È un “no” la risposta del sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, all’idea del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di richiedere la modifica del nome dell’Aeroporto di Lamezia Terme in Aeroporto Internazionale Lamezia Terme – Catanzaro per «motivi che sono astrusi e incomprensibili».
«Parimenti, suscita molta perplessità l’affermazione del medesimo Sindaco secondo la quale l’Aeroporto sarebbe “nei fatti l’Aeroporto del capoluogo», ha aggiunto Mascaro, rimarcando che «ben altri sono, invece, i problemi che l’area centrale della Calabria deve e dovrà affrontare evitando di ritornare su stucchevoli tematiche frutto del campanilismo più bieco».
«La detta incomprensibile richiesta – ha proseguito il primo cittadino – avrà ovviamente la più ferma opposizione da parte della Città di Lamezia Terme e del suo comprensorio che tenderà al contrario a porre l’attenzione sulle necessità di sviluppo dell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme ed al riguardo ci si augura che il Sindaco di Catanzaro sappia anche lui impegnarsi affinché si proceda ad esempio al più presto alla realizzazione della nuova Aerostazione che da tempo si attende e sulla quale nelle linee programmatiche sembra non rinvenirsi una sola parola».
«Dispiace, oggettivamente – ha detto ancora – per questa caduta di bieco campanile proprio nel momento nel quale si era già programmato di sinergicamente operare per lo sviluppo dell’area centrale della Calabria, sinergia che ovviamente non potrà esservi in presenza di inaccettabile tendenza monopolizzante sul territorio lametino».
«Invito, pertanto, il sindaco di Catanzaro – ha concluso Mascaro – a rivedere le proprie posizioni ed a riconoscere che la denominazione di Aeroporto che da decenni costituisce la porta di ingresso della Calabria nel mondo e del mondo in Calabria resti immutata; ciò consentirà di poter più serenamente avviare positive occasioni di dialogo e di crescita che abbiano quale presupposto il reciproco rispetto dei territori e delle Comunità». (rcz)
Il Comune di Lamezia Terme ha approvato, con la delibera del 28 dicembre, il piano triennale per l’Informatica (2021-2023), uno strumento essenziale per promuovere la trasformazione digitale dell’Ente. L’obiettivo del Comune, guidato dal sindaco Paolo Mascaro, è quello di riuscire ad accelerare il processo di semplificazione amministrativa e di digitalizzazione degli aspetti della vita. Riuscire cioè, ad agevolare le relazioni con i cittadini e imprese che acquisteranno in tal e senso, maggiore autonomia e libertà di azione.
La comunità a livello globale è riuscita a creare ponti attraverso la tecnologia, riuscendo inoltre ad innescare un importante processo di dematerializzazione della vita burocratica, alleggerendone peso e pensieri. In una ottica di adeguamento alle nuove istanze del mondo della digitalizzazione, l’Amministrazione Comunale di Lamezia ha, quindi, inserito una nuova tessera al mosaico dell’ammodernamento dei sistemi informativi che già, in questi anni, se pur con le conosciute criticità di personale e risorse, hanno conquistato importanti traguardi.
Partendo dall’ultimo intervento normativo del Codice Amministrazione Digitale (CAD), ulteriormente razionalizzato nei suoi contenuti, si è guardato al cittadino, per poterne meglio soddisfare le istanze ed incrementare la nevralgica rete dei servizi accanto naturalmente, alla necessità di allineare il comune ai modelli di riferimento dell’informatica pubblica italiana e della relativa digitalizzazione del Paese.
L’azione intrapresa, già inquadrata nel modello strategico dell’informatica nella PA, è volta a favorire dunque, lo sviluppo di una società digitale, dove i servizi mettono al centro la persona, attraverso appunto, la digitalizzazione di tutte le attività della pubblica amministrazione, arricchimento per le realtà locali ed in generale però, motore di sviluppo per tutto il Paese con una incisività in termini di competitività in un quadro globale.
Nella delibera di giunta inoltre, è sottolineata la necessaria esigenza di armonizzare i progetti di evoluzione tecnologica dell’Ente sugli orientamenti nazionali ed europei, come da normativa adottata dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Un atto che muove inoltre, nel pieno rispetto del PIAO (Piano integrato di attività e di organizzazione), per soddisfarne la logica integrata rispetto alle scelte fondamentali di sviluppo delle amministrazioni, riuscendone a superare la molteplicità, e conseguente frammentazione, degli strumenti di programmazione.
Da non dimenticare poi, quella che può essere una ricaduta positiva in termini di sostenibilità ambientale grazie proprio alla riduzione del “cartaceo”.
In un quadro di sempre maggiore attenzione all’era della digitalizzazione, – ha sottolineato il sindaco Mascaro – l’amministrazione non perde di vista il rispetto delle normative che regolano i nuovi processi, prevedendo la possibilità di avere all’interno dell’ente, un responsabile per la transizione digitale, prevedendo in tal senso, nel fabbisogno del personale, una figura dotata di profilo idoneo per ricoprire tale ruolo.
Il sindaco Mascaro ha inoltre inviato un messaggio di augurio ai cittadini condividendo il bilancio di un anno difficile: «Tra poche ore – ha detto – ciascuno di noi saluterà l’anno trascorso, lasciando che i ricordi ne riempiano le ultime battute. L’ Amministrazione, però, non vuole guardare alla parola “fine” quanto all’inizio di nuove opportunità di vita, di emozioni, di sogni e di passioni, nella certezza della condivisione quale ricchezza più profonda.
L’anno che stiamo per archiviare nel cassetto della memoria ci vede purtroppo ancora alle prese con ansie e paure ma proviamo a guardare anche quei sorrisi che oltre le mascherine sono riusciti ad illuminare innumerevoli momenti di umanità e solidarietà.
Un anno oramai trascorso, con gioie e problemi, che ci prepara oggi ad affrontarne un altro nella direzione di un inizio che sia di speranza, rigenerazione cittadina, impegno comunitario, certi che è nell’altro che ognuno può trovare realizzazione del proprio io.
Non lasciamo, dunque, che sia il rancore a voltare la pagina dell’ultimo giorno dell’anno quanto la gratitudine. Sul calendario, al giorno 31 dicembre, è la parola grazie che ognuno di noi deve scrivere. Un grazie a medici, infermieri ed operatori sanitari che hanno lavorato e continuano a farlo ponendo la nostra salute al primo posto; un grazie alle famiglie che hanno curato le nostre ferite e nutrito i nostri sogni; un grazie a quell’amico che a distanza ci ha abbracciato stringendoci pur senza toccarci; un grazie a chi ha lavorato per noi, in ogni settore della società; un grazie a tutte quelle persone che hanno incrociato le nostre vite anche solo per qualche istante.
Ed un grazie noi tutti lo rivolgiamo a Voi, nostri concittadini, che riuscite a rendere meno faticoso l’operato di un Sindaco, di un Assessore, di un Consigliere Comunale colorandone ogni giorno di stimoli e passione.
Grazie, poi, in particolare al nostro Vescovo, Mons. Giuseppe Schillaci, con il quale, nell’empatia di pensiero ed azione, ci ritroviamo ad operare per il benessere della nostra collettività.
L’augurio che rivolgiamo a tutti Voi è quello di aprirvi al nuovo anno con il desiderio di imparare, conoscere, amare, ponendovi nella condizione d’animo di un bambino, la cui curiosità innesca il vero cambiamento dell’esistenza».
Nuovo importante traguardo nella realizzazione del Renato Dulbecco Institute a Lamezia Terme: è stata presentata venerdì 12 novembre la documentazione del progetto per i finanziamenti che permetteranno al Centro di Ricerca di diventare realtà. Alla scadenza dei termini per la presentazione al Ministero per il Sud delle domande di manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno, la Fondazione Renato Dulbecco ha depositato la documentazione necessaria con il pieno e convinto sostegno del presidente della Regione Roberto Occhiuto e del sindaco di Lamezia Terme avv. Paolo Mascaro.
Nello specifico, si tratta della richiesta di un investimento pari a circa 27milioni di euro per realizzare presso la Fondazione Terina di Lamezia l’Istituto Renato Dulbecco, destinato a diventare una piattaforma di eccellenza internazionale sul tema delle scienze della vita, con particolare riferimento alla produzione e allo studio di anticorpi monoclonali, ma soprattutto di pronectine, dette anche nanoanticorpi. Queste nanoproteine, come riportato nelle più prestigiose pubblicazioni scientifiche statunitensi, rappresentano la forma più avanzata, più efficace e più tollerata per il trattamento delle malattie da coronavirus e varianti, nonché di varie forme di cancro resistenti alle terapie tradizionali.
La Fondazione Renato Dulbecco ha già sviluppato una strategia di collaborazioni scientifiche con ricercatori dell’Università della Calabria, ma anche con le Università di Roma La Sapienza e Tor Vergata e con i laboratori Dante dell’Aquila, una impresa biotecnologica di livello internazionale.
La Fondazione offrirà, inoltre, il supporto manageriale e scientifico per la crescita e lo sviluppo di nuove imprese biotecnologiche sul territorio calabrese. La Fondazione è guidata nella sua programmazione scientifica da un Consiglio internazionale di scienziati di altissimo profilo nel settore della ricerca farmaceutica e in particolare della farmacologia clinica e regolatoria.
La Fondazione è dotata di un comitato di alti consulenti fra cui due premi Nobel come Aaron Ciechanover di Tel Aviv e Thomas Südhof della Stanford University della California e di due scienziati che per la le loro scoperte avrebbe già meritato il Nobel e cioè sir Salvador Moncada della London University e il prof. Napoleone Ferrara della Università La Jolla di San Diego, in California.
Il prof. Ferrara è attualmente lo scienziato più citato al mondo per le sue scoperte di anticorpi monoclonali verso il fattore di crescita dell’endotelio dei vasi circolari (Vegf) che sono usati con successo in tutto il mondo nel trattamento di varie forme di cancro e anche nella maculopatia degenerativa della retina che se, se non trattata, porta a cecità.
Le missioni fondamentali della Fondazione Renato Dulbecco, ente con riconoscimento giuridico da parte della Regione Calabria e dell’Anagrafe nazionale della Ricerca, sono, come concordato nel protocollo d’intesa con la Regione Calabria firmato a suo tempo dal presidente ff. Spirlì e dall’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, da un lato quella di creare una piattaforma di biotecnologie avanzate e dall’altro di conferire un certificato di qualità e sicurezza ai prodotti agroalimentari della Calabria (favorendo la nascita di marchio di qualità) i quali potranno così entrare a pieno titolo ed essere competitivi nel mercato mondiale, come sottolineato in più occasioni dall’assessore Gallo, appena riconfermato nella sua delega.
Uno degli obiettivi dell’Istituto Renato Dulbecco, appena sarà attivo, è quello – nobile –di arrestare la fuga dei migliori cervelli verso altre regioni del nostro Paese o anche all’estero e anche di far rientrare tanti giovani calabresi brillanti che lavorano in prestigiosi istituti all’estero.
Soddisfazione per la presentazione della documentazioneal Ministero per il Sud è stata espressa dal prof. Giuseppe Nisticò, commissario della Fondazione e dal prof Roberto Crea direttore scientifico della stessa. Anche il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro ha firmato la delega al prof. Nisticò come soggetto proponente del progetto Renato Dulbecco Institute nella città di Lamezia.
Il sindaco Mascaro ha voluto sottolineare l’importanza della realizzazione in Calabria dell’Istituto Renato Dulbecco che contribuisce da un lato alla riqualificazione dell’area industriale di Lamezia, con l’utilizzo dell’area della Fondazione Mediterranea Terina,e dall’altro a dotare la Calabria di una infrastruttura di eccellenza competitiva a livello internazionale.
Il commissario Nisticò ha messo in evidenza come «in Calabria, finalmente, grazie al presidente Occhiuto si respira un’aria nuova di tipo europeo, come dimostrato dalla rapidità e incisività del suo intervento a favore di tale prestigiosa iniziativa. Questo fa pensare che egli saprà utilizzare con la massima trasparenza e rapidità tutte le risorse nazionali ed europee finora non spese per realizzare progetti fondamentali per lo sviluppo della nostra regione. Occhiuto ha sposato fin dall’inizio la validità del progetto Renato Dulbecco e a tal riguardo si era già incontrato a Roma con il premio Nobel Aaron Ciechanover con il quale aveva parlato di una collaborazione con Israele per realizzare anche in Calabria un bioparco di tecnologie avanzate in cui universtà, centri di ricerca, industrie del settore farmaceutico, elettronico, bioinformatico, potranno contribuire allo sviluppo economico della regione e assicurare enormi vantaggi per i giovani del territorio.
Nell’incontro che il non ancora presidente Occhiuto aveva avuto quest’estate a Roma con lo scienziato Roberto Crea, era stato rassicurato dallo scienziato sulla sua volontà di rientrare in Calabria a dirigere il Renato Dulbecco Institute dopo 40 anni di attività e successi in California. Crea, aSan Francisco, è uno dei pionieri dell’impresa più prestigiosa di biotecnologie al mondo, la Genentech, ed è considerato il padre delle biotecnologie. Già la sua figura di scienziato d’eccellenza caratterizza quello che sarà il futuro della Ricerca scientifica in Calabria, da Lamezia Terme alla conquista di successi e riconoscimenti internazionali, con personale calabrese in grado di esprimere talento e capacità che gli Atenei della regione hanno mostrato di essere in grado di formare. ′
Lamezia Terme ha di nuovo il suo sindaco. Paolo Mascaro è stato proclamato – di nuovo – primo cittadino, ponendo fine ai 10 mesi di gestione commissariale della città.
Il primo cittadino, eletto nel 2019, era stato sospeso a seguito di irregolarità riscontrate alle elezioni in quattro sezioni e presentate dai candidati a sindaco Silvio Zizza e Massimo Cristiano.
La proclamazione è avvenuta al Tribunale di Lamezia, alla presenza di Mascaro e degli assessori e consiglieri della sua giunta. A leggere il verbale, il giudice Valeria Salatino.
«Ora è il momento – ha detto Mascaro – di pensare positivo e di guardare avanti». (rcz)
Per la Corte di Cassazione, il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, è candidabile, ritenendo inammissibili il ricorso presentato dalla Procura Generale che dal Ministero dell’Interno.
La richiesta di incandidabilità, infatti, era stata fatta a seguito della vicenda dello scioglimento del Consiglio comunale per il coinvolgimento di alcuni ex consiglieri in un’inchiesta contro le cosche lametine.
In Cassazione, anche gli ex consiglieri Pasqualino Ruberto e Giuseppe Paladino che, invece, sono stati dichiarati incandidabili.
«Ringrazio – ha scritto su Facebook il sindaco Mascaro – i miei avvocati Bernardo Marasco, Dina Marasco, Pietro Palamara e Gianfranco Spinelli per la passione con la quale hanno combattuto per consentire che la Giustizia potesse finalmente trionfare».
«Ringrazio – ha aggiunto – chi ha combattuto e sta combattendo in prima linea accanto a me una buona battaglia, fatta di legalità, impegno ed amore e contrassegnata da rivoluzionaria gestione della cosa pubblica, intesa quale desiderio di operare unicamente per il bene comune.
Ringrazio chi ha sempre creduto nella nostra battaglia, non lasciandosi mai condizionare da chi ha vanamente tentato di ostacolarne il percorso. Ringrazio chi ha tentato di fermarci con meschinità e calunnie perché ci ha reso ogni giorno più forti e determinati ad operare per la Comunità».
«Anni di inutili ed incomprensibili battaglie giudiziarie – ha concluso – lasciamoli alle spalle: tutti coloro che amiamo la nostra Città e la nostra Regione lavoriamo uniti per dare un futuro di speranza ai nostri figli». (rcz)
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