di EMILIO ERRIGO – I giovani della Calabria devono essere e apparire, una grande forza civile attiva e propositiva.
Quando nel 2019, unitamente al noto sociologo dei giovani della Calabria, Francesco Rao, grati al dirigente pro tempore, la vice preside Grazia Maria Condello e alla a me molto cara professoressa Marianna Errigo, abbiamo avuto il grande piacere di incontrare e parlare con i giovani studenti del prestigioso Istituto Tecnico Economico Raffaele Piria a Reggio Calabria, non potevamo certo immaginare quanto in futuro si potesse rivelare importante per tutti noi, quello storico e indimenticabile incontro-confronto di idee e buoni propositi costruttivi con i Giovani di Reggio Calabria.
Dicemmo allora perché convinti, di ciò che dicevamo, che i giovani sono e rimarranno, una vera e concreta forza civile propositiva esistente, presente e attiva culturalmente nella Regione Calabria. Dissi loro che mi consideravo un testimone di verità, tentai di spiegare il vero significato di ciò che intendevo dire, al fine di far passare solo l’esperienza di un vissuto strettamente legato alla mia gioventù trascorsa intensamente in Calabria fino al raggiungimento della maggiore età.
Aggiunsi che i giovani calabresi, sono la forza più pura e incontaminata della Calabria, come il profumo degli agrumi e l’essenza unica del Bergamotto di Reggio Calabria. I migliori frutti della nostra terra del Sud Italia, siete voi dissi, sollecitando un grido di giovinezza esagerato, tanto che per portare la calma nell’aula magna per tanto entusiasmo generale, si rese necessario l’intervento benevolo e competente, del Corpo Docenti dell’Istituto Tecnico Economico Raffaele Piria di Reggio Calabria, presenti in gran numero per l’occasione direi proprio bella e costruttiva.
Testimoniai in fede ai Giovani studenti dell’Ite, che da giovane non avevo proprio nessuna voglia di studiare e che la mia naturale inesauribile energia psicofisica di allora, la impegnavo (disperdevo) giornalmente, come l’aria pura che respiravo e l’acqua dissetante che bevevo in buona quantità, dedicandomi prevalentemente alla musica, canto e balli tradizionali della mia Calabria.
Raccontai agli attenti e gioiosi studenti del Piria, che con il raggiungimento della maggiore età arrivó pure il giorno della chiamata ad adempiere al previsto servizio di leva allora obbligatorio (1975).
I 24 mesi di servizio militare in Marina Militare Italiana, anche se al solo pensiero provavo una forte attrazione e curiosità di conoscenza operativa, per me sarebbero stati troppo lunghi da trascorrere e non potevo certo permettermeli economicamente. Grazie ai buoni consigli dei miei due fratelli maggiori, Ettore e Antonino, già Sottufficiali Comandanti specializzati della Guardia di Finanza, presentai domanda di partecipazione al primo concorso per l’arruolamento nel Corpo delle Fiamme Gialle, come si dice non c’è due senza tre Finanzieri nella numerosa famiglia Errigo.
Arruolararsi in un Corpo di Polizia o nelle Forze Armate, negli anni sessanta e settanta, costituiva un posto sicuro al riparo delle intemperie economiche e criticità sociali.
Iniziai a studiare tanto, veramente tanto, tanto al punto tale, che mi innamorai per sempre dello studio e dei libri, che non riesco più a farne a meno.
E qui una grande risata spontanea da parte degli studenti, simpaticissimi ragazzi e ragazze del Piria, fece comprendere ai presenti, che eravamo in buona e allegra compagnia. Ho voluto ricordare quell’incontro molto significativo e importante con i cari Giovani Studenti della Calabria, perché da quel giorno in poi, assieme al sociologo calabrese Francesco Ra0, abbiamo incontrato più volte nelle Scuole Superiori e Istituti Tecnici Superiori, post diploma (Its), i giovani studenti e docenti, da Reggio Calabria a Venezia, tanto che ancora oggi continuiamo da trasferire ai Giovani, nelle Università e Istituti Superiori, con ogni mezzo reso disponibile dalle nuove tecnologie, ma molto di più in presenza de visu, le nostre idee di buone e cooperanti relazioni sociali cooperanti per una migliore vita civile propositiva e costruttiva di bene sociale generalizzato.
Parliamo e scriviamo ai giovani calabresi e non solo a loro, quando e come possiamo, in ogni dove da nord al sud, anche al centro Italia. Parliamo e scriviamo ai Giovani, dicendo della nostra Calabria, della sua bella, cara e coraggiosa Gente che ancora vi abita, dei luoghi, del poco o tanto benessere ancora esistente, diffuso e sconosciuto, dell’arte, del consistente patrimonio storico, artistico, architettonico, archeologico, paesaggistico e culturale presenti in Calabria, di mari e monti, di boschi e marine, di spiagge ancora incontaminate e sentieri montani immersi nel verde della Sila, del Pollino, dell’Aspromonte e delle Serre.
Siamo grati e lo saremo per sempre, per questa nostra possibile continua opera di volontariato civile a favore della Calabria, a Calabria.Live, fondato e diretto dal nostro Santo Strati, il più diffuso e autorevole quotidiano web digitale dei Calabresi nel Mondo, in assenza del quale giornale, non avremmo mai potuto scrivere e dire delle cose belle della nostra amata Calabria.
Siamo tutti consapevoli e convinti, che altri giornali e quotidiani, settimanali, mensili, trimestrali, mirati dossier e inchieste mono tematiche e libri di settore specializzati, continueranno ad occuparsi di altri collaterali aspetti caratteriali, comportamentali e sociologici, sicuramente biasimevoli e per nulla gradevoli a dirsi, scriversi, ascoltare e leggersi.
Occorre parlare, scrivere e far vedere al mondo intero, molte più cose belle della nostra Calabria, la verità bella e brutta che sia, ma solo tutta la verità!
Il male socialmente curabile chiamato crimine e chi è portatore e diffusore del contagio malefico criminale, non è nato in Calabria e men che meno desiderato e voluto dai calabresi. I Giovani Studenti Calabresi, sono coscienti e sanno molto bene, quanta sia stata dannosa e ancora lo è per Calabria, la mala vita, l’illegalità e la criminalità, singola, organizzata e associata. Conoscono bene che cosa significhi la criminalità dai colletti bianchi, quella dei concussi, collusi e corrotti.
Quella che ancora oggi 2023, toglie il respiro economico e libertà d’impresa, agli Imprenditori che operano in Calabria e alle Società private nazionali ed estere che intendono investire al Sud Italia.
Ai giovani Studenti della Calabria , non occorre insegnare loro, che il non breve cammino dei Giovani Calabresi verso la Legalità e Moralità è già iniziato, grazie a loro e alla diffusione estesa dell’Istruzione Scolastica, Tecnica, Economica, Giuridica e Universitaria in Calabria.
Quanto mi piacerebbe poter aver modo di leggere, temi e relazioni sulla Calabria e i Calabresi, scritte da Giovani Studenti Calabresi.
L’Istruzione, lo Sport e il Lavoro onesto e adeguatamente ricompensato in Calabria , sono un trinomio sicuramente vincenti, per queste e le future generazioni.
Queste amare verità e realtà regionali, ledono profondamente il vivere civile e democratico in Calabria e dei Calabresi. Siamo fermamente convinti, che solo i giovani studenti possano e devono essere la forza civile attiva e propositiva, per una Regione Calabria migliore in tutti i sensi e aspetti considerabili .
In Italia e all’estero, sono presenti tantissimi calabresi, che credono molto nei Giovani della Calabria e vorrebbero pure aiutarli ad affermare la legalità e nella diffusione del bene sociale.
Loro si che se lo vorranno e lo devono volere, possono far risorgere e crescere una Calabria più equa e più giusta, dove il rispetto verso le regole del vivere civile, devono essere osservate e fatte osservare, da tanti giovani arbitri calabresi, per far praticare pacificamente , su tutti i campi di gioco e palestre, gli sport desiderati, allenandosi e giocando, le partite e gli incontri sportivi, più difficili e importanti, per vincere tutte le resistenze e avversari al e del cambiamento, verso una vita civile attiva e propositiva , che sarà sicuramente vinta dai Giovani Studenti della Calabria. (ee)
[Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, Docente universitario di Diritto Internazionale e del Mare e di Management delle Attività Portuali. Generale in riserva della Guardia di Finanza e Consigliere Giuridico nelle Forze Armate]