Il Maestro orafo Gerardo Sacco ha realizzato la Chiave della città di Santa Sofia d’Epiro, che sarà consegnata nelle mani del sindaco e del Parroco della comunità il prossimo 2 maggio.
Una data non casuale, dato che quel giorno ricorre la memoria liturgica di Sant’Atanasio il Grande, a cui la comunità di Santa Sofia d’Epiro è fortemente devota.
Alle 9.30 sarà celebrata la Solenne Divina Liturgia Pontificale celebrata dal vescovo della Diocesi di Lungro, mons. Donato Oliverio, alla quale prenderanno parte autorità civili, militari e religiose.
Al termine della celebrazione avverrà la cerimonia di consegna della Chiave, atto di affidamento della città alla sua protezione, con il posizionamento sulla statua del Santo patrono da parte del sindaco, Daniele Atanasio Sisca, e la tradizionale processione che si snoderà lungo alcune strade del paese.
Sarà un evento di rilevante importanza, che renderà ancora più solenne un giorno già tanto caro ai sofioti di tutti il mondo.
Il Maestro Sacco, nel concludere la sua opera, commenta così la sua creazione: «Per la chiave mi sono ispirato alla storia di Sant’Atanasio il Grande, soffermandomi soprattutto sulla sua lotta contro gli eretici e sulla trinità. La chiave sarà così composta: all’impugnatura i Cerchi Trinitari di Gioacchino da Fiore, tratti dal Liber Figurarum, per parlare di Calabria e territorio; sul gambo 6 ali a simboleggiare i tre angeli apparsi a Mamre, che simboleggiano la Trinità; infine il pettine, che sarà simboleggiato da un libro per ricordare il grande dottore della Chiesa».
Commozione e gratitudine da parte del primo cittadino Daniele Atanasio Sisca, che in una lettera indirizzata al Maestro Gerardo Sacco si esprime così: «Siamo grandemente onorati di accogliere nel nostro patrimonio religioso l’opera che stai magistralmente realizzando per la nostra comunità. La tua sensibilità nei confronti delle popolazioni arbëreshë ha contribuito ad accrescere il patrimonio e la visibilità dei nostri luoghi e delle nostre tradizioni al di fuori dei confini territoriali. Così come accaduto per l’intero territorio regionale, che hai saputo rappresentare con i tuoi gioielli e che hanno contribuito a far conoscere la Calabria in tutto il mondo. Solo persone illuminate come Te possono contribuire veramente a far progredire una terra come la nostra, che ha ancora tanto da riscattare. Il nostro paese e la nostra gente sono grati nei Tuoi confronti e, in occasione dell’evento di maggio, avrà modo di renderTi il giusto riconoscimento».
L’opera dell’orafo crotonese verrà custodita gelosamente dai suoi cittadini ed arricchirà il già importante patrimonio materiale e immateriale della comunità sofiota.
Tra l’altro, quest’opera è realizzata nell’anno in cui ricorre il 60esimo anniversario dell’attività del Maestro Gerardo Sacco (iniziata nel 1963): un traguardo importante che gli sta facendo tributare importanti riconoscimenti da tutto il mondo. (rcs)