Continuano gli incontri istituzionali e con i rappresentanti del mondo medico-scientifico del nuovo super Commissario alla Sanità Guido Longo. Fiducia e auguri per un proficuo lavoro per Longo sono stati espressi dall’ex presidente della Regione prof. Pino Nisticò, illustre farmacologo di fama internazionale, che da luglio si è trasferito a vivere a Lamezia Terme per realizzare un centro di eccellenza per la produzione di anticorpi monoclonali presso la Fondazione Mediterranea Terina, dove sorgerà il Renato Dulbecco Institute.
Abbiamo chiesto al prof. Nisticò, vista la sua grande esperienza del territorio, essendo stato Presidente della Regione e avendo realizzato infrastrutture di eccellenza come il Policlinico universitario di Germaneto, le due facoltà di Farmacia a Catanzaro e Cosenza, come vede il futuro della Sanità in Calabria con l’arrivo del prefetto Longo.
«Questa mattina – ha dichiarato il prof. Nisticò a Calabria.Live – ho avuto il privilegio di incontrare il nuovo Commissario alla Sanità, prefetto Guido Longo. È un uomo delle istituzioni di grande esperienza che gode della stima dei più alti vertici della Polizia e della Magistratura per il suo equilibrio, la sua alta efficienza e il suo coraggio. Egli mi ha accolto con un grande senso di ospitalità e mi ha raccontato che per circa 15 anni ha esercitato la sua attività in Calabria, prima come Capo della Mobile e poi Questore a Reggio Calabria e successivamente come prefetto a Vibo Valentia nel periodo in cui il procuratore Elio Costa era il sindaco della Città.
«Abbiamo ricordato numerosi amici comuni e mi è sembrato di conoscerlo da sempre. Quello che più mi ha impressionato è stata la sua grande umiltà, come quella che io ho riscontrato in tanti Premi Nobel che ho frequentato nella mia vita, come Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini, sir John Eccles e sir John Vane. Inoltre, mi ha colpito l’amore che lo lega alla nostra regione e solo per un atto di amore egli ha accettato un ruolo così pesante come quello di commissario alla sanità con un compito così arduo che fa tremare le vene e i polsi. Eppure, con coraggio ha accettato questa sfida, consapevole che ci vuole vicino a lui una grande squadra di esperti nel campo della Sanità, della ricerca scientifica e dell’economia, onde realizzare in Calabria una rete di centri che assicurino un ottimo livello di prestazioni di medicina territoriale e, nel contempo, grandi opere. Cioè una serie di centri di eccellenza che ancora mancano in Calabria, per cui molti pazienti sono costretti a recarsi in altre regioni italiane o all’estero. Ogni anno, infatti, la Calabria spende circa 300 milioni per la migrazione sanitaria e tali risorse, il commissario ha riconosciuto, potrebbero invece essere reinvestite in Calabria per migliorare la qualità delle prestazioni e dei servizi.
«Ho colto l’occasione, durante tale incontro, per esporgli brevemente il progetto Calabria Silicon Valley, di cui il Renato Dulbecco Institute rappresenterà la prima realizzazione a Lamezia Terme grazie al contributo dell’assessore regionale Gianluca Gallo e di tutto il governo regionale ma anche del sindaco di Lamezia Paolo Mascaro che si è innamorato di questo ambizioso progetto che stava molto a cuore alla compianta presidente Santelli
«Il commissario mi ha ascoltato con grande attenzione e sono rimasto sorpreso della sua preparazione su alcune ricerche di avanguardia, quando abbiamo ricordato la figura di Roberto Crea, padre delle biotecnologie nel mondo, come gli anticorpi monoclonali, gli interferons, il Nerve Growth Factor (Ngf) della Rita Levi Montalcini, scoperta per la quale le è stato conferito il Premio Nobel.
«Inoltre. – ha concluso il prof. Nisticò –, il Commissario Longo ha espresso grande interesse per la realizzazione di un istituto di Oncologia sul modello di quello di Veronesi a Milano, dal momento che, come gli avevo illustrato, esiste presso la Facoltà di Medicina di Catanzaro un Dipartimento di Oncologia guidato da due oncologi di fama internazionale che si occupano di leucemie e altre forme di neoplasie ematologiche, il prof. Pierfrancesco Tassone e Pier Sandro Tagliaferri, Dipartimento in cui si esegue la fase 1 di sperimentazione clinica di nuovi prodotti contro il cancro. Tale sperimentazione non esiste ancora né all’Università di Roma La Sapienza né in quella di Tor Vergata né nel Campus Biomedico.
«Sono sicuro che i tempi bui della Sanità in Calabria stiano per finire. È necessario, tuttavia, assicurare al nuovo Commissario il contributo di tutti i protagonisti della sanità in Calabria. Noi calabresi dobbiamo ritrovare l’orgoglio delle nostre radici culturali e scientifiche del periodo della Magna Grecia, ma anche riscoprire i valori dell’etica pitagorica. Soltanto con comportamenti eticamente corretti, ma anche con la dura lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel campo della sanità ci saranno risparmi che possono essere reinvestiti per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie nella regione. Lo sforzo che dovremo fare sarà quello di offrire le condizioni per un rientro in Calabria di tanti calabresi uomini di scienza e professionisti nel campo della Sanità che tutto il mondo ci invidia».
– Riusciremo sotto l’autorevole guida del Commissario Longo a vincere questa sfida?
«Noi ce la metteremo tutta» – ha risposto con convinzione il prof. Nisticò. (rcz)