PORTIGLIOLA – Mercoledì in scena “Elena” di Euripide

Mercoledì 21 agosto, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco Romano, in scena la Elena di Euripide.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”.

Lo spettacolo, una produzione della Compagnia Arciere, è una rilettura del regista calabrese Nat J. Filice, e racconta il dramma di Elena, la donna che causò la guerra di Troia, ribaltando in maniera originale le caratteristiche del personaggio omerico ed esplorando così in modo inaspettato il tema del doppio.

A riportare in vita i protagonisti di questa “tragedia degli equivoci”, che si muoveranno dinanzi al maestoso impianto scenico realizzato da Gino Veneruso, ci saranno il co-direttore artistico del Festival, Marco Silani, Benedetta Nicoletti, Mario Massaro, Andrea Puglisi, Alessandra Chiarello e Mirko Iaquinta, che sfoggeranno gli evocativi costumi di Essa Kuyateh.

In questa rilettura della tragedia euripidea, Elena si ritroverà in una sorta di confino in cui riecheggiano ricordi e malinconie del passato e riscatterà l’immagine di donna fedifraga instillata nell’immaginario collettivo dai poemi epici per restituirci finalmente quella di una moglie devota che fa di tutto per ricongiungersi all’uomo che ha voluto sposare. Ne verrà fuori l’immagine di un’Elena moderna, astuta, una donna forte che combatte per il suo grande amore nell’ambito di una messa in scena vivace, che sarà resa ancora più evocativa dalle elaborazioni video di Valerio Massimo.

Un’opera affascinante ed avvincente, che renderà la sua protagonista un’eroina contemporanea, in grado di spezzare la linearità del mito che oggi ancora chiamiamo tragedia. (rrc)

PORTIGLIOLA – In scena “Lei ama me”

In scena questa sera, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco-Romano, lo spettacolo Lei ama me della Compagnia LocriTeatro.

Lo spettacolo, ispirato a La signora Papillon di Stefano Benni e con la regia di Bernardo Migliaccio Spina, rientra nell’ambito della rassegna Tra Mito e Storia.

La pièce, con Giulia Palmisano, Mariachiara Spatari, Giuseppe Sgambellone e Francesco Origlia, racconta di un mondo popolato da eccentrici poeti e cortigiane, militari in carriera e massoni, tra verità e menzogna, romanticismo e crudeltà. Teatro dell’assurdo, raffinato ed elegante, in cui dominano gli eccessi, i giochi verbali, il grottesco e personaggi che sono parodie di sé stessi. (rrc)

PORTIGLIOLA – A Ferragosto “Portiglialba” con la rassegna “Amore Amore Amore”

Giovedì 15 agosto, a Portigliola, alle 05.00, al Teatro Greco Romano, torna l’evento Portiglialba, l’appuntamento con l’alba più suggestiva dell’anno.

L’evento, una sorta di esperimento sociale e giunto alla quarta edizione, e diventato il simbolo del Festival “Tra Mito e Storia”, è una rassegna di musica e poesia dal titolo Amore Amore Amore.

Protagonista di questo appuntamento, Claudio Lardo, molto apprezzato nel ruolo di Cremilo durante la messa in scena de Il Povero Pluto, che si esibirà in un concerto-recital proponendo al pubblico un repertorio che spazierà da Stefano Benni a Bertolt Brecht, da Franco Ammirati a Eduardo De Filippo, da Juan Ramon Jiménez a Pablo Neruda, da Totò a Trilussa, autori che sembra non abbiano niente in comune ma che, con declinazioni diverse, hanno parlato tutti dell’amore.

Ad accompagnare l’artista, Annamaria Conte (flauto traverso) e Francesco Langole (chitarra classica). (rrc)

PORTIGLIOLA – In scena “T. Campanella – L’ostinato”

Questa sera, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco-Romano, in scena lo spettacolo Tommaso Campanella – L’ostinato di Lina Furfaro.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito del Festival Teatro Classico “Tra Mito e Storia 2019 del Comune di Portigliola, vedrà sul palco Antonio Tallura. Le musiche sono di Thomas Grazioso, mentre la voce narrante è del Maetsro Edoardo Siravo.

Tommaso Campanella – L’ostinato è un monologo nato dall’incontro tra l’attore Tallura e la scrittrice Furfaro e dal loro desiderio comune di restituire a questa terra di Calabria la forza spirituale e culturale dei suoi grandi uomini e di quelli della Locride in particolare. Tra i due artisti è emersa la volontà di portare in scena la figura simbolica dello stilese in un dramma che ha concretizzato l’obiettivo di entrambi: raccontare lo scavo interiore del filosofo calabrese del XVII secolo dalla intensa vivacità intellettuale e di cui è indiscutibile ancora oggi l’attualità del suo pensiero. Il monaco dallo spirito libero, attento osservatore della natura, esce dall’oscuro medioevo con coraggio e stravaganza, fortificato e rinnovato interiormente, scampando alla morte con la sua erudita pazzia.

Parigi, 1635. Il frate domenicano Tommaso Campanella, in scena, si ritrova gradito ospite di Luigi XIII, dopo 27 anni di carcere e, soprattutto, dopo essersi fatto gioco, fingendosi pazzo, di chi lo voleva al rogo. Il filosofo ripercorre a ritroso con immagini evocate i momenti salienti della sua vita: quando bambino origlia sotto la finestrella della scuola, l’entrata in convento, la scoperta e il computare del naturalismo telesiano con conseguente allontanamento ad Altomonte e poi l’arresto, la fuga a Padova, l’incontro con Galileo, il ritorno a Stilo e l’insurrezione contro gli spagnoli, il tradimento e la tortura.

Lo spettacolo, che ben si inserisce nel Festival che quest’anno apre alle produzioni del territorio, pensa alle giovani generazioni, affinché meditino su un personaggio così erudito che soltanto l’atmosfera e la magia del teatro può porgere piacevolmente al grande pubblico. (rrc)

 

 

PORTIGLIOLA – Domenica in scena il “Dyskolos”

Domenica 11 agosto, a Portigliola, alle 19.00, al Teatro Greco-Romano, in scena il Dyskolos di Menandro ad opera di Cinzia Maccagnano.

L’evento rientra nell’ambito del Festival “Tra Mito e Storia”.

Lo spettacolo, una produzione Bottega del Pane, e con le musiche originali di Germano Mazzocchetti, composte per il Dyskolos prodotto dall’INDA nel 1995 per la regia di Egisto Marcucci, vedrà sul palco Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Luna Marongiu e Cristina Putignano, che sfoggeranno i costumi di Monica Mancini e le maschere di Giancarlo Santelli e Luna Marongiu.

la Maccagnano, regista, autrice dell’impianto scenico e interprete, ci racconterà di Sostrato e del povero Gorgia, le cui disavventure ci insegneranno che la vitalità scaturita dall’amore può vincere la misantropia, superare le differenze sociali e dare dunque vita a una nuova comunità.

Con il suo Dyskolos, infatti, Menandro, a differenza di ciò che abitualmente avveniva nella commedia antica, non impostò l’intreccio su fatti sociali o politici, ma ambientò l’azione in una dimensione che potremmo definire “borghese”, seppure il protagonista fosse un contadino. Esaurita la critica politica tipica del teatro aristofaneo, Menandro concentrò la sua attenzione su temi e rapporti che lasciano ampio spazio alla riflessione, alla morale, ai piccoli drammi quotidiani dell’uomo vessato dalle sue stesse intolleranze, dalla sua sfiducia nel prossimo, che caricano la rappresentazione di sfumature malinconiche.

Tematiche di sorprendente attualità che spinsero l’autore classico ad affidare ai suoi protagonisti un atteggiamento rivoluzionario, che si incasella perfettamente anche in un contesto sociale globalizzato come il nostro e che è per questo in grado di comunicare direttamente con il pubblico contemporaneo. (rrc)

 

 

PORTIGLIOLA – La presentazione del monologo “Tommaso Campanella – L’ostinato”

Questo pomeriggio, a Portigliola, alle 18.30, presso il Teatro Greco Romano, la presentazione del monologo Tommaso Campanella – L’ostinato.

Scritto da Lina Furfaro e interpretato da Antonio Tallura, lo spettacolo andrà in scena, in prima nazionale, domenica 11 agosto a Stilo e in replica il 13 agosto al Teatro Greco Romano di Portigliola, nell’ambito del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”.

Parigi, 1635. Il frate domenicano Tommaso Campanella, in scena, si ritrova gradito ospite di Luigi XIII dopo 27 anni di carcere e, soprattutto, dopo essersi fatto gioco, fingendosi pazzo, di chi lo voleva al rogo. Il filosofo ripercorre a ritroso con immagini evocate i momenti salienti della sua vita: quando bambino origlia sotto la finestrella della scuola, l’entrata in convento, la scoperta e il computare del naturalismo telesiano con conseguente allontanamento ad Altomonte e poi l’arresto, la fuga a Padova, l’incontro con Galileo, il ritorno a Stilo e l’insurrezione contro gli spagnoli, il tradimento e la tortura.

La rappresentazione sarà arricchita da musiche e canti ortodossi rielaborati da Thomas Grazioso, dalla voce narrante del Maestro Edoardo Siravo e dalla scenografia di Big Mat Edil Merici.

Un monologo che si rivolge alle giovani generazioni, affinché meditino su un personaggio così erudito che soltanto l’atmosfera e la magia del teatro può porgere piacevolmente al grande pubblico. (rrc)

 

 

PORTIGLIOLA – L’intermezzo musicale “Locrian – Japan – Chile”

Questa sera, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco-Romano, l’intermezzo musicale Locrian – Japan – Chile.

L’evento, ideato dal’Associazione di Promozione SocialeNOMA World aps, rientra nel cartellone del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia” .

Lo spettacolo, una produzione NOMA World – MuArts di Londra e di Tokyo, vedrà sul palco Kunko Ueda (biwa), Francesco Loccisano (percussioni), Alessandra Laganà (voce). (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Salines e Siravo, il Doctor Faustus, tra Miti&Storia

Il Festival del Teatro Classico di Portigliola stasera, 5 agosto, entra nella storia grazie al Doctor Faustus, una originale messa in scena di Carlo Emilio Lerici del Teatro Belli di Roma con protagonisti il grande Antonio Salines ed Edoardo Siravo (che del Festival di Portigliola “Tra Miti e Storia” è anche direttore artistico). È un debutto, in anteprima nazionale, di grande suggestione, che presenta un adattamento del classico moderno di Christopher Marlowe co-prodotto dal Comune di Portigliola e dal Teatro Belli di Roma.

La stagione 2019 del Festival del Teatro Classico di Portigliola, quindi, è pronta a regalare nuove emozioni che faranno entrare la rassegna “Miti e Storia” nel novero dei grandi festival nazionali. Dopo le suggestioni regalate dall’Edipo di Giuseppe Pambieri e l’esaltante successo di pubblico riscosso dal Povero Pluto di Vito Cesaro, la manifestazione che ha dato nuova linfa vitale al Teatro Greco Romano di Locri Epizephiri ospiterà infatti per la prima volta un debutto nazionale destinato a lasciare un ricordo indelebile nel pubblico, il Doctor Faustus di Christopher Marlowe.

L’opera, tradotta in versi da Rodolfo Wilcock e diretta da Carlo Emilio Lerici, è la prima pièce teatrale prodotta dal Teatro Belli di Roma in collaborazione con il Comune di Portigliola e vedrà muoversi sulla scena due mostri sacri della recitazione italiana, il direttore artistico del Festival Edoardo Siravo e Antonio Salines. I due interpreti, che incarneranno rispettivamente i protagonisti Faustus e Mefistofele, saranno affiancati da Francesca Bianco, Fabrizio Bordignon, Gabriella Casali, Giuseppe Cattani, Germano Rubbi, Roberto Tesconi e Anna Paola Vellaccio. A questo già nutrito e straordinario cast si aggiungeranno Salvatore Galluzzo, Annalisa Giannotta, Yonoris Marizan, Federica Modafferi, Giulia Palmisano, Giuseppe Sgambellone e Mariachiara Spatari, attori della scuola di recitazione locale Locriteatro, chiamati a interpretare i sette vizi capitali, che avranno la possibilità di misurarsi per la prima volta con grandi maestri della recitazione nazionale. La messa in scena, resa ulteriormente drammatica dalle musiche di Francesco Verdinelli e dai costumi di Annalisa Di Piero, promette di regalare fortissime emozioni nel ripercorrere il dramma dello studioso così avido di conoscenza da decidere di avventurarsi nel campo della magia nera.

Guidato da questa bramosia, Faustus sceglierà infatti di peccare continuamente e consapevolmente, senza riuscire mai a tornare sulla retta via. Peccherà scendendo a patti col diavolo, peccherà di superbia e, anche se pieno di paure e rimorsi, continuerà a peccare anche quando avrà ormai perso tutto. Una parabola con la quale Marlowe criticò i pensatori illuministi che vogliono ampliare sempre di più la conoscenza umana riesumando il concetto antico di hybris, la “tracotanza” greca che ricordava all’individuo la sua finitezza.

Un appuntamento dall’immensa qualità artistica, certamente da non mancare, che segnerà uno spartiacque nella storia del Festival e mostrerà una volta di più la capacità della Locride di produrre e ospitare eventi di importanza nazionale. (rs)

PORTIGLIOLA (RC) – In scena “Il Povero Pluto” di Aristofane

In scena, questa sera, a Portigliola, alle 21.30, presso il Teatro Greco-Romano, lo spettacolo Il Povero Pluto di Aristofane.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico di Locri Epizefiri “Tra mito e storia”.

Lo spettacolo, con la regia di Vito Cesaro, è una produzione di Assoteatro, è con Vito Cesaro, Denny Méndez, Mario Zannino, Claudio Lardo, Rita Citro, Edoardo di Lorenzo, Antonio Magliaro. (rrc)

PORTIGLIOLA – Presentato il Festival del Teatro Classico

È stato presentato, a Portigliola, l’edizione 2019 del Festival del Teatro Classico “Tra Miti e Storia”.

La manifestazione, ideata grazie alla collaborazione di Rossella Agostino, direttore del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, e con la direzione artistica di Edoardo SiravoMarco Silani, «sta, ormai, diventando una realtà nazionale, riscontrando un crescente apprezzamento nei migliori circuiti teatrali d’Italia»

«Questa importante novità – ha dichiarato il sindaco Rocco Luglio – è certamente frutto del lavoro svolto con grande sacrificio negli scorsi anni, che ci permette oggi di avere un Festival dall’identità ormai ben definita, in grado di bilanciare gli spazi dedicati alle grandi compagnie con quelli riservati a chi invece ancora sta emergendo e lavora sul territorio».

Si parte mercoledì 31 luglio con Il povero Pluto, un libero adattamento del classico di Aristofane diretto e interpretato da Vito Cesaro per la Compagnia Assoteatro e il Teatro Sociale Aldo Giuffé, con Denny Mendez.

Lunedì 5 agosto la Prima Nazionale del Doctor Faustus di Marlowe, messo in scena da Carlo Emilio Lerici, una co-produzione tra Teatro Belli di Roma e il Comune di Portigliola, che avrà per protagonista il direttore artistico Siravo, e coinvolgerà anche gli attori di Locriteatro.

Domenica 11 agosto in scena la rivisitazione che Cinzia Maccagnano ha realizzato del Dyskolos di Menandro.

Martedì 13 agosto, in prima serata, il Tommaso Campanella del locrese Antonio Tallura, con uno spettacolo totalmente prodotto nel nostro comprensorio, incentrato sulla vita del filosofo calabrese, del quale proprio quest’anno ricorre il 380º anniversario della scomparsa.

Nella mattina di giovedì 15 agosto, in scena Portiglialba, con una formula ispirata a quella che i teatri classici siciliani hanno varato negli scorsi anni e che, sdoganata dal Teatro Greco Romano di Portigliola, viene sempre più imitata dai teatri antichi di tutto il meridione.

Venerdì 16 agosto, quindi, il Festival porterà sul palco del Teatro Greco Romano uno spettacolo interamente ideato e realizzato dalla compagnia locale Locriteatro guidata da Migliaccio Spina. Si tratta di Lei ama me, una pièce liberamente tratta da La signorina Papillon di Stefano Benni.

Seguirà, venerdì 23 agosto, in scena dell’Elena di Euripide che, adattata e diretta da Nat J. Filice e prodotta dalla Compagnia Arciere, sarà interpretata dal co-direttore artistico Marco Silani e da Benedetta Nicoletti.

Chiuderà, martedì 27 agosto, una serata speciale condotta da Norma Martelli con la collaborazione di Filippo Amoroso.

Nel corso della serata, dopo lo spettacolo Storia di un attore, al protagonista Mariano Rigillo sarà consegnato il Premio Tessalo, istituito appositamente per onorare non solo grandi interpreti della scena teatrale italiana, ma professionisti che sono stati veri e propri ambasciatori della cultura classica, che tanta importanza riveste nella Locride.

Al già ricchissimo piatto di rappresentazioni teatrali, come anticipato, si aggiungeranno alcuni appuntamenti di natura musicale, come l’esibizione della Compagnia Flamenco Libre, in programma venerdì 26 luglio e quella dei Tamburellisti di Torre Padula venerdì 9 agosto, entrambi a cura dell’Associazione AMA Calabria.

Spazio anche per la sperimentazione musicale con il concerto Locrian-Japan di mercoledì 7 agosto, un evento transnazionale presentato dal presidente dell’Associazione di promozione sociale NOMA World MusicTommaso Marletta, che vedrà coinvolti Junko Ueda, cantante e suonatrice di Biwa (antico strumento a corda simile a un Mandolino baritono) e i musicisti della Locride Francesco Loccisano alla chitarra battente e Massimo Cusato alle percussioni.

Chiude il programma musicale, lunedì 19 agosto, Histoire du Soldat di Stravinskij, interpretata dall’orchestra dell’Accademia Musicale Senocrito con la voce narrante di Gigi Miseferi e la direzione artistica di Loredana Pelle. (rrc)