REGGIO – Giovedì si presenta Bergarè 2024

Giovedì, alla Camera di Commercio di Reggio Calabria, alle 10.30, sarà presentata la terza edizione di Bergarè, manifestazione con cui l’Ente camerale promuove e valorizza il Bergamotto di Reggio Calabria, in programma dal 3 al 6 ottobre.

Ancora una volta il Bergamotto di Reggio Calabria sarà il protagonista assoluto di un ricco programma di iniziative per tutti e per tutti i gusti.

Nel Villaggio di Bergarè, la mostra-mercato con le imprese della filiera del bergamotto, sarà allestito un percorso gastronomico dedicato allo street food con intrattenimento musicale e esibizioni dal vivo. Non mancherà la possibilità di degustare le preparazioni a base di bergamotto degli chef dei ristoranti reggini con Bergarè in tavola e dei maestri pasticceri reggini con La Pasticceria incontra il Bergamotto. E ancora: la mostra dedicata al bergamotto e alla sua lavorazione; i talk tematici di confronto ed approfondimento; l’anteprima nazionale dello spettacolo teatrale “Il giro d’Italia in 80 dolci” di Tiziana Di Masi, alias “La Signora in Dolce”.

Questa terza edizione si snoda sul filone dei “Racconti di Bergamotto”, proseguendo nel percorso di conoscenza e divulgazione sulle straordinarie proprietà e sui molteplici utilizzi del “principe degli agrumi” intrapreso nelle precedenti edizioni, ma con un’attenzione particolare al Bergamotto di Reggio Calabria come volano di sviluppo territoriale e turistico e di innovazione, con due iniziative dedicate a questo tema: l’Hackathon Berga-Thon e il workshop “Bergamotto di Reggio Calabria: tra identità locale e attrattività turistica”.

Previsto, come evento collaterale della manifestazione, un press tour, che condurrà alla scoperta del nostro territorio giornalisti, blogger, influencer ed esperti di settore provenienti da tutta Italia. 

Parteciperà all’evento Bergarè anche una delegazione di tour operator e buyer francesi dell’agroalimentare,  in visita nel nostro territorio nell’ambito di un progetto in atto con la Camera di commercio italiana in Francia di Marsiglia.

 

Il sindaco di Reggio Falcomatà dona il Cero Votivo alla Madonna della Consolazione

Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha donato il “Cero votivo” alla Madonna della Consolazione da parte dell’Amministrazione comunale.

A margine della Santa Messa al Duomo, il primo cittadino ha ribadito come «è sempre una prima volta, questo è sicuramente il momento che mi è mancato di più, durante il periodo della sospensione, perché è senza dubbio l’emozione più grande che un sindaco possa provare. Parlare in Cattedrale con alle spalle il quadro della nostra Madonna della Consolazione, rivolto alla città, è davvero un’emozione e un onore enorme».

«È l’occasione per ribadire quanto nella nostra città – ha proseguito – sia necessario, insieme all’impegno di tantissime donne e uomini di buona volontà, cooperare, lavorare insieme, fare squadra ed essere comunità. Credo che questa sia la cosa più importante. L’intervento in Cattedrale non deve essere un freddo elenco delle cose fatte, o dei problemi che ancora oggi devono essere risolti, deve essere un richiamo all’unità, al sentimento di identità e di appartenenza, senza i quali, naturalmente, ogni discorso successivo sarebbe superfluo».

Il discorso integrale

Eccellenza reverendissima, Reverendo Capitolo Metropolitano, porgo a voi e al Reverendo Clero di questa Chiesa reggina e bovese l’omaggio filiale della Civica Amministrazione, riconfermando e rinnovando a voi la sua antica e profonda devozione per la sua celeste Patrona, la Madonna della Consolazione.
Insieme con il suo popolo le siamo andati incontro e con il suo popolo ci siamo preparati all’incontro con lei – accompagnati da una pioggia incessante – con il cuore colmo di speranza, con intima trepidazione ma facendo nostre le ansie e le paure che ancora oggi agitano il popolo di Maria.

Questa è per me l’emozione più grande che un sindaco possa provare, poter ritornare cioè a porgere questo saluto da primo cittadino; un’emozione che, a volte, ho avuto paura di non poter riprovare.
Eppur tuttavia, se le vicende degli uomini rispondessero sempre a una fredda concatenazione di cause ed effetti, significherebbe che il mondo è regolato solo ed esclusivamente dalla meccanica della materia, dalla sua fisica, dalla sua chimica, dal semplice susseguirsi di azioni razionali; e, di conseguenza, non esisterebbero ingiustizie, conflitti sanguinari, violenze, povertà; non esisterebbero le tante sofferenze che vediamo nei nostri ospedali; non saremmo messi quotidianamente al cospetto delle fragilità dell’animo umano o, più semplicemente, non perderemmo, da un giorno all’altro, un grande affetto, come purtroppo è accaduto anche a me in questo anno.
Un mondo perfetto non esiste perché la perfezione appartiene al Cielo e non è di questo mondo, ecco perchè ciascuno di noi sente ancora di più oggi il bisogno, oh Madre celeste, di rivolgersi a Te e invocare il tuo sguardo benevolo sul tuo popolo.

Perchè, allo stesso modo, anche una città perfetta non è di questo mondo ma, ciononostante, esistono tante donne e tanti uomini di buona volontà che ogni giorno, invece, lavorano con fatica e dedizione dando il meglio di loro stessi per far si che le cose possano funzionare, possano andare bene.
Ma nessun uomo è un’isola, nessuno si salva da solo. Ed in un mondo, in una città, che ogni giorno chiede salvezza contemplando i limiti e i confini della propria esistenza, queste donne e questi uomini operosi che lavorano con passione e sacrificio hanno il dovere di farlo insieme. Nello spirito di fraternità e di condivisione che la Madonna, la Mamma più eccelsa, ci ha insegnato, donando
dal suo grembo l’esempio vivente del Dio fatto uomo, testimonianza della misericordia divina.
Hanno, abbiamo cioè, il dovere di cooperare, dialogare, confrontarci sulle politiche di crescita culturale, economica e sociale del territorio. In una sola parola essere comunità.
E comunità si diventa piano piano. Giorno dopo giorno, sentendoci tutti parte di una stessa vita, sentendo come nostre le angosce dei nostri fratelli ma, parimenti, facendo nostra la voglia di rinascita e di crescita, riuscendo a cogliere la presenza di un diamante anche in mezzo al fango o alla polvere, custodendo i beni comuni ancora oggi oggetto continuo di atti di delinquenza, adottando comportamenti rispettosi gli uni degli altri attraverso sentimenti di identità e appartenenza.
Ricostruendo, cioè, questa città mattone dopo mattone, rialzandoci a ogni caduta, con orgoglio e fiera appartenenza, smettendola di pensare continuamente di essere nati nella parte sbagliata del cielo e nella consapevolezza che la ragione non sta mai dalla parte del più forte o di chi urla di più, e che le difficoltà ci aiutano a essere persone migliori.

E tuttavia la consapevolezza che la stragrande maggioranza dei reggini è fatta di queste persone di buona volontà non sarà mai sufficiente a completare questo percorso di rinascita se si rimane silenti di fronte ai tanti soprusi e ai gangli che affliggono la nostra terra. Bisogna esporsi! Bisogna denunciare, bisogna difendere Reggio da chi la vorrebbe vedere soffocare sotto il giogo della ‘ndrangheta e lavorare per liberarla da tutto ciò che è abuso, corruzione, malaffare. Ringrazio, in questo senso, il diuturno lavoro della magistratura, delle forze dell’ordine e delle forze di polizia, nonché l’operato del nostro Prefetto nelle quotidiane vicende che interessano il nostro territorio.
Le crepe esistono, è vero, ma esistono affinché la luce possa entrarvi e illuminare le nostre menti e rendere meno incerto il nostro cammino. Perché non importa quanto si vive, ma con quanta luce si ha dentro.
E questa luce la chiediamo a te, Vergine Madre, affinché nel disordinato modo in cui si presentano i colori della vita, non cogliamo soltanto il grigio e le sue declinazioni, bensì quell’arcobaleno infinito che può essere percepito soltanto attraverso l’anima, altrimenti c’è il nulla.

Scaccia l’accidia e il disordine, liberaci dall’indolenza, favorisci la riconciliazione, oh Madre.
Aiutaci a non assuefarci al brutto, aiutaci a cogliere il bello e il buono nelle cose e nelle persone, aiutaci a continuare a sorprenderci ed emozionarci ogni giorno e non rassegnarci a un’esistenza di ordinarie, seppur concilianti, abitudini.
Perchè ciò che non è ordinario alimenta la fede, ci fa battere più forte il cuore, ci ricorda che siamo vivi e dobbiamo cogliere questo dono unico e irripetibile onorando la nostra esistenza, cercando di essere fonte di ispirazione gli uni per gli altri, cercando di essere da esempio per i nostri figli attraverso l’amore.

Perché tutto ciò che esiste è l’amore, “a-mors” cioè senza morte.
L’amore è una lunga strada, piena d’incroci, vie laterali, non è un rettilineo, né mai un unico punto, ma innumerevoli punti da unire insieme. L’amore lo ritrovi nel piacere della condivisione, ma anche nelle cadute, negli intralci, nello zoppicare, nelle paure, nei dubbi, nella pietà che non cede mai al rancore.
E’ una prospettiva che si nutre e necessita di essere guardata da punti di vista differenti, perché le differenze sono fonte di ricchezza.
La misura dell’amore sta nella sua costanza, nel suo essere lento. E costanza e lentezza, per chi ha l’onore di servire questa città si traducono in pazienza e capacità di mediazione, nella capacità – cioè – di tenere insieme le stelle e il marciapiede, essere sì visionari ma con i piedi ben saldi a sentire la terra.
Con la Madonna della consolazione come guida e la virtù come compagna.

Vergine madre, a te affidiamo la nostra città e a te ci affidiamo nella qualità di amministratori. Infondi in noi la forza e il coraggio di affrontare la notte. Perché durante il giorno i ritmi frenetici ci impongono di rimuovere attimi che non abbiamo il tempo di collocare, di decifrare. Ma la notte è lì, rapace, a riproporli, a ingigantirli, a farci convivere con il dubbio di non avere fatto abbastanza, e che non è mai abbastanza. E così se la gioia e la speranza, che il giorno ha portato in dono, cedono il passo; l’ansia, la paura, l’ora di un rinnovato addio terreno si fanno strada fino all’estremo, perchè neanche un dolore muto, interiore, conosce silenzi.

Eccellenza Reverendissima, in questo cero c’è l’insieme della speranza e dei timori propri di chi, come la nostra città, è in movimento verso nuove mete. Questa città ha voglia di crescere, lo percepiamo ogni giorno girando per le strade e per le piazze dei nostri quartieri. La nostra comunità ha scelto la propria direzione e si è messa in viaggio. Con fatica, battendosi contro le difficoltà quotidiane, con tutti i limiti di ogni umana esperienza, ma con un desiderio intenso di percorrere la propria strada, voltandosi indietro per trarre linfa dalla propria storia, ma con la consapevolezza che quelli davanti a noi saranno giorni migliori di quelli che ci lasciamo alle spalle.
La ringrazio per il manifesto amore e la speranza Cristiana che animano il Suo Alto Ministero e, con medesimi sentimenti, rivolgo il cuore e l’animo al Clero reggino, custode attento della benevolenza della nostra Avvocata e riferimento prezioso per tutto il suo popolo.
O Patrona, con l’orgoglio del Primo cittadino, ravvivo la promessa del figlio verso la Madre e ti chiedo di continuare a stare vicina a tutti i tuoi figli e alla tua città affinché affronti le sfide a cui è chiamata nel segno del rinnovamento e della tradizione: il rinnovamento attraverso il lavoro per i tanti nostri giovani costretti a lasciare la loro terra per cercare realizzazione altrove; la tradizione attraverso la gentilezza dei modi e il sentimento di ospitalità che da secoli distingue la nostra comunità.
Viva Maria, oggi e sempre. (rrc)

A Reggio omaggio a Giacomo Battaglia con “Chi non ride è fuori moda!

Si è svolta, a Piazza Castello di Reggio Calabria, la quarta edizione dello spettacolo Chi non ride è fuori moda, organizzato in ricordo di Giacomo Battaglia, attore e intrattenitore reggino scomparso prematuramente negli anni scorsi.

A condurre la serata, sotto la direzione artistica di Alessandro Tirotta e l’organizzazione di Angela Battaglia, è stato l’amico e collega di sempre di Giacomo Battaglia, Gigi Miseferi. Nel corso dello spettacolo si sono esibiti Marcello Cirillo, Ernesto Maria Ponte, Magico Alivernini, Pasquale Caprì, Filippo Caccamo, l’orchestra diretta da Demo Morselli, Lio, Samuela Piccolo, Quintino Aroi, Roberto Caridi e Maurizio Mattioli al quale è stato consegnato un premio alla carriera. Un premio è stato assegnato al reggino Giuseppe Garibaldi, già partecipante al Grande Fratello.

Il pubblico reggino ha risposto ancora con grande partecipazione, a testimonianza dell’affetto che ancora nutre per il grande artista reggino. Presenti, all’evento, il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, e il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio.

«Questa serata e più in generale questo spettacolo – ha detto Falcomatà – è sicuramente un lascito testamentario, un’eredità che Giacomo Battaglia ci ha lasciato. Ritengo che le persone che non ci sono più, che non abbiamo più fisicamente vicine, in qualche modo riescono comunque a indicarci la strada, per tenerci legati insieme. Lo fanno in maniera naturale, perché c’è una corrispondenza intima che in qualche modo ci dice qual è il percorso, quali sono le attività, le iniziative, le scelte che possiamo e dobbiamo fare per tenerli in vita e per non disperdere il loro esempi».

«“Chi non ride è fuori moda”, in maniera embrionale – ha ricordato il primo cittadino – era nato anche negli anni precedenti la sua malattia, ci siamo più volti scambiati l’idea di realizzare uno spettacolo che ci potesse far sorridere, regalando ai reggini un po’ di ore di tranquillità e spensieratezza. Anche per questo non potevamo rimanere fermi e sordi».

«C’è anche un altro motivo per ricordare Giacomo Battaglia – ha aggiunto Falcomatà – credo sia stato un uomo che in vita è riuscito a fare qualcosa che non tutti riescono a fare, è stato fonte di ispirazione per molti. Ha ispirato tanti reggini, artisti, ha avuto il merito, con leggerezza e con il sorriso, anche in anni in cui era più difficile trasmettere un’immagine positiva della città, di rilanciare Reggio in chiave nazionale, facendo conoscere i reggini ad un pubblico che in quel momento aveva ricevuto altri messaggi».

«La sua lezione è di straordinaria attualità, perché – ha evidenziato – ancora oggi ci dice che la città, con impegno, dedizione, passione e riuscendo a lavorare ognuno su quelle che sono le proprie attitudini e capacità, ce la può fare. Anche riuscendo ad essere più leggeri, sorridendo di noi stessi e cercando di vedere l’aspetto positivo in mezzo alle cose negative, ossia valorizzando gli aspetti positivi che abbiamo e ce ne sono molti».

«Questa è la lezione di Giacomo Battaglia e noi come Istituzioni – ha concluso Falcomatà – sosteniamo e supportiamo questo evento».

«Questo spettacolo per Giacomo Battaglia rappresenta ormai un appuntamento fisso – ha detto il Consigliere delegato Quartuccio – si tratta di un evento con una spiccata sensibilità anche culturale che come Città metropolitana abbiamo voluto offrire anche perché sin dalla prima edizione Reggio ha risposto con grandi presenze di pubblico. Anche quest’anno sono con noi artisti di assoluto rilievo in ambito nazionale. Vorrei sottolineare il successo di questa programmazione, frutto di una pianificazione portata avanti dal sindaco Falcomatà, a dimostrazione che questa è la strada giusta». (rrc)

A Reggio le scuole riprendono il 19 settembre

A Reggio Calabria le scuole di ogni ordine e grado apriranno il 19 settembre. È quanto prevede un’ordinanza in via di pubblicazione del Comune di Reggio Calabria, arrivata in seguito ad una consultazione con i dirigenti degli istituti scolastici cittadini, per consentire ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie di vivere in serenità le giornate dei festeggiamenti mariani ed evitare sovrapposizioni con le strutture allestite per gli eventi civili previsti in calendario.

Una volta completate le procedure l’ordinanza sarà trasmessa alla Prefettura, all’Ufficio Scolastico regionale Ambito Territoriale di Reggio Calabria e pubblicata sull’albo pretorio e sul portale istituzionale dell’Ente.

Si precisa infine che la decisione di procrastinare l’avvio dell’anno scolastico riguarda esclusivamente la piena fruibilità degli eventi previsti nel calendario delle festività mariane e non ha nulla a che vedere con le verifiche di vulnerabilità statica e sismica degli edifici scolastici, come erroneamente e strumentalmente riportato su alcuni siti web. (rrc)

REGGIO – Sabato al MArRC si entra a 3 euro

In occasione della Notte Bianca, sabato 14 settembre al Museo Archeologico di Reggio Calabria si potrà entrare al prezzo di 3 euro dalle 20 alle 24. Il Museo, infatti, parteciperà alla processione di sabato mattina, con un omaggio alla venerata effigie della Madonna della Consolazione e la sera contribuirà alle celebrazioni cittadine, con la Notte Bianca.

Sarà possibile visitare in atmosfera notturna i quattro livelli della collezione permanente del Museo, nonché la mostra temporanea “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano”, curata da Massimo Osanna e Jacopo Tabolli. La visita all’esposizione temporanea avrà il costo aggiuntivo previsto da tariffario.

E alle 21.30 in piazza Paolo Orsi il MArRC ospiterà una tappa di Scirubetta, con il talk “Echi di Magna Grecia. La Scirubetta, il gelato più antico della storia.” Gelatieri, pasticceri, giornalisti e gli ospiti di Scirubetta “viaggeranno” nella storia insieme ai Bronzi di Riace, accompagnati dal direttore del Museo

Fabrizio Sudano e da Fabrizio Mollo, professore di Archeologia classica dell’Università di Messina.

A seguire una degustazione dell’antica “Scirubetta”. (rrc)

A Reggio al via il festival del Giornalismo “Bizzòlo”

Ha preso il via, alla Galleria di Palazzo San Giorgio, la seconda edizione del Festival del Giornalismo “Bizzolo”, promossa dal Bizzòlo – Periodico Liberatorio, diretto da Tiziana BarillàFabio Itri.

Fino al 17 settembre, dunque, i visitatori potranno ammirare una mostra fotografica, partecipare a tre lezioni e popolari e altrettanti talk. All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Reggio, Giuseppe falcomatà, l’assessore comunale Carmelo Romeo, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ed i consiglieri Giovanni Latella, Nino Malara e Filippo Burrone.

Nel ringraziare Tiziana Barillà e Fabio Itri, direttori della rivista “Il Bizzòlo” e presidente dell’Associazione “More” nonché curatori dell’iniziativa, il sindaco Falcomatà si è detto «onorato di poter partecipare, patrocinare e realizzare insieme un festival del giornalismo di qualità, di libertà e civiltà in quella che è la casa della democrazia per eccellenza, ovvero Palazzo di città».

Nell’analizzare la mostra allestita in Galleria, interamente autoprodotta dagli organizzatori, il sindaco Falcomatà ha poi riflettuto sulla qualità delle immagini scattate ed esposte.

«Stiamo lavorando alla presentazione della candidatura di Reggio quale capitale della cultura – ha ricordato il sindaco – partendo da un’idea sintetizzata in quello che potrebbe essere lo slogan sul quale lavorare e ragionare rispetto a proposte in grado di distinguerci dalle altre finaliste: “Reggio cuore Mediterraneo”. Cuore da un punto di vista geografico, inteso come baricentro del Mare Nostrum, ma anche per quello che la nostra città ha sempre dimostrato in termini di accoglienza, generosità, integrazione ed inclusione».

«Reggio, dunque, crocevia di religioni, etnie, culture diverse e stratificate – ha aggiunto – che possono vivere assieme e contaminarsi. E noi siamo frutto di questa contaminazione. Quello che sta avvenendo nel mondo non ci può vedere indifferenti perché lo saremmo, altrimenti, anche verso noi stessi, la nostra stessa storia e ciò che la città ha rappresentato nella sua storia trimillenaria».

«Questo – ha concluso Falcomatà – vuole essere una base ed un punto di partenza per costruire il futuro perché senza pace non si possono immaginare condizioni di sviluppo economico, sociale e culturale. Poterci confrontare su simili argomenti, in un festival del giornalismo libero come il Bizzòlo, per noi è motivo di grande orgoglio e onore».

Il programma del Festival del Giornalismo “Il Bizzòlo” prevede per  questa sera, alle 19 la lezione popolare del professor Domenico Gattuso “Oltre il Ponte. Lo Stretto sostenibile”. Il 12 settembre allo stesso orario, il talk le Voci dal Bizzòlo su “Media e attivismo. Giornalismo è partecipazione” con Antonio Pio Lancellotti, direttore responsabile di Global Project, Antonio Mazzeo, giornalista e attivista. Conduce Giulia Polito con Valentina Zoccali, S-Com.

Venerdì 13 settembre, alle 19, sarà la volta della lezione popolare della cantastorie Francesca Prestia su “Racconti in tutte le lingue di Calabria”. Sabato 14 settembre, ancora alle ore 19, Galleria aperta alla città e il giorno dopo, sempre alle 19, la lezione popolare di Cinzia Messina su “Vado a vedere. Il giornalismo e Adele Cambria”, quindi un monologo di Tiziana Barillà con l’accompagnamento musicale di Saverio Autellitano.

Lunedì 16 settembre torna il talk, alle 19, su “Redazioni pericolose. Giornalisti tra censure e Slapp” con l’intervento di Giovanni Tizian del Domani e Lucio Musolino del Fatto Quotidiano. Conduce Giulia Polito con Tiziana Barillà. Si chiude il martedì 17 settembre con “Documentare gli sbarchi. Dalla fotografia locale al racconto globale” e gli interventi di Valeria Ferraro, fotogiornalista freelance, Giulia Polito e Fabio Itri. (rrc)

A Reggio crolla un pezzo del Ponte Sant’Anna

A Reggio è crollato un pezzo del Ponte Sant’Anna. La denuncia è arrivata dal consigliere comunale e presidente della Commissione controllo e garanzia, Massimo Ripepi, ricordando come siano passati «tre anni e due mesi» dalle interrogazione fatte al sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, per conoscere le condizioni strutturali del ponte Sant’Anna».

«Nonostante le infinite sollecitazioni per avere risposte, questa mattina, Reggio Calabria si sveglia con un pezzo del ponte crollato e la città congestionata nel traffico! Per giunta, con l’imminente apertura delle scuole e l’incertezza sulla sicurezza dell’infrastruttura: il caos è annunciato!», ha detto Ripepi, ricordando come «quasi ero io a fare allarmismo (questa l’accusa che mi hanno rivolto i colleghi di maggioranza) eppure, con oggi, è chiaro che il ponte Sant’Anna sia divenuto uno dei tanti simboli dell’incapacità amministrativa di Falcomatà di garantire la sicurezza e il benessere della città».

«Ho convocato riunioni con la commissione controllo e garanzia – ha proseguito – incontrato assessori e dirigenti, presentato interrogazioni scritte al sindaco, senza mai ricevere risposte concrete. Abbiamo utilizzato ogni mezzo a nostra disposizione, comprese le dirette Facebook, per mostrare a tutti la reale condizione del ponte. Ogni giorno, migliaia di cittadini mettono a rischio la loro vita attraversandolo o percorrendo la strada sottostante, senza che l’Amministrazione muova un dito», ha ricordato il consigliere Ripepi, aggiungendo: «oggi, l’ennesima prova dell’incuria: un altro pezzo del ponte si è sgretolato proprio nel punto più pericoloso, costringendo a bloccare urgentemente il traffico nelle ‘bretelle’ lato sud».

«Questo è solo l’ultimo di una serie di segnali inequivocabili – ha ribadito – che dimostrano la pericolosità della struttura, ma, come al solito, l’Amministrazione preferisce chiudere gli occhi e turarsi la bocca per non dare risposte per loro sconvenienti, tanto basta un buon comunicato stampa imbastito dal potentissimo ufficio stampa-propaganda per confondere le idee agli ignari cittadini reggini».

«Sì, perché quale sicurezza dovrebbe trasparire da un sindaco e i suoi assessori – si è chiesto il consigliere – che più volte ci avevano rassicurato sulla presunta sicurezza del ponte? Io allarmista? Ero semplicemente preoccupato per la sicurezza dei cittadini, e ora i fatti parlano chiaro. La verità è che non possiamo più aspettare: ogni giorno che passa, il rischio di un disastro aumenta ancor più paradossale e clamorosa la situazione, se consideriamo che nel marzo 2023, l’assessore ai lavori pubblici Rocco Albanese dichiarava tranquillamente in un’intervista che ‘il ponte è stato messo in sicurezza per scongiurare la caduta di calcinacci’, rassicurando i cittadini sul fatto che la parte ammalorata era stata spicconata e che ‘non dovrebbero esserci problemi’».

«Anzi – ha detto – aggiungeva che la parte problematica era stata interdetta al traffico con la chiusura di parte della carreggiata con i dehors. Eppure, il problema non solo si è manifestato ma ha addirittura causato la chiusura del traffico nella strada sottostante il ponte, una delle arterie principali di Reggio Calabria, mandando la città nel caos e congestionando tutto il traffico».

«In una Reggio sempre più tragicomica – ha detto ancora – voglio ricordare che già nell’estate del 2021 avevamo chiesto i dati strutturali del ponte Sant’Anna, dati che il sindaco Falcomatà si è ben guardato dal fornirci. In tre anni non è arrivata nemmeno una risposta concreta, e questo silenzio è inaccettabile. Non possiamo permetterci di ignorare un problema di tale gravità! Proprio per questo motivo, convocherò nuovamente la Commissione controllo e garanzia per affrontare la questione e ottenere finalmente le risposte che attendiamo da troppo tempo. La sicurezza dei cittadini non può essere messa in secondo piano, e non ci fermeremo finché non vedremo un intervento immediato e risolutivo».

«Il tempo delle chiacchiere è finito. La situazione – ha concluso il presidente della commissione controllo e garanzia Ripepi – è grave e non possiamo più permettere che l’Amministrazione continui a prendere alla leggera un problema di questa portata… anche e soprattutto perché, visto come ci hanno rassicurato sul ponte di Sant’Anna ed i frutti sono stati evidenti, con quale credibilità ci rassicureranno su tutte le altre problematiche come ad esempio l’emergenza strutturale delle scuole? Ognuno tiri le proprie conclusioni».

Al via il Reggio Film Fest

Ha preso il via, a Reggio, a Villa Genoese Zerbi, il Reggio Film Fest, con la direzione artistica di Antonio Flamini. La kermesse, in programma fino al 14 settembre, è stata aperta con l’inaugurazione della Mostra Permanente “Mastroianni 100”, con scatti esclusivi di Rino Barillari dedicati a Marcello Mastroianni, e una Mostra Video dei trailer dei film più iconici del grande attore, in collaborazione con il Trailers Film Fest.

La kermesse è finanziata da Fondazione Calabria Film CommissionMinistero della Cultura Città Metropolitana di Reggio Calabria e patrocinato da RaiRegione CalabriaComune di Reggio Calabria, Comune di Messina, Comune di Villa San Giovanni, Camera di Commercio di Reggio Calabria e Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il direttore artistico Flamini, il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, il consigliere delegato al Turismo del Comune, Giovanni Latella, il consigliere regionale Giuseppe MattianiMichele Geria, direttore generale del Reggio Film Fest e la senatrice Tilde Minasi.

«Questanno, il RCFF si distingue per una proposta ricca e variegata», ha detto Flamini nel corso della conferenza stampa di presentazione, citando alcuni dei nomi eccellenti ospiti del Festival, da Giorgio Tirabassi a Nino Frassica, da Ninetto Davoli, che riceverà il premio alla Carriera, a Marina Suma, da Vincent Riotta ad Antonio Catania e Andrea Barbati, da Francesca Manzini a Milena Miconi ed Elisabetta Pellini e tanti altri.

«Il concorso Millennial Movie per cortometraggi continua ad essere il cuore della manifestazione, presentando opere di alta qualità che celebrano il talento di registi, autori, attori e attrici. La qualità, d’altronde, rimane la parola dordine, con un equilibrio tra cinema dautore e produzioni più popolari, senza che queste ultime ne compromettano leccellenza. Un aspetto distintivo è il forte legame con il territorio. Sono stati inclusi lavori che esplorano la Calabria, con film girati localmente e coinvolgendo talenti regionali».

«Questo approccio – ha concluso – non solo rafforza il legame con il territorio, ma offre anche opportunità preziose agli autori locali. Gli eventi speciali con i protagonisti dei film in concorso arricchiranno ulteriormente il programma, catturando linteresse di pubblico, critica e media». (rrc)

 

REGGIO – La conferenza “Un nuovo santuario per la Celeste Patrona”.

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 18, alla Pinacoteca Comunale, si terrà la conferenza “Un nuovo santuario per la Celeste Patrona”, organizzata dal Comune di Reggio, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e la Biblioteca “De Nava”.

Dopo i saluti di Daniela Neri, responsabile della Biblioteca “De Nava”, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, interverranno il prof. Renato Laganà, architetto, il sacerdote Pasquale Triulcio, direttore Archivio Storico Diocesano Rc- Bova, una suora Veronica del Volto Santo. Le festività di settembre, dedicate alla Madonna Madre della Consolazione, si celebrano solennemente in città dal sabato al martedì dopo la prima domenica che segue l’8 settembre di ogni anno.

Reggio Calabria, «da secoli, ha una profonda devozione a Maria Santissima che venera, sotto il titolo della Consolazione, una devozione che è entrata nella storia non solo religiosa ma anche civile della città». A parlarne saranno il sacerdote Pasquale Triulcio, che si soffermerà sulla storia religiosa della festa di Madonna e il prof. Renato Laganà che, attraverso video proiezione, illustrerà la struttura del vecchio santuario e la costruzione del nuovo, oggi Basilica minore (Eremo). (rrc)

REGGIO – Si presenta il libro “La rivolta di Reggio Calabria nei media (Luglio 1970-Febbraio 1971)”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18.30, nell’Area Sacra Griso Laboccetta, sarà presentato il libro La rivolta di Reggio Calabria nei media (Luglio 1970-Febbraio 1971) di Micol Eleonora Santoro, edito da Città del Sole Edizioni.

L’evento, che si terrà allo Spazio Open in caso di pioggia, è stato organizzato da Città del Sole Edizioni.

Tra i relatori sarà presente l’ex dirigente scolastica e assessora Anna Nucera che tanto ha lavorato in questi anni per la salvaguardia della memoria e soprattutto per la diffusione di una corretta narrazione dell’evento. Anna Nucera e Micol Santoro saranno affiancate da Fortunato Aloi, già sottosegretario di Stato e protagonista della Rivolta, Franco Arcidiaco editore e giornalista, Aldo Libri, sindacalista e saggista, Santo Strati, editore e giornalista co-autore di “Buio a Reggio” pietra miliare della storia della Rivolta.

Gli editori Franco Arcidiaco e Antonella Cuzzocrea non perdono occasione di dare spazio agli studiosi della Rivolta e a tutti coloro che intendono perpetuare la memoria di un evento che molto spiega di quella che poi è stata la storia della nostra città. I nati nel nuovo millennio che cosa sanno o conoscono della rivolta di Reggio? E, soprattutto, ai giovani millennial questa storia interessa? Quel Passato è una terra straniera? O ci è più vicino di quanto non si creda? Il libro di questa giovane laureata, dimostra che la semina di questi anni ha prodotto buoni frutti e possa diventare ulteriore occasione di risarcimento storico alla nostra comunità, poiché a tutti gli effetti quella della Rivolta è stata fino a oggi una ‘storia negata’, non si tratta di una faccenda di semplice orgoglio né, tantomeno, di sterile e anacronistico campanilismo, ma di salvaguardia della nostra memoria identitaria.

Si sono scritti tanti volumi sulla città dei Boia chi molla, ci si è divisi tra denigratori e nostalgici di quella Rivolta, senza capire fino in fondo quella che è stata l’ultima grande lotta popolare del nostro Mezzogiorno, la prima lotta etnica di un ciclo di lotte e guerre che hanno insanguinato gli ultimi trent’anni del XX secolo. Micol Santoro ha scardinato quella contraddizione di fondo, ed ha messo in luce le ragioni popolari della rivolta e la sua strumentalizzazione, tra rivoluzione e reazione, tra bisogno popolare di protagonismo e trame nere che ne hanno determinato la cifra.