Tavernise (M5S): SS 106, bene proposte progettuali Anas per tratto Sibari-Corigliano Rossano

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, ha espresso soddisfazione per le nuove proposte progettuali avanzate dall’Anas per la statale 106, in particolare per il tratto Sibari-Corigliano Rossano.

Tali progetti, infatti, «consentono di massimizzare la resa degli investimenti migliorando gli standard di servizio, innalzando il livello di sicurezza, con costi e tempi sostenibili, riducendo nel contempo l’impatto ambientale dell’infrastruttura e determinando importanti effetti economici sul territorio».

«Nelle logiche del Piano delle opere previste per il potenziamento e la riqualificazione dell’arteria, sul tracciato calabrese  – ha aggiunto Tavernise – si prevede di spostare il tracciato della Statale 106 Jonica verso l’interno, a servizio principalmente della media – lunga percorrenza, sulla base di studi di traffico e analisi costi-benefici, lasciando la statale esistente come strada a servizio dei centri urbani della costa. Vanno rispedite al mittente, quindi, le accuse di chi considera i nuovi tracciati poco inclini alla valorizzazione dei territori».

«Sulla SS. 106, i lavori nei tratti Sibari – Corigliano Rossano e Rossano – Crotone, fino a Catanzaro, saranno una priorità per la classe politica calabrese.  Dal 1996 – ha concluso Tavernise – ovvero da quando esiste un sistema di rilevamento nazionale dell’incidentalità e della mortalità stradale,  si sono registrati oltre 9.500 sinistri, più di 24.500 feriti ed oltre 700 vittime. Questo è il bilancio di una guerra che deve portare tutti a perseguire l’interesse pubblico». (rcs)

Nessuno farà affari sulle vittime di questa strada, è una promessa che mi sento di fare alle famiglie che hanno perso un loro caro”.

Basta Vittime sulla 106 chiede la rimozione della dirigenza Anas in Calabria

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha chiesto ai parlamentari calabresi l’impegno di «inoltrare, anche attraverso una interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, una formale richiesta di rimozione della dirigenza della Struttura Territoriale di Anas in Calabria».

Tale richiesta avviene a seguito dei fatti relativi alle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, «che hanno fatto emergere – ha spiegato l’Odv – un quadro inquietante sulle gare per l’assegnazione di lavori pubblici rilevanti e le relative forniture di beni e servizi determinando il sequestro del Ponte Morandi e della Galleria Sansinato sulla S.S.280 non rappresentano, purtroppo, un fatto inedito».

«Mentre – si legge in una nota – sono preoccupanti i gravi elementi che sembrano emergere dalle indagini della Procura, circa il coinvolgimento di funzionari statali e parastatali, tecnici e dipendenti Anas, i quali avrebbero acconsentito all’impresa esecutrice una serie di anomalie e violazioni, tese al conseguimento di maggiori profitti, correlate all’utilizzo di materiali di scarsa qualità nei lavori di ripristino del calcestruzzo e delle armature nelle Infrastrutture sottoposte a sequestro».

«Questa vicenda – ha evidenziato Basta Vittime sulla 106 – è l’ennesimo copione che si ripete: questa inchiesta, infatti, è solo l’ultima dopo il recente rinvio a giudizio di due ingegneri per il crollo del muro di uno svincolo della Variante A della Statale 106 a Germaneto a trenta giorni dalla riapertura dopo la sistemazione».

Seppure il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” «intende esprimere e ribadire la propria fiducia nel costante impegno operato dalla Magistratura – si legge in una nota – non possiamo, tuttavia, evitare di evidenziare, anche questa volta, il fallimento totale della classe politica parlamentare calabrese che, mai come oggi, ha letteralmente e vergognosamente lottizzato la Struttura Territoriale di Anas in Calabria».

«Così avviene che – illustra l’Odv – nel mentre all’interno del Consiglio Comunale di Catanzaro, i consiglieri comunali Giuseppe Pisano e Sergio Costanzo – che ringraziamo – si pongono il problema legittimo di chiedere al Presidente della Commissione Lavori Pubblici Eugenio Riccio di convocare al più presto una riunione dell’organismo consiliare invitando i dirigenti regionali di Anas la politica parlamentare calabrese da Roma tace vergognosamente…».

«Il silenzio dei parlamentari calabresi a Roma è intollerabile – ha sottolineato Basta Vittime – e ci chiediamo cosa deve accadere ancora affinché la dirigenza della Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria venga rimossa! Non solo e non soltanto per il lavoro assolutamente insufficiente svolto fin qui già solo negli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione che, negli ultimi 2 anni, sono stati praticamente inesistenti sulla Statale 106».

«Ma anche – ha aggiunto l’Odv – per la mediocre programmazione di nuove opere da realizzare ma, soprattutto, per il mancato controllo su quello che succedeva sui cantieri della Variante A, del Ponte Morandi, della S.S.120 e su ciò che oggi sta accadendo sul Megelotto 3, tra Sibari e Roseto Capo Spulico…».

«È troppo comodo per la dirigenza di Anas in Calabria – ha concluso l’Odv – affermare con una nota stampa che ci sarà collaborazione con gli inquirenti nell’inchiesta. Qui vi sono delle responsabilità chiare ed evidenti su cui la politica parlamentare calabrese che da Roma ha lottizzato, mai come oggi, la Struttura Territoriale di Anas in Calabria deve assumere delle scelte e delle responsabilità a partire dalla richiesta urgente al Ministro delle Infrastrutture affinché siano rimossi gli attuali dirigenti». (rrc)

Vitambiente scrive ad Anas: Sia fatta corretta pulizia e diserbo delle strade di pertinenza

In una lettera aperta rivolta al presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, l’Associazione Vitambiente, guidata da Pietro Marino, ha chiesto «la pulizia e il diserbo delle strade di pertinenza venga effettuato differenziando i rifiuti e smaltendoli così come previsto dai codici Cer».

Il Presidente Marino ha sottolineato come «molte delle strade di competenza dell’Anas versano in stato di forte degrado, per la presenza di folta ed elevata vegetazione spontanea mista a plastica e gomma. Condizione che è stata accertata dai volontari di Vitambiente e che costituisce un potenziale pregiudizio per la salute pubblica, costituendo, tra l’altro, habitat ideale per l’annidamento e la proliferazione di insetti e animali di vario genere».

Inoltre, viene evidenziato come «siano urgenti gli interventi di decespugliamento e diserbo in prossimità di incroci stradali al fine di garantire adeguate condizioni di visibilità alla circolazione veicolare e pedonale oltre alla differenziazione dei rifiuti -soprattutto plastica e gomma- che dalla strada ex statale 106 ora E90, facilmente raggiungono la costa e molte volte arrivano “non si sa come” anche in mare».

Il presidente Marino sta profondendo un grande campagna informativa al fine di rendere più vivibile sotto il profilo dell’igiene urbana, della sicurezza dei cittadini e del decoro il territorio. Ecco perché chiede e all’Anas di «prestare la propria dovuta collaborazione disponendo con possibile urgenza gli opportuni interventi di pulizia delle strade e delle aree di rispettiva competenza, coinvolgendo le associazioni di volontariato che possono fare molto per la differenziazione dei rifiuti inorganici». 

Si segnala, inoltre, che in molti casi è stato anche riscontrato l’abbandono di rifiuti lasciati da autisti e da cittadini incivili e con scarsissimo senso civico.  Spesso viene addebitata all’amministrazione comunale una competenza che è in capo agli enti proprietari delle strade: Anas, Comune e Provincia. Da qui, dunque, la lettera di segnalazione e di sollecito del Presidente di Vitambiente Avv. Pietro Marino. 

«Purtroppo i casi di persone incivili che sporcano il territorio non mancano mai – ha scritto Marino –. Ancora non vi è una diffusa e radicata cultura della legalità e del senso civico, nonostante l’amministrazione comunale abbia avviato un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta e quello per il conferimento corretto degli ingombranti. Le minidiscariche si moltiplicano lungo le strade pubbliche a causa di incivili spregiudicati che non hanno rispetto dell’ambiente e della legge. Ci auguriamo che l’Anas possa al più presto coinvolgere gli enti del terzo settore per prevenire inquinamento e tutelare il nostro habitat».(rcz)

 

Sicurezza sui luoghi di lavoro, vertice tra Cgil, Cisl e Uil Calabria con Anas

Sicurezza sui luoghi di lavoro e i flussi occupazionali sono stati al centro dell’incontro, avvenuto nella sede Anas di Catanzaro, tra i rappresentanti di CgilCisl Uil Calabria con i dirigenti Anas.

Presenti, dunque, Mariaelena Senese (FenealUil Calabria), Simone Celebre (Filca Cgil), Mauro VenuleoFabio Blandino (Filca Cisl) e i dirigenti Anas Silvio CanalellaDomenico Renda.

In apertura, il tavolo ha espresso la volontà di costruire una collaborazione sinergica con i sindacati di categoria per promuovere good practices e strumenti operativi funzionali alla promozione di una cultura basata sul valore della sicurezza e degli appalti pubblici.

È emerso, inoltre, durante il dibattito, l’importanza della formazione specialistica per i lavoratori edili che valorizzi le competenze della manodopera locale e abbatta i rischi legati all’incidentalità sui cantieri. Su questo tema, i rappresentati di categoria hanno evidenziato l’importante ruolo degli Enti bilaterali per costruire competenze e professionalità da impiegare sui cantieri calabresi ed hanno annunciato l’avvio dell’associazione regionale, Slc Calabria, la quale vanta di tre Rlst che si muoveranno su tutto il territorio regionale con il compito precipuo di contribuire a realizzare un effettiva prevenzione dei rischi.

Collaborazione, intesa e sinergia sono le tre parole chiave emerse durante il tavolo, condivise da tutti i partecipanti.

Lo scopo della tavola rotonda è stato quello di condividere utili idee operative, partendo dall’esperienza del protocollo sperimentale Cavis, il cantiere virtuale per la sicurezza sul lavoro, condiviso da Anas, Prefettura di Cosenza, Ispettorato Territoriale del Lavoro e Asp nel ottobre del 2019. Una piattaforma digitale per scambiare informazioni e documentazione utile ai Rup e ai Cse dei lavori, prima dell’avvio di ogni lavorazione.

Al termine dell’incontro, i partecipanti suggeriscono incontri periodici, per promuovere la cultura alla sicurezza, coinvolgendo anche i principali stakeholders: stazioni appaltanti, imprese, rappresentanti sindacali, e l’Ance.

L’incontro è terminato  con l’auspicio di cercare nuovi approcci, anche comunicativi, e di continuare ad investire concretamente su temi fondamentali, come la sicurezza dei lavoratori e le opportunità di crescita economica del territorio. (rcz)

I responsabili Anas illustrano lo stato dei lavori del III Megalotto della Statale 106

I responsabili Anas e del Contraente Generale Sirio, il responsabile della Struttura territoriale Calabria, Francesco Caporaso, il responsabile Nuove opere, Silvio Canalella, Salvatore Lieto, amministratore delegato e progettista del Contraente generale, hanno illustrato alcuni dati dei lavori in corso lungo il III Megalotto della Statale 106, spiegando che si tratta di «una produzione  pari ad oltre 160 milioni di euro, corrispondente al 16,38%».

Attualmente, sono in corso di esecuzione le sottofondazioni e le fondazioni dei viadotti Laghi, Raganello, Ferro, Satanasso, le paratie dell’imbocco nord della galleria Trebisacce e le opere d’imbocco della finestra intermedia della stessa galleria, la paratia dell’imbocco sud della galleria “Roseto 1” ed il consolidamento della frana di Roseto (con un fronte di circa 1 chilometro), della quale risulta completato circa il 50% dell’intervento di stabilizzazione.

«Dal punto di vista della complessità dell’opera – ha spiegato Lieto – si hanno 3 gallerie naturali, 15 viadotti, 11 gallerie artificiali, 13 milioni di metri cubi di scavo di terra, 4,7 milioni di metri cubi di terra per fare i rilevati, soprattutto nei primi 18 chilometri, e poi abbiamo tutta una serie di opere minori».

«Il problema delle opere compensative di cui parlano i sindaci è un problema reale – ha detto Caporaso rispondendo a una domanda sulla protesta dei sindaci in merito al mancato riconoscimento delle opere compensative –. Le opere compensative sono oggetto di valutazione da parte di una commissione ministeriale che ha valutato le proposte dei sindaci e non le ha accettate completamente. È stato chiesto un aggiornamento dell’elenco e la Regione si è fatta parte diligente nel proporre un tavolo per fare sintesi tra le varie proposte dei sindaci».

«A oggi – ha spiegato ancora – non è stato raggiunto un accordo tra tutti i sindaci. Fino a quando non ci sarà il placet della commissione ministeriale le opere compensative non potranno essere realizzate. Anas è assolutamente a fianco dei sindaci e si è dimostrata sempre disponibile. Bisogna, comunque, rispettare un insieme di regole che Anas deve rispettare insieme ai sindaci». (rrc)

Via libera al progetto Anas per collegare Catanzaro e Crotone in 30 minuti

Esito positivo per il progetto dell’Anas, che prevede la realizzazione di una strada di collegamento tra Catanzaro e Crotone, la cui percorrenza è di circa 30 minuti, che è stato presentato alla Provincia di Catanzaro, con i sindaci dei comuni interessati dal progetto.

Presenti, il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, il delegato per il Presidente della Provincia di Crotone, Francesco Coco, Fabio Pisciuneri, Responsabile Servizio Trasporti, Mobilità e Sicurezza Stradale della provincia di Crotone, i sindaci dei comuni di Andali, Belcastro, Cerva, Cropani, Crotone, Cutro, Marcedusa, Mesoraca, Roccabernarda, Sellia Marina, Sersale, Simeri Crichi, Soveria Simeri e per Anas il Responsabile Area Nuove Opere Struttura Territoriale Calabria, Silvio Canalella.

Canalella, nel corso dell’incontro, ha illustrato il tracciato proposto dagli Enti, ed oggetto di specifica delibera comunale da parte di tutti i comuni interessati che avevano espressamente richiesto alla Regione Calabria di superare la fase di dibattito pubblico, al fine di snellire ed accelerare le fasi di realizzazione dell’opera.

Originato dalle istanze del territorio e “ingegnerizzato”, il tracciato, che sarà sviluppato e verificato da Anas nell’ambito del progetto di fattibilità in corso di redazione, riguarda l’itinerario in variante in nuova sede Catanzaro Crotone, dallo svincolo di Simeri Crichi al km 17,020 della strada statale 106 ‘Jonica’ Var A allo svincolo Passovecchio al km 250,800 della statale 106.
I sindaci interessati dalla variante hanno condiviso la soluzione progettuale consapevoli dell’importanza per il territorio poiché una volta che la nuova opera verrà realizzata, ridurrà i tempi di percorrenza per raggiungere i due capoluoghi di Catanzaro e Crotone e collegherà più facilmente i comuni montani e costieri alle principali vie di comunicazione e alle infrastrutture di trasporto principali, oltre che ottenere un sensibile miglioramento degli standard di sicurezza.

Gli Amministratori locali hanno voluto ringraziare Anas per il percorso di condivisione del progetto prima della convocazione della conferenza di servizi e per aver accolto e recepito le richieste dei territori. (rcz)

STATALE 106, LA STRADA DELLA VERGOGNA
UN’ALTRA NUOVA INCOMPIUTA IN CALABRIA?

di FABIO PUGLIESE – «La nostra regione versa in una crisi così grave – anche d’immagine – da apparire senza scampo» scriveva, nei giorni scorsi, Agazio Loiero, già ministro e presidente della Regione Calabria. Parole che pesano come macigni, per una regione, come la nostra, in cui si finisce in televisione o per fatti di cronaca nera, o per malasanità e, ancora peggio, per le grandi incompiute, come lo è il terzo Megalotto della Statale 106 che, come già denunciato dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime sulla Strada Statale 106”, rischia di diventare «la nuova eterna incompiuta in Calabria».

Ma non è solo la televisione a occuparsi della ‘brutta Calabria’: sabato 29 maggio abbiamo letto l’articolo pubblicato su Domani, il quotidiano nazionale d’informazione edito da Carlo De Benedetti, e diretto da Stefano Feltri, dal titolo La grande opera in versione grillina è già insabbiata, a firma di Daniele Martini. Un articolo che riguarda, purtroppo, il progetto di ammodernamento del Megalotto 3, il tratto di strada Statale 106 compreso tra Sibari e Roseto Capo Spulico.

Nell’articolo si fa riferimento all’occupazione della sede Anas di Trebisacce, avvenuta da parte dei sindaci dell’alto Jonio cosentino, che hanno lamentato sull’opera problematiche evidenti a tutti, e che racconta chi è il “Rup” del progetto: l’ingegnere Silvio Canananella che, oltre ad essere addirittura “Responsabile Nuove Opere” per la Struttura Territoriale di Anas in Calabria è, appunto, anche Responsabile Unico del Procedimento per il Megalotto 3.

Niente male per un Dirigente di prima nomina, che il quotidiano nazionale ci riferisce essere «un tecnico – si legge appunto nell’articolo – che, come si dice in questi casi, ‘ha delle conoscenze’ essendo stato compagno di scuola a Caltanissetta del sottosegretario Cancelleri».

Ancor più inquietante è quanto viene riportato nella parte finale dell’articolo del quotidiano: qui, infatti, viene specificato che la ministra del Partito Democratico, Paola De Micheli, ha erogato in anticipo alla Webuild «il 30% del valore delle costruzioni, cioè 288 milioni di euro», favorendo, di fatto, l’impresa visto e considerato che l’Anas, più sobriamente, aveva previsto nelle fasi propedeutiche alla firma del contratto, l’anticipo del 20 percento…

Eppure, nonostante questo lauto anticipo, ad oggi non è stato neanche progettato un Campo Base, le operazioni propedeutiche all’avvio dei lavori non sono state concluse e, malgrado la propaganda del sottosegretario Giancarlo Cancelleri, unita a quella di qualche suo vicino parlamentare incapace ed incompetente, il re è nudo e sotto questo cielo non si vede niente di concreto…

Bisogna, altresì, ricordare che nella finta inaugurazione del 19 maggio 2020 non furono mai consegnati i lavori al contraente generale, poiché quel verbale fu solo firmato con riserva. Questo implica che, ancora oggi, non abbiamo tempi certi per la realizzazione dell’Opera e, questo, certamente, può determinare un aumento dei costi per la realizzazione del progetto.
La responsabilità è certamente ascrivibile alla sconsiderata gestione del Partito Democratico e del M5S. Quest’ultimo, sul progetto non ha mai dimostrato una posizione favorevole e, ancora oggi, ha nell’alto Jonio diversi suoi rappresentanti che si dicono fortemente contrari alla sua realizzazione.

Nel corso della diretta della trasmissione televisiva L’Aria che Tira, diretta da Myrta Merlino su La7, ha aperto un focus sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. Sulla Statale 106 erano presenti, insieme alla giornalista di La7 Ludovica Ciriello, il sindaco di Cassano all’Ionio, Giovanni Papasso, ed il prof. Antonio Trento, presidente dell’Associazione “Capodanno in Paradiso”, ma anche autorevole esponente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

La trasmissione era incentrata sul tema del “decreto semplificazioni” annunciato come un provvedimento che avrebbe fatto ripartire le opere pubbliche in Italia mentre, invece, non ha fatto partire proprio un bel nulla. Compreso il Megalotto 3 della Statale Jonica in Calabria: il più grande cantiere d’Italia – è stato definito – nonostante ancora oggi non vi sia proprio un bel nulla.

La conduttrice Merlino ha chiesto al sindaco Papasso perché i lavori non si fanno, e il primo cittadino di Cassano all’Ionio che ha affermato che da qualche tempo «è cambiato qualcosa. Mentre prima io ed i miei sette colleghi sindaci interessati dall’Opera eravamo coinvolti, oggi non siamo coinvolti più. Abbiamo chiesto un appuntamento con il Commissario, che poi è l’ing. Simonini, l’amministratore delegato di Anas Gruppo FS Italiane proprio per parlare con lui e per cercare di capire cosa sta succedendo».

Dopo il sindaco Papasso, la conduttrice Merlino ha ripreso la parola e, di fronte ai numeri impietosi delle vittime e dei feriti della Statale 106 avvenuti dal ’96 ad oggi, ha riflettuto sull’importanza di quanto la realizzazione di un’opera è determinante per la sicurezza e la vita di una persona e, quindi, sul danno che l’immobilismo delle Istituzioni e degli Enti preposti determina alla collettività cedendo la parola, per un intervento, al prof. Antonio Trento.

«Io voglio dire una cosa – ha affermato Trento – con molta calma perché arrivi. Io sono convinto che tantissimi politici e funzionari calabresi finiranno all’inferno. E finiranno all’inferno non perché hanno ucciso o hanno sparato qualcuno come la mafia ma perché non hanno fatto quello che dovevano fare quando dovevano farlo. Nonostante le popolazioni, i sindaci, i comitati, le famiglie vadano tutti i giorni a ricordargli che prendono uno stipendio per fare delle cose, questi non fanno niente! Questo è il più grande problema che ha l’Italia». (fp)

I sindaci dell’Alto Jonio occupano pacificamente la sede Anas di Trebisacce

Aollecitare una più pregnante soluzione e una più incisiva azione da parte di Anas nella gestione e definizione delle opere connesse alla costruzione del III Megalotto Sibari-Roseto e in particolare la definizione delle opere compensative. È questo l’obiettivo della pacifica occupazione svolta dai sindaci dell’Alto Jonio, Franco Mundo, sindaco di Trebisacce, Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capo Spulico, accompagnata dall’assessore Giuseppe Nigro, Filomena di Palma, sindaco di Albidona accompagnata dal vicesindaco Salandria, Franco Bettarini, sindaco di Francavilla, il vicesindaco di Cerchiara di Calabria con delega ai lavori pubblici, Giuseppe Ramundo, e l’assessore ai lavori pubblici di Cassano allo Ionio Leonardo Sposato, nonché, in collegamento telefonico, il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli e il sindaco di Villapiana, Paolo Montalti.

I dipendenti presenti hanno contattato immediatamente il Rup, Ing. Silvio Canalella e l’Ing. Biagio Marra dell’Anas, i quali telefonicamente, nel corso dell’occupazione, preso atto delle richieste dei sindaci e condividendone le ragioni, hanno garantito un immediato intervento presso i vertici Anas al fine di fissare quanto prima un incontro a Trebisacce con il presidente Anas Ing. Simonini per definire con concretezza tanto le opere compensative quanto la gestione dei cantieri che stanno sorgendo nei vari comuni.

«Abbiamo voluto porre in essere questo gesto forte – ha dichiarato il sindaco Franco Mundo – perché sta mancando tanto da parte di Anas, quanto da parte degli interlocutori del Governo centrale, il rispetto per i territori che si riscontra in risposte certe, inequivocabili, che tengano conto delle esigenze delle popolazioni che per prime godono e subiscono gli effetti della costruzioni del III Megalotto».

«Ai referenti Anas, Ing. Canalella e Ing. Marra – ha aggiunto – abbiamo chiesto di incontrarci nei nostri territori e non di essere convocati, come è avvenuto tante volte, a Roma, anche tenendo conto che gli innumerevoli incontri hanno sortito scarsi risultati. I Comuni interessati dai lavori del III Megalotto, noi sindaci, e tutti i cittadini che vivono questa nostra terra hanno bisogno di risposte, ne hanno bisogno ora, ne hanno bisogno subito. Se dovesse continuare a persistere l’apatia fattiva che abbiamo riscontrato finora ci riserviamo di continuare la nostra protesta, con ancora maggior forza e risolutezza».

Il sindaco di Roseto Capo Spulico, Mazzia, nel corso del contatto telefonico, ha evidenziato la necessità di un piano di cantierizzazione degli interventi e di definire concretamente le opere compensative.

Il deputato di Alternativa c’èFrancesco Sapia, ha dichiarato di essere vicino ai sindaci del territorio che stanno protestando in maniera pacifica, e ha chiesto che l’Anas «dia chiarezza e certezze sui lavori del III megalotto della Statale 106 ionica, ascoltando le richieste dei sindaci, dei comitati, dei cittadini e dei rappresentanti del popolo che da tempo chiedono conto a riguardo».

«Ritengo – ha aggiunto – che il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, debba considerare queste iniziative di dissenso, che non sono peregrine né di facciata, e quindi farsi carico di assicurare precise risposte da parte dell’Anas, che non possono più essere rinviate».

«L’Alto Ionio cosentino – ha concluso Sapia – merita attenzione, trasparenza e la pronta realizzazione di questa fondamentale opera, che non può avere ulteriori ritardi».  (rcs)

Al via deroga per dibattito pubblico sulla statale 106

Al via al dibattito pubblico per l’intervento sulla Strada Statale 106, nel tratto denominato “Itinerario in variante su nuova sede Catanzaro-Crotone dallo svincolo di Simeri Crichi (Cz) al km 17+020 della Ss106 Var A allo svincolo di Passovecchio (Kr) al km 250+800 della Ss106”.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, a seguito dell’autorizzazione, da parte della Giunta regionale, all’Anas per la deroga del dibattito pubblico.

«Lo scorso 13 gennaio – spiega una nota dell’assessorato –, la Giunta regionale aveva dichiarato l’intervento di particolare interesse pubblico e rilevanza sociale, dando mandato al dipartimento regionale alle Infrastrutture di acquisire l’adesione delle amministrazioni locali interessate».

«Preso atto dell’adesione della maggioranza dei consigli comunali e provinciali interessati – è scritto ancora –, per gli effetti della suddetta delibera, l’Anas verrà autorizzato alla deroga al dibattito pubblico sugli studi progettuali in corso. Utilizzando una possibilità introdotta dal “Decreto semplificazione” si salta una fase procedurale nell’iter autorizzativo che comporta spesso notevoli lungaggini che si traducono anche in 6-12 mesi di attesa per giungere all’approvazione del progetto».

«Si tratta – continua la nota – di un’opera di estremo rilievo che avvicinerà un bacino di oltre 500mila abitanti della provincia di Crotone a Catanzaro e a Lamezia e, conseguentemente, al resto della Calabria e dell’Italia. Nei prossimi giorni, la decisione sarà notificata ad Anas affinché vengano avviate le successive fasi nel progetto accelerando così il complesso iter per la realizzazione di una grande opera attesa da tempo e che contribuirà a un concreto impulso allo sviluppo socio-economico del territorio interessato. Per dare concretezza al processo avviato, l’opera è stata inclusa tra le proposte che la Regione ha avanzato nell’ambito del nuovo contratto di programma trasmesso al Mims».

«La semplificazione del complesso iter autorizzativo per l’avvio dei lavori – ha dichiarato Catalfamo –, è coerente con l’obiettivo primario dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, che mira ad avviare ogni possibile attività che conduca a un adeguato sistema dei trasporti regionale anche attraverso lo snellimento delle procedure e l’accelerazione della realizzazione delle opere, fruendo di ogni possibilità giuridica contenuta nel decreto “Semplificazione” in materia di contratti pubblici». (rcz)

L’assessore Catalfamo chiede stipula nuovo Contratto di programma per investimenti Anas

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha scritto una lettera al ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, la stipula del nuovo Contratto di programma per gli investimenti Anas previsti per il quadriennio 2021-2024.

«In sintesi – spiega una nota dell’assessorato – si propone che con il nuovo contratto vengano confermati alcuni importanti investimenti in corso, anche con incrementi di finanziamento laddove necessari, prevedendo nel contempo nuovi investimenti mirati allo sviluppo dell’intero territorio regionale che in atto presenta gravi deficit infrastrutturali connessi a forti carenze di accessibilità delle aree interne e a condizioni critiche della sicurezza stradale».

«La Rete Anas in Calabria – viene specificato – con i suoi 1.400 chilometri circa, suddivisi tra la dorsale tirrenica, quella jonica e le principali trasversali di collegamento, costituisce la struttura essenziale per la mobilità su gomma dell’intera regione. La messa in sicurezza e il potenziamento di tale rete principale costituiscono un obiettivo imprescindibile per garantire una adeguata mobilità all’interno del nostro territorio».

«Ecco perché per il nuovo contratto di programma – prosegue la nota – oltre a confermare interventi imprescindibili quali quelli previsti per il completamento dell’autostrada A2 nel tratto tra Cosenza e Altilia, della strada statale 106 nella zona della Sibaritide e del Crotonese e sulla Trasversale delle Serre, sono stati proposti nuovi importanti interventi da realizzare sull’intera rete regionale con una precisa attenzione alle aree rimaste fuori dalla programmazione degli ultimi anni».

«Si cita, ad esempio – è sottolineato – l’intero tratto della 106 a sud di Catanzaro, per il quale il contratto di programma appena scaduto non prevedeva interventi significativi, neanche in termini di progettazione o di studi di fattibilità, nonostante l’infrastruttura non sia idonea agli attuali volumi di traffico, presentando carreggiate con caratteristiche geometriche non adeguate, attraversamenti con ponti dei primi decenni del novecento, e addirittura tratti a senso unico alternato. Ciò rende improcrastinabile una programmazione efficace per il necessario incremento del livello di servizio di queste strade e soprattutto per una drastica riduzione dei tassi di incidentalità».

«Le proposte sottoposte al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile – evidenzia l’assessore Catalfamo – interessano tutta la Rete Transeuropea (Ten) calabrese, parte essenziale di un sistema dei trasporti a servizio di una regione dell’estremo sud dell’Italia che guarda all’Europa chiedendo interventi immediati nonché prospettive concrete per le next generation». (rcz)