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Sentenza per Mimmo Lucano

L’EDITORIALE di Filippo Veltri: “Ma chi te l’ha fatto fare, Mimmo?”

di FILIPPO VELTRI – Conosco Mimmo Lucano da molti anni e alcuni miei colleghi da molti più di me. Da ieri si sente dire e scrivere che le sentenze non si commentano. Vero, verissimo, anche se in quanto a quantità vale quello che Lucano ha detto ieri uscendo dal Tribunale di Locri: nemmeno a un mafioso! Ma non sarebbe stato diverso se ci fosse stato in ogni caso una condanna, anche se a pene più miti. Le sentenze non si commentano, giusto, anche se un dato emerge e su cui tutti dobbiamo riflettere: se la giustizia di un Tribunale cozza, infatti, così tanto violentemente con  un sentire comune qualche problema c’e’.

Ma in ogni caso non mi voglio occupare di ciò ma di Mimmo Lucano uomo e persona, perché se non si può giudicare una sentenza prima di averla letta, giusto per la terza volta, si può però benissimo giudicare un uomo. E io Mimmo Lucano lo conosco bene. Quando andai tanti anni fa a Riace per la prima volta e vidi quest’uomo pensai subito alla fine della visita: ma chi glielo fa fare? Si sbatteva a destra e a sinistra, dava udienza a gente che veniva da ogni parte (del Mondo, non della Calabria), il paese era un fiore, lui ti lasciava e poi ricompariva all’improvviso.

All’epoca non lo conosceva quasi nessuno. Wenders non aveva fatto ancora il film, nessun giornale gli aveva dedicato la copertina, non conosceva nessuno dei cd potenti, né qui e né altrove, non aveva parlato sui palcoscenici più famosi del mondo (non della Calabria).

Scesi a Riace Marina con la sensazione che non mi sono più tolto dalla testa in tutti questi anni di avere conosciuto un uomo generoso, uno che butta il cuore oltre l’ostacolo, di uno fuori dal coro. In tutti i sensi.

All’epoca non aveva una lira e ora non ha un euro. Chi te l’ha fatto fare Mimmo? Le sentenze non si commentano, giusto ed è la quarta volta, ma a quest’uomo chi mai restituirà un giorno l’onore e la dignità per avere aiutato decine di ultimi nel mondo ad avere una speranza? Chi dirà a costoro che sono stati invece truffati da un malandrino che nel suo conto corrente non ha nemmeno 10 euro? Se la giustizia delle aule si allontana così profondamente dal senso comune, così come da ieri sta avvenendo dopo la sentenza di Locri un problema c’è: o nella giustizia o nel senso comune. Ma fare finta di niente non è possibile. Per noi tutti ma soprattutto per Mimmo Lucano, un hombre vertical in un mondo di nebbie. (fv)