Domani pomeriggio, a Monasterace, alle 17.30, al Museo e Parco Archeologico dell’Antica Kaulon, la presentazione dell’iniziativa La magia dei cristalli.
Partecipano all’iniziativa Antonella Cucciniello, direttore Polo museale della Calabria, Rossella Agostino, direttoreMuseo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon, Angela Acordon, soprintendente SABAP Province di Lucca e Massa Carrara e Cesare De Leo, sindaco di Monasterace.
La magia dei cristalli è un docufilm realizzato da Filippo Corrieri ed Ivan Comi su concessione della Marina Militare e in collaborazione con il Polo museale della Calabria.
L’opera, nata dalla passione per il mare, racconta la Calabria e il suo rapporto con il territorio attraverso la tematica dei fari. Torri luminose immerse nel verde di altopiani, dominanti rocce scoscese o calati sulla vastità del mare, essi descrivono luoghi spesso ancora poco conosciuti, seppure affascinanti.
All’interno di questo filo conduttore emerge il faro di Capo Colonna posto a guardia della costa jonica accanto al monumentale tempio di età classica, sull’antico promontorio Lacinio, uno dei siti archeologici di maggiore rilevanza mediterranea, oggi appartenente al Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna.
Il docufilm è abbinato ad un volumedal titolo I fari della Calabria tra natura e archeologia, un ricco book fotografico pieno di immagini uniche relative ad un viaggio che illustra paesaggi, monumenti, storia e vuole essere un contributo alla bellezza dei luoghi e della loro magia.
Oggi, a Monasterace, il Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon celebra la Festa dei nonni con l’evento Festa dei nonni… al Museo.
Per l’occasione sarà possibile, all’interno delle sale espositive, realizzare degli scatti fotografici dando, così, il via a una gara di visibilità su alcuni social, grazie alla quale la foto più votata potrà essere utilizzata come immagine di copertina fb per tutto il mese di novembre.
Inoltre, dalle ore 18.00 alle 19.00, si potrà fruire, gratuitamente, di una visita guidata.
Nel museo dell’antica Kaulonia sono esposti i reperti rinvenuti nelle campagne di scavo effettuate da Paolo Orsi all’inizio del XX secolo e in occasione delle più recenti indagini, avviate dagli anni ’80, nell’abitato e nelle aree sacre.
Una sezione è dedicata ai reperti subacquei, elementi architettonici quali, rocchi di colonne e contenitori di pece (Kadoi) rinvenuti nel tratto di mare prospiciente l’antica Kaulonia.
Il Parco Archeologico, che si estende parallelamente alla linea di costa, nei pressi del Museo, comprende un ampio settore dell’abitato antico e l’area santuariale con il tempio dorico di Punta Stilo. Visibili tra gli altri, i resti di una delle case più lussuose dell’antica Kaulonia, la Casa del Drago, dal nome del mostro marino raffigurato nel mosaico pavimentale policromo di età ellenistica, oggi esposto al Museo e dell’edificio termale con vasche fittili da cui proviene il mosaico pavimentale con delfini. (rrc)
Questa sera, a Monasterace, alle 20.00, al Museo e Parco Archeologico dell’Antica Kaulon, l’incontro Il contributo della ricognizione-Survey – allo studio dell’economia antica: i casi di Kaulon e Locroi.
L’evento è stato organizzato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2019.
Intervengono Rossella Agostino, direttore del Museo dell’Antica Kaulon e Antonio Facella, ricercatore. (rrc)
Da visitare, a Monasterace, al Museo e Parco Archeologico dell’Antica Kaulon, l’esposizione temporanea del Mosaico dei draghi e dei delfini.
Il manufatto, un mosaico pavimentale ritenuto il più grande complesso musivo, – pertinente ad uno ambiente termale di un complesso monumentale pubblico di IV secolo a.C. abbandonato nel corso del II secolo a.C. – è infatti un formidabile “attrattore” del sito archeologico cauloniate e grazie alla collaborazione di sponsor interessati fattivamente alla valorizzazione del sito – Ditta Falcomar s.r.l., Lions Club Monasterace – Kaulon, Cooperativa Vivikaulon e Restauro Opere d’Arte Giuseppe Mantella – si è programmata la sua apertura nel periodo che solitamente vede una maggiore una maggiore affluenza di turisti in questo bel tratto di litorale ionico meridionale.
L’organizzazione delle attività collaterali alla sua esposizione – occasione che vede presenti anche la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera e l’Arma dei Carabinieri – prevede una serie di visite guidate a cura dei Servizi aggiuntivi, Vivikaulon ed un incontro serale nel giardino del museo archeologico per la data dell’8 agosto 2019 a cura dei Lions Club Monasterace-Kaulon. (rrc)
Il lungomare di Monasterace, in provincia di Reggio, una delle perle joniche di maggiore attrattiva, è tornato finalmente a risplendere: era dal 1982 che si aspettava il nuovo “waterfront” dell’antica Kaulon, un luogo straordinario, adesso anche dal punto di vista ricettivo-turistico. L’inaugurazione alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, del Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, del sindaco della città di Monasterace Cesare De Leo, e del sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Erano presenti anche il vescovo di Locri-Gerace mons. Antonio Oliva, il Procuratore Aggiunto della DDA di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, il Questore Maurizio Vallone, consiglieri regionali, amministratori, sindaci del comprensorio, autorità civili e militari e tantissimi cittadini.
Un giorno di festa con un’ area degradata, occupata abusivamente da quasi 40 anni, che ora è stata riqualificata e restituita definitivamente alla città. «Finalmente – ha detto il sindaco De Leo, dopo aver ringraziato quanti hanno collaborato all’opera di rimozione degli insediamenti abusivi portata avanti con fatica e sacrifici ma anche con grande determinazione dall’amministrazione comunale – restituiamo alla cittadinanza un’area che fino a qualche tempo fa sembrava essere destinata per sempre all’incuria e all’abbandono. Questo spazio, che è stato sottratto all’uso pubblico per tantissimo tempo, in poco meno di un anno è stato trasformato nel cuore pulsante della marina e restituito alla fruizione di tutti i cittadini. Un grande desiderio si è finalmente concretizzato e quest’area diventerà presto il biglietto da visita della nostra città»
Gli ha replicato il sindaco metropolitano Falcomatà: «Monasterace è un luogo meraviglioso che oggi si arricchisce di un’opera di rigenerazione urbana che premia l’impegno del sindaco De Leo e la pianificazione e la strategia dell’ente metropolitano. Il finanziamento di un milione di euro della Città Metropolitana, ottenuto grazie ai “Patti per il Sud”, restituisce ai cittadini un tratto di lungomare meraviglioso che da tanto tempo era inutilizzabile. Un’attrattiva unica per i turisti del nostro territorio metropolitano ed un biglietto da visita che può rendere orgogliosi i cittadini di Monasterace. Giova ricordare – ha sottolineato il sindaco Falcomatà – che se Reggio Calabria non fosse stata Città Metropolitana non avrebbe potuto usufruire di tali fondi, ovvero i 133 milioni dei Patti per il Sud. Il sindaco metropolitano, inoltre, non si sarebbe potuto interfacciare con i sindaci dei novantasei comuni per capire e conoscere le necessità specifiche del territorio come avvenuto nel caso concreto del lungomare dell’antica Kaulon. Da sindaco guardando gli occhi e notando un po’ di commozione del sindaco Cesare De Leo nel momento del taglio del nastro, posso affermare che la consegna di un lavoro così importante non è solo e soltanto costituita dal taglio del nastro stesso. È necessario sottolineare il lavoro certosino, giornaliero ed impegnativo che c’è dietro considerando che le lungaggini burocratiche non sono facili da superare e ci si scontra con mille ostacoli. Bisogna convincere i tuoi cittadini che la città del futuro che stai descrivendo e che vuoi fortemente attuare non è solo e soltanto nella tua testa ma negli atti amministrativi che devi portare avanti. I sindaci di oggi sono l’ultimo baluardo di resistenza amministrativa istituzionale che si può trovare sul territorio. Solo attraverso la sinergia istituzionale si possono produrre risultati concreti per la nostra terra»
La Regione Calabria, ha contribuito alla realizzazione di questo progetto con un finanziamento di un milione di euro, relativo alle risorse dei “Patti per il Sud – Fondo sviluppo e coesione 2014-2020”. Nell’esprimere soddisfazione per quanto è stato realizzato, il presidente Oliverio ha colto l’occasione per ribadire, ancora una volta, la vicinanza concreta e fattiva della Regione alla città di Monasterace e all’amministrazione comunale. «Poco più di un mese fa – ha ricordato – sono venuto qui per presentare il progetto di completamento del recupero del castello. C’ero stato già l’anno scorso per l’inaugurazione del primo lotto di interventi di restyling dell’antico maniero. Un patrimonio storico recuperato alla proprietà pubblica per il quale ultimamente abbiamo investito altri due milioni di euro nella programmazione degli investimenti a favore dei beni culturali che la giunta regionale ha approvato il 2 aprile scorso. Fra dieci giorni – ha aggiunto – saranno completati i lavori di un’altra importante opera che riguarda la messa in sicurezza del sito archeologico dell’Antica Kaulon. Ricordo che quando venni a Monasterace nel 2014, nel corso della campagna elettorale per le regionali, quel sito rischiava di essere risucchiato dal mare e cancellato per sempre. Abbiamo investito due milioni e cinquecentomila euro per il completamento delle opere di difesa costiera e ricostruzione del litorale (Punta Stilo-Foce Fiumara Torbido) per mettere in sicurezza gli scavi archeologici a cui abbiamo aggiunto, con la deliberazione della Giunta Regionale n. 338 del 30.07.2018, un ulteriore stanziamento di un milione e settantaduemila euro per effettuare i lavori complementarI, mettendo così a riparo un patrimonio di inestimabile valore non solo per Monasterace e per la Calabria, ma per l’intera umanità. Abbiamo investito altri 300 mila euro anche in direzione del potenziamento del Museo. Oggi – ha proseguito il presidente Oliverio – inauguriamo un’altra importante realizzazione che riguarda questo bellissimo waterfront, che coniuga il patrimonio culturale di cui Monasterace è depositaria con la forza attrattiva del mare e su cui sicuramente verranno realizzate attività economiche e attrattive che consentiranno a questo pezzo di territorio di diventare fattore di crescita e di sviluppo dell’intera città. Altri investimenti, ne sono certo, riguarderanno la valorizzazione e il rilancio dell’antico borgo di Monasterace. A tal proposito ricordo che abbiamo investito 136 milioni di euro, un investimento che non ha precedenti a livello nazionale, per interventi pubblici e privati di recupero e riqualificazione dei borghi calabresi pari a circa 136 milioni di euro e lo abbiamo fatto contestualmente all’approvazione di una legge Urbanistica il cui obiettivo è “consumo di suolo zero” con la quale abbiamo posto definitivamente fine alla rincorsa alle volumetrie che tanti guasti ha provocato negli anni alla nostra regione».
Secondo il presidente del Consiglio regionale Nicola irto, «il nuovo waterfront di Monasterace è la dimostrazione concreta e positiva dell’attività legislativa del Consiglio regionale. Tra i provvedimenti più rilevanti approvati nel corso di questa legislatura dal nostro parlamento regionale – ricorda Irto – vi sono l’introduzione del principio del ‘consumo zero’ di suolo nella legge urbanistica e, da ultimo, l’aggiornamento del quadro conoscitivo del Quadro territoriale regionale a valenza paesistica. Un impegno che abbiamo portato avanti in direzione di uno sviluppo sostenibile del territorio e che ha prodotto anche a Monasterace risultati concreti e tangibili».
Il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato che «il nuovo waterfront è la realizzazione di un obiettivo di grande importanza per la comunità di Monasterace sotto due punti di vista. Innanzitutto, è un esempio virtuoso di recupero urbanistico e di rigenerazione urbana in uno dei paesi più belli della costa jonica calabrese. E, in secondo luogo, è una vittoria della comunità dei cittadini, che è tornata a usufruire di un’area lasciata per quarant’anni in condizioni di inaccettabile degrado». In questo senso, «è necessario adesso lavorare perché il nuovo tratto del lungomare venga pienamente vissuto e reso un punto di aggregazione sociale. Quello di Monasterace marina – conclude Nicola Irto – è un esempio di intervento pubblico su aree periferiche che risponde a un’esigenza di sicurezza fortemente avvertita dai cittadini e che deve concorrere al recupero del rapporto dei calabresi con una delle risorse più preziose di cui disponiamo dal punto di vista naturalistico e ambientale: il mare». (mp)
Nella foto di copertina: il presidente Mario Oliverio, il vescovo Antonio Oliva, il sindaco Cesare De Leo, il presidente Nicola Irto e il sindaco Giuseppe Falcomatà
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Oggi, a Monasterace, in occasione della Festa del Santo Patrono, Sant’Andrea Avellino, il Museo Archeologico e Parco dell’Antica Kaulon proporrà, oltre alle visite guidate, la proiezione di un power point della storia della città.
Il Patrono, infatti, è raffigurato da un busto ligneo che si trova nella Chiesa Matrice di Monasterace Superiore e, secondo la credenza popolare, la data 1844, che è incisa sul retro della statua, potrebbe indicare un intervento di restauro a cui l’opera sarebbe stata sottoposta o, altrimenti, la data del suo arrivo a Monasterace. Ancora, la data potrebbe indicare l’origine della festa U territoriu, la caratteristica processione che si svolge ogni triennio.
Le origini
Sant’Andrea Avellino, noto col nome di Lancellotto Avellino, era un religioso italiano dell’Ordine dei Chierici Regolari Teatini originario di Castronuovo, e proclamato, nel 1712, da Papa Clemente XI, Santo. Moorto a Napoli nel 1608, le sue spoglie riposano a Napoli nella Basilica di San Paolo Maggiore.
Oltre ad essere Patrono di Monasterace, è anche protettore di Castronuovo di Sant’Andrea, in provincia di Cosenza, di Badolato, in provincia di Catanzaro e compatrono della Diocesi di Tursi-Lagonegro.
La processione, chiamata Territorio, è il tradizionale percorso di Sant’Andrea Avellino, dalla cadenza triennale, che coinvolge tutta la Comunità di Monasterace. Si tratta di un percorso di fede, dove il Santo Patrono viene trasportato sulle spalle dei credenti. (rrc)
In occasione della giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, appuntamento oggi pomeriggio alle 17.30 a Monasterace (RC) presso il Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon, con un incontro di grande attualità su Cultura e turismo – Il Sud che si salva da solo.
Prenderanno parte all’iniziativa Rossella Agostino, direttore del Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon, l’editore Florindo Rubbettino, l’imprenditore e scrittore Massimiliano Capalbo e il giornalista Aristide Bava.
Il tema scelto – ha detto la dottoressa Rossella Agostino – partendo dalle pubblicazioni di Capalbo edite da Rubbettino Editore vuole riproporre il tema del potenziamento di afflussi turistici nel territorio calabrese, in particolare nel versante ionico meridionale. Un tema centrale per la valorizzazione del patrimonio culturale». (rrc)
Martedì 23 aprile, a Monasterace, alle 17.30, presso il Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’Antica Kaulon, si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore.
Un evento, organizzato dal Museo, che si caratterizzerà per la conversazione sul tema Cultura e Turismo – Il Sud che si salva da solo. Intervengono Rossella Agostino, direttore del Museo e Parco Archeologico dell’Antica Kaulon, Florindo Rubettino, editore, Massimiliano Capalbo, imprenditore e scrittore, e Aristide Bava, giornalista.
«Il tema scelto – ha precisato la dott.ssa Rossella Agostino – partendo dalle pubblicazioni di Capalbo, edite da Rubbettino Editore, vuole riproporre il tema del potenziamento di afflussi turistici nel territorio calabrese, in particolare nel versante ionico meridionale. Un tema centrale – conclude l’Agostino – per la valorizzazione del patrimonio culturale». (rrc)
Giovedì 21 a Monasterace, caratteristico centro della fascia jonica reggina, il Museo archeologico dell’antica Kaulon aderirà ad Aspettando la Festa della Musica, iniziativa promossa dal MiBAC, proponendo alle ore 18.30, Mimmo Cavallaro trio.
Il Trio (Mimmo Cavallaro, Andrea Simonetta e Gabriele Albanese) interpreterà brani tratti dalla tradizione musicale calabrese accompagnandosi con strumenti tradizionali. Una realtà musicale-etnografica fatta conoscere da Mimmo Cavallaro, leader del gruppo, in campo nazionale ed internazionale con grande successo.
Mimmo Cavallaro, infatti, è un cantautore di musica etnica, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. La sua mission è far riscoprire canti della tradizione popolare calabrese e strumenti musicali di un tempo. In particolare, sono due quelli che propone con la sua band: la lira e la ciaramella. L’utilizzo, inoltre, del dialetto calabrese nel suo repertorio musicale, che rivela una sorprendente musicalità, costituisce un elemento caratterizzante del suo stile artistico. (rs)
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