REGGIO – L’evento “Giornata della Memoria – Il modo dopo”

Alle 18, in diretta Facebook sulla pagina di S’Intesi – Cantiere di Civismo, la conversazione Giornata della Memoria – Il mondo dopo, organizzato da S’Intesi – Cantiere di Civismo di Reggio Calabria.

Partecipano il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore Giuggi Palmenta, i consiglieri comunali di S’intesi, Malara e Cardia e, soprattutto, Antonio Casile del presidio Anpi di Reggio Calabria e il prof. Sandro Vitale.

«A dialogare con noi – si legge in una nota – ci sarà, anche, la scrittrice Nadia Crucitti, autrice di un’opera importante che racconta attraverso un metodo certosino nel ricostruire i fatti, donando un grande valore pedagogico al testo, il ricordo di un evento che deve rimanere impresso nella mente dei più giovani, affinché non accada mai più.

«Quando i libri verranno bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone».  È la frase di Heinrich Heine, poeta ottocentesco tedesco, riportata sul monumento di Berlino che ricorda il rogo dei libri “non tedeschi” voluti ed effettuati dai nazisti. 

Il 10 maggio 1933 l’Associazione studentesca della Germania organizzò fiaccolate nelle principali città universitarie tedesche. Furono dati alle fiamme migliaia di volumi: le opere delle teorie marxiste, quelle che attaccavano i fondamenti della religione o morale, ma anche quelle di scrittori considerati di sinistra e degli autori ebraici, da Albert Einstein a Sigmund Freud.  

Quel giorno segnò, di fatto, l’inizio della censura nazista.

Per questo e soprattutto per riaffermare che l’orrore dell’Olocausto degli ebrei e di tante altre pulizie etniche – vicine e lontane nel tempo- non deve tornare mai piú, in occasione della Giornata della Memoria abbiamo predisposto un incontro e discussione sul tema: La Giornata della memoria, il mondo dopo.

Abbiamo scelto di proposito il giorno dopo la data che ricorda le vittime dell’olocausto, perché è importante dare un seguito a ciò che amiamo sostenere durante le ricorrenze.

“Ricordare quello che è successo serve perché dopo quel giorno nessuno può più ignorare e nulla può più essere dimenticato. Il tempo ha spiegato ma non guarito. Oggi è più forte che mai il richiamo alle nostre coscienze. È nostro dovere rendere onore a chi si oppose a quelle barbarie. E‘ un impegno che abbiamo preso con le generazioni future”. 

Il Giorno della Memoria deve essere un momento di ricordo e di monito alle giovani generazioni, con lo scopo di seminare potenti anticorpi contro l’intolleranza, la demagogia e l’autoritarismo. (rrc)

Giornata della Memoria, le iniziative dei Musei calabresi

Domani, 27 gennaio, si Celebra la Giornata della Memoria, e diversi Musei afferenti alla Direzione regionale Musei Calabria hanno organizzato diverse iniziative ad hoc.

Il Museo archeologico nazionale di Crotone parteciperà alla ricorrenza con una diretta Facebook che, a partire dalle 18, dove affronterà il tema della presenza in città e nel Marchesato di una comunità ebraica molto attiva, soprattutto durante il Medioevo. In tal senso, numerosi sono i documenti d’archivio che parlano dell’esistenza di una sinagoga in città. Del resto, la felice posizione di Crotone – unico porto della costa jonica calabrese – agevolava le attività commerciali di cui gli ebrei erano maestri. Tratteranno il tema il direttore Gregorio Aversa, l’archeologo Francesco Cuteri, gli storici Andrea Pesavento e Pino Rende, il cultore di tradizioni popolari Enzo Monte.

Anche il Museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia si interesserà della presenza del popolo ebraico sul territorio. In questo caso, però, lo farà con la presentazione dei reperti archeologici afferenti alle sue collezioni: due frammenti di anse di anfore con menorah, appartenenti a due recipienti di forma differente, databili prima metà IV- fine VII secolo d. C. Il primo è un frammento di ansa a nastro, il secondo è un’ansa a bastoncello del tipo Keay LII. I reperti, di alto valore scientifico, sono esposti nella vetrina posta al piano inferiore del museo, nel percorso “La città Romana- la fase Tardo Antica il quartiere in località S. Aloe-Storia delle Ricerche”.

Per quanto riguarda il Museo e Parco archeologico “Archeoderi” di Bova Marina, a sua volta in collaborazione con il Museo archeologico “Mètauros” di Gioia Tauro presenterà l’evento musicale Sulle note della memoria. Il Maestro violoncellista Deborah Perri eseguirà due brani sul tema dell’olocausto. L’evento si svolgerà sui profili Facebook dei due musei a partire dalle 17.

La Galleria nazionale di Cosenza, invece, parteciperà alla Giornata della Memoria condividendo, attraverso i propri canali social, alcuni interessanti post sulla vita di Antonietta Raphael e sull’opera Grande Maternità.

Infine, la Cattolica di Stilo, pronta a dare il proprio contributo all’evento con l’inserimento di contenuti social sui propri canali. (rrm)

 

Giornata della Memoria, la Shoah tra storia e attualità

di PASQUALE AMATO – La Giornata della Memoria non deve servire solo per ricordare lo sterminio di sei milioni di Ebrei, ma anche quello dei malati, degli zingari, dei perseguitati politici, dei “diversi”, dei bambini. Abbiamo il dovere di ricordare. Non per fomentare odio verso gli aguzzini, ma per ammonirci, vicendevolmente, sugli esiti nefasti che l’intolleranza e il razzismo portano tragicamente con sè.

Più di 70 anni da, per le strade d’Europa si aggirò una tribù selvaggia e spietata, che diede la caccia ai bambini degli orfanotrofi, ai vecchi, ai malati, agli handicappati, agli zingari per bruciarli nei forni, annegarli nei fiumi, avvelenarli con i gas, seppellirli vivi in fosse comuni. Quella tribù selvaggia era un corpo statale, scelto e selezionato, della Nazione che, nel’700 e nell’800 era stata protagonista della cultura europea e che ora dava a quella “tribù” la piena copertura morale e materiale per compiere quell’incredibile scempio.

Non si può fare a meno di pensare ai troppi bambini annientati. Non si può pensare ad Auschwitz, a Buchenwald, a Mauthausen, abisso senza ritorno, dove l’umanità è sprofondata per sempre. Dobbiamo sforzarci di capire come si sia giunti a quei misfatti, e dobbiamo distinguere ogni comportamento umano alla luce delle circostanze e di tempo e di luogo- Quello che è accaduto può di nuovo accadere. Il razzismo è una malapianta difficile da estirpare. E, mentre preserviamo la memoria del passato, dobbiamo avere una coscienza critica sul presente.

Infatti, la tragica lezione della Shoah non è bastata. Nuovi razzismi si sono affacciati nei vari continenti. E, tuttora, divampano in vari territori del mondo. Una nuova ignobile formula si è affacciata alla soluzione finalepulizia etnica.

Tutte forme diverse dall’antisemitismo, ma ad esso apparentate, pur lontane come sono dalla sua perfezione scientifica di stampo teutonico. Sono razzismi etnici, religiosi o fondati su egoismi economici. Oggi, difficilmente potrebbe avvenire un’altra Shoah. Tuttavia, la storia recente, la cronaca quotidiana, ci sta mostrando che il pericolo di altri genocidi non è affatto scongiurato. È per questo che occorre ricordare, sempre, che «Là dove si danno alle fiamme i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini» scrive H. Heine.

Che almeno, per le vittime della furia selvaggia dell’uomo, non si compia la profezia che chiude una lirica ritrovata in un campo di sterminio: Morirò domani
con parole d’amore sulle labbra
nell’alba di una notte d’esilio
Solo di fronte al cielo indifferente
nessuno avrà saputo la mia fatica
per diventare uomo.

Occorre pensare come pensò la deportata Irene: «Mi hanno portato via i genitori, l’identità, il fratello e la sorella e i miei averi. C’è qualcosa che vogliono da me. E allora, ho pensato alla mia anima. Ho detto: non riusciranno a portarmela via, la mia anima».

È per questo che non bisogna mai lavarsi le mani, come denunciò Martin Niemoeller, pastore evangelico deportato a Dachau: «Prima vennero gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo. Poi vennero per i comunisti, e io non dissi nulla perché non ero comunista. Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa». (rrc)

CROTONE – Si celebra la Giornata della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Crotone, Rachele Via, ha invitato le scuole della città a documentare, attraverso video o foto, le singole iniziative, tutte importanti e significative, che si terranno negli istituti scolastici.

Queste, poi, saranno pubblicate sulla pagina social ufficiale del Comune “Città di Crotone” e diventare patrimonio comune.

«Un messaggio importante – si legge in una nota – che dai ragazzi arriverà a tutta la comunità. Attraverso la bellezza dei nostri alunni sarà veicolata una grande risposta contro la violenza, le divisioni, l’intolleranza».

Tra i primi lavori pervenuti, c’è quello realizzato dagli studenti delle classi 2A, 2B e 3A del’IC “V Alfieri” che, sotto la guida della prof.ssa Antonia Prosperati, docente di lingua inglese, hanno rappresentato la Shoah con un power point.

 

CASTROVILLARI (CS) – Si celebra la Giornata della Memoria

Domani sera, alle 19, in diretta Fb sulla pagina Fb del Comune di Castrovillari e su Kontatto Radio, si celebra la Giornata della Memoria.

Partecipano Gianluigi Trombetti, storico, Katia Grande, violinista, guidati, nel contributo a tre, dall’artista Sasà Calabrese, non nuovo a tali tipi di appuntamenti legati all’Appartenenza ed alle tensioni di Donne e Uomini.

«Per l’occasione – si legge in una nota – è stato pensato un ordito, tra letteratura, musica e brani storici, per rappresentare al meglio quel Tempo, indimenticabile, che rilancia continuamente il valore della dignità umana a qualsiasi latitudine e in ogni connotazione. Nello specifico si parlerà del quartiere “Giudeca”, nel rione Civita, e della presenza ebraica, sempre a Castrovillari, dal medioevo sino alla loro espulsione nel 1540, ma anche degli internati del campo di Tarsia nonché di quelli a “confino” come lo era il medico Schwarz nel capoluogo del Pollino. Tutto ciò verrà sottolineato dalla lettura di brani, da arie di musica classica e provenienti da colonne sonore di film composte da autori ebrei».

«Un’occasione – ha precisato il sindaco, Domenico Lo Polito, annunciando l’evento –  per comprendere, insomma, meglio il messaggio universale della Shoah e ricordare ciò che ha devastato interiormente e fisicamente migliaia di persone, a cui era stato tolto tutto tra la guerra ed i campi di sterminio. Un modo per rilanciare, pure, il significato imprescindibile della pace, fondamentale per la crescita, più diffusa, del genere umano. Ed inoltre per meditare sulle tante testimonianze segnate dall’Olocausto ma non piegate dalla follia dell’uomo che si è fatto “dio” per “sacrificare i propri simili a sé stesso». 

«Fattori – ha concluso – fondamentali per la formazione delle nuove generazioni al rispetto della democrazia, contro la dolorosa esperienza del subire il progetto di chi vuole rendere l’io #nessuno# e contro tutto ciò neghi l’umanità e l’identità di ciascuno quali valori assoluti di una cultura globale da trasmettere e promuovere». (rcs)

RENDE (CS) – La Giornata della Memoria celebrata in nome della resistenza

Al Palacultura di Rende, insieme agli studenti del Liceo si è celebrata la Giornata della Memoria.

L’evento, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rende, si è svolto in nome della resistenza.

«Non vogliamo raccontare – ha affermato l’assessore alla Cultura Marta Petrusewicz, rivolgendosi alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione superiore della città – solo delle atroci sofferenze subite dagli ebrei, i rom, gli omosessuali, i disabili e gli infermi nei lager nazisti: c’è anche un sottotesto che vede delle storie di lotta, di testimonianza di vita nonostante la morte certa. È di queste storie che vogliamo raccontarvi».

A loro, infatti, i docenti hanno assegnato il compito di elaborare pensieri e recensioni rispetto alle letture fatte: oltre a C’era anche l’amore nel ghetto di Edelman, edito da Sellerio.

Le ragazze e i ragazzi hanno infatti letto Il mediano di Mauthausen di Francesco Veltri edito da Diarkos, e L’inferno di Treblinka di Vasillij Grossman, pubblicato da Adelphi.

«Bisogna dare voce –  ha concluso l’assessore Petrusewicz – a chi si è ribellato contro la più grande potenza militare del tempo nel tentativo di dare a se stessi e anche agli altri un segnale di vita e di speranza».

A dialogare con le studentesse e gli studenti anche Ludmila Ryba, che ha curato la traduzione in italiano del testo scritto da Edelman: «Attraverso le parole dell’autore abbiamo una testimonianza autentica di ciò che fu la Shoah oltre la tragedia dello sterminio: gesti di militanza e solidarietà attiva. Lo stesso scrittore sottolinea come la cultura debba coltivare l’amore che è dovere».

Il giornalista Francesco Veltri ha, poi, narrato la storia di Vittorio Staccione, calciatore-operaio che pagò con la morte nel campo di concentramento di Mauthausen il suo essersi schierato a fianco degli ultimi: «Ancora oggi mi emoziono quando penso al tragico epilogo della sua vita. Eppure egli rappresenta l’esempio di quanto la sua storia di militanza e passione sia sopravvissuta alla morte stessa».

Durante l’iniziativa sono stati letti gli elaborati preparati dal liceo scientifico “Pitagora”, dal liceo classico “Gioacchino Da Fiore” e dall’IIS “Todaro-Cosentino”.

Il coro polifonico della parrocchia della Santissima Trinità di Saporito ha eseguito alcuni canti scritti dai deportati nei campi di concentramento al confine con l’Olanda oltre ad una composizione composta al Ferramonti di Tarsia. (rcs)

LAMEZIA – “Con la luna per mano” si celebra la Giornata della Memoria

Questa mattina, a Lamezia Terme, alle 10.30, al Teatro Grandinetti, in scena lo spettacolo Con la luna in mano della Compagnia I Teatrini di Napoli.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito della 32esima edizione della rassegna Teatro Ragazzi a cura del Teatrop, è stato scelto per celebrare la Giornata della Memoria.

Domani mattina, saranno presenti il sindaco Paolo Mascaro e il vescovo di Lamezia Terme, S.E. Mons. Giuseppe Schillaci.

Con la luna per mano racconta la storia di due solitudini: due teneri e divertenti personaggi che, grazie al loro sguardo ʻancora bambinoʼ, riescono a incontrarsi in uno spazio immaginario. Qui la luna, sfuggente e scherzosa, diventa un’amica e compagna di giochi.

Lo spettacolo sarà replicato mercoledì 29 gennaio alle 10.30. (rcz)

CROTONE – Giornata della Memoria, incontro con Elvita Frankel

Questa sera, al Circolo Arci di Crotone, alle 19.00, incontro con Elvita Frankel, reduce dal campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia.

L’evento è stato organizzato dall’Arci Crotone in collaborazione con il Liceo Classico Pitagora in occasione della Giornata della Memoria.

Gli allievi del Pitagora, nel corso dell’evento, racconteranno la Shoah. (rkr)

REGGIO – Il Cis della Calabria celebra la Giornata della Memoria

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 16.45, alla Biblioteca Comunale “Pietro De Nava”, l’incontro Per non dimenticareorganizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria «per tentare di comprendere un evento terrificante e per ricordare i genocidi perpetrati dai soldati tedeschi».

Attraverso video proiezioni, introduce Pasquale Triulcio, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, che ricorderà Padre Massimiliano Kolbe e il martirio del francescano polacco. Tutti i presenti alla manifestazione potranno leggere propri componimenti o di altri autori che con le loro opere hanno scritto sulla persecuzione nazista degli ebrei e sui campi di sterminio.

Il 27 gennaio di ogni anno si commemorano le vittime dell’Olocausto, la scelta di tale data per ricordare quando nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nella città polacca di Oswiecim (Auschwitz in tedesco) scoprirono il campo di concentramento e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista. (rrc)

CASTROVILLARI (CS) – Si celebra il Patrono San Giuliano e la Giornata della Memoria

A Castrovillari, insieme alla Giornata della Memoria, si celebra il Santo Patrono San Giuliano.

La celebrazione «è quanto mai pregna di significati non solo per la devozione che si rinnova ma, soprattutto, per ciò che la lega alla Giornata della Memoria: degli “indesiderabili”, nonché all’importante urgenza di pace e di dialogo che attraversa il mondo intero rispetto a rischi oggettivi» si legge in una lettera di Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari.

«Da qui la portata della duplice ricorrenza – prosegue la lettera del sindaco Lo Polito – che si integra ed afferma in più modi la promozione e il primato della Dignità umana.  Con questo spirito bisogna vivere tali appuntamenti, e l’offerta delle Chiavi durante la consueta funzione religiosa nella Basilica Minore, segno di voler affidare tutto questo». 

«L’importanza, poi, di fare memoria di valori e diritti inalienabili- prosegue la lettera del sindaco Lo Polito – riporta l’urgenza di prodigarsi continuamente per questa necessità indispensabile ed inderogabile. Da qui, l’esigenza d’accompagnare sempre più tali tensioni con gesti concreti per non dimenticare, richiamando l’importanza sociale che presenta la Giornata contro le divisioni, la violenza, l’intolleranza che il relativismo cerca d’imporre, ma che è fondamentale bloccare con ciò che afferma l’irriducibilità di ogni esistenza. Trasferire questa consapevolezza alle giovani generazioni è un obbligo». (rcs)