomonte, la 33esima edizione dei Convegni in omaggio a Ildegarda di Bingen, ideato e promosso da Maria Sonia Baldoni, “La Sibilla delle Erbe”, fondatrice e divulgatrice del Circuito “Casa delle Erbe” .

Le tre giornate di formazione, organizzate da Elvira Di Scipio e Michela Spalletta, sono dedicate all’incontro ideale tra la monaca benedettina, vissuta tra l’XI e il XII secolo, e Gioacchino da Fiore, monaco, filosofo, di “spirito profetico dotato” come ci ricorda Dante nella Divina Commedia, abate calabrese vissuto tra il X e l’XI secolo.

I due mistici, seppur appartenenti a generazioni e contesti diversi vissero in quegli anni di transizione tra l’Alto Medioevo e il Basso Medioevo successivo. Entrambi costituiscono figure molto singolari e dal contributo preziosissimo in varie aree del sapere.

La possibilità di conoscere o approfondire il simbolismo delle loro visioni in un’esperienza non solo teorica, ma anche immersiva è un’opportunità molto ricca sia per chi si approccia per la prima volta allo spessore di queste due figure, sia per chi già ne conosce il profondo valore. HIldegard von Bingen, insignita del titolo di dottore della Chiesa nel 2012, era nota già alle autorità politiche e religiose del suo tempo per il suo carisma nell’esprimere il proprio fuoco spirituale attraverso la visione e integrando molteplici strumenti per portare guarigione al corpo e allo spirito di chi ne necessitava. Impiegò a questo fine la conoscenza delle erbe e la preghiera, ma anche la danza, la musica, i cristalli in una modalità che oggigiorno potremmo definire olistica, perché teneva conto del benessere dell’individuo nel suo insieme.

Il convegno vuole accompagnare i partecipanti a fare esperienza di tutti questi elementi col susseguirsi di conferenze e laboratori esperienziali alla portata di tutti. Anche i momenti dedicati ai pasti sono pienamente integrati con lo spirito della formazione. La ristorazione è a cura della famiglia Barbieri (tra cui ricordiamo Laura, promotrice dell’evento sul territorio insieme al consigliere comunale Giuseppe Capparelli), che proporrà piatti tradizionali calabresi ispirati alla cucina ildegardiana. Maria Sonia Baldoni, esperta di Ildegarda e formatrice in tutta Italia di riconoscimento delle erbe spontanee metterà la sua competenza al servizio delle erbe del luogo e illustrerà l’utilizzo delle tisane, mentre Laura Barbieri e Rosa Groccia introdurranno al tema della trasformazione delle erbe insieme al chimico Gianni Musillo, maestro distillatore di oli essenziali, che proporrà un percorso olfattivo.

La ginecologa e psicoterapeuta Rosa Brancatella illustrerà il valore fitoterapico dei rimedi di Ildegarda per la salute della donna e, in aggiunta, Vittorio Caminiti, del Museo Nazionale del Bergamotto, descriverà le caratteristiche della pianta principe del territorio calabrese. Diversi rimedi erboristici di Ildegarda erano preparati col vino. Ad un’altra eccellenza locale, la realtà archeoenologica di Gabriele Bafaro, è affidato questo tema. All’appello tra gli strumenti della monaca guaritrice mancano i cristalli, delle cui qualità e utilizzo parlerà Fabrina Buccolini, e i colori, che saranno raccontati nella dimensione simbolica rispetto all’importante tema della Viriditas da Ida Lo Sardo e Michela Spalletta e nella dimensione vegetale dei pigmenti da Maria Puliatti.

La dimensione artistica della Santa sarà rappresentata ogni giorno grazie alle danze sacre di Floriana Cataldo e al canto e alla musica di Dionisia Cudalb, immancabilmente ispirati a Ildegarda.

Il convegno vedrà un’ ingente presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali, in primis del consiglio comunale di Altomonte che ospita l’evento. Nella giornata iniziale Giuseppe Riccardo Succurro, presidente del Centro Internazionale di Studi gioacchiniti, ha fatto dialogare il simbolismo di Gioacchino da Fiore e le visioni mistiche di Ildegarda di Bingen introducendo il pubblico alla potenza di questo incontro, mentre il medico nucleare Carmen Romor attingendo alla dimensione quantistica saprà stimolare i partecipanti ad intuire perché l’apporto di due monaci così lontani nel tempo possa essere tanto valido ancora oggi sia su un piano filosofico sia su un piano di vita quotidiana. Le giornate di studio avranno termine sabato 3 maggio nel primo pomeriggio.

Come moderatrice del convegno, non posso che darvi appuntamento ad Altomonte per incontrare Gioacchino e Ildegarda.

COSENZA – Al Duomo esposto “L’Oro di Cosenza”

Mercoledì, nella Cappella dell’Assunta del Duomo di Cosenza, alle 11.30, s’inaugura la mostra “L’Oro di Cosenza”.

Per la prima volta nella storia della Cattedrale sarà esposto al pubblico il patrimonio votivo legato alla Madonna del Pilerio, patrona della città: una selezione di preziosi monili devozionali mai mostrati prima, frutto di un lungo lavoro di documentazione e allestimento.

All’inaugurazione interverranno il Vescovo di Cosenza, Mons. Giovanni Checchinato, i promotori della mostra e le autorità civili e militari.

La mostra, visitabile fino al 28 giugno, è nata da un’idea condivisa tra Don Luca Perri, rettore della Cattedrale di Santa Maria Assunta, e l’imprenditore Sergio Mazzuca, ed è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Scintille Gioiellerie, l’Istituto Marconi-Guarasci di Cosenza, Banca Mediolanum, l’Associazione culturale Franco Guido, No.Do. Formazione Academy e Donnaoro Jewels.

«Dietro ogni oggetto – spiega Don Luca Perric’è una storia concreta, una richiesta d’aiuto, un gesto di affidamento nato nel dolore o nella speranza. La mostra rende visibile il filo tenace che tiene insieme da secoli la città e la sua Patrona. Non si tratta infatti di una semplice raccolta di gioielli, ma di una testimonianza viva della spiritualità popolare.»

Il percorso espositivo prende forma dopo un lungo lavoro di recupero e documentazione, che ha riportato alla luce oltre quattrocento monili offerti dai fedeli dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri, di cui ora viene proposta una selezione di 66 pezzi, in un allestimento curato per mettere in evidenza tanto il valore simbolico quanto la qualità dell’artigianato orafo locale.

Gli studenti dell’indirizzo di oreficeria dell’Istituto Marconi-Guarasci di Cosenza hanno partecipato alla catalogazione dei singoli pezzi, affiancati dai loro docenti e dai maestri orafi di Scintille, per chiarire il contesto di provenienza e il significato originario di ogni oggetto.

Ci sono, ad esempio, i cosiddetti orecchini borbonici, tipici del Sud Italia, realizzati in oro basso e impreziositi da smalti a fuoco e microperle, insieme ad anelli antichi con sigillo, smaltati e cesellati a mano. Accanto a questi, diverse collane di perle naturali e bracciali in oro con perle scaramazze – o barocche – molto apprezzate già nel Rinascimento e ancora oggi ricercate nella gioielleria contemporanea per l’irregolarità delle forme e la loro naturale eleganza. Topazi, smeraldi, zaffiri, rubini e diamantini compaiono in numerosi pezzi, in piccole incastonature che ne esaltano i dettagli. Altri monili, invece, sono lavorati interamente in oro, con una finezza artigianale che racconta l’abilità di chi li ha realizzati.

In mostra anche le due corone d’argento ottocentesche della statua processionale della Madonna del Pilerio: una, realizzata tra il 1826 e il 1831, per la Vergine; l’altra, del 1856, per il Bambino. Documentate negli inventari storici della Cappellanìa, sono tuttora utilizzate soltanto in occasione della festa e della processione del 12 febbraio. Restaurate nel 2011 dal maestro orafo Giovambattista Spadafora, vengono presentate per la prima volta all’interno di un’esposizione pubblica.

«Ci siamo trovati davanti a un patrimonio di rara bellezza – racconta Sergio Mazzuca –. Monili realizzati a mano con straordinaria maestria, ognuno con una sua unicità e un significato profondo. A questi si affiancano le corone della nostra Patrona, che abbiamo voluto inserire nel percorso espositivo per il loro valore simbolico e storico. Restituire luce a ogni oggetto, senza alterarne l’identità, è stato un lavoro di precisione e rispetto. Un’opera che ci ha coinvolti profondamente, per il valore artistico e per quello umano che questi manufatti custodiscono.»

Ancora, un’altra teca speciale trova posto tra le altre: quella dedicata agli ori ed ex voto di Santa Lucia, con la quale la città di Cosenza ha un vincolo d’affetto antichissimo e profondo. I monili esposti includono gioielli di varia provenienza e lavorazione, eseguiti con tecniche artigianali tipiche della gioielleria popolare meridionale tra Ottocento e Novecento. Bracciali, orecchini, anelli e pendenti si affiancano a ex voto oculari in oro a sbalzo, realizzati in lamina dorata con contorni essenziali e superfici bombate. Oggetti semplici ma molto accurati, che restituiscono il senso di una devozione viva da sempre. (rcs)

 

 

COSENZA – Al via i lavori alla Scuola Dionesalvi

Sono partiti, a Cosenza, i lavori di recupero e di ristrutturazione della scuola “Mario Dionesalvi”, vecchio edificio scolastico inagibile da tempo che diventerà la nuova sede del Centro provinciale per l’impiego.

Il sindaco Franz Caruso si è recato sul cantiere, appena avviato dalla ditta esecutrice dei lavori, insieme all’assessore ai lavori pubblici Damiano Covelli.

«In sinergia con la Regione Calabria e l’Assessorato per le politiche del lavoro, guidato dall’avvocato Giovanni Calabrese – ha sottolineato il primo cittadino – abbiamo progettato e destinato questa struttura al Centro provinciale per l’impiego».

«Una struttura importante per un servizio altrettanto importante – ha detto ancora Franz Caruso –. Se non avessimo trovato questa soluzione, avremmo perso come città di Cosenza il Centro per l’impiego e, invece, abbiamo fatto di tutto per evitare questa spoliazione che abbiamo scongiurato proprio con la nostra azione».

«Ci siamo molto impegnati – ha aggiunto, inoltre, Franz Caruso – trasferendo, intanto, i locali da un piano all’altro dell’immobile provinciale e per il quale il Comune di Cosenza paga 80 mila euro all’anno per il fitto dei locali alla Provincia. Adesso, recuperando l’immobile della scuola “Mario Dionesalvi”, daremo una sede dignitosa al Centro per l’impiego».

Il primo cittadino non ha nascosto la sua soddisfazione per l’apertura di questo nuovo cantiere che si aggiunge agli altri numerosi cantieri attivi in città e che muovono anche l’economia locale.

«L’avvio dei lavori – ha aggiunto Franz Caruso – ci consente di rispettare il programma che abbiamo a suo tempo sottoposto al vaglio degli elettori e che stiamo continuando a realizzare. I lavori iniziati oggi termineranno il 31 dicembre 2025. È un’opera complessa, ma che è stata resa possibile oltre che dal rapporto sinergico con la Regione, che ha destinato circa 3 milioni di euro alla realizzazione dell’intervento, con risorse del Pnrr, dall’impegno costante dell’assessore Damiano Covelli e della struttura tecnica guidata dal nostro dirigente, ing. Salvatore Modesto e di cui fa parte anche il Rup, ing.Gennaro Spolverino che seguirà, insieme alle altre figure di verifica e di direzione dei lavori, tutta l’attività che si dovrà mettere in campo per realizzare l’opera così come è stata progettata, ma soprattutto per rispettare i tempi di realizzazione».

Come primo atto dei lavori, è stata allestita l’area del cantiere e sono stati sgomberati i locali della scuola dai banchi e dalle suppellettili. Quindi, si procederà all’adeguamento sismico e alla messa in sicurezza di tutta la struttura e alla rifunzionalizzazione degli spazi interni da destinare a nuova sede del Centro per l’impiego. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Damiano Covelli Covelli.

«Il nuovo Centro dell’impiego – ha detto – sarà un ufficio sicuro, moderno e accogliente. Abbiamo superato non pochi ostacoli per raggiungere l’obiettivo e soprattutto per mantenere il Centro a Cosenza. Potremo contare su una struttura moderna, in posizione centrale e strategica e raggiungibile agevolmente anche da chi arriva in città dalla provincia. Ancora una volta questa Amministrazione si contraddistingue per la capacità di saper intercettare e utilizzare al meglio i fondi del Pnrr». (rcs)

A San Giorgio Albanese celebrato il tricentenario di don Giulio Variboba

A San Giorgio Albanese si è celebrato, nei giorni scorsi, il III Centenario dalla nascita di don Giulio Variboba, considerato il precursore della poesia albanese moderna, evento clou del più ampio ed articolato progetto di marketing territoriale denominato Mbuzat Emoziona. Destinazione Arberia.

La speciale ricorrenza ha posto laccento sul ruolo cruciale dello Scrittore e concittadino illustre, come ponte tra la tradizione religiosa iniziale e la successiva rinascita culturale e nazionale albanese.

«Questo tricentenario ha unimportanza strategica – ha detto il sindaco Gianni Gabriele nel suo intervento – perché Don Giulio è stato un sacerdote che ha segnato profondamente la storia della nostra comunità. Al di là degli studi, questo momento celebrativo è, di fatto, anche un momento di riconciliazione per una figura che in questi 300 anni non ha mai ricevuto il giusto riconoscimento. Variboba è una personalità di prestigio che rappresenta un punto dunione tra l’Albania, il Kosovo e lArberia».

«Questo è solo l’inizio di un nuovo cammino di valorizzazione – ha aggiunto – di uneredità storico-artistica-culturale importantissima. Siamo, infatti, di fronte ad un patrimonio di poesie, racconti e canti che ancora oggi risuonano nelle nostre chiese, mantenendo viva la nostra identità arbëreshe».

Promosso dallAmministrazione comunale, in partnership con Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying e Roka Produzioni Comunicazione Creativa & Eventi, questa prima tappa ha segnato anche l’avvio di una più ampia strategia finalizzata a fare di Mbuzat una destinazione turistica ed esperienziale capace di emozionare, partendo proprio dalle radici letterarie del suo illustre concittadino.

«Non è frequente celebrare le nascite, ma questa occasione particolare nel segno della Pasqua e della rinascita – ha detto emozionata lAmbasciatore della Repubblica d’Albania, Anila Bitri Lani –, assume un significato ancora più profondo. Ancor più perché celebriamo una figura eminente non solo per la cultura arbëreshe, ma per l’intera letteratura albanese e l’albanologia».

«Il suo lavoro sulla lingua – ha sottolineato – è paragonabile a quello fatto da Dante per litaliano, testimonia la continuità storica della nostra identità».

L’Ambasciatore Bitri Lani ha, quindi, sottolineato la capacità di Variboba nellaver saputo intrecciare il patrimonio culturale arbëreshe con quello storico albanese e italiano, dimostrando già nel diciottesimo secolo la forza generata dall’incontro tra culture, storie e tradizioni. Riferendosi al suo poema Gjella e Shën Mërisë Virgjër, la diplomatica del Paese delle Aquile lha definito la prima grande opera lirico-narrativa della letteratura albanese, scritta in una lingua viva – ha precisato – e capace di elevare la spiritualità popolare a un patrimonio universale».

«Questo anniversario – ha poi proseguito – ci invita a custodire ed a promuovere la nostra identità multipla, sostenendo la ricerca e l’insegnamento delle lingue storiche e favorendo il dialogo interetnico come condizione di autentico progresso civile. Auspico che gli esiti delliniziativa siano proficui non solo per gli arbëreshe e gli italiani, ma anche per gli albanesi della migrazione post-1990, rappresentando un modello di integrazione che valorizza le proprie radici etniche».

Intervenuta, in qualità di delegata dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, alle relazioni tra lassise regionale e le comunità italo-albanesi, la presidente della terza commissione del consiglio regionale, Pasqualina Straface, che si è complimentata con il primo cittadino per questa importane iniziativa volta valorizzare la figura di un concittadino dellArberia considerato il primo vero poeta della tradizione albanese, non solo per luso della lingua, ma per il tono lirico e la qualità estetica del suo testo e, attraverso di lui, a rilanciare il valore internazionale del patrimonio arbëreshë, tra i Marcatori Identitari Distintivi (Mid) della Calabria Straordinaria.

La consigliera regionale si è complimentata con lAmministrazione comunale anche per aver voluto inserire questa iniziativa nella cornice di un impegno più ampio per la costruzione della destinazione turistico-esperienziale di San Giorgio Albanese.

«È, questo – ha sottolineato – il metodo istituzionale che come Regione Calabria condividiamo e sosteniamo, nella consapevolezza che è solo attraverso lesaltazione dei propri scrigni identitari e distintivi e favorendo il confronto e la sinergia istituzionale e sovracomunale che possono essere ingaggiate sfide e obiettivi di crescita e sviluppo più ambiziosi che ci vedranno sempre al vostro fianco».

Diversi i momenti che hanno scandito la due giorni: dall’annullo filatelico del francobollo dedicato a Variboba, seguito dal convegno ospitato nella Pinacoteca Comunale al quale hanno partecipato, oltre al Sindaco, al vice aindaco, alla Presidente Straface, allambasciatore Bitri Lani, anche Padre Marius Nicolae Voina, parroco di San Giorgio Albanese, Nita Shala, ambasciatore della Repubblica del Kosovo e Daulina Osmani, vice ministro della Cultura Gioventù e Sport del Kosovo; il panel sulla figura e l’opera del Poeta arbëreshe che ha visto gli interventi, coordinati da Rossella Minisci, di Giovanni Argondizza, studioso, cultore del Varibobba; di Cosmo Laudone,  esperto e profondo conoscitore del Varibobba, di Majlinda Toci, vice direttrice della Biblioteca Nazionale d’Albania, di Vehbi Miftari, capo Missione del Kosovo presso la Santa Sede, di Innocenzo De Gaudio, Docente di Etnomusicologia del Conservatorio Musicale di Cosenza, di Gezim Gurga, professore Associato presso Università di Palermo, di Battista Sposato, assegnista di Ricerca presso l’Università della Calabria, di Matteo Mandalà, professore ordinario presso Università di Palermo e di Francesco Altimari, Professore Ordinario presso lUniversità della Calabria.

Nel corso dellevento è stato presentato il progetto “San Giorgio Albanese: Il borgo Interattivo” a cura di Roberto Cannizzaro Creative Manager Roka Produzioni. – Dopo la scopertura della statua dedicata a Don Giulio Varibobba, sono seguiti latteso ed iconico momento di Riconciliazione e Ricordo, le celebrazioni dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Giorgio Megalomartire con la messa solenne presieduta da Mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro ed il momento dell’accensione dei tradizionali falò rionali. (rcs)

Mendicino comune riciclone: a marzo raggiunto il 79,47% nella differenziata

È un importante traguardo quello raggiunto da Mendicino nella gestione dei rifiuti: a marzo ha raggiunto il 79,47% nella raccolta differenziata.

Lo ha reso noto la sindaca Irma Bucarelli, molto soddisfatta di questo risultato realizzato dall’Amministrazione comunale, anche grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti i cittadini e degli operai della Ditta incaricata Ecoross.

«Un risultato – ha commentato Irma Bucarelli – frutto di un lavoro di squadra e di una consapevolezza crescente sull’importanza della raccolta differenziata. È fondamentale mantenere alto questo livello di partecipazione e proseguire con iniziative che favoriscano il rispetto dell’ambiente e la tutela del nostro territorio».

Anche l’assessore all’Ambiente, Ignazio Giordano, si è detto entusiasta per l’obiettivo raggiunto, «che rappresenta un notevole passo avanti verso una comunità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente e testimonia l’efficacia delle politiche di sensibilizzazione e di gestione implementate nel corso degli ultimi mesi».

Il sindaco Bucarelli ha ricordato, inoltre, che la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti sono fondamentali per tutelare l’ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile. Separare correttamente i materiali permette di ridurre l’inquinamento, diminuire il volume di rifiuti destinati alle discariche e risparmiare risorse naturali preziose. Inoltre, il riciclo contribuisce a ridurre l’emissione di gas serra e l’impatto ambientale complessivo, favorendo un uso più efficiente delle materie prime.

«È importante – ha concluso – che tutti collaborino con senso civico e responsabilità, affinché il nostro territorio possa beneficiare di un ambiente più pulito e salutare. Continueremo a promuovere iniziative e campagne di sensibilizzazione per mantenere e migliorare ulteriormente questa percentuale, nella convinzione che il rispetto dell’ambiente sia una responsabilità di tutti». (rcs)

Tis, il sindaco di Cerisano Di Gioia incontra Senese (Uil)

Si è discusso della proposta emersa nei giorni scorsi finalizzata alla stabilizzazione dei Tis attraverso un voucher economico di 25 mila euro (una tantum) per ciascuna assunzione a tempo indeterminato, nel corso dell’incontro avvenuto tra il sindaco di Cerisano, Lucio Di Gioia e la segretaria generale di Uil Calabria, Mariaelena Senese.

Una proposta che non convince e si appresta insufficiente.

Senese e Cretella hanno incontrato, altresì, i tirocinanti del municipio delle Serre per esprimere loro solidarietà e vicinanza e garantire impegno per la soluzione di una annosa vertenza. Il sindaco Di Gioia – riportando il malcontento di tutti i sindaci calabresi – ha ribadito le tante perplessità sulle soluzioni prospettate. L’appuntamento del 5 maggio in Provincia, tra sindaci e sindacati sarà occasione di diretto confronto per chiarire le tante criticità e i limiti delle proposte avanzate da Regione e sindacati.
Ed invero, se la situazione e, soprattutto, la soluzione “politica” rimarranno quelle prospettate difficilmente Cerisano (e gli altri Comuni) potranno “confermare” i propri tirocinanti con la certezza che i tanti comuni calabresi rimarranno senza personale per l’ordinaria attività.
Si tratta di un vero e proprio percorso di “instabilizzazione”, quello immaginato, che non ha avuto alcun preliminare confronto con i sindaci, esclusi da qualunque trattativa, parere o mero consiglio.
«Si chiede proprio ai comuni di procedere con assunzioni insostenibili e impossibili per le casse degli Enti. Ma non molliamo: sosterremo le loro legittime aspettative maturate nel tempo per ottenere vera giustizia sociale, equità, dignità e diritto al lavoro», il messaggio del sindaco. (rcs)