I cittadini hanno “parlato” e hanno deciso che il prossimo Governo sarà di centrodestra, guidato da Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni.
Esulta il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, definendo la vittoria del centrodestra «una bella notizia per il Paese».
«Forza Italia, che in tanti davano per morta – anche grazie allo straordinario impegno del presidente Silvio Berlusconi –, consegue un buon risultato a livello nazionale, confermando di fatto le percentuali delle ultime europee del 2019 – ha detto –. In Calabria il partito azzurro ha avuto un risultato clamoroso, sia al Senato – nel quale non avevamo alcun nostro candidato nell’uninominale – che alla Camera – nella quale, invece, avevamo tre candidati nei collegi uninominali».
«Con il 16% – ha proseguito – abbiamo conseguito la percentuale più alta in Italia per Forza Italia e doppiato il dato nazionale.
Ringrazio tutta la squadra regionale di Forza Italia – dal coordinatore Giuseppe Mangialavori ai parlamentari, dai consiglieri regionali e comunali ai sindaci, dai militanti ai simpatizzanti che hanno creduto nel nostro progetto – per l’impegno profuso, per la bella campagna elettorale, e per gli obiettivi raggiunti».
«Ringrazio i cittadini calabresi – ha detto il Governatore – che hanno votato per il centrodestra e in modo particolare quelli che, raccogliendo il mio invito, hanno votato Forza Italia. Grazie al risultato conseguito ieri e con l’ottima e affidabile squadra di parlamentari di Forza Italia, adesso il governo regionale sarà più forte nel rapporto con il governo nazionale. Come ho detto nel corso della campagna elettorale, quello che prima chiedevamo quasi con il cappello in mano adesso – con la forza dei numeri – lo potremo pretendere».
«Rassicuro i calabresi, anche grazie a voi sarò ancora più determinano nel far valere, con i ministri dell’esecutivo nazionale – ha concluso – le ragioni della Calabria sulle infrastrutture, sul rigassificatore di Gioia Tauro, sull’idrico, sui rifiuti, sugli investimenti, sul lavoro, e soprattutto sulla sanità».
Anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato che «quando il centrodestra è unito e presenta una solida piattaforma programmatica, vince e convince».
«Il voto conferma una saldatura, sia a livello nazionale che regionale – ha sottolineato – tra i dirigenti e i militanti dei partiti del centrodestra e i bisogni del territorio, che è di buon auspicio affinché il nuovo Parlamento e il nuovo Governo assumano le decisioni giuste, per dare prospettive di speranza agli italiani, da Nord a Sud, soprattutto in questo frangente di drammatica crisi economica e sociale».
«Siamo orgogliosi del consenso che i calabresi hanno riconosciuto alle proposte e ai valori che connotano il centrodestra italiano – ha proseguito – anche perché, oltre a evidenziare l’impegno dei leader nazionali e regionali, si riconosce l’ottimo lavoro che la Regione sta facendo, per rendere efficiente ogni settore e introdurre le innovazioni per fronteggiare le sfide del momento».
«La collaborazione leale e sistematica fra Parlamento, Governo e Regione – ha concluso – darà alla Calabria l’opportunità di perfezionare una serie di provvedimenti, che dovranno consentirci di recuperare il tempo perduto e promuovere sviluppo».
I candidati del Centrodestra
Francesco Cannizzaro, che è stato riconfermato deputato per Forza Italia, dalla sede del coordinamento Provinciale di Forza Italia a Reggio Calabria in un posto su Facebook ha scritto «con la testa e con il cuore si vince»; mentre Giuseppe Mangialavori, confermato al Senato, sempre su Facebook ha scritto: «Gli italiani hanno consegnato un’ampia vittoria al centrodestra e bocciato amaramente le sedicenti forze progressiste».
«Adesso – ha sottolineato – l’imperativo categorico è formare un Governo stabile e in grado di affrontare da subito tutte le emergenze del Paese. Forza Italia ha dimostrato di essere ancora una forza centrale nel panorama politico nazionale. Il suo risultato, in Calabria, è stato a dir poco straordinario: il 16% è la percentuale più alta in Italia, il doppio della media nazionale».
«La Calabria si conferma come la regione più azzurra del Paese e, da coordinatore regionale, non posso non esserne orgoglioso» ha detto ancora, ringraziando «gli elettori calabresi che hanno premiato la nostra proposta politica. Ringrazio il presidente Silvio Berlusconi, per l’apporto che, ancora una volta, ha saputo dare a questa campagna elettorale. E ringrazio il governatore Roberto Occhiuto, la cui leadership ha contribuito in modo decisivo al nostro successo».
«Avere Governi di centrodestra a Roma e a Catanzaro non potrà che avere effetti benefici per la Calabria – ha concluso –. Sono sicuro che, da oggi, sia iniziata una nuova storia per la nostra regione e per il Paese».
L’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, in collegamento su L’Altro Corriere Tv, ha parlato di «un risultato molto importante» da parte di Forza Italia, che «tiene a livello nazionale e va molto bene in Calabria, siamo felici. In Calabria non dovremmo andare sotto il 18, un risultato molto importante, più del doppio di quello nazionale, quello che ci aspettavamo.»
«C’erano sondaggi catastrofici che ci davano al 4,5%, ma li abbiamo smentiti con una bella campagna elettorale e con la risposta della gente. C’è un arretramento rispetto alle Regionali ma alle Politiche non ci sono le preferenze, e abbiamo sfidato calibri come la Meloni e Conte. Forza Italia Calabria – ha spiegato l’assessore regionale – è azionista di maggioranza nel partito nazionale, infatti in Calabria potremmo eleggere sei parlamentari, il 10% del totale».
«Forza Italia afferma il principio per cui il nostro governatore Roberto Occhiuto – ha continuato – fino a qualche mese fa capogruppo del partito alla Camera, sarà proposto come uno dei potenziali leader del partito. Ci sono già altre esperienze in questo senso, penso a Zingaretti nel Pd o nella Lega a Fedriga e Zaia: in Forza Italia la Calabria può dire la sua con Occhiuto».
Denis Nesci, coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia, ha parlato di «una notte dalle mille emozioni, che resterà nella storia del nostro Paese».
«Giorgia Meloni – ha proseguito – si appresta a diventare la prima donna Premier della nazione, grazie ad un risultato inequivocabile in grado, ancora prima della distribuzione definitiva dei seggi, di garantirle una maggioranza solida nei due rami del Parlamento. Grazie ai reggini per la fiducia accordata alla proposta di Fratelli d’Italia, alla quale risponderemo con responsabilità e serietà. Una robusta affermazione che ha permesso al nostro partito di raggiungere numeri importanti sia alla Camera (oltre il 22%) che al Senato (oltre il 23%) e di diventare la prima compagine politica a Reggio Calabria. Per me, anche questo, è motivo di grande orgoglio».
«Contenuta l’onda d’urto del Movimento Cinque Stelle – ha detto ancora – che al Sud ha fatto registrare numeri considerevoli, ma costretta ad impattare sull’entusiasmo e sulla forza del radicamento della nostra comunità politica in città e anche in provincia. Uno sforzo di passione ed aggregazione, per cui non si sono sottratti i nostri dirigenti, i nostri rappresentanti istituzionali, i nostri amministratori e ovviamente i nostri candidati, a cui va la mia riconoscenza».
«Il dato acquisisce ancora più valore nel costatare che anche il Partito Democratico, anzi – ha continuato – l’intera coalizione di centrosinistra, resta alle spalle di Fdi, nonostante i suoi big in campo, e nonostante un’amministrazione monocolore alla guida del Comune e della Città Metropolitana. Un altro – l’ ennesimo – segnale che il giudizio dei cittadini va nell’unica direzione dell’ alternativa di governo anche a livello locale. Bocciato in tutte le sue componenti il Pd ed il centrosinistra».
«Un gran giorno di festa per Fratelli d’Italia – ha detto ancora – il cui impegno costante sui territori che ha permesso di raccogliere i frutti di un lavoro di prossimità e presenza, è stato riconosciuto da elettori attenti a scegliere il merito e la competenza. Valori per i quali Fratelli d’Italia, ha ricevuto un mandato ampio per governare l’Italia e aggredire da subito le tante emergenze dalle quali è incalzata».
«Il nuovo Parlamento ha le esperienze e i profili giusti per portare il Paese fuori dalla burrasca – ha concluso – già dal 13 ottobre quando i partiti saranno chiamati ad eleggere i presidenti di Camera e Senato. Il primo spartiacque per una legislatura che – sono certo – aprirà una nuova e prospera stagione per gli italiani».
«Con Giorgia Meloni siamo entrati nei libri di storia», ha dichiarato Fausto Orsomarso, nel corso dello speciale Elezioni de L’Altro Corriere Tv.
«In tutta Italia, ma anche soprattutto in Calabria la prima grande preoccupazione è il dato dell’astensionismo. Dispiace per chi invece crede nella democrazia e che bisogna mettere in sicurezza l’Italia» ha proseguito, aggiungendo che «ci sarebbe da ringraziare tanti giovani, uomini e donne che in questi anni mi hanno permesso di stare nelle istituzioni».
«Ci auguriamo che la Calabria sarà protagonista anche nell’azione di governo nazionale – ha concluso –. Noi dobbiamo essere all’altezza, scegliere quali politiche vanno fatte al sud e quali investimenti fare. Giorgia Meloni è la migliore rassicurazione rispetto a questo».
Esulta Wanda Ferro, eletta nella Camera dei Deputati per Fratelli d’Italia, che ha ricordato al talk de L’Altro Corriere che «siamo la forza trainante. Giorgia Meloni ha dimostrato di non tradire gli elettori, ma è stato comunque importante il contributo degli alleati. Il dato attuale credo dimostri come il popolo italiano abbia deciso di dare il proprio assenso a Meloni».
Ferro, dopo aver detto che la Lega ha pagato l’errore «del governo gialloverde e del governo Draghi» e che «non posso gioire del tracollo della Lega», ha ribadito la «sfida da affrontare e è quella dei posti di lavoro persi in un batter d’occhio, e dobbiamo dimostrare di essere pronti. Ci saranno scelte più popolari e altre meno ma abbiamo dimostrato di avere tanto coraggio».
Domenico Furgiuele, eletto alla Camera dei Deputati, sempre a L’Altro Corriere ha dichiarato che «abbiamo vissuto la difficoltà di doverci confrontare con delle persone politicamente ricattate dai 5 Stelle», ma «abbiamo vinto, perché evidentemente siamo stati più bravi a portare un messaggio, a portare delle idee che hanno sovrastato quella voglia di assistenzialismo che purtroppo ha pervaso per colpa del Movimento 5 Stelle».
«Ci impegneremo – ha aggiunto Furgiuele – per fare capire a questi elettori, politicamente ricattati dal reddito di cittadinanza, che un’alternativa c’è, che si può lavorare e si può cercare di avere una dignità».
«Ancora non mi sono potuta fermare da ieri sera per potermi dedicare a voi», ha scritto su Facebook Tilde Minasi, assessore regionale alle Politiche Sociali della Regione che è stata eletta al Senato con la Lega.
«Qui, in segreteria, sto ascoltando Matteo Salvini nella sua analisi del voto, quella sulla mia Calabria la faremo tra poco (ma vi anticipo che sono molto contenta, soprattutto nel mio collegio siamo andati molto bene!)».
«Intanto, però, – ha concluso – giusto un attimo di pausa… Per dirvi solo un primo rapido Grazie!».
«Il Movimento 5 Stelle si conferma come primo partito al Sud», ha dichiarato Giuseppe Conte, leader del Movimento che, in queste elezioni, è il terzo partito, con un 15,4%.
«Tutti ci davano in picchiata e la rimonta è stata significativa» ha proseguito Conte, ribadendo che «siamo la terza forza politica e, quindi, abbiamo una grande responsabilità. Siamo il primo partito al Sud e questo dimostra che quando hai delle idee, dei progetti, passione e parli ai cittadini con cuore sincero loro rispondono».
«Lo dico subito: saremo un’opposizione intransigenti – ha concluso –. Difenderemo le nostre battaglie e le le riforme attuate: non permetteremo a nessuno di metterle in discussione. Su questo abbiamo gran parte del Paese dalla nostra parte. E sono sicuro che anche dall’opposizione riusciremo a realizzare l’agenda progressista».
A evidenziare il dato politico raggiunto dai 5 Stelle a queste elezioni è Davide Tavernise, capogruppo in Consiglio regionale del Movimento: «Il M5S è la prima forza politica della regione. I seggi all’uninominale contesi nella provincia di Cosenza e di Crotone dimostrano, altresì, che c’è stato un dato aggiuntivo: c’è stata una partita dentro la partita».
«È stata, certamente – ha proseguito – quella giocata dai candidati Saladino, Orrico e Baldino, ma i risultati raggiunti nell’area ionica in alcune realtà, come per esempio Crosia, Cariati, Acri, Crotone dove il M5S supera addirittura le altre forze politiche in coalizione, sono la testimonianza che parte del successo è da ricondursi anche al lavoro fatto finora in regione».
«Un lavoro quotidiano – ha concluso –che ha restituito credibilità al Movimento, centrato sulle priorità dei territori, specie di quelli privati di servizi pubblici essenziali, fatto di interlocuzione con i sindaci del territorio e con associazioni interessate. Un lavoro che deve continuare ora nel solco di quanto fatto fino ad oggi, ed arrivare con più forza sui territori del sud della Calabria che hanno premiato meno. Perché il risultato nella nostra regione deve restituirci uno sguardo fiducioso sul futuro del Movimento ma sempre con un occhio critico affinché il dato proveniente da Reggio Calabria o dal vibonese si uniformi al successo dell’area ionica».
Soddisfatto per il risultato elettorale del Movimento 5 Stelle anche il coordinatore Massimo Misiti, sottolineando s L’Altro Corriere che Conte è «molto contento e quanto prima sarà lui stesso a ringraziare i calabresi».
Per Misiti, il risultato ottenuto «è stato sugli argomenti, che sono stati la lotta alla mafia, lotta alla povertà. Abbiamo fatto errori nei quattro anni e mezzo ma li abbiamo riconosciuti, la fiducia che ci è stata posta, anche se non ci aspettavamo questi numeri, sarà una responsabilità e un peso. La scelta di due candidature simbolo, come De Raho e Scarpinato, ha dato una spinta in più».
«Il M5S in Calabria sarà il cavallo di un’organizzazione che sarà replicata altrove – ha concluso – sarà un laboratorio non indifferente con forum tematici già partiti e con un percorso gerarchico e ruoli ben definiti. Creeremo un M5S e 2.0 aperto a chi vuole fare buona politica. Siamo molto contenti, ora cerchiamo di capitalizzare questo risultato».
Per Raffaele Mammoliti, consigliere regionale del Partito Democratico, nel corso dello speciale de L’Altro Corriere Tv, ha dichiarato che «il centrodestra ha vinto ma quel voto va analizzato. Alle regionali avevano ottenuto il 54% quindi il dato attuale è un passo indietro. Quell’alleanza vince perché il Pd e Movimento Cinque Stelle non sono stati nelle condizioni di fare alleanze, altrimenti i dati si sarebbero capovolti».
«Abbiamo perso. Un partito serio si interroga sulle ragioni della sconfitta – ha sottolineato Mammoliti – ed il Partito democratico non è più di sinistra, non rappresenta le famiglie in difficoltà, la sinistra sociale, la componente del lavoro, il disagio».
«La spinta propulsiva del Pd si è conclusa – ha rimarcato il consigliere regionale – il partito va rifondato. La sinistra delle periferie deve ritrovare la forza di rappresentare le fasce deboli, quel mondo. Abbiamo perso anche perché i cinque stelle hanno incamerato molta sinistra sociale».
«E poi – insiste – il partito non è in grado di valorizzare le nostre misure come il reddito di inclusione che era una nostra proposta. Tra l’altro trasecolo rispetto alle dichiarazioni di uomini delle istituzioni di centrodestra, secondo cui il reddito di cittadinanza è un ricatto o, addirittura, voto di scambio».
«Non mi interessa l’individuazione dei capri espiatori, discuto la linea politica del partito. Il segretario regionale Nicola Irto ha proposto i migliori nomi possibili segnalati dalle federazioni. Sulla base di quel ventaglio di nomi, Irto ha indicato il meglio», ha concluso.
Francesco Pitaro, in un post su Facebook, ha scritto che «ci abbiamo provato, ma la mancata alleanza Pd – Cinque Stelle, in una competizione regolata da una pessima legge elettorale che premia le alleanze elettoralistiche, ha consegnato la vittoria al centrodestra trainato da Fdi».
«La scarsa affluenza alle urne, con la Calabria che batte tutti – ha spiegato – evidenzia un rilevante problema democratico. È importante prendere in considerazione la crisi della rappresentanza, dovuta al distacco fra politica e popolo, ma adesso è urgente che gli esponenti dell’area progressista, che è maggioranza nel Paese, trovino il modo di unire progettualità e forze. La progettualità del Pd e il nuovo corso del partito di Conte, che hanno in comune una visione europeista dei problemi, sono imprescindibili per garantire all’Italia la possibilità di superare povertà, privilegi, pregiudizi e paure».
«Anche in Calabria abbiamo fatto di tutto per esporre le buone proposte del Pd che, dopo anni di commissariamento – ha concluso – con Nicola Irto, attraverso una marcata azione di rinnovamento, sta recuperando spazio e credibilità. Personalmente, ringrazio le amiche e gli amici, davvero tantissimi, per la stima e l’affetto che mi hanno dimostrato. Con tutti voi, assieme al gruppo dirigente e ai militanti del Pd, abbiamo tracciato un percorso d’impegno per il bene comune. Un impegno che non finisce qui».
«Gli italiani hanno scelto di farsi governare dal centrodestra», ha scritto in una nota Dalila Nesci, deputata di Impegno Civico e sottosegretaria per il Sud.
«Dobbiamo riconoscere e accettare l’esito del voto democratico del 25 settembre, senza ignorare il significato dell’aumento degli astenuti rispetto alle Politiche del 2018» ha aggiunto, congratulandosi con «Giorgia Meloni e a Giuseppe Conte, che hanno vinto».
«Mi auguro che il prossimo esecutivo – ha proseguito Nesci – continui sulla strada delle riforme che avevamo avviato e non disperda l’enorme lavoro che con il presidente Draghi avevamo svolto per l’attuazione del Pnrr, anche riuscendo a garantire le giuste risorse e vere opportunità al Mezzogiorno e ai piccoli Comuni del Sud. Soprattutto, auspico che il futuro governo di centrodestra intervenga al più presto con un decreto che metta in sicurezza famiglie ed imprese dai gravissimi rischi legati alla crisi energetica, economica e sociale in atto».
«Non abbiamo avuto il tempo – ha detto la deputata di Impegno Civico – di far comprendere agli elettori gli sforzi compiuti in un periodo delicatissimo, il nostro progetto politico e le nostre proposte, dal taglio delle bollette alle agevolazioni fiscali, dalle misure per i giovani a quelle per la tutela della salute e dell’ambiente, per la tenuta dello Stato sociale e per la crescita economica. Ringrazio tutte le persone con cui mi sono confrontata negli anni e quanti mi hanno dato fiducia per il mio operato».
«Malgrado la sconfitta elettorale, ho la certezza – ha concluso Nesci – d’aver prodotto risultati importanti, anche per il bene della mia Calabria, per cui continuerò a lottare con coraggio e determinazione». (rrm)