L’ambizioso progetto del Conservatorio Cilea: La “Gina” completa del Coro d’Introduzione

È un ambizioso progetto quello del Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria: rappresentare “Gina”, prima opera del compositore palmese Francesco Cilea, per la prima volta completa del Coro d’introduzione. Lo spettacolo andrà in scena venerdì alle 20.30, con ingresso su invito o biglietto gratuito da ritirare presso il botteghino del Teatro a partire dalle 16:30 del 26 febbraio.

Un progetto in omaggio a Francesco Cilea nel 60esimo Anno Accademico dall’istituzione del Conservatorio di Reggio Calabria, che ha richiesto notevoli sforzi e che ha coinvolto studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, e reso possibile grazie al sostegno della Città Metropolitana di Reggio Calabria e alla coproduzione con Publidema S.r.l.

All’entrata, il pubblico troverà una mostra di documenti e immagini dedicata a Francesco Cilea, ideata e allestita da Eduardo Lamberti–Castronuovo, presidente del Conservatorio.

Affidata nel 2023 a Salvatore Esposito Ferraioli, docente di Storia della musica, l’edizione critica del Coro iniziale dell’opera che era ritenuto perduto ma fortunatamente ritrovato nel 2017 dal musicologo Giancosimo Russo, e incaricato lo studente compositore Rocco Catania di effettuarne una revisione, la partitura veniva presa in consegna da Milo Longo, docente che aveva già diretto alcune rappresentazioni operistiche del Conservatorio “Cilea”. Gli studenti hanno poi iniziato, nelle rispettive classi, lo studio delle parti.

La scelta condivisa dal Dipartimento di Canto e teatro musicale nonché dal Consiglio accademico di invitare Mario De Carlo, regista reggino di fama internazionale, a tenere una masterclass di regia teatrale, ha permesso di mettere in scena “Gina” poiché egli ha sposato generosamente il progetto a beneficio di una formazione più completa possibile nel segno della piena valorizzazione dei talenti locali.

Nata, quindi, come attività formativa, l’iniziativa si è inscritta anche nella seconda e terza missione del Conservatorio, diventando occasione di approfondimento musicologico e produzione artistica che vede impegnati in prima linea un gruppo di professori e molti studenti tra cantanti, strumentisti, maestri collaboratori, compositori e che coinvolge l’Orchestra e il Coro del Conservatorio e il rinomato “Coro lirico F. Cilea”, oltre a imprenditori e maestranze locali.

Fra i cinque personaggi dell’opera, ben quattro sono interpretati da studenti dell’Istituto: il baritono Domenico Cagliuso, i soprani Roberta Panuccio e Luisa Umbaca, il tenore Davide Fazzari. Completano il cast il basso-baritono Angelo Michele Mazza, i soprani Federica Caracciolo, Arianna Tripodi e il tenore Luciano De Fazio.

Un’operazione artistico–culturale che testimonia sia la vivacità, qualità e capacità dell’Istituzione a 60 anni dalla sua fondazione, avvenuta per filiazione dallo storico Conservatorio di Napoli che per 19 anni fu sapientemente diretto e riorganizzato da Francesco Cilea, sia il sostegno del territorio nelle sue componenti imprenditoriali e politico–amministrative. Con essa prosegue la riscoperta del famoso compositore calabrese iniziata nel 1994 grazie al docente di Storia della musica Gaetano Pitarresi che ha curato il volume “La dolcissima effigie”, ormai presente in numerose biblioteche specializzate di tutto il mondo, seguìto da “Lettere a Francesco Cilea”, “Francesco Cilea e il suo tempo”, “Francesco Cilea e l’interesse per il Medioevo nell’opera italiana fra Sei e Settecento”, per un totale di 1500 pagine di apprezzata ricerca musicologica edita dal Conservatorio e promossa con annuali convegni internazionali di studio.

Il presidente Eduardo Lamberti–Castronuovo e il direttore Francesco Romano confidano nell’incoraggiamento da parte del pubblico per i giovani e meritevoli studenti, destinatari del massimo impegno per una formazione umana e artistica che realizzi solide fondamenta per un futuro ricco di opportunità e soddisfazioni, nella consapevolezza che ancora molte siano le sfide da affrontare per rendere il Conservatorio di Reggio Calabria sempre più rispondente alle odierne esigenze formative, prima fra tutte il reperimento di una nuova sede realmente adatta allo studio, alla ricerca e alla performance musicale. (rrc)

REGGIO – Mercoledì lo spettacolo “A(r)mo”

Mercoledì pomeriggio, a Reggio, alle 18.30, al Cine Teatro Metropolitano, andrà in scena lo spettacolo “A(r)mo”, un testo di Tiziana Bianca Calabrò con la regia di Basilio Musolino, interpretazione di Renata Falcone.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della rassegna “Oltre i Confini Voci di Resistenza e Speranza, Storie di Lotta e Solidarietà” promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi e organizzato in occasione del secondo anniversario del tragico naufragio di Cutro.

La Fondazione Girolamo Tripodi, con questa rappresentazione teatrale, vuole ricordare quell’evento tragico, causato anche dalle responsabilità delle istituzioni, contribuire a mantenere viva la memoria, chiedere verità e giustizia, pretendere una politica di soccorso, accoglienza e asilo.

A(r)mo è, in primis, il racconto di un luogo unico al mondo. Armo, frazione di Reggio Calabria, nel cui cimitero, c’è un posto speciale dedicato ai migranti morti in mare. Erano 45, chiuse nei sacchi neri, le salme arrivate al porto di Reggio Calabria a maggio del 2016. Dal giugno del 2022 l’abbraccio del camposanto che restituisce dignità e rispetto a queste vite umane.

Ma il nome A(r)mo racchiude la voce del verbo amare. Il racconto dipana da Carmen, la protagonista, abitante di Armo, fonte inesauribile che trasuda sentimento, nonostante la vita non sia stata magnanima nei suoi confronti.

Carmen, donna del sud, ribelle, forte e capace di tenere testa a chiunque le si metta contro, racconta del suo grande amore emigrato in “America” e lì morto a causa di un incidente in miniera. Neanche lei ha avuto un corpo da piangere e a cui donare un ultimo saluto e questo la accomuna ai tanti amori che in Africa e nei paesi più poveri dell’Asia sono sospesi, in attesa di una chiamata che possa liberarli dalla pena. La scenografia scarna, ma che prende vita grazie alle azioni di Renata Falcone, diventa in alcuni momenti essa stessa protagonista capace di raccontare e materializzare le storie che in scena si vivono per i cari migranti estinti. Adottati dal cuore di una donna che ha tanto da dare. Sola, per aver perduto il suo Carlo Alberto, Carmen è la giostra intricata accanto alla quale si muovono le altre figure del paesello, dalle comari ai nullafacenti.

Il colore ambra domina la scena, rievocando paesaggi desertici, ma anche la luce particolare che colpisce il cimitero di Armo nei pomeriggi di sole.

“Vedo le luci, vedo la terra! Il capitano ci ha detto che tra un’ora arriveremo in Italia”. Sono le ultime parole che Maida, una ragazza afgana di 16 anni, ha scritto alla sua famiglia nella notte tra il 25 e il 26 febbraio di due anni fa. L’ultimo messaggio prima che la inghiottisse il mare, a 150 metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria. Dopo 4 giorni di navigazione su un vecchio peschereccio, stipata tra quasi 200 persone partite dalla Turchia, Maida aveva finalmente l’Italia davanti. Maida è morta all’alba del 26 febbraio 2023, dopo che il caicco su cui viaggiava è colato a picco a poche centinaia di metri dalla costa italiana, dopo aver colpito le rocce sul fondale. A due anni da quella che è stata chiamata la strage di Cutro, il numero dei dispersi rimane tuttora incerto ed imprecisato. Nei giorni successivi al naufragio, il mare ha restituito i corpi delle vittime accertate: 94 persone, di cui 35 bambini. (rrc)

REGGIO – La manifestazione “Comunicare speranza con la bellezza”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nel Seminario di via Pio XI, si terrà la manifestazione-conferenza “Comunicare speranza con la bellezza”.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione culturale “Le Muse” insieme al Seminario Regionale “Pio XI”, nell’ambito del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma.

Relaziona Don Simone Gatto, Rettore Seminario Regionale Pio XI – Reggio Calabria che farà ai presenti delle riflessioni condivise sulla comunicazione ed anche sul mondo dell’arte, Cosimo Allera, scultore dell’opera “Acutis – Autostrade del Cielo” – Parco RespirArt – Val di Fiemme, parlerà dell’esperienza della sua scultura dedicata al Beato Carlo Acutis.

L’opera, in metallo, simboleggia la purezza e la spiritualità del giovane beato, famoso per la sua dedizione all’Eucaristia e per l’uso delle nuove tecnologie per diffondere la fede cattolica. 

E, poi, la partecipazione anche di Giuseppe Fata, designer e ideatore della “Madonna degli Artisti” che proprio domenica scorsa ha consegnato l’opera alla Basilica di Santa Maria in Monte Santo – Roma, esposta in permanenza presso la Cappella del Crocifisso e che ha visto come testimonial ben 200 rappresentanti del mondo della cultura calabrese, nazionale ed internazionale con una solenne celebrazione presieduta da S.E. Rev.ma Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia e Rettore della Chiesa degli Artisti nominato da Papa Francesco lo scorso dicembre.

Importanti le testimonianze degli artisti Muse sempre sulla comunicazione pittorica, fotografica, scultorea con soggetti che richiamano il sacro sia come iconografia che come scelta ideativa. Gli artisti presenti anche con le loro opere saranno: Francesca Avenoso, Margherita Battaglia, Cristina Benedetto, Mariella Costa, Patrizia Crupi, Manuela Lugarà, Antonella Minasi, Grazia Papalia, Francesca Perina, Tina Nicolò, Wanda Simone.

«L’occasione dichiara– spiega il presidente de Le Muse, Giuseppe Livoti – da un incontro, tra il mondo di una associazione culturale quale “Le Muse” ed il “Seminario” con il suo Rettore Don Simone Gatto che in questi mesi ha aperto le porte dell’importante luogo di formazione e di preghiera ai fermenti culturali che animano il territorio, diventando così anche un luogo di riflessione aperta e condivisa».

«Da questo incontro – aggiunge Livoti – è nata l’idea di parlare alla città ed agli artisti, intesi come poeti, scrittori, animatori, pittori, scultori e comunicatori in genere sul senso della “speranza”. Proprio il motto  scelto da papa Francesco per l’Anno Santo giubilare 2025 è  «Poiché tu sei la mia speranza, Signore Dio; sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia» (Sal 71,5) esprimendo così con questo versetto dei Salmi il concetto che la “La speranza non delude”». (rrc)

REGGIO – Domenica si celebra il “Bergamotto Day”

Domenica pomeriggio, a Reggio, alle 18, alla Stazione FS di Santa Caterina, si terrà la terza edizione del “Bergamotto Day”, organizzato dall’Associazione Incontriamoci Sempre.

Del principe degli agrumi se ne parlerà con il presidente del Consorzio di tutela del Bergamotto di Reggio, Ezio Pizzi ed il dott Vincenzo Montemurro, cardiologo, la conduzione a cura di Francesco Miroddi. Per l’occasione, sarà presente l’azienda Frammartino con l’esposizione di tantissimi prodotti al bergamotto, grazie alla loro filiera – l’azienda ha molti ettari di produzione di bergamotto e di altri pregiati agrumi.

La serata sarà arricchita con la presenza del noto Bartender Carmelo Martino, che si distingue a livello Nazionale per la grande professionalità, per l’occasione ci farà degustare lo Spritz al Bergamotto.

«Come Associazione impegnata nel sociale  – scrive l’Associazione guidata da Pino Strati – nella cultura amante della propria terra e dei prodotti che la rendono esclusiva, non potevamo non rivolgere una attenzione particolare a questo straordinario agrume che tutto il mondo ci invidia, e che ha avuto una svolta formidabile grazie alla ricerca scientifica di questo prodotto considerato fino a qualche anno prima tossico – è stato riconosciuto salutare grazie ai principi attivi che inibiscono il colesterolo e eccesso di zuccheri nel sangue».

«Tutto ciò – continua la nota – grazie al Presidente del Consorzio di tutela del Bergamotto di ReggioCalabria, Ezio Pizzi, che ha il merito, da tantissimi anni, di aver acceso i riflettori sul nostro prodotto identitario per eccellenza nell’ambito di un percorso di conoscenza e valorizzazione del territorio. Il consorzio di tutela del Bergamotto di RC ha svolto un grande lavoro dal punto di vista scientifico con l’università di Cosenza, grazie al prof Sindoni, con l’università di Tor Vergata, grazie al compianto prof Franco Romeo, ed al noto Cardiologo Scillese, il dott Vincenzo Montemurro. (rrc)

REGGIO – L’incontro “La donazione degli organi”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 16.30, all’Auditorium Chiesa Santa Maria della Neve Riparo, l’incontro “La donazione degli organi”.

L’importante evento, organizzato dall’Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche Reggio Calabria e l’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) con il patrocinio del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Delegazione Calabria, vedrà gli interventi del presidente regionale Aido, Nicola Pavone, che relazionerà su “Aido e la donazione degli organi”, il Cappellano don Giovanni Gattuso, che affronterà il “Valore della vita come dono sacro: una visione spirituale della donazione degli organi” e le testimonianze della dottoressa Giovanna Campolo,vicepresidente vicaria Aido Gruppo comunale RC e del medico legale Renato Saraceno.

Modera il dottore Emanuele Nazario Scarlata, delegato provinciale A.N.I.O.C RC.

L’Aido svolge un ruolo fondamentale nella promozione della cultura della donazione e nella sensibilizzazione della popolazione italiana sull’importanza di questo gesto solidale e altruista.  I relatori evidenzieranno quindi, come la donazione di organi rappresenti un atto di generosità che può salvare la vita di molte persone che si trovano in situazioni di grave difficoltà.

Successo per la campagna di promozione Reggio Capitale della Cultura

Sono oltre 16mila gli utenti che hanno visitato la campagna online “Reggio Capitale della Cultura 2027”, promossa dal comune, generando oltre 30.196 visualizzazioni di pagina e raccogliendo circa 6000 adesioni tramite il modulo dedicato.

Un segnale ineccepibile e chiaro dell’entusiasmo e del sostegno che l’iniziativa sta riscuotendo tra i cittadini. Uno dei contenuti più apprezzati è il “Manifesto della Candidatura”;  scaricato già circa 4mila volte: segno oggettivo del sostegno ai valori ed agli obiettivi del progetto.

Il riscontro positivo non si è fermato esclusivamente ai confini geografici nazionali: la campagna di comunicazione ha raggiunto anche le comunità calabresi all’estero, grazie a un’efficace strategia sui gruppi Facebook dedicati. Questa scelta ha prodotto un significativo afflusso di visitatori da diversi Paesi; a dimostrazione della forte connessione e dell’affetto che le comunità internazionali mantengono con la propria terra d’origine che collega due slogan (utilizzati negli ultimi mesi) evidentemente evocativi sul piano emotivo: “Reggio città Natale” e “Reggio Capitale”.

I primi 10 Paesi di provenienza dei visitatori includono, oltre all’Italia, nazioni chiave dove risiedono le comunità calabresi all’estero, che hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa: Stati Uniti, Sud America, Australia, Inghilterra e numerosi Paesi europei.

«Mancano pochi giorni all’audizione di Reggio, Capitale italiana della cultura», ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà.

«È stato un mese entusiasmante – ha aggiunto – che ha coinvolto tutta la città in tavoli, iniziative, proposte per supportare la nostra candidatura.  Imprese, associazioni, singoli cittadini; tutti hanno partecipato a quella che è davvero una partita che la nostra città sta giocando insieme, in maniera unita».

«Adesso serve l’ultimo sforzo – ha continuato – serve continuare a sostenere Reggio su tutti i canali social, serve aumentare i battiti, serve continuare a fare sentire più forte il cuore di Reggio Capitale italiana della Cultura, di Reggio Cuore del Mediterraneo. Io colgo l’occasione per invitare tutti i reggini il 26 febbraio alle ore 11.30 a Roma per assistere alla nostra audizione. Forza Reggio Capitale!».

Grazie a questi risultati straordinari, l’entusiasmo e l’energia del progetto continuano a crescere tra reggini e non solo. Invitiamo tutti coloro che ancora non hanno aderito a visitare il nostro sito, leggere il manifesto e unirsi a questa iniziativa che guarda al futuro della nostra città con ambizione e determinazione ma, soprattutto, con un “Cuore Mediterraneo”. (rrc)

REGGIO – Al Cilea “Francesco Cicchella con “Tante Belle Cose”

Sabato 21 febbraio, al Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, alle 21, in scena lo spettacolo “Tante belle cose” con Francesco Cicchella.

Un artista poliedrico che, grazie alla sinergia tra l’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli e la Dedo Eventi di Alfredo De Luca, regalerà al pubblico reggino due ore di puro divertimento con performances completamente inedite.
Sul palco oltre all’artista, ci saranno la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis, la band diretta dal maestro Paco Ruggiero e due ballerine, che impreziosiscono lo show con le coreografie di Margherita Siesto.
L’imitatore napoletano fa un bilancio della sua lunga e brillante carriera. Tra i ricordi che affiorano, uno in particolare si distingue: una serata a teatro, un punto di svolta che ha segnato indelebilmente la sua vita.
Un viaggio nel tempo, un flashback che riporterà gli spettatori proprio a quella serata indimenticabile.
l mix esplosivo di sketch esilaranti, performance e momenti di grande emozione saranno caratterizzati dal suo inconfondibile talento comico e da una verve innata che, da sempre, ha conquistato grandi e bambini.
«Un one man show innovativo nel quale Francesco giocherà con i suoi tantissimi personaggi e con sé stesso – dice il direttore artistico dell’Oda Peppe Piromalli –. Assisteremo ad un incredibile e divertente show che, dal futuro, passa al passato per poi fermarsi al presente. La presenza dell’artista napoletano impreziosisce un cartellone artistico che come un puzzle perfetto, ha incastonato prosa, musica e varietà, una scelta da noi voluta per dare vita ad un’esperienza teatrale coinvolgente e, soprattutto, adatta a tutti».
Cicchella, che firma anche la regia, è pronto quindi ad abbracciare Reggio Calabria e a strappare tantissimi applausi con i  suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri e tanti altri) e un nuovo allestimento. (rrc)

REGGIO – Al MArRC l’incontro “Dalla madrepatria Grecia alle fondazioni coloniali”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, al Museo Archeologico Nazionale, si terrà l’incontro “Dalla madrepatria Grecia alle fondazioni coloniali: un patrimonio culturale mai dimenticate”.

L’evento è stato organizzato nell’ambito della prima edizione del ciclo di conferenze “Radici”, finalizzato alla promozione e valorizzazione delle fondamenta della cultura nella prospettiva di unire fatti del passato e del presente, contribuendo anche ad inquadrare le vicende del prossimo futuro, ideato e coordinato dal presidente nazionale A.I.Par.C. dott. Salvatore Timpano, nell’ambito della convenzione stipulata con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Dopo i saluti istituzionali di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC e di Salvatore Timpano, presidente AiParC, relaziona Rossella Agostino, archeologa e direttrice Dipartimento Archeologia AiParC.

Lasciare le proprie terre d’origine, solcare il mare e insediarsi in nuovi territori non ha mai significato per i coloni greci dimenticare la propria cultura, le proprie credenze e le proprie tradizioni artistiche. Ne sono un esempio le produzioni vascolari riprodotte dagli artigiani locali ampiamente documentate in tanti musei del mondo magno-greco. (rrc)

La nona Commissione consiliare affronta questione Piazza del Popolo

La Nona Commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Reggio, presieduta dal consigliere Massimo Ripepi, ha audito la dirigente del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo Loredana Pace in merito al Controllo atti amministrativi rapporti Comune e Demanio rispetto alla titolarità della superficie di Piazza del Popolo.

Proprio la dirigente ha reso nota, fornendo ai consiglieri la documentazione in suo possesso, la richiesta  avanzata da parte dell’Agenzia del Demanio di 170.000 euro – per il periodo 2014-2024 – in virtù di un decreto legislativo del 1944 che propone che ogni bene cessato dal partito nazionale fascista sia devoluto allo Stato; nella stessa missiva il Demanio ha chiesto informazioni sul mercato rionale.

«A novembre, pertanto, ho risposto all’Agenzia del Demanio – ha dichiarato – che l’utilizzo della piazza è quello di mercato rionale, con impegno della stessa da lunedì al sabato».

«Ho fatto presente che i numeri degli operatori autorizzati erano 4 –continua la dirigente – e siccome mi avevano chiesto anche, con riferimento agli eventi, quanti eventi erano stati fatti nel 2024, ho elencato gli eventi effettivamente realizzati che evidenziano comunque che erano eventi gratuiti. A dicembre l’Agenzia del Demanio ha presentato il conto, dicendo che l’amministrazione avrebbe dovuto versare su un modello F24 170.000 Euro, 170-108,83 Euro, dal 2014 al 2024; ha calcolato l’indennizzo e anche gli interessi».

Ha, pertanto, specificato che la nota dell’Agenzia del Demanio mancava di alcuni elementi importanti «perché quando si calcola un indennizzo si deve inserire la superficie, il costo a metro quadro ed altre indicazioni sulle modalità di calcolo».

D’altronde, al di là del riferimento normativo del 44 è stato comunicato che non c’è alcun riferimento a tutto quello che è successo dopo; perché verosimilmente, sempre secondo Loredana Pace, nel tempo ci deve essere stata una consegna del bene: così come si fa per il demanio marittimo per i lungomari, per le strade. Anche perchéa Piazza del Popolo l’Amministrazione garantisce la manutenzione, l’illuminazione e tanti altri servizi.

«Quindi – ha concluso la dirigente – questa situazione, al di là dell’utilizzo di Piazza del popolo, va attenzionata e approfondita con una riunione  con i vertici dell’Agenzia del Demanio; per comprendere futuri sviluppi».

Alla richiesta avanzata del presidente Massimo Ripepi, relativamente al vincolo della Sovrintendenza Archeologica, la dirigente ha risposto in merito che  relativamente alla Sovrintendenza c’è solo un passaggio nella lettera della prima nota dell’Agenzia del Demanio che la manda “per conoscenza” alla Sovrintendenza stessa alla quale si rivolge  chiedendo «al fine di garantire il decoro della piazza» di fornire indicazioni sull’uso del sito, valutando laddove ritenuto necessario la convocazione di una riunione.

Richiesta alla quale sembrerebbe non vi sia stata replica da parte della Sovrintendenza; con un condizionale d’obbligo perché essendo l’Amministrazione destinataria della nota, sarebbe dovuta eventualmente essere, anche se “per conoscenza”, anche destinataria di un’eventuale risposta. “Riunioni ufficiali -ha affermato la dirigente- dalla Sovrintendenza non ne sono state convocate”.

Il presidente Massimo Ripepi, dopo la visione della documentazione, ha chiesto ancora a Loredana Pace cosa intendesse fare l’Amministrazione rispetto a questa cifra da pagare, 170.000 euro per 10 anni, e quale fosse la linea del Comune per il pagamento della stessa.

Ribadendo la  necessità di un incontro con l’Agenzia del Demanio, la dirigente ha dichiarato che la posizione, emersa da confronti con altri settori, è che seppur beni del Demanio sono beni che sono stati consegnati all’Amministrazione; pertanto non bisogna ripagare alcun canone; anche perché l’Amministrazione si accolla tutti i costi di gestione e di manutenzione.

Il Comune, che da sempre gestisce l’area sostenendone i costi di manutenzione e illuminazione, sta quindi verificando la documentazione disponibile per capire come agire; al tempo stesso, si ritiene necessario un approfondimento sulle modalità di calcolo dell’indennizzo richiesto.

Il Comune procede, dunque, sulla linea del dialogo istituzionale con l’Agenzia del Demanio per trovare una soluzione che tenga conto della funzione pubblica svolta dalla piazza e della continuità della gestione comunale. L’obiettivo è garantire una gestione chiara e sostenibile dell’area, nel rispetto delle norme e degli interessi della collettività.

Gli interventi di alcuni consiglieri comunali hanno sollecitato un confronto con l’Agenzia del Demanio non solo su Piazza del popolo bensì su tutta la città; in modo tale da avere contezza e chiarezza sui beni in piena disponibilità dell’Amministrazione comunale.

In tal senso, il consigliere Giovanni Latella ha specificato che casi simili si sono presentati anche in altre aree cittadine come i fortini di Ecolandia, l’ex Polveriera a Ciccarello o il campo Coni a Modena ma sono stati risolti. In particolare, rispetto proprio all’area del campo Coni, ha informato la Commissione consiliare che in quel caso l’Agenzia del Demanio aveva chiesto ben 700 mila euro ma che la situazione è stata superata con l’impegno degli Uffici dei Settori interessati che hanno operato opportunamente in modo congiunto per l’auspicato risultato.

Il presidente Massimo Ripepi, a margine della conclusione del confronto con dirigente e consiglieri commissari, ha affermato «Continueremo ad approfondire gli atti perché il consigliere Latella ha dichiarato che la situazione si risolverà così come si è risolta quella del campo Coni dove il Demanio aveva chiesto 700 mila euro».

«Siccome io ho notizie diverse – ha detto – la prossima seduta di giovedì sarà dedicata a questa cosa del campo Coni per sapere se questa cosa è vera o non è vera perché è importante. Sarebbe un precedente in positivo e in negativo».

«Al contempo – ha aggiunto Ripepi – va detto che, al momento, il Comune rispetto a Piazza del popolo è inadempiente con il Demanio alla stregua degli ambulanti che lo sono nei confronti dell’Ente e che considera abusivi».

«Chi pagherà il conto dell’incompetenza? – ha chiesto Ripepi –. Mentre il sindaco Falcomatà e la sua Amministrazione tentano di distrarre i cittadini con proclami e accuse strumentali, la verità è che il Comune è il primo a non rispettare le regole. E ora resta da capire chi pagherà i 170 mila euro richiesti dal Demanio.

Ripepi, infine, parlando del clima di tensione creatosi a causa dell’inasprimento dei controlli degli ambulanti da parte di Paolo Brunetti, vice sindaco di Reggio, ha annunciato che lo convocherà alla prossima Commissione «per chiedergli come intende gestire la situazione e verificare quanto sta accadendo. È necessario un confronto immediato per evitare ulteriori tensioni sociali e trovare una soluzione equa per tutti». (rrm)

Piazza del Popolo, Zappia (Reggini Fuorisede): «Falcomatà cancella la storia e ignora i cittadini!»

Per Antonio Zappia, responsabile dei Reggini Fuorisede del Movimento Rivoluzione Rheggio 743 ac.C, «la chiusura del mercato di Piazza del Popolo è l’ennesima dimostrazione di come l’Amministrazione Falcomatà sia autoritaria e insensibile di fronte alle reali esigenze dei cittadini».

«Senza alcun confronto con i commercianti e i cittadini – ha spiegato – il sindaco e la sua Giunta hanno decretato la fine di uno dei luoghi simbolo della nostra città, un mercato che per oltre ottant’anni ha rappresentato un punto di riferimento economico e sociale per migliaia di reggini».

«Tra il 1993 e il 2001, il sindaco Italo Falcomatà, – ha continuato – padre dell’attuale primo cittadino, si trovò davanti allo stesso problema (di gran lunga più grave), ma lo affrontò con uno spirito completamente diverso: ascoltò la città, dialogò con gli ambulanti, trovò una soluzione condivisa per mantenere in vita il mercato».

«Oggi, invece, Giuseppe Falcomatà governa con l’imposizione, ignorando i cittadini e decretando la fine del mercato storico senza alcuna alternativa concreta – ha aggiunto  Zappia –. Questo atteggiamento autoritario si riflette in tutta la gestione amministrativa, dove il confronto è sostituito da diktat calati dall’alto, con conseguenze devastanti per il tessuto sociale ed economico della città».

«Come se non bastasse – ha continuato Zappia – Falcomatà ha avuto il coraggio di parlare di garbo istituzionale, lamentando il fatto che il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi, lo abbia convocato più volte per Pe c anziché accordarsi ‘con cortesia’. Un concetto di garbo che evidentemente vale solo quando fa comodo a lui e alla sua Amministrazione».

«Dov’era il garbo istituzionale quando l’opposizione veniva bloccata da mille cavilli burocratici per ogni iniziativa? Dov’era il garbo istituzionale quando i cittadini di Arghillà venivano ignorati e privati dei loro diritti? – ha rimproverato Zappia –. La verità è che Falcomatà e la sua Giunta pretendono regole rigide per gli altri, ma non per sé stessi. Quando c’è da partecipare a eventi di visibilità o a inaugurazioni, il Sindaco è sempre in prima fila; quando invece si tratta di affrontare problemi seri, manda avanti i delegati».

«La fine del mercato di Piazza del Popolo non è un episodio isolato, ma solo l’ultima pagina di un’Amministrazione che lascerà dietro di sé una città in macerie. Ponte Calopinace, Parco Lineare Sud, Lido Comunale: una lunga lista di incompiute e promesse non mantenute – ha concluso Antonio Zappia –. Reggio Calabria merita di meglio. Noi continueremo a lottare per difendere i luoghi storici della nostra città, per tutelare i lavoratori onesti e per restituire ai reggini un’Amministrazione degna di questo nome». (rrc)