DELIANUOVA – Oggi “La storia” di Otello Profazio

12 ottobre – Oggi pomeriggio a Delianuova alla libreria Librarsi in Aspromonte alle 17.30 Otello Profazio conversa sul suo nuovo libro “La storia” col giornalista-regista Paolo Bolano. L’incontro è organizzato dalla Casa Editrice Nuove Edizioni Barbaro. Il libro-disco è pubblicato da SquiLibri e ha come sottotitolo “Ballata consolatoria del popolo rosso e altre storie”.
Il “mastru cantaturi” parla del suo libro con Calabria.Live: «È la mia storia – dice Profazio – ma è anche la storia d’Italia e la storia del Sud. Incentrato sulla ballata consolatoria del popolo rosso è un libro-disco che raccoglie brani inediti e racconti originali che ovviamente hanno a che fare col Sud. È il meno monografico dei miei disco-libri perché tratta diversi argomenti, i più svariati. Tante avventure e disavventure che mi riguardano e riguardano la storia del Sud, scritte e cantate».


È una narrazione imprevedibile e originale in chiave apolitica e slegata dall’ideologia, dove però lo sberleffo si sposa continuamente con l’ironia. Da 62 anni Profazio, sin dall’esordio, ci ha abituati alle sue gustose invettive, cantore di illusioni e disillusioni, fra tradizione e modernità. Premio Tenco 2016 e finalista quest’anno alla Targa Tenco, Profazio non finisce di stupire con le sue “profaziate” e questo libro-disco conferma la vitalità di un interprete autentico della Calabria e delle sue storie, delle sue genti, dei suoi sogni, delle sue frustrazioni.
«C’è un elemento innovativo nel disco: al posto degli intervalli muti tra un brano e l’altro ci sono con la mia voce le battute della gente che ho raccolto nel mio peregrinare tra Calabria e Mezzogiorno. Le più belle? Quelle sulla sanità siciliana e calabrese: qual è il miglior ospedale di Palermo? L’Alitalia! Una signora molto anziana mi ha detto testualmente: “inutili che jati a Milano, Parigi, NuYorke, il medico è sempre San Rocco”. Ecco, questo libro raccoglie anche queste – chiamiamole così – testimonianze autentiche di quello che pensa la gente. Raccogliere gli umori delle persone mi suggerisce ballate e scritti che possono così diventare patrimonio delle cultura popolare. I miei libri-dischi precedenti erano un po’ più personali, raccontavano con l’ironia di chi è disperato e non lo sa come si vive, anzi come si campa. “Qui si campa d’aria”, un mio best seller, in fondo è la storia della rassegnata sconfitta del popolo meridionale, che, nonostante tutto, non si ferma e non arretra. La speranza è anche nella possibilità di far sapere, di condividere uno stato di disagio. Per questo “La storia” del libro è la mia storia, filtrata dalle altre storie di Meridione, spesso dimenticato, sicuramente trascurato, decisamente amato. Il Sud ha tante storie ancora da raccontare. E io pure». (rs)

REGGIO: IL PREMIO SIMPATIA ALLA CALABRIA MIGLIORE

8 settembre – Ancora una volta è stato un successo: il Premio Simpatia della Calabria, promosso dall’Associazione Incontriamoci Sempre di Reggio, consegnato martedì scorso nei saloni dell’ex Hotel Miramare ha confermato la validità di un riconoscimento sempre più ambito e apprezzato dai calabresi che vivono al di fuori della propria terra o che nella regione s’impegnano a favorire la crescita culturale e lo sviluppo economico. Così, la dodicesima edizione del Premio “Simpatia della Calabria” ha registrato la partecipazione di numerosi ospiti, con personalità calabresi provenienti da ogni parte d’Italia. La sapiente regia del presidente dell’Associazione, Pino Strati, ha curato ogni dettaglio e la cerimonia si è trasformata in una grande festa dei calabresi, resa ancora più “gustosa” dai prodotti dolciari della tradizione reggina, calabrese e siciliana (degli splendidi pasticceri Apar, capitanati dal presidente Angelo Musolino) e “piccante” con le degustazioni di nduja e pregiati insaccati al peperoncino portati dal salumificio Pontoriero di Spilinga.

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Una creazione del maestro Michele Affidato presentata alla sfilata sulla Magna Grecia

Bella e suggestiva anche la sfilata di gioielli di Michele Affidato, il maestro orafo di Crotone, dedicata all’ “Evoluzione del Gioiello dalla Magna Grecia ai giorni nostri”. Affidato è un testimonial perfetto della Calabria migliore, le sue creazioni (ricordiamo i premi di Sanremo) hanno un sapore mediterraneo ma dentro esprimono la calabresità che nasce dal cuore di chi è nato in questa terra. Se avessero odore, i suoi gioielli profumerebbero di Magna Grecia, come riflettono i colori del mare, del sole e della terra di Calabria. Per questo la sua partecipazione ha segnato – ove ce ne fosse bisogno – il senso di celebrazione “universale” della Calabria che queste iniziative riescono a realizzare. Una festa che vuole onorare calabresi importanti, ma che, soprattutto, rafforza il senso di appartenenza, senza campanilismi, ma nel segno di una Calabria viva che, purtroppo, non sempre ama i suoi figli come dovrebbe ma è invece riamata in modo assoluto.
Premio Simpatia della Calabria che guarda anche agli “amici” di questa terra e di tutto il Sud: il giornalista e scrittore Pino Aprile è uno di questi. La sua appassionata battaglia contro l’impoverimento del Sud e le bugie che hanno permesso che questo avvenisse è condivisa da tantissimi lettori non solo del Mezzogiorno. Le sue “arringhe” sono uno spettacolo da gustare e la sua capacità di coinvolgimento nella difesa del Meridione è apprezzatissima: il premio è più che meritato, andrebbe fatto un monumento alle sue tesi e alla sua infaticabile determinazione contro i “predoni” del Sud.

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Al centro lo scienziato Valter Longo tra Pino Strati, Mimmo Cavallaro, Stefano Caccavari e altri ospiti del Premio Simpatia della Calabria

Altro premio importante allo scienziato Valter Longo, un ricercatore biochimico di fama mondiale nativo di Genova, ma con origini calabresi, praticamente americano di adozione. Sua la “dieta della longevità” che ha messo in evidenza l’importanza dell’alimentazione per curare, ma soprattutto prevenire, le malattie e le patologie tumorali.
Lo storico Daniele Castrizio, altro premiato, è un reggino doc, che sa raccontare la storia dell’antica Reggio e della Magna Grecia come pochi. Docente all’Università di Messina (insegna Storia economica della moneta antica e medievale) è archeologo e studioso esperto di numismatica.

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Michele Affidato, Daniele Castrizio, Pino Strati e Marco Mauro

Un premio simpatia anche al genio dell’imprenditorialità di Stefano Caccavari (suo il Mulinum a pietra di San Floro che è diventato famoso in tutto il mondo) e al talento di Marinella Rodà, grande interprete della musica popolare. Nell’ambito musicale due ricoscimenti ad honorem sono andati al “mastru cantaturi” Otello Profazio e all’insuperabile Mimmo Cavallaro.

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Il presidente di “Incontriamoci sempre” Pino Strati con Otello Profazio e Mimmo Cavallaro

Infine, il riconoscimento ha premiato l’Antica Gelateria Cesare di Davide De Stefano, azienda che quest’anno compie cent’anni, e il cui chiosco verde sul Lungomare è nel cuore di tutti i reggini e di chiunque venga in visita a Reggio. Il Premio Simpatia a De Stefano sottolinea come l’impegno e la scelta di operare esclusivamente nel segno e col rigore della qualità nella scelta delle materie prime, possa portare a grandi risultati, soprattutto nel campo della gastronomia e, nello specifico, del gelato come cultura dell’alimentazione sana. Il gelato è una delle specialità dolciarie di Reggio e di tutta la Calabria: De Stefano si è fatto pioniere dell’utilizzo del Bergamotto di Reggio Calabria, coinvolgendo numerosi colleghi in tutt’Italia, per creare leccornie inimitabili nel campo della gelateria artigianale di qualità e della pasticceria.

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L’assessore Irene Calabrò consegna il Premio SImpatia a Davide De Stefano (Gelateria Cesare)

La serata è stata brillantemente condotta da Marco Mauro e Giovanna Scarfò. Una festa magnifica, l’appuntamento per il prossimo anno. (rrc)

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Giovanna Scarfò, Pino Strati e Marco Mauro al Premio Simpatia della Calabria

OTELLO PROFAZIO HA CHIUSO I CAFFÈ LETTERARI DEL RHEGIUM JULII

21 agosto – Una chiusura alla grande, con un ospite d’eccezione: ai Caffè Letterari del Circolo Rhegium Julii, ospitati dal Circolo del Tennis “Rocco Polimeni” di Reggio, il cantastorie n. 1, Otello Profazio, ha confermato la validità di un ciclo di incontri che hanno spaziato in tutti i campi della cultura e della scienza. L’iniziativa del Rhegium Julii, guidato dal presidente Pino Bova, ha portato al Circolo di Pentimele il fior fiore di autori e scienziati, con grande soddisfazione dei reggini accorsi sempre in gran numero per ascoltare l saggista Nuccio Ordine, gli scrittori Gioacchino Criaco e Matteo Marani, il giornalista-scrittore Marino Bartoletti, lo scienziato Gianfranco Bertone, il matematico Francesco Magris.
Con Otello Profazio è stata tutta un’altra “ballata” (è il caso di dirlo): il “mastro cantaturi” (Premio Tenco e massima autorità nel campo della canzone dialettale) ha mostrato tutta la magia della musica in vernacolo, prima raccontando storie e retroscena della sua lunga carriera artistica, poi deliziando un’affollatissima platea con la sua chitarra Profazio ha presentato brani del suo ultimo libro-disco “La storia – Ballata consolatoria del popolo rosso” e vecchie popolarissime ballate che hanno, ovviamente, affascinato i presenti. Una bellissima serata e un doveroso grazie al Rhegium Julii per questi appuntamenti estivi che hanno accompagnato le vacanze dei reggini (e dei tantissimi ospiti). Ma non finisce qui: lunedì prossimo nuovo appuntamento col Rhegium Julii per il Premio l’Inedito 2018, sempre al Circolo del Tennis, col presidente Igino Postorino e il vice Ninni Romeo che, alternativamente, hanno introdotto le varie serate con quel garbo e quella simpatia che rendono unici i reggini e i calabresi. (rrc)

Nella foto di copertina: Il vicepresidente del Circolo del Tennis Ninni Romeo, Otello Profazio, il presidente del Rhegium Julii Pino Bova e il giornalista-regista Paolo Bolano.